Il motivo per cui l autonomo si sente spremuto molto più del dipendente è perché il dipendente non ha mai disponibilità dei soldi che versa di tasse. È una sottigliezza psicologica che non dovrebbe avere importanza ma la ha.
E in più un piccolo autonomo che mettiamo abbia uno o due dipendenti percepisce le tasse sullo stipendio del lavoratore come tasse applicate a se stesso, non al reddito del suo dipendente. Tant'è che l'uso spropositato delle finte partite Iva per assumere un dipendente non portano un euro a vantaggio a quest'ultimo. Vengono utilizzate dal titolare per abbassare il costo del suo stipendio.
Vero che di fatto un dipendente non ha la disponibilità del proprio stipendio lordo, però lo vedi e ne hai contezza che quel lordo di 3000 in busta paga (cifra a caso) diventa quasi la metà da netto. Al contrario dell'autonomo il dipendente non ha leve (legali o no) per fare in modo che quel netto aumenti a parità di livello contrattuale. Sicuramente negli anni la classe dirigente del paese è riuscita a scontentare un po' tutti.
Grazie. Ho fatto un po' fatica a seguire il filo del discorso. E' vero. Chi ci smena non si lamenta. Mai. Sono anch'io stupito di come gli italiani siano disposti a pagare senza battere ciglio quando lo stato elargisce in qualche modo benefici a specifiche categorie. E' come se gli elettori non fossero in grado di cogliere la connessione tra spese e tasse. Per quanto riguarda specificatamente i lavoratori dipendenti credo che l'indifferenza alle tasse derivi dal meccanismo del sostituto d'imposta. I soldi che vanno in tasse non li vedono proprio. E' come se non ci fossero. Se proprio hanno qualche interazione col fisco è per avere indietro parte delle tasse pagate a seguito di detrazioni. Per IMU, TARI, et. che escono dal portafoglio, si incazzano anche i dipendenti.
Faccio la grafica e sono in regime forfettario. Da quello che fatturo, vanno tolti il 27% di INPS, il 15% di tasse, il costo della commercialista, il costo delle attrezzature, i canoni per i software, per il sistema di fatturazione elettronica, per i servizi cloud, per l'hosting, etc. etc. Ometto bollette e spese di locazione perché, lavorando a casa, le pagherei comunque (circa). Ometto il fatto che alcuni clienti decidano di non pagare per il lavoro svolto e consegnato, per qualsivoglia motivo. A conti fatti, a fine anno mi resta in mano mooooolto meno di metà fatturato. E in tutto questo, come molti hanno già specificato, non ci sono ferie, né malattia, né cassa integrazione se le cose vanno male. E neanche tranquillità mentale, a dirla tutta. Davvero siamo qui a dire che i dipendenti sono una categoria che dovrebbe lamentarsi? Se qualcuno mi avesse mai offerto un contratto decente, avrei già stracciato la p.iva senza pensarci troppo.
idem da fotografo ma con stessi numeri e concetti. mi sembra assurdo dire che dovremo essere tassati come i dipendenti. Allora a sto punto esigo ferie pagate, mutua, tredicesima e quattordicesima su paga media mensile. Non è possibile che dobbiamo accollarci il rischio d'impresa più le tasse da dipendenti, sarebbe una follia
“Se qualcuno mi avesse mai offerto un contratto decente…” quindi hai scelto la partita iva perché i contratti da dipendente erano meno convenienti, direi che questo chiude il discorso! A parte il sarcasmo, qui non si parla del grafico, architetto, fotografo che tenta di fare azienda nel suo piccolo, anche solo per essere libero di esprimersi come vuole nel proprio lavoro. Non vi invidio ma vi stimo. Si parla di chi fattura ben di più e magari la parte che eccede i 65k non la fattura proprio. Capisci che ad un dipendente che paga il suo 40%/50% tra tasse e contributi senza possibilità di evadere un po’ girano…
@@MrLuciaio più che "meno convenienti", definirei le offerte che ho ricevuto "indegne". A una persona con più di 40 anni d'età e con esperienza più che decennale non puoi proporre circa mille euro al mese per 40+ ore settimanali. Anche se non la considerassi una proposta vergognosa, farei proprio fatica a camparci. Ah, ovviamente si parla sempre di tempo determinato o formule balorde. Qualcuno mi ha anche proposto contratti di apprendistato (è vero che non si finisce mai di imparare, ma nel mio CV ci sono anche parecchie docenze: pur con tutta l'umiltà che posso riuscire a racimolare, propormi stagismi vari nel settore in cui io stessa ho insegnato è vagamente offensivo). Sul discorso "evasione": non posso parlare per gli altri, ma per me sarebbe proprio impossibile evadere, anche se volessi. Lavoro solo per aziende, che pagano con bonifici. Sul discorso "parte che che eccede i 65k": ah ah magari, ma chi ci arriva mai a 65k. Se il dipendente paga 40-50% di tasse e contributi, è comparabile con quanto pago io. Solo che io non posso manco detrarre le spese mediche, per non parlare dei vari bonus… e a un certo punto il bonus psicologo mi sarà indispensabile, eh! :D
@@taniaferrari8259 possono evadere su secondi lavori senza contratto ma le tasse sullo stipendio vengono prelevate direttamente dal datore di lavoro, quindi non si può evadere… poi non ho mai detto che tutti gli autonomi evadano, ma tecnicamente hanno più possibilità di farlo e statisticamente lo fanno di più.
Michele la questione della tassazione sul lavoro dipendente non la conoscono o percepiscono perché non viene comunicata sia nel dibattito pubblico che nelle modalità di pagamento: ai dipendenti arriva lo stipendio. Tutto viene fatto in automatico o dal datore di lavoro. Viene percepita quindi come tassazione sul "Padrone", non sul lavoro dipendente.
È anche vero che a tasse invariate, prendere il lordo non cambia niente al dipendente, al massimo è una rogna in più ricordarsi ogni volta di lasciare una parte dello stipendio da parte per pagare i tributi.
@@sebastiancrenshaw851 certo. ma si ipotizzavano questioni psicologiche e non effetti reali sul reddito c'è comunque un'altra differenza che il dipendente può fare un bilancio preventivo dei suoi redditi - può progettare meglio. la partita iva molto ma molto meno se va in banca le spiegano sui livelli diversi di rischio.
ciao , mia esperienza qui in Australia ,siamo tutti uguali ,autonomi e dipendenti ,un autonomo può essere dipendente a percentuale ,un dipendente può essere libero professionista a percentuale ,tutti hanno diritto alle detrazioni se sono parte del lavoro. un dipendente può detrarsi le spese avute . poi il tax office controlla tutto rigidamente ,se ci sono discrepanze chiede informazioni,se ci sono frodi apre il braso! ciao vi seguo sempre da Sydney
@@RemoteMeat Attenzione che maternità e disoccupazione sono corrisposti dall'INPS e non centrano niente con l'IRPEF ma con i contributi, anche in questo caso i dipendenti ne versano di più, gli autonomi in alternativa, con la quota di contributi che risparmiano, possono attivare delle assicurazioni o ancora chiedere al legislatore di aumentargli i contributi per accedere a delle garanzie maggiori.
@@RemoteMeat la maternità non esiste per nessuno ,esiste la possibilità del congedo parentale ,che è dato dal governo e può essere chiesto da tutti , perché tutti i lavoratori sono uguali . Il governo da un servizio indipendentemente tu sia libero professionista o dipendente , perché non vi è differenza , tutti possono chiedere abn (la partita iva ) non ha un costo ,si può usare per una fattura , essendo dipendenti . L'unica cosa che conta è pagare le tasse
@@RemoteMeat la disoccupazione è per tutti uguale ,se sei disoccupato è per una ragione ,se rientra nelle motivazioni assistenziali si ha diritto al sussidio universale ,che è per tutti gli australiani ,i giovani dai 18 anni
Una domanda per capire meglio: ma i soci di una società di capitali (es. s.a.s.) pagheranno l'aliquota della flat tax sugli utili, come ora, o sull'intero fatturato ?
Interessante l'approfondimento sull'argomento flat tax. Spiace invece rilevare (da autonomo con anche un contratto da dipendente) che si è parlato della differenza tra autonomi e dipendenti in Italia letteralmente senza avere idea di quale sia la realtà (al di là delle aliquote per l'una o l'altra categoria). Forse è davvero una cosa che si coglie solo dopo averla provata personalmente (e per un tempo sufficientemente lungo).
Flattax, Presidenzialismo, migranti... CHISSENE..!! TUTTE BUFFONATE!! In questi due anni ci hanno massacrato con la politica sanitaria Covid..poi è arrivata la guerra in Ucraina a peggiorare la situazione economica. Entrambe le cose ancora esistono, ma NESSUNO in campagna elettorale, Salvini in primis, dice una parola a riguardo. Eppure sono due situazioni da cui dipende molto del nostro futuro prossimo!! E io dovrei votare un pirla che parla di flattax? Ma vaff...
Live molto chiara, anche per chi, come il sottoscritto, è autodidatta in economia. Anche in questo caso sono emerse delle differenze a livello fiscale, che poi si ripercuotono a livello sociale, che sicuramente non stanno facendo bene alla produttività del Paese. Tutti temi che i politici NON VOGLIONO AFFRONTARE, perché ci sarebbe poi qualcuno da scontentare, quindi meglio far finta di far contenti un po’ tutti e intanto la voragine dei conti pubblici si allarga.
Dovreste dare equilibrio ai volumi degli intervistati perché Boldrin ha il volume alto, Dario medio, Franz basso...ogni volta devo regolare il volume...
Secondo voi che effetto avrebbe una riforma che lasciasse oltre a IVA solo IRPEF, IRES con moltissime aliquote (tipo anni '70) - così da eliminare scaloni - ma oltre queste imposte nessun balzello accisa o altra imposta? Non aumenterebbe forse la tendenza a imprendere?
1:29:45 bravo Franz, che parla dei contributi. Aggiungo che quella percentuale la pagano solo chi percepisce redditi inferiori a 110.000€/anno. Chi guadagna di più, paga una percentuale inferiore!
Secondo me esistono delle tutele in più per i dipendenti, ad esempio le ferie pagate e la malattia. Un libero professionista che va in ferie non fattura in quel periodo e quindi non percepisce reddito, se si ammala l'indennità di malattia non mi sembra comparabile come importo erogato nè come condizioni di erogazione; il dipendente percepisce lo stipendio, il libero professionista a volte non riesce a riscuotere il dovuto nei tempi concordati. Mi stupisce un po' vedere che questi aspetti vengono considerati ininfluenti.
Ma le ferie pagate da chi poi? Ti spiego come funziona, io dipendente firmo un contratto per 28.000€/anno per circa 11 mesi di lavoro il tutto è erogato in 14 rate, mi dici cosa intendi per ferie pagate? Per capirci, se la legge lo permettesse e il dipendente volesse lavorare per tutti i 12 mesi e la cosa fosse gradita anche al datore di lavoro, i 28.000 diventerebbero circa 30.500, cioè un mese in più di lavoro. L'indennità di malattia non è comparabile (e ci mancherebbe), perchè l'imprenditore versa molto meno di contributi sociali rispetto ad un dipendente, con quello che risparmi puoi farti un'assicurazione e una pensione integrativa. Io ribalterei la cosa, visto che paghi un terzo della mia irpef a parità di reddito, e l'irper serve per pagare sanità e istruzione in maggior parte, facciamo che quando una partita iva in regime forfettario manda i figli a scuola paga il 50% dei costi per l'istruzione dei figli? stesso discorso quando va in ospedale con un mal di pancia?
@@pippotonello8667 il concetto è semplice: sei un dipendente tu vai in ferie, non lavori, lo stipendio ti arriva ugualmente, come se avessi lavorato. Se sei un libero professionista vai in ferie, non lavori, nei giorni che sei in ferie non fatturi e quindi in tasca non ti entra niente. Le ferie sono un diritto sancito per legge per i dipendenti.
@@pippotonello8667 lo hai detto tu: la legge NON permette ai dipendenti di lavorare quando si è in ferie in cambio di stipendio maggiore. È proibito. Le ferie non sono monetizzabili. Il lavoratore autonomo, di solito, ma non sempre perché dipende da che autonomo sei, quando va in ferie sa che non incasserà un euro durante le ferie. Detto senza acrimonia a volte mi sembra che i dipendenti non si rendano conto di tutte le tutele che il lavoro dipendente dà. Certo, ogni medaglia ha il suo rovescio, per esempio il lavoratore autonomo potrebbe compensare lo svantaggio delle ferie non pagate guadagnando molto di più nel resto dell'anno. Ma difficilmente è fattibile. Oppure un vantaggio potrebbe essere che va in ferie senza dover chiedere il permesso a nessuno, ma anche questo è difficile perché i clienti esigono che le prestazioni vengano erogate in certi tempi, se non rispetti le scadenze perdi il cliente. Amico mio, apri una partita Iva e poi ne riparliamo...
@@aldocolamartino2991 Pensavo che il mio ragionamento fosse semplice ma a quanto pare non è cosi, provo a ripeterlo, il dipendente lavora 11 mesi all'anno per un totale lordo, questo è l'accordo tra il datore di lavoro e il subordinato, nessuno paga nessuno per stare al mare, il datore di lavoro paga il totale lordo annuo per 11 mesi di prestazione, poi il fatto che questo totale sia diviso in 14 mensilità, che sia garantito al dipendente un periodo a scelta (mica tutte e 4 le settimane) per non lavorare, sono tutte regole stabilite nel tempo tra le parti. Detto questo ho avuto la partita iva per oltre 10 anni e so di cosa parlo.
Anni fa esisteva il regime delle "nuove iniziative produttive" che è stato quello più sensato dei vari sistemi successivi. Regole di determinazione del reddito (comprese regole iva) ordinarie, con tassazione agevolata e "secca" per i primi 3 anni. Si poteva semplicemente agire o sull'aliquota o sul periodo. Ma in Italia va di moda sbandierare le "riforme" che si traducono in delirio fiscale.
Il ragionamento del "meno tutele meno tassazione" è perfettamente integrato nel sistema economico, visto quanto è diffuso il suo caso più estremo: il lavoro nero. Zero tutele, zero tassazione. Tutta ciccia. POco ci manca che introducano una soglia tollerata di lavoro nero XD
poi però accedi a tutti i servizi comunque sanità scuola e quello che neppure sai e non vedi perchè ogni cosa ha un suo costo anche l'asfalto sulle buche della stradina di casa
Molte di queste soluzioni di tassazione vengono spinte sostenendo che andrebbero a ridurre l'evasione fiscale che, mi sembra che siamo tutti d'accordo, é il vero dramma italico. Ora pongo una domanda: ma é così enormemente illiberale o ingiusto controllare tutti i flussi bancari per ridurre l'evasione? É una domanda magari ignorante ma sincera, per cui ringrazio chiunque voglia rispondere senza fare gli esempi del povero pensionato che deve poter regalare dei soldi al figlio senza che nessuno lo controlli. Grazie.
Ho appena realizzato che Liberi Oltre Le Illusioni si può abbreviare in LOLI! Mettiamo su una lista con Tinto Brass come front man, raccogliamo il 40% e poi sveliamo le nostre vere intenzioni riformiste.. 😂 Magari cambiamo il nome in Liberi Oltre Le Inibizioni..
la logica c'è-- i dipendenti sono circa 18 milioni e non possono dichiarare il falso ne evadere. sono entrate sicure al 100% e sono numericamente più degli autonomi, quindi sono quelli che devono pagare per tutti. per quanto riguarda le tutele, i ccnl sono una pagliacciata. sono diventati ccnl padronali dove il datore di lavoro può licenziare il dipendete per dei cavilli, il dipendente ha 1000 doveri e i salari minimi sono ridicoli.
Io la cosa che non ho mai capito delle assicurazioni per gli autonomi è perché non ci sia la copertura per la malattia, veramente incomprensibile, il fatto che sia annesso al rischio del lavoro come. Dice Boldrin non mi convince affatto, il fabbro non può avere l'influenza?
Comunque tutti dimenticano o tralasciano lassunto che prima di tutto il cittadino deve pagare le tasse poi si fanno le cose di fino.Ad oggi chi lavora regolare paga le tasse per se e per chi non le paga.Ecco perche' sono alte le contribuzioini.Adesso non ditemi che nel mondo e' famoso che molti italiani non pagano le tasse e ce' una morale a proposito molto bassa .Quindi di cosa stiamo parlando ? Cioe' metto una tassa comune a tutti cosi incentivo a pagare le tasse a chi non le paga tagliando le gambe a tutti i redditi bassi reali considerando poi che le aspettative di crescita reddituale sono oramai una chimera ?
Sarebbe corretto attuare un contenimento della spesa attualmente visto la disponibilità del pnrr con cui sostenere comunque gli investimenti pubblici ?
