Tim Buckley - Geordie (1964) [AI]

An AI representation of Tim covering Joan Baez's version of 'Geordie', inspired by accounts of one particular performance at Loara High School in 1964, outlined in David Browne's excellent book 'Dream Brother':
"The students gathered in the gym to hear Denny Brooks and Bob and the Leveemen - “professional singers,” noted the yearbook - along with a few student performers invited to complete the bill. One of the latter took the stage in a white-collared shirt and a tweedish sports jacket, his curly hair cropped short on the side. To the best of everyone’s memory, he sang "Geordie," a traditional British folk ballad he had probably learned from Joan Baez’s 1962 In Concert album. Even in the realm of British ballads, the centuries-old "Geordie" was a mournful number, narrated by the wife of a man who is about to be hanged for stealing "sixteen of the king’s white steeds" (and, it implied, for bedding the king's wife)."
"Despite the credentials they bestowed upon themselves, neither Beckett nor Fielder knew what to make of this unfamiliar kid crooning “Geordie.” 'We’d all heard stuff on the radio,' recalls Beckett, 'but my God, to hear this unbelievably strong, pure, clear, passionate man’s voice, you just went, "Whoa - wait a minute. This is not an amateur hour anymore." ' The 1964 Loara yearbook was a bit more reserved, if nonetheless positive: 'Students were pleased with the singing of Tim and other student choral groups,' it noted. As Beckett and Fielder soon learned, the kid’s full name was Tim Buckley, and in the early months of 1964, he and his family had just moved to Anaheim after seven years in Bell Gardens."
There are a couple of irregularities in the output, but that is mainly down to the vocal separation stage of the process. I've always wanted to know what that performance in 1964 could've sounded like, so I think this application of AI is incredibly promising.

[@carlogiugni3424]

