Sono ormai due anni che sono solo, condizione non scelta ma subita. Fra pensione e funerali la mia rete sociale è praticamente scomparsa! E ne soffro un pò perché mi sento "vecchio" quando il mio spirito vorrebbe correre come a vent'anni ma le ginocchia dicono di no, mi manca il confronto, la dialettica quotidiana, i litigi e le risoluzioni. Sono perso da solo e il virtuale non mi basta...ho bisogno di vera carne accanto, non terminali.
Volontariato? Un nuovo hobby da fare con altri? Ci sono molte iniziative gratuite in giro (dipende da dove si abita magari, però è un inizio). Può parlare con il parroco di una chiesa vicina e immaginare insieme una serata sul tema che lei dice, magari può incontrare persone nuove... :)
@@marikadoria Suono chitarra e synt, faccio cose con un pantografo Laser, leggo e mi tengo aggiornato ed orientato. Il mio lavoro era ad 80km di distanza, con la pensione ho perso i colleghi e a casa son rimasto solo, ricostruire una rete di rapporti complessi ed appaganti richiede ben più di un parroco o di una "Croce", ci vogliono anni di condivisione ed analisi dialettica e purtroppo non ci sono molti umani con la mia visione rivoluzionaria. E ho pure i nipoti che studiano fuori, prima erano sempre in giro per casa a far casino...rendendomi allegro e spensierato!
" Io non ho mai amato la solitudine. Ma se stare in mezzo alle persone, significa convivere con la falsità, preferisco starmene per conto mio. " Alda Merini
penso che la vera persona matura sappia stare con gli altri ma anche da sola senza per questo ammalarsi psicologicamente o fisicamente , il mio punto forte è l"aver sviluppato fin dalla giovane età interessi e hobby , tenendo la mente occupata piacevolmente in ciò che mi dava soddisfazione fare , dopamina al top.
vivo in solitudine ormai da tanti anni non ho alcun rapporto con le persone, nemmeno i familiari che sono tossici, in questa solitudine ci sono finita un po' alla volta, non sopporto la gente, sto meglio da sola anche se so che non è normale. Complimenti per i video, molto chiari ed esaustivi.
Io non ho mai amato la solitudine. Ma se stare in mezzo alle persone, significa convivere con la falsità, preferisco starmene per conto mio. Alda Merini
La mia unica vera compagna di vita,unica,vera indimenticabile aveva una coda e 4 zampe,ora non c'è più ,soffro della sua mancanza,del suo affetto incondizionato la famiglia,gli amici sono stati tutti una grande delusione,solo egoismo.Sono solo ,soffro la solitudine solo perché non ho più la mia amatissima Dolly. ❤❤❤
Da qualche anno ho iniziato a passare molto tempo da sola e devo dire che ne traggo un senso di forte sicurezza. Mi piace studiare e tenermi informata sugli argomenti che mi interessano con strumenti come il web. Interagire con gli altri esseri umani è molto faticoso per me ormai.
@@ruggeroguglielmina2939 non è un video che spiega come non stare male quando si è soli è un video che spiega il modo in cui il tuo cervello su comporta in una situazione di ESTREMA solitudine.
Pasolini scriveva che ci vuole molto coraggio per amare la solitudine ,evidentemente io sono coraggiosa ! Grazie professore ,sempre interessante e esaustivo ! 👍🌹
....:)..... la amo pure io. Ho la mia dimensione, le mie introspezioni, riflessioni... e pure tempo per la natura, che amo. E non mi sento assolutamente sola ma intensificata. La vera solitudine e' stare tra altri... altri tra cui senti di gettare il tuo tempo e te stessa. Ma non sono introversa... sono interessata a chi entra nella mia sfera esteriore.... e sono pure empatica. Ma trovare con chi condividere medesime riflessioni e ricerche pure interiori parrebbe missione impossibile.... e non certo per mancanza di buona volonta' da parte mia. Buon proseguimento ... ciao:)
Vivo in solitudine ma sono felice perché sono molto interessata e curiosa a molti argomenti. Perciò non sono apatica . Dopo una vita dedicata agli altri ora il tempo lo dedico a me.
Sn sola da esattamente 2 anni e 3 mesi x lutto. Più vado avanti e più mi rendo conto che cn la gente che c'è oggi in giro, è meglio la solitudine. A volte è deprimente perché si vorrebbero accanto solo quelle persone che nn potranno più tornare indietro, ma dato che ciò nn sarà mai possibile, almeno la solitudine mi rende libera di poter pensare ed agire senza dover dare spiegazioni a persone sconosciute e soprattutto sn da sempre convinta che preferisco la solitudine al dovermi accontentare di avere per forza qualcuno accanto.
Ho guardato con molto interesse il suo video. Voglio però far notare che in alcuni casi la solitudine forse è l'unica soluzione. Io sto terminando un periodo di circa un anno e mezzo passato quasi completamente in solitudine all'estero, dove sono riuscito a comprendere alcune dinamiche molto complesse legate alla mia attività di trading sportivo, attività non facile sia sul piano tecnico che su quello psicologico. Sono migliorato tantissimo proprio in quest'ultimo anno a differenza degli anni precedenti trascorsi in Italia. Devo ammettere che sul piano mentale è stata un'esperienza molto dura tanto che ho più volte ricercato video o articoli su internet su come affrontare la solitudine, ma sono convinto del fatto che sia stata proprio la solitudine a permettermi di trovare delle soluzioni che prima non vedevo. Forse perchè il cervello ha potuto concentrarsi al massimo su una sola cosa e soprattutto riflettere molto, senza avere altre "distrazioni" o forse per altri motivi di natura sociale, non lo so, probabilmente entrambe le cose.
Caro doc, io sto veramente bene solo quando sto da sola! Faccio tutto da sola: vacanze, viaggi, lavoro senza soci in affari, sono refrattaria agli impegni sentimentali, evito le amicizie troppo esclusive (in cui si vedono atteggiamenti gelosi nei confronti di altri amici e di interessi diversi che non coinvolgono la persona in questione), non ho "amici" e non ne vorrei. Non mi associo, non mi aggrego, non convivo, non sono mai stata sposata né mi sposerò mai. Ho 52 anni, quando sto in compagnia mi esaurisco. Gli studi sociologici mi fanno un baffo. Il mio cortisolo è normale, il mio ipotalamo pure, la mia vita va esattamente come desidero che vada, basta che faccia degli aggiustamenti quando serve. Non sono tenuta a dare spiegazioni ad altri, né a consultarli per compiere le mie scelte. Aggiungo anche che in inglese ci sono i termini LONELINESS e SOLITUDE, mentre la lingua italiana non distingue le due cose. Per chi ama la LIBERTÀ, la SOLITUDINE è una scelta forzata e contemporaneamente è la prima conseguenza del vivere in modo libero, perché le persone libere in genere piacciono solo teoricamente e concettualmente, ma quando te ne trovi davanti una nella realtà fai fatica a mandarla giù. La solitudine è una cosa santa. Lo sanno gli esperti che la maggior parte delle persone quando si ritrova fa solo due cose, ovvero o MANGIARE o FAR FINTA DI ANDARE D'ACCORDO?
Lei soffre di disturbo evitante oppure schizoide si faccia qualche domanda? C'è poco da andare orgogliosi della sua malata personalità. 52 anni mai sposata e nessuna convivenza mio Dio che vita sprecata
La mia famiglia (già molto piccola) si è quasi totalmente trasferita altrove un po' alla volta, ogni tanto nel tran tran quotidiano mi fermo e mi rendo conto di quanto questo mi pesi. Ho sempre avuto difficoltà a fare amicizia (sono anche in terapia per migliorare il mio modo di relazionarmi) e a volte mi sento sola anche col mio partner. Se non ci fossero questi problemi di sicuro sarei una persona più felice. Il senso di solitudine in varie forme mi ha sempre accompagnato. Non so che darei per non sentirmi più così
Wow, io sono spesso stato solitario, il rimuginare e la paranoia fanno davvero parte della mia vita, ma è fantastico vedere come Dio ci ha fatti per essere in relazione con gli altri e con Lui, grazie a Dio che ha mandato Gesù per essere riconciliati con Lui, nel quale c'è vera pace e vera gioia.
Sul libro di Damasio "L'ordine delle cose" lui porta una nota che riguarda uno studio sulla gratitudine effettuata da un suo collega. Lo studio fatto tramite FMRI dimostra come la gratitudine migliora sia la salute e anche le regioni che sono centrali per la regolazione dello stress, al contrario della tristezza che provoca l'opposto. Cito questo studio per comunicare la mia condivisione di come la socialità è molto importante per il nostro corpo e il nostro cervello anche perché ci permette di sentirci più uniti e vivi. Grazie del video e un piacere sempre ascoltarla.
a me piace stare da solo quando non è imposta la solitudine, per anni ho sofferto di fobia sociale, e tutt'ora ne soffro in maniera più lieve, e in quel caso la solitudine era molto sofferta, sono introverso ma ho bisogno di altre persone in piccole dosi, con la fobia si creava un senso di ambivalenza tra paura e bisogno, e di conseguenza evitamento.
Dipende moltissimo anche dalla propria "costituzione" personale, io essendo neurodivergente sto meglio in contesti in cui posso "tenere sotto controllo" le mie interazioni sociali, ammalandomi più facilmente quando non ho il controllo su di esse. Non è la solitudine in se ma lo stress a deteriorare la salute psicofisica e se per un individuo è più stressante un'ambiente troppo ricco di stimoli sociali va da se che troppe interazioni sociali non siano qualcosa di benefico ma di pericoloso per la salute.
