Pasolini stronca Cesare Pavese - intervista di Franco Contini 1972
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- čas přidán 6. 12. 2018
- Un social democratico LEGGERMENTE di destra, ecco Pavese.
Pavese:
Né vero fascista vero né antifascista. Le pagine scomode di Pavese
Per la prima volta in volume il "Taccuino segreto". Nessuno volle pubblicarlo perché faceva uscire lo scrittore dal mito.
Saper navigar nel mondo.
Il suo percorso politico invece si può sintetizzare in poche date: nel '32-33 acquisì la tessera del Fascio; nel '35 fu condannato a tre anni di confino a Brancaleone Calabro per attività sovversiva; nel '36 rientrò a Torino in seguito a una domanda di grazia accolta dal Duce; nel '45 si iscrisse al Pci.
www.ilgiornale.it/news/spetta...
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ok m.iscrivo perché conosco questi autori
Credo di essere tra i pochissimi, a nn far monetizzazione, mi sono informato yt mi darebbe 50 cent al giorno se permetto le pubblicità infinite, mi sento di meritar qualcosa in piu, ciao@@salvatorebonadies1621
Che a Pasolini non piacesse Pavese lo accetto, ma non che lo vada a denigrare e ad insultare, apostrofandolo come un mediocre. Se un autore non ti piace, non vuol dire che sia universalmente nullo. Spesso Pasolini nei suoi giudizi mi dà l'impressione di sentirsi come superiore agli altri e di essere troppo dogmatico nel suo modo di pensare e di fare letteratura, come se tutto quello che fosse diverso dal suo stile fosse automaticamente insulso. Pasolini secondo me faceva fatica a comprendere il bello al di fuori del suo mondo. Detto ciò, io adoro Pasolini come adoro altri scrittori del secondo Novecento, come Pavese, Fenoglio, Tommasi di Lampedusa e Moravia.
non è un insulto, è una valutazione critica (qui esposta senza argomentazioni tecniche particolarmente articolate), non è nemmeno una vera stroncatura, dire di uno scrittore che è medio (fino a mediocre certo) non è una stroncatura. E' un giudizio che non condivido, ma difficilmente considererei Pavese un grande scrittore. Un buono scrittore con delle punte di eccellenza (dialoghi con Leucò e alcune poesie) a cui sono anche molto affezionato, ma non grande.
Anche Pasolini ogni tanto cacava fuori dalla tazza.
Cesare pavese era uno scrittore, e non un intellettuale nel senso stretto; nessuno ha mai capito che Pavese vedeva la natura, come la potrebbe osservare un pittore; a lui non interessava descrivere se essa fosse giusta o sbagliata, si limitava a descriverla, e qui sta la grandezza di uno scrittore, nello scrivere dei sentimenti, e non i movimenti a cui essi ci spingono; pavese scriveva per scrivere, aveva letto un certo tipo di letteratura classica media, per questo rimarrà sempre uno degli scrittori più popolari di sempre, ma restando universale nella sua letteratura.
Impegno pochino o nullo
@@MauroMarcenaro Lui non era un disimpegnato secondo me, si impeganava solo a descrivere storie, situazioni, scenari, cercando di far quadrare tutto nel testo, scegliendo le parole giuste come facevano i grandi scrittori dell'ottocento; non per niente, Pavese si basava su un tipo di letteratura popolare, quella dei testi che aveva tradotto; autori i quali si limitavano a descrivere solo i grandi sentimenti, e Pavese, secondo me, lo ha fatto, e anche esaurientemente:)Per questo, secondo me, è uno scrittore che rimane tra gli ultimi letterati vecchio stampo; tanti dicono che fosse un intellettuale, ma secondo me non gli mai interessato dare dei pareri sulla società o altro, anche se poi l'ha ben descritta nelle sue opere :)
Al di là della solitudine di entrambi, della cultura di entrambi.
Mi sembra un giudizio miope.
Bisogna essere politici per forza? Sofocle era politico?
La differenza tra il fuoco e le lampadine elettriche.
