"Che lavoro vuoi fare da grande?" è una domanda stupida

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  • čas přidán 11. 09. 2024
  • Oggi vi dico perché la domanda "che lavoro farai da grande?" è una domanda stupida e dannosa.
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    La musica della sigla è di Jules Gaia, "Shake Down", by Epidemic Sound.
    La voce della sigla è di Marco Benedetti, doppiatore professionista.

Komentáře • 84

  • @rickdufer
    @rickdufer  Před 3 lety +9

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  • @JonathanLivingston87
    @JonathanLivingston87 Před 3 lety +74

    Appena letto il titolo del video mi si è ghiacciato il sangue nelle vene, dico sul serio. Ho impiegato parecchie ore prima di decidermi a vederlo.
    "Cosa vuoi fare da grande?”, la formula con cui ho dovuto relazionarmi per tutta la vita, penso, alla luce di queste considerazioni, sia una delle cause del mio insuccesso e della mia insicurezza attuali. Quando mi veniva posta, le mie risposte han sempre virato fra il "niente" se di cattivo umore al "non ne ho idea" in tutti gli altri momenti. E per quanto forse non ci facessi troppo caso sul momento, è una domanda che mi ha profondamente destabilizzato in quanto è una domanda a cui non ho MAI saputo rispondere. E mi ci sono scervellato, davvero! Desideroso di poter dare una risposta che convincesse sia me che il mio interlocutore. Mi sono accorto troppo tardi che son sempre partito dal presupposto sbagliato; che il "fare" non aveva grande importanza se dietro non vi era un "essere". M'avessero chiesto che persona credevo di essere, cosa sarei voluto essere...non posso giustificarmi in questo dubbio, ma non escludo che tante cose mi sarebbero state più chiare sin da subito. Quella domanda, sul voler fare qualcosa, posta a 12, a 15, a 18, a 21 e a 27 anni per me è sempre rimasta irrisolta. Quella domanda mi ha sempre sempre intimamente mortificato facendomi credere d'essere io in difetto, d'essere io a non capire qualcosa che gli altri invece sapevano o dicevano di sapere. Ed ora mi consolo (magra consolazione) di non essere mai stato, per lo meno, un ragazzo superficiale. Adesso ho una nipotina di 7 anni e il mio pensiero è andato a lei; immediatamente girato il video a mia sorella, nella speranza colga l'importanza incredibile di questo ragionamento.
    Perdonate il commento prolisso, forse più uno sfogo..ma questa è la mia esperienza, un'amara riflessione fatta troppo tardi.
    Grazie Rick.
    P.s. Basil e Rattigan, i migliori di sempre ;)

  • @00killerix
    @00killerix Před 3 lety +50

    Rick:voglio fare il disoccupato
    I genitori: Ahah!
    *rick si iscrive a filosofia*
    I genitori: Oh cazzo, diceva sul serio!

  • @solojoe
    @solojoe Před 3 lety +86

    Io da grande voglio diventare un bambino vero

  • @84Elenai
    @84Elenai Před 3 lety +35

    Da piccola sapevo solo che da grande avrei voluto viaggiare, viaggiare tanto. A parte quest'anno, ora viaggio continuamente.
    Ho scelto, da adulta, un lavoro che potessi portare sempre con me per poter vivere come avrei voluto. Ho capito solo intorno ai trent'anni che lavoro fosse, non ho sempre avuto il pallino di fare quel mestiere in particolare, a differenza di tante altre persone.
    Per capire come mettere insieme i nostri sogni, le nostre capacità e il nostro successo sul lavoro, credo sia importante fare così:
    1) Capire quali siano le cose che ci viene facile fare, o quale sia la cosa che facciamo naturalmente bene (siamo portati per la musica, le lingue, il canto, parlare in pubblico, la matematica?)
    2) Trovare un lavoro che si basi su materie che amiamo studiare e a cui possiamo dedicare la maggior parte del nostro tempo senza annoiarci o sentirci come se stessimo sprecando la nostra vita (conosco persone felicissime di fare gli autotrasportatori, ad esempio. È del tutto personale la scelta)
    3) Nel mio caso, trovare un settore che possa essere sempre approfondito, potenzialmente infinito (che non abbia limiti stabiliti, in quanto siamo una generazione con la tendenza ad annoiarci facilmente)
    Soprattutto, una volta che questi tre fattori siano già stati "coperti", adattare la scelta sul nostro futuro lavoro alla vita che avremmo sempre voluto fare e che, forse, sognavamo già da bambini e non viceversa.
    Ho capito tutto questo da molto grande, per cui se posso permettermi di consigliarvi... vivete, esplorate, fidatevi di voi stessi, abbiate coraggio e molta umiltà, perché sbaglierete, non dimenticate i vostri sogni da bambini ma soprattutto le piccole cose che vi facevano felici, i desideri di allora, e adattate tutto questo alle vostre qualità e alle reali possibilità di imparare un mestiere oggi. Fatevi un'idea di come vorreste vivere e cercate di raggiungere quello scopo più che denaro, riconoscimenti, o vaghe forme di successo.
    Ho scelto di fare la traduttrice a ventinove anni, dopo anni e anni di lavori e lavoretti, un diploma tecnico e un odio quasi viscerale per la scuola.
    Per arrivare dove sono oggi ho percorso una lunga strada e ho fatto tante esperienze che mi hanno portata a conoscermi meglio come persona o, per meglio dire, come essere umano.
    In poche parole, credo che la vita vada vissuta, e che solo così si possa difatti ricongiungere il nostro lato bambino, con i suoi desideri, con il nostro lato adulto, con le sue paure e i suoi limiti ma anche con il suo coraggio.
    In tutto ciò, non ho mai dimenticato la voce del comico-filosofo che ha cambiato la mia vita e che mi è sempre stato di conforto nei momenti difficili: (alla fine) It's just a ride, vale a dire, è solo un giro di giostra.
    In bocca al lupo e buon natale a tutti.
    Grazie Rick per la compagnia, tanti auguri di cuore 🌻