Molto interessante e istintivamente molto vero, lo dico da persona introversa. Non potrei mai rinunciare alla mio overdose di solitudine ma neppure a quel minimo di relazioni che lavoro e vita privata mi offre. Complimenti per il canale. Ciao
Sono una persona socievole e sempre a mio agio in mezzo alla gente (anche sconosciuta), lo sono sempre stato, ma nello stesso tempo ho sempre amato i momenti in solitudine con me stesso. Durante il covid ho passato settimane se non mesi in totale solitudine…e me la sono goduta fino in fondo. Ho ritrovato il tempo per leggere e riflettere riguardo a tutto ciò che volevo. Non mi ritrovo affatto nella descrizione di “deterioramento” psicofisico descritto, oppure sono talmente deteriorato che non me ne rendo conto 😂 Grazie dottore.
Grazie dottore per l'informazione sulla solitudine che è dimostrata negativa da oggi anche a livello scientifico e non è poco saperlo.A volte abbiamo bisogno anche di questi stimoli per tornare a rivivere quelle emozioni che si stabiliscono solo a contatto diretto con le persone ,anche quelle che diamo per scontate ..ma che sono nettare per vivere bene e sentirsi esseri umani felici. Prendere un pò di spazio per imparare a stare con se stessi e disintossicarsi di energia negativa sicuro è utile ma dovrebbero essere momenti brevi per poi tornare a vivere nel sociale con più gioia, riconoscendo i propri errori ,gestendo i rapporti sociali con più maturità alla ricerca di un momenti felici con chi ci ama ,rispetta ,aiuta e sostiene ,ricevendo e dando quello di cui tutti abbiamo bisogno che è sentirsi vivi e parte integrante di questo mondo in cui viviamo.Grazie dottore .🤗
mi aspettavo di più su questi temi sinceramente. magari con qualche ospite vengono fuori tutti gli aspetti della solitudine e che riguarda soprattutto il genere maschile
Una persona sola che vede questo video però non può che deprimersi Ancor di più. La solitudine spesso non è una scelta ma accade causa varie circostanze. Ci si può ritrovare soli come dice bene la canzone dei Pooh "Uomini soli"
@@sergelang6496 Spero tu non sia un medico...lo spero proprio. Lascia a noi ingegneri l'onere di essere inumani... i medici, con la poca conoscenza che hanno dovrebbero compensare con l'empatia... Comunque è meglio che tu non faccia commenti così inutili e offensivi
@@sergelang6496 Ti rispondo con un esempio . Nel 2014 Venturi ha prodotto uno studio molto articolato in cui si dimostrava che il radionuclide Cesio 137 si accumula in modo preferenziale a livello del pancreas, determinando un incremento lineare dei casi di cancro nel suddetto organo, e che solamente negli USA, sono previsti 340mila casi entro il 2040. Ecco, sebbene sia un fatto incontrovertibile, o tecnico come dici tu, mi guarderei bene di farne un video su CZcams, col solo risultato di diffondere un inutile struggimento a chi non può in alcun modo cambiare questa situazione. Non renderei un favore a nessuno. Figuriamoci se a dirlo fosse uno psicoterapeuta, che dovrebbe semmai fornire aiuti a prevenire disagi anziché crearne di peggiori.
Sono stato molto solitario… è proprio vero, chi si isola cerca la sua propria brama egoistica. Ma per un periodo controllato, immagino porti buoni frutti. Ciao Valerio. Sempre bello suguirti
Io sono una solitudinaria ..ho lavorato anni in mezzo alla gente ma mi raccontavano solo le loro disgrazie.....mi hanno dilaniato ....si sono una solitudinaria e anche depressa ma preferisco così che ascoltare lamenti su lamenti e se credo prima ....meglio!!
Buon pomeriggio dott Rossi credo che, a mio modesto parere la solitudine quella fisica oppure quella interiore può aiutare o peggiorare la vita di qualsiasi persona,dipende da molti fattori soprattutto se e causata da chi ti e stato vicino per un decennio e poi improvvisamente decide di cambiare vita, a volte ci si sente soli anche in famiglia, questo e il mio pensiero. Grazie dei suoi video che aprono la mente su come comportarsi in determinate situazioni 👍
Buongiorno Signor Alessandro seguo i suoi video ke ritengo alquanto interessanti! Infatti soffrendo di Sindrome di Bordelaine ecc. ecc.. La seguo con molto interesse. Inoltre Le Sue spiegazioni sono alquanto facili da capire e oltre le mie cure Lei mi sta' aiutando molto diciamo "virtualmente" Saluti. Laura.
Valerio, ancora un grazie per la splendida divulgazione che fai, sei davvero una bella persona. SORRISO Come s'inventa la musica se non c'è il senso di stupore del facile canto che ruba l'aria umile che sia il pensiero del moto è vita che vibra tra le braccia di Dio. Dove mi culla, al desio che porta ad un viso il sorriso
Ottimo video come sempre doc riguardo alle studi sui cinquantenni sì riporta anche negli studi fatti sulle zone Blu del pianeta che un fattore importantissimo per la longevità di questi ultrecentenari sono relazioni sociali quindi non sentirsi inutili anche in età avanzata ma essere parte integrante della rete sociale❤❤
Io sono una grande fautrice dell'estensione a tutti gli aspetti della vita del "primo principio" della farmacologia: è sempre la dose che fa il veleno. Vale per tutto: vale per la solitudine come vale per il suo opposto. Le persone che non sono abituate a sentire il "suono" dei propri pensieri ne sono spaventate ed è la paura a creare lo stress quando non c'è nessuno vedi chi sei e non è escluso che ci sia poco da vedere. Se si apprezza la possibilità di pensare, la solitudine è una condizione feconda, sempre che non evolva in isolamento che ne è l'eccesso. Io mi ci trovo a mio agio e non mi sento affatto isolata e non so come reagirei se avessi in casa qualcuno che non se ne va mai perché questa è casa sua. Mi sono ricordata che ero molto ma molto più isolata quando ero in coppia.
Mah, che dire? Isolamento magari no, ma un po' di sana solitudine ogni tanto fa benissimo per come la vedo io. Sarà che da un po' di tempo a questa parte comincio a sentirmi sempre più insofferente verso il genere umano in toto (con le dovute eccezioni ovviamente) ma io da sola sto benissimo. Se non può venire mio marito con me vado al cinema da sola, a teatro da sola, in viaggio da sola.... Insomma, non sento il bisogno di un'amica che mi supporti.... Anche perché ci ho provato, non è che non ci abbia provato, ma alla fine c'è scarsa affidabilità. Il più delle volte gli altri parlano parlano parlano e non ascoltano (io perlomeno cerco di farlo), quindi non c'è uno scambio reciproco. A questo punto sto bene da sola. Poi c'è un altro aspetto, magari patologico, in determinati contesti ho la sensazione che gli altri mi mi rubino il mio spazio vitale. Oppure sarà che con gli anni si diventa sempre meno pazienti e tolleranti, (forse perché cominci ad avere una certa esperienza in materia?). In ogni caso mi rendo conto che lei ha elencato una serie di dati scientifici inoppugnabili, ma purtroppo a volte i dati scientifici cozzano con le esperienze individuali
É una vita che sono solo, dettato molto dal mio disturbo schizoide di personalità ma pure per un mai cercato avvicinamento da parte delle altre persone. Ma va bene così, non deve essere facile sopportare per le altre persone un disadattato come me.
Buonasera Dottore è sempre un piacere ascoltarla. Ero convinta ke era il mio disturbo (bipolare) a farmi avere paura della solitudine. Adesso ho un'altra spiegazione
La solitudine.... Per alcuni anni da bimbo e fino alla mia pubertà solo la percepivo attorno a me ed in me ma non riuscivo a comprenderla ne, forse, a rendermene conto. Tra i miei 17 e 40 anni mi circondavo di tanti (falsi) amici che io credevo sinceri e leali e comunque sempre più prendevo coscienza che mi sentivo comunque solo anche se in mezzo a tanta gente e abusavo d alcol e sigarette al fine di non sentirla mordermi. Quindi totalmente la rifiutavo e fuggivo da essa. Tra i 40 ed i miei 55 anni lentamente e praticamente, senza che io me ne rendessi consapevole, cominciai ad accettarla e dai 55 anni ad oggi di gran lunga preferisco e voglio star da solo in modo consapevole e razionale e per tutta una cospicua serie di mie oggettive ragioni. Però però e si, c è un però in me: Benché sappia e conosca oggettivamente le mie ragioni per cui ho accettato ed abbracciato la mia congenita solitudine e a tutt ora la scelga tuttavia, sporadicamente mi compare il rimpianto di quando ero giovane che strenuamente la rifiutavo circondandomi di tanta gente che direttamente od indirettamente mi causava afflizione intima personale però nonostante oggi abbia eretto corazze razionali e fatto scelte ponderate in merito ad essa comunque il rimpianto per quella mia gioventù in mezzo a tanta gente davvero mi manca. Sono episodi, questi, che mi compaiono molto raramente tuttavia quando mi compaiono davvero da un lato mi struggono e dall altro mi danno moti di rabbia verso il me stesso di allora ma poi così come questi ricordi repebtinamente sono comparsi inaspettatamente alla soglia superficiale della mia memoria storica altretranto velocemente ritornano nel profondo di essa. Oggi, e da lungo tempo ormai, dovessi scegliere seglierei di nuovo la solitudine che, tanto so e per esperienza assodata ormai, che qualora necessito dialogare con qualcuno in cd "spot-time" quel qualcuno sempre lo trovo. Solitudine! Gianni Morandi cantava qualche anno fa: "..… parlami di te bella signora! Parlami di te e dei tuoi tanti amanti, portami con te nei tuoi appartamenti. Io ti trovo bella e non mi fai paura. Signora Solitudine!.….." Questa sua canzone, non so in che modo ad oggi, nel tempo dalla sua uscita ad oggi ancora una volta mi fa apprezzare davvero e fino in fondo la mia scelta su la solitudine la quale è quotidianamente parzialmente interrotta solo da una mia ex, ora amici, con la quale mi sento nell arco delle 24 ore un totale continuato di circa 30 minuti di chiaccherate e confronti telefonici e solo mezz ora ogni tanto (appena 2 volte al mese) per vederci di persona e fare il punto del ns rincorrerci e cercarci seppur entrambi riconosciamo, ancora una volta, che non abbiamo niente in comune se non condividere la medesima diffidenza e verso il mondo e, anche, reciprocamente ad una qualche percentuale. 🤷♂️
Ci sono rapporti umani che possono arricchire e altri che possono impoverire. In questa società i secondi sono di gran lunga superiori ai primi. Si dovrebbe essere molto selettivi.
