F7 - Tempo e fisica quantistica

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  • čas přidán 1. 05. 2021
  • Come si definisce un'osservabile temporale in fisica quantistica? E cosa ci insegna circa la natura delle entità quantistiche? In questa lezione (necessariamente un po' tecnica) cercherò di spiegarvi come partendo da un'indagine del tempo delle entità del micro-mondo, si arriva a poter dedurre la loro non-spazialità.
    Per chi desidera approfondire la questione della definizione del tempo di permanenza quantistico:
    www.degruyter.com/document/do...
    arxiv.org/abs/1010.4942
    Per chi desidera approfondire la questione dell'orologio di Larmor:
    iopscience.iop.org/article/10...

Komentáře • 82

  • @camac7988
    @camac7988 Před rokem +3

    Video stupendo, pochi italiani propongono questi contenuti

  • @leonardochiatti1473
    @leonardochiatti1473 Před 2 lety +1

    Complimenti Massimiliano! Una bella e chiara lezione sull'operatore tempo e la sua connessione con la aspazialità. Direi che quadra. Da realista impenitente mi piace pensare che le entità quantistiche "vivano" in uno spazio differente da quello della nostra percezione, e che vengano in qualche modo risucchiate, o meglio "proiettate", nel nostro spazio quando interagiscono. Per poi tornare immediatamente dopo alla loro spazialità usuale. Grazie per aver condiviso questo bel video.

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety

      Ciao Leonardo, grazie per l'apprezzamento. Venendo da un collega che si interessa di fondamenti, fa doppiamente piacere.

  • @gianlucabinci6338
    @gianlucabinci6338 Před rokem

    Buonasera professore, da semplice appassionato non sono in grado di capire la parte quantistica e e tra l’altro posso solo intuire il resto… resta il fatto che la sua esposizione è x me affascinante in quanto mostra la capacità della ragione della mente umana.. grazie

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před rokem

      Ti ringrazio del cortese commento. Ha volte, in effetti, possiamo seguire un ragionamento semplicemente usando la parte intuitiva della nostra mente. Ci sfuggiranno i dettagli, certamente, ma potremmo comunque coglierne... il profumo! Un saluto.

  • @jekko3662
    @jekko3662 Před rokem

    Che meraviglia tutto questo prof. se solo io ci capissi qualcosa.

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před rokem

      Grazie per l'ascolto. Non sono nozioni facili, è più che normale non comprendere ogni aspetto di quello che ho spiegato.

    • @jekko3662
      @jekko3662 Před rokem

      @@autoricerca grazie per il conforto

  • @marcopignotti6664
    @marcopignotti6664 Před 2 lety

    Secondo me sei un grande !!!

  • @triniketom
    @triniketom Před rokem

    Sassoli ci trasmette pratica della teoria con chiarezza e generosa abbondanza, grazie

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před rokem

      Grazie per l'ascolto e per il cortese commento.

  • @maxmonterumisi
    @maxmonterumisi Před 2 lety +1

    Superbo! incombente la sensazione provata da sempre di essere come la proiezione 4D in un drive-in molto complesso e ben aldilà del nostro quantum spazio temporale. Ma, purtroppo per me, non ho il modo di dimostrarlo con la lingua della matematica. Lei si. Rispetto.

  • @rbagnoli70
    @rbagnoli70 Před 3 lety +2

    Grazie per la grande chiarezza espositiva. Molto interessante.
    Ho una formazione da ingegnere e sto cercando da qualche tempo di studiare i principi della meccanica quantistica.
    In effetti nei manuali di base non viene trattato (o almeno, io non ho ancora incontrato) il tempo come osservabile. In alcuni si accenna alla incompatibilità tempo-energia, ma è comunque marginale rispetto a tutto il resto.
    Ho seguito abbastanza bene tutta la trattazione anche se, inevitabilmente, mancando alcuni passaggi, mi rimangono dubbi concettuali sulle dimostrazioni che portano a definire quell'operatore come un "buon operatore", ma qui va ovviamente data fiducia a chi espone l'argomentazione.
    Lo dico perchè (e chiedo): se non si dà per appurato che quell'operatore sia effettivamente un "buon operatore" che rappresenti effettivamente una osservabile, l'apparente paradosso della probabilità a 0 discusso nel finale porterebbe semplicemente a concludere che sia la definizione dell'operatore stesso a non essere corretta?

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 3 lety +1

      Ti ringrazio per l’apprezzamento Roberto. Sì, la tua è un’osservazione corretta. Se l’operatore tempo non avesse le buone proprietà, la mia argomentazione perderebbe di forza. Non solo, non potrei nemmeno dedurre in modo univoco i proiettori ortogonali che “diagonalizzano l’osservabile”, dai quali si deducono poi le probabilità per i diversi tempi di soggiorno possibili. Considera comunque che a prescindere da questioni relative agli operatori, la definizione del “tempo di permanenza” che ho dato utilizza unicamente, nella sua costruzione, la nozione di “probabilità di presenza al tempo t nella regione R”. Questa probabilità ha ovviamente un senso proprio nel formalismo quantistico, quindi anche la definizione che ho dato del tempo di permanenza ha un senso proprio. Ovviamente, quello che racconto va solo preso come un modo in più per sottolineare la non-spazialità (non è una dimostrazione vera e propria). Tra l’altro, avrei dovuto dirlo nel video, ma mi sono dimenticato, questa proprietà che “la probabilità di passare zero tempo in una regione qualsiasi è uguale a zero per ogni stato”, è legata al fenomeno detto di “spreading of the wave packet” (diffusione del pacchetto d’onda), che non ha equivalenti nella fisica classica.

