FAN COIL Quali Problemi può Causare
Vložit
- čas přidán 30. 07. 2024
- +++++++++++++++++++++++++ Riscaldare casa utilizzando il FAN COIL sta diventando sempre più frequente, ed è economico quando viene associato alla pompa di calore.
Ancora più vantaggioso se la pompa di calore è alimentata dall'impianto fotovoltaico.
Un risparmio importante rispetto al riscaldamento tradizionale al metano che alimenta la caldaia.
Le stanze vengono riscaldate in tempi rapidi e il piacere di un caldo subito diffuso piace a tutti.
Ci sono aspetti nascosti e poco vantaggiosi - anche pericolosi per la salute - che accompagnano l'utilizzo del FAN COIL.
Lo sviluppo di microrganismi poi dispersi nell'aria.
La manutenzione costante e il relativo costo fisso.
Il problema più grave è l'aumentata possibilità di sviluppo delle muffe nelle stanze, e la conseguente insalubrità che la muffa porta con sé.
Vediamo assieme gli svantaggi se viene installato il termoconvettore - cioè il FAN COIL - e anche i suoi pregi!
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Mi hai dato delle spiegazioni utilissime ....grazie!
Ne sono felice!
Ciao da Andrea
Ottimo video, grazie
Ti ringrazio Lorenzo, sono felice ti sia stato utile!
Buongiorno, sono 10 GG che riscaldo nella mia nuova casa (ristrutturato) ho notato che è praticamente impossibile farli lavorare 24 ore perché sono talmente veloci che dopo 45 minuti si spengono, fanno impazzire anche lampompa.di calore che non riesce a modulare rispetto al radiante o ai termosifoni
Ciao ti faccio i complimenti per il video ,volevo chiederti in un ipotetico impianto alimentato da pompa di calore e con fancoil aria/aria in una piccola abitazione molto ben isolata ,quali sistemi di ventilazione meccanica consigli per ricambiare l'aria? Esistono sistemi di estrazione dell'aria non elettrici ma solo meccanici? Grazie in anticipo
Ciao @aieiebrazorf5076
i sistemi di ventilazione meccanica controllata puntuali.
L'investimento è nettamente inferiore rispetto a quelli centralizzati e in commercio c'è un modello con consumi elettrici ridotti al minimo - se hai il fotovoltaico li azzeri.
Essenziale è il tipo di scambiatore di calore, che può essere a doppio flusso incrociato e basato su scambiatori in metallo, o a singolo flusso con scambiatore in ceramica - che preferisco.
Non mi piace il sistema VMC non elettrico, il ricambio deve venire assicurato sempre e la tranquillità me la fornisce una doppia ventola alimentata elettricamente.
Infine, prediligo quello che non diventa un costo fisso annuale perché dotato di filtri da sostituire o che necessita di manutenzione.
Grazie per i complimenti!
Ciao da Andrea
Ciao Andrea, cappotto fotovoltaico pompa di calore e fan coil attualmente è una delle migliori soluzioni. I fan coil di ultima generazione non hanno nulla a che fare con i vecchi e classici "cassonetti" sono motorizzati con ventole radiali dotate di inverter silenziosissimi 19 decibel, e il filtro antiparticolato purifica costantemente l'aria e la sua pulizia và fatta periodicamente meno intensamente che un termosifone e avendo lo scarico condensa non si creano problemi d'estate. Cioè bisogna rivalutarli alla luce delle nuove tecnologie secondo mè !
Ciao @Claudio Causin
è un obiettivo al quale tutti meritebbero di venire messi nella condizione di arrivare.
Cappotto, fotovoltaico, pompa di calore e fan coil (preferisco il riscaldamento a pavimento supportato da riscaldamento elettrico invisibile in specifici punti), rappresentano un'ottima soluzione.
Pensando al nuovo, ti do ragione.
L'attuale tecnologia batte dieci a zero la "rumorosa raccogli polvere scatolaccia".
Nel video non intendo mistificare il fan coil, ha la sua utilità e viene giustamente apprezzato.
Tuttavia presenta il limite importante della mancata inerzia termica, e anche se è presente il cappotto esterno, pareti che mancano di venire raggiunte dal calore radiante rimangono esposte al rischio muffe e a possibili condense sui punti critici.
La tua è una considerazione utile, grazie per la partecipazione.
