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CYBERNELLA, la cyborg che voleva diventare UMANA

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  • čas přidán 26. 09. 2022
  • Storia e recensione del malinconico anime "Cybernella", il difficile percorso per l'accettazione di sé e la voglia di essere "uguale" agli altri. Un anime impropriamente annoverato tra i majokko ma la faccenda è un po' diversa...
    Cybernella anime della Toei in 25 episodi risale al 1973 ed è tratto da un manga di Shinji Nagashima. La nostra protagonista è una ragazzina di 11 anni dotata di superpoteri che non le derivano dalla magia, bensì dalla scienza. E’ infatti una cyborg.
    La storia viene presto chiarita: un anno prima suo padre, scienziato, aveva perso sua moglie in un incidente aereo: anche sua figlia Satomi (questo il vero nome di Cybernella) era rimasta coinvolta nell’incidente ma il padre era riuscita a strapparla alla morte con una serie di complesse operazioni che l’avevano resa appunto una cyborg.
    Anche qui la storia non è sufficientemente chiara, nel senso che non sappiamo se Cybernella fosse effettivamente morta e poi sia stata riportata alla vita o fosse semplicemente in punto di morte, ma ancora viva, al momento dell’operazione. La storia originale tra l’altro ha il titolo di Miracle girl Limit-chan. Il soprannome della ragazza è infatti Limit perché l’operazione che l’ha trasformata in Cyborg le consentirà di avere una vita limitata, potrà vivere solo per un anno.
    Ma questa circostanza sarebbe stata decisamente troppo cupa - senza contare che la storia già parte da una situazione tragica - e per questo la Toei animation che realizzò l’anime optò per una serie che fosse più simile a quelle delle maghette, con Cybernella che grazie ai suoi poteri e ai suoi vari gadget realizzati da suo padre aiuta i suoi amici in difficoltà.

Komentáře • 107

  • @Hirpina81
    @Hirpina81 Před rokem +10

    La storia è quella di AstroBoy/Tetsuwan Atom e richiamata dal film "AI - intelligenza artificiale" (almeno nella prima parte).
    Cybernella ha un vero e proprio cicloprogramma, una cosa che avrebbero di certo eliminato se l'anime fosse stato fatto venti anni dopo oppure adesso. La mascotte l'ho sempre odiata, ma amavo Cybernella nonostante i disegni pessimi e pieni di errori. La sigla era una delizia ticchettante, neanche Cybernella fosse una specie di marionetta. Come Pinocchio.
    L'accettazione di sé non è una delle marche di Pinocchio: il bambino è manovrabile come un pupazzo perché non segue i consigli del padre e snobba la saggezza del Grillo, dice un monte di bugie e mette tutti nei guai. Diventando un ragazzo vero, smette di farsi guidare dai fili altrui, manda a quel paese il Gatto e la Volpe con le loro lusinghe truffaldine e non si fa più trasformare in asino dalle compagnie frequentate da Lucignolo.
    Pinocchio parte dalle stesse premesse di Frankenstein e di AstroBoy, ma giunge a tutta un'altra conclusione, molto metaforica e molto più antica.
    Ad Atom/AstroBoy piace essere un robot quasi umano e non sogna di diventare una forma di vita biologica, ma solo di aiutare umani e robot a vivere insieme e di farsi accettare dal suo stesso padre e creatore, che non ci sta tanto con la testa; a Cybernella invece non piace essere una via di mezzo tra macchina ed essere umano, perché ha ancora cuore e mente originali, è qualcosa come C17 e C18 di DragonBall Z; il fatto di non poter crescere diventa un'ossessione che la dilania. La cosa buona per lei è che suo padre non la disconosce, come invece succede in tutte le versioni di AstroBoy.
    La scuola e l'interazione con gli altri ragazzi è sempre un problema, costante, perché c'è chi si fida, chi non ci bada e chi invece è spaventato. Tutti vedono che Atom è un robot, mentre Cybernella tiene il segreto. La stessa situazione, affrontata in due modi opposti.

  • @alegoonie
    @alegoonie Před rokem +10

    Guarda anche cosa c'era nel mondo, in tv, nel 73. Una serie come Cybernella, era avanti anni luce per tematiche. Ha dei limiti è vero ma conta 3-4 episodi capolavoro, in particolare uno che mi destabilizzò da piccolo e mi fece capire (è una parola grossa ma siamo lì) la sua diversità, il suo problema ...

  • @antoniobitonte7502
    @antoniobitonte7502 Před rokem +7

    Cybernella non vuole i suoi poteri,non li ha chiesti.Semplicemente da questo l inquietudine e il disagio prendono il sopravvento.La giovanissima età poi e i ricordi da "umana"sono pesantissimi ostacoli da superare per la personalità di Cybernella.Da bambino mi affascinava moltissimo questo personaggio.Molto più complesso di quanto si possa pensare.

  • @LucienSabre
    @LucienSabre Před rokem +19

    *«(….) come se la necessità di tenere il profilo basso, di non emergere troppo, fosse la chiave per la serenità.»* Per i giapponesi lo è, una delle basi della loro società è che l’individuo deve vivere cercando di creare il minor disturbo possibile agli altri, e qualunque cosa interferisca con questo implicito costume/obiettivo è visto molto male e quindi ostacolato e rigettato. Oggi le cose stanno leggermente e piano piano cambiando, ma all’epoca in cui uscì Cybernella “uscire dai ranghi” era praticamente un’eresia.

  • @sebastiancrenshaw851
    @sebastiancrenshaw851 Před rokem +2

    Questo cartone non va accostato nal nuovo film di Pinocchio, ma alla storia originale, perchè altrimenti si perde proprio il punto dell'opera.
    I super-poteri della Cybernella sono caratteristiche del suo essere un pezzo di metallo, e per tanto ciò che la rende aliena alle sue pregresse esperienze da essere vivente.
    La Cybernella non ha emozioni, ha programmi che però devono far funzionare quello della personalità che si era evoluto e datattato a un contesto del tutto differente, quello del corpo umano.
    La Cybernella non ha caldo o freddo, ha la temperatura. Non "sente il tocco di una mano", ne sente il peso o la pressione, e successivamente ne deduce lintenzione, ma con un processo totalmente incompatibile con il "sentire" di un umano. Il Pinocchio deve guardarsi i piedi per accorgersi che stà andando a fuoco, la Cybernella deve ricordarsi di dire di avere freddo quando la temperatura va a cinque gradi.
    La Cybernella non centra niente con l'accettazione delle diversità, perchè lei per prima non può accettarsi, il suo programma "coscienza umana" o quello che era è incompatibile col suo corpo di metallo, e deve fingere di non essere un pezzo di ferro per avere delle relazioni normali con le altre persone, altrimenti verrebbe trattata come l'ultimo modello dell'Emiglio è Meglio.
    La Cybernella va paragonata col Data di Star Trek o con l'Intelligenza Artificiale del film Her.