    • @rbagnoli70
      @rbagnoli70 Před 3 lety

      @@autoricerca grazie per la veloce risposta e per i chiarimenti. A parte quelli già presenti sul canale, spero di vederla in altri video sulla meccanica quantistica perchè il livello di trattazione, oltre alla chiarezza, è ad un livello che mi è congeniale. Anzi, se vogliamo, anche un po' di matematica in più non mi spaventerebbe certo, ma capisco che si rischia di ridurre enormemente la platea dei potenziali fruitori. Ancora grazie e buona continuazione!

    • @pierangelorossi7935
      @pierangelorossi7935 Před 2 lety

      ]0

  • @gabripecci2710
    @gabripecci2710 Před rokem

    Complimenti per l'ottimo canale di divulgazione, io da appassionato della materia in questione amo molto riflettere su questi aspetti anche senza le nozioni o conoscenze tecniche di cui purtroppo non dispongo. Vorrei porre solo un quesito, forse non è molto inerente al tema del video, però provo comunque ad esporlo. Vado a logica, se il movimento si può esprimere in termini di spazio e tempo solo in un sistema chiuso e finito, che io associo personalmente al concetto di questa realtà universale, diciamo il modello di una ipersfera come la intendeva anche Einstein, verificatasi a partire o in essere da uno stato di vuoto però solo relativo, come si ipotizza anche secondo la fisica quantistica. Ciò significa a mio avviso che una origine (se così si vuole denominare) non può essere trovata o ricercata all'interno del sistema stesso così posto, essendo tutto ciò che è presente al suo interno permesso dal movimento relativo a partire come detto dal vuoto o falso stato di vuoto stesso, ma solo fuori da esso. Per logica quindi sono portato a pensare perciò che tutto sia stato possibile da uno stato in essere esterno, aperto e quindi infinito o eterno, cioè una assenza di spazio e tempo, quindi un Nulla o per essere più specifici un vuoto assoluto, zero energia, zero materia,in una parola zero movimento, un sistema quindi fermo solo in essere. Ora noi non potremmo mai comprendere cosa ciò sia in essere, perché noi possiamo de-finire solo ciò che è e si presenta finito, quindi movimento, e tutto ciò che non lo è invece, o si presenta essere infinito o fermo, resterà sempre per noi inesorabilmente in-definito. Ora posso però dedurre da questo fatto, ciò che questo stato di sistema aperto sicuramente non comporta, movimento. Posso anche affermare per logica che esso quindi abbia, o possa avere presenti fattori tutti in essere di istantanietá, non essendo questa legata o correlata ad un movimento spazio/temporale. Ora noi sappiamo che anche nel sistema chiuso in cui siamo esiste però il fenomeno dell'Entanglament, quindi paradossalmente, anche una in-definita, ma rilevata forma di istantanietá presente in essere, ma applicata o verificatasi comunque, su particelle che sono esse stesse però, in movimento iscritte in un loro preciso moto. Questo comporta non una istantanietá assoluta di fattore in essere (infatti non è possibile porre in questa correlazione anche una istantaneità o scambio di tipo inforativo), ma anch'essa come per il vuoto, relativa allo stato di moto sempre presente in questo tipo di sistema. Tutto questo, ragionando a come sia, o possa essere correlato ai due diversi stati di vuoto presenti nei due differenti sistemi, mi porta a supporre che magari come in una sorta di Entanglament Intra spazio-temporale, questi due stati di vuoto, sono si correlati in questa loro proprietà di istantanietá di sistemi, ma non interconnessi tra loro o a contatto nella spazialità e temporalità, essendo questa agente e presente solo dentro il sistema di tipo chiuso. Per non cadere in un paradosso quindi credo che, il sistema chiuso, la nostra realtà, non sia altro che (ovviamente non possiamo comprenderne il come , per il motivo che è e resterà come detto, sempre in-definito per definizione, tutto ciò che è o comporta in essere un sistema aperto o infinito), uno stato verificatosi istantaneamente e altrettanto istantaneamente cessato in essere. Perciò da uno stato di sistema aperto, dove questo è rimasto sempre tale, tutto è successo/non successo in un "tempo" zero o nullo, ma nel verificarsi di questa istantanietá in essere stesso del sistema chiuso, quindi nel verificarsi instantaneamente da questo vuoto assoluto, un istantaneo delimitato stato di vuoto invece relativo, all'interno di quest'ultimo , essendo ivi presenti invece le oscillazioni di moto, quindi energia, materia, gravità e perciò tempo e spazio, la stessa istantanietá verificatasi, potrebbe essere comparata a tutto il processo di inizio,espansione e infine cessazione, del sistema chiuso posto in essere, e quindi al suo interno in divenire tale. Avrei enorme piacere e gratitudine su una tua eventuale risposta a questa mia teoria.

