Il seme, la terra e il pericolo di fraintendere (Mc 4, 26-34)

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  • čas přidán 15. 07. 2024
  • #bellaprof #parabole #Gesù #seminatore #sepe #senape
    La predicazione che cerca di spiegare il significato delle parabole di Gesù spesso non coglie l'elemento di provocazione che esse, in vario modo, contengono. Le parabole non sono un modo semplice di spiegare cose difficili, né un linguaggio facile per gli sprovveduti. Le parabole sono pensate e costruite come uno strumento della parola per offrirci la possibilità di vedere le cose in modo diverso e provocare una risposta attiva, sia nella mente, sia nella pratica della vita.
    Le tre parabole "contadine" di Mc 4 sono esemplari. Siamo invitati a leggerle come un codice che ci introduce a verità nascoste, eppure evidenti davanti a noi. Ma la chiave giusta è in ogni caso la relazione con il loro narratore: Gesù stesso. La differenza tra chi può capire e chi non può capire è quella tra chi rimane a interrogare il Maestro e ad ascoltarlo e chi pensa invece che ci sia di meglio da fare. Il discepolo ha la possibilità di comprendere perché rimane esposto al ciclo continuo dell'apprendimento. Ed è in questo ripetersi nel tempo dell'imparare e cambiare, nella trasformazione progressiva del nostro modo di essere e di pensare che si trova il vero motore ermeneutico delle parabole. Esattamente come il contadino che semina, aspetta, falcia e poi ricomincia, così il discepolo, nella vita personale e persino la Chiesa stessa, anche attraverso le generazioni. È qui, nella comprensione della dinamica del discepolo, nella logica della pedagogia divina, che si può comprendere anche la corretta relazione tra valore della tradizione e necessario cambiamento.
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    00:00 Intro
    00:28 Il rischio e il potere della parola
    03:46 Le parabole del seminatore, del seme e della pianta
    10:32 Il ciclo dell'ascolto (e della vita)
    11:37 L'atteggiamento chiave per comprendere
    15:33 Conclusione: imparare è cambiare

Komentáře • 17

  • @Bellaprof
    @Bellaprof  Před 3 lety +5

    La predicazione che cerca di spiegare il significato delle parabole di Gesù spesso non coglie l'elemento di provocazione che esse, in vario modo, contengono. Le parabole non sono un modo semplice di spiegare cose difficili, né un linguaggio facile per gli sprovveduti. Le parabole sono pensate e costruite come uno strumento della parola per offrirci la possibilità di vedere le cose in modo diverso e provocare una risposta attiva, sia nella mente, sia nella pratica della vita.
    Le tre parabole "contadine" di Mc 4 sono esemplari. Siamo invitati a leggerle come un codice che ci introduce a verità nascoste, eppure evidenti davanti a noi. Ma la chiave giusta è in ogni caso la relazione con il loro narratore: Gesù stesso. La differenza tra chi può capire e chi non può capire è quella tra chi rimane a interrogare il Maestro e ad ascoltarlo e chi pensa invece che ci sia di meglio da fare. Il discepolo ha la possibilità di comprendere perché rimane esposto al ciclo continuo dell'apprendimento. Ed è in questo ripetersi nel tempo dell'imparare e cambiare, nella trasformazione progressiva del nostro modo di essere e di pensare che si trova il vero motore ermeneutico delle parabole. Esattamente come il contadino che semina, aspetta, falcia e poi ricomincia, così il discepolo, nella vita personale e persino la Chiesa stessa, anche attraverso le generazioni. È qui, nella comprensione della dinamica del discepolo, nella logica della pedagogia divina, che si può comprendere anche la corretta relazione tra valore della tradizione e necessario cambiamento.
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  • @mariaritapiras9347
    @mariaritapiras9347 Před 3 lety +2

    Questa sua catechesi avvalora la mia esperienza maturata in periodo Covid. Spegnere la TV è stato per me provvidenziale. Ho iniziato a leggere la Bibbia, come da Lei suggerito ai suoi alunni, e mi si è aperto un mondo nuovo. Tanti peccati che prima non valutavo ora mi stanno sempre davanti, sento sempre più il bisogno di leggere e approfondire la parola con catechesi, omelie e documenti vari su internet, dopo un anno e mezzo di lavoro mi accorgo della crescita spirituale avvenuta in me. Chiedo al Signore di concedermi la grazia di continuare questo cammino, perché è la miglior medicina. Grazie anche ai suoi insegnamenti. Dio gliene renda merito.

  • @marilenapolzinetti5851

    Grazie Prof.