  • @elisaostrogovich8827
    @elisaostrogovich8827 Před rokem +3

    Sicuramente hai ragione tu sul fatto che il manga sia più approfondito e curato su certi aspetti,come ho notato per le versioni cartacee di molte serie dell’epoca che me li hanno fatti preferire alle versioni animate

  • @elenag.santoro9966
    @elenag.santoro9966 Před 9 měsíci +2

    Bella analisi ed è tutto vero: non c’è girl power e sicuramente nel contesto GIAPPONESE degli anni 70 l’obiettivo era assolutamente l’omologazione. Anche io come Cybernella ho un pezzo bionico, aggiunto per salvarmi la pellaccia (a me come a lei), e il mio punto di vista è un po’ diverso. Come dice giustamente il video, Cybernella prima dell’incidente era una bambina con dei sogni, con una prospettiva. Magari era una prospettiva omologata, ma era ciò che aveva introiettato e lei si pensava così. A un certo punto si è trovata diversa, ma questa diversità è stata raggiunta per compromesso, perché l’alternativa sarebbe stata peggiore, perciò non le può dare gioia. Con una parte artificiale ci si sente diversi, perché si è diversi: non tanto dagli altri, ma da come si era prima. La mia parte bionica non mi ha conferito super poteri, non so quale sarebbe stato l’atteggiamento in quel caso, diciamo che mi ha riportata alla vita pressoché normale. Ma quando una diversità non è congenita e non è una scelta, l’accettazione può essere dura. E se un “pezzo impiantato” ti rende in grado di fare qualcosa che non saresti più in grado di fare, puoi essere grato, ma non sentirai mai di avere un merito in questo.

  • @Rachele7226
    @Rachele7226 Před rokem +3

    Tra l'altro è doppiata in italiano dalla stessa che doppiava 003 in Cyborg 009 i nove supermagnifici !

  • @danielachiossone270
    @danielachiossone270 Před rokem +4

    Ho seguito pochissimi questo anime ma lo ricordo bene.
    In fondo è molto umana.
    Sembra avere sentimenti e reazioni di un bambino disabile.
    Vorrà forse dire che dietro ogni disabilità si nascondono dei superpoteri.
    Conoscete il libro "mio fratello rincorrere i dinosauri"? La nascita del fratellino disabile viene spiegata ai fratelli maggiori come l'arrivo di un bambino speciale, un super eroe.
    È il pensiero che mi ha suscitato questo tuo video.

    • @LucyMorningLight
      @LucyMorningLight Před 3 měsíci

      Forse anche dietro ad ogni superpotere si nasconde una disabilità.

  • @IlicSorrentino
    @IlicSorrentino Před rokem +3

    Oddio non me la ricordavo... così triste. Devo ritrovarla. Comunque il live action di pinocchio è inguardabile, è colmo di cose che capisco oggi siano di moda, ma travisano la crudezza dell'opera originale. Se volevano fare qualcosa per l'accetazione, il razzismo con la fatina nera ecc. ecc. potevano evitare di fare come con il cartone, e fare qualcosa di nuovo...! Pinocchio originale racconta la vita di un ragazzino, anche un po' stronzo, in una Italia dove a quattordici anni eri un uomo e magari dovevi campare famiglia... non c'entra niente.

  • @mbarbara1612
    @mbarbara1612 Před rokem +2

    Cybernella...insieme alla balena Giuseppina, ape magà e ai confetti magici di lilly sono i cartoni animati giapponesi che più mi hanno turbata da bambina...

  • @giovannalivolsi9159
    @giovannalivolsi9159 Před 7 měsíci +1

    Ero piccolina quando guardavo questo cartone e mi affascinava molto.🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹

  • @VideoFusco
    @VideoFusco Před rokem +3

    Certamente qualunque prodotto culturale è influenzato dal periodo storico, ma la differenza di atteggiamento tra Flash de Gli Incredibili e Cybernella è dettato principalmente da un altro fattore: Flash è un umano con superpoteri e vive in un mondo in cui i supereroi sono presenti e accettati, se chi gli sta intorno sapesse che è un supereroe lui verrebbe esaltato e diventerebbe famoso, però correrebbe dei pericoli maggiori, ed è per questo che la sua famiglia mantiene l'anonimato; invece Cybernella possiede quei superpoteri a causa di qualcosa che lei giudica (e non a torto, probabilmente) negativamente, lei è un robot o quasi, se chi gli sta intorno lo sapesse, lei verrebbe ostracizzata, non perché donna ma perché macchina. E questo accadrebbe anche oggi: se scopriste che un vostro amico è un robot continuereste ad avere un rapporto con lui identico a prima? Non credo.

    • @Iltempodeicartoni
      @Iltempodeicartoni  Před rokem

      Ma come ho spiegato nel video al di là di questa differenza meramente tecnica, è proprio il concetto di diversità che è trattato diversamente. Ci sono opere nelle quali il protagonista soffre la propria diversità e altre nelle quali invece ne è orgoglioso.

    • @LucyMorningLight
      @LucyMorningLight Před 3 měsíci

      @@Iltempodeicartoni nel prossimo G7 a Giugno si parlerà di A.I. ...ma voi lo sapete che vari account web sono in realtà A.I. ? E non per far del bene.

