La scrittura speculare di Leonardo da Vinci può essere attuale?

Questo filmato è tratto dalla conferenza che ho tenuto a DIDACTA nel 2019 dedicato al V centenario dalla sua scomparsa.
Secondo alcuni Leonardo scriveva così perché era diventato mancino in seguito a un incidente e dunque lo trovava un metodo comodo.
Secondo altri avrebbe scoperto in gioventù il piacere della scrittura speculare e poi coltivato questo stile come vezzo, in uso nel XV secolo.
Alcuni neurologi hanno ipotizzato che Leonardo fosse dislessico, cioè affetto da un disturbo che porta a considerare le parole come figure: chi ne soffre trova facile scrivere specularmente e trascrivere parole in arabo o ebraico (scritte cioè da destra a sinistra).
Infine c’è chi pensa che la scrittura di Leonardo fosse un codice segreto per proteggere i propri scritti dal plagio e dalla censura ecclesiastica dell’epoca.
Comunque, nessuno a mai giudicato Leonardo, disgrafico, per la sua scrittura poco comprensibile, tutti lo hanno giudicato ed apprezzato per la sua capacità di anticipare i tempi con nuove idee rivoluzionarie.
La capacità di osservare, ideare e manipolare le immagini della natura e nell'arte, rendono Leonardo da Vinci un esempio da imitare anche per un approccio innovativo della scrittura.
Cerchiamo di essere anche noi un po’ come Leonardo, per iniziare cerchiamo di vivere a pieno la scrittura scrivendo in modo speculare.
L'esercizio eseguito ad occhi chiusi scrivendo con la mano di scrittura normalmente e con la mano non di scrittura specularmente:
i destrimani partiranno dal centro, allontanando le mani durante la scrittura;
i mancini partiranno dai bordi del foglio, avvicinando le mani durante la scrittura.
L'esercizio sarà reso più facile se "ascolterete" ad occhi chiusi i movimenti della vostra mano di scrittura e muoverete in modo sincrono e speculare l'altra mano.
Questa esperienza sicuramente metterà alla prova la vostra capacità di interiorizzare il Gesto Visuo-Grafo-Motorio.
Lasciando una traccia capovolta riscoprirete la nostra interiorità con la scrittura «incarnata» percependo come in uno specchio se siete capaci di esprimere, anche con una semplice firma, chi siete veramente.
Buona visione e piacevole scrittura