Io sono sempre stata sola e perfettamente in salute....🙂 Sono gli altri a farmi ammalare😒 Ma qst è strettamente personale nn siamo ttt uguali ovviamente 😉
Personalmente ho passato diverse esperienze nella vita, alcune dolorosissime, sono socevole, empatico, gioviale, mi piace usare la testa ed il cuore... Il problema é trovare qualcuno di affine, sia in amore, amicizie, parlo di quelle vere ovviamente, fra l'altro hanno sempre cercato di "fregarmi" con la loro ipocrisìa, superficialitá ecc.. una vera delusione, la gente comune mi annoia per il vuoto, l'assenza di ragionamenti mi allontana quas subito, e con loro resisto davvero poco. Donne poi, sono un vero magnete per attrare casi disperati, dalla tossica alla "mille problemi" delle scelte sbagliate precedenti o quelle che penso subito: no no, anche questa non mi conviene, niente reciprocitá, affinitá, e se non mi ascolto, sbaglio. Questo mi manca molto, una Donna al mio fianco, Vera. Anche in famiglia un mezzo disastro, divorziato e purtroppo non ho quasi visto crescere le mie due Figlie, per la lontananza, non sono stato presente fisicamente. Mi piace la gente colta , intelligente che mi día stimoli , buone conversazioni, persone piacevoli, consapevoli. In fine; nella mia solitudine sono cresciuto molto come uomo, o superato i 50 ora, peró riconosco che ho sofferto e soffro a volte per tutto questo vuoto relazionale. Difficile, saró io quello sbagliato, quello esigente, quello che non si accontenta...?? Noi mammiferi siamo animali sociali, e senza dubbio, la SOLITUDINE porta conseguenze psicofisiche . Mi scusi se mi sono lasciato andare e grazie per le info. Buona Vita e buon lavoro, cordiali saluti a tutti.
Situazione biografica e contestuale diversa, ma mi ci rivedo moltissimo.... Sentiamoci ahah 😝 Pure io non ne posso più di stare in mezzo a certe persone. La solitudine non è un semplice stato fisico: quella che fa male si chiama estraniazione e divisione dal mondo; la solitudine in sé è neutra, ed è semplicemente una condizione. Ma il senso di estraniazione dei rapporti nella mente non c'entra rispetto alla fisicità, ma al contesto di psychè con cui ci si rapporta.... Ecco perché disperatamente cerco sempre persone che mi permettano almeno stati più morbidi di estraniazione 🥲😅
Sono tra quelle persone che si sentono più al sicuro da sole. Questo a causa delle brutte esperienze avute con gli esseri umani fin dalla prima infanzia con i miei genitori.
Credo che senza la solitudine non sarei cresciuta tanto, inoltre fondamentalmente siamo tutti soli, nessuno può vivere, morire, creare al posto nostro. Selezionare le persone in modo da poter essere autentici è vitale, se questo non è possibile meglio evitare compagnie che rubano tempo ed energia. Sul fatto che siamo tutti connessi non c’è dubbio, quando mi vengono in mente certe persone, dopo qualche minuto mi chiamano o scrivono, sempre, ormai ho imparato, se qualcuno mi viene in mente all’improvviso so che di lì a poco squillerà il telefono o lo incontrerò. E avviene sistematicamente, quindi sì siamo tutti connessi.
Penso che si faccia ancora fatica a distinguere i volti della solitudine. L'inglese in questo aiuta. Ci si può sentire soli (loneliness) anche all'apice della carriera, essendo stimati e amati. Ci si può sentire in armonia e connessione profonda con l'universo vivendo ritirati dal rumore del mondo (aloneness).... C'è la solitudine da ritiro sociale, come quella vissuta dagli hikikomori (confinement), e quella ricercata dai mistici, cioè uno spazio di solitudine interiore preservata (solitude), nonostante si viva nella società più ampia...
L'inglese è una lingua che amo, forse per la facilità di apprendimento ma non paragonabile all:Italiano. Non dimentichiamo che Schakespeare era di padre Italiano e madre inglese e visse molti anni in Sicilia sua terra natia
Soffro di schizotipia del cluster A E per me le attività solitarie sono assolutamente le migliori(come lo studio ossessivo grazie a memoria eidetica), anche se effettivamente quel minimo di legame con altri enti della stessa specie serve sempre, Comunque dottore bel video, sarebbe per me un piacere se lei approfondisse o facesse un video sull' ipertimesia dato che mia madre potrebbe esserne affetta.
DOMANDA: MA ti crogioli nella classificazione che la psichiatria t'ha dato? Cioè ti gongoli del fatto che sei un diverso, un affetto, un malato, oppure ti guardi allo specchio e non ti riconosci? Perche' un conto è non riconoscere i propri limiti, un altro e vederli, osservarli e mettersi in testa di migliorare, uscire fuori dalle proprie prigioni. Bada che non tutto è una prigione, ma se quel qualcosa ti dà malessere, allora SI, lo devi cambiare. Altrimenti che campi a fare?
Ciao Valerio, come tanti anche io sono sola e come dici tu diffidente e rimuginante....un po' per delusione ma soprattutto per difendermi da me stessa, credo troppo agli altri, nonostante la diffidenza, insomma mi incasino la vita da sola.
Ciao Valerio, seguo con interesse le lezioni di psichiatria e hanno condizionato positivamente i miei comportamenti e il modo di approcciarmi alla materia. Anche se sono fuori tema cosa ne pensi di questo nuovo farmaco "Daridorexant" contro l’insonnia ?
Confermo . Io ho grosse difficoltà a stare con le persone, sará perché dopo la “ scoperta “ della patologia di disturbo della personalità, ho in gran parte paura di dire cose fuori luogo oppure trasmettere tristezza nei momenti di basso umore. Tutto Ciò mi porterebbe ad ulteriore stress e per evitare queste Situazioni , mi isolo volentieri . Purtroppo a volte per lavoro devo relazionarmi con colleghi per affiancamento ecc ecc ma alla sera ho la testa esausta per aver parlato troppo.
Buongiorno dottore, è altrettanto vero che ci sono invidui che per non restare soli intraprendono rapporti disfunzionali e tossici...quindi la solitudine limitata nel tempo può essere positiva se nel frattempo miglioriamo e non ricadiamo negli stessi errori...mi riferisco per esempio a noi dipendenti affettivi...
beh, io sono asperger, quindi già naturalmente parto con molto meno bisogno di relazioni, ma nel mio caso credo che il bisogno sia proprio assente. Sarà che non ho nessuna persona amata, e il contatto con le altre persone mi risulta quasi sempre fastidioso, e in ogni caso un pesoo. Per me il costo della socialità è troppo alto per quel poco che può darmi. Forse in effetti è questa mia caratteristica che fin da bambino non mi ha fatto sentire umano, ho sempre guardato il comportamento degli altri chiedendomi che cosa avessero da ridere, o perchè parlassero tanto di cose stupide o inutili. Alla fine probabilmente la conformazione del cervello conta molto sul peso che può avere la solitudine. E poi è anche una questione di abitudine, o di non conoscenza, se non hai mai sentito un forte legame con nessuno, non puoi sentire la mancanza di ciò che non conosci. La solitudine uccide spesso per la malinconia del ricordo di persone che sono morte, o che ci hanno abbandonato, o si sono allontanate per varie ragioni.
Io sto curando il disturbo bipolare. Rimango molto da sola, anche 6 giorni alla settimana. Soffro tanto ogni tanto mi corico Abito a circa 4 km dal centro del paese grazie
concordo con il fatto che la socializzazione sta' alla base dello stadio attuale dell’evoluzione umana. Sta di fatto però che spesso è meglio limitare questa socializzazione altrimenti si rischia il problema inverso. La via di mezzo è l'unica strada da intraprendere.
Probabile che sicurezza e supporto non solo da ricevere ma anche da fornire . Sopratutto in considerazione dell' aver preso in esame ultracinquantenni . Ad es, la frase " vivo per i miei nipoti "
Sono appassionato di etologia e già sapevo che siamo animali sociali, non pensavo si potesse vedere così fattualmente l'effetto della solitudine. Io tendo a rimuginare però tendo a fidarmi davvero di chiunque perché so che se non si da fiducia non si riceve fiducia. E si sono molto solitario. Esiste un modo per misurare quanto si è solitari ? Come si può migliorare? Non è così semplice trovare gli ambienti giusti e le persone giuste per socializzare, almeno per me
Io sto meglio sola che mal accompagnata. I più sono falsi e ti cercano solo se fa loro comodo. Non siamo fatti tutti con lo stesso stampino e non siamo tutti amanti della calca e della mondanità. Poi, sinceramente, ho letto parecchi studi i quali dicono che le persone che si differenziano dalla massa sono più propense a star sole per potersi meglio dedicare ai loro infiniti studi e passatempi...
Si, per questo a volte bisogna cambiare di paese per un paese / posto che ti va meglio per cambiare ed imparare uno stile di vita completamente diverso. A volte anche imparare un altre lingue etc
io vorrei la compagnia ma li vorrei selezionare personalmente gli amici, oggi sono un solitario, sono solo con la mia famiglia perché vorrei degli amici che siano intelligenti o che ti capiscano senno sto bene da solo poiché le persone che ho trovato fino a questo momento sono persone della quale la fiducia non bisogna darla. Ho sentito dire che le persone che amano la compagnia quasi la metà preferirebbero darsi un lieve shock elettrico pur di non stare da sole con i propri pensieri, io non sono cosi molto spesso mi isolo proprio perché amo pensare o perché ho bisogno di rilassarmi.