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před rokem

      Ciao, ho provato a leggere, ma quello che scrivi è davvero troppo intricato per essere compreso. Se dovessi riassumere la tua speculazione in due brevi frasi, cosa scriveresti?

    • @gabripecci2710
      @gabripecci2710 Před rokem

      Grazie per il tuo tempo innanzitutto.
      Credo che la nostra realtà si possa rappresentare come iscritta dentro un sistema chiuso, essendo in essere presente al suo interno, movimento.
      Una origine quindi è impossibile da trovare dentro di esso.
      Ora se tutto, come ipotizza la fisica quantistica, è partito da un vuoto relativo, quindi oscillazioni ecc, io per logica ipotizzo che questo sia stato possibile solo se risulti in correlazione ad un vuoto assoluto (a livello istantaneo come per l' Entanglament, perciò niente informazioni), cioè un nulla fermo solo in essere, senza spazio né tempo presenti, in-finito, un "sistema" che io definirei aperto (essendo privo di moto), non interconnesso quindi in termini di spazio-tempo con il nostro e dove ogni suo fattore possibile (che per noi rimarrà ignoto, quindi in-definito) è sempre presente e assolutamente istantaneo, non essendo questo un fattore legato allo spazio-tempo, come si denota e si è osservato empiricamente dall'Entanglament.
      Ora per non cadere in un possibile paradosso di co-esistenza tra i due sistemi, avendo noi osservazione di questo fattore (l'entanglament) dove esso però, come per il vuoto, risulta relativo al movimento presente nel sistema chiuso, quindi non assoluto (cioè osserviamo si una istantaneità, ma presente su particelle che si trovano anche nella loro interconnessa non località reciproca, comunque in movimento).
      Tutto questo mi porta a dedurre per logica una sorta di Entanglament che correli e abbia effettivamente e instantaneamente correlato questi due stati di vuoto, quello relativo (il nostro, in divenire) e quello assoluto (solo in essere), non spazio-temporalmente interconnessi tra loro, agendo questi due fattori tempo-spaziali, solo all'interno di un sistema chiuso.
      Concludendo, mi viene da pensare che la nostra realtà si sia venuta a verificare, delimitare nel suo spazio-tempo, e infine cessare, da/in questa stessa istantanietá sempre presente in un vuoto assoluto.
      Dove nel vuoto assoluto è come per il gatto di Schrödinger, uno stato rimasto sempre in-definito in essere, essendo impossibile una sua osservazione, mentre all'interno di un vuoto relativo, verificatosi, delimitato e presente in un sistema finito, cioè in uno spazio-tempo osservabile e de-finito, la stessa istantanietá può corrispondere e risultare invece ora relativa a tutta la nascita, espansione e fine dell'universo, o sistema chiuso.
      Non so se risulti più comprensibile, ho fatto del mio meglio per cercare di riassumere senza andare a perdere però una certa a mio avviso motivazione logica della teoria.

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před rokem

      @@gabripecci2710 Un pochettino più comprensibile 😅 La fisica quantistica ci indica fortemente che la nostra realtà fisica non si lascia circoscrivere all'interno di un teatro spaziotemporale (un vuoto spaziotemporale non è un vuoto di realtà). Una volta accettato questo, cioè una volta presa sul serio la teoria, resta da elucidare la natura di questa realtà non-spaziotemporale. Qui un tentativo: czcams.com/video/iB7_FDgilY0/video.html

