BANCO DEL MUTUO SOCCORSO: Io Sono Nato Libero - Storia del gruppo, Recensione e Vinili a confronto.
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- čas přidán 24. 05. 2022
- Poco da dire in questa presentazione: una puntata IMPERDIBILE in cui Marco Lincetto racconta il suo ennesimo affresco di un'epoca leggendaria, il prog italiano degli anni '70, e si sbilancia anche in considerazioni di natura "politica", indissolubilmente legate alla poetica del disco in esame. Interessante confronto finale fra l'edizione in vinile originale del 1973 e la bellissima ristampa audiophile del 2016.
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a mio avviso il Banco è stato il miglior gruppo prog italiano, io sono nato nel 1958 e li ho ascoltati la prima volta nella trasmissione radiofonica "Supersonic" che andava in onda alla radio ogni sera attorno le 21, registrai con un registratore "Geloso" il loro primo disco che subito comprai (proprio quello a forma di salvadaio...LP non quadrato ma proprio sagomato con quella forma). Col Banco sono cresciuto e ho visto 5 loro meravigliosi concerti, le loro atmosfere mi hanno fatto sognare e per me il loro album capolavoro rimane DARWIN...album concept tuttora insuperabile ...drammatico e melanconico con atmosfere che davvero ti fanno immaginare l'era primordiale. La musica italiana degli ultimi anni è per me , salvo poche eccezioni quasi spazzatura...gli strumentisti veri sono quasi scomparsi e la musica con la M maiuscola rimane purtroppo solo in questi meravigliosi ricordi.
Le ultime 5 righe.
Da incidere sul marmo, come monito riflessivo e testimoniale.
mi togli parole dalla bocca comunque li ho sentiti a Chiasso 6 mesi fa chiasso e abbiamo ancora goduto
Dal primo all'ultimo solco il 33 giri capolavoro del BMS. E non era facile dopo i primi due straordinari album pubblicati nel '72.
Sono del 57 e per me la musica, oltre che la classica, è senz' altro la prog Citerei inoltre i Perigeo nella lista prog. Grazie per queste "lezioni" perfettamente condivisibili in idee ,storia e tecnica
Nel 1973 avevo 16 anni ed è stato credo l’anno “perfetto “ della mia vita.
Il ricordo del dramma del pooolo cileno, delle assemblee a scuola e delle manifestazioni, si fonde con i ricordi degli ascolti, quasi sempre condivisi e discussi, del prog inglese ed italiano. In particolare IO SONO NATO LIBERO, regalava emozioni forti e spingeva il desiderio per un futuro migliore, più giusto e libero. Grazie Marco, speciale come sempre.
Se dovessi portarmi su un'isola deserta dischi usciti un solo anno sceglierei il 1973.
Idem.
Ho avuto la fortuna di essere fonico di palco dei Banco per diversi anni. Era la formazione "rimaneggiata" con Masi, Ricci, Marcheggiani e Papotto. Oltre ovviamente a Di Giacomo, Nocenzi e Maltese. Avevano una carica impressionante sul palco. Oggi nessuno suona più così.
Perchè oggi suonano?
Molto interessante. Le faccio i miei complimenti... Sono un ex musicista professionista, sono del 61 come lei, ho sempre amato molto il prog e i gruppi italiani da lei menzionati. Mii ritengo un esperto in proposito, ma sinceramente il suo video mi ha dato molte notizie che non conoscevo e soprattutto alcune chiavi di lettura a me sconosciute. Grazie di nuovo e complimenti per il suo ottimo lavoro qui su CZcams.
Visto il maggior successo riscosso in Italia piuttosto che in patria da gruppi come i Van Der Graaf Generator e i Genesis, si potrebbe quasi dire che non è stato il prog italiano a nascere sulla scia di quello inglese, ma quello inglese a crescere sul terreno della scena italiana.