Sbaglierò, ma discorsi del genere mi pare facciano molto più male che bene a chi preferisce stare da solo e soffre per altri motivi. In pratica la colpa è solo e soltanto del sociopatico, che ha la felicità a portata di mano ma preferisce riufitarla per stare da solo. Inoltre, molto subdolamente, il terapeuta allontana da sè ogni responsabilità per i propri errori, in quanto il colpevole è e sarà sempre solo il paziente, che oltretutto non verrà ascoltato dai medici in quanto bollato già da diagnosi psicologiche o psichiatrice...Non credo sia l'obiettivo del dott.Rosso ma non cambia che per molte persone parole del genere siano devastanti, ma ormai dai professionisti di quei settori non mi aspetto altro che questo....
...bisogna distinguere l'isolamento dalla solitudine: la prima e' decisamente -se una scelta- sarebbe il segnale di un problema psicologico e che andrebbe curato; la seconda...una disgrazia...come nel mio caso.
Io amo la solitudine, con le mie passioni e le mie abitudini. Con gli altri mi piace stare poco,dopo 1/2 ore mi sono gia rotto i c0glioni. Con gli altri ti tocca sempre scendere a compromessi ,essere educato e sopprimere le tue volontà. Invece da solo faccio quel casco che mi pare:mi fermo dove voglio, mangio quello che voglio,posso decidere di non rientrare per giorni oppure di passare intere gionate a giocare alla playstation,ascoltare la musica che voglio io al volume che dico,mangiare in ristoranti costosi e il giorno seguente magari digiunare. Io non ce la faccio a stare con gli altri,mi annoio 😒😒
Interessante e controverso. Trovo che vivere in uno stato di isolamento totale lontano da stimoli esterni posso causare una sorta di "involuzione" che porti progressivamente al bisogno di soddisfare le necessità primare dell'essere umano. Allo stesso tempo solitudine significa autosufficienza, che potenzialmente significa maggiori possibilità di sopravvivenza. Non credo che tutti gli esseri umani siano animali sociali.
Secondo me non è la solitudine in sé il problema, ma come la vivi. L'importante come sempre è stare bene, poi se lo sei da solo oppure in compagnia è una scelta personale di vita. C'è un detto che dice meglio soli che mal accompagnati 😅
Domanda molto interessante. Non abbiamo studi di comparazione al riguardo. Io penso che, nonostante siamo una risorsa, non abbiano la stessa valenza dell’incontro offline. Forse nel metaverso….. ma qui sono opinioni….. ⚡️✨🪬
Secondo me,la solitudine deriva anche da chi hai intorno . Bisogna stare e frequentare luoghi che ti appartengono .cioè persone che hanno i tuoi stessi interessi ed obbiettivi .
Parole di valore inestimabile. Io, personalmente, nella parte di cui si tratta di rimunginazione, dico sempre che non provo rancore e credo nel perd9ono, non tanto per i destinatari, ma per me stesso.
Io non riesco a stare in mezzo alle persone e ad affrontare le situazioni che mi si presentano, praticamente da sempre, ho vissuto per vari periodi della mia vita come hikikomori/eremita, ora alla soglia dei trenta non riesco a dare una direzione alla mia vita
IO MI SENTO SOLISSIMO E LOTTO PER FARCELA .. MA SECONDO LEI, VISTO CHE LA STIMO MOLTO ESISTA UNA MALATTIA CHE SI CHIAMA DISPERAZIONE? E CHE PORTA ALLA MORTE? SE C'è IO CE L'Hò
Non mollare mai. Spesso le persone lasciano la lotta un attimo prima di raggiungere quello che cercano. Fidati di me. Sono certo di quello che dico….. un grande abbraccio ed un pensiero di energia rivolto solo a te! 🌈🍀⭐️❤️
@@ValerioRosso Grazie infinite Valerio, per la mia attenzione per quello che sta facendo, io ho fatto 10 cliniche, tra le quali 2 a Modena dove sono specializzati nella dissuefazione da benzodiazepine, me le han tolte ma son sempre quí da capo, sarò debole di carattere, ma la seconda volta li hò visti piú abbattuti riguardo ai farmaci e mi han detto che lo Xanax e il peggio e come la peggio delle droghe, a me ha rovinato la vita. Un grande ringraziamento di nuovo, 💥💯 e w la musica e un abbraccio, Cordialità Fabrizio
Ahhhh come filosofa ed attenta osservatrice (da bambina mi sedevo fuori per osservare con attenzione le persone del vicinato, come si interfacciavano tra loro, come si muovevano in specifici contesti 😹😂😅) posso solo che confermare quello che dice, Aristotele un attento osservatore sociale aveva affermato che "l'uomo è un animale sociale" e che se guardiamo indietro, fin dal suo apparire l'uomo tende a formare agglomerati, tribù, società segrete😅😂, dei sistemi sociali e civili dove vivere e muoversi. In ballo c'è la sopravvivenza e un bisogno di appartenenza. Anche il gruppo ha i suoi rischi però, a parte i capri espiatori dove ha luogo lo sfogo della rabbia che sottintende una incapacità di far fronte a paure, o la tendenza ad omologare, e a fare una cernita di cosa è "normale ed accettabile " da quello che non lo è. Credo personalmente, dato che funzioniamo in una certa maniera, le relazioni sociali bisogna saperle scegliere, così che possiamo bilanciare quel sano bisogno di appartenenza e di sviluppo sinaptico, e allo stesso tempo sviluppare una coscienza individuale e "sana" che ci offra la possibilità nel caso fosse necessario, di agire in solitudine e saper stare da soli in certi contesti difficili, che non ci rappresentano e magari non fanno del bene alla società, tipo nei contesti totalitari. Un individuo famosissimo e di esempio da studiare fu Marek Edelman❤ che sopravvisse al nazismo e poi alle persecuzioni comuniste, si laureò anche in medicina nel frattempo!
Dottore, io l l'adoro, mi piace e mi interessa tanto ciò che dice, purtroppo io dopo un matrimonio e un amore lungo sono rimasta sola, menomale che ho una figlia
Tutti parlano, parlano, parlano, parlano. E bla, bla, bla, bla, bla. Gli dici tu qualcosa...si guardano in giro, come se seguissero il volo di una mosca. Qualsiasi cosa: ricette di cucina, fotografia, musica (pop, rock, sinfonica, ecc.), la stazione spaziale internazionale visibile certe sere a occhio nudo (solo quando succede, ovviamente), montagna, cosmologia, storia, sport, eccetera. Allora cosa faccio? Devo parlare solo di calcio o di mariadefilippi? Ma che gente frequenti? Dirà qualcuno. Variegata, rispondo. La tendenza al "non ascolto", alle "banalità", è trasversale. Ovvero, indipendente da sesso, età, ceto sociale, istruzione. E allora preferisco di gran lunga Rachele, la mia meticcia di 4 chili. Io e lei, insieme, siamo come due piselli in un baccello!!
Non dubito delle sue parole sul piano scientifico, fatto sta che le più grandi menti di sempre prediligevano la solitudine I. Newton, Einstein , Michelangelo , Beethoven etc etc, solo con la solitudine si può uscire dal gregge trovando idee non conformi al gregge appunto. Inoltre tutte le religioni propongono l'introspezione che non può essere che associata a momenti di solitudine .
Sono ormai due anni che sono solo, condizione non scelta ma subita. Fra pensione e funerali la mia rete sociale è praticamente scomparsa! E ne soffro un pò perché mi sento "vecchio" quando il mio spirito vorrebbe correre come a vent'anni ma le ginocchia dicono di no, mi manca il confronto, la dialettica quotidiana, i litigi e le risoluzioni. Sono perso da solo e il virtuale non mi basta...ho bisogno di vera carne accanto, non terminali.
Volontariato? Un nuovo hobby da fare con altri? Ci sono molte iniziative gratuite in giro (dipende da dove si abita magari, però è un inizio). Può parlare con il parroco di una chiesa vicina e immaginare insieme una serata sul tema che lei dice, magari può incontrare persone nuove... :)
@@marikadoria Suono chitarra e synt, faccio cose con un pantografo Laser, leggo e mi tengo aggiornato ed orientato. Il mio lavoro era ad 80km di distanza, con la pensione ho perso i colleghi e a casa son rimasto solo, ricostruire una rete di rapporti complessi ed appaganti richiede ben più di un parroco o di una "Croce", ci vogliono anni di condivisione ed analisi dialettica e purtroppo non ci sono molti umani con la mia visione rivoluzionaria. E ho pure i nipoti che studiano fuori, prima erano sempre in giro per casa a far casino...rendendomi allegro e spensierato!
Sono nella tua stessa situazione da 3 anni
Idem, è spiazzante
Beato te che ce l hai una pensione, che noi giovani ti paghiamo! Alla tua età noi non avremo manco una casa, figurati gli amici
" Io non ho mai amato la solitudine. Ma se stare in mezzo alle persone, significa convivere con la falsità, preferisco starmene per conto mio. " Alda Merini
penso che la vera persona matura sappia stare con gli altri ma anche da sola senza per questo ammalarsi psicologicamente o fisicamente , il mio punto forte è l"aver sviluppato fin dalla giovane età interessi e hobby , tenendo la mente occupata piacevolmente in ciò che mi dava soddisfazione fare , dopamina al top.
vivo in solitudine ormai da tanti anni non ho alcun rapporto con le persone, nemmeno i familiari che sono tossici, in questa solitudine ci sono finita un po' alla volta, non sopporto la gente, sto meglio da sola anche se so che non è normale. Complimenti per i video, molto chiari ed esaustivi.
È normale se stai bene con te stessa, senza avere bisogno degli altri
Io non ho mai amato la solitudine. Ma se stare in mezzo alle persone, significa convivere con la falsità, preferisco starmene per conto mio. Alda Merini
Perché non dovrebbe essere normale? Anch'io amo molto la solitudine e non sono affatto mondana.