  • @AleSGBMFan
    @AleSGBMFan Před rokem +1

    Io ho avuto la fortuna di trovar tutte le puntate quasi 15 anni fà, con emule, e le misi su DVD, ora c'è l'ho custodito assieme ad altre serie di quegli splendidi anni..... Gli anni 70/80 vivranno in eterno in mè.... Poi Cybernella l'ho sempre adorata, ed mi hai fatto venir viglia di rivederla.... scusa ma ho le lacrime agli occhi 😢

  • @filippocantone1821
    @filippocantone1821 Před rokem +1

    conosco questo cartone animato ma non ho mai visto una puntata, conoscevo infatti di fama,quindi grazie del video che spiega l'anime ...almeno adesso conosco anche un pò la storia

  • @maurovasta6429
    @maurovasta6429 Před rokem +6

    non sono d'accordo con la tua analisi. Cybernella paradossalmente è una storia molto credibile e profonda, fuori dai clichè moderni del girl power e del "mi accetto per quella che sono ...anzi sono speciale". E' il dramma di una bambina che si ritrova in un corpo robotico con delle abilità strabilianti che fondamentalmente lei non desiderava, voleva essere solo una bambina come tutte le altre. Che male c'è nel desiderare una vita """"normale""""? se non ricordo male in una puntata si dispera perchè si rende conto che mentre il suo "cervello" crescerà diventando quello di una donna adulta, il suo corpo rimarrà sempre quello di una bambina. Ovviamente se si dovesse riscrivere la storia di cybernella oggi , molte dinamiche sarebbe meglio riscriverle... ma il "dramma" alla base è comprensibilissimo e "realistico"

    • @Iltempodeicartoni
      @Iltempodeicartoni  Před rokem +1

      Infatti non c'è niente di male nel desiderare una vita 'normale'. Ho solo spiegato che probabilmente, al giorno d'oggi, sarebbe stato veicolato un altro tipo di messaggio che si afferma a partire dagli anni '90. L'anime dà per scontato che lei non sarà mai accettata dalla società senza il tentativo minimo di esplorare le reazioni dei compagni di scuola, anche questo viene detto. Pertanto il messaggio dell'omologazione sembra prevalere su quello dell'affermazione della diversità.

    • @Cassilia74
      @Cassilia74 Před rokem +4

      @@Iltempodeicartoni credo che il tormento di Cybernella non sia tanto quello di non poter essere accettata dai suoi amici in quanto "bambina speciale", quanto quello non poter più essere considerata un essere umano dalle persone che la circondano. Bisogna considerare che, di fatto, lei è una macchina con dentro un anima e un cuore che un tempo erano quelli di una bambina, un ghost in the shell allo stato grezzo, privo di un background in cui ci sia il minimo sentore dell' elaborazione filosofica moderna sulle IA e il post umanesimo. Nel suo mondo lei è unica, non ha nessuno a cui potersi rapportare per un confronto sulla sua condizione esistenziale ed è perfettamente comprensibile che non voglia condivide con altri cose che sta vivendo solo lei, che conosce solo lei e non può spiegare a nessuno e che pertanto non può chiedere ad altri di capire. Inoltre mi chiedo se sia corretta l'idea che l'accettazione di sé debba passare forzatamente attraverso l'accettazione degli altri. Non è sempre necessario. A volte l'accettazione di sé segue delle vie più intime e raccolte e non necessita del consenso altrui.

  • @Lovis68
    @Lovis68 Před rokem +2

    Mah, secondo me associamo a questo cartone troppi ragionamenti "da adulti" . Parliamo di una bambina di 11 anni. Secondo me anche oggi una bambina di 11 anni vuole solo essere come le sue amiche, senza andare troppo sul complicato. In fondo cosa c'è di male? I ragionamenti più profondi, l'acquisizione della consapevolezza, l'accettazione di sé, sono cose che fanno parte del percorso di crescita e maturazione.

  • @CeciliaAmici
    @CeciliaAmici Před rokem +1

    La adoravo! Aveva una sigla fantastica 😍🎶❤️

  • @elisaostrogovich8827
    @elisaostrogovich8827 Před rokem +6

    Per quanto riguarda ciò che sottolineavi del basso profilo ecc, be è un po’ la caratteristica della società giapponese che tende a preferire la collettività rispetto all’emergere del singolo per cui o ti adegui o sei fuori o almeno è ciò che penso.
    Per quanto riguarda la discriminazione femminile il Giappone diciamo che non ha mai brillato finora figuriamoci in quegli anni.

    • @mirandamiranda3873
      @mirandamiranda3873 Před rokem +3

      Tuttora la violenza sulle donne è sottovalutata, mentre lo stalking è depenalizzato

  • @Fiore_fiore10
    @Fiore_fiore10 Před rokem +1

    Me la ricordo bene, anche se piccola insieme a mia madre ci vedevamo tutte le puntate. Ho conservato ancora il 45 giri 🤩

    • @Hirpina81
      @Hirpina81 Před rokem +1

      Dev'essere delizioso ascoltare la sigla di Cybernella su vinile ♡‿♡

  • @ceciliaarcari1074
    @ceciliaarcari1074 Před rokem +1

    Ciao..adoravo Cybernella..non ne perdevo una puntata..sì anch'io non ero d'accordo che il merito delle sue mirabolanti imprese lo prendesse quell'antipatico di Satomi..ma vivendo in una famiglia con usanze arcaiche lo capivo..io praticavo atletica e mamma invece sognava di vedermi presto sposata...speravo che nel 2000 rifacessero il Manga in modo più femminista..comunque adoravo il fatto che una bimba metà cyborg fosse così sensibile e intimista....grazie di avercene parlato.

  • @LucyMorningLight
    @LucyMorningLight Před 3 měsíci

    La verità è che a parte nel mondo Anime, nel mondo reale chi è diverso, anche per eventuali "superpoteri" viene discriminato. O diventa un fenomeno da baraccone, difficile trovi amici veri. I supereroi generalmente si nascondono, vedi anche Superman o altro.
    Ciò che inoltre non viene notato è che lei poteva usare i suoi poteri per ottenere vantaggi personali, invece non lo fa mai, perché li usa solo per aiutare il prossimo.

  • @VideoFusco
    @VideoFusco Před rokem +2

    Errore imperdonabile! (scherzo) Tra le opere che si possono accomunare a Cybernella ti sei dimenticata Kyashan!

  • @lovelysmile4678
    @lovelysmile4678 Před rokem

    Questo anime mi infondeva profonda malinconia, quasi angoscia. Però lo guardavo.