    • @gabripecci2710
      @gabripecci2710 Před rokem

      @@autoricerca Ho guardato con interesse il video e devo dire che offre dei buoni spunti di riflessione, mi posso trovare d'accordo con questa tesi, ma credo che gli stessi concetti umani, vengono poi applicati comunque su enti in movimento, in questo caso una mente, quindi un corpo che, tramite i processi e funzioni fisiche neuro-cognitive presenti in esso, rese poi leggibili ad un livello conscio, solo tramite la percezione, memoria e infine comprensione, delle varie emozioni e quindi sentimenti sempre inerenti al corpo; dove l'io è solo la "voce" del corpo su sé stesso, cioè una coscienza insita del corpo inteso come un aggregato di cellule che ha consapevolezza di sé. Sentimenti ed emozioni che altro non sono, se non le continue mappature del corpo sul corpo stesso, usate per trasmettere, elaborare e quindi memorizzare continuamente e su più livelli, ogni interazione interna o esterna che viene a contatto con esso. Non esiste quindi il dualismo tra corpo e mente ( ma questo è un' altro discorso, molto lungo da approfondire). Anche i concetti a loro modo però sono movimento, non essendo fermi in un loro spazio e tempo circoscritto, ma mutevoli in esso, essendo derivati come tutto nella realtà, da processi fisici , quindi sì, magari possono essere o presentarsi interconnessi tra loro in una, non località o temporalità, ma sempre trovandosi essi stessi (come due particelle) in movimento. Quindi se i concetti umani vengono sovrapposti appunto concettualmente, alle funzioni o implicazioni della meccanica quantistica, vuol dire solo come supponevo che, tutte le correlazioni o interconnessioni possibili di non località o temporalità, per esempio l' entanglament, sono, come per le fluttuazioni presenti in un vuoto relativo, stati di moto, niente di fermo in essere. Pertanto una origine rimane e rimarrà sempre in-definita, essendo essa stessa verificatasi in una istantanietá di fattore, invece attribuibile soltanto a mio avviso ad un modello di tipo assoluto; dove per logica deduttiva, può essere quindi presente e possibile, solo al/nel vuoto assoluto o in qualsiasi altro sistema che non presenti però nessuno stato, neanche a livello quantistico, o concettualità quantistica, di movimento.
      Altrimenti sarebbe un paradosso l'esistenza stessa presente e in movimento, di questa realtà.

  • @rosariomangiapia8714
    @rosariomangiapia8714 Před 2 lety

    Meriterebbe 1milione di iscritti!

  • @salvatoreleonardi2202
    @salvatoreleonardi2202 Před 2 lety +1

    Fantastico video, Professore. Quando ero studente di Fisica, rimasi "sconcertato" dal fatto che il tempo non si "comportava" come il tempo ma, lo rimasi ancor di più nel corso degli studi quando dovetti accettare il collasso della funzione d'onda. Adesso con questo video, che indirettamente fa comprendere come l'entanglement è invece ben spiegato non appena si ricorre a qualcosa di più profondo dello spazio-tempo, mi rendo conto definitivamente che la realtà non è reale e che bisogna guardare altrove. Per certi versi, allora, la meccanica quantistica davvero non è completa, ma non lo è a parer mio nel nostro modo di concepire lo spazio-tempo in maniera macroscopica. Se avessimo accesso al background di ciò che va oltre lo spazio-tempo, ecco allora che ciò che oggi ci sembra bizzarro, è invece la spiegazione del tutto. Sembra filosofia, eppure la matematica ci dice questo, o almeno, io così ho compreso il senso del questo video!

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety +1

      Dire che la realtà non è reale è però una contraddizione in termini. L'affermazione corretta è: La realtà fisica non è (esclusivamente) spaziotemporale. Citando Diederik Aerts:
      “La realtà non è contenuta nello spazio. Lo spazio è una cristallizzazione momentanea di un teatro per la realtà dove i movi-menti e le interazioni delle entità macroscopiche materiali ed energetiche hanno luogo. Ma altre entità - come ad esempio le entità quantistiche - ‘hanno luogo’ fuori dallo spazio, o - e questo sarebbe un altro modo per dire la stessa cosa - entro uno spazio che non è lo spazio euclideo tridimensionale”.

    • @mauriziopetrucci9410
      @mauriziopetrucci9410 Před rokem

      acvb
      c
      cgt

  • @domenicozamboni8502
    @domenicozamboni8502 Před 2 lety

    Spiegazione più che esauriente, complimenti prof! Lei mi ha fatto capire due cose: primo, il tempo in meccanica quantistica, pur essendo equivalente, non può essere trattato allo stesso modo della meccanica classica (principio degli spin); secondo, lo spazio, con tale tempo, non sarebbe solo isotropico ma assumerebbe una specie di forma “isogena”. Forse tutto questo è da riferirsi alle teorie di Hilbert?

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety

      Ti ringrazio per l'apprezzamento. È importante, quando si ragiona sui concetti di spazio e di tempo, operare sempre un distinguo tra spazio e tempo come parte di un sistema di coordinate, e spazio e tempo come osservabili dinamiche.

  • @leopoldovaleri4544
    @leopoldovaleri4544 Před 11 měsíci

    Sono sempre affascinato dalla particolare capacità dei fisici di "giocare" con gli oggetti matematici senza mai perdere il senso fisico di ciò che gli oggetti matematici rappresentano.
    Il video è molto interessante e ben fatto. Per quanto mi riguarda è un eccellente illustrazione di cosa significa quantizzazione.
    Ho una preparazione matematica (risalente a qualche decennio fa 🙂), per buona parte su analisi funzionale e spazi di hilbert.
    Avrei una domanda cui vorrei (se possibile) una risposta secca: il tempo sembra legato a fenomeni macroscopici (ordine/disordine/entropia), a livello quantistico, il tempo esiste oppure no?
    In ogni caso grazie Massimiliano