Sofocle era politico al massimo grado come tutti gli autori teatrali della Grecia classica. Il teatro aveva una funzione pubblica molto precisa, non sovrapponibile a quella che ha oggi.
Per tutti coloro che storcono il naso o restano perplessi ascoltando queste parole: tenete presente che quando si faceva letteratura, gli autori disponevano di tutta l’autorità critica per poter elaborare un giudizio del genere. Oggi, che viviamo in un’era monumentale, perché non siamo più in grado di far nulla di degno, tutto il canonico ci sembra intoccabile.
E d’altro canto, il giudizio su Pavese qui riportato godeva di una certa condivisione (Gadda ad esempio, che spero nessuno voglia mettere a paragone con Pavese).
Solo per curiosità, sentite cosa dice Carmelo Bene di Beckett o di Valéry, o cosa diceva Virginia Woolf di Joyce.
Provate prima a salire a quelle altezze, prima di liquidare quel che dice Pasolini.
Anche perché Pavese, in fin dei conti, quale problema letterario ha posto? Quale innovazione stilistica? Quali originalità tematiche?
Certo, accanto a Pennac e a Stefano Benni, appare come un gigante. Ma basta allargare le ottiche e ci si accorge facilmente che sta proprio dove Pasolini l’ha messo, nel mezzo.
Virginia Woolf su Joyce uno dei più incredibili errori di valutazione della storia della letteratura. Peraltro dopo aver rifiutato di pubblicare Ulysses il suo giudizio su Joyce e la sua opera, pur restando contraddittorio, si modificò. Del resto ne fu probabilmente anche influenzata (La signora Dalloway). E si trattava di una fuoriclasse sia della letteratura che dell'intelligenza.
@@emilianoturazzi esattamente!
Pasolini è stato un grande personaggio e un uomo molto acculturato. Però qui, mi spiace dirlo, ha detto una cazzata
Purtroppo non tutti sono all'altezza di capirlo.
Uno dei primi a parlare dei paradossi sul fascismo ed antifascismo. Una mente sopraffina che come ha detto lei non tutti possono capirlo
Boh, io non sono tanto d' accordo
Pasolini dimentica , o forse ignora, che Pavese titolò così il primo capitolo della sua opera 'La letteratura americana ed altri saggi', capitolo dedicato a Sinclair Lewis: ''Senza provinciali, una letteratura non ha senso''....La provincia era per Pavese la terra del vagabondaggio, della festa, e del mito. Ma anche la terra come scorciatoia al dialetto, alle parole del dialetto elementari perché anche elementali, che non fanno sconti al reale, alle pulsioni dell'inconscio che generano immagini. Non aveva letto invano Walt Whitman... La lezione di di Foglie d'erba di Whitman. (Lui dirà di sé: il tuo è un classicismo rustico che diventa etnografia preistorica...)
@@MauroMarcenaro non so, penso che la sua fosse più una critica all'artista, che all'uomo. Artista mediocre e provinciale. Pasolini era più simbolista, la sua arte era sperimentazione, quindi volutamente più raffinata, più europea. Pavese aveva tradotto Moby Dick e Whitman. in America la provincia è un infinito susseguirsi di punti su una carta geografica, che non chiudono mai dentro, da cui si può , si deve sempre scappare, stando coi piedi per terra, le vie di fuga sono vie di terra, si chiama vagabondare non viaggiare. Nessun impegno politico in senso stretto, già l'evadere è una scelta di non appartenenza, ti resta la solitudine, che è una forma di impegno esistenziale. Per ritrovare il mito, Pavese doveva tornare in provincia. Il raffinato, ma anche lui carnale, Pasolini, nella sua stroncatura così snob di Pavese, è qui il vero provinciale.
@@ekaindeste noi abbiamo il presente, come denominatore, Pasolini è qui con noi.
@@MauroMarcenaro con le sue ambiguità, anche.