    • @novusordoseclorummcmlxxvi
      @novusordoseclorummcmlxxvi Před 3 lety +1

      Bel commento, in gran parte mi ci ritrovo. Ho da sempre adorato viaggiare, e al contempo ho subito forti pressioni dai miei genitori nella scelta della mia carriera accademica "devi fare il medico!", probabilmente hanno proiettato su di me le loro aspirazioni. Non li biasimo, educare è un mestiere difficile, ma comunque alla fine ho indirizzato i miei studi con maggior consapevolezza verso un tipo di specializzazione che mi consentisse di fare il medico viaggiando per il mondo per diversi anni. A volte invidio chi ha sempre avuto le idee chiare su cosa fare e come farlo, per me si è trattato di scelte difficili in cui, oltretutto, ero spesso solo o contro il parere di parenti e amici. A volte invece questa insicurezza mi porta a pensare che, in fondo, le porte di fronte a me sono tante, non ho obblighi e posso scegliere tra tante opzioni diverse

    • @754lore
      @754lore Před 3 lety +1

      Bill Hicks❤️

    • @84Elenai
      @84Elenai Před 3 lety

      @@754lore The one and only! :)

    • @84Elenai
      @84Elenai Před 3 lety +3

      @@novusordoseclorummcmlxxvi io sono cresciuta in una piccola realtà industriale di provincia. Sebbene i miei non fossero i tipici genitori asfissianti, per me l'unica soluzione per non sbroccare è stata quella di andarmene a ventitré anni. Amavo la stand-up, che nessuno conosceva, le lingue, i "personaggi" particolari con storie diverse da raccontare, la varietà; non capivo perché tutti fossero così tanto presi dagli aperitivi in centro e dai mestieri più noiosi di sempre, non concepivo la logica del "eh, ma tanto è così" o del "ma sì, minimo sforzo e massima resa va benissimo".
      Ho sempre trovato assurda la poca responsabilità politica e sociale del classico italiano medio e dei nostri "potenti", la mancanza di voglia di evolversi, e non sopportavo più la presa in giro quotidiana.
      Inoltre, da noi dovevi sempre essere l'una o l'altra: o eri fighetto e andavi a ballare, oppure giocavi a D&D nello scantinato dell'amico nerd.
      Da giovane, mi sentivo sempre quella diversa, quella che non riusciva a trovare il suo spazio perché, in fondo, era sbagliata.
      Per fortuna, arrivando in una città completamente diversa e mille anni più avanti, capii che il problema non ero io ma, appunto, la mancanza di varietà, di melting pot, di esempi diversi e finalmente vidi quante possibilità ci fossero realmente. Fu una specie di rinascita e dopo potei iniziare a diventare davvero me stessa, la persona che sono ora. Ad oggi, ho fatto pace con la mentalità provinciale e chiusa e ne apprezzo la semplicità. Però è stato un lungo cammino, spesso percorso in solitudine e con tante persone sempre pronte a dirmi "eh, tu sei un po' particolare, va' là". In quanto donna, poi, puoi immaginare tutti i pregiudizi a cui sono andata incontro da parte di parenti, amici, nonni, fidanzati, ecc.
      Tuttavia, io dico sempre che l'autenticità paga e sembra che per me funzioni alla grande.
      Il mondo è il nostro parco giochi, la cosa importante è non perdere quel piccolo bagliore di incoscienza e voglia di divertirci che avevamo sin da piccoli. In molti se lo dimenticano ma, molti altri di noi, sono ancora "sul pezzo" e ci restano senza impazzire o sprofondare nell'alienazione. Non saremo mai la maggioranza ma ci siamo e abbiamo la nostra tenacia, il nostro coraggio e la nostra volontà di evolverci a darci forza, oltre agli amici veri e autentici che ci amano per quelli che siamo (pochi ma buoni).
      Insomma, se proprio dovessi scegliere, non farei cambio con nessuno e va poi anche bene così. Anzi, va alla grande 😉
      In bocca al lupo per il futuro e grazie per aver condiviso la tua storia con noi!

    • @guialinari338
      @guialinari338 Před 2 lety +1

      Bill hicks 🙏

  • @valec9186
    @valec9186 Před 3 lety +96

    "Amore, da grande vuoi essere pragmatico e cinico o sincero e trasparente?"
    Il bambino: 😧

  • @jackpine44
    @jackpine44 Před 3 lety +41

    La mia esperienza lavorativa:
    1o lavoro trovato per caso, me ne sono innamorato.
    2o e attuale lavoro, quello dei miei sogni che desideravo tanto: dopo 2 mesi ho iniziato ad odiarlo.

  • @massipiero2974
    @massipiero2974 Před 3 lety +9

    Pubblicità dell'esselunga a metà video: "non abbandonare quel sogno di chi vuoi diventare"

  • @berenicemarino8290
    @berenicemarino8290 Před 3 lety +11

    Anni fa lessi una frase che, secondo me, è la giusta chiosa a questo video:

  • @isabellacicchetti6058
    @isabellacicchetti6058 Před 3 lety +13

    Domande fatte per sghignazzare in faccia al bambino che invece è serissimo.
    Di solito si abbinava a "A chi vuoi più bene alla mamma o al papà? ". Adesso non so.