Debbo dire che nell'ascoltare la sua disquisizione è come se fossi ritornato indietro nel tempo. In un tempo in cui si viveva a pane e musica, contestazione e Ciao 2001, quando la necessità di creare era motivo di vita, quando si creava musica con la testa e con il cuore. Penso di ritenermi un privilegiato per aver vissuto in quel periodo che ha segnato l'esistenza di tantissimi di noi nostalgici e non. Grazie per la sua frase, che è geniale secondo me, e cioè "vecchi uomini che si conoscono e si odiano ma non si uccidono ma mandano altri uomini che non si conoscono e non si odiano ma si uccidono". Le musiche del Banco, PFM, Orme,e tanti altri gruppi del programma. , rappresentano la colonna sonora della nostra vita e come tale è per sempre.
anche io sono un fortunato possessore del vinile originale con copertina a libretto. Il secondo disco comprato con i miei soldini. E anche io posso attestare incontri con Vittorio e Francesco: due splendide persone che non si davano affatto arie ed erano contente di parlare di tutto con i loro ascoltatori
Caro Marco da tuo coetaneo apprezzo queste tue disamine su pezzi storici della musica (che ci hanno formato musicalmente) ma è ancora più palpabile lo scoramento della situazione musicale attuale. Giustamente hai sottolineato come questo terzo album del gruppo sia il più completo ed organizzato a livello musicale. Convengo con te. Un tempo si percorrevano delle strade che ti portavano con il primo album all’esordio, con il secondo confermavi il tuo genere e con il terzo c’era la maturità ed il consolidamento artistico. Tutto questo considerando che in genere i musicisti di questi gruppi all’esordio erano giovanissimi è tecnicamente molto preparati. Oggi tutto questo si perso nel nome del marketing …..un disco, magari di successo e poi nulla più…..spariscono. Aneddoto sintomatico: Sanremo dietro le quinte, un Morandi entusiasta di un pezzo di un giovane partecipante gli chiede in che tonalità la cantasse perché secondo lui cambiandola poteva essere migliore la resa……la risposta del giovane? Boh non la so!!…..Ecco ci siamo capiti. Grazie x i tuoi contenuti sul canale
Comprato io sono nato libero assieme al primo del Banco nel lontano 1974. Mi innamorai subito del Banco anche se avevo solo 14 anni. Successivamente , dopo trenta anni ,sono riuscito a conoscerli e a parlarci. Con Rodolfo ho chiacchierato parecchie volte e anche con Francesco. Non ci sono più purtroppo,ma porto ancora il ricordo di quel tempo passato con due persone squisite e umili, nonostante la loro caratura . Sono onorato di averli conosciuti
Li ho visti una sola volta dal vivo, pioveva, eravamo una decina in tutto sotto l'acqua e poi abbiamo praticamente cenato assieme, era una festa de l'unitá. Grandi, musicalmente e nei testi, orgoglio italiano, così come anche PFM e Le Orme, ovviamente, ma il Banco resta al primo posto nel mio cuore. 😁
Grande gruppo è il mio preferito l'album di questo video racconto
Grande come al solito. Con grande piacere ho ritrovato "Io sono nato libero" che avevo sempre un pochino "messo da parte" in favore del meraviglioso "Darwin!" (750000 anni fa...l'amore è un capolavoro IMHO).
Disco fantastico, nonostante abbia scoperto il gruppo più tardi essendo io del '65 lo reputo il miglior gruppo prog italiano almeno per quel che mi riguarda (e forse in assoluto). Sicuramente profetico per i contenuti, guardandoci intorno oggi, vivendo gli accadimenti attuali vien voglia di rispondere a tutti... "Non mi rompete"
Valter Barisone da Savona...
Disamina perfetta per un disco eccezionale che in ambito prog io metto al primo posto in Italia e almeno tra i primi 10 in assoluto...questa mattina grazie a questo video l'ho riascoltato e ho pianto!!! Tra l'altro ho la fortuna di avere una prima stampa in ottime condizioni...
