Prima di questi due, però, mettiamoci il nostro Abbagnano, che li ha anticipati nel 1923 con la sua tesi di laurea "Le sorgenti irrazionali del pensiero" e sviluppandola poi nel 1939 con "La struttura dell'esistenza". Dimenticare Abbagnano in queste conferenze mi fa pensare ad un basso esterofilismo. (comunque apprezzo la chiarezza di Givone)
Abbagnano era un mero dotto, non un filosofo con qualcosa da dire; Nietzsche e in parte Stirner avevano da quel dí spiegato che la logica (e la morale) non ha una base logica, e l''esistenzialismo' risale almeno a S.Tommaso come spiega qui il conferenziere. Nulla di originale quindi. Il 'pensiero pensante' di Gentile precede di molto Abbagnano, e ha assunti affini. Inoltre, proprio per ritornare ai nostri filosofi, Julius Evola aveva chiarito energicamente la differenza tra Irrazionale e Sovrarazionale, tra Intuizione intellettiva e Istinto. Stavo leggendo una sua recensione del 1926 su Bilichnys proprio al libro di Abbagnano, accostato alle opere di Lagneau, Gruenbaum ecc., che sviluppavano la stessa tematica.
Insomma, non vanno confuse le buone opere di storia della filosofia sui pensieri degli altri, con la filosofia vera e propria, che si trova in pochissimi. Sulla prima questione che evidenziavi il migliore e più chiaro dell'epoca è probabilmente il Gruenbaum con 'Herrschen und Lieben als Grundmotive der philosoph.' del 1925. Poi su Abbagnano come dotto ci sarebbe molto da dire, la sua Storia della filosofia è approssimativa e superficiale su molte cose importanti, ed espunge molti pensatori di rilievo, come Weininger ad es., influenza fondamentale su Wittgenstein e molti altri. Riduce Nietzsche alla 'filosofia della vita' ecc.ecc.
@@tairo1092 Lei si sbaglia. Abbagnano è stato un grande maestro della filosofia contemporanea, di certo non un mero dotto. Le novità introdotte sull'esistenzialismo tedesco e francese con "La struttura dell'esistenza" sono notevoli, benché poco conosciute e approfondite nelle nostre università. E sull'esterofilia della cultura italiana non solo filosofica credo ci sia poco da discutere. Silvio Paolini Merlo
@@ArchivioLilianaMerlo ben detto, c'è chi purtroppo parla per sentito dire, legge per sentito dire, ascolta per sentito dire. Forse nemmeno legge, nemmeno ascolta.
Sto con mia madre o no? Mi pare che il figlio non sia sostituibile come persona da uno sconosciuto qualunque, mentre un partigiano potenzialmente, in linea di principio, vale un altro. Quindi il dovere sembrerebbe chiaro e fonderebbe la scelta. O é la stessa cosa?
Beh il problema è che molti tengono famiglia e se tutti ragionano così nessuno và in guerra a fare il partigiano ed il tuo paese perde la libertà e l'onore... x questo la gente cerca di disertare negli eserciti regolari..
Ma perché rassegnarsi ad una visione di fondo pessimistica, quando si è consapevoli di essere stati ‘gettati’ in questo mondo? Non è neanche il caso di entusiasmarsi, sentendosi ‘fortunati’ se siamo capitati su questo (meraviglioso?) sasso orbitante. Ci sentiamo gettati qui ed ora senza sapere il perché, ma questo ci apre uno scenario assolutamente tutto da costruire in una relazione dialettica con il mondo nel quale siamo immersi e a causa del quale siamo costretti a fare scelte attimo per attimo. Questo stesso mondo che noi stessi contribuiamo a dipingere anche se con il nostro infinitesimo contributo.
È proprio questo il punto: il nostro contributo è INFINITESIMO... ed anche la nostra LIBERTÀ Ê MOLTO LIMITATA... fossimo nati in Africa saremmo morti di fame... in Ukraina morti di guerra.... nel 1925 saremmo nella WW2 morti in Russia.... se nasco bello molte donne ti cercano... se nasco ricco anche se sei pigro e poco intelligente vivi nel benessere... se nasco ricco ma con un tumore crepi giovane nonostante le mille cure .. etc etc etc
Non è vero che in Tommaso Esistenza precede Essenza come x Sartre: in Tommaso Essere (che NON è un mero Esistere xrchè ê Necessario) precede Esistenza del Mondo e dell'uomo... dopodichê siccome Uomo è Libero allora anche x Tommaso l'Esistenza precede Essenza come per l'Ateo Sartre... la grossa differenza tra i 2 stà che il Religioso crede nel Premio Punizione nell'Al di Là quindi ê MENO LIBERO xrchê Teme il Castigo Divino x il Male che fa... mentre l'Ateo crede nella Mortalità Nichilistica quindi alla Dostoevskj è MAGGIORMENTE Tentato di dire "tanto vale tutto qui in Terra ê permesso" come Ivan Karamazov e i Demoni
Ma questa gente come Givone da quale pulpito ontologico parla? E perché deve condire la sua recensione storica con affermazioni circa le supposte “miserie” di Heidegger? Non sa quel che dice.