    • @claudiofacondini9157
      @claudiofacondini9157 Před 3 lety +1

      Hai ragione! Anche questa é stata una domanda terribile che si lasciava cadere dalla bocca (dell'adulto) con gran naturalezza, senza tener conto di che macigno arrivava sulla mente del bambino!
      Comunque c'è un filo rosso in questo argomento delle domande sbagliate: che l'adulto queste domande le fá per sé! Pur rivolgendosi al bambino . E questa é una forma di disconoscenza dell"adulto riguardo al bambino stesso, che il bambino percepisce...ma non ha nessun strumento per elaborarla o difendersi. Un bambino non penserà mai "ai miei genitori importa più di loro stessi e per loro io non ho molta importanza " perché si disintegrerebbe all'istante, sarebbe una verità insostenibile per lui. Ed é un'ammissione che in individuo spesso non fa neanche una volta che é cresciuto

  • @itasiacirillo7090
    @itasiacirillo7090 Před 3 lety +4

    Condivido! Sono felice che tu abbia voluto condividere una riflessione di questo tipo. A questo tipo di domanda ho sempre storto il naso. Ho sempre pensato non fosse un interrogativo del tutto corretto da porre ad un bambino, nel pieno del suo sviluppo. Se facessimo tutti, o per lo meno, se ci impegnassimo tutti a fare in modo di trovare un lavoro che rispecchi il nostro essere, credo avremmo più probabilità di vivere in una società maggiormente felice e/o soddisfatta. È importante trovare se stessi. È importante trovare armonia nella vita. Dovremmo recuperare questo valore. Grazie per questo video!

  • @veronicaborelli6079
    @veronicaborelli6079 Před 3 lety +15

    Io volevo fare l'archeologa fino da piccola e i miei mi hanno sempre supportato e tutt'ora lo fanno
    Rick meglio non incartarsi nella pedagogia, un sano buon senso è molto più utile. Anche perché la "persona che si vuole diventare" spesso la si trova nelle strutture valoriali che la famiglia propone
    In più è troppo facile fare un'analisi retrospettiva sui personaggi Disney e dire a 30 anni suonati che Gastone era più accattivante del timido Quasimodo. Ma ho notato che non sei il solo a farlo, saluti e buone feste!

  • @mirkosaitta386
    @mirkosaitta386 Před 3 lety +4

    Una domanda...molto spinosa per me. Quando ero piccolo (8 anni) più o meno a questa domanda rispondevo: "il meccanico come papà" con il tempo ho constatato che non è la mia strada...all'età di (13 anni) mi pongono di nuovo questa domanda e io ho risposto: "non lo so". E fino ad adesso (22 anni) rispondo sempre "non lo so".😥

  • @dannielpayne3045
    @dannielpayne3045 Před 3 lety +3

    There is so much to say about this.
    It is understood that you did a exhausting analysis of this situation, however I have some things to say about it that may change the way you think.
    First of all, this question is meant to establish a closer relationship with one's child (not in vain is it recommended by specialists), one asks that to their children to know what their interests are and how they perceive themselves. This is an ideal way for adults to check the abilities their children have and focus them to where the child might be happiest, developing the ones missing.
    Second of all, that question must never be asked alone. There is one conversation that is to happen before, and that is the meaning of job, why is it important and moreso. The child has sufficient intellect to understand what that means (you often ask this between ages 6-9). And after having that question you tell them what it takes to become what they want to be, not to discourage them, but to help them see the deficiencies that they need to improve so they can do what they want. Now, one could object that it's so long until they can choose a career, and to that I answer that this question is meant to establish a closer relationship with your child, not to choose a career already: baby steps, please. What it's meant to do is to make them think in the future, compromise, and happiness; not in earning a life or something as such. You have to help them find classes where they can develop skills that they like while making them get discipline.
    Lastly, if you ever hear that question and you know the situation is exactly as you have portrayed it, then suggest them to let their children know what comes before that question and what comes afterwards. Maybe those parents ignore what the question means and they need help from a psychologist. So, instead of getting upset everytime this comes up, you may want to improve the live of that child and do something it might be grateful for its entire life.
    Have a nice day, or night in europe.

    • @alisbubu
      @alisbubu Před 3 lety

      Hai letto il suo messaggio in una maniera semplicistica. Dufer non ha detto "non chiedete al bambino che lavoro vuole fare da grande", ma ha discusso questa cosa per più di 20 minuti spiegandosi. Proviamo tutti a leggere tra le righe, a non fermarci al primo pensiero che viene in mente. Buona giornata

    • @dannielpayne3045
      @dannielpayne3045 Před 3 lety

      @@alisbubu I know that. It's just that what he said, even like he said it was not entirely true. That's why I wrote it. And it's precisely because it's complicated that the way he made it sound was very simplistic.
      Good day, too.

  • @claudiofacondini9157
    @claudiofacondini9157 Před 3 lety

    Bellissimo ragionamento! Penso che hai colto pienamente il punto sul problema del "cosa vuoi fare da grande?" domandato ad un bambino. E molto giuste/azzeccate le domande che proponi tu, al posto di quella domanda inadeguata.
    Alle domande che tu proponi di fare un bambino io, in aggiunta, direi anche 3 cose molto importanti:
    1. che qualunque sia la sua risposta/preferenza non sarà mai sbagliata se é quello che veramente gli piace (in linguaggio adulto: se é ciò che lo rappresenta)
    2. che ogni scelta comporterà delle difficoltà e dell'impegno da parte sua
    3. che non c'è niente di male nel fatto che ci siano delle difficoltà, che imparerà a superarle, e che gli piacerà molto e avrà molta soddisfazione ogni volta che ce la farà.
    Ciao e complimenti come sempre!!!

