Tirolo: terra fra i monti

Il Tirolo storico comprende le terre che oggi formano il Nordtirolo austriaco, le province autonome di Trento (Tirolo Italiano, Welschtirol) e Sudtirolo (Südtirol) e la regione di lingua ladina (dolomitica) della Provincia di Belluno (Veneto). Le principali città tirolose sono Innsbruck, Trento (Trient), Bolzano (Bozen), Lienz, Meran (Merano), Brixen (Bressanone), Bruneck (Brunico), Kufstein, Rovereto (Rofreit), Landeck e Cortina d'Ampezzo.
Il popolo tirolese ha una storia comune, bensì sono parlate 3 lingue (tedesco, italiano e ladino) e diversi dialetti regionali.
La regione si trova nell'area dell'antica Rezia, successivamente romanizzata a partire dal I secolo a.C. Ma la storia vera e propria del Tirolo ha inizio nei secoli centrali del Medioevo. I Principati Vescovili di Trento (Fürstbistum Trient) e Bressanone (Fürstbistum Brixen), la cui estensione originaria comprendeva anche larga parte dell'attuale Sudtirolo, furono per secoli stati autonomi all'interno del Sacro Romano Impero di Germania e legati alla Contea del Tirolo.
Dalla fine del XIV secolo al 1918 (con l'eccezione della parentesi napoleonica) l'intera regione divenne quindi uno dei territori principali dei domini degli Asburgo (Habsburg), imperatori d'Austria. La storia tirolese è prefondamente legata alla storia austriaca.
Durante la Prima Guerra più di 10.500 Schützen (Sìzzeri) e Kaiserjäger trentini hanno combatuto per la loro patria tirolese e austriaca. De Gasperi sapeva che il 90% dei trentini voleva il ritorno subito all'Austria.
Gli irredentisti erano meno di 0,5% dela popolazione trentina. Perché cancellare l'identità e la storia della maggioranza del popolo trentino-tirolese?
Dimenticare la storia trentina sarebbe impensabile. Ed impossibile.
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