Salve, sono Nicola F. Leonzio, autore di un libro sui King Crimson, edito da Arcana. Sono d'accordo, questo è anche secondo me il migliore del Banco.
Uno dei miei dischi preferiti in assoluto: quando uscì, li vidi in concerto in un locale non molto ampio di Buttrio (Ud) e dal vivo erano perfetti, il disco fu riprodotto con l'aggiunta di grande sensibilità e tecnica..bravissimi i fratelli Nocenzi e Riccardo Maltese, grande acquisto del BMS di allora...e che dire delle interpretazioni vocali di Francesco, ho sempre adorato il suo canto emozionante in "Città sottile"...testi bellissimi, progressive autoctono e persino imitato all'estero. Grazie per il bellissimo excursus.
Chiedo scusa a Maltese, che di nome fa Rodolfo, mi sono a corto solo ora del mio antipatico errore..
Come sempre interessante e lodevole.
Complimenti per le panoramiche analitiche. Ma non solo di questo LP ma in genere anche di altri gruppi. Ho apprezzato per esempio quello dei king crimson. Ti racconto un piccolo aneddoto. All'uscita di un concerto al Piper di Roma del Banco incontrai Francesco in un bar. Il suo soprannome era BIG, e io lo chiamai proprio così per salutarlo ed esprimergli la mia soddisfazione prr quella musica appena ascoltata dal vivo (presentò il primo LP). Presi con lui il caffè più buono e indimenticabile della mia vita. Mi trattò come un amico di sempre. Momenti gloriosi della nostra vita che ci porteremo sempre
Registravo il "salvadanaio" e "darwin" col geloso dai tasti colorati mettendo il microfono vicino alle casse dello stereo di un amico "ricco" ....
Ho consumato quelle due bobine.
Il banco l'ho visto in tutte le salse (a Torino suonavano con Branduardi) fino al 98 in un cinema di periferia ad Alessandria, concerto clamoroso!!!!
Ritornando alla sua recensione, direi ineccepibile, bravo.
grande francesco di giacomo rip
..e termina con il mio pezzo assoluto eterno. Quello che pee dire vorrei al mio funerale.. Traccia Seconda
Buongiorno signor Marco.
Ottimo come sempre.
Se mi permette, tra i tre giganti menzionti,
aggiungerei anche gli Area...grazie e buon lavoro.
Bellissima recensione di un grande disco
Complimenti
analisi sempre interessanti
45 anni di puro amore 😁
Grazie. Il concetto di prog per me è una gabbia. Si tratta di musica italiana d'autore. Tra le migliori
Interessante
Album leggendario.
Il più bello del prog nazionale?x me lo era fino all'avvento di internet,poi ascoltai un gruppo ligure, sconosciuto ai più,dalla storia travagliatissima,un lavoro censurato all'epoca oggi incensato su molti siti.
L'album è Zarathustra del Museo Rosenbach,a mio modesto parere il must del pop sinfonico,oggi ribattezzato progressive.
testi bellissimi sì :)
Si é il Banco nel Cuore per chi come noi E' Nato libero!
Queste "disquisizioni" sono bellissime, sembra di entrare nella macchina del tempo
Come per "Io sono nato libero", a mio avviso anche nella canzone "Jodi e la scimmietta" di Antonello Venditti uscita nel 1976 è possibile cogliere nel testo un analogo riferimento alla dittatura cilena. Per quanto riguarda il Banco continuo a preferire il primo album.
Indimenticabile il concerto del Banco a Modena il 1982
Tra i miei preferiti del prog italiano.