  • @pietrochiacchio8420
    @pietrochiacchio8420 Před 3 lety +17

    Finalmente qualcuno che lo dice

  • @giulioserafini6013
    @giulioserafini6013 Před 3 lety +4

    Il disoccupato... il filosofo... qualcuno potrebbe dire che ci sei arrivato vicino 😅😂( ovviamente scherzo visto il tuo grande impegno)

  • @theGREENWOODinn
    @theGREENWOODinn Před 3 lety +8

    Rick, che ne dici di fare un "Daily" sul perché non vuoi avere figli?!
    Mi incuriosisce molto la tua risposta.
    Samu, babbo di due bimbi, Zeno di quattro anni e Bianca Lúthien di sette mesi 👍🏻

    • @davidestrina9237
      @davidestrina9237 Před 3 lety

      ma perchè? se uno non vuole figli, deve dare spiegazioni a te?? anche io non ne voglio. che male c'è??

    • @theGREENWOODinn
      @theGREENWOODinn Před 3 lety +6

      @@davidestrina9237 prima di tutto stai molto calmo. La mia è pura curiosità nel sentire (se vuole, ovviamente) le sue argomentazioni in merito. Non ho accusato nessuno di nulla e non ho giudicato in nessuna maniera. Se ti senti accusato di qualcosa sono solo fatti tuoi.

    • @novusordoseclorummcmlxxvi
      @novusordoseclorummcmlxxvi Před 3 lety +2

      Concordo, sarebbe molto interessante (anche io ho fatto la stessa scelta e mi piacerebbe confrontarmi le intime motivazioni), ma è davvero una questione molto personale, quindi è giusto che Rick valuti l'opportunità nel farla o no.

  • @pa_oloo8855
    @pa_oloo8855 Před 3 lety +3

    Io ho 17 anni e ancora quando me lo chiedono muoio dentro

  • @ivansaracino4657
    @ivansaracino4657 Před 3 lety +1

    Io ero indeciso se fare il ladro o il vescovo... a parte questo condivido quello che ha detto Rick ma con un'accezione: da piccoli dovremmo scoprire non chi vorremmo diventare ma chi siamo veramente, quali sono le nostre vere attitudini, passioni e poi agire di conseguenza. Credo sia duro portare una maschera per tutta la viti.

  • @acquedimaggio
    @acquedimaggio Před 3 lety +6

    "A forza di prendere tutto sul serio si rischia di prendersi sul serio"

    • @84Elenai
      @84Elenai Před 3 lety

      @@ultimatejager4058 in un certo senso hai ragione, anche se mi pare più una cosa legata alle generazioni precedenti (negli anni '80 non c'era l'attenzione che c'è ora per la crescita dei figli).
      Ora mi che sia comunque rimasto il problema di voler risolvere i propri insuccessi investendo nel futuro dei figli, privandoli della loro individualità. L'educazione è però migliorata (a noi lasciavano guardare di tutto, fare di tutto e andare ovunque. Avevamo spesso genitori giovanissimi e impreparati. Va benissimo, per carità, ma una struttura per i più piccoli è pur sempre utile).
      Comunque sulla questione dell'educazione sentimentale non siamo migliorati molto.
      Un saluto, buone feste!

  • @ceramakelele
    @ceramakelele Před 2 lety +1

    Ragionamento interessante ma, per me, molto lontano dalla realtà.
    Nella mia esperienza, "cosa vuoi fare da grande?" era la versione facilitata di "che sogno hai nella vita?": la seconda domanda ha un tono ben diverso ma - visto che il lavoro viene usualmente considerato il principale mezzo di realizzazione personale - contiene lo stesso significato.
    Quando io rispondevo "Voglio fare l'astronauta" la reazione di solito era "Ah, ma quindi ti piace lo spazio!" oppure "Lo sai che ci sono vari astronauti italiani?" o ancora "Lo sai che Guidoni passerà da Pisa per presentare il suo libro?" (true story, ho ancora la copia autografata di "il giro del mondo in 80 minuti").
    Non vedo della celata frustrazione nella domanda dell'adulto ma la ricerca di un facile veicolo per conoscere importanti pensieri del giovane. L'adulto sa infatti che quasi sicuramente le aspirazioni cambieranno varie volte, però sapere cosa affascina in quel momento il bambino è molto interessante.

  • @sonoIlCurioso
    @sonoIlCurioso Před 3 lety

    Ho dovuto aspettare 15 anni anni prima di trovare qualcuno che mi spiegasse la domanda: "Cosa vuoi fare da grande?"
    E siccome sono ancora qui, oggi, a chiedermelo senza aver trovato una risposta, ti ringrazio confermando la tua tesi secondo cui una situazione del genere, posta all'attenzione di un bambino, può arrivare non solo a mandarlo in crisi esistenziale anche per tutta la sua vita, ma che è gravissimo soprattutto se messo in relazione al fatto che lo scopo di un adulto potrebbe anche essere quello di smontare un bambino paragonandolo ai propri risultati.

  • @xyanatos
    @xyanatos Před 3 lety +3

    Però come te la sei vissuta male XD
    I miei me la fecero più che altro per capire chi avessero di fronte.
    Mediamente le reazioni alla mia risposta furono di sgomento e terrore.
    Risposi diversamente ogni volta che me la posero.
    Volevo fare 1° l'inventore (e vabbe' fin qui... e diciamo che almeno sul piano artistico ci sto riuscendo).
    2° il politico.
    3° il capo di una setta.
    Non tentarono di dissuadermi. Anzi, pensarono che avessi capito più di loro della vita.