@@ekaindeste nn fare il moralista
@@MauroMarcenaroPer favore, Pavese ha toccato corde molto delicate dell’anime umano utilizzando anche mezzi inconsueti (dialoghi con leucò è un esempio chiaro di quanto poetico e originale)oltre ciò rimane un uomo che ha descritto perfettamente la provincia, un luogo che forse Pasolini non riuscirà mai a comprendere vista la sua attaccatura alla città e i quartieri. Due scrittori diversi che parlano in due epoche diverse, luoghi diversi e con pubblico diverso. Inutile un paragone tra di loro perché sono stati entrambi tra i grandi intellettuali del dopoguerra
Critica interessante, ma puramente politica: letterariamente insufficiente.
sono due i compiti in cui un uomo puo impegnarsi, e queste sono la politica, e la filosofia e/o l arte, per Aristotele
@@MauroMarcenaroinfatti Pavese si impegna sull’arte, sarebbe stupido pensare che ogni artista deve essere politico, se fosse così artisti come Montale, Proust o Becket risulterebbero essere inferiori agli altri
Beh,che non susciti nessun tipo di problema la letteratura di Pavese è un fatto. Ciò non toglie che sia ricca di poesia e bellezza.
Con tutto il rispetto dietro le quinte della favola bella della cultura, nn esiste un luogo dove ci sia piu violenza, Pasolini un
poeta e artista Pavese uno scrittore borghese
@@MauroMarcenaroSempre con questo “borghese” in bocca, come se fosse un peccato capitale descrivere ambienti e personaggi senza porsi questa stupida fissazione di infilarci la politica. Pavese ha fatto una scelta autoriale come l’ha fatta Pasolini, meritano entrambi rispetto per l’arte che hanno creato
@@godisdeadandwememedhim4174 la borghesia deteneva l amministrazione , per conto Usa dopo la 2ww e prima per conto UK francia, nn il governo del paese, la ns borghesia nn è mai stata in grado di essere diversa da quella che oggi è sotto la luce dei fatti, piccola piccola , parli di borghesia francese o Uk o tedesca ? Qui [Adorno] l'ideologia borghese: libertà, giustizia uguaglianza emancipazione felicita' [Carlo Galli] czcams.com/video/UZjH_LGJoCY/video.html
@@MauroMarcenaroHai rotto le palle, stiamo facendo un discorso letterario e tu ti stia comportando come una brigata rossa indottrinata per benino. Pavese visse e morì nel suo dolore, scrisse nel suo dolore, e fu il suo e soltanto suo. Un’anima in pena che ha donato poesia al mondo prima di terminare la sua esistenza, e certamente una persona apolitica di natura perché senza fiducia nei rapporti umani. Pasolini sarebbe quindi migliore di Pavese perché politico? È migliore perché lui è un ideologo intellettuale che racconta la sporcizia della città invece che la poesia della provincia? No, non è migliore, e se davvero lo è non è per questo. Nonostante tutto Pavese e Pasolini sono entrambi ancora vivi, Pasolini nel dolore della società e Pavese nel dolore dell’individuo, non per la loro ideologia (almeno in gran parte) ma per la loro grande potenza poetica.
Chiedo scusa per se sono stato sboccato ma questa cosa mi fa innervosire in una maniera incredibile, questo insieme a tutti gli intellettualoidi con la testa talmente tatto ficcata nella sabbia dell’ideologia da non riuscire a pensare ad altro .
Lasciamo stare quel pover’uomo di Pavese, ha già ricevuto abbastanza in vita .
Si deve accettare un giudizio critico su uno scrittore importante espresso da uno scrittore di levatura quanto meno pari. Purtroppo l'intervista è molto breve, sarebbe stato interessante capire meglio le ragioni del "no" di Pasolini.
Pasolini al pari di Pavese? Avrai voglia di scherzare, spero. Pasolini non ha mai scritto "La luna e i falò", né raggiunto nemmeno lontanamente i livelli del Pavese poeta.
@@moonchildtheking5008 Questa è una tua opinione. Pasolini ha scritto Le ceneri di Gramsci e La meglio gioventù, unanimemente considerati dei capolavori della poesia novecentesca.