Andrea
Ciao, per una villa di nuova costruzione con fotovoltaico e cappotto era stato previsto un sistema di riscaldamento a pavimento con circolazione dell'aria tramite qualcosa che mi pare si chiamasse "octopus" si sta pensando ad "alleggerire l'investimento con l'uso dei termosifoni, ma pare che siano sconsigliati perchè l'intero impianto sarebbe a basse temperature e dunque i termosifoni non sono adatti, da qui il suggerimento dei fancoil. Tu che ne pensi? Inoltre mi chiedo, se devono restare in funzione tutto il tempo, fanno davvero risparmiare? Grazie.
Ciao @L4dyOsc4r
Il risparmio nel lungo periodo riusciamo ad ottenerlo valutando, prima di decidere quali sistemi far installare, quali sono le esigenze di chi vivrà l'abitazione e quale tipo di comfort termico desidera ottenere.
Se sentire l'aria addosso continuamente, abituarsi ad un rumore di apparecchi che attaccano/staccano, ottenere nelle stanze temperature disomogenee - calore stratificato e non uniforme - fare manutenzione costante e ripetuta nel tempo rappresentano il vantaggio e il risparmio cercato, allora il fancoil potrebbe essere la scelta da fare.
Al contrario, se il confort termico viene dato da un calore uniforme, costante e omogeneo, capace di diffondersi senza incontrare ostacoli, generato con un sistema radiante che simula il calore solare sfrutta, che viene ugualmente creato sfruttando le basse temperature e che è anche in grado di raffrescare in estate superando di quattro volte le prestazioni di un impianto a pavimento...
Allora stiamo ottenendo il risparmio ottimale ed efficiente nel lungo periodo.
Questo sistema che permette di ottenere questo tipo di risultato non è il fancoil, né l'impianto a pavimento e tantomeno i termosifoni, ma il radiante a soffitto ad innesto rapido.
Sì, i fancoil devono restare in funzione tutto il tempo.
Per la circolazione dell'aria si trattava di un sistema di deumidificazione centralizzato probabilmente con trattamento dell'aria.
Non ho compreso se l'abitazione userà una caldaia o una pompa di calore e se l'impianto dei tubi è già stato posato o meno.
Ciao da Andrea
Grazie per il contributo, spesso non si parla di questo problema e tutti istallano i fancoil oggi. Con i classici split a espansione diretta, abbiamo lo stesso problema? Io sono in zona climatica B e sono indeciso per una villetta estiva senza cappotto da usare saltuariamente anche i periodi più o meno freddi, se optare per i classici split o un sistema a pdc con fancoil, cosa mi consigli per evitare le muffe?
Gio G ciao,
ti ringrazio, sono felice di apprendere che è un tema sentito.
Valuta, innanzitutto, il vantaggio nel medio-lungo periodo che vorresti ottenere, dal momento che ti appresti ad affrontare una spesa di una certa importanza.
L'opzione pompa di calore presenta molti vantaggi e le prestazioni sono dimostrate e consolidate.
Per la questione muffa in una seconda casa usata saltuariamente anche in inverno, ti fornisco una regola che quasi nessuno conosce.
Prima di terminare la vacanza, riporta gli ambienti interni il più vicino possibile alla condizione di partenza, prima del tuo arrivo.
Se l'hai scaldata, riportali a "temperatura ambiente" e fai evacuare l'umidità.
Ripristinare l'equilibrio termo-igrometrico di partenza scongiura la crescita delle muffe derivata dall'aver utilizzato la casa.
P.S.: se fai posare il cappotto hai un'ulteriore opzione che considererei con attenzione, perché incontra tutte le tue necessità, ed è il riscaldamento-raffrescamento radiante a soffitto
@@casanetzero grazie per la risposta. Non sono obbligato a mettere il cappotto. Ho isolato solo il tetto ed è anche ventilato. Per riscaldamento-raffreddamento avevo valutato quello a pavimento ma creerebbe tantissima umidità senza VMC. Credo che anche con riscaldamento-raffeddamento a soffitto ci sia lo stesso problema del pavimento che rende obbligatorio l'istallazione di VMC. É ipotizzabile questo sistema senza cappotto?
Il buon efficientamento prevede che gli impianti progettati per far risparmiare vengano installati in edifici ad alta efficienza energetica.
Sebbene tu non sei obbligato, e questo è comprensibile - il suggerimento ugualmente mi sento di dartelo :)
Come correttamente scrivi, ci sono impianti a pavimento che mancano di un sistema di deumidificazione in fase di raffrescamento, pertanto la VMC diventa obbligatoria.
Quello a soffitto a cui faccio riferimento dispone di un sistema di controllo del punto di rugiada ed evita questo negativo fenomeno.