Però io p.iva sono obbligato a pagare quest'anno gli anticipi contributivi e fiscali su un reddito che FORSE vedrò l'anno prossimo. Un dipendente paga lo stesso gli anticipi, ma fondamentalmente il reddito è sempre quello, anzi, può solo che aumentare. Ed ancora, se per la sanità lo stato dice: "assicurati", io rispondo: "obbedisco", ma a quel punto pretendo di farlo anche per la pensione, quindi tanti saluti alle gestione separata. Tassami come un dipendente, ma concedimi una libertà totale e non solo quando serve a te stato per risparmiare sulle tutele agli autonomi.
per completare il quadro elettorale manca solo cetto laqualunque che offre una flat tax al 10%... anzi no 5%, e un bonus una tantum di 1000, anzi no 2000 euro a tutti gli italiani bambini compresi, e ovviamente più pilo per tutti
Dai che barzelletta la proposta di fdi, in pratica se io ho un'impresa mi conviene con un processo a fisarmonica tirar fuori un anno 10.000 euro come redditi personali e l anno dopo un milione di euro, abbassando drasticamente sia la tassazione sugli utili d impresa che sui redditi personali. E cosi via con questa oscillazione porterei a casa una tassazione media ogni anno tra ires irap e irpef del 34% invece del 54/60%
Che poi non si potrebbe vedere la differenza tra (i) il salario percepito dai dipendenti durante il periodi i malattia (ii) e il risparmio con regime forfettario di un autonomo. Naturalmente facendo delle stime medie per periodo di malattia e soglie di salario.
Il 15% del regime forfettario è calcolato sul lordo incassato, non sul netto. Risulta essere vantaggioso per chi non ha spese (che non si possono dedurre) ma man mano che il margine di profitto si riduce l'aliquota sul reddito netto percepito di fatto aumenta. A questo si aggiunga che l'INPS va pagata in quota fissa.
Nono, nel regime forfettario l'imponibile Irpef e Inps corrisponde al 70% circa del fatturato (varia in base al codice ateco). In pratica il volume dei costi sul fatturato viene deciso in maniera arbitraria per semplificare il calcolo della dichiarazione dei redditi
@@PC-cq9fk Dipende dalla cassa di riferimento, per chi è in gestione separata l'INPS è calcolata su base percentuale mentre per chi sta nelle casse artigiani/commercianti è calcolata in valore assoluto, ovvero regressivamente, fino a un certo livello di reddito. Ma al di là delle minuzie tecniche ciò che va chiarito è che quello dei forfettari è un sottomondo a sé, con differenze incredibili a seconda dell'attività svolta, c'è chi paga poco e chi molto. Può sembrare assurdo ma io nel primo anno di attività mi son ritrovato a pagare più del 100% tra imposta sostitutiva e INPS.
@@davidecorda7392 io sono forfettario e sto in gestione separata con un lavoro con pochissime spese che potrei detrarre. dirò la verità per me è una manna come regime.
Perfetti. Lo stesso vale per il bonus "rientro cervelli". A me è sempre sembrata una manovra discriminatoria. Non vedo proprio perché io che sono rimasto in Italia devo pagare più tasse, di uno che è immigrato all'estero per due anni.
Il forfettario non scarica l iva di tutti i costi d impresa..... perciò okkio.solitamente non sono persone messe alla grande.nei trenta minuti iniziali sembra che il problema sia il forfettario ma se non si sa quanti hanno aderito da quando è stato creato e quanto incrementa annualmente......boh?poi c'è da ipotizzare l eventuale evasione dei forfettario perché quella la fanno sempre.
Come ho specificato, quasi 2 milioni hanno aderito. E cresce. Con l'estensione a 100mila arriveremo facilmente a +3M ... Costi: vorrei davvero un confronto pubblico fra i costi che l'autonomo ritiene di dover legittimamente scaricare e quelli che il regime forfettario, via codici settoriali ATECO, permette di scaricare. Qualcuno si offre volontario?
@@LiberiOltre facilmente reperibile un commercialista se vuoi ti do mail , oppure tra di voi c'è anche un tizio bravo che ha fatto un video sul ecobonos,e prima fisco quasi amici mi sembra .
@@giovannighisolfi7895 il forfettario nasce distorsivo all'origine in quanto il requisitò è il fatturato (incassi per essere preciso) e non l'utile. Posso essere forfettario se incasso 65k senza costi mentre il mio collega che incassa 100k con 50k di costi non può aderire nonostante un utile sostanzialmente inferiore.
Sul finale si auspicano una serie di semplificazioni, ma andrebbero a ridurre il lavoro di tutto un settore di consulenti, commercialisti avvocati e azzeccagarbugli vari che nel bene o nel male supportano il cittadino comune, il professionista, l'imprenditore nel districarsi nella complessità di leggi e regolamenti statali, regionali, comunali e di tutti gli altri mille enti coi quali ci si deve rapportare nella vita quotidiana. Tutto questo bacino di professionalità non produce, bensì aggiusta, applica pezze, insomma sono posti di lavoro, ma lavoro potenzialmente superfluo, ma per come è lo stato del sistema indispensabile. Se tutto questo sforzo fosse dirottato in innovazione e ricerca il beneficio sarebbe evidente. Che ne pensate?
Sicuramente un fisco più semplice implica il minor ricorso a consulenti, che tuttavia rimangono per le questioni più complesse. Se il fisco funziona, quando il cittadino ha un dubbio telefona e gli rispondono.
Dal punto di vista strettamente fiscale trovo che il regime forfettario rispetto al regime dipendente sia ingiusto. È tutto da provare che una persona in regime forfettario sia amante più del rischio, che abbia più tempo libero ed anche che abbia più skills di un dipendente... Ci sono casi di autonomi in forfettario che lo hanno accettato per necessità di lavorare e sono proprio quelli che essendo micro o singoli sono amche i meno prpduttivi essendo poco organizzati nel senso di impresa, appartengono in gran parte al settore dei servizi. Molto spesso si utilizza in modo "distorto" il forfettario per utilizzare competenza es.in azienda/studi, a scapito di una flessibilità che manca nel mondo del lavoro dipendente proprio per la presenza di TUTELE presenti in quest'ultimo. Queste tutele molto spesso frenano le assunzioni di personale dipendente. Chi è in regime forfettario non vuole la "cassa integrazione degli imprenditori" come scritto da qualcuno sopra e non vuole nemmeno "meno tasse", quelle le vogliono tutti; ma solo meno compliance fiscali da fare in considerazione del micro fatturato che producono. Non si può comunque pensare che la flat tax introdotta per semplificare e sopperire alla mancanza di organizzazione da parte dello Stato risolva le complicazioni del sistema fiscale italiano che è in gran parte da rivedere.
Il problema che poni è pure giusto, ma la soluzione assolutamente no. Il problema è che tutte ste p.iva “fasulle” non ci dovrebbero essere, punto. Se il problema sono le regole del mercato del lavoro allora si intervenga su quelle e si lasci in santa pace la fiscalità, il cui obbiettivo principale è coprire le enormi spese dello Stato, non aggiustare le storture create da una legislazione inadeguata
@@matteo5687 esatto è proprio questa confusione che vedo tutti i giorni che è da sistemare e la soluzione non è la flat tax ma il tema si deve spostare su altri piani. Il lavoro e la fiscalità in generale
La questione delle false partite Iva non è punibile dando un'occhiata al numero di clienti che ti pagano in un anno? Mi pare che uno solo non possa eccedere il 70% del fatturato (è così nei Paesi Bassi dove vivo). La mancanza di organizzazione dell'organico tributario farebbe la differenza in questi casi come dice Franz. Il problema sembra che è tutto una toppa messa sopra un'altra toppa. Sì può essere agilmente liberi professionisti e dipendenti in Italia? O è un casino?
Ribadisco: non ti va di fare l'autonomo? Chiudi e ti trovi il lavoro da dipendente. La domanda non manca, specialmente al nord, e, se sei bravo diventi dirigente subito. Fine di quell'argomento francamente ridicolo. Quelli che lo hanno accettato e sono "micro o meno produttivi" dovrebbero trovarsi un altro lavoro e diventare produttivi, non venire sussidiati da noi produttivi che paghiamo il 70% del reddito lordo in imposte, tasse e contributi. Detto altrimenti: hai appena confermato che il forfettario per l'autonomo serve per mantenere i parassiti a spese altrui. Non e' solo il forestale calabro ad essere un parassita. Le "tutele" quali? Post Jobs Act e mille altre modificazioni nel settore del lavoro DIPENDENTE PRIVATO mi potresti dire quali sarebbero le particolari tutele di cui ti lamenti? Ed inoltre SE un'azienda sceglie, caso frequente, di usare il consulente esterno questa e' una scelta dell'azienda. Cosa c'entra il sistema fiscale?? Nel mondo aziendale USA, dove il rapporto di lavoro dipendente e' certamente flessibile, l'assunzione on and off di consulenti esterni per i piu' diversi lavori e' frequentissimo. CHE DIAVOLO C'ENTRA TUTTO QUESTO CON IL REGIME FISCALE? Continui a lamentare che esiste mercato e concorrenza e chiedi che lo STATO (che, ne sono certo, da autonomo critichi ogni giorno) ti PROTEGGA e SUSSIDI tassando i dipendenti e detassando te!! Avete troppe compliance per il micro fatturato che producete? Vero, siete inefficienti infatti! CHIUDETE e ANDATE A LAVORARE DA DIPENDENTI. Cosi', magari, diventate produttivi e smettete di essere evasori fiscali o anche solo elusori fiscali protetti da una legislazione socialistoide. Semplice, no?
@Andrea Gomiero "Molto spesso si utilizza in modo "distorto" il forfettario per utilizzare competenza es.in azienda/studi, a scapito di una flessibilità che manca nel mondo del lavoro dipendente proprio per la presenza di TUTELE presenti in quest'ultimo. Queste tutele molto spesso frenano le assunzioni di personale dipendente." Infatti il vero motivo che spinge a preferire una P.IVA è la totale assenza di tutela del lavoratore,e spesso costa anche meno del dipendente,anche se poi di fatto ha gli stessi obblighi se non di piu del dipendente,ho avuto la pessima idea di lavorare con P.IVA per 2 anni,poi sono rinsavito...
Sicuramente mi sbaglio perchè conoscete le questioni economiche molto meglio di me, ma ho l'impressione che se non ci fosse un possibile vantaggio economico nella libera impresa, tutti cercherebbero lavori dipendenti che comportano molti meno cazzi (maternità, ferie pagate, malattia, orari predefiniti, straordinari, non avere la necessità di andare a ricercarsi clienti e potrei andare avanti per parecchie righe con la lista) e pochissimi offrirebbero lavoro ad altri, Sono sicuro che ci sia qualcosa che mi sfugge, perchè è da parecchio che seguo LO e sono sempre stato d'accordo con quello di cui parlavate nei video, in questo caso mi sembra che parliate di cose totalmente distaccate dalla realtà, ma ripeto, siete sicuramente più preparati di me, e non lo dico con ironia deve esserci qualcosa che mi sfugge
Concordo in pieno, non seguo proprio il vantaggio di avere un reddito da forfettario equiparato ad un lavoro dipendente. Dopo vanno decurtate le tasse, i contributi, il commercialista. E non si nessuna tutela, maternità, malattia.. se si vogliono vanno integrate privatamente sborsando altri soldi... Tutte spese appunto che non vengono conteggiate dal regime forfettario. Per non parlare del TFR...
i vantaggi probabilmente sarebbero di altro tipo, flessibilità lavorativa, possibilità di delegare il lavoro, soddisfazione di aspirazioni individuali (essere proprietario di Gucci e dargli il tuo nome ha un impatto sociale, essere il parrucchiere delle modelle di Gucci ne ha un altro)
C'è una questione: che il lavoratore autonomo "guadagna" di tasca sua e incassa pure l'iva che sente sua e quindi si sente vessato dall'imposizione fiscale e di contributi, mentre il dipendente percepisce un netto e tutte le tasse sono in testa al datore di lavoro. È vero che deve poter sopravvivere un incentivo economico ma non può essere ampia la forbice tra redditi complessivi simili equiparabili. Intendono questo. L'imposta al 15% fino a 65 k e' un regalo a quei professionisti al margine, o anche a quelli assimilabili come false p.iva. un sistema più equo dovrebbe aiutare le p.iva a creare imprese con più dipendenti, e non agevolare il contrario
@@chiaramartelli9536 Ma guarda che malattia, maternità ecc. sono corrisposti dall'inps che attinge dai contributi e non dall'irpef, e guarda caso i dipendenti pagano molti più contributi, l'autonomo come dici può fare un'assicurazione con i soldi che risparmia dai contributi rispetto al dipendente, non vedo cosa centri in tutto questo l'irpef. Altra cosa è il TFR che sono soldi propri del dipendente accantonati dal datore di lavoro, l'autonomo può crearselo da solo accantonando in un fondo.
@@pippotonello8667 non esiste solo l'INPS, ci sono anche altri enti previdenziali. Credo che bisognerebbe provare sulla propria pelle quello che significa. E come è stato detto, la libera professione viene spesso imposta in certi contesti lavorativi, non è una scelta. È vero che uno può rifiutare ma a quel punto si cambia tipo di lavoro.
Video interessante ed in gran parte condivisibile. Solo un po' troppo sbilanciato a favore dei dipendenti: per prima cosa, non è proprio vero che i dipendenti non detraggono le spese per la produzione del reddito. Le detrazioni sul lavoro dipendente sono proprio quello e sono anche elevate per le fasce più basse, fino ad azzerare l'IRPEF dovuta. Poi queste detrazioni decrescono fino ad azzerarsi a 50k euro: come se dai 50k in su il dipendente non avesse spese per recarsi al lavoro... Più in generale, non è corretto dire che " i dipendenti" come categoria sono tartassati: da anni, a partire dal famoso Bonus Renzi, non pagano più un centesimo fino a 14/15k euro e pagano comunque poco fino ad almeno 30-35k euro (molto meno di quello che costano anche solo per la sanità). Quelli che pagano tanto e per tutti sono quella minoranza di dipendenti sopra i 40k di lordo, che sono esclusi da tutti i bonus e dei quali non frega niente a nessuno. Solo quelli.
provo a rispondere alla domanda di Michele sul perché i più "tartassati" non si impegnino e forse spiega anche perché i lavoratori dipendenti tendono a solidarizzare con gli autonomi, i dipendenti non si percepiscono come aventi reddito lordo che tramite imposte diventa netto ma riflettono tutto sul netto. Io prendo 1600 al mese, tu prendi 1850 al.mese e così via.Gli autonomi non dicono mai quanto.realizzanondi netto ma dicono solo quanto pagano di tasse. i dipendenti non sono "consapevoli" che pagano tasse tramite le aziende che li assumono. Lamentela tipica del dipendente "aumenta bolletta" lamentela tipica autonomo "tante tasse sul fatturato". io ho un lordo che oscilla tra 30 e 33 k l anno e 200 euro mese di detrazioni (assegno unico) onestamente con 2400 in meno di tasse la mia aliquota non è molto lontana dal 23 per cento del berlusca. cambia se sono un dipendente di alto livello da 80k l anno
Se sei un dipendente con un lordo tra 30 e 33k annuo probabilmente hai già una aliquota Iroef al netto delle detrazioni da lavoro dipendente inferiore al 23%. I 2.400 dell'assegno unico sono un beneficio ulteriore, altra cosa che si aggiunge
La tassazione del dipendente rispetto all’autonomo è doppia, ma l’autonomo ogni anno riparte da zero, se si ammala non fattura, al contrario del dipendente che si mette in malattia, non è proprio una condizione paragonabile
@@fra7530 perché la polemica non l’ho fatta io, non so io che mi sono lamentato della mia situazione. ho riposto a gente che dipinge il mondo dei lavoratori dipendenti come l’Eden. E allora gli ho detto che invece di piangere, possono diventarlo anche loro e poi si svegliano sì.