  • @klauzstar
    @klauzstar Před rokem +1

    L'ho scoperto tardi ... Ho visto qualche episodio, serie molto carina, anche cutey honey è una specie di cyborg se non sbaglio

  • @elisaostrogovich8827
    @elisaostrogovich8827 Před rokem +4

    Per sdrammatizzare aggiungo che non mi ricordo quasi niente della serie ma ho assolutamente impressa la sigla Italiana 😂

    • @-Zahori-
      @-Zahori- Před rokem

      Io la ricordo, ero piccolo. Sono sicuro che la trasmettessero su qualcuna delle 3000 rete private ormai defunte. Non credo sia mai passata sulla Rai od a Mediaset. Per questo non la replicano. Non hanno i diritti.

    • @luigifazioli1141
      @luigifazioli1141 Před rokem

      @@-Zahori- Credo che il primo passaggio televisivo, in Italia, risalga al 1981. L'emittente era, se ben ricordo, Antenna 3 Lombardia...

    • @Lovis68
      @Lovis68 Před rokem

      Idem! La sigla italiana era dei Vianella!!! Con un ritornello niente male tra l'altro.

  • @Sergio-hu6zb
    @Sergio-hu6zb Před rokem +2

    Purtroppo credo che il messaggio ( colto da te in modo impeccabile ) sia giusto in questa società. Mostrarsi come diversi può attrarre su di sé le angherie di chi vive per prendere in giro o portare le persone a evitarti o a sentirsi imbarazzati dalla tua spiccata fantasia nel vivere ( il contrario dell'essere omologati ). Ovviamente in questo caso il messaggio è esagerato e rasenta la cultura ideale giapponese. Sono quindi dell'opinione che il vero supereroe dei giorni nostri sia chi vive senza omologarsi, contro le dittature di costume dettate dai mass media. Contro chi pensa in linea con la massa sentendosi al sicuro giudicando il diverso. Un supereroe che questa ragazzina non potrà mai essere.

  • @carmelomobilia5819
    @carmelomobilia5819 Před 9 měsíci

    Si in effetti Cybernella è concettualmente l'anti- Incredibili, film che adoro in cui però avverto un sentimento elitario (nel senso "essere come gli altri è brutto, devi emergere per affermati) e forse addirittura anti-comunista. Cybernella in questo invece ricalca l'eroe più stile Marvel, l'eroe che vede il proprio potere come una maledizione e che desidera invece essere come gli altri per essere accettata e integrarsi. Ottima analisi cmq, brava!

  • @ConnieFurnari
    @ConnieFurnari Před rokem +2

    Ero troppo piccola, quando seguivo gli episodi. A distanza di molti, molti anni, non posso che darti ragione. Il girl power non era ancora presente, vedi Buffy o Streghe, o altre eroine, che non si vergognano dei loro poteri, anzi. La stessa Sailor Moon e le Sailors, sono fiere combattenti. Cybernella era una bambina, quindi in quegli anni e in quel contesto, va considerata come tale. Il suo abbigliamento mi è sempre sembrato strano, più di un cyborg sembrava una ragazza folletto magica, forse per rifarsi alle majokko. Secondo me, una serie del genere, creata adesso avrebbe avuto più successo... non era ancora periodo per tematiche simili.

  • @aldomariaweber1
    @aldomariaweber1 Před rokem +1

    Anche Cutey Hooney ricorda Cybernella in quanto cyborg con sembianze femminili.

  • @BETMARKonTube
    @BETMARKonTube Před rokem

    2:40
    Per una ragazzina di 11 anni ha una bella vocina matura.

  • @valentinabevere4197
    @valentinabevere4197 Před rokem +1

    Oddiooooo chi hai rispolveratoooo
    Ti adoro

  • @francescap.95
    @francescap.95 Před rokem

    Devo farti una confessione: amo molto i tuoi video ma questo mi sono proprio rifiutata di vederlo. È stato il cartone più destabilizzare della mia infanzia con incubi che non ti dico... Proprio non ce la faccio ad affrontarlo. Tu ha fatto bene a trattarlo xchè sono sicura che sia estremamente complesso e può portare a riflessioni anche attuali

  • @fumettilandianormajeanmorr8598

    È vero!!!! Anche secondo me. Avrei ripreso la storia forse...sviluppandola un po'. In fin dei conti è un peccato. Pensiamo ad Astro boy! (Sono due storie diverse ma in un certo senso simili) però è stato sviluppato molto di più!!

  • @cristianogiannecchini3564

    Ho visto la serie e c'è l ho in DVD.mi piaceva molto.il finale mooooolto aperto lascia il dubbio di come dimostrerà di crescere essendo un cyborg...nn potrà sempre avere l aspetto di bambina. X i tempi era già molto anche se c erano serie che parlavano di cyborg più di oggi.

  • @ceciliacasula7799
    @ceciliacasula7799 Před 4 měsíci

    Tra i miei cartoni animati preferiti, tanto da scegliere proprio Cybernella come nome “d’arte” per la mia attività di volontaria clownterapeuta ❤️🤡

  • @lietacorengia688
    @lietacorengia688 Před rokem

    meraviglia i temi cyborg

  • @sweetf.e.6561
    @sweetf.e.6561 Před rokem +2

    Il fatto è che proprio nel 1970 uno studioso di robotica giapponese fece una scoperta interessante, analizzò il comportamento di alcune persone verso dei robots e risultò che più il robot aveva fattezze umane più il senso di repulsione da parte dei soggetti umani aumentava notevolmente

    • @mirandamiranda3873
      @mirandamiranda3873 Před rokem

      Uncanny valley, ecco come si chiama il fenomeno

    • @sweetf.e.6561
      @sweetf.e.6561 Před rokem

      @@mirandamiranda3873 sí, proprio quello, non ricordavo il nome, grazie

  • @ezioauditore8851
    @ezioauditore8851 Před rokem

    Sei bravissima!!

  • @cristinama8677
    @cristinama8677 Před rokem +2

    Sinceramente l'ho visto sempre con legerezza essendo piccola vedere la sua comiserazione di avere i poteri non la capivo. La mascotte cane procione panda non ho mai capito cos'era😅ma almeno era diverso dai soliti.

    • @mondovideoludico7687
      @mondovideoludico7687 Před rokem

      La sigla (molto bella, dei Vianella, inserita nel 33 giri TIVULANDIA che avevo da bambino) diceva, proprio all'esordio, che era un ORSACCHIOTTO.