Per compredere bene se fa al caso tuo bisogna approfondire, e lo possiamo fare assieme, contattami scrivendomi una email e il tuo numero di cellulare:
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E' importante per me dire che la VMC (ventilazione meccanica controllata) è di due tipi:
centralizzata - serve controsoffittare e predisporre condotte e tubazioni collegate ad un motore centrale
puntuale - viene installata a parete tramite carotaggio, individuando le stanze dove è opportuno installare gli apparecchi.
Prego, sono felice di risponderti!
Andrea
La mia esperienza personale dice esattamente il contrario, per quanto riguarda l'umidità con i Fan Coil rispetto ai Termosifoni: la mia casa dove abito da settembre (ora siamo a Febbraio), con i Fan Coil è molto più asciutta rispetto a dove abitavo prima, dove avevo i termosifoni. E lo dice l'igrometro, non le mie sensazioni. Dove abitavo prima l'igrometro segnava costantemente ben oltre il 70%, mentre ora difficilmente supera il 65% e mai ha superato il 70. Preciso che abito a 2.5 km dal mare, mentre prima ero a circa 8 km, e ho casa esposta a Nord. Inoltre, a parità di consumi ho una temperatura superiore a prima. Con i Fan Coil personalmente ho visto solo vantaggi.
Ciao @E_PRP
Il termosifone non ha un effetto deumidificante in senso stretto, attività che il fancoil riesce più facilmente ad eseguire.
Nella stessa abitazione una stanza presenta aspetti microclimatici diversi da un'altra, e ogni abitazione ne presenta di propri che sono indubbiamente differenti dalle altre.
Sia che si tratti del dirimpettaio o che si trovi a decine di chilometri di distanza.
Indubbiamente gli aspetti che elenco nel video sono quelli a maggior impatto sulle murature.
Non sto mistificando il fan coil, tuttavia non permette di sfruttare l'inerzia termica che altre forme di riscaldamento permettono - e considero un'aria che riscalda in modo stratiforme una mancanza importante di comfort termico.
Una località di mare ha generalmente inverni meno rigidi e se anche viene spento il fan coil, non avvengono inversioni termoigroscopiche repentine e importanti.
Nelle zone geografiche più fredde, spegnerlo determina un abbassamento di temperatura immediato e il conseguente aumento dell'umidità, con effetti negativi in termini di sviluppo di muffe, generazione di condensa o raggiungimento di condizioni di quasi condensa - e dove c'è umidità la salubrità ambientale viene sempre compromessa.
Mi rende felice apprendere che per te i vantaggi siano stati maggiori.
Ciao da Andrea
@@casanetzero - Non sono assolutamente un esperto, quindi, sia chiaro, non voglio mettere in dubbio chi esperto lo è. Di conseguenza io parlo del mio caso, che è l'unico che conosco. Poi so che mille fattori potrebbero influire su ciò che personalmente percepisco. Ad esempio, dove abitavo prima la mia abitazione era di Classe F, mentre dove abito ora è di classe C; inoltre ora abito abbastanza vicino al mare e in più l'inverno attuale è piuttosto caldo.
Per quanto riguarda la bassa inerzia termica dei Fan Coil, a me non disturba troppo probabilmente perché il termostato ambiente è di tipo "proporzionale". Cioè, se ad esempio imposto 20°, quando la temperatura raggiunge i 19.8 la caldaia sta 8 minuti accesa e 2 minuti spenta; a 20° sta 6 minuti accesa e 4 minuti spenta; a 20.2° sta accesa 4 minuti e 6 minuti spenta; a 20.4° sta 2 minuti accesa e 8 minuti spenta; a 20.6° si spegne del tutto. Questo produce un minor sbalzo termico e dovrebbe anche migliorare il confort (anche se forse non è l'ideale per il consumo).
La differenza di tre classi energetiche è un fattore importante.
Grazie per il tuo contributo.
Ciao da Andrea!
Buongiorno . perché quando spengo i miei Fan Coil esce una puzza molto fastidiosa dalla bocchetta superiore del Fan Coil? Grazie in anticipo .
@barberino85zzz
I fancoil vanno manutentati regolarmente per mantenerli in una condizione igienica ottimale.
Ciao da Andrea
@@casanetzero Ho fatto sempre fare la manutenzione ogni 6 mesi dalla ditta incaricata dalla marca. quando sono spenti esce una puzza incredibile .
Manca il sifone al tubo di scarico condensa