Attestare che un professore come Givone non sappia quello che dice, é un tantino azzardato. Molto più semplicemente credo si riferisca alla adesione al partito nazista di Heidegger, alle sue note antisemite e alla sua relazione, da uomo sposato, cin una giovane allieva come la Harent. Su queste ombre, si discute da anni in ambito filosofico pur senza negare la grandezza del pensiero di Heidegger. Un piccolo passaggio di Givone sulle "miserie" del grande filosofo credo che sia dovuto
Beh le lettere dove Martin diceva al fratello dubbioso "devi sostenere Hitler" ... il fatto che abbia preso il posto del maestro Husserl defenestrato... il famoso "antisemitismo metafisico" ma non Empirico / antropologico dei Quaderni Neri... ormai dubbi zero... almeno il nostro Gentile si ê assunto in pieno le proprie responsabilità con coerenza ... Heidegger, genio filosofico su questo non c'è dubbio, ha usato da vile quella libertà che prima della Svolta inneggiava... AL DI LÀ DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO... ORMAI DOPO LE PUBBLICAZIONI DEGLI ULTIMI ANNI
Complimenti per l'iniziativa. Vi ho scoperto durante uno dei lockdown e da quel momento vi seguo assiduamente.
Prima di questi due, però, mettiamoci il nostro Abbagnano, che li ha anticipati nel 1923 con la sua tesi di laurea "Le sorgenti irrazionali del pensiero" e sviluppandola poi nel 1939 con "La struttura dell'esistenza". Dimenticare Abbagnano in queste conferenze mi fa pensare ad un basso esterofilismo. (comunque apprezzo la chiarezza di Givone)
Abbagnano era un mero dotto, non un filosofo con qualcosa da dire; Nietzsche e in parte Stirner avevano da quel dí spiegato che la logica (e la morale) non ha una base logica, e l''esistenzialismo' risale almeno a S.Tommaso come spiega qui il conferenziere. Nulla di originale quindi.
Il 'pensiero pensante' di Gentile precede di molto Abbagnano, e ha assunti affini.
Inoltre, proprio per ritornare ai nostri filosofi, Julius Evola aveva chiarito energicamente la differenza tra Irrazionale e Sovrarazionale, tra Intuizione intellettiva e Istinto.
Stavo leggendo una sua recensione del 1926 su Bilichnys proprio al libro di Abbagnano, accostato alle opere di Lagneau, Gruenbaum ecc., che sviluppavano la stessa tematica.
Insomma, non vanno confuse le buone opere di storia della filosofia sui pensieri degli altri, con la filosofia vera e propria, che si trova in pochissimi.
Sulla prima questione che evidenziavi il migliore e più chiaro dell'epoca è probabilmente il Gruenbaum con
'Herrschen und Lieben als Grundmotive der philosoph.' del 1925.
Poi su Abbagnano come dotto ci sarebbe molto da dire, la sua Storia della filosofia è approssimativa e superficiale su molte cose importanti, ed espunge molti pensatori di rilievo, come Weininger ad es., influenza fondamentale su Wittgenstein e molti altri. Riduce Nietzsche alla 'filosofia della vita' ecc.ecc.
@@tairo1092 Lei si sbaglia. Abbagnano è stato un grande maestro della filosofia contemporanea, di certo non un mero dotto. Le novità introdotte sull'esistenzialismo tedesco e francese con "La struttura dell'esistenza" sono notevoli, benché poco conosciute e approfondite nelle nostre università. E sull'esterofilia della cultura italiana non solo filosofica credo ci sia poco da discutere. Silvio Paolini Merlo
@@ArchivioLilianaMerlo ben detto, c'è chi purtroppo
parla per sentito dire,
legge per sentito dire,
ascolta per sentito dire.
Forse
nemmeno legge,
nemmeno ascolta.
@@tairo1092⁸ 0p00
Would appreciate an analysis of the Giovanni Giorgio school of thought. Thanks.
Ottimo intervento di Giovanni Mare.
