Castello di Carpineti

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  • čas přidán 21. 05. 2024
  • Sull'Appennino di Reggio Emilia svetta il Castello di Carpineti, uno dei manieri del potente dominio di Matilde di Canossa. Lo vedi lassù in alto sia percorrendo il fondovalle del fiume Secchia che quella del Tresinaro.
    La fortezza viene eletta, al tempo della Gran Contessa, quale sede privilegiata per ospitare pontefici, imperatori, re e duchi mentre stipulano accordi sulle sorti d'Italia.
    Nel 1077 accoglie papa Gregorio VII, reduce dall'incontro di Canossa, mentre nel 1082 riceve il vescovo di Lucca Anselmo.
    Nel 1092 Matilde aduna nel castello di Carpineti un'assemblea di vescovi, prelati e monaci, intenzionati a risolvere la guerra contro gli eretici.
    Il mastio è ancora pressoché integro e si innalza su uno degli speroni rocciosi del crinale del monte Antognano. La rocca venne collocata strategicamente in questa posizione proprio con funzione difensiva.
    Oggi è ancora possibile leggere buona parte delle strutture originali e difensive dei suoi edifici: la struttura del complesso viene definita "castello-recinto" con una cinta a pianta irregolare simile quasi ad un trapezio.
    All'estremità del lato corto meridionale c'è un piccolo ambiente absidato che si configura come un torrione rotondo attraverso il quale si entrava nel castello.
    All'interno si nota una torre isolata a pianta quadrata, costituita da masselli di pietra ben squadrati.
    Gli apparati difensivi murari del primo cerchio di mura racchiudono la chiesa di Sant'Andrea e il cimitero cinquecentesco; più internamente il Castello possiede una seconda cinta muraria con descrizione delle strutture difensive, che racchiude il cortile interno con una cappella dedicata a Santa Maria Annunciata, il palatium, la cisterna e il mastio. Del castello oggi rimangono poderosi ruderi dominati dalla torre quadrangolare diroccata alla sommità.
    L'intera struttura è stata restaurata dal 1990 ai primi mesi del 1999.
    Il castello di Carpineti è situato su un importante crocevia di sentieri escursionistici: il sentiero Spallanzani e il sentiero Matilde.
    UN PO' DI STORIA
    La naturale difesa offerta dal monte Antognano, alto 805 metri, fa ipotizzare che le origini di una primitiva cinta muraria risalgano all'epoca delle scorrerie ungare. La fondazione del castello è invece attribuita ad Atto Adalberto di Canossa, bisnonno di Matilde.
    Dal IX secolo Carpineti risulta, infatti, citato nelle fonti, mentre nell'XI secolo alcuni documenti lo menzionano quale sede di scontri. Nel 1043 il marchese Bonifacio di Canossa amministra il castello, ma sarà Matilde a valorizzare l'intero complesso. All'interno della fortificazione, provvista di un doppio ordine di cinte, la contessa ordina l'edificazione della chiesetta di stile romanico dedicata a Sant'Andrea.
    La morte di Matilde (1115) chiude il periodo più denso di avvenimenti nella storia di questo castello, conteso tra Papato ed Impero. Dal 1117 il castello diviene residenza di diversi signori che si succedono nel governo. Negli ultimi decenni del XII secolo la fortezza di Carpineti subisce diversi assalti e si susseguono al potere più signori. Fra questi anche il leggendario "bandito della montagna" Domenico Amorotto. Le condizioni precarie e rovinose in cui versava il castello, dopo anni di incuria ed assalti, vengono accentuate da un incendio subito nel 1944, in seguito ad un'offensiva tedesca.
    Del castello rimangono poderosi ruderi dominati da una torre quadrangolare diroccata alla sommità.
    Il complesso di Carpineti é oggi costituito, oltreché dai ruderi del castello, dalla chiesa di Sant'Andrea, dal piccolo cimitero e dal borgo. L'intera struttura è stata restaurata dal 1990 ai primi mesi del 1999.

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