@@ibrasibo dai avanti: lavorate le ore stabilite e avete lo stipendio assicurato. Provate ad aprire un locale e rischiare decine o centinaia di migliaia di euro di tasca vostra, poi mi dite
Va bene tutto ciò che viene detto a livello di equità fiscale e copertura fiscale. Ma faccio un esempio, se gli investimenti azionari fossero tassati al 50%, chi sarebbe il folle che continuerebbe ad investire in azioni? Va bene tutto, ma io credo che ragionando in maniera razionale ci sia un livello di aliquota "giusta" oltre la quale appunto si crea un effetto recessivo e di disincentivo al lavoro e agli investimenti. Ad oggi un commerciante o evade o chiude, vi sembra normale? Si riduce il gettito fiscale? Tagliamo la spesa...io a questa sanità pubblica non credo più, è rimasto ormai un grosso carrozzone che spreca denaro offrendo 0 servizi. Se ho bisogno di una ecografia me la devo andare a pagare, se devo fare una visita oculistica idem, se devo andare dal dentista idem, ecc. Ma veramente dobbiamo essere tartassati di tasse per tutta la vita per non pagare il pronto soccorso 1 o 2 volte nella vita? Abbracciamo il modello americano, ognuno con la propria polizza e stop...Continuiamo a dire "sanità pubblica", ma se di fatto non esiste più, rassegniamoci e non pensiamoci più
Vorrei proporre una risposta e un ragionamento sulla domanda sul perchè un dipendente e un autonomo che hanno un reddito di 50000 paghino % diverse di reddito a sfavore del dipendente. Secondo me il motivo "etico" per cui un autonomo debba pagare meno è perchè il dipendente ha molti vantaggi: welfare aziendale, 5 settimane di ferie e soprattutto la mutua. Se un autonomo ha un grave problema di salute è finito e per guadagnare i 50000 deve lavorare sempre senza concedersi ferie; per potersi quindi permettersi giorni di ferie dove guadagna 0 e un'assicurazione sanitaria che paghi una diaria (molto costose) deve necessariamente spendere meno in tasse per utilizzare quel denaro in questi due spese
Ma è una scelta dell'autonomo fare l'autonomo ed è una scelta del dipendente fare il dipendente, non vedo perché si dovrebbero esigere una percentuale maggiore di tasse al secondo rispetto al primo
@@thethi5075 Sono d'accordo che è una scelta ma qui si parla di rendere quella scelta praticamente impossibile. Faccio una premessa io parlo da e riguardo un autonomo inteso come libero professionista perchè un imprenditore che ha una ditta, dei dipendenti ecc... è tutta un'altra storia. Io lavoro in campo sanitario dove è possibile lavorare in autonomia o da dipendente, un dipendente guadagna mediamente dai 1500 ai 1800 euro netti, paga un'alta irpef ma non la "sente" perchè è detratta direttamente in busta paga, ha la mutua, le ferie, la 13° la 14° (quindi lo stipendio mensile su 12 mesi è più alto di 300 euro netti circa), pensione maggiorata, può scaricare le spese mediche, il mutuo della casa, la pensione integrativa. un autonomo in regime forfettario tra inps, irpef e già considerando il coefficiente di redditività paga il 33% del fatturato in tasse, non ha mutua (io ad esempio il mese in cui ho avuto il covid ho perso 1/3 dello stipendio), non ha ferie pagate, non scarica nulla ma proprio nulla delle sue spese ne lavorative ne personali. Io che ho scelto la seconda via l'ho scelta per essere più libero da gerarchie e decisioni aziendali che ho visto e che ho disprezzato, inoltre in generale un autonomo che apre "genera" un posto di lavoro in più aumentando l'offerta di quel servizio mentre il dipendente occupa un posto che esiste a prescindere da lui e quindi a mio parere la collettività in qualche modo beneficia della presenza di autonomi in più. Ora torniamo sul concreto, io ho fatto una scelta basata sulle premesse sopracitate, soprattutto una tassazione complessiva del 33%, guadagno netto dai 2400 ai 2600 a seconda dei mesi e mi aspetto di "crescere" fino ai 2600-2800, lavoro 45-48 ore alla settimana con pazienti soddisfatti per cui non mi si può accusare di bassa produttività, utilizzo quei 800-1000 euro netti in più rispetto al lavoratore dipendente per compansare la differenza di "diritti" (assicurazioni, prevenzione, ecc...) e tutto va discretamente permettendomi lo stesso tenore di vita del dipendente. Ora se domani la mia irpef oggi del 15% diventasse del 36% come credo sia quella del dipendente la mia vita sarebbe letteralmente insostenibile e dovrei chiudere la mia attività, e a me va bene perchè ho un'attività che ha avuto costi iniziali pari a 0 e costi di consumo risibili, immagina l'effetto devastante su artigiani o professionisti che investono l'anno migliaia di euro nell'attività, per dirne una l'attrezzatura hardware e software di un fotografo). Se tutti gli autonomi chiudono sarebbe un dramma per il paese intero e tutti dovrebbero diventare dipendenti annullando l'iniziale scelta poichè l'opzione autonomo così configurata sarebbe semplicemente impraticabile.
Mamma mia. In generale cerco di non essere estremamente catastrofista su un prossimo governo Meloni, ma la proposta fiscale di FDI mi fa rabbrividire: se su una questione così rilevante la proposta è così follemente illogica, questi rischiano di fare distrastri seri.
Senza nulla togliere alla splendida puntata, dato che è sorto il problema della tassazione diversa tra dipendente e autonomo, mi permetto di "criticare" il fatto che non si sia tentato di fare almeno un calcolo per verificare il mondo reale... Nella flat tax esiste per ogni settore una percentuale di detrazione..nel mio caso (negoziante) è pari al 60%, per cui pagherei il 15% sul 40% del fatturato lordo. ipotizziamo che questo fosse di 100.000 euro, pagherei con la flat tax 6000 euro di tasse (che obiettivamente non sono moltissime), ma nel mio settore il margine di guadagno sulle vendite è circa il 15/20%, per cui alla fine dell' anno il mio guadagno "reale" sarebbe di 20000 euro..ma devo pagare 6000 di tasse e 3000 di imps. Quanto mi rimane? 11000 Euro. Ad Un dipendente che guadagna 100.000 lorde quanto rimane?
Diciamo che accorpare gli autonomi sotto uno stesso tetto è parecchio insensato perché ci sono medie imprese che fanno alti fatturati e piccoli autonomi che alzano mensilmente lo stipendio di un dipendente . La questione del dipendente tartassato ha poco senso perché alla fine anche se tu mi metti 10000 euro di tasse, quello che conta è quello che percepisco come stipendio ed e quello per cui mi sono accordato con il datore di lavoro quando ho firmato il contratto lavorativo .. nel concreto il dipendente ha uno stipendio fisso garantito che arriva indipendentemente da quanto produce l’azienda e la tassazione in questo senso è un aspetto che tocca poco . Il dipendente ha ferie e malattie pagate oltre a rientrare in programmi di tutela se perde il lavoro . L’autonomo no.. ora boldrin in modo un po’ superficiale a mio avviso dice .. ma perché dei demandare al fisco quests iniquità .. il discorso è semplice , scopo dello stato è quello di cercare di fornire uno stile di vita positivo per tutti e più simile per tutti . Il dipendente ha coperture che garantiscono questo stile di vita perché protetti dal datore di lavoro e ancora meglio se è lo stato . Il privato no ( soprattutto quando è piccolo) e si cerca di venire in sostegno in questo modo . Tu da dipendente potrai dire ma chi se ne frega lo hai scelto tu .. si puoi dirlo ma è una affermazione che non ha contezza concreta di molte realtà
Non capisco la battuta di Boldrin a chi ha scritto che i forfetario non ha alcuna tutela! "Fai l'imprenditore e vuoi anche il susidio del occupazione". Il paragone principale è tra il dipendente che paga di più è il forfettario che è agevolato( secondo voi) Se un dipendente paga ha più trattenute è perché all'interno di queste sono inclusi dei benefici che dall'altra parte non ci sono, come ad esempio la disoccupazione,la tredicesima, quattordicesima, ferie, malatia ecc. Quindi c'è poco da ridere. È agevolata perché comprende un sacco di rischi tra le quali anche il fatto di non trovare lavoro. Ma secondo voi è giusto che un dipendente che si trova un piatto servito senza alcun rischio è con tutte le tutele del caso, debba avere lo stesso trattamento fiscale di un artigiano che ogni giorno deve trovarsi il lavoro, non ha ferie pagate o la malattia pagata, deve tenersi tutta la contabilità e soprattutto non ha una tutela dal punto di vista della disoccupazione. Due pesi, due misure! Per non parlare del periodo COVID
In Italia ci sono migliaia di cose da semplificare, le aliquote fiscali non sono tra queste. Il calcolo delle aliquote fiscali può essere fatto da un bambino che supera gli esami di matematica delle scuole elementari.
Concordo. Il vero problema sono le miriadi di deduzioni, detrazioni, benefici, rimborsi etc etc. Cioè, davvero pensiamo che siano le aliquote (cioè una cosa che richiede la capacità di sommare i risultati di qualche moltiplicazione su valori ottenuti per sottrazione) la causa della complessità del fisco italiano?
Il problema della Flat-tax sono i 60.000.000.000 di costo. Soldi che (come ha detto Berlusconi) verranno tagliati (Riallocamente Risorse) da Sanità, Traporti, Politiche sociali e Assistenziali.
Flattax, Presidenzialismo, migranti... CHISSENE..!! TUTTE BUFFONATE!! In questi due anni ci hanno massacrato con la politica sanitaria Covid..poi è arrivata la guerra in Ucraina a peggiorare la situazione economica. Entrambe le cose ancora esistono, ma NESSUNO in campagna elettorale, Salvini in primis, dice una parola a riguardo. Eppure sono due situazioni da cui dipende molto del nostro futuro prossimo!! E io dovrei votare un pirla che parla di flattax? Ma vaff...
Una delle peggiori condizioni lavorative a mio parere è la mia: lavoratore intermittente da anni, per aggirare un contratto di lavoro dipendente "tradizionale". No malattia, no ferie, no infortunio sul lavoro, maternità pagata una miseria perché gran parte della busta paga è composta da voci diverse dalla retribuzione oraria, sulle quali il datore dipendente non versa alcun contributo, anzi spesso abbatte il proprio utile. Di fatto ho i doveri del dipendente perché se non rispetto l'orario settimanale possono lasciarmi a casa senza preavviso. Gli svantaggi della partita iva e gli obblighi del dipendente.
Purtroppo la tua situazione è quella che trovo più odiosa e pericolosa per il sistema lavoro e per il futuro dei nostri figli perché non è nient'altro che un mezzo schiavista che andrebbe punito pesantemente nei confronti del "datore di lavoro"
I privilegi dei dipendenti sono di gran lunga superiori rispetto agli autonomi, non solo quello che ha affermato l imprenditore, ma anche il ragionamento del Prof Boldrin ha un senso.
L autonomo ha costi molto più elevati per sviluppare il suo lavoro rispetto a un dipendente ! Pensate a un rappresentante che solo di autostrade paga 5/10 mila euro L anno
E chi ti dice che il dipendente non abbia questo costi? Io di diesel pago 270 euro al mese. Non vedo proprio perché la collettività dovrebbe pagare i tuoi costi, se non sei abbastanza buono per fare l'imprenditore non lo fai.
Beh gli autonomi hanno eccome meno tutele ,per es la maternità è una bella fetta di agevolazioni ma solo per dipendenti?dopo di che chi non lavora non deve fare figli......?chi è dipendente e si lamenta....porte a po' rete al forfettario (dicendo addio alle tutele)e viceversa per gli autonomi,detto ciò un azienda che vuole assumere, se può,prova prima un autonomo e lo tiene più che può autonomo.
per come la vedo io lo stipendio lordo è alto proprio perchè ci sono tasse esagerate da pagare. Abbassate queste siete convinti che avreste un lordo ancora di 3000 euro? dubito fortemente. Di contro l'imprenditore avrebbe maggiori capitali per investire nell'azienda e magari assumere più personale.
Onestamente non so in che mondo vivete, almeno dalle mie parti, nel mio settore, non si trovano tecnici capocommessa, idraulici, elettricisti ecc. e secondo te le aziende si tengono i soldi in tasca? se sei un imprenditore dovresti conoscere la legge domanda/offerta.
@@pippotonello8667 non tutti i settori sono uguali, e fino a prova contraria la disoccupazione è molto alta. Nel tuo mondo guardi solo la tua, ma mi sembra ovvio che la realtà non è fatta solo da essa
Grazie davvero per il dibattito. A me sembra un sistema folle e proprio per questo, per quanto immorale possa essere, senza una pace fiscale da cui ripartire scoppia la rivolta quest'autunno. E forse ce la meritermmo anche, per la violenza cieca così spesso attuata dall'Agenzia.
"senza una pace fiscale da cui ripartire scoppia la rivolta quest'autunno." Pace fiscale alla selfini è = ad evasione fiscale autorizzata,mi sembra un'ottimo modo di incrementare il deficit dello stato,e intanto saranno sempre gli stessi a pagare e pagare *TUTTO*,indovina di chi parlo?
@@fasullodavvero avete imposto 2 anni di fottute chiusure alle aziende mentre i dipendenti erano a casa a toccarsi campando a sbafo: di cosa stai parlando
Ovviamente la teoria è sempre più facile della pratica. Siamo tutti d'accordo che in linea teorica sarebbe più giusto una tassazione uguale per tutti, il problema nasce dal fatto che in materia fiscale e tributaria lo Stato italiano faccia da così tanto tempo figli e figliastri che è praticamente automatico aspettarsi che qualsiasi variazione dello status comporti una fregatura per qualcuno, con riforme lasciate a metà o noticille aggiunte all'ultimo in favore delle grandi rappresentanze sindacali, statali e parastatali o delle piccole lobby corporative molto agganciate alla politica. Detto ciò si fa sempre una gran confusione sulla tassazione perché non è solo la tassazione il problema. Il Italia, togliendo le false p. Iva che servono a fare dumping salariale, al momento il trade off è il seguente : se fai il dipendente baratti libertà di orario, autonomia organizzativa e possibilità di un margine maggiore sul tuo lavoro per una sicurezza maggiore (malattia, maternità, stipendio fisso, zero scazzi fiscali, disoccupazione et similia, e illicenziabilità se sei pubblico o benefit aziendali se sei privato). Di contro scegli la libra professione per avere un maggior controllo, un maggior margine e una maggiore produttività sul lavoro che svolgi, ti prendi il rischio di restare senza lavoro, senza reddito, tartassato dalla gdf. Stante il trade off è per me legittimo un occhio di riguardo per le p. Iva, che nel bene o nel male rischiano e cercano di aumentare la produttività in un ambiente asfittico come quello italiano. Se il maggior margine deve essere piallato da una tassazione uguale a chi non ha alcun rischio la bilancia a favore del lavoro dipendente e poco produttivo diventa immensa. In alternativa le misure di malattia, maternità e assistenza vanno garantite almeno in minima parte. In più c'è da dire che la p. Iva deve pagare tasse, INPS, iva etc, INPS e iva spesso molto variabile fra professione e professione, mentre il dipendente se ne sta bellamente ad attendere la busta paga spesso ignaro del suo lordo. Uniformare i pagamenti Inps uguali per tutti e affibbiare l'iva ai cittadini invece che ai professionisti (deputati ingiustamente a raccogliere un' imposta a carico dell'acquirente) sarebbe una misura che potrebbe far rivalutare una tassazione più egalitaria. Ma sappiamo tutti che allo Stato fa più comodo lasciare l'iva alle p. Iva così da 1) poterle accusare di evasione quando in realtà nella maggioranza dei casi è il cliente a chiedere lo "sconto" dell'iva 2)nascondere con un artificio contabile ai cittadini la quantità enorme di denaro che lo Stato pretende per sé, mascherandolo da costo in fattura chiesto dal malvagio e avido libero professionista
@@pippotonello8667 dal fatto che mancano incentivi a lavorare meglio per attrarre più clienti/lavoro. Nel lavoro dipendente spesso manca la concorrenza, l'iniziativa, l'autonomia, l'intraprendenza, la spinta a battere strade diverse. Tanto lo stipendio arriva comunque, più o meno sempre uguale, sia che il lavoro venga fatto come al solito sia che ci si sbatta per farlo in modo migliore. Quindi di default ci si attiene al minimo sforzo possibile. Basta vedere le strenue battaglie contro "il cottimo" dove cottimo diventa qualsiasi proposta di legare stipendi a risultati e produttività. Lo stipendio legato alle ore di presenza in ufficio invece che ai risultati ottenuti è chiaro segno che quello che il "padrone" compra è il tempo, non il risultato. E il tempo è anelastico e poco produttivo di per sé. Un autonomo invece sa che il suo tempo è denaro e lavora per avere il massimo rendimento nel minimo tempo.
Scusa, dici che è il cliente spesso a chiedere lo sconto Iva, correggimi se sbaglio, ma il professionista non ci guadagna il doppio a fare nero perché oltre a non pagare l'iva non ci paga neanche l'irpef? Perché a volte è vero che sembra la convenienza sia solo per il cliente ma invece mi pare ci sia eccome per il professionista. Mi vengono in mente molti medici che fanno così...
@@mauromereu i medici sono esente iva. Detto ciò, sì non fatturare è ovviamente un vantaggio anche per l'autonomo... Finché non ti beccano. Invece al cliente non succede nulla.
@@hobbes1887 Sei abbastanza fuori strada secondo me, non so che impiegati conosci, il mio stipendio è quasi per 2/3 legato ai risultati, è i risultati arrivano se corri e ti dai da fare, io rispondo al telefono anche quando sono in ferie se serve, e la mattina e la sera non guardo l'orologio, e non sono l'unico ti assicuro, non confondere l'impiego pubblico o di basso livello con l'impiego nel settore privato dai livelli medi in su.