  • @sergiogottardi
    @sergiogottardi Před 2 lety +1

    Se dicessi che ho capito ... potrei rispondermi - in termini da uno a cento - solo 5 per cento e nulla più .... mah in termini di " scia-mentale " ho percepito che --- ci sono molti passaggi intermedi, del suo dire, prof. Massimiliano, da dover renderli ( in seguito ) a me " più confidenziali " e perché' no, più chiari ... pertanto ... questa sua lezione è più che positiva, per me, come stimolo di iniziazione alla comprensione di questa realtà chiamata MECCANICA QUANTISTICA ... Mi scuso per questo mio commento di qualunquistica fattezza ... Mah solo " la grassa ignoranza " é di stimolo a continuare a vivere all'insegna della curiosità per il tentativo del raggiungimento ( purtroppo impossibile ) il " MODELLO ULTIMO " della Natura ... Pertanto - scherzosamente parlando - non essendo io un credente di fede alcuna ... chiedo alla NATURA stessa, di farmi andare oltre a questo intervallo di tempo vissuto ( 80 ) Poiché ... l'avventura del vivere è troppo bella e non basta mai ... Ciao e grazie ancora ...

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety

      Complimenti per l'intervallo raggiunto, per la capacità di navigare su "scie-mentali" poco familiari, senza lasciarsi scoraggiare, e per l'entusiasmo nel percorre questa grande avventura del vivere che, in effetti, "è troppo bella e non basta mai".

  • @silvanomattioli9720
    @silvanomattioli9720 Před 2 lety

    Innanzitutto complimenti, sto scoprendo un canale davvero affascinante.
    A parte tempo e fisica quantistica, da #Superdilettante, il tempo visto come crescita dell'entropia è un bel problemino anche con la relatività.
    Il mio dubbio è questo (da Superdilettante).
    Ipotizzo una sfera cava sottilissima (es grafite) con all'interno confinato 2 atomi di H e 1 di O.
    La accelero (senza reazione) a velocità relativistiche.
    A quel punto l'energia del mio sistema è costante e lo lascio andare di moto rettilineo uniforme.
    L'entropia di quel sistema è
    S=k*log(W)=Q/T (almeno così mi pare... di ricordare :D)
    poi apro il setto e si forma acqua.
    Bene, ma W è una misura di disordine, mentre Q e T sono grandezze soggette alla relatività (penso).
    S è invariante dal punto di vista relativistico (il mio sistema una volta accelerato ha lo stesso S in tutti i sistemi di riferimento probabilmente), ma è anche definito "freccia del tempo", ossia la sua crescita "leggo" indica il tempo che passa.
    E allora il paradosso: come fa una cosa (S=l'entropia) che è costante nei 2 sistemi di riferimento (fisso e accelerato) dopo una reazione per entrambi istantanea H2+O->H2O (ipotizzo la reazione istantanea a velocità C) ad essere una misura del tempo che passa visto proprio che S è invariante ?
    Se invece l'entropia (S) non fosse invariante, come si spiega che il disordine W dei due sistemi visti dopo l'accelerazione e la reazione ad essere diverso visto che... il disordine è un dato oggettivo ?
    E se variano tutti e 2 Q e T per rendere S invariante, da dove viene Q visto che è un energia e il bilancio direbbe che non esiste ?
    E allo stesso tempo perché T cresce se accelero il sistema ?
    Domande tante e forse puerili da curioso...

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety

      Ciao Silvano, è bene porsi molte domande. Cerco sempre di rispondere ai messaggi, ma devo purtroppo limitarmi ai contenuti del video, anche perché certe domande (a prescindere che io sia in grado di rispondere o meno) richiederebbero delle lunghissime premesse. La piccola freccia che indichiamo sull'asse del tempo ci dice semplicemente l’impossibilità dei viaggi nel tempo, nel senso dell’impossibilità di tornare a un istante del passato, ed è un’espressione del cosiddetto principio di causalità. Non ha nulla a che fare con la cosiddetta freccia del tempo, che non è una proprietà del tempo, ma una proprietà dei fenomeni fisici detti irreversibili. Sono due cose completamente differenti, ma che nei discorsi vengono allegramente confuse. Confondiamo l’irreversibilità del tempo, cioè l’impossibilità di tornare a un istante del passato, con l’irreversibilità dei fenomeni fisici, che è l’impossibilità per un sistema fisico che si trovava in uno stato iniziale A, di ritrovare nel futuro quello stesso stato.

    • @silvanomattioli9720
      @silvanomattioli9720 Před 2 lety +1

      @@autoricerca Grazie per il chiarimento, ma in MOLTI video di divulgazione questa sottigliezza è ampiamente non spiegata (non i suoi...) tanto che nella mia ingenuità io avevo iniziato a pensare che entropia e tempo che scorre fossero proporzionali :D

  • @albertodellalibera8056
    @albertodellalibera8056 Před 2 lety +1

    Molto bello, ho capito la metà delle cose dato che sono al liceo, ma comunque molto interessante

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety +1

      Ti ringrazio per l'apprezzamento. Non sono comunque concetti facili da digerire. Auguri per i tuoi studi.