La mia unica vera compagna di vita,unica,vera indimenticabile aveva una coda e 4 zampe,ora non c'è più ,soffro della sua mancanza,del suo affetto incondizionato la famiglia,gli amici sono stati tutti una grande delusione,solo egoismo.Sono solo ,soffro la solitudine solo perché non ho più la mia amatissima Dolly. ❤❤❤
Caro signore, la capisco gli animali sanno amare meglio e di più degli umani, lo so per esperienza. Coraggio
Da qualche anno ho iniziato a passare molto tempo da sola e devo dire che ne traggo un senso di forte sicurezza. Mi piace studiare e tenermi informata sugli argomenti che mi interessano con strumenti come il web. Interagire con gli altri esseri umani è molto faticoso per me ormai.
A me pure...mi piace sta solo con gli animali
Non riesco veramente a capire quale significato abbia questo video e quale soluzione rappresenti...mah
@@ruggeroguglielmina2939 non è un video che spiega come non stare male quando si è soli è un video che spiega il modo in cui il tuo cervello su comporta in una situazione di ESTREMA solitudine.
@@enderfoxaperno7367
Ma daiiii ... non l'avevo capito...
Se non ci fossi tu ... come farei...
😂
Pasolini scriveva che ci vuole molto coraggio per amare la solitudine ,evidentemente io sono coraggiosa ! Grazie professore ,sempre interessante e esaustivo ! 👍🌹
Pasolini 🤦🏽♂️
....:)..... la amo pure io. Ho la mia dimensione, le mie introspezioni, riflessioni... e pure tempo per la natura, che amo. E non mi sento assolutamente sola ma intensificata. La vera solitudine e' stare tra altri... altri tra cui senti di gettare il tuo tempo e te stessa. Ma non sono introversa... sono interessata a chi entra nella mia sfera esteriore.... e sono pure empatica. Ma trovare con chi condividere medesime riflessioni e ricerche pure interiori parrebbe missione impossibile.... e non certo per mancanza di buona volonta' da parte mia. Buon proseguimento ... ciao:)
Vivo in solitudine ma sono felice perché sono molto interessata e curiosa a molti argomenti. Perciò non sono apatica . Dopo una vita dedicata agli altri ora il tempo lo dedico a me.
Sn sola da esattamente 2 anni e 3 mesi x lutto.
Più vado avanti e più mi rendo conto che cn la gente che c'è oggi in giro, è meglio la solitudine.
A volte è deprimente perché si vorrebbero accanto solo quelle persone che nn potranno più tornare indietro, ma dato che ciò nn sarà mai possibile, almeno la solitudine mi rende libera di poter pensare ed agire senza dover dare spiegazioni a persone sconosciute e soprattutto sn da sempre convinta che preferisco la solitudine al dovermi accontentare di avere per forza qualcuno accanto.
Ho guardato con molto interesse il suo video. Voglio però far notare che in alcuni casi la solitudine forse è l'unica soluzione. Io sto terminando un periodo di circa un anno e mezzo passato quasi completamente in solitudine all'estero, dove sono riuscito a comprendere alcune dinamiche molto complesse legate alla mia attività di trading sportivo, attività non facile sia sul piano tecnico che su quello psicologico. Sono migliorato tantissimo proprio in quest'ultimo anno a differenza degli anni precedenti trascorsi in Italia. Devo ammettere che sul piano mentale è stata un'esperienza molto dura tanto che ho più volte ricercato video o articoli su internet su come affrontare la solitudine, ma sono convinto del fatto che sia stata proprio la solitudine a permettermi di trovare delle soluzioni che prima non vedevo. Forse perchè il cervello ha potuto concentrarsi al massimo su una sola cosa e soprattutto riflettere molto, senza avere altre "distrazioni" o forse per altri motivi di natura sociale, non lo so, probabilmente entrambe le cose.
Caro doc, io sto veramente bene solo quando sto da sola! Faccio tutto da sola: vacanze, viaggi, lavoro senza soci in affari, sono refrattaria agli impegni sentimentali, evito le amicizie troppo esclusive (in cui si vedono atteggiamenti gelosi nei confronti di altri amici e di interessi diversi che non coinvolgono la persona in questione), non ho "amici" e non ne vorrei.
Non mi associo, non mi aggrego, non convivo, non sono mai stata sposata né mi sposerò mai. Ho 52 anni, quando sto in compagnia mi esaurisco. Gli studi sociologici mi fanno un baffo. Il mio cortisolo è normale, il mio ipotalamo pure, la mia vita va esattamente come desidero che vada, basta che faccia degli aggiustamenti quando serve. Non sono tenuta a dare spiegazioni ad altri, né a consultarli per compiere le mie scelte.
Aggiungo anche che in inglese ci sono i termini LONELINESS e SOLITUDE, mentre la lingua italiana non distingue le due cose. Per chi ama la LIBERTÀ, la SOLITUDINE è una scelta forzata e contemporaneamente è la prima conseguenza del vivere in modo libero, perché le persone libere in genere piacciono solo teoricamente e concettualmente, ma quando te ne trovi davanti una nella realtà fai fatica a mandarla giù.
La solitudine è una cosa santa. Lo sanno gli esperti che la maggior parte delle persone quando si ritrova fa solo due cose, ovvero o MANGIARE o FAR FINTA DI ANDARE D'ACCORDO?
Lei soffre di disturbo evitante oppure schizoide si faccia qualche domanda? C'è poco da andare orgogliosi della sua malata personalità. 52 anni mai sposata e nessuna convivenza mio Dio che vita sprecata
Amen👏👏🙏🙏❤❤ anche io al primo posto ho messo la libertá e sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta!!!
Io nella mia solitudine mi ci trovo bene. Mi sento felice. Ogni volta che cerco di relazionarmi con le altre persone provo l'effetto opposto: disagio.
La mia famiglia (già molto piccola) si è quasi totalmente trasferita altrove un po' alla volta, ogni tanto nel tran tran quotidiano mi fermo e mi rendo conto di quanto questo mi pesi. Ho sempre avuto difficoltà a fare amicizia (sono anche in terapia per migliorare il mio modo di relazionarmi) e a volte mi sento sola anche col mio partner. Se non ci fossero questi problemi di sicuro sarei una persona più felice. Il senso di solitudine in varie forme mi ha sempre accompagnato. Non so che darei per non sentirmi più così
Wow, io sono spesso stato solitario, il rimuginare e la paranoia fanno davvero parte della mia vita, ma è fantastico vedere come Dio ci ha fatti per essere in relazione con gli altri e con Lui, grazie a Dio che ha mandato Gesù per essere riconciliati con Lui, nel quale c'è vera pace e vera gioia.
Sul libro di Damasio "L'ordine delle cose" lui porta una nota che riguarda uno studio sulla gratitudine effettuata da un suo collega. Lo studio fatto tramite FMRI dimostra come la gratitudine migliora sia la salute e anche le regioni che sono centrali per la regolazione dello stress, al contrario della tristezza che provoca l'opposto. Cito questo studio per comunicare la mia condivisione di come la socialità è molto importante per il nostro corpo e il nostro cervello anche perché ci permette di sentirci più uniti e vivi. Grazie del video e un piacere sempre ascoltarla.
a me piace stare da solo quando non è imposta la solitudine, per anni ho sofferto di fobia sociale, e tutt'ora ne soffro in maniera più lieve, e in quel caso la solitudine era molto sofferta, sono introverso ma ho bisogno di altre persone in piccole dosi, con la fobia si creava un senso di ambivalenza tra paura e bisogno, e di conseguenza evitamento.
Dipende moltissimo anche dalla propria "costituzione" personale, io essendo neurodivergente sto meglio in contesti in cui posso "tenere sotto controllo" le mie interazioni sociali, ammalandomi più facilmente quando non ho il controllo su di esse. Non è la solitudine in se ma lo stress a deteriorare la salute psicofisica e se per un individuo è più stressante un'ambiente troppo ricco di stimoli sociali va da se che troppe interazioni sociali non siano qualcosa di benefico ma di pericoloso per la salute.
Molto interessante e istintivamente molto vero, lo dico da persona introversa. Non potrei mai rinunciare alla mio overdose di solitudine ma neppure a quel minimo di relazioni che lavoro e vita privata mi offre. Complimenti per il canale. Ciao
Ciao Moreno, grazie per il tuo commento! ✨⚡️🪬
Sono una persona socievole e sempre a mio agio in mezzo alla gente (anche sconosciuta), lo sono sempre stato, ma nello stesso tempo ho sempre amato i momenti in solitudine con me stesso. Durante il covid ho passato settimane se non mesi in totale solitudine…e me la sono goduta fino in fondo. Ho ritrovato il tempo per leggere e riflettere riguardo a tutto ciò che volevo. Non mi ritrovo affatto nella descrizione di “deterioramento” psicofisico descritto, oppure sono talmente deteriorato che non me ne rendo conto 😂
Grazie dottore.
Grazie dottore per l'informazione sulla solitudine che è dimostrata negativa da oggi anche a livello scientifico e non è poco saperlo.A volte abbiamo bisogno anche di questi stimoli per tornare a rivivere quelle emozioni che si stabiliscono solo a contatto diretto con le persone ,anche quelle che diamo per scontate ..ma che sono nettare per vivere bene e sentirsi esseri umani felici. Prendere un pò di spazio per imparare a stare con se stessi e disintossicarsi di energia negativa sicuro è utile ma dovrebbero essere momenti brevi per poi tornare a vivere nel sociale con più gioia, riconoscendo i propri errori ,gestendo i rapporti sociali con più maturità alla ricerca di un momenti felici con chi ci ama ,rispetta ,aiuta e sostiene ,ricevendo e dando quello di cui tutti abbiamo bisogno che è sentirsi vivi e parte integrante di questo mondo in cui viviamo.Grazie dottore .🤗
mi aspettavo di più su questi temi sinceramente.
magari con qualche ospite vengono fuori tutti gli aspetti della solitudine e che riguarda soprattutto il genere maschile
Una persona sola che vede questo video però non può che deprimersi Ancor di più. La solitudine spesso non è una scelta ma accade causa varie circostanze. Ci si può ritrovare soli come dice bene la canzone dei Pooh "Uomini soli"
Infatti è incomprensibile
@@sergelang6496
Spero tu non sia un medico...lo spero proprio. Lascia a noi ingegneri l'onere di essere inumani... i medici, con la poca conoscenza che hanno dovrebbero compensare con l'empatia...