Sono stato dipendente e autonomo. È mia opinione che da autonomo la costruzione del reddito, almeno nel mio caso, era molto più faticosa, con un rapporto col commercialista molto più impegnativo. Diciamo che un imprenditore crea posti di lavoro, un autonomo crea il proprio posto di lavoro, il dipendente usa il posto di lavoro creato da altri
un po' impreparati e casinisti oggi. mancava la birretta, la gazzetta e il baretto sul lungomare. Seguo cmq volentieri. edit: Ah, era il cugino con il nocino, ecco cos'era
in italia 22 milioni di lavoratori attivi devono mantenere 37 milinioni di passività. alcuni di quesi 22 sono evasori e alcuni pagano a regimi agevolati, qualcuno dovrà pur essere spremuto come un limone per non far esplodere il debito pubblico
Se i dipendenti (non) pagassero come gli autonomi, lo stato sarebbe costretto a fare controlli seri per sopravvivere. La politica italiana conosce lo spirito da ladri dei suoi elettori e gli strizza l'occhio da decenni. La lotta all'evasione rimane slogan elettorale
I dipendenti fino a 15k di reddito pagano 0 di IRPEF e fino a 30k pagano poco. Grazie a ex bonus Renzi e detrazioni varie. I dipendenti che pagano tante tasse sono solo la minoranza sopra i 35k euro, anche se la narrazione che va per la maggiore fa finta di non accorgersene
@@Petrus.9054 cosa??? ora è stata abbassata un poco, fino a 1 o 2 anni fa tra irpef, addizionali regionali e comunali, i dipendenti tra 28 mila e fino a 50 mila euro ( la maggiorparte) pagavano il 38%!! ti pare poco, quando chi ha redditi di milioni paga come aliquota massima il 45%??
@@MikiMaki76 quella che dici tu è l'aliquota marginale solo sulla sulla parte che eccede lo scaglione, non su tutto il reddito. Poi ci sono anche le detrazioni sul lavoro dipendente che abbassano l'aliquota effettiva, più l'ex bonus Renzi che l'anno scorso era stato esteso fino a 40k euro seppure in forma decrescente. Non è un'opinione che i dipendenti pagano nulla fino a 14-15k euro e poco fino ad almeno 30k euro. Sono fatti. Numeri.
onestamente mi chiedo cosa ci sia da discutere e capire? La domanda da farsi è solo una, cosa è giusto fare? E' giusto che ci sia chi guadagna 10 e chi guadagna 100 o 100000? NO. Mi viene da ridere a leggere qui sotto gli artigiani o i piccoli imprenditori che frignano per le tasse e per il rischio d'impresa.... ma andate a lavorare sotto padrone se vi pesa tanto! E' giusto che chi rischia di più guadagni di più, è giusto che chi lavora di più guadagni di più MA tutto deve essere EQUO ed ONESTO. Un artigiano che gudagna 5 volte quanto guadagnano i suoi dipendenti mi sembra che sia un bel prendere, il guadagno ulteriore lo si tassa e lo si redistribuisce ai poveri. E se non vi va bene andate all'estero. Altra cosa che fa ridere è questa velata minaccia dell'andarsene dall'italia... MA ANDATEVENE ! :)
A .mio parere una flat tax in Italia,rispetto alla realtà fiscale e nella miriade di eccezioni e casi particolari,avrebbe effetti positivi soprattutto per il lavoratore dipendente e andrebbe ad eliminare una parte di evasione..
Una riforma fiscale fatta bene sarebbe positiva per il paese, ma la flat tax di Salvini e Meloni non sarà fatta bene. E' una certezza assoluta,. Farà solo danni.
@havanaflays "Flat Tax è anticostituzionale" Errato,come direbbe Totò è na strunzata,infatti chi è il genio che l'ha sponsorizzata gia nel 2018?,il cazzaro verde!
l'autonomo rispetto al dipendente, non ha le ferie pagate, non ha la 13° ne 14° se si ammala non incassa, ha il rischio di impresa, se perde il lavoro non ha la disoccupazione, se si fa male non ha gli infortuni. è poco?
È una libera scelta, no? Evidentemente ci saranno dei vantaggi (altrimenti non avrebbe senso fare l'autonomo e si dovrebbe intraprendere un'altra attività) e, come ha sottolineato Franz, ci si può assicurare contro i rischi di malattia, disoccupazione, etc.
@@mmmboh100 sono p.iva micro impresa, assicurarsi ha un costo e non copre assolutamente le garazie che ha un dipendente. il mio messaggio era riferito a quando è stato detto che a 50.000 mila eruo un forfettario a la meta di tassazione di un dipendente, che non è vero perchè non puoi dedurre le spese, hai un ammontare forfettario per le spese bassissiomo. se hai un ufficio ti costa minimo 10.000 euro all'anno, più tutte le altre spese, in forfettario paghi le tasse sul fatturato non su gli utili, il dipendente paga le tasse su gli utlili del suo lavoro ovvero su quanto guadagna,. a me spiace sentire ste stronzate, ma essendo economisti, potrebbero un attimino stare più attenti a quello che dicono.
Allora, per iniziare, "stronzate" lo dici allo specchio ogni volta che ci passi davanti, aggiungendo, per non lasciare dubbi: sono un cafone che gira il web a dire stronzate. In secondo luogo, TUTTO ha un costo, anche fare il dipendente (ti danno gli ordini, decidono gli orari, ti spostano di mansione, devi andare a lavorare e non puoi farlo da casa, spesso l'azienda chiude per responsabilita' altrui e non tua, eccetera). Hai SCELTO o no di fare l'autonomo? Allora INUTILE E RIDICOLO che ti lamenti delle caratteristiche precipue del lavoro autonomo!! Altrimenti il dipendente, ripeto, dovrebbe lamentarsi della caratteristiche precipue del suo! Sulla deduzione spese: FALSO. Mostrami il tuo bilancio, le tue spese che consideri non detraibile e vediamo di fare il confronto con le spese per la produzione del reddito di un lavoratore dipendente di livello medio. Son qui [MB], pronto. Cosi' vediamo, genio vittimista, chi dice stronzate e chi no.
@@LiberiOltre Sommessamente "Allora, per iniziare, "stronzate" lo dici allo specchio ogni volta che ci passi davanti, aggiungendo, per non lasciare dubbi: sono un cafone che gira il web a dire stronzate. " già lo faccio tutti giorni mattina, mezzogiorno e vespri Tutti si può sbagliare e probabilmente ho sbalgiato il termine, ma visto che su i vostri canali ricorre spesso, insieme a puttanata e peggio pensavo fosse sdoganata come sinonime di errore. Ci tengo a precisare che la lflat tax è un forfettario che tassa il fatturato, non gli utili, con un abbattimeti di spese intorno al 20% se non erro; senza considerare che paghi l'iva e non la incassi, ovviamente non la detrai. Adesso un ufficio di 20mq a Borgo a Buggiano ( non in centro a Firenze), per esempio ti costa più o meno 10.000 euro l'anno, che è il 20% della flat tax, su 50.000 euro di fatturato Il resto delle spese nella flat tax, ovvero in forfettario sono tutte indeducibili, tutte! (tranne l'INPS per essere precisi che togli prima del caloco delle detrazioni. Ovvero 50.000 -inps , a braccia 44.000 levi il 20% di spese forfettario, 8800€ = 35.200 dove paghi il 15% ti rimane 29.920 - le altre spese ) tipo: il commercialista, fornitori, cancellerie, manuetenzione strumenti di lavoro, strumenti di lavoro, formazione, etc.. dipendente 50.000 -inps 44.000 - 35% di tasse 28.600 non ha spese ovviamente tutti conti a braccia ora nel filmato contesto che è stato paragonato gli utli al fatturato, adesso io sono ignorante , ma mi ricordavo che confondere gli utili con il fatturato era un errore, me lo conferma? se si , ci metta lei il sinonimo che preferisce. se poi preferisce le mando la denuncia dei redditi in email, le ho già scritto altre volte, sono inscritto a liberi oltre. posso sicuramente sbagliare, nessuno è esentato dallo sbagliare Enrico Maria Chellini
Esattamente chi ti ha comandato di fare l'autonomo, uno sceglie di fare impresa anche per accedere a redditi più alti, se non ci riesce ha sbagliato strada. Ti porto un esempio, tutti i miei clienti, che sono aziende strutturate (dai 50 dipendenti in su) nel mondo dell'impiantistica, hanno il cartello fuori che cercano elettricisti ed idraulici, è li pagano molto bene, dall'altro lato vedo una marea di artigiani, elettricisti e idraulici, che si lamentano delle tasse, e spesso evadono facendo concorrenza sleale a le imprese che le pagano, che fanno fatica a tirare la fine del mese. Io mi chiedo, ma chi ve lo fa fare? chiudete questa cavolo di partita iva e andatevi a prendere un bello stipendio. Onestamente dare aiuti fiscali a queste categorie, oltre che immorale, è anche una stortura del mercato del lavoro. Poi se vuoi la 13 e la 14, è semplice, metti in un cassetto ogni mese 1/7 dei tuoi guadagni e ne tiri fuori metà a giugno e l'altra metà a dicembre e il gioco è fatto.
e se invece la fiscalità diversa tra dipendente e p.iva fosse il modo di agevolare nascita p.iva, perché la seconda genererebbe maggiore valore aggiunto?
Sembra uno scandalo che le leggi siano fatte per motivi elettorali. I partiti quello fanno, rappresentano le esigenze del territorio mica lo educano, al massimo, propongono . la qualità della legge credo stia nell'efficacia con cui raggiunge l'obbiettivo che dovrebbe essere piuttosto dettagliatamente dichiarato, lungimirante o meno che sia. Sarebbe utile invece, secondo me istituzionalizzare una fase che monitori l'aderenza dei risultati, nei fatti. Una palese indeguatezza al raggiungimento del risultato dichiarato esplicitamente, dovrebbe poter fare decadere una legge inefficace. Fine delle teorie dei dogmi e tolk show.
Nei Paesi migliori del mondo (nord Europa ecc) la classe politica non è così, è enormemente più competente, ascolta i migliori esperti e fa quello che si deve fare per far crescere e migliorare il Paese. L'opinione pubblica e i giornalisti sono più istruiti ma sono comunque migliori degli elettori.
Mamma mia quante parole inutili. Ma la sintesi ragazzi? I contenuti di 1 ora e mezza di video potevano racchiudersi in 10 minuti. Poi nel merito...accusate di due pesi due misure solo sotto il profilo della tassazione...ma poi sotto il profilo delle diverse o inesistenti coperture o protezioni sociali...lì non ne tenete minimamente in considerazione. Inoltre c'è veramente poco da contestare a p.Iva o piccoli imprenditori...ehh se hai voluto la bicicletta...ora vuoi stesse protezioni privilegiate dei dipendenti? Visto che molto spesso (non è il mio caso) si finisce in regime di p.iva per volontà forzata del datore di lavoro di evitare un rapporto subordinato...oppure per reinventarsi dopo non aver trovato un lavoro dipendente. Ma dove vivete...siamo nel 2022 e non nel 1970! Infatti non a caso i alcuni paesi nordici sul tema hanno già da tempo una mentalità aggiornata. Paese di vecchi e che pensa vecchio!
Secondo me la proposta di FDI non è poi così male, perché se i ragiona che la partita IVA con l'extra reddito si compri una Lamborghini ok, ma più probabilmente la reinvestirà per riuscire ad essere più competitivo e performante, se vogliamo puntare alla crescita dobbiamo fare in modo che crescere sia più semplice
Tralasciando che il tasso di innovazione delle p.iva è praticamente nullo (parlo ovviamente di quelle che rientrano in regime forfettario). Se i soldi vengono reinvestiti allora non sono tassati🙃 ergo è inutile prevedere delle regole speciali
@@matteo5687 dunque non mi tassano i soldi che investo, ma se non li ho perché me li hanno già tolti con le tasse mi sembra peggio, non posso nemmeno investirli
@@RemoteMeat Ma in che senso te li hanno già tolti? guarda che prima di chiudere l'anno ti accorgi se hai un surplus di utile, e fai in tempo a impegnarli in azienda per non pagarci tasse.
@@pippotonello8667 a parte il fatto che non tutte le spese sono deducibili , ad esempio se mi serve un furgone per le consegne in semplificata ammortizzo un 20% e scarico un 40% dell'IVA, ma il bilancio lo so soltanto dopo che il commercialista ha fatto i conteggi ed al momento se passo di aliquota lo so soltanto dopo, ci si può fare un'idea ed è lì che per stare sotto che la gente ha la tentazione di evadere, esiste quello scalino per il quale dopo un certo punto lavora praticamente a gratis
Una questione non presa in considerazione è il valore pedagogico della fiscalità , se un imposta può aiutare a favorire nuove imprese e incentiva gli investimenti allora deve essere utilizzata. Signor Boldrin la bravura di uno stato è avere una strategia d'azione , abbassare le tasse(anche le tasse sul lavoro) per favorire gli investimenti di autonomi , genera lavoro e genera economia.La fiscalità quindi è diversa tra autonomo e dipendente e l'Italia ha bisogno di nuove imprese, nuova economia e quindi premiare con la fiscalità il rischio degli autonomi . I dipendenti non creano LAVORO gli autonomi hanno possibilità di crescere e quindi lo creano LAVORO. @LiberiOltre
Argomenti da riprendere e approfondire. Molto interessante Grazie. E Franz ormai "un mito*
Uno dei video migliori del canale, ha colmato alcune mie lacune. Auspico altre discussioni simili su varie proposte dei partiti
Grazie per la spiegazione. Molto interessante.
Il motivo per cui l autonomo si sente spremuto molto più del dipendente è perché il dipendente non ha mai disponibilità dei soldi che versa di tasse. È una sottigliezza psicologica che non dovrebbe avere importanza ma la ha.
E in più un piccolo autonomo che mettiamo abbia uno o due dipendenti percepisce le tasse sullo stipendio del lavoratore come tasse applicate a se stesso, non al reddito del suo dipendente. Tant'è che l'uso spropositato delle finte partite Iva per assumere un dipendente non portano un euro a vantaggio a quest'ultimo. Vengono utilizzate dal titolare per abbassare il costo del suo stipendio.
Vero che di fatto un dipendente non ha la disponibilità del proprio stipendio lordo, però lo vedi e ne hai contezza che quel lordo di 3000 in busta paga (cifra a caso) diventa quasi la metà da netto. Al contrario dell'autonomo il dipendente non ha leve (legali o no) per fare in modo che quel netto aumenti a parità di livello contrattuale. Sicuramente negli anni la classe dirigente del paese è riuscita a scontentare un po' tutti.
che si unisce alla condizione psicologica già pressante del rischio di impresa
Finché agli italiani va bene comunque... troppo orgogliosi x esporsi... alla fine mangeranno topi...
fermate franz
Molto interessante ed informativo. Grazie
Live molto interessante, spiegata bene. 🙂 Grazie per il vostro impegno.
Thanks 4 the debate
Grazie. Ho fatto un po' fatica a seguire il filo del discorso.
E' vero. Chi ci smena non si lamenta. Mai. Sono anch'io stupito di come gli italiani siano disposti a pagare senza battere ciglio quando lo stato elargisce in qualche modo benefici a specifiche categorie. E' come se gli elettori non fossero in grado di cogliere la connessione tra spese e tasse.
Per quanto riguarda specificatamente i lavoratori dipendenti credo che l'indifferenza alle tasse derivi dal meccanismo del sostituto d'imposta. I soldi che vanno in tasse non li vedono proprio. E' come se non ci fossero. Se proprio hanno qualche interazione col fisco è per avere indietro parte delle tasse pagate a seguito di detrazioni.
Per IMU, TARI, et. che escono dal portafoglio, si incazzano anche i dipendenti.
La gente è convinta che basta stampare soldi e tutto si ripaga. Follie.
sinceramente vedere che, in busta paga, il 30-35% circa dello stipendio lordo viene destinato alle tasse non mi lascia così indifferente anzi
@@fabiocortese6069 per esperienza, la maggior parte delle persone non sa neanche leggere una busta paga
@@hyekerm può essere ma notare, sparo 3k lordo e poi netto 2k, è abbastanza facile
La live fatta tre anni fa solo con Michele e Dario fu molto più chiara. Dagli un'occhiata magari 😉
Franz non ci azzeccava molto in questa live, secondo me ci dovevano essere solo Michele e Dario. Michele ha fatto un'ottima moderazione.
Concordo. Ha solo fatto confusione
Non è vero, ha fornito spunti interessanti anche se non sempre puntuali.
Se ha lavorato in IPSOA sicuramente sa il fatto suo.