    • @mondovideoludico7687
      @mondovideoludico7687 Před rokem

      @@ilcontemax6447 Esatto, questo lo affermò Clara Serina anche, dei Cavalieri del re.
      Avevano pochissimo tempo per scrivere la canzone per partecipare ad una sorta di concorso, e non ricevevano la trama completa ma solo delle brevi informazioni sulla serie animata.

  • @manurosy6428
    @manurosy6428 Před rokem

    Adoravo!!!

  • @silviafucchi4365
    @silviafucchi4365 Před rokem

    Anche a me ha sempre messo un po' di tristezza... Di questi anime anni 70 e 80 Non ho mai capito come mai non cambiassero gli abiti... Persino Heidi nella sua semplicità un paio di vestitini li aveva...mah mistero 😆

  • @aldomariaweber1
    @aldomariaweber1 Před rokem

    Ciao facendo debite differenze questa storia ricorda Jeeg Robot Acciaio.

  • @carmelafalcone7073
    @carmelafalcone7073 Před rokem

    che bello me lo ricordo😁

  • @MR-xx5ru
    @MR-xx5ru Před 7 měsíci

    Riflette la vecchia mentalità sulla donna e il suo ruolo indubbiamente. Mi affascina molto Cybernella, sei bravissima nelle tue analisi, che seguo con grande piacere. Ma, Cybernella può essere inserita nel gruppo delle maghette anche se in modo embrionale? Da qualche parte ho letto questa tesi. Lo stessa domanda me la pongo per "Ginny, una sirenetta fra noi". Grazie. Ciao!

    • @Iltempodeicartoni
      @Iltempodeicartoni  Před 7 měsíci

      sì, tradizionalmente sono inserite entrambe tra le maghette/majokko

  • @1berto74
    @1berto74 Před rokem

    bella la sigla cantata dai vianella...

  • @enricoorsettopavan9892

    Nota che la maggior parte dei manga e degli 'anime sono sviluppati esclusivamente per un pubblico adulto

  • @manurosy6428
    @manurosy6428 Před rokem +2

    Era un pò commovente lei voleva essere come gli altri bambini

    • @SuperEnea
      @SuperEnea Před rokem +3

      Brava infatti se senti la sigla italiana proprio le parole testuali sono cosa vuoi cosa vuoi e lei risponde diventare come voi. sigla magistralmente interpretata dai vianella che però per certi versi in senso musicale, assomiglia un po’ ad una vecchia canzone dei Beatles

    • @vampirelli3394
      @vampirelli3394 Před rokem

      Una sorta di pinocchio tecnologico.

    • @mondovideoludico7687
      @mondovideoludico7687 Před rokem

      @@SuperEnea si, melodia ripresa da obladi obladá

  • @cristinalapedota87
    @cristinalapedota87 Před rokem

    Ciao ,ma il manga originale di cibernella in Italia non è mai stato pubblicato? Ricordo la serie animata,molto bella e commovente,,,grazie