    • @mariapittalis5005
      @mariapittalis5005 Před 3 lety +1

      Tranquillo, per la seconda e soprattutto la terza ipotesi potresti far ancora in tempo! Voglio dire, se c'è riuscito uno scrittore di libri di fantascienza ...

    • @xyanatos
      @xyanatos Před 3 lety

      @@mariapittalis5005 di quale scrittore parli?

    • @mariapittalis5005
      @mariapittalis5005 Před 3 lety

      @@xyanatos il fondatore di scientology 😆

    • @xyanatos
      @xyanatos Před 3 lety +1

      @@mariapittalis5005 AH! Giusto! Hai ragione, come scordarlo!

  • @thesaitaman_
    @thesaitaman_ Před 2 lety

    “Un lavoro di potere, che quando la gente ti vede fa “buongiorno, buongiorno”. Io voglio fare la PORTINAIA!” Cit.

  • @GiekTheVet
    @GiekTheVet Před 3 lety +2

    Mi far piacere che hai seguito le tue passioni e sei arrivato ad essere quello che sei, un disoccupato, per l'appunto. 😄
    Scherzo ovviamente, era su un piatto d'argento. Grande Ricky, come sempre

  • @zambesireturns1533
    @zambesireturns1533 Před 3 lety

    Dal titolo mi aspettavo un ragionamento del tipo: ma da grande in che senso? A 20 anni potresti fare un lavoro e a 40 tutt'altro oppure è inutile pensarci e decidersi perché da quando sei piccolo a quando cresci il mondo del lavoro cambia notevolmente, dalle VHS agli influencer ne è passata di acqua sotto i ponti. La domanda del lavoro e la domanda sulla persona sono comunque due domande diverse, non vedo questo "conflitto". Banalmente due persone simili possono fare lavori diversissimi e persone molto diverse possono fare lo stesso lavoro, non credo servano esempi. Secondo me la domanda sul lavoro è la classica domanda che si fa quando non si sa come interagire con un bambino appena conosciuto o perché è bello sentire il profondo ottimismo dei bambini nei confronti della vita.

  • @OnesIgnorance
    @OnesIgnorance Před 3 lety +5

    Non sono d'accordo manco per niente. Non credo il problema sia la domanda, ma al massimo cosa si fa con la risposta. Poi dipende dall'età del bambino. Chiedere a un bambino che tipo di persona vuoi essere, probabilmente stimola in lui una risposta simile a "l'astronauta". Non credo che un bambino abbia una cognizione di se e del mondo sufficientemente matura da riuscire a darsi una collocazione da quel punto di vista, sarà facile che faccia delle associazioni a cose per lui chiare come appunto l'astronauta. Oppure si può rifare alla collocazione che gli adulti danno a lui, come i valori di famiglia menzionati in altro commento. Bel discorso, ma non sono d'accordo su come è impostato.

  • @rachm06
    @rachm06 Před 3 lety +2

    Questo video meriterebbe sicuramente un commento più adeguato ma....oddio Basil l'investigatopo, che hai tirato fuori

  • @libriniserenagobbo9717

    Cosa vuoi fare da grande... Credo sia una domanda che è stata fatta a quasi tutti i bambini da quando non è più così automatico seguire le orme di genitori. Tu hai ragione teoricamente, ma a questa domanda sono sopravvissuti fior di personaggi.

  • @amf8890
    @amf8890 Před 3 lety

    Mio fratello ti ha superato,alla domanda cosa vuoi fare da grande rispose"il barbone"
    Scherzi a parte,bellissimo video,sono una di quelli che si è sempre sentita sbagliata per non aver mai avuto un' idea su cosa volessi fare da grande,questo podcast mi ha dato diversi spunti

