Parole Proibite: Trattative

Sdílet
Vložit
  • čas přidán 18. 06. 2023
  • Perché non lo arrestano? Salvatore Baiardo, il gelataio di Omegna tiene banco sui giornali e le trasmissioni di inchiesta pubbliche e private da diversi mesi ormai. Su un punto sono tutti d'accordo: lui parla per nome e per conto del suo boss Giuseppe Graviano, capo della famiglia di Brancaccio, quartiere di Palermo. È lui che quasi tre anni fa in un'udienza del processo 'ndrangheta stragista aprì "il fuoco" contro Silvio Berlusconi. Secondo il boss mafioso condannato all'ergastolo l'imprenditore di Arcore si fece prestare, agli albori della sua carriera, 20 miliardi di vecchie lire e solo adesso, morto il nonno, morto il padre, chiede a Berlusconi di saldare il suo debito.
    Quando i fratelli Graviano furono arrestati nel '94 Baiardo fu indagato per favoreggiamento per aver garantito la latitanza dei due mafiosi di Brancaccio ed è stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione. Negli anni '90 Baiardo rilasciò diverse dichiarazioni alla divisione investigativa antimafia ma non volle mai firmare un verbale, solo adesso in questi ultimi mesi è stato interrogato cinque volte dalla procura di Firenze che indaga sui mandanti esterni delle strage mafiose del 93 (Firenze, Roma, Milano).
    Baiardo ha usato i media per lanciare messaggi, per ritrattare, depistare e dare notizie. L'ultima è quella di aver scattato tre fotografie che ritraggono Berlusconi, il boss Giuseppe Graviano e il generale dei Carabinieri Francesco Delfino.
    Ne Parliamo nella puntata di Parole Proibite: Trattative.

Komentáře •