@@moonchildtheking5008 Be oddio, "nemmeno lontanamente i livelli di Pavese"... Come han detto giustamente sopra Le ceneri di Gramsci e La meglio gioventù parlano da sole.
E' una tua opinione, come il giudizio su Pavese è un'opinione di Pasolini.
Per me, valutati entrambi a 360°, Pavese è diverse spanne sotto a Pasolini; detto questo apprezzo l'opera di Pavese e lo considero un grande scrittore.
L'intervista di Pasolini va anche contestualizzata.
@@TheDexovann Non mi sognerei mai di negare il valore di Pasolini, ma che non sia mai stato ai livelli di Pavese mi sembra evidente, poi ovvio che entrano in gioco anche i gusti personali. Per me bastano anche solo le (troppo poco lette) poesie del piemontese.
@@MauroMarcenaro può essere, ma Pavese ha più talento letterario di Pasolini, nei romanzi. In poesia Pasolini è sicuramente migliore.
Giudizio interessante… Sconvolgente per me, ma assolutamente interessante.
La ripubblicazione (a cura della casa editrice Nino Aragno) degli appunti privati del poeta offre l’opportunità di cogliere l’incertezza di un’epoca e di un uomo che tra il ’42 e il ’43 concesse credito, anche solo privato, alla Repubblica Sociale e al Manifesto di Verona www.linkiesta.it/2020/10/pavese-segreto-scandalo-fascismo/
un giudizio molto duro, devo dire,,, non avevo mai visto questo filmato. fa riflettere, come tutte le volte che Pasolini ha espresso un parere di natura intellettuale.
Questo non è un parere intellettuale direi che si tratta di mera antipatia personale per non parlare d invidia!!!
Veramente una critica feroce, mi fa pensare che “ci sia qualcosa dietro”, qualcosa che vada oltre al mero giudizio sullo scrittore.
Pasolini paragonava Pavese a Calvino e Eco, qui il punto, attivisti tutti e 3 ma che poi si erano appiattiti al nuovo, oggi possiamo capire e vedere che cos era, non il fascismo come desiderano ancora oggi insistere quelli che nn si sa da che parte stanno, ma il neo liberismo, in europa ordo liberismo ti invito a guardare questo video di Carlo Galli cosi capirai czcams.com/video/JiptMhyopdQ/video.html
@@MauroMarcenaroEsatto, molti poi non comprendono che si tratta del punto di vista critico di Pasolini, non è un dogma.. Il metodo delle scienze umane postula sempre una significativa preponderanza dello stile e della coscienza critica di chi afferma il giudizio. Ciò detto, Pavese (che è un po' figlio dell'ambiente torinese) è stato un grande cultore dell'antropologia classica. Personalmente e per motivi diversi amo entrambi gli autori.
@@nicola9570 czcams.com/video/ozExNR45y6Y/video.htmlsi=IsqCH1gevorZhOYy ascolta qui
Più che di natura politica, il contrasto fra Pavese e Pasolini mi sembra di natura generazionale e sessuale. Non sono fatti per capirsi vicendevolmente, però Pavese non visse per esprimere un giudizio su Pasolini. Se lo avesse fatto, avrebbe certamente fatto uno sforzo superiore per capire, di quello che fa Pasolini.
Pasolini è stato un ottimo polemista e un bravo osservatore della società, della politica e del costume, ma lo è stato anche per motivi anagrafici. La generazione di Pavese non aveva mai le stesse libertà. Libertà che del resto per un omosessuale come Pasolini era un soggetto a tutto campo.
sono livelli di impegno diversi, qui il punto di Pasolini
Chi critica Pavese ...... poi da che pulpito 🤣
leggi Pasolini e poi potrai dare le tue impressioni
@@MauroMarcenaro vuoi paragonare Pavese a Pasolini? Dai......
Pasolini non poteva parlare di Pavese? E perché mai?