  • @ZacWalker04
    @ZacWalker04 Před 3 lety +1

    Allora io da piccolo vedevo i Cartoni animati e il mio sogno era quello di fare il Creatore di Cartoni Animati (insomma volevo fare il Miazaki del Futuro), e questo Sogno C'è l'ho Ancora oggi, in Effetti studio in una Scuola di Grafica e Audio video e sto imparando a fare le Animazioni.
    Il Realtà la prima volta che qualcuno mi disse che lavoro Vuoi fare da Grande non è stato un mio Genitore a dirmelo ma è stato un insegnante e mentre i miei compagni di scuola dissero cose come dei lavori normali come il medico o l'avvocato, io dissi che volevo fare il Supereroe perché adoro i Film della Marvel, leggo i Fumetti e la figura del Supereroe e quella che mi ha Affascina di più e ancora oggi ho questo sogno anche so che non lo realizzerò mai.
    Insomma immaginatevi la Scena io Vestito da Supereroe, Prendo la mia Katana compeata ad una Fiera del Fumetto, vado in Giro a picchiare Spacciatori, Borseggiatori e Stupratori (vedo che in un Vicolo c'è un Tizio che sta per violetare una Donna, e poi arrivo io e lo picchio), poi Ovviamente muoio, perché io non sono un Supereroe e se picchio uno Spacciatore o fermo uno stupro, muoio perché non riuscirei a battere "i Cattivi", e morirei, quindi il supereroe io no.
    Ora anche se so che non potrò essere un Supereroe, ho ancora questo sogno/obiettivo, tutt'ora.
    Va be questo, il Supereroe era una cosa che volevo fare e che probabilmente non farò perché il Supereroe non è un Lavoro, ciò è chi è che mi deve pagare perché io vada in giro Vestito in modo strano a picchiare Mafiosi, Spacciatori e Stupratori, quindi il Supereroe no.
    Poi il secondo sogno, il Creatore di Cartoni Animati ecco questo è una lunga storia.
    Io da Piccolo vedevo i Cartoni Animati e li adoravo, però le persone/i miei Parenti mi Vedevano male, perché il fatto che mi piacessero i Cartoni animati per loro era Strano perché per loro i cartoni animati sono per i bambini e i bambini che di solito fanno i Fighi non guardano i cartoni animati perché fanno finta di essere Adulti, o cose così, tipo "ha io pur essendo che sono un bambino, sono più Adulto perché non guardo i cartoni animati ad differenza di quel Idiota di Zac Walker che ancora si guarda i cartoni animati" insomma la mia infanzia era più o meno così.
    Quando sono arrivato in Italia ho Scoperto Huntik, ancora oggi mi ricordo la Sigla Huntik siamo noi i grandi eroi, Huntik non avere paura mai... Va be Huntik era il Mio Cartone animato Preferito quando mi ero Trasferito in Italia (perché io non sono Italiano, vengono da un altro paese, un paese di M. aggiungerei).
    Quando sono arrivato in Italia mi piaceva di più stare in Italia perché mi sento più libero, ad differenza del mio paese, perché l'Italia è un paese più evoluto, più Sviluppato mentalmente e tecnologicamente, nel Paese in cui stavo prima era praticamente al medioevo e ancora oggi è nel medioevo, la tecnologia c'è ma pochissima e l'elettricità va e Viene, qua in Italia Invece la Tecnologia è Dovunque e l'elettricità c'è Sempre, era un sogno per me.
    Va be in Italia oltre a Huntik che è un bellissimo Anime Italiano fatto dallo stesso creatore delle Winx ma è Diverso dalle Winx, a e quando ero arrivato in Italia guardavo anche le Winx e i miei compagni di scuola mi prendevano in giro anche per questo, ma va be, a quei tempi me ne fregavo delle opinioni altrui e continuavo a fare le cose che mi piacevano come guardare le Winx. Oltre a Winx e Huntik, in Italia scopri anche Dragonball, Yu gi Oh e Pokémon, e il mio desiderio di diventare un giorno un Creatore di Cartoni Animati diventava sempre più forte, così tanto che imparai a disegniare e a migliorarmi nel disegno (vi invito a seguirmi su Instagram per vedere i miei Disegni, le animazioni, e le foto dei Libri e Fumetti che leggo), quindi Iniziai a disegniare, le prime cose che disegnavo erano i Pokémon, perché effettivamente erano una cosa facile da disegnare, mi ricordo ancora quella volta in cui ho provato a Disegniare Iron Man e non vi riuscivo perché non sapevo come fare e quindi impazzivo, ora Andate su Instagram e vedete come ho disegnato bene il mio Joker, non ho ancora fatto un Nuovo disegno di Iron Man, Forse sta volta mi Esce bene, tanto sono riuscito a Disegniare Joker, SpiderMan, Thor e Loki.
    Va be i Primi disegni che ho fatto erano Pokémon, il passo successivo ai Pokémon, per me è stato lo Stile Manga, ora io non leggo molti Manga perché vengono stampati in un formato troppo piccolo, anche più piccoli di un Bonellide Standard, ed è Starno questo, perché per me è come un insulto/bestemmia/disonore stampare un Fumetto in un Formato più Piccolo di un Bonellide Standard da Edicola, in effetti i Fumetti che leggo di Solito sono i Fumetti MARVEL e DC comics, perché vengono stampati in un Formato più Grande di un Bonellide Standard.
    Va be io Inziai a disegniare nello stile Manga perché guardavo molti Anime Giapponesi e quindi disegnavo nello stile Anime, ma tendevo e tendo tutt'ora a non colorare i Disegni perché disegnare lo so fare, ma non so colorare, quindi o coloravo alcuni disegni a volte rovinandoli e altre volte lasciavo colorare al mio amico Paolo, il mio Educatore del Doposcuola con qui studio perché anche lui è un appassionato di Fumetti e adora Disegnare.
    Va be ora sono arrivato in un punto in cui i personaggi maschili li riesco a fare ma quelli Femminili non ci riesco e non so il perché essendo che di solito a me nei fumetti Piacciono di più i personaggi femminili a quelli maschili, ma non ci riesco, mi viene molto più facile disegniare personaggi maschili e Animali, nella maggior parte dei casi Draghi.
    Va be io Adoravo Disegnare e da quando ho Scoperto i Fumetti (I Marvel, i Bonelli e i Manga), ho Cambiato momentaneamente idea, non voglio fare il Miazaki ossia il creatore di Cartoni Animati, ora voglio Fare l'Alan Moore o il Freenk Miller ossia il Fumettista (per chi non lo sapesse Alan Moore e Frank Miller sono i più Grandi Maestri del Fumetto Americano).
    Ora C'era un problema, nei fumetti che leggo io (quelli Marvel e DC principalmente) c'erano Donne Nude, sangue, sesso, orrori e cose varie, così tanto che i miei genitori pensarono che fossi Pazzo, perché i fumetti che io leggo per loro non sono nient'altro che libri di cartoni animati e per loro Cartoni Animati sono cose per bambini, e fa Strano vedere cose Sexy, Horror e splatter in un cartone animato, così tanto che per loro non erano più Cartoni per bambini, ma cartoni per Pazzi, Persversi, Prevetiti o cose così, questo è anche un Opinione che molti Adulti hanno Verso gli Anime, quindi o gli Anime sono cartoni animati per bambini o gli anime sono Violenti e volgari e quindi nocivi.
    Ok forse per un bambino leggere un fumetto in cui c'è prima Spider-Man che viene massacrato di botte dal Cattivo di Turno e si strappa io costume tipo e poi Spider-Man che fa sesso con Catwoman, ecco potrebbe essere dannoso per un bambino, potrebbe portare a dei "Traumi" del tipo "ma che Cazzo sto vedendo?!, ma cosa ho appena letto!?", Ecco per un bambino si, ma io che leggo questi Fumetti, Bambino non sono più, quindi questo atteggiamento "gli anime sono per bambini o sono Violenti e vogari e quindi dis educativi" ecco non è vero, perché gli Anime e i Fumetti Marvel non sono per i Bambini e poi esistono anche Cartoni per Adulti e Ragazzi, e io che non sono più un Bambino, posso leggere quello che mi pare e quindi anche i Fumetti di Spider-man che sono pieni di donne nude.
    Ecco quindi c'era un periodo in cui io Guardavo Cartonati e leggevo Fumetti (tranquilli lo faccio tutt'ora), e volevo fare il fumettista da grande, ma i miei genitori erano contro questa cosa, e quindi li ho portati al Museo del Fumetto di Milano, e li ho fatto vedere 2 Vecchi che leggono l'attacco dei giganti il Manga, ciò è Capire 2 Vecchi che leggono il Manga dell'attacco dei Giganti e i miei genitori mi hanno risposto dicendo "noi che tanto critichiamo Zac Walker perché legge i Fumetti, e Ovvio che li legge, qui sono tutti Pazzi, anche i Vecchi".
    Va be non hanno accettato del Tutto la Mia Passione, ma in qualche modo sono riusciti ad accettarla.
    Va be poi mi sono iscritto ad una scuola di Grafica e Audio Video e ora sto facendo quello che ho Sempre Voluto, imparare a fare le animazioni, non ho ancora realizzato il mio Sogno di Diventare un Fumettista o un Creatore di Cartoni Animati, ma ci sono vicino.
    Anche se un giorno il mio prof disse a me e ai miei compagni una Frase :
    Il Prof "di Sicuro quello che farete da grandi sarà disegnare le confezioni di merendine"
    In quel momento non ho detto niente, ma nella mia testa stavo mandando a quel paese il prof, lui è un prof dovrebbe incoraggiare i suoi studenti a dare il meglio di se, ma che modo è!?, "Voi da gardi disegnerete le confezioni di merendine", ciò è io ero "morto dentro" quando ho sentito questa farase, ma che modo è di incoraggiare i propri studenti, ciò è ho capito che io e i miei compagni in questo momento siamo delle nullità nella grafica e nel animazionie e che forse veramente nella vita reale finiremo per fare le confezioni di merendine, ma almeno dammi la possibilità di sognare, io molto probabilmente non diventerò il nuovo Miazaki da Grande o il nuovo Frenk Miller, ma alemanno dammi la possibilità di sognare, o Aiutami a diventarlo e non a Dire cose come voi da Grandi farete le confezioni di merendine, i pacchetti di Patatine, le etichette delle Coca-Cole.
    Va be sono rimasto un Po' Triste Quando il Prof ha detto questo, ma almeno sono felice perché sto imparando a fare le animazioni e questo è come un sogno che si realizza per me, forse da Grande non diventerò il Nuovo Miazaki o Frenk Miller ma almeno ci ho provato.
    Mi chiamo Zac Walker e questo èla storia della mia vita