Comunque è meglio che tu non faccia commenti così inutili e offensivi
@@sergelang6496 Ti rispondo con un esempio . Nel 2014 Venturi ha prodotto uno studio molto articolato in cui si dimostrava che il radionuclide Cesio 137 si accumula in modo preferenziale a livello del pancreas, determinando un incremento lineare dei casi di cancro nel suddetto organo, e che solamente negli USA, sono previsti 340mila casi entro il 2040.
Ecco, sebbene sia un fatto incontrovertibile, o tecnico come dici tu, mi guarderei bene di farne un video su CZcams, col solo risultato di diffondere un inutile struggimento a chi non può in alcun modo cambiare questa situazione. Non renderei un favore a nessuno.
Figuriamoci se a dirlo fosse uno psicoterapeuta, che dovrebbe semmai fornire aiuti a prevenire disagi anziché crearne di peggiori.
@@ruggeroguglielmina2939 capisco bene le conseguenze di un malessere indotto e per lungo tempo.
Al Destino non si sfugge.
Sono stato molto solitario… è proprio vero, chi si isola cerca la sua propria brama egoistica.
Ma per un periodo controllato, immagino porti buoni frutti. Ciao Valerio. Sempre bello suguirti
Io sono una solitudinaria ..ho lavorato anni in mezzo alla gente ma mi raccontavano solo le loro disgrazie.....mi hanno dilaniato ....si sono una solitudinaria e anche depressa ma preferisco così che ascoltare lamenti su lamenti e se credo prima ....meglio!!
Buon pomeriggio dott Rossi credo che, a mio modesto parere la solitudine quella fisica oppure quella interiore può aiutare o peggiorare la vita di qualsiasi persona,dipende da molti fattori soprattutto se e causata da chi ti e stato vicino per un decennio e poi improvvisamente decide di cambiare vita, a volte ci si sente soli anche in famiglia, questo e il mio pensiero. Grazie dei suoi video che aprono la mente su come comportarsi in determinate situazioni 👍
Buongiorno Signor Alessandro seguo i suoi video ke ritengo alquanto interessanti! Infatti soffrendo di Sindrome di Bordelaine ecc. ecc.. La seguo con molto interesse. Inoltre Le Sue spiegazioni sono alquanto facili da capire e oltre le mie cure Lei mi sta' aiutando molto diciamo "virtualmente" Saluti. Laura.
Valerio, ancora un grazie per la splendida divulgazione che fai, sei davvero una bella persona.
SORRISO
Come s'inventa la musica
se non c'è il senso di stupore
del facile canto
che ruba l'aria
umile che sia il pensiero del moto
è vita
che vibra tra le braccia di Dio.
Dove mi culla,
al desio che porta ad un viso il sorriso
Grazie a te (anche per i versi)…. ⭐️
Ottimo video come sempre doc riguardo alle studi sui cinquantenni sì riporta anche negli studi fatti sulle zone Blu del pianeta che un fattore importantissimo per la longevità di questi ultrecentenari sono relazioni sociali quindi non sentirsi inutili anche in età avanzata ma essere parte integrante della rete sociale❤❤
Davvero interessante. Grazie per il lavoro di divulgazione che fai !
Io sono una grande fautrice dell'estensione a tutti gli aspetti della vita del "primo principio" della farmacologia: è sempre la dose che fa il veleno. Vale per tutto: vale per la solitudine come vale per il suo opposto. Le persone che non sono abituate a sentire il "suono" dei propri pensieri ne sono spaventate ed è la paura a creare lo stress quando non c'è nessuno vedi chi sei e non è escluso che ci sia poco da vedere. Se si apprezza la possibilità di pensare, la solitudine è una condizione feconda, sempre che non evolva in isolamento che ne è l'eccesso. Io mi ci trovo a mio agio e non mi sento affatto isolata e non so come reagirei se avessi in casa qualcuno che non se ne va mai perché questa è casa sua. Mi sono ricordata che ero molto ma molto più isolata quando ero in coppia.
Mah, che dire? Isolamento magari no, ma un po' di sana solitudine ogni tanto fa benissimo per come la vedo io. Sarà che da un po' di tempo a questa parte comincio a sentirmi sempre più insofferente verso il genere umano in toto (con le dovute eccezioni ovviamente) ma io da sola sto benissimo. Se non può venire mio marito con me vado al cinema da sola, a teatro da sola, in viaggio da sola.... Insomma, non sento il bisogno di un'amica che mi supporti.... Anche perché ci ho provato, non è che non ci abbia provato, ma alla fine c'è scarsa affidabilità. Il più delle volte gli altri parlano parlano parlano e non ascoltano (io perlomeno cerco di farlo), quindi non c'è uno scambio reciproco. A questo punto sto bene da sola. Poi c'è un altro aspetto, magari patologico, in determinati contesti ho la sensazione che gli altri mi mi rubino il mio spazio vitale. Oppure sarà che con gli anni si diventa sempre meno pazienti e tolleranti, (forse perché cominci ad avere una certa esperienza in materia?). In ogni caso mi rendo conto che lei ha elencato una serie di dati scientifici inoppugnabili, ma purtroppo a volte i dati scientifici cozzano con le esperienze individuali
É una vita che sono solo, dettato molto dal mio disturbo schizoide di personalità ma pure per un mai cercato avvicinamento da parte delle altre persone. Ma va bene così, non deve essere facile sopportare per le altre persone un disadattato come me.
Buonasera Dottore è sempre un piacere ascoltarla. Ero convinta ke era il mio disturbo (bipolare) a farmi avere paura della solitudine. Adesso ho un'altra spiegazione
La solitudine....
Per alcuni anni da bimbo e fino alla mia pubertà solo la percepivo attorno a me ed in me ma non riuscivo a comprenderla ne, forse, a rendermene conto. Tra i miei 17 e 40 anni mi circondavo di tanti (falsi) amici che io credevo sinceri e leali e comunque sempre più prendevo coscienza che mi sentivo comunque solo anche se in mezzo a tanta gente e abusavo d alcol e sigarette al fine di non sentirla mordermi. Quindi totalmente la rifiutavo e fuggivo da essa. Tra i 40 ed i miei 55 anni lentamente e praticamente, senza che io me ne rendessi consapevole, cominciai ad accettarla e dai 55 anni ad oggi di gran lunga preferisco e voglio star da solo in modo consapevole e razionale e per tutta una cospicua serie di mie oggettive ragioni.
Però però e si, c è un però in me:
Benché sappia e conosca oggettivamente le mie ragioni per cui ho accettato ed abbracciato la mia congenita solitudine e a tutt ora la scelga tuttavia, sporadicamente mi compare il rimpianto di quando ero giovane che strenuamente la rifiutavo circondandomi di tanta gente che direttamente od indirettamente mi causava afflizione intima personale però nonostante oggi abbia eretto corazze razionali e fatto scelte ponderate in merito ad essa comunque il rimpianto per quella mia gioventù in mezzo a tanta gente davvero mi manca. Sono episodi, questi, che mi compaiono molto raramente tuttavia quando mi compaiono davvero da un lato mi struggono e dall altro mi danno moti di rabbia verso il me stesso di allora ma poi così come questi ricordi repebtinamente sono comparsi inaspettatamente alla soglia superficiale della mia memoria storica altretranto velocemente ritornano nel profondo di essa. Oggi, e da lungo tempo ormai, dovessi scegliere seglierei di nuovo la solitudine che, tanto so e per esperienza assodata ormai, che qualora necessito dialogare con qualcuno in cd "spot-time" quel qualcuno sempre lo trovo.
Solitudine!
Gianni Morandi cantava qualche anno fa: "..… parlami di te bella signora! Parlami di te e dei tuoi tanti amanti, portami con te nei tuoi appartamenti. Io ti trovo bella e non mi fai paura. Signora Solitudine!.….."
Questa sua canzone, non so in che modo ad oggi, nel tempo dalla sua uscita ad oggi ancora una volta mi fa apprezzare davvero e fino in fondo la mia scelta su la solitudine la quale è quotidianamente parzialmente interrotta solo da una mia ex, ora amici, con la quale mi sento nell arco delle 24 ore un totale continuato di circa 30 minuti di chiaccherate e confronti telefonici e solo mezz ora ogni tanto (appena 2 volte al mese) per vederci di persona e fare il punto del ns rincorrerci e cercarci seppur entrambi riconosciamo, ancora una volta, che non abbiamo niente in comune se non condividere la medesima diffidenza e verso il mondo e, anche, reciprocamente ad una qualche percentuale. 🤷♂️
Ci sono rapporti umani che possono arricchire e altri che possono impoverire. In questa società i secondi sono di gran lunga superiori ai primi. Si dovrebbe essere molto selettivi.
Io sono sempre stata sola e perfettamente in salute....🙂
Sono gli altri a farmi ammalare😒
Ma qst è strettamente personale nn siamo ttt uguali ovviamente 😉
Personalmente ho passato diverse esperienze nella vita, alcune dolorosissime, sono socevole, empatico, gioviale, mi piace usare la testa ed il cuore...
Il problema é trovare qualcuno di affine, sia in amore, amicizie, parlo di quelle vere ovviamente, fra l'altro hanno sempre cercato di "fregarmi" con la loro ipocrisìa, superficialitá ecc.. una vera delusione, la gente comune mi annoia per il vuoto, l'assenza di ragionamenti mi allontana quas subito, e con loro resisto davvero poco.
Donne poi, sono un vero magnete per attrare casi disperati, dalla tossica alla "mille problemi" delle scelte sbagliate precedenti o quelle che penso subito: no no, anche questa non mi conviene, niente reciprocitá, affinitá, e se non mi ascolto, sbaglio.