  • @nady3092
    @nady3092 Před 11 měsíci

    Ho una visione diversa rispetto alla tua sul messaggio, voluto o meno, di questo anime, in base proprio al tuo racconto ed alla tua interpretazione presentati nel video. È vero, oggi il personaggio di Cybernella verrebbe percepito come anacronistico ed addirittura come un modello femminile negativo. Penso che attualmente si cadrebbe nell'errore di sempre, ovvero quello di censurare, manipolare ed etichettare ciò che non è conforme al pensiero dominante del momento. Cambiano le epoche e talvolta le idee imperanti, ma non le modalità con cui qualcuno, non accettando un pensiero, un'opera artistica, o addirittura un racconto popolare (che ha archetipi e simboli ricchi di significati e quindi immodificabili ai fini del racconto stesso, come ad esempio i recentemente martoriati "La Sirenetta" e "Biancaneve"), inizia a disprezzarli, censurarli, stravolgerli, capovolgendone il senso. Per la società odierna sarebbe inconcepibile presentare al pubblico un personaggio femminile che ai propri poteri ed alle proprie capacità di supereroina preferirebbe tornare alla condizione naturale con cui è nata, per di più realizzandosi come moglie e madre. Sacrilegio! Ciò significherebbe trasmettere messaggi retrogradi, denigranti e limitanti per la donna, stereotipati da una cultura patriarcale ignorante e prepotente. Esattamente come fino a, circa, gli anni '60, una donna veniva percepita "aliena", "sbagliata" o immorale se dichiarava il proprio desiderio di affermarsi in campo lavorativo e magari, per sé, non desiderava particolarmente sposarsi, oggi la dinamica è la stessa, seppur per motivazioni opposte, ovvero scattano accuse di pericolose influenze di cultura patriarcale ogni qualvolta una donna sente il bisogno di costruire una famiglia e magari è "addirittura" disposta a rinunciare al lavoro (se lei e il partner possono permetterselo, ovviamente).
    Personalmente, conosco una donna giovane e dall'atteggiamento generalmente prepotente e autoritario che ha fatto queste scelte in autonomia e in accordo con il marito benestante, compreso il fatto di non lavorare fino al compimento dei 3 anni da parte del figlio minore, mentre un'altra giovane donna, serena e forte, ha preferito, discutendo con il compagno per far quadrare i conti, lavorare part-time per avere del tempo da dedicare a sé ed al figlio, condividendo l'impegno con il partner in base ai turni di lavoro. Io penso che, se una decisione personale, una scelta di vita parte dalla persona interessata, uomo o donna che sia, essa non può essere sbagliata per lui/lei; lo può essere per gli altri, ma al potente grido di "chissenefrega", è giusto che ognuno di noi costruisca la propria vita. Il problema nasce se una persona pensa di essere felice solo seguendo la massa, non riuscendo a leggersi dentro. Ciò che non è adatto ad un individuo, per un altro può invece essere la scelta giusta: è diritto e dovere di ognuno di noi conoscere ed accettare i propri bisogni reali. Ogni cultura, in ogni epoca, ha avuto ed ha i propri modelli di uomo e di donna ideali, sta ad ognuno di noi anteporre a questi l'ascolto di sé.
    C'è chi si sente eroe/eroina, chi moglie/marito e madre/padre, chi si identifica con tutti e tre i suddetti ruoli e chi ancora con nessuno di essi, ma con altri ancora e così via.
    Scrivo tali riflessioni perché, a quanto mi sembra emergere dalle tue parole, è Cybernella, spontaneamente, a desiderare di tornare ad essere una ragazza e non un cyborg, non per un'imposizione che lei riceve da altri, ma, al contrario, perché ha già fatto esperienza di entrambe le condizioni e preferisce la prima. Può essere influenzata dalla cultura di cui fa parte, dagli amici, dal padre, ma, se tale bisogno fosse soltanto il frutto di una forzatura esterna, Cybernella non lo sentirebbe suo e, dentro di sé, sarebbe più felice di essere quella che è ormai diventata, senza desiderare di tornare come prima. Fondamentale è infatti un particolare della sua vicenda personale: lei non ha scelto di diventare un cyborg, è stata resa un cyborg. Cybernella è nata umana ed ha vissuto da umana i suoi primi 11 anni: ha ricordi di sensazioni, esperienze, vissuti di cui ha comprensibilmente nostalgia. Inoltre, come tutte le undicenni, le è capitato di innamorarsi e, quando questo succede, sappiamo tutti che si vivono pulsioni e desideri sia fisici, che legati a progetti e sogni per il futuro, il tutto in base all'età che si ha e ad altri fattori personali e sociali. La condizione androide di Cybernella è perciò da lei percepita come limitante: la ragazzina è costretta a vivere due situazioni immodificabili e castranti in ogni senso, cioè, ella non può crescere e non può vivere la propria femminilità e sessualità. Non vede un futuro davanti a sé poiché non ha opportunità di scelta, ha soltanto una sola, immutabile e non voluta possibilità di vivere la condizione di eroina per l'umanità, ma prigioniera di sé stessa e del comprensibile ma egoistico bisogno di un padre che, per salvare la figlia dalla morte corporale, l'ha intrappolata in una vita terrestre infelice e, per di più, eterna (a meno che non venga distrutta come un qualsiasi altro oggetto tecnologico).
    Dunque, mi chiedo: perché Cybernella dovrebbe essere felice in una condizione che non ha scelto di vivere? Perché, secondo te, non può essere libera di sentirsi triste e, perché no, anche incazzata per una situazione che le è stata imposta, che le ha stravolto la vita e che l'ha modificata nel corpo? Cybernella sembra trasmetterci: chissenefrega se posso fare cose mirabolanti, non posso però vivere la normalità che mi spetta, soprattutto in un'età tanto delicata. Le è rimasta solo la libertà di sentire emozioni e di gridare, almeno in cuor suo, quanto desideri tornare com'era. Mi sembra contenta di poter aiutare gli altri con i suoi poteri, si prodiga per questo, ma non può e non vuole annullarsi come individuo, non può negare ciò che sente.
    Trovo allora che, proprio per il momento storico che stiamo vivendo e per le ideologie attualmente imperanti, un anime come questo sia interessante e stimolatore di riflessioni, soprattutto legate alla finitudine della vita umana, alla sua condizione naturale limitata ed effimera che si scontra con i nostri deliri d'onnipotenza, le manie di controllo e l'illusione di potersi elevare a dei e dee mediante la tecnologia. In Cybernella, il transumano rivela tutta la propria fallacia e pericolosità, mentre il rispetto della natura umana, del suo intrinseco libero arbitrio è la via per la felicità.
    Generalmente mi sento in linea con te, apprezzo molto il tuo lavoro di documentazione, l'importanza che dai alla lettura delle opere originali, compresi i classici della letteratura per l'infanzia e l'adolescenza che, come sostieni tu, è stato ed è tuttora utile e bello scoprire e riscoprire. Trasmetti amore e senso di rispetto per le arti della letteratura e dell'animazione e mi piace la tua voce rilassante.

    • @Iltempodeicartoni
      @Iltempodeicartoni  Před 11 měsíci

      Un po' accade anche con Jeeg Robot, soprattutto nel manga. Hiroshi ha un momento di sconforto, pensando che il suo corpo d'acciaio non potrà più sentire nulla. Detto questo, però, riesce a farsi forza e a superare quel momento perché sa che la sua missione è un'altra. Una missione salvifica. Questo, ecco, manca in Cybernella e fa calare un velo di malinconia su tutta la sua storia.

    • @nady3092
      @nady3092 Před 11 měsíci

      @@Iltempodeicartoni Forse manca perché Cybernella non sente sua una missione che le è stata appioppata senza che lei potesse avere voce in capitolo e che per giunta le impedisce di realizzare ciò che invece desidera in cuor suo. Hiroshi ha accettato la situazione, buon per lui e per l'umanità, lei no e non la biasimo. È un sano amor proprio, il suo, non egoismo o autocommiserazione, dimostrato anche dal fatto che, mentre Cybernella vive privata della propria natura, insoddisfatta e triste in tutta la fragilità dei suoi 11 anni, si prodiga comunque per aiutare gli altri, non trascorre tutto il tempo concentrata su di sé ma è comunque d'aiuto al prossimo. Non è menefreghista verso gli altri, è soltanto infelice per sé stessa.
      Secondo me è molto delicato, toccante e realistico questo passaggio, la rende "umana" nonostante lei la propria umanità l'abbia persa, di facile identificazione per i giovanissimi spettatori. Non ricordo con esattezza, ma credo che Hiroshi fosse più grande d'età rispetto a Cybernella, lei ha soltanto 11 anni... sta vivendo una fase estremamente difficile. Chissà che, con il tempo, non si rassegni alla vita da androide, seppur con una grande ferita nel cuore.

  • @marcelloromeo675
    @marcelloromeo675 Před rokem +3

    Si vede che non sei della generazione di quelli che hanno visto il cartone in tv quando erano piccoli perché alcune cose non le hai capite. La bambina era morta e il padre aveva costruito un robot che conteneva la coscienza della figlia e quindi Cibernella era una macchina cosciente che soffriva di crisi di identità come in altri grandi cartoni come Kyashan e Geeg Robot. Le azioni di forza dovevano essere nascoste per non rivelare i suoi poteri e non poteva vivere più di un anno perché poi la gente si sarebbe accorta che non cresceva. Il concetto di girl power è una paranoia inventata molti anni dopo con cui cartoni come questo non hanno niente a che fare.