  • @paolonialessandro5800
    @paolonialessandro5800 Před 3 lety

    Ritrovo echi bergsoniani nella concezione di lavoro come effetto. Il passato che spinge continuamente sul presente, il quale diventa fenomeno di tutti gli istanti precedenti.

  • @antonellarusso9187
    @antonellarusso9187 Před 3 lety +1

    Giuro che 40 anni fa era una domanda che aveva un senso, poi per fortuna è cambiato il mondo

  • @tanohack
    @tanohack Před 2 lety

    Nel dubbio, a 30 anni faccio ancora il DIS-Occupato..😅
    Trovo molto sensato tutto il ragionamento e il discorso di Riccardo. Certe domande vanno poste nel modo giusto, altrimenti diventano fuorvianti e destabilizzanti.. e forse non è un caso dato come funziona una larga parte della società..
    Siamo molto più di un "lavoro" o di un ruolo. Siamo moltitudine

  • @novusordoseclorummcmlxxvi

    Mio fratello minore, quando aveva 8-9 anni, rispondeva "voglio fare l'UBRIACONE!" suscitando reazioni tra lo sconcerto e l'orrore nei nostri genitori... Ma più che per provocare, lo faceva avendo in mente la vita di qualche clochard ("gli ubriaconi") del nostro quartiere, che gironzolavano tranquilli dove volevano, chiacchieravano, bevevano al baretto, fumavano, mangiavano un pezzetto di focaccia offerta dai passanti e sostanzialmente, nella sua mente di bimbo, non avevano regole e restrizioni (una su tutte: non andavano a scuola!). Risposta non banale, insomma...