Questo mi manca molto, una Donna al mio fianco, Vera.
Anche in famiglia un mezzo disastro, divorziato e purtroppo non ho quasi visto crescere le mie due Figlie, per la lontananza, non sono stato presente fisicamente.
Mi piace la gente colta , intelligente che mi día stimoli , buone conversazioni, persone piacevoli, consapevoli.
In fine; nella mia solitudine sono cresciuto molto come uomo, o superato i 50 ora, peró riconosco che ho sofferto e soffro a volte per tutto questo vuoto relazionale.
Difficile, saró io quello sbagliato, quello esigente, quello che non si accontenta...??
Noi mammiferi siamo animali sociali, e senza dubbio, la SOLITUDINE porta conseguenze psicofisiche .
Mi scusi se mi sono lasciato andare e grazie per le info.
Buona Vita e buon lavoro, cordiali saluti a tutti.
Situazione biografica e contestuale diversa, ma mi ci rivedo moltissimo.... Sentiamoci ahah 😝
Pure io non ne posso più di stare in mezzo a certe persone. La solitudine non è un semplice stato fisico: quella che fa male si chiama estraniazione e divisione dal mondo; la solitudine in sé è neutra, ed è semplicemente una condizione. Ma il senso di estraniazione dei rapporti nella mente non c'entra rispetto alla fisicità, ma al contesto di psychè con cui ci si rapporta.... Ecco perché disperatamente cerco sempre persone che mi permettano almeno stati più morbidi di estraniazione 🥲😅
Sono tra quelle persone che si sentono più al sicuro da sole. Questo a causa delle brutte esperienze avute con gli esseri umani fin dalla prima infanzia con i miei genitori.
Un abbraccio sorella!
@@apemayaxx ❤
Ottima scelta di argomento ♥️♥️♥️
Bravissimo,Valerio ! È un piacere seguirti e ascoltarti. 😜
Credo che senza la solitudine non sarei cresciuta tanto, inoltre fondamentalmente siamo tutti soli, nessuno può vivere, morire, creare al posto nostro. Selezionare le persone in modo da poter essere autentici è vitale, se questo non è possibile meglio evitare compagnie che rubano tempo ed energia. Sul fatto che siamo tutti connessi non c’è dubbio, quando mi vengono in mente certe persone, dopo qualche minuto mi chiamano o scrivono, sempre, ormai ho imparato, se qualcuno mi viene in mente all’improvviso so che di lì a poco squillerà il telefono o lo incontrerò. E avviene sistematicamente, quindi sì siamo tutti connessi.
Verissimo! Grazie.👍🙏
Grazie a te, Antonio! 🌈🙏⭐️
Penso che si faccia ancora fatica a distinguere i volti della solitudine. L'inglese in questo aiuta. Ci si può sentire soli (loneliness) anche all'apice della carriera, essendo stimati e amati. Ci si può sentire in armonia e connessione profonda con l'universo vivendo ritirati dal rumore del mondo (aloneness).... C'è la solitudine da ritiro sociale, come quella vissuta dagli hikikomori (confinement), e quella ricercata dai mistici, cioè uno spazio di solitudine interiore preservata (solitude), nonostante si viva nella società più ampia...
Come sempre l’inglese ha una parola chiara per tutto, grazie
@Serge Lang in realtà, avendo l’inglese molti più vocaboli dell’italiano, riesce ad essere più specifico.
L'inglese è una lingua che amo, forse per la facilità di apprendimento ma non paragonabile all:Italiano. Non dimentichiamo che Schakespeare era di padre Italiano e madre inglese e visse molti anni in Sicilia sua terra natia
Soffro di schizotipia del cluster A
E per me le attività solitarie sono assolutamente le migliori(come lo studio ossessivo grazie a memoria eidetica), anche se effettivamente quel minimo di legame con altri enti della stessa specie serve sempre,
Comunque dottore bel video, sarebbe per me un piacere se lei approfondisse o facesse un video sull' ipertimesia dato che mia madre potrebbe esserne affetta.
DOMANDA:
MA ti crogioli nella classificazione che la psichiatria t'ha dato?
Cioè ti gongoli del fatto che sei un diverso, un affetto, un malato, oppure ti guardi allo specchio e non ti riconosci?
Perche' un conto è non riconoscere i propri limiti, un altro e vederli, osservarli e mettersi in testa di migliorare, uscire fuori dalle proprie prigioni.
Bada che non tutto è una prigione, ma se quel qualcosa ti dà malessere, allora SI, lo devi cambiare.
Altrimenti che campi a fare?
@@barbarabianchi1719 ma cosa c'entra il tuo commento con la mia spiegazione diagnostica, fai domande più concrete pf
Grazie.
Grazie mille per la Sua chiarezza
Buona giornata e grazie
La vera solitudine è quella che sentiamo dentro di noi e non quella intorno a noi
Ciao Valerio, come tanti anche io sono sola e come dici tu diffidente e rimuginante....un po' per delusione ma soprattutto per difendermi da me stessa, credo troppo agli altri, nonostante la diffidenza, insomma mi incasino la vita da sola.
Sempre stato socievole, non so per quale motivo mi sono ritrovato senza sapere perché senza amici
Sarà .......ma resto convinto che bisognerebbe uscire di casa a giorni alterni, un giorno esco io, un giorno escono gli altri!
Ma perché😂
@@letheweedbun Perché..... sono geneticamente predisposto per provare nient'altro che indifferenza nei confronti del prossimo! io sto bene da solo!
Come sempre molto interessante
Ottimo video, come sempre...👍👍👍👍👍👏👏👏🙏🙏🙏🙏
Ciao Valerio, seguo con interesse le lezioni di psichiatria e hanno condizionato positivamente i miei comportamenti e il modo di approcciarmi alla materia. Anche se sono fuori tema cosa ne pensi di questo nuovo farmaco "Daridorexant" contro l’insonnia ?
Grazie 🙏
la solitudine è il male di questo secolo, diversi paesi hanno addirittura un ministero appositamente dedicato
Confermo . Io ho grosse difficoltà a stare con le persone, sará perché dopo la “ scoperta “ della patologia di disturbo della personalità, ho in gran parte paura di dire cose fuori luogo oppure trasmettere tristezza nei momenti di basso umore. Tutto
Ciò mi porterebbe ad ulteriore stress e per evitare queste
Situazioni , mi isolo volentieri . Purtroppo a volte per lavoro devo relazionarmi con colleghi per affiancamento ecc ecc ma alla sera ho la testa esausta per aver parlato troppo.
Grazie mille dottore...un video che condividerò con alcune persone asociali😂
Ok, grande! Speriamo che sia utile! 🌈🍀⭐️
a me stare da solo piace!
Buongiorno dottore, è altrettanto vero che ci sono invidui che per non restare soli intraprendono rapporti disfunzionali e tossici...quindi la solitudine limitata nel tempo può essere positiva se nel frattempo miglioriamo e non ricadiamo negli stessi errori...mi riferisco per esempio a noi dipendenti affettivi...
beh, io sono asperger, quindi già naturalmente parto con molto meno bisogno di relazioni, ma nel mio caso credo che il bisogno sia proprio assente. Sarà che non ho nessuna persona amata, e il contatto con le altre persone mi risulta quasi sempre fastidioso, e in ogni caso un pesoo. Per me il costo della socialità è troppo alto per quel poco che può darmi.
Forse in effetti è questa mia caratteristica che fin da bambino non mi ha fatto sentire umano, ho sempre guardato il comportamento degli altri chiedendomi che cosa avessero da ridere, o perchè parlassero tanto di cose stupide o inutili.
Alla fine probabilmente la conformazione del cervello conta molto sul peso che può avere la solitudine. E poi è anche una questione di abitudine, o di non conoscenza, se non hai mai sentito un forte legame con nessuno, non puoi sentire la mancanza di ciò che non conosci. La solitudine uccide spesso per la malinconia del ricordo di persone che sono morte, o che ci hanno abbandonato, o si sono allontanate per varie ragioni.
Molto interessante...
Io sto curando il disturbo bipolare. Rimango molto da sola, anche 6 giorni alla settimana. Soffro tanto ogni tanto mi corico
Abito a circa 4 km dal centro del paese grazie
Nell'ordine:
1) buona compagnia
2) solitudine
3) cattiva compagnia.
Esatto, l'antico proverbio: " meglio soli che male accompagnato ". Banale? Si.
Mi piacciono i tuoi video, il problema è che finiscono quando sembrano appena iniziati, sembra giusto un assaggio degli argomenti
concordo con il fatto che la socializzazione sta' alla base dello stadio attuale dell’evoluzione umana. Sta di fatto però che spesso è meglio limitare questa socializzazione altrimenti si rischia il problema inverso. La via di mezzo è l'unica strada da intraprendere.
Probabile che sicurezza e supporto non solo da ricevere ma anche da fornire . Sopratutto in considerazione dell' aver preso in esame ultracinquantenni . Ad es, la frase " vivo per i miei nipoti "
Sono appassionato di etologia e già sapevo che siamo animali sociali, non pensavo si potesse vedere così fattualmente l'effetto della solitudine. Io tendo a rimuginare però tendo a fidarmi davvero di chiunque perché so che se non si da fiducia non si riceve fiducia. E si sono molto solitario. Esiste un modo per misurare quanto si è solitari ? Come si può migliorare? Non è così semplice trovare gli ambienti giusti e le persone giuste per socializzare, almeno per me
Io dopo il 2020 avendo scelto di non vaccinarmi, sono stato isolato da tutti. Meglio soli che male accompagnati, piuttosto che essere discriminato
Io sto meglio sola che mal accompagnata. I più sono falsi e ti cercano solo se fa loro comodo. Non siamo fatti tutti con lo stesso stampino e non siamo tutti amanti della calca e della mondanità. Poi, sinceramente, ho letto parecchi studi i quali dicono che le persone che si differenziano dalla massa sono più propense a star sole per potersi meglio dedicare ai loro infiniti studi e passatempi...