  • @tizianotesselli6201
    @tizianotesselli6201 Před 11 měsíci

    Bellissima esposizione e, come al solito, complimenti e infiniti ringraziamenti per questi regali di scienza. Peccato che in questo caso che la mia comprensione non sia adeguata.
    Non dubitando del ferreo ragionamento, ho solo un dubbio da porre:
    Non esiste più alcuno spazio per ipotizzare che il modello matematico costruito per descrivere il comportamento delle particelle abbia qualche carenza nei fondamentali?

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 11 měsíci +1

      La tua domanda è importante. Certamente che esiste lo spazio che descrivi. Per quello la ricerca sugli aspetti fondazionali delle teorie è così importante. Ma in un determinato periodo storico, dobbiamo ragionare a partire dalle nostre migliori "teorie-spiegazioni". Un saluto.

  • @TheGaetanomariadigio
    @TheGaetanomariadigio Před 3 lety

    Ti trovo in forma, Massimiliano

  • @mariachiaracappelli5217

    quando mi sono laureata di questo argomento proprio non si era parlato. sconcerta sempre quando ci si imbatte in qualcosa che è in contrasto con il senso comune e mi rimane sempre un po' il sospetto che a volte si confonda la natura con il modello matematico che si usa per descriverla. Cosa è davvero un elettrone? come è fatto? e se il modello matematico usato non fosse corretto? Fino a che punto questi calcoli, che ho cercato di seguire, descrivono la realtà? C'è comunque una probabilità piccola, ma diversa da 0 che nel tempo da me utilizzato per scrivere queste righe un elettrone che si trovava sulla luna sia arrivato nella mia stanza istantaneamente. dimensioni altre che però devono dare il nostro spazio fisico, l'elettrone non sarà una particella, ma quando un elettrone interagisce con la materia posso vederne la sua traiettoria in una camera a bolle o in una emulsione fotografica e posso anche dire che velocità avesse e quanta energia ha perso in ionizzazione. Va bene, c'è una incertezza che è anche grande, l'elettrone è molto più piccolo della traccia che si riesce a vedere a occhio nudo sulla lastra fotografica o nella camera a bolle o in quello che vuole, ma resta difficile ammettere che istantaneamente potesse essersene andato in giro da qualche parte. Lei non tiene corsi estivi, magari a pagamento?

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety

      Salve Maria Chiara, non tengo corsi estivi, né invernali se è per questo. Altrimenti, capisco bene le tue perplessità. È importante però ricordare che sebbene un elettrone, stricto sensu, non se ne va a spasso "nello spazio", ma in un "qualcos'altro che non è spaziale", la sua evoluzione è comunque governata da leggi che non gli permettono di fare qualsiasi cosa. Da cui la regolarità di certe tracce che lascia, ad esempio in una camera a bolle.

  • @gianlucapd75
    @gianlucapd75 Před 2 lety

    Sono arrivato fino in fondo... 😅👍🏻 interessante

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety

      Grazie, e complimenti per essere arrivato fino alla fine!

  • @carlom9157
    @carlom9157 Před 2 lety

    Professore buonasera, desidererei porle una domanda… forse banale, ma non sono un matematico… Lei afferma che “non potrò mai fare in modo che l’entità non abbia alcuna probabilità dì passare del tempo nella regione R”. Dunque le chiedo: questa probabilità può essere stimata? Essa, se pur esistente, è estremamente estremamente ridotta, ovvero non vi è modo di definirla, quindi non è escluso che sia estremamente estremamente ridotta? Lo chiedo perché se si rientrasse in tali ultimi casi, mi piacerebbe proporle una osservazione successiva e più articolata. La ringrazio :-)

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety +1

      Quello che spiego ne video è che la probabilità che l’entità quantistica, preparata in uno stato iniziale arbitrario, passi zero tempo in una regione R arbitraria, quando si osserva la sua presenza in tale regione per un intervallo di tempo arbitrario, è esattamente uguale a zero. Questo significa, detto in altro modo, che l’entità ha una probabilità uguale a 1 di passare una certa quantità di tempo (non meglio definita) nella regione in questione (nel video, al minuto 49:05, scrivo che “ha una probabilità non nulla di passare un po’ di tempo in R”, non ricordo però perché ho aggiunto quella frase, che non è a dire il vero abbastanza precisa, avrei dovuto scrivere: “ha una probabilità uguale a uno di passare un po’ di tempo in R.” Ora, la grandezza interessante da calcolare è il tempo che passa in media l’entità nella regione, cosa che è possibile fare considerando la media quantistica dell’operatore tempo sullo stato iniziale. Ovviamente, quel tempo medio può essere estremamente breve, a seconda di come si prepara l’entità, di come si sceglie la regione e l’intervallo di tempo di osservazione. Comunque, queste proprietà temporali anomale delle entità quantistiche sono una conseguenza del cosiddetto “wave-packet spreading”.

    • @carlom9157
      @carlom9157 Před 2 lety

      @@autoricerca grazie tanto per la risposta estremamente esaustiva professore, mi ha fatto comprendere molto bene cosa io avevo frainteso.