Faccio la grafica e sono in regime forfettario.
Da quello che fatturo, vanno tolti il 27% di INPS, il 15% di tasse, il costo della commercialista, il costo delle attrezzature, i canoni per i software, per il sistema di fatturazione elettronica, per i servizi cloud, per l'hosting, etc. etc.
Ometto bollette e spese di locazione perché, lavorando a casa, le pagherei comunque (circa).
Ometto il fatto che alcuni clienti decidano di non pagare per il lavoro svolto e consegnato, per qualsivoglia motivo.
A conti fatti, a fine anno mi resta in mano mooooolto meno di metà fatturato.
E in tutto questo, come molti hanno già specificato, non ci sono ferie, né malattia, né cassa integrazione se le cose vanno male. E neanche tranquillità mentale, a dirla tutta.
Davvero siamo qui a dire che i dipendenti sono una categoria che dovrebbe lamentarsi?
Se qualcuno mi avesse mai offerto un contratto decente, avrei già stracciato la p.iva senza pensarci troppo.
idem da fotografo ma con stessi numeri e concetti.
mi sembra assurdo dire che dovremo essere tassati come i dipendenti. Allora a sto punto esigo ferie pagate, mutua, tredicesima e quattordicesima su paga media mensile. Non è possibile che dobbiamo accollarci il rischio d'impresa più le tasse da dipendenti, sarebbe una follia
“Se qualcuno mi avesse mai offerto un contratto decente…” quindi hai scelto la partita iva perché i contratti da dipendente erano meno convenienti, direi che questo chiude il discorso! A parte il sarcasmo, qui non si parla del grafico, architetto, fotografo che tenta di fare azienda nel suo piccolo, anche solo per essere libero di esprimersi come vuole nel proprio lavoro. Non vi invidio ma vi stimo. Si parla di chi fattura ben di più e magari la parte che eccede i 65k non la fattura proprio. Capisci che ad un dipendente che paga il suo 40%/50% tra tasse e contributi senza possibilità di evadere un po’ girano…
@@MrLuciaio più che "meno convenienti", definirei le offerte che ho ricevuto "indegne". A una persona con più di 40 anni d'età e con esperienza più che decennale non puoi proporre circa mille euro al mese per 40+ ore settimanali. Anche se non la considerassi una proposta vergognosa, farei proprio fatica a camparci.
Ah, ovviamente si parla sempre di tempo determinato o formule balorde. Qualcuno mi ha anche proposto contratti di apprendistato (è vero che non si finisce mai di imparare, ma nel mio CV ci sono anche parecchie docenze: pur con tutta l'umiltà che posso riuscire a racimolare, propormi stagismi vari nel settore in cui io stessa ho insegnato è vagamente offensivo).
Sul discorso "evasione": non posso parlare per gli altri, ma per me sarebbe proprio impossibile evadere, anche se volessi. Lavoro solo per aziende, che pagano con bonifici.
Sul discorso "parte che che eccede i 65k": ah ah magari, ma chi ci arriva mai a 65k.
Se il dipendente paga 40-50% di tasse e contributi, è comparabile con quanto pago io. Solo che io non posso manco detrarre le spese mediche, per non parlare dei vari bonus… e a un certo punto il bonus psicologo mi sarà indispensabile, eh! :D
@@taniaferrari8259 possono evadere su secondi lavori senza contratto ma le tasse sullo stipendio vengono prelevate direttamente dal datore di lavoro, quindi non si può evadere… poi non ho mai detto che tutti gli autonomi evadano, ma tecnicamente hanno più possibilità di farlo e statisticamente lo fanno di più.
Michele la questione della tassazione sul lavoro dipendente non la conoscono o percepiscono perché non viene comunicata sia nel dibattito pubblico che nelle modalità di pagamento: ai dipendenti arriva lo stipendio. Tutto viene fatto in automatico o dal datore di lavoro. Viene percepita quindi come tassazione sul "Padrone", non sul lavoro dipendente.
assurdo (ma temo corretto)
diciamo che ragioni sul netto e te ne fotti del lordo
ho provato anche io ad argomentare ma tu sei stato molto più sintetico. A livello percettivo elettorale questo concetto è Fondamentale
È anche vero che a tasse invariate, prendere il lordo non cambia niente al dipendente, al massimo è una rogna in più ricordarsi ogni volta di lasciare una parte dello stipendio da parte per pagare i tributi.
@@sebastiancrenshaw851 certo. ma si ipotizzavano questioni psicologiche e non effetti reali sul reddito
c'è comunque un'altra differenza
che il dipendente può fare un bilancio preventivo dei suoi redditi - può progettare meglio.
la partita iva molto ma molto meno
se va in banca le spiegano sui livelli diversi di rischio.
ottima programma
ciao , mia esperienza qui in Australia ,siamo tutti uguali ,autonomi e dipendenti ,un autonomo può essere dipendente a percentuale ,un dipendente può essere libero professionista a percentuale ,tutti hanno diritto alle detrazioni se sono parte del lavoro.
un dipendente può detrarsi le spese avute .
poi il tax office controlla tutto rigidamente ,se ci sono discrepanze chiede informazioni,se ci sono frodi apre il braso!
ciao vi seguo sempre da Sydney
Gli autonomi in Australia hanno maternità e disoccupazione? Chiedo da ignorante
@@RemoteMeat Attenzione che maternità e disoccupazione sono corrisposti dall'INPS e non centrano niente con l'IRPEF ma con i contributi, anche in questo caso i dipendenti ne versano di più, gli autonomi in alternativa, con la quota di contributi che risparmiano, possono attivare delle assicurazioni o ancora chiedere al legislatore di aumentargli i contributi per accedere a delle garanzie maggiori.
@@RemoteMeat la maternità non esiste per nessuno ,esiste la possibilità del congedo parentale ,che è dato dal governo e può essere chiesto da tutti , perché tutti i lavoratori sono uguali .
Il governo da un servizio indipendentemente tu sia libero professionista o dipendente , perché non vi è differenza , tutti possono chiedere abn (la partita iva ) non ha un costo ,si può usare per una fattura , essendo dipendenti .
L'unica cosa che conta è pagare le tasse
@@RemoteMeat la disoccupazione è per tutti uguale ,se sei disoccupato è per una ragione ,se rientra nelle motivazioni assistenziali si ha diritto al sussidio universale ,che è per tutti gli australiani ,i giovani dai 18 anni
Ora capisco perché i giovani fanno la fila per scappare dall'Italia
Una domanda per capire meglio: ma i soci di una società di capitali (es. s.a.s.) pagheranno l'aliquota della flat tax sugli utili, come ora, o sull'intero fatturato ?
Una delle argomentazioni più forti a sostegno dell'utilità del web è: Liberioltre. Diciamolo.
Grazie per le Vs competenze impagabili
Interessante l'approfondimento sull'argomento flat tax. Spiace invece rilevare (da autonomo con anche un contratto da dipendente) che si è parlato della differenza tra autonomi e dipendenti in Italia letteralmente senza avere idea di quale sia la realtà (al di là delle aliquote per l'una o l'altra categoria). Forse è davvero una cosa che si coglie solo dopo averla provata personalmente (e per un tempo sufficientemente lungo).
Flattax, Presidenzialismo, migranti... CHISSENE..!! TUTTE BUFFONATE!! In questi due anni ci hanno massacrato con la politica sanitaria Covid..poi è arrivata la guerra in Ucraina a peggiorare la situazione economica. Entrambe le cose ancora esistono, ma NESSUNO in campagna elettorale, Salvini in primis, dice una parola a riguardo. Eppure sono due situazioni da cui dipende molto del nostro futuro prossimo!! E io dovrei votare un pirla che parla di flattax? Ma vaff...
Live molto chiara, anche per chi, come il sottoscritto, è autodidatta in economia. Anche in questo caso sono emerse delle differenze a livello fiscale, che poi si ripercuotono a livello sociale, che sicuramente non stanno facendo bene alla produttività del Paese. Tutti temi che i politici NON VOGLIONO AFFRONTARE, perché ci sarebbe poi qualcuno da scontentare, quindi meglio far finta di far contenti un po’ tutti e intanto la voragine dei conti pubblici si allarga.
Ok io
Dovreste dare equilibrio ai volumi degli intervistati perché Boldrin ha il volume alto, Dario medio, Franz basso...ogni volta devo regolare il volume...
Secondo voi che effetto avrebbe una riforma che lasciasse oltre a IVA solo IRPEF, IRES con moltissime aliquote (tipo anni '70) - così da eliminare scaloni - ma oltre queste imposte nessun balzello accisa o altra imposta?
Non aumenterebbe forse la tendenza a imprendere?
1:29:45 bravo Franz, che parla dei contributi. Aggiungo che quella percentuale la pagano solo chi percepisce redditi inferiori a 110.000€/anno. Chi guadagna di più, paga una percentuale inferiore!
5:05
Una rubrica sulla fiscalità italiana e uno sguardo comparato sull'estero sarebbe molto gradito
Sì, un'analisi della legge delega fiscale sarebbe molto apprezzata. Il problema lì credo sia stato lasciare mano libera ai partiti
Secondo me esistono delle tutele in più per i dipendenti, ad esempio le ferie pagate e la malattia. Un libero professionista che va in ferie non fattura in quel periodo e quindi non percepisce reddito, se si ammala l'indennità di malattia non mi sembra comparabile come importo erogato nè come condizioni di erogazione; il dipendente percepisce lo stipendio, il libero professionista a volte non riesce a riscuotere il dovuto nei tempi concordati. Mi stupisce un po' vedere che questi aspetti vengono considerati ininfluenti.
Quindi la soluzione è pesare degli svantaggi logistici con una tassazione minore (su un reddito effettivo oltretutto)?
Ma le ferie pagate da chi poi? Ti spiego come funziona, io dipendente firmo un contratto per 28.000€/anno per circa 11 mesi di lavoro il tutto è erogato in 14 rate, mi dici cosa intendi per ferie pagate?
Per capirci, se la legge lo permettesse e il dipendente volesse lavorare per tutti i 12 mesi e la cosa fosse gradita anche al datore di lavoro, i 28.000 diventerebbero circa 30.500, cioè un mese in più di lavoro.
L'indennità di malattia non è comparabile (e ci mancherebbe), perchè l'imprenditore versa molto meno di contributi sociali rispetto ad un dipendente, con quello che risparmi puoi farti un'assicurazione e una pensione integrativa.
Io ribalterei la cosa, visto che paghi un terzo della mia irpef a parità di reddito, e l'irper serve per pagare sanità e istruzione in maggior parte, facciamo che quando una partita iva in regime forfettario manda i figli a scuola paga il 50% dei costi per l'istruzione dei figli? stesso discorso quando va in ospedale con un mal di pancia?
@@pippotonello8667 il concetto è semplice: sei un dipendente tu vai in ferie, non lavori, lo stipendio ti arriva ugualmente, come se avessi lavorato. Se sei un libero professionista vai in ferie, non lavori, nei giorni che sei in ferie non fatturi e quindi in tasca non ti entra niente. Le ferie sono un diritto sancito per legge per i dipendenti.
@@pippotonello8667 lo hai detto tu: la legge NON permette ai dipendenti di lavorare quando si è in ferie in cambio di stipendio maggiore. È proibito. Le ferie non sono monetizzabili. Il lavoratore autonomo, di solito, ma non sempre perché dipende da che autonomo sei, quando va in ferie sa che non incasserà un euro durante le ferie. Detto senza acrimonia a volte mi sembra che i dipendenti non si rendano conto di tutte le tutele che il lavoro dipendente dà. Certo, ogni medaglia ha il suo rovescio, per esempio il lavoratore autonomo potrebbe compensare lo svantaggio delle ferie non pagate guadagnando molto di più nel resto dell'anno. Ma difficilmente è fattibile. Oppure un vantaggio potrebbe essere che va in ferie senza dover chiedere il permesso a nessuno, ma anche questo è difficile perché i clienti esigono che le prestazioni vengano erogate in certi tempi, se non rispetti le scadenze perdi il cliente. Amico mio, apri una partita Iva e poi ne riparliamo...
@@aldocolamartino2991 Pensavo che il mio ragionamento fosse semplice ma a quanto pare non è cosi, provo a ripeterlo, il dipendente lavora 11 mesi all'anno per un totale lordo, questo è l'accordo tra il datore di lavoro e il subordinato, nessuno paga nessuno per stare al mare, il datore di lavoro paga il totale lordo annuo per 11 mesi di prestazione, poi il fatto che questo totale sia diviso in 14 mensilità, che sia garantito al dipendente un periodo a scelta (mica tutte e 4 le settimane) per non lavorare, sono tutte regole stabilite nel tempo tra le parti. Detto questo ho avuto la partita iva per oltre 10 anni e so di cosa parlo.
Anni fa esisteva il regime delle "nuove iniziative produttive" che è stato quello più sensato dei vari sistemi successivi. Regole di determinazione del reddito (comprese regole iva) ordinarie, con tassazione agevolata e "secca" per i primi 3 anni. Si poteva semplicemente agire o sull'aliquota o sul periodo. Ma in Italia va di moda sbandierare le "riforme" che si traducono in delirio fiscale.
Il ragionamento del "meno tutele meno tassazione" è perfettamente integrato nel sistema economico, visto quanto è diffuso il suo caso più estremo: il lavoro nero. Zero tutele, zero tassazione. Tutta ciccia. POco ci manca che introducano una soglia tollerata di lavoro nero XD
La soglia tollerata di lavoro nero è realmente lisergica....talmente tanto che rischia che ci abbiano pensato davvero XDDD
poi però accedi a tutti i servizi comunque
sanità scuola e quello che neppure sai e non vedi
perchè ogni cosa ha un suo costo anche l'asfalto sulle buche della stradina di casa
Molte di queste soluzioni di tassazione vengono spinte sostenendo che andrebbero a ridurre l'evasione fiscale che, mi sembra che siamo tutti d'accordo, é il vero dramma italico. Ora pongo una domanda: ma é così enormemente illiberale o ingiusto controllare tutti i flussi bancari per ridurre l'evasione? É una domanda magari ignorante ma sincera, per cui ringrazio chiunque voglia rispondere senza fare gli esempi del povero pensionato che deve poter regalare dei soldi al figlio senza che nessuno lo controlli. Grazie.
Osservazione che condivido al 100%. Il cash lo vuole solo chi evade.
Ho appena realizzato che Liberi Oltre Le Illusioni si può abbreviare in LOLI!
Mettiamo su una lista con Tinto Brass come front man, raccogliamo il 40% e poi sveliamo le nostre vere intenzioni riformiste.. 😂
Magari cambiamo il nome in Liberi Oltre Le Inibizioni..
io sto ancora aspettando la Lombardia autonoma... ormai vivo in Svizzera...
Io il sistema di scaglioni unici li terrei: da ripensare sono i sistemi di calcolo dei redditi, deduzioni e detrazioni
la logica c'è-- i dipendenti sono circa 18 milioni e non possono dichiarare il falso ne evadere. sono entrate sicure al 100% e sono numericamente più degli autonomi, quindi sono quelli che devono pagare per tutti. per quanto riguarda le tutele, i ccnl sono una pagliacciata. sono diventati ccnl padronali dove il datore di lavoro può licenziare il dipendete per dei cavilli, il dipendente ha 1000 doveri e i salari minimi sono ridicoli.
Io la cosa che non ho mai capito delle assicurazioni per gli autonomi è perché non ci sia la copertura per la malattia, veramente incomprensibile, il fatto che sia annesso al rischio del lavoro come. Dice Boldrin non mi convince affatto, il fabbro non può avere l'influenza?
Comunque tutti dimenticano o tralasciano lassunto che prima di tutto il cittadino deve pagare le tasse poi si fanno le cose di fino.Ad oggi chi lavora regolare paga le tasse per se e per chi non le paga.Ecco perche' sono alte le contribuzioini.Adesso non ditemi che nel mondo e' famoso che molti italiani non pagano le tasse e ce' una morale a proposito molto bassa .Quindi di cosa stiamo parlando ? Cioe' metto una tassa comune a tutti cosi incentivo a pagare le tasse a chi non le paga tagliando le gambe a tutti i redditi bassi reali considerando poi che le aspettative di crescita reddituale sono oramai una chimera ?
Sarebbe corretto attuare un contenimento della spesa attualmente visto la disponibilità del pnrr con cui sostenere comunque gli investimenti pubblici ?
C'è differenza tra spesa corrente e investimenti. Una grande differenza.
Però io p.iva sono obbligato a pagare quest'anno gli anticipi contributivi e fiscali su un reddito che FORSE vedrò l'anno prossimo.
Un dipendente paga lo stesso gli anticipi, ma fondamentalmente il reddito è sempre quello, anzi, può solo che aumentare.
Ed ancora, se per la sanità lo stato dice: "assicurati", io rispondo: "obbedisco", ma a quel punto pretendo di farlo anche per la pensione, quindi tanti saluti alle gestione separata.