    • @Iltempodeicartoni
      @Iltempodeicartoni  Před rokem +2

      Può essere che sia come dici tu, ma dal punto di vista schiettamente "fantascientifico" qualcosa non mi torna: il padre dice più volte che sogna di renderla nuovamente umana, quindi evidentemente qualche parte umana di Cybernella è rimasta, senza contare che non esiste alcun riferimento alla "coscienza" di cui tu parli e che sarebbe stata impiantata all'interno del robot. Cmq sarà anche il doppiaggio ma da questo punto di vista l'anime non chiarisce molto. Esattamente come in Jeeg robot, dove la fantascienza si spinge talmente oltre da risultare quasi un paradosso di tipo magico. Per quanto attiene il concetto di girl power, chiarisco che nel video volevo semplicemente far intendere che, con i canoni odierni e dopo l'avvento di Sailor Moon, probabilmente questo anime avrebbe avuto un epilogo e una chiave di lettura diverse.

    • @marcelloromeo675
      @marcelloromeo675 Před rokem +2

      @@Iltempodeicartoni la coscienza non viene citata perché i cartoni di una volta non erano come quelli di oggi in cui tutto viene esplicitato. Erano cartoni che andavano capiti e che ti facevano pensare. Io molti li ho capiti da adulto, quando ero piccolo erano solo cartoni

    • @marcelloromeo675
      @marcelloromeo675 Před rokem +1

      @@Iltempodeicartoni Per esempio l'uomo tigre è la storia di un uomo che per la sfortuna di essere orfano passerà tutta la sua vita da solo e a nascondersi dalla società e alla fine verrà ucciso da tana delle tigri che era l'organizzazione che lo aveva reso forte e ricco (sostituto della famiglia). Si potrebbe dire di un uomo che è stato sconfitto dalle sue paure perché non le ha mai superate. Ma queste sono cose che non sono esplicitate nella trama, ci vuole la sensibilità per notarle.

    • @Iltempodeicartoni
      @Iltempodeicartoni  Před rokem +1

      se fosse solo un robot però, non avrebbe senso la storia originale del manga che prevedeva che la ragazza avesse un limite di tempo per vivere e cioè di un solo anno... Mah, bisognerebbe leggere il manga che però in Italia non è arrivato... Per quanto riguarda Jeeg invece, Hiroshi Shiba è proprio un cyborg, perché è cresciuto. Suo padre gli impiantò la campana che aveva pochi giorni ma una parte umana gli è rimasta.

    • @marcelloromeo675
      @marcelloromeo675 Před rokem +1

      @@Iltempodeicartoni no è proprio perché è solo un robot che ha senso il motivo per cui può vivere solo un anno. proprio perché poi gli altri si sarebbero accorti che non cresceva. adesso non mi ricordo perché sono passati tanti anni ma mi sembra che nel cartone il papà ogni tanto le spiegasse anche queste cose

  • @TEXACO83ITA
    @TEXACO83ITA Před rokem +1

    Tra l'altro non mi sembra che sia il primo anime in cui la/il protagonista abbia super poteri ma cerca un profilo basso o addirittura la normalità, pensate anche a jeeg, il protagonista anche se salvatore dell'umanità lui odiava il fatto di non essere normale

  • @serenify9615
    @serenify9615 Před rokem

    la prima volta che lo vidi mi ha ricordato un'altro anime molto simile anche come tematica che è nana supergirl

    • @Hirpina81
      @Hirpina81 Před rokem

      Nel primo episodio di Nanà lo scienziato e creatore è lo studente che conosciamo come Leonetto che, progettando una creatura fantastica che lo faccia diventare ricco, sbaglia un calcolo, spara un raggio nel cielo e da lì, dalle nuvole, scende Nanà, vestita già alla marinaretta, svenuta. Nanà si risveglia nelle braccia di Leonetto e, sì, lui è responsabile della sua venuta al mondo, ma non si sa veramente lei cosa sia. Un angelo, suggerisce Bobolo, l'assistente nerd di Leonetto, ma non viene mai data una spiegazione chiara. Si sa solo che ha poteri grandiosi e che diventano ancora più efficaci grazie ai gadget di Leonetto, come la cintura e gli assistenti robotici Seven e Eleven. Nanà fa il verso a "Dottor Slump e Arale", che, a sua volta, è una versione ironica e buffissima della storia di AstroBoy.

    • @serenify9615
      @serenify9615 Před rokem +1

      @@Hirpina81 hai ragione ma nell'ultima puntata di nana lei rinuncia ai suoi poteri per vivere una vita semplice con la sorella in questo sono simili

    • @Hirpina81
      @Hirpina81 Před rokem

      @@serenify9615 - Questo non lo ricordo affatto; forse non ho mai visto l'ultima puntata. Nanà ha una sorella? Ricordo un episodio in cui Leonetto e Bobolo incontrano le loro controparti al femminile; queste tipe, una attaccata ai soldi e l'altra in costante attacco di mal di pancia, hanno creato Nanao, un ragazzo dal buon cuore e dai poteri fantastici come Nanà. 🙂 Appaiono solo una volta, per ridere; non ci tenevano tanto alla logica, quanto a divertire. 🙂 Il problema di essere diversi è costante in quei personaggi che hanno superpoteri unici in un mondo dove essi sono l'eccezione e non la regola. Anche a Superman viene l'idea di usare i suoi cristalli per diventare del tutto umano. Ma chi ha i poteri può sempre usarli a fin di bene. I personaggi riflettono sempre parecchio prima di decidere di liberarsene o di tenerli, ammesso che abbiano questa scelta.