  • @guidoscolari8456
    @guidoscolari8456 Před 2 lety

    Bello tecn non ho capito nulla perche' mi manca la comorensione delle formule matematiche.ma filosoficamente se la particella non sta nello spazio e non e' nemmeno un campo diffuso siccome il cosmo e' fatto al.livello.piu' profondo di entita' quantidtiche che non sono nello spaxio allora come fa a esistere l'universo ? Prof e' tutta una illusione l'esistenza della enrgia materia dpazio tempo?potrebe in un prossimo video farmi capire meglio coda e' reale ?

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety +1

      Ci sarà occasione di parlare di queste cose... considera che lo spaziotempo può essere compreso come una realtà emergente, nel senso di emergere, per l'appunto, da un substrato più fondamentale, non-spaziotemporale. Pensa, per fare un esempio banale, alla proprietà di "bagnare". Una molecola d'acqua non ha, presa singolarmente, tale proprietà, ma un numero sufficiente di molecole di acqua, considerate collettivamente e in interazione (in ciò che chiamiamo un fluido) acquisiscono tale proprietà... I costituenti atomici, presi singolarmente, non hanno proprietà spaziotemporali permanenti, ma in aggregati sufficientemente ampi le acquisiscono. Naturalmente, è solo uno spunto di riflessione. L'universo esiste, in senso spaziotemporale, come aspetto emergente di qualcosa di molto più ampio, che possiamo semplicemente chiamare "il reale".

  • @fernweh3726
    @fernweh3726 Před 3 lety

    Perchè "Perdità di simultaneità". Per quello che ho capito io , la simultaneità in relatività esiste ma non è uguale per tutti. Mi sbaglio?

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 3 lety

      Sì, perdita di simultaneità nel senso di perdita del carattere assoluto della simultaneità.

  • @giannimassarenti7808
    @giannimassarenti7808 Před 2 lety

    Il dottor fisico Andreu Bacardit ha lanciato un confronto aperto , pubblico sulla fisica quantica (non mi piace il termine quantistico/quantistica) e nessun scienziato si è azzardato a raccogliere questa sfida : perchè ?

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety

      Non conosco Bacardit. Ma sulla fisica quantistica, esiste un confronto aperto sin dalla sua nascita. Ha luogo nei congressi, conferenze, simposi, e naturalmente sulle riviste specializzate che pubblicano articoli sui diversi aspetti di questa teoria che tocca ogni aspetto della fisica.

    • @pasqualemichini6131
      @pasqualemichini6131 Před 2 lety

      Il dottore che hai menzionato non ha pubblicato paper scientifici, non ha brevettato la sua macchina, non ha permesso di approfondire il funzionamento al suo interno. Forse è un ciarlatano ?

  • @mariachiaracappelli5217

    da quando ho studiato all'università sono passati 35 anni e non mi ricordo più nulla, ma e alla i alfa T non era una rotazione? come mai diventa traslazione?

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety

      Le trasformazioni, come le traslazioni, o le rotazioni, sono descritte tramite operatori unitari, che possono a loro volta essere descritti come l'esponenziale del numero immaginario i moltiplicato per un parametro reale e per un operatore autoaggiunto, che è il generatore della trasformazione in questione. Per le traslazioni spaziali il generatore è l'operatore quantità di moto, per le rotazioni è l'operatore momento angolare. Per le traslazioni temporali il generatore è l'operatore tempo.

    • @mariachiaracappelli5217
      @mariachiaracappelli5217 Před 2 lety

      @@autoricerca grazie, forse mi è tornato in mente qualcosa dovevo pensare in termini di operatori. Non mi ricordo più nulla lo stesso, ma adesso mi torna qualcosa di più. davvero grazie. sto guardando i suoi video e mi sono iscritta al canale

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety

      @@mariachiaracappelli5217 Grazie a te e benvenuta sul canale!

  • @massimiliano-oronzo
    @massimiliano-oronzo Před rokem

    Quindi, se ho ben compreso, il fatto che sia 0 la probabilità che un certo vettore di stato "trascorra" 0 tempo in una regione R significa che qualunque sistema, rappresentato da un certo vettore di stato psi, ha sempre una probabilità NON nulla di trascorrere un certo intervallo di tempo in una regione R. Questo non dovrebbe sorprendere, in quanto conferma la consistenza teorica della meccanica quantistica non relativistica. Infatti se, per esempio, la regione R si estendesse dal laboratorio dove ho preparato la mia particella fino alla luna, allora esiste sempre una probabilità (anche se piccolissima) di trovare la particella in un qualsiasi punto all'interno di questa regione. Anche se ciò non significa che la particella è "spalmata" dal laboratorio fino alla luna.

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před rokem

      La parte sorprendente è che ciò è vero indipendentemente da quanto lontana è la regione in questione (rispetto alla regione di localizzazione iniziale dell'entità quantistica), e indipendentemente dalla scelta dell'intervallo di tempo considerato.