Tassami come un dipendente, ma concedimi una libertà totale e non solo quando serve a te stato per risparmiare sulle tutele agli autonomi.
per completare il quadro elettorale manca solo cetto laqualunque che offre una flat tax al 10%... anzi no 5%, e un bonus una tantum di 1000, anzi no 2000 euro a tutti gli italiani bambini compresi, e ovviamente più pilo per tutti
Franz oggi era bello agitato...
Ogni tanto ci vuole
Infatti io sono espatriato per questa iniquità e le tasse super alte che si pagano in italia per redditi sopra i 40k
Dai che barzelletta la proposta di fdi, in pratica se io ho un'impresa mi conviene con un processo a fisarmonica tirar fuori un anno 10.000 euro come redditi personali e l anno dopo un milione di euro, abbassando drasticamente sia la tassazione sugli utili d impresa che sui redditi personali. E cosi via con questa oscillazione porterei a casa una tassazione media ogni anno tra ires irap e irpef del 34% invece del 54/60%
Che poi non si potrebbe vedere la differenza tra (i) il salario percepito dai dipendenti durante il periodi i malattia (ii) e il risparmio con regime forfettario di un autonomo.
Naturalmente facendo delle stime medie per periodo di malattia e soglie di salario.
Il 15% del regime forfettario è calcolato sul lordo incassato, non sul netto. Risulta essere vantaggioso per chi non ha spese (che non si possono dedurre) ma man mano che il margine di profitto si riduce l'aliquota sul reddito netto percepito di fatto aumenta. A questo si aggiunga che l'INPS va pagata in quota fissa.
Nono, nel regime forfettario l'imponibile Irpef e Inps corrisponde al 70% circa del fatturato (varia in base al codice ateco). In pratica il volume dei costi sul fatturato viene deciso in maniera arbitraria per semplificare il calcolo della dichiarazione dei redditi
@@PC-cq9fk Dipende dalla cassa di riferimento, per chi è in gestione separata l'INPS è calcolata su base percentuale mentre per chi sta nelle casse artigiani/commercianti è calcolata in valore assoluto, ovvero regressivamente, fino a un certo livello di reddito. Ma al di là delle minuzie tecniche ciò che va chiarito è che quello dei forfettari è un sottomondo a sé, con differenze incredibili a seconda dell'attività svolta, c'è chi paga poco e chi molto. Può sembrare assurdo ma io nel primo anno di attività mi son ritrovato a pagare più del 100% tra imposta sostitutiva e INPS.
@@davidecorda7392 ah, scusa, allora mi sono sbagliato
@@davidecorda7392 io sono forfettario e sto in gestione separata con un lavoro con pochissime spese che potrei detrarre. dirò la verità per me è una manna come regime.
In Germania ti detraggono le spese di trasporto per andare al lavoro e di strumenti utili al lavoro tipo libri, computer, corsi di formazione
Perfetti.
Lo stesso vale per il bonus "rientro cervelli".
A me è sempre sembrata una manovra discriminatoria.
Non vedo proprio perché io che sono rimasto in Italia devo pagare più tasse, di uno che è immigrato all'estero per due anni.
Il forfettario non scarica l iva di tutti i costi d impresa..... perciò okkio.solitamente non sono persone messe alla grande.nei trenta minuti iniziali sembra che il problema sia il forfettario ma se non si sa quanti hanno aderito da quando è stato creato e quanto incrementa annualmente......boh?poi c'è da ipotizzare l eventuale evasione dei forfettario perché quella la fanno sempre.
Come ho specificato, quasi 2 milioni hanno aderito. E cresce. Con l'estensione a 100mila arriveremo facilmente a +3M ...
Costi: vorrei davvero un confronto pubblico fra i costi che l'autonomo ritiene di dover legittimamente scaricare e quelli che il regime forfettario, via codici settoriali ATECO, permette di scaricare. Qualcuno si offre volontario?
@@LiberiOltre facilmente reperibile un commercialista se vuoi ti do mail , oppure tra di voi c'è anche un tizio bravo che ha fatto un video sul ecobonos,e prima fisco quasi amici mi sembra .
@@giovannighisolfi7895 il forfettario nasce distorsivo all'origine in quanto il requisitò è il fatturato (incassi per essere preciso) e non l'utile. Posso essere forfettario se incasso 65k senza costi mentre il mio collega che incassa 100k con 50k di costi non può aderire nonostante un utile sostanzialmente inferiore.
Sul finale si auspicano una serie di semplificazioni, ma andrebbero a ridurre il lavoro di tutto un settore di consulenti, commercialisti avvocati e azzeccagarbugli vari che nel bene o nel male supportano il cittadino comune, il professionista, l'imprenditore nel districarsi nella complessità di leggi e regolamenti statali, regionali, comunali e di tutti gli altri mille enti coi quali ci si deve rapportare nella vita quotidiana. Tutto questo bacino di professionalità non produce, bensì aggiusta, applica pezze, insomma sono posti di lavoro, ma lavoro potenzialmente superfluo, ma per come è lo stato del sistema indispensabile. Se tutto questo sforzo fosse dirottato in innovazione e ricerca il beneficio sarebbe evidente. Che ne pensate?
Sicuramente un fisco più semplice implica il minor ricorso a consulenti, che tuttavia rimangono per le questioni più complesse. Se il fisco funziona, quando il cittadino ha un dubbio telefona e gli rispondono.
Dal punto di vista strettamente fiscale trovo che il regime forfettario rispetto al regime dipendente sia ingiusto.
È tutto da provare che una persona in regime forfettario sia amante più del rischio, che abbia più tempo libero ed anche che abbia più skills di un dipendente...
Ci sono casi di autonomi in forfettario che lo hanno accettato per necessità di lavorare e sono proprio quelli che essendo micro o singoli sono amche i meno prpduttivi essendo poco organizzati nel senso di impresa, appartengono in gran parte al settore dei servizi.
Molto spesso si utilizza in modo "distorto" il forfettario per utilizzare competenza es.in azienda/studi, a scapito di una flessibilità che manca nel mondo del lavoro dipendente proprio per la presenza di TUTELE presenti in quest'ultimo. Queste tutele molto spesso frenano le assunzioni di personale dipendente.
Chi è in regime forfettario non vuole la "cassa integrazione degli imprenditori" come scritto da qualcuno sopra e non vuole nemmeno "meno tasse", quelle le vogliono tutti; ma solo meno compliance fiscali da fare in considerazione del micro fatturato che producono.
Non si può comunque pensare che la flat tax introdotta per semplificare e sopperire alla mancanza di organizzazione da parte dello Stato risolva le complicazioni del sistema fiscale italiano che è in gran parte da rivedere.
Il problema che poni è pure giusto, ma la soluzione assolutamente no. Il problema è che tutte ste p.iva “fasulle” non ci dovrebbero essere, punto. Se il problema sono le regole del mercato del lavoro allora si intervenga su quelle e si lasci in santa pace la fiscalità, il cui obbiettivo principale è coprire le enormi spese dello Stato, non aggiustare le storture create da una legislazione inadeguata
@@matteo5687 esatto è proprio questa confusione che vedo tutti i giorni che è da sistemare e la soluzione non è la flat tax ma il tema si deve spostare su altri piani. Il lavoro e la fiscalità in generale
La questione delle false partite Iva non è punibile dando un'occhiata al numero di clienti che ti pagano in un anno? Mi pare che uno solo non possa eccedere il 70% del fatturato (è così nei Paesi Bassi dove vivo). La mancanza di organizzazione dell'organico tributario farebbe la differenza in questi casi come dice Franz. Il problema sembra che è tutto una toppa messa sopra un'altra toppa. Sì può essere agilmente liberi professionisti e dipendenti in Italia? O è un casino?
Ribadisco: non ti va di fare l'autonomo? Chiudi e ti trovi il lavoro da dipendente. La domanda non manca, specialmente al nord, e, se sei bravo diventi dirigente subito. Fine di quell'argomento francamente ridicolo.
Quelli che lo hanno accettato e sono "micro o meno produttivi" dovrebbero trovarsi un altro lavoro e diventare produttivi, non venire sussidiati da noi produttivi che paghiamo il 70% del reddito lordo in imposte, tasse e contributi. Detto altrimenti: hai appena confermato che il forfettario per l'autonomo serve per mantenere i parassiti a spese altrui. Non e' solo il forestale calabro ad essere un parassita.
Le "tutele" quali? Post Jobs Act e mille altre modificazioni nel settore del lavoro DIPENDENTE PRIVATO mi potresti dire quali sarebbero le particolari tutele di cui ti lamenti?
Ed inoltre SE un'azienda sceglie, caso frequente, di usare il consulente esterno questa e' una scelta dell'azienda. Cosa c'entra il sistema fiscale??
Nel mondo aziendale USA, dove il rapporto di lavoro dipendente e' certamente flessibile, l'assunzione on and off di consulenti esterni per i piu' diversi lavori e' frequentissimo.
CHE DIAVOLO C'ENTRA TUTTO QUESTO CON IL REGIME FISCALE?
Continui a lamentare che esiste mercato e concorrenza e chiedi che lo STATO (che, ne sono certo, da autonomo critichi ogni giorno) ti PROTEGGA e SUSSIDI tassando i dipendenti e detassando te!!
Avete troppe compliance per il micro fatturato che producete? Vero, siete inefficienti infatti! CHIUDETE e ANDATE A LAVORARE DA DIPENDENTI. Cosi', magari, diventate produttivi e smettete di essere evasori fiscali o anche solo elusori fiscali protetti da una legislazione socialistoide. Semplice, no?
@Andrea Gomiero "Molto spesso si utilizza in modo "distorto" il forfettario per utilizzare competenza es.in azienda/studi, a scapito di una flessibilità che manca nel mondo del lavoro dipendente proprio per la presenza di TUTELE presenti in quest'ultimo. Queste tutele molto spesso frenano le assunzioni di personale dipendente."
Infatti il vero motivo che spinge a preferire una P.IVA è la totale assenza di tutela del lavoratore,e spesso costa anche meno del dipendente,anche se poi di fatto ha gli stessi obblighi se non di piu del dipendente,ho avuto la pessima idea di lavorare con P.IVA per 2 anni,poi sono rinsavito...
Sicuramente mi sbaglio perchè conoscete le questioni economiche molto meglio di me, ma ho l'impressione che se non ci fosse un possibile vantaggio economico nella libera impresa, tutti cercherebbero lavori dipendenti che comportano molti meno cazzi (maternità, ferie pagate, malattia, orari predefiniti, straordinari, non avere la necessità di andare a ricercarsi clienti e potrei andare avanti per parecchie righe con la lista) e pochissimi offrirebbero lavoro ad altri,
Sono sicuro che ci sia qualcosa che mi sfugge, perchè è da parecchio che seguo LO e sono sempre stato d'accordo con quello di cui parlavate nei video, in questo caso mi sembra che parliate di cose totalmente distaccate dalla realtà, ma ripeto, siete sicuramente più preparati di me, e non lo dico con ironia deve esserci qualcosa che mi sfugge
Concordo in pieno, non seguo proprio il vantaggio di avere un reddito da forfettario equiparato ad un lavoro dipendente. Dopo vanno decurtate le tasse, i contributi, il commercialista. E non si nessuna tutela, maternità, malattia.. se si vogliono vanno integrate privatamente sborsando altri soldi... Tutte spese appunto che non vengono conteggiate dal regime forfettario. Per non parlare del TFR...
i vantaggi probabilmente sarebbero di altro tipo, flessibilità lavorativa, possibilità di delegare il lavoro, soddisfazione di aspirazioni individuali (essere proprietario di
Gucci e dargli il tuo nome ha un impatto sociale, essere il parrucchiere delle modelle di Gucci ne ha un altro)
C'è una questione: che il lavoratore autonomo "guadagna" di tasca sua e incassa pure l'iva che sente sua e quindi si sente vessato dall'imposizione fiscale e di contributi, mentre il dipendente percepisce un netto e tutte le tasse sono in testa al datore di lavoro. È vero che deve poter sopravvivere un incentivo economico ma non può essere ampia la forbice tra redditi complessivi simili equiparabili. Intendono questo. L'imposta al 15% fino a 65 k e' un regalo a quei professionisti al margine, o anche a quelli assimilabili come false p.iva. un sistema più equo dovrebbe aiutare le p.iva a creare imprese con più dipendenti, e non agevolare il contrario
@@chiaramartelli9536 Ma guarda che malattia, maternità ecc. sono corrisposti dall'inps che attinge dai contributi e non dall'irpef, e guarda caso i dipendenti pagano molti più contributi, l'autonomo come dici può fare un'assicurazione con i soldi che risparmia dai contributi rispetto al dipendente, non vedo cosa centri in tutto questo l'irpef. Altra cosa è il TFR che sono soldi propri del dipendente accantonati dal datore di lavoro, l'autonomo può crearselo da solo accantonando in un fondo.
@@pippotonello8667 non esiste solo l'INPS, ci sono anche altri enti previdenziali. Credo che bisognerebbe provare sulla propria pelle quello che significa. E come è stato detto, la libera professione viene spesso imposta in certi contesti lavorativi, non è una scelta. È vero che uno può rifiutare ma a quel punto si cambia tipo di lavoro.
Video interessante ed in gran parte condivisibile.
Solo un po' troppo sbilanciato a favore dei dipendenti: per prima cosa, non è proprio vero che i dipendenti non detraggono le spese per la produzione del reddito. Le detrazioni sul lavoro dipendente sono proprio quello e sono anche elevate per le fasce più basse, fino ad azzerare l'IRPEF dovuta. Poi queste detrazioni decrescono fino ad azzerarsi a 50k euro: come se dai 50k in su il dipendente non avesse spese per recarsi al lavoro...
Più in generale, non è corretto dire che " i dipendenti" come categoria sono tartassati: da anni, a partire dal famoso Bonus Renzi, non pagano più un centesimo fino a 14/15k euro e pagano comunque poco fino ad almeno 30-35k euro (molto meno di quello che costano anche solo per la sanità).
Quelli che pagano tanto e per tutti sono quella minoranza di dipendenti sopra i 40k di lordo, che sono esclusi da tutti i bonus e dei quali non frega niente a nessuno. Solo quelli.
provo a rispondere alla domanda di Michele sul perché i più "tartassati" non si impegnino e forse spiega anche perché i lavoratori dipendenti tendono a solidarizzare con gli autonomi, i dipendenti non si percepiscono come aventi reddito lordo che tramite imposte diventa netto ma riflettono tutto sul netto.
Io prendo 1600 al mese, tu prendi 1850 al.mese e così via.Gli autonomi non dicono mai quanto.realizzanondi netto ma dicono solo quanto pagano di tasse. i dipendenti non sono "consapevoli" che pagano tasse tramite le aziende che li assumono. Lamentela tipica del dipendente "aumenta bolletta" lamentela tipica autonomo "tante tasse sul fatturato". io ho un lordo che oscilla tra 30 e 33 k l anno e 200 euro mese di detrazioni (assegno unico) onestamente con 2400 in meno di tasse la mia aliquota non è molto lontana dal 23 per cento del berlusca. cambia se sono un dipendente di alto livello da 80k l anno
Se sei un dipendente con un lordo tra 30 e 33k annuo probabilmente hai già una aliquota Iroef al netto delle detrazioni da lavoro dipendente inferiore al 23%. I 2.400 dell'assegno unico sono un beneficio ulteriore, altra cosa che si aggiunge
La tassazione del dipendente rispetto all’autonomo è doppia, ma l’autonomo ogni anno riparte da zero, se si ammala non fattura, al contrario del dipendente che si mette in malattia, non è proprio una condizione paragonabile
ferie, tredicesima (quattordicesima) dove le mettiamo?
@@gaetanomarrone1991 ma se è così bello essere dipendenti, chiudete la partita IVA e fatevi assumere, poi venitemi a dire se è tutto rose e fiori!
@@ibrasibo ti rigiro la domanda: perché non ti apri una partita iva e poi ci fai vedere quanto sei bravo?
@@fra7530 perché la polemica non l’ho fatta io, non so io che mi sono lamentato della mia situazione. ho riposto a gente che dipinge il mondo dei lavoratori dipendenti come l’Eden. E allora gli ho detto che invece di piangere, possono diventarlo anche loro e poi si svegliano sì.
@@ibrasibo dai avanti: lavorate le ore stabilite e avete lo stipendio assicurato.
Provate ad aprire un locale e rischiare decine o centinaia di migliaia di euro di tasca vostra, poi mi dite
Va bene tutto ciò che viene detto a livello di equità fiscale e copertura fiscale. Ma faccio un esempio, se gli investimenti azionari fossero tassati al 50%, chi sarebbe il folle che continuerebbe ad investire in azioni?