@@omaggioaenricomariasalerno7864 si certamente de gustibus... è come una cornacchia che critica un aquila..... tutto qui. Bisogna avere cognizione di cosa si dice e soprattutto su chi si dice.....
Per me Pavese è stato uno scrittore importante, ma non superiore a Cassola o Pratolini come romanziere, e inferiore a Montale, Ungaretti o lo stesso Pasolini come poeta. Non capisco per quale motivo però Pasolini non avrebbe avuto cognizione o competenza su ciò di cui parlava. Moravia è stato anche più duro su Pavese. Neanche Moravia aveva titolo per parlarne? Sanguineti e Pasolini se le sono dette di santa ragione, Pietro Citati è arrivato a scrivere che Umberto Eco come scrittore non esiste. I letterati non se le mandano a dire, e in questa intervista non si sente nessun insulto, solo una legittima opinione, succintamente esposta per la rinuncia dell'intervistatore ad approfondire.
Mi prenos vin kun mi
Troppo severo non condivido questa uscita di Pasolini come non ne condivido altre
Pavese scriveva in prosa molto meglio di Pasolini, stilisticamente.
Povero Pasolini, quanto gli sarebbe piaciuto scrivere come Pavese...
Ad ogni modo non sono un fine letterato quindi non posso stabilire chi dei due fosse, per letteratura più importante. Pasolini è stato però uno degli intellettuali più potenti, coraggiosi e lucidi del secolo scorso.
Conosco entrambi, di Pasolini credo di aver letto e studiato quasi tutto, un amore giovanile unito ad un destino stranissimo per le sue opere, Pasolini era un alchimista Pavese no
giusto
Pasolini, leggi "due sigarette" e poi vai a lucidare le scarpe a Pavese..
L’invidia…. Parla per pura invidia
Siamo su piani ben diversi, fermo restando che i gusti son gusti, ma Pasolini come scrisse Moravia poeti cosi che ne nascon 1 ogni 100 anni
Nemmeno io mi ritrovo d'accordo con le affermazioni di Pasolini in questo video... Ma ridurre l'argomentazione a "parla per invidia" mi sembra quanto di più generalista e povero di argomentazioni possibile
ma che ne sai te..
che argomento sciocco. postulare l'invidia dietro a un giudizio è il modo migliore per bloccare l'intelligenza
@@zpokrew idem. stessa posizione
Pavese è stato molte spanne sopra a Pasolini sia come poeta che come romanziere. Qui vedo solo frustrazione dettata dal senso di inferiorità
@@MauroMarcenaro il fatto che Pasolini sia più letto (ammesso che sia vero) dovrebbe avere qualche rilevanza? Justin Bieber ha più fan dei King Crimson, e Coelho è più letto di Angela Byatt, quindi?
@@moonchildtheking5008 czcams.com/video/nH2XWLCNO8E/video.html togliatti fece incarcerare Gramsci , i prosciutti nn li levi?
Pavese fu fascistissimo fino al 1943 cosi giorgio bocca
@@MauroMarcenaro hahaha e che c'entra?
Pavese negli anni 30 si fece un bel po di confino, quindi che fosse fascistissimo lo dubito fortemente
Trista critica fondata sull'invidia.
Guglielmo Centini nn credo, Pasolini era un poeta civile e si riferisce all' impegno inesistente
Tu misa che stai scherzando hahahahahah
Condivido pienamente
@@MauroMarcenaro poeta civile che andava a ragazzini la notte.....e li caricava in macchina
Non si sono mai conosciuti, credo che Pasolini non avesse nessuna ragione di invidia o risentimento nei confronti di Pavese. Può aver influito sul suo giudizio l'opinione di Moravia, dal cui razionalismo Pasolini ammise di essere stato orientato.
Miserevole
Chi o cosa sarebbe miserevole?
Giorgio Bocca fu partigiano, non repubblichino. Pavese non fu né l'uno né l'altro, credo detestasse la politica.
ma studia tu, prima di dire cose non vere. Bocca sarà stato fascista da ragazzo, come tutti del resto, ma è stato partigiano, lo sanno anche le pietre. Basta aver letto Il mestiere di vivere per capire che Pavese detestava sia la sottocultura fascista sia la retorica antifascista.