  • @roberto95100
    @roberto95100 Před 2 lety

    La possibilità che un entità non sia in una regione di spazio in un arco di tempo è zero, allo stesso tempo non è in tutto lo spazio, cioè si teletrasporta costantemente ovunque? Credo che questo concetto possa spiegare la non esistenza del nulla...la faccio un po' più pratica anche perché sono un po' sconvolto, cioè è sicuro che alcuni elettroni del mio corpo osservati in un tempo t, vengano osservati in una regione di spazio diversa al tempo t+y....? Da qui mi sale il dilemma come fanno gli scienziati a capire che gli elettroni osservati sono gli stessi (cioè i miei)?

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety

      Gli elettroni del tuo corpo sono legati al tuo corpo, che è localizzato nello spazio. Nel video, discuto della situazione di un'entità libera, non legata a un sistema macroscopico.

    • @roberto95100
      @roberto95100 Před 2 lety

      @@autoricerca capito, questo è un limite definitivo alla fantascienza del teletrasporto o gli studi su questa fantasiosa possibilità vanno avanti?

    • @roberto95100
      @roberto95100 Před 2 lety

      @@autoricerca potrei dire lo stesso di un elettrone "libero" però? Sarebbe legato agli atomi dell'aria, o sbaglio?

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety

      @@roberto95100 In fisica un'entità libera significa un'entità (idealizzata) che non interagisce con nessun'altra entità, quindi nemmeno con gli atomi dell'aria. Interagire, poi, non significa legarsi. E il teletrasporto di cui si discute nell'ambito della fisica quantistica non ha nulla a che fare con il teletrasporto alla Star Trek, ma non mi è possibile qui entrare nel merito, è una questione piuttosto complessa.

    • @roberto95100
      @roberto95100 Před 2 lety +1

      @@autoricerca capito, La ringrazio per la sua disponibilità.

  • @godzillatheking9986
    @godzillatheking9986 Před rokem

    Ma come è possibile che un evento sia causato da un altro evento che è avvenuto prima? Cioè l'effetto è causato da qualcosa che non esiste in quel momento, da un non essente perché il passato in teoria non ce piu.....come è possibile una cosa del genere. Nello stesso momento ci dovrebbe essere qualcosa che lo fa esistere

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před rokem

      Non mi è chiaro a cosa fai riferimento. La causa di un fenomeno non è ciò che conferisce esistenza all'entità che rende tale fenomeno (effetto) manifesto. Io ti spingo e tu cadi. Ma la mia spinta non crea il tuo corpo. La mia spinta crea unicamente la caduta del tuo corpo.

    • @godzillatheking9986
      @godzillatheking9986 Před rokem

      @@autoricerca la caduta del mio corpo sta accadendo ora ma è causato da qualcosa che ora non sta accadendo, che non esiste. Per logic un evento fa esistere un altro evento nel momento in cui il primo nasce. Quando un evento nasce o fa esistere e quindi causa qualcosa o non la causa. Se dovessi considerare l'eternalismo tutto le cause produrrebbero i loro effetti nello stesso istante in cui le stesse cause nascono.

  • @buioso
    @buioso Před 2 lety

    Però no ho capito il punto cruciale, ossia perchè debba essere zero la probabilità che la particella preparata nello stato psi passi 0 tempo nella regione R se osservata tra gli istanti t1 e t2.
    Proprio riprendendo il caso dell'osservazione fatta a miliardi di anni luce, io direi anzi che la probabilità che passi tempo zero nella regione lontana è 1.

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před 2 lety

      Questo è in effetti quello che ci si aspetterebbe se l'entità fosse un corpuscolo che si propaga nello spazio a una determinata velocità. La sorpresa è che non è così.

  • @carlorossi2788
    @carlorossi2788 Před 11 měsíci +1

    il tempo e' un numero gia' numerato
    Aristotele

  • @lolaleon9527
    @lolaleon9527 Před rokem +2

    saro pazzo ma ho capito fino in fondo il concetto di non tempo

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před rokem +1

      siamo tutti un po' folli!

    • @lolaleon9527
      @lolaleon9527 Před rokem +2

      @@autoricerca lei e un meraviglioso folle anche affascinante uomo il che non guasta

  • @user-yx3nh4eu2k
    @user-yx3nh4eu2k Před 2 měsíci

    Maglietta al contrario

  • @argorn79dgl
    @argorn79dgl Před rokem

    Troppo...

    • @autoricerca
      @autoricerca  Před rokem

      Se è un complimento, troppo... gentile!

  • @giannimassarenti7808
    @giannimassarenti7808 Před 2 lety +1

    La Onion Progress ? sicuro che la conoscete ma non menzionate mai , chissá perché ; sará che il direttore/proprietario della Onion Progress spiega le suelezioni in spagnolo ?(che voi non intendete imparare) e non in inglese ? Questo scientifico , tale Andreu Bacardit , ha lanciato per due volte una sfida pubblica per un confronto sulla fisica quantica con un qualsiasi scienziato mondiale ma , voi , guardatevi bene dall'accettare ,ne va della vostra credibilitá .