1:05:00 bravo sto signore
Sto con mia madre o no? Mi pare che il figlio non sia sostituibile come persona da uno sconosciuto qualunque, mentre un partigiano potenzialmente, in linea di principio, vale un altro. Quindi il dovere sembrerebbe chiaro e fonderebbe la scelta. O é la stessa cosa?
Beh il problema è che molti tengono famiglia e se tutti ragionano così nessuno và in guerra a fare il partigiano ed il tuo paese perde la libertà e l'onore... x questo la gente cerca di disertare negli eserciti regolari..
certe volte penso che certe parti della filosofia del novecento siano una gigantesca impostura
ha ragione
come la tua affermazione? non certe volte,ma questa volta
Sartre resta notevole come Heidegger. Abbagnano anche .
Che fine hanno fatto,oggi? Tamquam alitum
41.40.00 57.40.00 discussione
Ma perché rassegnarsi ad una visione di fondo pessimistica, quando si è consapevoli di essere stati ‘gettati’ in questo mondo?
Non è neanche il caso di entusiasmarsi, sentendosi ‘fortunati’ se siamo capitati su questo (meraviglioso?) sasso orbitante.
Ci sentiamo gettati qui ed ora senza sapere il perché, ma questo ci apre uno scenario assolutamente tutto da costruire in una relazione dialettica con il mondo nel quale siamo immersi e a causa del quale siamo costretti a fare scelte attimo per attimo. Questo stesso mondo che noi stessi contribuiamo a dipingere anche se con il nostro infinitesimo contributo.
È proprio questo il punto: il nostro contributo è INFINITESIMO... ed anche la nostra LIBERTÀ Ê MOLTO LIMITATA... fossimo nati in Africa saremmo morti di fame... in Ukraina morti di guerra.... nel 1925 saremmo nella WW2 morti in Russia.... se nasco bello molte donne ti cercano... se nasco ricco anche se sei pigro e poco intelligente vivi nel benessere... se nasco ricco ma con un tumore crepi giovane nonostante le mille cure .. etc etc etc
Non è vero che in Tommaso Esistenza precede Essenza come x Sartre: in Tommaso Essere (che NON è un mero Esistere xrchè ê Necessario) precede Esistenza del Mondo e dell'uomo... dopodichê siccome Uomo è Libero allora anche x Tommaso l'Esistenza precede Essenza come per l'Ateo Sartre... la grossa differenza tra i 2 stà che il Religioso crede nel Premio Punizione nell'Al di Là quindi ê MENO LIBERO xrchê Teme il Castigo Divino x il Male che fa... mentre l'Ateo crede nella Mortalità Nichilistica quindi alla Dostoevskj è MAGGIORMENTE Tentato di dire "tanto vale tutto qui in Terra ê permesso" come Ivan Karamazov e i Demoni
Prima di Hegel i frati minimi, dopo Hegel i frati minori come Sartre o nulli come Heidegger o ancora inesistenti come...Givone😂😂😂
Il vero problema per "un" filosofo,punto fondamentale,non è l'uomo,ma Dio;già dagli albori delle più antiche civiltà,sforzi enormi
29 ottobre 1945 - Parigi - Boris Vian, JP Sartre, ... umanismo ed umanesimo ...
Togliete Dio e non si capisce più niente
Ma questa gente come Givone da quale pulpito ontologico parla? E perché deve condire la sua recensione storica con affermazioni circa le supposte “miserie” di Heidegger? Non sa quel che dice.
Attestare che un professore come Givone non sappia quello che dice, é un tantino azzardato. Molto più semplicemente credo si riferisca alla adesione al partito nazista di Heidegger, alle sue note antisemite e alla sua relazione, da uomo sposato, cin una giovane allieva come la Harent. Su queste ombre, si discute da anni in ambito filosofico pur senza negare la grandezza del pensiero di Heidegger. Un piccolo passaggio di Givone sulle "miserie" del grande filosofo credo che sia dovuto
Davvero ? Rifletta... anche su quelle di Sartre e della signora con cui condivideva la vita... e definirle miserie forse è persino poco.
Beh le lettere dove Martin diceva al fratello dubbioso "devi sostenere Hitler" ... il fatto che abbia preso il posto del maestro Husserl defenestrato... il famoso "antisemitismo metafisico" ma non Empirico / antropologico dei Quaderni Neri... ormai dubbi zero... almeno il nostro Gentile si ê assunto in pieno le proprie responsabilità con coerenza ... Heidegger, genio filosofico su questo non c'è dubbio, ha usato da vile quella libertà che prima della Svolta inneggiava... AL DI LÀ DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO... ORMAI DOPO LE PUBBLICAZIONI DEGLI ULTIMI ANNI