Va bene tutto, ma io credo che ragionando in maniera razionale ci sia un livello di aliquota "giusta" oltre la quale appunto si crea un effetto recessivo e di disincentivo al lavoro e agli investimenti. Ad oggi un commerciante o evade o chiude, vi sembra normale?
Si riduce il gettito fiscale? Tagliamo la spesa...io a questa sanità pubblica non credo più, è rimasto ormai un grosso carrozzone che spreca denaro offrendo 0 servizi. Se ho bisogno di una ecografia me la devo andare a pagare, se devo fare una visita oculistica idem, se devo andare dal dentista idem, ecc. Ma veramente dobbiamo essere tartassati di tasse per tutta la vita per non pagare il pronto soccorso 1 o 2 volte nella vita?
Abbracciamo il modello americano, ognuno con la propria polizza e stop...Continuiamo a dire "sanità pubblica", ma se di fatto non esiste più, rassegniamoci e non pensiamoci più
28:30
Vorrei proporre una risposta e un ragionamento sulla domanda sul perchè un dipendente e un autonomo che hanno un reddito di 50000 paghino % diverse di reddito a sfavore del dipendente. Secondo me il motivo "etico" per cui un autonomo debba pagare meno è perchè il dipendente ha molti vantaggi: welfare aziendale, 5 settimane di ferie e soprattutto la mutua. Se un autonomo ha un grave problema di salute è finito e per guadagnare i 50000 deve lavorare sempre senza concedersi ferie; per potersi quindi permettersi giorni di ferie dove guadagna 0 e un'assicurazione sanitaria che paghi una diaria (molto costose) deve necessariamente spendere meno in tasse per utilizzare quel denaro in questi due spese
Ma è una scelta dell'autonomo fare l'autonomo ed è una scelta del dipendente fare il dipendente, non vedo perché si dovrebbero esigere una percentuale maggiore di tasse al secondo rispetto al primo
@@thethi5075 Sono d'accordo che è una scelta ma qui si parla di rendere quella scelta praticamente impossibile. Faccio una premessa io parlo da e riguardo un autonomo inteso come libero professionista perchè un imprenditore che ha una ditta, dei dipendenti ecc... è tutta un'altra storia. Io lavoro in campo sanitario dove è possibile lavorare in autonomia o da dipendente, un dipendente guadagna mediamente dai 1500 ai 1800 euro netti, paga un'alta irpef ma non la "sente" perchè è detratta direttamente in busta paga, ha la mutua, le ferie, la 13° la 14° (quindi lo stipendio mensile su 12 mesi è più alto di 300 euro netti circa), pensione maggiorata, può scaricare le spese mediche, il mutuo della casa, la pensione integrativa. un autonomo in regime forfettario tra inps, irpef e già considerando il coefficiente di redditività paga il 33% del fatturato in tasse, non ha mutua (io ad esempio il mese in cui ho avuto il covid ho perso 1/3 dello stipendio), non ha ferie pagate, non scarica nulla ma proprio nulla delle sue spese ne lavorative ne personali. Io che ho scelto la seconda via l'ho scelta per essere più libero da gerarchie e decisioni aziendali che ho visto e che ho disprezzato, inoltre in generale un autonomo che apre "genera" un posto di lavoro in più aumentando l'offerta di quel servizio mentre il dipendente occupa un posto che esiste a prescindere da lui e quindi a mio parere la collettività in qualche modo beneficia della presenza di autonomi in più.
Ora torniamo sul concreto, io ho fatto una scelta basata sulle premesse sopracitate, soprattutto una tassazione complessiva del 33%, guadagno netto dai 2400 ai 2600 a seconda dei mesi e mi aspetto di "crescere" fino ai 2600-2800, lavoro 45-48 ore alla settimana con pazienti soddisfatti per cui non mi si può accusare di bassa produttività, utilizzo quei 800-1000 euro netti in più rispetto al lavoratore dipendente per compansare la differenza di "diritti" (assicurazioni, prevenzione, ecc...) e tutto va discretamente permettendomi lo stesso tenore di vita del dipendente.
Ora se domani la mia irpef oggi del 15% diventasse del 36% come credo sia quella del dipendente la mia vita sarebbe letteralmente insostenibile e dovrei chiudere la mia attività, e a me va bene perchè ho un'attività che ha avuto costi iniziali pari a 0 e costi di consumo risibili, immagina l'effetto devastante su artigiani o professionisti che investono l'anno migliaia di euro nell'attività, per dirne una l'attrezzatura hardware e software di un fotografo).
Se tutti gli autonomi chiudono sarebbe un dramma per il paese intero e tutti dovrebbero diventare dipendenti annullando l'iniziale scelta poichè l'opzione autonomo così configurata sarebbe semplicemente impraticabile.
Il fisco non riesce a controllare, però è vero che il fisco è complicato anche per l'amministrazione, che preferisce ricorrere all'autoliquidazione
59:00
Mamma mia. In generale cerco di non essere estremamente catastrofista su un prossimo governo Meloni, ma la proposta fiscale di FDI mi fa rabbrividire: se su una questione così rilevante la proposta è così follemente illogica, questi rischiano di fare distrastri seri.
Senza nulla togliere alla splendida puntata, dato che è sorto il problema della tassazione diversa tra dipendente e autonomo, mi permetto di "criticare" il fatto che non si sia tentato di fare almeno un calcolo per verificare il mondo reale... Nella flat tax esiste per ogni settore una percentuale di detrazione..nel mio caso (negoziante) è pari al 60%, per cui pagherei il 15% sul 40% del fatturato lordo. ipotizziamo che questo fosse di 100.000 euro, pagherei con la flat tax 6000 euro di tasse (che obiettivamente non sono moltissime), ma nel mio settore il margine di guadagno sulle vendite è circa il 15/20%, per cui alla fine dell' anno il mio guadagno "reale" sarebbe di 20000 euro..ma devo pagare 6000 di tasse e 3000 di imps. Quanto mi rimane? 11000 Euro. Ad Un dipendente che guadagna 100.000 lorde quanto rimane?
Diciamo che accorpare gli autonomi sotto uno stesso tetto è parecchio insensato perché ci sono medie imprese che fanno alti fatturati e piccoli autonomi che alzano mensilmente lo stipendio di un dipendente . La questione del dipendente tartassato ha poco senso perché alla fine anche se tu mi metti 10000 euro di tasse, quello che conta è quello che percepisco come stipendio ed e quello per cui mi sono accordato con il datore di lavoro quando ho firmato il contratto lavorativo .. nel concreto il dipendente ha uno stipendio fisso garantito che arriva indipendentemente da quanto produce l’azienda e la tassazione in questo senso è un aspetto che tocca poco . Il dipendente ha ferie e malattie pagate oltre a rientrare in programmi di tutela se perde il lavoro . L’autonomo no.. ora boldrin in modo un po’ superficiale a mio avviso dice .. ma perché dei demandare al fisco quests iniquità .. il discorso è semplice , scopo dello stato è quello di cercare di fornire uno stile di vita positivo per tutti e più simile per tutti . Il dipendente ha coperture che garantiscono questo stile di vita perché protetti dal datore di lavoro e ancora meglio se è lo stato . Il privato no ( soprattutto quando è piccolo) e si cerca di venire in sostegno in questo modo . Tu da dipendente potrai dire ma chi se ne frega lo hai scelto tu .. si puoi dirlo ma è una affermazione che non ha contezza concreta di molte realtà
Non capisco la battuta di Boldrin a chi ha scritto che i forfetario non ha alcuna tutela!
"Fai l'imprenditore e vuoi anche il susidio del occupazione".
Il paragone principale è tra il dipendente che paga di più è il forfettario che è agevolato( secondo voi)
Se un dipendente paga ha più trattenute è perché all'interno di queste sono inclusi dei benefici che dall'altra parte non ci sono, come ad esempio la disoccupazione,la tredicesima, quattordicesima, ferie, malatia ecc.
Quindi c'è poco da ridere.
È agevolata perché comprende un sacco di rischi tra le quali anche il fatto di non trovare lavoro.
Ma secondo voi è giusto che un dipendente che si trova un piatto servito senza alcun rischio è con tutte le tutele del caso,
debba avere lo stesso trattamento fiscale di un artigiano che ogni giorno deve trovarsi il lavoro, non ha ferie pagate o la malattia pagata, deve tenersi tutta la contabilità e soprattutto non ha una tutela dal punto di vista della disoccupazione. Due pesi, due misure! Per non parlare del periodo COVID
10:10 il comportamento de ?
In Italia ci sono migliaia di cose da semplificare, le aliquote fiscali non sono tra queste. Il calcolo delle aliquote fiscali può essere fatto da un bambino che supera gli esami di matematica delle scuole elementari.
Concordo. Il vero problema sono le miriadi di deduzioni, detrazioni, benefici, rimborsi etc etc. Cioè, davvero pensiamo che siano le aliquote (cioè una cosa che richiede la capacità di sommare i risultati di qualche moltiplicazione su valori ottenuti per sottrazione) la causa della complessità del fisco italiano?
Il problema della Flat-tax sono i 60.000.000.000 di costo.
Soldi che (come ha detto Berlusconi) verranno tagliati (Riallocamente Risorse)
da Sanità, Traporti, Politiche sociali e Assistenziali.
Flattax, Presidenzialismo, migranti... CHISSENE..!! TUTTE BUFFONATE!! In questi due anni ci hanno massacrato con la politica sanitaria Covid..poi è arrivata la guerra in Ucraina a peggiorare la situazione economica. Entrambe le cose ancora esistono, ma NESSUNO in campagna elettorale, Salvini in primis, dice una parola a riguardo. Eppure sono due situazioni da cui dipende molto del nostro futuro prossimo!! E io dovrei votare un pirla che parla di flattax? Ma vaff...
@@Teide-bz8co Per non parlare poi dei problemi climatici. NESSUNO ha detto una parola sull'argomento
Una delle peggiori condizioni lavorative a mio parere è la mia: lavoratore intermittente da anni, per aggirare un contratto di lavoro dipendente "tradizionale".
No malattia, no ferie, no infortunio sul lavoro, maternità pagata una miseria perché gran parte della busta paga è composta da voci diverse dalla retribuzione oraria, sulle quali il datore dipendente non versa alcun contributo, anzi spesso abbatte il proprio utile. Di fatto ho i doveri del dipendente perché se non rispetto l'orario settimanale possono lasciarmi a casa senza preavviso.
Gli svantaggi della partita iva e gli obblighi del dipendente.
Purtroppo la tua situazione è quella che trovo più odiosa e pericolosa per il sistema lavoro e per il futuro dei nostri figli perché non è nient'altro che un mezzo schiavista che andrebbe punito pesantemente nei confronti del "datore di lavoro"
@@sebastiancrenshaw851 scusa ma non ho capito cosa intendi
@@ernestorevelli2689 Chiedo scusa, ho risposto al commento sbagliato, adesso cancello.
Davanti ai cognomi femminili ci va l'articolo
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I privilegi dei dipendenti sono di gran lunga superiori rispetto agli autonomi, non solo quello che ha affermato l imprenditore, ma anche il ragionamento del Prof Boldrin ha un senso.
L autonomo ha costi molto più elevati per sviluppare il suo lavoro rispetto a un dipendente ! Pensate a un rappresentante che solo di autostrade paga 5/10 mila euro L anno
E chi ti dice che il dipendente non abbia questo costi? Io di diesel pago 270 euro al mese.
Non vedo proprio perché la collettività dovrebbe pagare i tuoi costi, se non sei abbastanza buono per fare l'imprenditore non lo fai.
Beh gli autonomi hanno eccome meno tutele ,per es la maternità è una bella fetta di agevolazioni ma solo per dipendenti?dopo di che chi non lavora non deve fare figli......?chi è dipendente e si lamenta....porte a po' rete al forfettario (dicendo addio alle tutele)e viceversa per gli autonomi,detto ciò un azienda che vuole assumere, se può,prova prima un autonomo e lo tiene più che può autonomo.
Qui però si parlava di IRPEF, mentre il congedo parentale è coperto dall'INPS
Ehhmmm.....ahmmmm
...ehhhh
..
per come la vedo io lo stipendio lordo è alto proprio perchè ci sono tasse esagerate da pagare.
Abbassate queste siete convinti che avreste un lordo ancora di 3000 euro? dubito fortemente.
Di contro l'imprenditore avrebbe maggiori capitali per investire nell'azienda e magari assumere più personale.
Onestamente non so in che mondo vivete, almeno dalle mie parti, nel mio settore, non si trovano tecnici capocommessa, idraulici, elettricisti ecc. e secondo te le aziende si tengono i soldi in tasca? se sei un imprenditore dovresti conoscere la legge domanda/offerta.
@@pippotonello8667 non tutti i settori sono uguali, e fino a prova contraria la disoccupazione è molto alta. Nel tuo mondo guardi solo la tua, ma mi sembra ovvio che la realtà non è fatta solo da essa
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Argomento tecnico difficile da capire
Grazie davvero per il dibattito. A me sembra un sistema folle e proprio per questo, per quanto immorale possa essere, senza una pace fiscale da cui ripartire scoppia la rivolta quest'autunno. E forse ce la meritermmo anche, per la violenza cieca così spesso attuata dall'Agenzia.
"pace fiscale" è il sinonimo di evasione o meglio di sanatoria che è la giustificazione all'evasione. "rivolte d'autunno" lo sento dire dal 1994
Violenza cieca? Ma se ci sono decine di miliardi di tasse arretrate non pagate.
"senza una pace fiscale da cui ripartire scoppia la rivolta quest'autunno."
Pace fiscale alla selfini è = ad evasione fiscale autorizzata,mi sembra un'ottimo modo di incrementare il deficit dello stato,e intanto saranno sempre gli stessi a pagare e pagare *TUTTO*,indovina di chi parlo?
@@fasullodavvero avete imposto 2 anni di fottute chiusure alle aziende mentre i dipendenti erano a casa a toccarsi campando a sbafo: di cosa stai parlando
@@fra7530 "avete imposto "
????? avete chi?,ciccio posa il fiasco che hai gia bevuto abbastanza per oggi.
In Italia il dipendente non si ribella perché è rappresentato da PD e sindacati che di fatto servono il lato opposto
Fatti RICOVERARE ...
@@riccardovannucci6249 volentieri mi prenoti la stanza vicino alla tua?
Ovviamente la teoria è sempre più facile della pratica. Siamo tutti d'accordo che in linea teorica sarebbe più giusto una tassazione uguale per tutti, il problema nasce dal fatto che in materia fiscale e tributaria lo Stato italiano faccia da così tanto tempo figli e figliastri che è praticamente automatico aspettarsi che qualsiasi variazione dello status comporti una fregatura per qualcuno, con riforme lasciate a metà o noticille aggiunte all'ultimo in favore delle grandi rappresentanze sindacali, statali e parastatali o delle piccole lobby corporative molto agganciate alla politica.
Detto ciò si fa sempre una gran confusione sulla tassazione perché non è solo la tassazione il problema. Il Italia, togliendo le false p. Iva che servono a fare dumping salariale, al momento il trade off è il seguente : se fai il dipendente baratti libertà di orario, autonomia organizzativa e possibilità di un margine maggiore sul tuo lavoro per una sicurezza maggiore (malattia, maternità, stipendio fisso, zero scazzi fiscali, disoccupazione et similia, e illicenziabilità se sei pubblico o benefit aziendali se sei privato). Di contro scegli la libra professione per avere un maggior controllo, un maggior margine e una maggiore produttività sul lavoro che svolgi, ti prendi il rischio di restare senza lavoro, senza reddito, tartassato dalla gdf. Stante il trade off è per me legittimo un occhio di riguardo per le p. Iva, che nel bene o nel male rischiano e cercano di aumentare la produttività in un ambiente asfittico come quello italiano. Se il maggior margine deve essere piallato da una tassazione uguale a chi non ha alcun rischio la bilancia a favore del lavoro dipendente e poco produttivo diventa immensa. In alternativa le misure di malattia, maternità e assistenza vanno garantite almeno in minima parte.
In più c'è da dire che la p. Iva deve pagare tasse, INPS, iva etc, INPS e iva spesso molto variabile fra professione e professione, mentre il dipendente se ne sta bellamente ad attendere la busta paga spesso ignaro del suo lordo. Uniformare i pagamenti Inps uguali per tutti e affibbiare l'iva ai cittadini invece che ai professionisti (deputati ingiustamente a raccogliere un' imposta a carico dell'acquirente) sarebbe una misura che potrebbe far rivalutare una tassazione più egalitaria.
Ma sappiamo tutti che allo Stato fa più comodo lasciare l'iva alle p. Iva così da 1) poterle accusare di evasione quando in realtà nella maggioranza dei casi è il cliente a chiedere lo "sconto" dell'iva 2)nascondere con un artificio contabile ai cittadini la quantità enorme di denaro che lo Stato pretende per sé, mascherandolo da costo in fattura chiesto dal malvagio e avido libero professionista
In base a quale studio il lavoro dipendente, in particolare nel settore privato, è meno produttivo?