    • @serenify9615
      @serenify9615 Před rokem

      @@Hirpina81 mi sembra di ricordare che lei all'inizio avesse perso la memoria e poi nell'ultima puntata la ritrovi e decide di partire con la sorella

  • @imvale3301
    @imvale3301 Před rokem

    😍😍😍

  • @robertamichielin4044
    @robertamichielin4044 Před 4 měsíci

    Candy e Albert notte ❤

  • @candycartomante
    @candycartomante Před rokem

    Ero piccola ma me la ricordo bene ✨✨✨

  • @ladyaileenVBooktuber
    @ladyaileenVBooktuber Před rokem

    Ricordo solo la sigla di quest'anime. :(

  • @erikpiga2900
    @erikpiga2900 Před rokem

    ma cosi, sembra un'Astroboy versione femminile un pò il classico di una società dopo bomba che affrontava il boom e la ricrescita come poteva è un pò il cliche, dell'abnegazione giappo dove l'importante è conformarsi o riuscire ad ogni costo come negli anime sportivi, gamba rotta chissene spalla distrutta ok molti che sono arrivati in Italia hanno questa dimensione e sopratutto parlano di famiglie sole con il marito morto o in un lungo viaggio di lavoro per migliorare lo status della famiglia, sono tutti interessanti anche a livello sociologico di un paese che era in cambiamento ed'esportava cultura in questo modo, oggi sono le serie coreane ieri i cartoni giapponesi

  • @barbarascarfiello7707
    @barbarascarfiello7707 Před 9 měsíci

    Molto simile ad Asto boy

  • @diademadiademoni202
    @diademadiademoni202 Před rokem +1

    Cybernella ho sempre pensato che fosse la figlia dell'Uomo da sei milioni di dollari e della Donna bionica. Certo che ritrovarsi in un corpo meccanico senza poter diventare quello che si è nati per essere (un essere umano adulto) è frustrante a dire il minimo.

  • @raffellatozzi1379
    @raffellatozzi1379 Před rokem

    Buonasera Io vorrei che tu parlassi di Don Chuck il castoro non so se lo conosci però è un cartone animato giapponese che io vedevo nel 78-79 e e poi mi piacerebbe che parlassi nuovamente di Georgie e dell'incantevole Creamy che sono i miei cartoni animati o erano i miei cartoni animati preferiti grazie Raffaella

    • @Hirpina81
      @Hirpina81 Před rokem

      Don Chuck Castoro lo vedevo anche io quando ero molto piccola; a volte era serissimo, nonostante si trattasse di animali antropomorfi molto carini, abitanti di un villaggio su delle alpi paradisiache. La sigla era di Nico Fidenco, sia quella di apertura sia quella di chiusura.
      Il padre di Chuck si chiamava Aristotele, mentre il medico del villaggio era una capra, chiamata dottor Mey. Poi c'erano i bulli, una volpe, un coccodrillo (con dei costumi ridicoli) e non ricordo il terzo della banda.
      Non ricordo con precisione un episodio in particolare ma la sigla mi è scolpita nella mente.

    • @raffellatozzi1379
      @raffellatozzi1379 Před rokem

      @@Hirpina81 buonasera Marcella scusa se ti do del tu E allora sì C'era il dottor che era la capretta poi c'erano Conta che era il lupo la volpe e l'orso non c'era non c'era nessun coccodrillo allora erano i nemici di cuck erano la volpe bianca con il musino giallo mi ricordo e ci aveva la salopette poi l'orso che aveva una specie di martelletti e poi il lupo che aveva una maglietta rosa con un disegno a zig zag al centro e questo cartone animato m'è rimasto proprio impresso anche perché io ho una memoria che si chiama memoria fotografica visiva quindi ricordo molto bene certi particolari non c'era nessun coccodrillo quello che dici tu è miscia l'orsetto dove c'era il coccodrillo e il fantasmino era solo un ricordo e Raffaella grazie

    • @raffellatozzi1379
      @raffellatozzi1379 Před rokem

      @@Hirpina81 scusa se c'è qualche errore di ortografia ma manda i commenti tramite il microfono quindi se ci sono errori è perché il microfono a volte percepisce male le parole

    • @Hirpina81
      @Hirpina81 Před rokem

      @@raffellatozzi1379 - Davvero? Ho mischiato i personaggi con Misha? Ah ah, e dire che di Misha ricordo a malapena la sigla! 😀 Non preoccuparti dell'ortografia, tutto è scritto bene. ;-)
      Il fantasmino credo che sia un errore del microfono, per l'appunto, perché l'unico che ricordo è Casper, che non è un anime; quello che si vedeva nei canali privati erano i tristissimi episodi della vecchia serie a cartoni in bianco e nero.
      Nessun problema a darmi del tu, se ti va. 😙

  • @marcoc.
    @marcoc. Před rokem

    1:14 in fondo a destra dell'immagine con le varie maghette, come si chiama la serie con quella protagonista?

  • @raffellatozzi1379
    @raffellatozzi1379 Před rokem +1

    Buonasera sono sempre io Raffaella senti e io vorrei suggerirti scusa suggerirti vabbè La principessa zaffiro già l'ho detto poi alla scoperta di Babbo Natale non so se lo conosci Era bellissimo questo cartone lo facevano intorno al 87-88 e poi David gnomo anche se non è un manga giapponese era comunque un cartone animato molto molto carino ehm poi vediamo un po' la principessa dai capelli blu Lucilla in Italia la chiamavamo così Alice nel paese delle meraviglie sempre versione giapponese perché l'hanno fatta anche a puntate era doppiata da Debora magnaghi e poi vediamo un po' machete oltre quelle che già citato non me ne ricordo e ah ah E tu mago pancione perché adesso hanno fatto la versione nuova ma non mi è piaciuta per niente Io ricordo quella anni 80 Poi Nino piccolo ninja che sono gli stessi disegnatori di Doraemon e poi tanti altri che adesso non mi vengono in mente Poi casomai degli suggerisco comunque è stato bellissimo il tuo video di Pollon è meraviglioso mi sono pisciata sotto dalle risate ricordarlo e George e l'incantevole Creamy sono stupende ti ringrazio e Raffaella

    • @iosonopseudonimo5529
      @iosonopseudonimo5529 Před rokem +1

      Una virgola o un punto a capo puoi metterli, ogni tanto?
      Sono gratis.

    • @raffellatozzi1379
      @raffellatozzi1379 Před rokem +1

      @@iosonopseudonimo5529 scusami Marcella ma io uso il microfono non me lo mette il punto e, capito non è che non lo voglio mettere io so scrivere solo che uso il microfono e purtroppo il punto e, non mi mette cioè se scrivo. Mi scrive. Ah no ma ha messo l'altra volta mi ha scritto punto però va bene allora cercherò di metterlo se mi mette; va bene lo so che sono gratis lo immaginavo avevo un sospetto hahaha ciao grazie

    • @iosonopseudonimo5529
      @iosonopseudonimo5529 Před rokem

      @@raffellatozzi1379
      Non sono Marcella, sono solo uno pseudonimo.

  • @stefanobasso617
    @stefanobasso617 Před rokem

    Mai visto cybernella.