Wow! Non l'avevo mai sentita prima! Anni fa lessi il libro "Dream Brothers" di Browne, e più avanti anche "Blue Melody" del grande Lee, il chitarrista elettrico che fu parte della minimale ma interessantissima band di Buckley, quindi avevo letto di quella performance di "Geordie", ma ora è la prima volta che la sento -tra l'altro, con un suono pulitissimo per essere un "bootleg"!
Io ascoltai Buckley per la prima volta dopo aver letto una recensione di certi suoi album che mi incuriosì, e la prima cosa che trovai fu una registrazione per il programma di John Peel alla radio inglese, del '68, e ne fui subito colpito. Voce e chitarra-12 corde, percussioni, e chitarra elettrica: solo tre musicisti, un suono minimale ma evocativo e, in qualche modo, emotivamente potente. Fu anche la scrittura dei brani di Tim Buckley a colpirmi favorevolmente, e certi arrangiamenti;
c'è una sorta di medley, in quella "Peel Session", tra i pezzi "Hallucinations" e "Troubadour", dove la chitarra-12 corde di Tim si unisce alle congas di Carter C.C. Collins come fosse anch'essa uno strumento percussivo (l'utilizzo della chitarra acustica come strumento percussivo da parte di Tim Buckley emerge spesso nella sua musica, come in "I Never Asked To Be Your Mountain", "Gypsy Woman", o nelle tante libere improvvisazioni nei concerti, dove la sua "verve" ritmica a volte "esplodeva" quasi febbrilmente)... ricordo un'altra recensione, relativa al periodo di tempo in cui Buckley suonava con la sua band di quattro elementi: voce e chitarra-12, contrabbasso acustico, chitarra elettrica, e vibrafono; in quella recensione, la musica di Tim veniva definita come una sorta di "musica folk/jazz da camera"..! Io non saprei dire se quella definizione fosse appropriata o no, ma sono certo che Tim Buckley e i suoi musicisti fossero molto interessati a sperimentare in musica -ne sono certo perchè so l'interesse di Tim per un certo jazz "non classico"... in particolare, è noto come Tim Buckley trovasse nell'ascolto di certi album di Miles Davis una forte ispirazione (mi riferisco agli album di Miles contemporanei al periodo di attività di Tim Buckley, da "In A Silent Way" del '68 a "On The Corner" del '72, ecc.); l'album di Tim "Happy/Sad" del '68 si apre con "Strange Feeling", un pezzo costruito sugli accordi di "All Blues", un brano di Miles Davis dall'album "Kind Of Blue" -un esplicito tributo da parte di Tim per un altro grande sperimentatore come Miles Davis.
Quando finalmente riuscii a trovare l'album "Starsailor" del 1970 (uno dei dischi di Tim Buckley che negli anni '90 erano sempre fuori catalogo, introvabili), che venne ristampato in cd dall'etichetta discografica "Straight" fondata da Frank Zappa (e chi altri, se non uno come Zappa, poteva garantire la pubblicazione e un minimo di distribuzione anche a quegli artisti che non suonano "per diventare famosi" ma semplicemente perchè la musica è per loro molto importante..?!) in un'epoca precedente a Internet, quando ancora non esisteva la possibilità di scaricare alcunchè dal Web, mi ritrovai a conoscere l'apice creativo di un artista davvero coraggioso, e mi entusiasmò al punto da cercare anche gli altri suoi album. Io ritengo "coraggioso" Tim Buckley perchè credo che a quell'epoca, per una casa discografica "major" come la Warner Bros, avere a contratto un artista "inafferabile" come Tim Buckley e dovergli produrre improvvisamente un album come "Lorca" potesse essere una mossa rischiosa (infatti, Lorca fu un "flop" commerciale).
Perciò, come dicevo, ci volevano proprio persone come l'immenso Frank Zappa a produrre gli album di Tim Buckley, o di Captain Beefheart & His Magic Band o, giustamente, i propri stessi album, attraverso etichette "indie" come "Verve!" o "Straight", e io gli sono personalmente grato per la possibilità di ascoltare dischi pazzeschi come (tra gli altri) "Trout Mask Replica" di Captain Beefheart e "Blue Afternoon" o "Starsailor" di Tim Buckley -che sono dischi, a mio parere, fantastici❣
CIAO! Viva LORCA, viva STARSAILOR!!!!!!!!!
👍🏻😸✌🏻

[@suzannelawson9215]

I can't believe I am hearing the total folk side of Tim Buckley.
I love it, love it! Pure folk as you can get. It is hard to imagine how Tim's music changed so dramatically from folk like this to extreme jazzy and almost screaming voice later in his music. Almost a funk or just way out there singing or music style I couldn't get into. I really liked his "Hello Goodbye" album but Tim had such progressive styles and arrangements that was nothing like his early folk voice. Hard to believe it is the same person.

[@azluan]

Oh wow, I thought something was off with some parts of his vibrato, it's AI. Good one!

[@carlomarongiu1995]

Thanks Greg. Great Tim seventeen old!

[@Angelenowithacamera]

Wait... this is AI? no way... that is a trip.

[@Athena621]

Respect...❤

[@zarthus8545]

Thanks for this one, it sends shivers right down your spine, a truly haunting mix.
Not sure if you are willing to propose more AI on your channel but I'm sure there would be ears to listen.

[@thegregchadwick]

Thanks, yeah I think there's a lot of potential

[@martinamanecke3622]

I love Tim's wonderful voice but would have preferred to listen to the original version without Joan's voice blended in 😕

[@thegregchadwick]

Not sure what you mean by original version 🤔

[@martinamanecke3622]

​@@thegregchadwickWithout the voice of Joan Baez blendend in. Or was she standing in Stage with him?

[@thegregchadwick]

​@martinamanecke3622 This is all artificial so it's only joan's version you can hear 🙂

[@martinamanecke3622]

@@thegregchadwick Thank you for telling me! Do you mean, he never sang this song? But why then the year 1964?

[@thegregchadwick]

​@martinamanecke3622 This is an AI representation, there are no recordings of the performance mentioned in the description so this is to give an idea of what it could have sounded like