@@pippotonello8667 dal fatto che mancano incentivi a lavorare meglio per attrarre più clienti/lavoro. Nel lavoro dipendente spesso manca la concorrenza, l'iniziativa, l'autonomia, l'intraprendenza, la spinta a battere strade diverse. Tanto lo stipendio arriva comunque, più o meno sempre uguale, sia che il lavoro venga fatto come al solito sia che ci si sbatta per farlo in modo migliore. Quindi di default ci si attiene al minimo sforzo possibile. Basta vedere le strenue battaglie contro "il cottimo" dove cottimo diventa qualsiasi proposta di legare stipendi a risultati e produttività. Lo stipendio legato alle ore di presenza in ufficio invece che ai risultati ottenuti è chiaro segno che quello che il "padrone" compra è il tempo, non il risultato. E il tempo è anelastico e poco produttivo di per sé.
Un autonomo invece sa che il suo tempo è denaro e lavora per avere il massimo rendimento nel minimo tempo.
Scusa, dici che è il cliente spesso a chiedere lo sconto Iva, correggimi se sbaglio, ma il professionista non ci guadagna il doppio a fare nero perché oltre a non pagare l'iva non ci paga neanche l'irpef? Perché a volte è vero che sembra la convenienza sia solo per il cliente ma invece mi pare ci sia eccome per il professionista. Mi vengono in mente molti medici che fanno così...
@@mauromereu i medici sono esente iva. Detto ciò, sì non fatturare è ovviamente un vantaggio anche per l'autonomo... Finché non ti beccano. Invece al cliente non succede nulla.
@@hobbes1887 Sei abbastanza fuori strada secondo me, non so che impiegati conosci, il mio stipendio è quasi per 2/3 legato ai risultati, è i risultati arrivano se corri e ti dai da fare, io rispondo al telefono anche quando sono in ferie se serve, e la mattina e la sera non guardo l'orologio, e non sono l'unico ti assicuro, non confondere l'impiego pubblico o di basso livello con l'impiego nel settore privato dai livelli medi in su.
Sono stato dipendente e autonomo. È mia opinione che da autonomo la costruzione del reddito, almeno nel mio caso, era molto più faticosa, con un rapporto col commercialista molto più impegnativo. Diciamo che un imprenditore crea posti di lavoro, un autonomo crea il proprio posto di lavoro, il dipendente usa il posto di lavoro creato da altri
E quindi cosa c'entra con il diverso trattamento fiscale?
Guarda che senza dipendenti l’imprenditore non fa nulla eh! Eddai….
un po' impreparati e casinisti oggi. mancava la birretta, la gazzetta e il baretto sul lungomare. Seguo cmq volentieri.
edit: Ah, era il cugino con il nocino, ecco cos'era
I dipendenti non hanno la percezione delle tasse che pagano. Se pagassero in modo indiretto come gli autonomi vedi come si incazzerebbero
in italia 22 milioni di lavoratori attivi devono mantenere 37 milinioni di passività. alcuni di quesi 22 sono evasori e alcuni pagano a regimi agevolati, qualcuno dovrà pur essere spremuto come un limone per non far esplodere il debito pubblico
Se i dipendenti (non) pagassero come gli autonomi, lo stato sarebbe costretto a fare controlli seri per sopravvivere. La politica italiana conosce lo spirito da ladri dei suoi elettori e gli strizza l'occhio da decenni. La lotta all'evasione rimane slogan elettorale
I dipendenti fino a 15k di reddito pagano 0 di IRPEF e fino a 30k pagano poco. Grazie a ex bonus Renzi e detrazioni varie. I dipendenti che pagano tante tasse sono solo la minoranza sopra i 35k euro, anche se la narrazione che va per la maggiore fa finta di non accorgersene
@@Petrus.9054 cosa??? ora è stata abbassata un poco, fino a 1 o 2 anni fa tra irpef, addizionali regionali e comunali, i dipendenti tra 28 mila e fino a 50 mila euro ( la maggiorparte) pagavano il 38%!! ti pare poco, quando chi ha redditi di milioni paga come aliquota massima il 45%??
@@MikiMaki76 quella che dici tu è l'aliquota marginale solo sulla sulla parte che eccede lo scaglione, non su tutto il reddito. Poi ci sono anche le detrazioni sul lavoro dipendente che abbassano l'aliquota effettiva, più l'ex bonus Renzi che l'anno scorso era stato esteso fino a 40k euro seppure in forma decrescente.
Non è un'opinione che i dipendenti pagano nulla fino a 14-15k euro e poco fino ad almeno 30k euro. Sono fatti. Numeri.
grande Boldrin 😉 e ripensaci su BTC😉
ma smettila
onestamente mi chiedo cosa ci sia da discutere e capire? La domanda da farsi è solo una, cosa è giusto fare? E' giusto che ci sia chi guadagna 10 e chi guadagna 100 o 100000? NO. Mi viene da ridere a leggere qui sotto gli artigiani o i piccoli imprenditori che frignano per le tasse e per il rischio d'impresa.... ma andate a lavorare sotto padrone se vi pesa tanto! E' giusto che chi rischia di più guadagni di più, è giusto che chi lavora di più guadagni di più MA tutto deve essere EQUO ed ONESTO. Un artigiano che gudagna 5 volte quanto guadagnano i suoi dipendenti mi sembra che sia un bel prendere, il guadagno ulteriore lo si tassa e lo si redistribuisce ai poveri. E se non vi va bene andate all'estero. Altra cosa che fa ridere è questa velata minaccia dell'andarsene dall'italia... MA ANDATEVENE ! :)
A .mio parere una flat tax in Italia,rispetto alla realtà fiscale e nella miriade di eccezioni e casi particolari,avrebbe effetti positivi soprattutto per il lavoratore dipendente e andrebbe ad eliminare una parte di evasione..
Per il lavoratore dipendente?
Una riforma fiscale fatta bene sarebbe positiva per il paese, ma la flat tax di Salvini e Meloni non sarà fatta bene. E' una certezza assoluta,. Farà solo danni.
Flat Tax è anticostituzionale
Ottimo contributo, grazie! Ci era sfuggito!
Non proprio, dipende da come la fai.
@havanaflays "Flat Tax è anticostituzionale"
Errato,come direbbe Totò è na strunzata,infatti chi è il genio che l'ha sponsorizzata gia nel 2018?,il cazzaro verde!
Potrebbero cambiarla la costituzione con il 60% o 65% di maggioranza in parlamento
@@ciaouser___ "Potrebbero cambiarla la costituzione con il 60% o 65% di maggioranza in parlamento"
Che film hai visto?
l'autonomo rispetto al dipendente, non ha le ferie pagate, non ha la 13° ne 14° se si ammala non incassa, ha il rischio di impresa, se perde il lavoro non ha la disoccupazione, se si fa male non ha gli infortuni.
è poco?
È una libera scelta, no? Evidentemente ci saranno dei vantaggi (altrimenti non avrebbe senso fare l'autonomo e si dovrebbe intraprendere un'altra attività) e, come ha sottolineato Franz, ci si può assicurare contro i rischi di malattia, disoccupazione, etc.
@@mmmboh100 sono p.iva micro impresa, assicurarsi ha un costo e non copre assolutamente le garazie che ha un dipendente. il mio messaggio era riferito a quando è stato detto che a 50.000 mila eruo un forfettario a la meta di tassazione di un dipendente, che non è vero perchè non puoi dedurre le spese, hai un ammontare forfettario per le spese bassissiomo. se hai un ufficio ti costa minimo 10.000 euro all'anno, più tutte le altre spese, in forfettario paghi le tasse sul fatturato non su gli utili, il dipendente paga le tasse su gli utlili del suo lavoro ovvero su quanto guadagna,. a me spiace sentire ste stronzate, ma essendo economisti, potrebbero un attimino stare più attenti a quello che dicono.
Allora, per iniziare, "stronzate" lo dici allo specchio ogni volta che ci passi davanti, aggiungendo, per non lasciare dubbi: sono un cafone che gira il web a dire stronzate.
In secondo luogo, TUTTO ha un costo, anche fare il dipendente (ti danno gli ordini, decidono gli orari, ti spostano di mansione, devi andare a lavorare e non puoi farlo da casa, spesso l'azienda chiude per responsabilita' altrui e non tua, eccetera).
Hai SCELTO o no di fare l'autonomo? Allora INUTILE E RIDICOLO che ti lamenti delle caratteristiche precipue del lavoro autonomo!! Altrimenti il dipendente, ripeto, dovrebbe lamentarsi della caratteristiche precipue del suo!
Sulla deduzione spese: FALSO. Mostrami il tuo bilancio, le tue spese che consideri non detraibile e vediamo di fare il confronto con le spese per la produzione del reddito di un lavoratore dipendente di livello medio. Son qui [MB], pronto.
Cosi' vediamo, genio vittimista, chi dice stronzate e chi no.
@@LiberiOltre Sommessamente "Allora, per iniziare, "stronzate" lo dici allo specchio ogni volta che ci passi davanti, aggiungendo, per non lasciare dubbi: sono un cafone che gira il web a dire stronzate. "
già lo faccio tutti giorni mattina, mezzogiorno e vespri
Tutti si può sbagliare e probabilmente ho sbalgiato il termine, ma visto che su i vostri canali ricorre spesso, insieme a puttanata e peggio pensavo fosse sdoganata come sinonime di errore.
Ci tengo a precisare che la lflat tax è un forfettario che tassa il fatturato, non gli utili, con un abbattimeti di spese intorno al 20% se non erro; senza considerare che paghi l'iva e non la incassi, ovviamente non la detrai.
Adesso un ufficio di 20mq a Borgo a Buggiano ( non in centro a Firenze), per esempio ti costa più o meno 10.000 euro l'anno, che è il 20% della flat tax, su 50.000 euro di fatturato
Il resto delle spese nella flat tax, ovvero in forfettario sono tutte indeducibili,
tutte! (tranne l'INPS per essere precisi che togli prima del caloco delle detrazioni. Ovvero 50.000 -inps , a braccia 44.000 levi il 20% di spese forfettario, 8800€ = 35.200 dove paghi il 15% ti rimane 29.920 - le altre spese )
tipo: il commercialista, fornitori, cancellerie, manuetenzione strumenti di lavoro, strumenti di lavoro, formazione, etc..
dipendente 50.000 -inps 44.000 - 35% di tasse 28.600 non ha spese
ovviamente tutti conti a braccia
ora nel filmato contesto che è stato paragonato gli utli al fatturato, adesso io sono ignorante ,
ma mi ricordavo che confondere gli utili con il fatturato era un errore, me lo conferma?
se si , ci metta lei il sinonimo che preferisce.
se poi preferisce le mando la denuncia dei redditi in email, le ho già scritto altre volte, sono inscritto a liberi oltre.
posso sicuramente sbagliare, nessuno è esentato dallo sbagliare
Enrico Maria Chellini
Esattamente chi ti ha comandato di fare l'autonomo, uno sceglie di fare impresa anche per accedere a redditi più alti, se non ci riesce ha sbagliato strada.
Ti porto un esempio, tutti i miei clienti, che sono aziende strutturate (dai 50 dipendenti in su) nel mondo dell'impiantistica, hanno il cartello fuori che cercano elettricisti ed idraulici, è li pagano molto bene, dall'altro lato vedo una marea di artigiani, elettricisti e idraulici, che si lamentano delle tasse, e spesso evadono facendo concorrenza sleale a le imprese che le pagano, che fanno fatica a tirare la fine del mese.
Io mi chiedo, ma chi ve lo fa fare? chiudete questa cavolo di partita iva e andatevi a prendere un bello stipendio.
Onestamente dare aiuti fiscali a queste categorie, oltre che immorale, è anche una stortura del mercato del lavoro.
Poi se vuoi la 13 e la 14, è semplice, metti in un cassetto ogni mese 1/7 dei tuoi guadagni e ne tiri fuori metà a giugno e l'altra metà a dicembre e il gioco è fatto.
e se invece la fiscalità diversa tra dipendente e p.iva fosse il modo di agevolare nascita p.iva, perché la seconda genererebbe maggiore valore aggiunto?
In base a cosa dovrebbe generare più valore aggiunto?
Le p.iva generano meno valore aggiunto, MOLTO meno
@@giacomojack97 hai mai visto un dipendente assumere un altro dipendente?
Che valore aggiunto dovrebbero generare tante microimprese che mantengono il benefit solo se restano tali?
Franz Forti brava persona ma fuori giri, non coglieva i punti di Dario
Sembra uno scandalo che le leggi siano fatte per motivi elettorali. I partiti quello fanno, rappresentano le esigenze del territorio mica lo educano, al massimo, propongono . la qualità della legge credo stia nell'efficacia con cui raggiunge l'obbiettivo che dovrebbe essere piuttosto dettagliatamente dichiarato, lungimirante o meno che sia. Sarebbe utile invece, secondo me istituzionalizzare una fase che monitori l'aderenza dei risultati, nei fatti. Una palese indeguatezza al raggiungimento del risultato dichiarato esplicitamente, dovrebbe poter fare decadere una legge inefficace. Fine delle teorie dei dogmi e tolk show.
Nei Paesi migliori del mondo (nord Europa ecc) la classe politica non è così, è enormemente più competente, ascolta i migliori esperti e fa quello che si deve fare per far crescere e migliorare il Paese. L'opinione pubblica e i giornalisti sono più istruiti ma sono comunque migliori degli elettori.
Mamma mia quante parole inutili. Ma la sintesi ragazzi? I contenuti di 1 ora e mezza di video potevano racchiudersi in 10 minuti. Poi nel merito...accusate di due pesi due misure solo sotto il profilo della tassazione...ma poi sotto il profilo delle diverse o inesistenti coperture o protezioni sociali...lì non ne tenete minimamente in considerazione. Inoltre c'è veramente poco da contestare a p.Iva o piccoli imprenditori...ehh se hai voluto la bicicletta...ora vuoi stesse protezioni privilegiate dei dipendenti? Visto che molto spesso (non è il mio caso) si finisce in regime di p.iva per volontà forzata del datore di lavoro di evitare un rapporto subordinato...oppure per reinventarsi dopo non aver trovato un lavoro dipendente. Ma dove vivete...siamo nel 2022 e non nel 1970! Infatti non a caso i alcuni paesi nordici sul tema hanno già da tempo una mentalità aggiornata. Paese di vecchi e che pensa vecchio!
Secondo me la proposta di FDI non è poi così male, perché se i ragiona che la partita IVA con l'extra reddito si compri una Lamborghini ok, ma più probabilmente la reinvestirà per riuscire ad essere più competitivo e performante, se vogliamo puntare alla crescita dobbiamo fare in modo che crescere sia più semplice
Tralasciando che il tasso di innovazione delle p.iva è praticamente nullo (parlo ovviamente di quelle che rientrano in regime forfettario). Se i soldi vengono reinvestiti allora non sono tassati🙃 ergo è inutile prevedere delle regole speciali
@@matteo5687 dunque non mi tassano i soldi che investo, ma se non li ho perché me li hanno già tolti con le tasse mi sembra peggio, non posso nemmeno investirli
Come detto in live è una vaccata pazzesca
@@RemoteMeat Ma in che senso te li hanno già tolti? guarda che prima di chiudere l'anno ti accorgi se hai un surplus di utile, e fai in tempo a impegnarli in azienda per non pagarci tasse.
@@pippotonello8667 a parte il fatto che non tutte le spese sono deducibili , ad esempio se mi serve un furgone per le consegne in semplificata ammortizzo un 20% e scarico un 40% dell'IVA, ma il bilancio lo so soltanto dopo che il commercialista ha fatto i conteggi ed al momento se passo di aliquota lo so soltanto dopo, ci si può fare un'idea ed è lì che per stare sotto che la gente ha la tentazione di evadere, esiste quello scalino per il quale dopo un certo punto lavora praticamente a gratis
Madonna che arroganza Boldrin. Bene il suo spazietto su CZcams. Parla di cose che sa e non sa. Almeno non faccia il saccente.
Una questione non presa in considerazione è il valore pedagogico della fiscalità , se un imposta può aiutare a favorire nuove imprese e incentiva gli investimenti allora deve essere utilizzata. Signor Boldrin la bravura di uno stato è avere una strategia d'azione , abbassare le tasse(anche le tasse sul lavoro) per favorire gli investimenti di autonomi , genera lavoro e genera economia.La fiscalità quindi è diversa tra autonomo e dipendente e l'Italia ha bisogno di nuove imprese, nuova economia e quindi premiare con la fiscalità il rischio degli autonomi . I dipendenti non creano LAVORO gli autonomi hanno possibilità di crescere e quindi lo creano LAVORO. @LiberiOltre