Complimenti per l’ottima analisi, anche per me questo disco rappresenta la vetta della loro discografia e della musica prog italiana (e anche io custodisco gelosamente il vinile originale), al secondo posto metterei Darwin ma anche Per un amico della Premiata se la batte bene…
Grazie ancora una volta per questo contributo; per me è stata l'occasione di riascoltare un capolavoro. Purtroppo pur avendo una prima stampa in vinile (a quanto vedo siamo tutti coetanei!) non riesco più ad ascoltarla tanto è rovinata. Ho acquistato i file in HiRes ma non trovo siano "puliti e dinamici" come i suoni che ricordavo; credo sia la mia memoria ad esaltare ciò che in effetti forse non c'era neanche allora. Resta comunque un ascolto unico
Che io sappia non esistono files HiRes di "Io sono nato libero": i files in commercio sono a 16 bit - 44.1 kHz. Esiste un remastering recente di "Come in un'ultima cena" distribuito in versione HiRes 24-96, ma non ho avuto il piacere di ascoltarlo...
@@giancarloariosto4264 hai perfettamente ragione, ho controllato e i file acquistati su Qobuz sono 16 bit - 44.1 kHz. Li acquistai perché, pur avendo il vinile dell'epoca -ormai inascoltabile- e il cd, che comunque non mi piaceva, ho creduto fosse una stampa non riuscita (del cd). Ma anche i file, soprattutto "Non mi rompete", non sono un granché meglio. Ti ringrazio per la precisazione.
@@pierluigidesimone4454 Su Qobuz non scrivono quale versione vendono: prova a cercare quella su CD del 2003, non è male...
@@giancarloariosto4264 👍🏻grazie
Concordo completamente la tua analisi del disco anche per quanto riguarda il contesto storico. Io pure ho ancora la stampa originale . Mi chiedo però perché non hai citato gli area un gigante di quel periodo. Non ti piacciono?
Hors Catégorie
wow l'originale
Come qualità,io però ci metterei pure il quasi misconosciuto "banco.......di terra" ,poco apprezzato dal pubblico,ma per i miei gusti molto,molto bello,a mio modesto parere musicalmente veramente interessante,anzi io lo ritengo un mini capolavoro.il problema è che veniva pubblicato nel 1978 quando il movimento prog/ rock era in declino a favore di movimenti più frivoli ,come la disco/ music e il punk( frivolo dal punto di vista musicale) .e poi c'era il discorso dei discografici che quasi imposero le cosiddette hit di largo successo,molto più semplici musicalmente ,senza pretese di sperimentazione ,di piena creatività con pochi compromessi.e così finì un'era appunto di creatività a favore di anni sempre più controllati e manipolati dalle majors
Ahie, vedo solo ora questo video. Quanti ricordi con i primi lavori del Banco. Come in un'ultima cena, è stato il primo ellepi che ho comprato, che adoro per ovvie ragioni, essendo appunto stato il primo acquisto. Il primo album allo stesso modo, il giardino del mago, inarrivabile, e anche io sono nato libero, ero ancora troppo giovane per interessarmi alla politica, ma la forza con cui vengono esposti i temi, la struggente soavitá della voce, solcano inevitabilmente l'anima, per sempre.
mi piacevano anche il perigeo
I perigeo!!! Meravigliosi.
Abbiamo tutti un blues da piangere
Genealogia
La valle dei templi
Un trittico imperdibile!
Certo che dalle 500 lire prezzo politico dei loro concerti a Moby Dick San Remo e conferma che con il tempo tutti cambiano. A proposito ne ho una copia non so se prima edizione ma sicuramente risale al 1975 ed è in ottimo stato ma non lo vendo.
Affermazione alquanto temeraria quella secondo cui Io sono nato libero sarebbe il miglior disco del Banco. A mio avviso i primi due LP restano inarrivabili.
come si permette? Esprima la sua opinione senza giudicare la mia, soprattutto senza apportare argomentazioni. Grazie.
@@VelutLunaMusic Risposta alquanto scomposta e fuori luogo. Non vale la pena di proseguire.
ma tu evidentemente sei troppo abituato a parlare avanvera ... gli studi fonorama lo sanno anche i sassi sono a milano quelli romani si chiamano fonoroma e non sono la stessa cosa , dai fai il bravo ...