  • @gabriele89
    @gabriele89 Před 3 lety

    “Non esistono domande stupide e nessuno diventa stupido, fino a che non smette di fare domande” -Charles Proteus Steinmetz-

  • @vicc1434
    @vicc1434 Před 3 lety +2

    Rick, comprendo che si tratti di un espediente per il tuo discorso pedagogico, condivisibilissimo, progetto precede lavoro. Ma al di là del leggere dietro una domanda al bambino sempre la stessa intenzione da un genitore che non sembra davvero interessato, la domanda ”cosa vuoi fare da grande” é molto molto interessante. É un momento di attenzione al bambino, in cui é protagonista di una storia, apre ad un mondo di immaginazione. É una domanda seria, ma non perché si pretenda dal bambino di sapere cosa vuol dire fare un certo mestiere, ma si cominciano a capire modelli ed ispirazioni. Se il bambino dice di voler fare il medico ad 8 anni, nessuno si aspetta che sappia cosa vuol dire, ma magari ha visto la zia chirurga e gli piace come persona, o lo zio ricercatore che é tanto simpatico, o se dice che vuol fare il disoccupato magari è perchè ancora ai tempi non c’era youtube 😁 Il problema é quando a 18 anni ti si chiede, seriamente, di investire i prossimi 8-10-15 anni per un lavoro che in realtà non conosci, non sai se davvero ami, e nessuno ti dice che magari non esisterà più quando sarai tu lo specialista.

  • @ilcavalierenellatempesta1623

    7:30 quella obiezione è una pugnalata senza usare la lama, devasta emotivamente e psicologicamente il bambino, ma anche l'adulto: a chi dei due fa più male?
    Allora mi chiedo, perché fare quella domanda se poi reagisci con quella obiezione? Che risposta vuoi ricevere? (consolazione dell'adulto per l'appunto)
    E questo a mio parere è il primo seme per la costruzione della maschera fine a difendersi da quella critica, che nel tempo diventa un peso per la propria essenza, ma allo stesso tempo diventa indispensabile per paura di uscire dal seminato... il risultato è la dipendenza dell'opinione altrui: "Ma cosa pensi se faccio questo?"
    Da qui di nuovo un circolo vizioso sulla falsa riga di quella domanda e obiezione originali... si può venirne a capo? Io penso di sì, il come non è dato saperlo perché è soggettivo...

  • @victorlazzaroli
    @victorlazzaroli Před 3 lety

    Buone feste Rick!

  • @semeyazailchaos1305
    @semeyazailchaos1305 Před 3 lety +1

    Queste domande idiote si fanno solo in Italia ormai.
    Il nostro è un paese con un sistema vecchio,che campa sulle spalle della piccola/media borghesia,nel quale ogni cosa deve essere giudicata.
    Non esiste il rispetto verso l'individuo, come se gli adulti fossero consci dei loro fallimenti e vogliono trasmetterli assieme alle sue frustrazioni sul bambino.
    "Eh no guarda non puoi andare all'estero, non conosci la lingua"
    "Il tedesco è una lingua difficile, sono 20 anni che io la studio e ancora non ho la piena padronanza"
    "Sicuro di voler fare l'università? Potresti provare a entrare al comune"
    "Ma perché mangi poco? Ma perché mangi tanto? Ma perché non esci? Ma perché esci sempre?"
    "Guarda fare una facoltà come quella umanistica, è temp perso e non ti servirà a niente nella vita"
    Potrei andare avanti...
    Dio maledica il giorno in cui sono nato in questo paese, fossi nato in Iraq avrei avuto molta più fiducia nel futuro che qui.

  • @matteobraiuca4665
    @matteobraiuca4665 Před 3 lety

    Video divorato, contenuto estremamente interessante ma soprattutto concreto ed utile! Vorrei tornare indietro e farlo vedere al mio io passato :)

  • @ueda6512
    @ueda6512 Před 3 lety +1

    Prima volta che ti vedo in accordo con Galimberti ahaha. Grande Rick keep up the good work.

  • @alessandroardu1059
    @alessandroardu1059 Před 2 lety

    Come generare ansia già in tenera età: Parte 1 di 238

  • @leebotticelli9832
    @leebotticelli9832 Před 3 lety +4

    Aggiungerei le domande:
    "Quanti esami ti mancano?"
    "Ancora all'Università vai?"
    Proseguendo con :
    "Beh ma adesso hai trovato lavoro? Non uno stage, un lavoro vero?"
    Eh ma sticazzi!?!
    Spunti per prossimi video

  • @deepblue188
    @deepblue188 Před 3 lety

    Ben detto! Chiedere a un bambino cosa farà da grande è una domanda idiota. Sono contento di non essere l'unico a pensarla così.

  • @matteopodetti4547
    @matteopodetti4547 Před 3 lety +5

    domanda che mi manda a IPAZIA

  • @ildiofattouomo
    @ildiofattouomo Před 3 lety +1

    Io da grande volevo diventare piccolo

  • @Heaven3003
    @Heaven3003 Před 2 lety

    Ottimo video.

  • @mattiarubinato6371
    @mattiarubinato6371 Před 3 lety +1

    Come vuoi fatturare da grande?

  • @danielacaminiti9376
    @danielacaminiti9376 Před 3 lety

    Io non ho ancora deciso! E va bene così!

  • @Manga-tf2qd
    @Manga-tf2qd Před 3 lety +1

    Sono passati solo 10 secondi è già ti amo

  • @FattidiViaggi
    @FattidiViaggi Před 3 lety

    Una domanda che mette ansia

  • @Lucaxxm
    @Lucaxxm Před 3 lety

    Top

  • @supermariomariani
    @supermariomariani Před 3 lety

    Sono già grande

  • @giuliocarcasci7074
    @giuliocarcasci7074 Před 3 lety

    Puoi fare un video in cui spieghi perché non vorresti avere figli

  • @antonio-zj7bd
    @antonio-zj7bd Před 3 lety +1

    SOLO A ME VIENE POSTA A 16 ANNI STA DOMANDA DI M*RDA ?

  • @I0000S
    @I0000S Před 3 lety

    Ti prepari a diventare papà (lo so, hai detto che per il momento non vuoi figli...).