La Basilica di Colle Don Bosco

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  • čas přidán 23. 08. 2024
  • Colle Don Bosco frazione Morialdo - Castelnuovo(Asti)
    La Basilica di don Bosco.
    Su questo colle nacque, giocò, lavorò e ascoltò la voce di Dio Giovanni Bosco. Qui i fedeli possono respirare la gioia e la forza spirituale di Don Bosco. Questi luoghi sereni sono carichi di ricordi e di messaggi. Colle Don Bosco è il luogo dove è nato ed è partito il suo sogno. Su questa collina nella borgata Becchi, nella frazione Morialdo del comune di Castelnuovo (AT), il 16 agosto 1815 nacque Giovannino Bosco, nella “cascina Biglione” dove il padre lavorava come mezzadro. Qui si trovano i luoghi che testimoniano la sua presenza e la sua opera in favore della gioventù.
    La prima pietra per la costruzione di questo imponente edificio religioso fu benedetta e posata nel 1961. l'inaugurazione e la consacrazione venne fatta nel 1968.
    La Basilica di Don Bosco fu costruita dove sorgeva la “cascina Biglione” in cui il padre di Don Bosco, Francesco, lavorava come mezzadro. Nella cascina viveva la famiglia Bosco: fu qui infatti che il 16 agosto 1815 nacque Giovanni Bosco. Papà Francesco purtroppo morì quando Giovanni non aveva ancora due anni; mamma Margherita (di 29 anni) quindi si trasferì, con i tre figli e la suocera inferma, in una tettoia acquistata dal padre qualche mese prima di morire e che ristrutturò ad abitazione.
    La Basilica è composta di due chiese sovrapposte. La prima pietra è stata benedetta l’11 giugno 1961 e fu aperta al culto la sola chiesa inferiore nel 1965, con una capienza di 700 posti
    La grande pala d’altare (di Cafaro Rore) raffigura le passeggiate autunnali da Torino al Colle di Don Bosco con i ragazzi, mamma Margherita, San Domenico Savio, Don Rua (primo suo successore) e Don Cagliero (primo missionario salesiano). Nel presbiterio il crocifisso di Caffaro Rore e la statua in legno dell’Ausiliatrice del Müller (Ortisei) del 1936.
    Dietro l’altare una preziosa reliquia di Don Bosco indica il luogo in cui è nato. A fianco i dipinti (di M. Bogani) rappresentano, a sinistra, il matrimonio di Margherita e Francesco (vedovo, con il figlio Antonio) e il battesimo di Giovannino; a destra, la morte di Francesco e il trasferimento alla “Casetta”.
    Agli altari laterali sono collocati il dipinto di San Francesco di Sales (Caffaro Rore) e le vetrate con i santi della tradizione salesiana e italiana. Questi concorrono ad evidenziare gli elementi essenziali della salesianità.
    L’organo a trazione elettrica, con 31 registri reali e 2500 canne, è della ditta Tamburini e l’Ultima Cena, al fondo della chiesa, è una fotografia a grandezza naturale della celebre opera di Leonardo Da Vinci (ditta Ilford).

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