  • @mellimarco
    @mellimarco Před 3 lety

    grazie don

  • @ariellaaquili269
    @ariellaaquili269 Před 3 lety

    Grazie ,le parabole mostrano cose cosi profonde e così intimamente legate alla nostra vita perché non passano mai sono sempre quelle eppure sono sempre nuove e questo lo chiamerei un miracolo,grazie ancora.

  • @tizianamontilli3947
    @tizianamontilli3947 Před 3 lety

    Anche lei ci affascina sempre, nel parlarci di Lui
    Pace e bene
    bella prof

  • @valeriavicentini4555
    @valeriavicentini4555 Před 3 lety

    Grazie Prof, belle parole, come sempre. Gesù nasce in cammino per farci camminare con Lui.
    Buon cammino a tutti ! 🙏💫

  • @annalombardi3435
    @annalombardi3435 Před 3 lety

    Ascolto imparo e spero di crescere, con l aiuto dello Spirito Santo, al quale chiedo sempre aiuto. Spero che Dio mi trasformi in un testimone del Suo Amore. Amen

  • @marilena7948
    @marilena7948 Před 3 lety

    Come sempre grazie, bella prof ❣️

  • @angelagulino5263
    @angelagulino5263 Před 3 lety

    Che bello, improvvisamente capisco tutto

  • @luciapennella1100
    @luciapennella1100 Před 3 lety

    Grazie Prof🙂🙏❤

  • @consuelofaccioli5727
    @consuelofaccioli5727 Před 3 lety

    Grazie Prof

  • @roquestefanello3562
    @roquestefanello3562 Před 3 lety

    Muito bela explicação da parábola.

  • @luisacardia6827
    @luisacardia6827 Před 3 lety

    Grazie

  • @mariadelapaz3215
    @mariadelapaz3215 Před 3 lety

    "La terra é il passaggio dalla piccolezza alla grandezza" é la chiave. Processo continuo, crescita e imparare sempre da Gesú. Veramente, grazie, professore, come devo imparare a leggere e a "mangiare la Parola".

  • @vincenzomedica9543
    @vincenzomedica9543 Před 3 lety

    Le parabole sono bellissime, leggendo M Valtorta,speravo di trovare nuove parabole,ma non ce ne sono...

  • @SalvatoreAntoine
    @SalvatoreAntoine Před 3 lety

    Prof. ma non le sembra strano che in queste stupende parabole , abbiamo la terra, il seme, ma manca l'elemento più grande, l'acqua, da dove tutto nasce!
    Come lei giustamente ha detto la bibbia è un codice, ma anche un codice per essere credibile a noi, deve essere "anche" razionale, quindi il seme senza l'acqua non nasce, ma sarebbe meglio dire non cresce, poichè il seme è già nato, appunto, e chi lo sa come nascono per davvero i semi.
    Allora secondo me il punto è, ogni teoria teologica deve per forza di cosa sfociare diciamo nella metafisica, in ciò che non vediamo ma sappiamo esistere.
    La terra, il seme, il chicco di senape sono cose visibili, ma qui ci vuole cmq l'acqua, ma quyi Gesù non ne parla, come mai?
    L'acqua simboleggia la Parola di DIO nel vecchio testamento!
    Leggendo Geremia cap.1 ver.11-13...Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Che cosa vedi, Geremia?». Risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». 12Il Signore soggiunse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla».
    13Mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: «Che cosa vedi?». Risposi: «Vedo una pentola bollente, la cui bocca è inclinata da settentrione».
    Questi versetti sono molto significativi secondo me per capire anche le parabole di Gesù.
    Il mandorlo o la mandorla è il frutto che mette la foglia, il fiore e il frutto in appena 21 giorni, quindi molto velocemente, ma che significa?
    Che se venissimo bagnati dall'acqua del Signore, noi molto velocemente crederemmo in LUI.
    L'acqua del Signore è ovviamente La Torah, la legge di DIO, la Bibbia, che il Signore vigila costantemente.
    Ma la parola del Signore può essere rinfrescante come potrebbe essere bollente, cioè potrebbe salvarci come ucciderci, l'acqua bollente se cadesse su di noi non ci farebbe sicuramente bene.
    Perchè ho citato la metafisica, forse impropriamente, perchè su tutta la creazione incombe sempre e cmq l'acqua, che fa nascere tutto, cioè l'amore del Signore!
    Ecco l'elemento più importante in questa parabola è cmq l'acqua, cioè la Parola di DIO. Gesù in realtà sta parlando di se stesso, di credere a LUI.