....ma le modificazioni del cervello sono reversibili dopo il ripristino o il miglioramento delle condizioni psicologiche e relazionali?
Si, per questo a volte bisogna cambiare di paese per un paese / posto che ti va meglio per cambiare ed imparare uno stile di vita completamente diverso. A volte anche imparare un altre lingue etc
La solitudine cercata è un balsamo, la solitudine subita è un'aggressione. Lo disse qualcuno, non ricordo chi, forse Sadler. Aveva ragione.
Ciao, cosa ne sai del farmaco RXULTI? Non sapevo dove scrivertelo, grazie
io vorrei la compagnia ma li vorrei selezionare personalmente gli amici, oggi sono un solitario, sono solo con la mia famiglia perché vorrei degli amici che siano intelligenti o che ti capiscano senno sto bene da solo poiché le persone che ho trovato fino a questo momento sono persone della quale la fiducia non bisogna darla. Ho sentito dire che le persone che amano la compagnia quasi la metà preferirebbero darsi un lieve shock elettrico pur di non stare da sole con i propri pensieri, io non sono cosi molto spesso mi isolo proprio perché amo pensare o perché ho bisogno di rilassarmi.
Sbaglierò, ma discorsi del genere mi pare facciano molto più male che bene a chi preferisce stare da solo e soffre per altri motivi. In pratica la colpa è solo e soltanto del sociopatico, che ha la felicità a portata di mano ma preferisce riufitarla per stare da solo. Inoltre, molto subdolamente, il terapeuta allontana da sè ogni responsabilità per i propri errori, in quanto il colpevole è e sarà sempre solo il paziente, che oltretutto non verrà ascoltato dai medici in quanto bollato già da diagnosi psicologiche o psichiatrice...Non credo sia l'obiettivo del dott.Rosso ma non cambia che per molte persone parole del genere siano devastanti, ma ormai dai professionisti di quei settori non mi aspetto altro che questo....
Io sono sempre stata solitaria e non potrei stare meglio,perché è una mia scelta
...bisogna distinguere l'isolamento dalla solitudine: la prima e' decisamente -se una scelta- sarebbe il segnale di un problema psicologico e che andrebbe curato; la seconda...una disgrazia...come nel mio caso.
Una domanda Dott., ho ascoltato con attenzione il video e mi chiedo: come mai quando sto con altre persone mi sento stanca, svuotata e spossata?
Aggiungerei Il lupo della steppa di H.Hesse. Eloquente sull'argomento
Io amo la solitudine, con le mie passioni e le mie abitudini.
Con gli altri mi piace stare poco,dopo 1/2 ore mi sono gia rotto i c0glioni. Con gli altri ti tocca sempre scendere a compromessi ,essere educato e sopprimere le tue volontà.
Invece da solo faccio quel casco che mi pare:mi fermo dove voglio, mangio quello che voglio,posso decidere di non rientrare per giorni oppure di passare intere gionate a giocare alla playstation,ascoltare la musica che voglio io al volume che dico,mangiare in ristoranti costosi e il giorno seguente magari digiunare.
Io non ce la faccio a stare con gli altri,mi annoio 😒😒
Interessante e controverso. Trovo che vivere in uno stato di isolamento totale lontano da stimoli esterni posso causare una sorta di "involuzione" che porti progressivamente al bisogno di soddisfare le necessità primare dell'essere umano. Allo stesso tempo solitudine significa autosufficienza, che potenzialmente significa maggiori possibilità di sopravvivenza. Non credo che tutti gli esseri umani siano animali sociali.
Le famiglie non si "possiedono", sono persone non cose. 🤗
Secondo me non è la solitudine in sé il problema, ma come la vivi. L'importante come sempre è stare bene, poi se lo sei da solo oppure in compagnia è una scelta personale di vita. C'è un detto che dice meglio soli che mal accompagnati 😅
Solitudine è anche social network?
Domanda molto interessante. Non abbiamo studi di comparazione al riguardo. Io penso che, nonostante siamo una risorsa, non abbiano la stessa valenza dell’incontro offline. Forse nel metaverso….. ma qui sono opinioni….. ⚡️✨🪬
🥰🥰🥰
Secondo me,la solitudine deriva anche da chi hai intorno . Bisogna stare e frequentare luoghi che ti appartengono .cioè persone che hanno i tuoi stessi interessi ed obbiettivi .
Sommo Valerio
Parole di valore inestimabile. Io, personalmente, nella parte di cui si tratta di rimunginazione, dico sempre che non provo rancore e credo nel perd9ono, non tanto per i destinatari, ma per me stesso.
Io non riesco a stare in mezzo alle persone e ad affrontare le situazioni che mi si presentano, praticamente da sempre, ho vissuto per vari periodi della mia vita come hikikomori/eremita, ora alla soglia dei trenta non riesco a dare una direzione alla mia vita
IO MI SENTO SOLISSIMO E LOTTO PER FARCELA .. MA SECONDO LEI, VISTO CHE LA STIMO MOLTO ESISTA UNA MALATTIA CHE SI CHIAMA DISPERAZIONE? E CHE PORTA ALLA MORTE? SE C'è IO CE L'Hò
Non mollare mai. Spesso le persone lasciano la lotta un attimo prima di raggiungere quello che cercano. Fidati di me. Sono certo di quello che dico….. un grande abbraccio ed un pensiero di energia rivolto solo a te! 🌈🍀⭐️❤️
@@ValerioRosso Grazie infinite Valerio, per la mia attenzione per quello che sta facendo, io ho fatto 10 cliniche, tra le quali 2 a Modena dove sono specializzati nella dissuefazione da benzodiazepine, me le han tolte ma son sempre quí da capo, sarò debole di carattere, ma la seconda volta li hò visti piú abbattuti riguardo ai farmaci e mi han detto che lo Xanax e il peggio e come la peggio delle droghe, a me ha rovinato la vita. Un grande ringraziamento di nuovo, 💥💯 e w la musica e un abbraccio, Cordialità Fabrizio
Mi viene un po da sorridere..🤭
In un mondo di single, separati , divorziati, vedovi e separati in casa, questo video è veramente un toccasana 🤣
😂😂😂😂😂😂😂
😂😂😂
Bene pure rendersi conto a ciò che si va incontro.
Un conto e' non sapere, altro il libero arbitrio.
Ahhhh come filosofa ed attenta osservatrice (da bambina mi sedevo fuori per osservare con attenzione le persone del vicinato, come si interfacciavano tra loro, come si muovevano in specifici contesti 😹😂😅) posso solo che confermare quello che dice, Aristotele un attento osservatore sociale aveva affermato che "l'uomo è un animale sociale" e che se guardiamo indietro, fin dal suo apparire l'uomo tende a formare agglomerati, tribù, società segrete😅😂, dei sistemi sociali e civili dove vivere e muoversi. In ballo c'è la sopravvivenza e un bisogno di appartenenza. Anche il gruppo ha i suoi rischi però, a parte i capri espiatori dove ha luogo lo sfogo della rabbia che sottintende una incapacità di far fronte a paure, o la tendenza ad omologare, e a fare una cernita di cosa è "normale ed accettabile " da quello che non lo è. Credo personalmente, dato che funzioniamo in una certa maniera, le relazioni sociali bisogna saperle scegliere, così che possiamo bilanciare quel sano bisogno di appartenenza e di sviluppo sinaptico, e allo stesso tempo sviluppare una coscienza individuale e "sana" che ci offra la possibilità nel caso fosse necessario, di agire in solitudine e saper stare da soli in certi contesti difficili, che non ci rappresentano e magari non fanno del bene alla società, tipo nei contesti totalitari. Un individuo famosissimo e di esempio da studiare fu Marek Edelman❤ che sopravvisse al nazismo e poi alle persecuzioni comuniste, si laureò anche in medicina nel frattempo!
dottor :sui luoghi di lavoro ci sono degli energumeni, che è meglio evitare ed quindi stare soli.
Dottore, io l l'adoro, mi piace e mi interessa tanto ciò che dice, purtroppo io dopo un matrimonio e un amore lungo sono rimasta sola, menomale che ho una figlia
Come specie, noi Sapiens siamo fortemente sociali: il nostro successo evolutivo si fonda proprio su questo. Lo dico da persona che ama la solitudine 😂
L'inferno sono gli altri...
Tutti parlano, parlano, parlano, parlano.
E bla, bla, bla, bla, bla.
Gli dici tu qualcosa...si guardano in giro, come se seguissero il volo di una mosca.
Qualsiasi cosa: ricette di cucina, fotografia, musica (pop, rock, sinfonica, ecc.), la stazione spaziale internazionale visibile certe sere a occhio nudo (solo quando succede, ovviamente), montagna, cosmologia, storia, sport, eccetera.
Allora cosa faccio? Devo parlare solo di calcio o di mariadefilippi?
Ma che gente frequenti? Dirà qualcuno.
Variegata, rispondo. La tendenza al "non ascolto", alle "banalità", è trasversale. Ovvero, indipendente da sesso, età, ceto sociale, istruzione.
E allora preferisco di gran lunga Rachele, la mia meticcia di 4 chili.
Io e lei, insieme, siamo come due piselli in un baccello!!
A volte si è costretti alla solitudine
Ma infatti ! Sinceramente non mi aspettavo da lui una trattazione così sterile di cui non si comprende il significato. Molto deluso
Ok non sarò più solo
Non dubito delle sue parole sul piano scientifico, fatto sta che le più grandi menti di sempre prediligevano la solitudine I. Newton, Einstein , Michelangelo , Beethoven etc etc, solo con la solitudine si può uscire dal gregge trovando idee non conformi al gregge appunto. Inoltre tutte le religioni propongono l'introspezione che non può essere che associata a momenti di solitudine .
Beata solitudo, sola beatitudo... solo se sei tu a sceglierla, e ogni tanto.