E una scemenza di articolo che riporta un estratto da un libro di Pansa, che non è stato certo un campione di obiettività, cosa dimostra? ma studia tu. Pavese razzista e fascista? tu stai delirando
Miserevole intendo Pasolini.
Forse tutta questa acredine nei confronti di Pavese veniva dal fatto che lui al contrario di te non ha mai razzolato nel torbido come invece hai fatto tu, caro Pasolini, non è stato espulso dal partito come te per "problemi privati" e quando ha deciso di tirarsi un colpo di pistola lo ha fatto degnamente e lucidamente tu sei finito fatto a brandelli dai tuoi "ragazzi di vita"!!
Pavese assunse una dose mortale di sonniferi, non si sparò. Sono cose che c'entrano poco con la letteratura e la politica.
Fatto a brandelli dai fascisti altro che ragazzi di vita. Sub.
Che brutta bestia l'invidia!
Proprio brutta.
Pasolini fu solo un poeta di spessore mondiale difficile che i poeti possano invidiare scrittori innamorati della America
@@MauroMarcenaroLungi da me voler sollevare una polemica.
Ognuno è libero di pensarla come ritiene.
Io NON credo affatto che Pasolini sia un poeta a livello mondiale. Questo piace dirlo ma fuori Italia pochissimi ne hanno sentito parlare.
In secondo luogo trovo perlomeno RIBUTTANTE l'arroganza e la spocchia con la quale, nella parte finale del filmato, parla dei "giovani provinciali" che citano Pavese come una medaglia, per accreditarsi rispetto al "centro". Ripeto: RIBUTTANTE.
@@rodolfoantoniono3469 la verita esiste ?si, ma nessuno la conosce, per il resto sono opinioni doxa, ossia il nulla, cosi diceva Platone
@@MauroMarcenaro Infatti! Io non ho affatto la pretesa né l'arroganza di dire la "VERITÀ".
Mi limito ad esprimere, con educazione, la Mia opinione.
Come Lei, d'altra parte, con educazione esprime la Sua opinione.
Stop.
@@rodolfoantoniono3469 sono livelli di impegno diversi, qui il punto di Pasolini
Per me è il compagno Pasolini che non ha volare invece, ognuno la pensa come vuole evidentemente…
nn era compagno ti sbagli
Secondo me Pasolini era ubriaco e non sapeva quel che diceva. Eppure lo stimo molto.
Ma chi legge Pavese oggi? Ergo alla fine aveva ragione Pasolini…
E comunque oggi citano Fedez! Eh eh… che tristizia!!!
Chi legge Pavese oggi? Un sacco di gente, altrimenti i suoi romanzi non verrebbero ristampati e non sarebbero in libreria, e lo stesso discorso vale per Pasolini
@@teomondoscrofalo6052 negli anni 60/70 Pavese era un “must”… è come il cappotto loden… chi lo mette più oggi? Tutto qui.
@@diegoseraph9225 ok... ma manco Pasolini adesso è così di moda. Stai tranquillo che se adesso chiedessi a un giovane chi e cosa sia stato Pasolini molto probabilmente non lo conoscerebbe
Lo leggono in molti, e si studia nei licei, al contrario di Pasolini. Quindi no, non aveva ragione e parlava solo per invidia.
2:47 una delle innumeri scemenze di PPP
Ma è cosi, come oggi chi nn sostenesse i diritti umani e l ideologia pro neo liberismo del gender, nn siete capaci di farvi autocritica
@@MauroMarcenaro non c entra niente perché qui si parla solo di letteratura
@@MauroMarcenaro io non e ' che sono pregiudizialmente contro PPP però su certe cose non lo si può seguire Pavese ad es ha tradotto Moby Dick in maniera eccellente etc
Pasolini voleva l impegno come il suo, infatti l han ucciso, capisco entrambi@@salvatorebonadies1621