Britti, Beatles, Pink Floyd: studiare musica NON SERVE

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  • čas přidán 13. 06. 2024
  • Cari Guitar-Nauti, parliamo delle dichiarazioni di Alex Britti, di teoria e studio della musica.
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Komentáře • 887

  • @ClaudioCicolin
    @ClaudioCicolin  Před 10 dny +32

    Note aggiuntive:
    1) Per quelli che si sentono in dovere di spiegarmi che "suonare col cuore" è un uso metaforico: mi fa sorridere che lo facciano, credo di saperlo, e credevo anche fosse evidente che quella parte del video è quantomeno provocatoria. Anche se, a quanto si legge dai commenti, non mancano quelli che pensano che la musica arrivi LETTERALMENTE dal cuore o dall'anima, e che non siano metafore...
    2) Per quelli che mi accusano di ridurre la musica a qualcosa di meccanico e esercizio di ripetizione: non ho mai detto quello. È evidente che c'è un elemento di contributo personale, emozionale (ho parlato ampiamente di emozioni) e di talento, che purtroppo non tutti hanno e comunque non nella stessa misura. Io non nego certo che si possa suonare o comporre "con il cuore", esprimendo qualcosa di personale e che va oltre il semplice atto biomeccanico, ci mancherebbe, per me la musica è emozione, prima di tutto.
    Preciso inoltre che concordo assolutamente con la visione di musica come forma espressiva, culturale e di comunicazione, perché quello è; niente di ciò che ho affermato nel video vuole negare minimamente questi punti fermi.
    3) Sicuramente il suono, in forma non codificata, esisteva già prima, ma la musica in senso proprio nasce con l'uomo, appunto per esigenza espressive, di comunicazione, culturali, di appartenenza a gruppi etnici.
    Quello che si sottolinea nel video è comunque la NATURA di tutto questo, che rimane umana:
    la musica è cosa terrena e dell'uomo e i meccanismi con cui si produce fanno parte di questo mondo fenomenico, non di altre misteriose entità. Tutto qui.
    4) "Ma britti non ha detto...": guardare il video prima di commentare, io ho preso le sue dichiarazioni solo come spunto per un discorso molto più ampio.
    Altri aspetti/dimensioni/punti che vorrei precisare meglio:
    -Musica classica colta/musica leggera: come diversi di voi hanno fatto notare, l'ambito musicale cambia molto le cose; in musica leggera/rock tantissimi artisti hanno avuto successo senza studi formali. Questo è possibile perché si tratta di un genere tutto sommato semplice, e che arriva principalmente dalla tradizione popolare, fatta di musica non scritta o teorizzata.
    -Forma scritta: visto che alcuni hanno sottolineato come la musica nasca suonata e non scritta, voglio precisare che non ho mai affermato il contrario né lo penso. La musica nasce come espressione dell'uomo fin dalle sue origini e la forma scritta arriva ovviamente molto dopo. La teoria è dunque e sempre un'astrazione fatta a posteriori. Questo non significa che non abbia una sua utilità e ragione di esistere.
    -Dettaglio/profondità dei temi: alcuni nei commenti hanno preso un singolo aspetto, magari solo citato nel video, e sviscerato in profondità, sostenendo che la mia trattazione sia stata superficiale. Data la vastità dei temi, per forza di cose lo è. In un video di 10' su youtube non è possibile approfondire tutto, né si ha la pretesa di farlo. E comunque, su ogni piccolo aspetto potrebbe essere scritto un intero trattato, quindi nessun commento riuscirà mai, com'è ovvio, a riassumere tutto ed essere esaustivo.
    -La sezione commenti è bloccata perché stava uscendo obiettivamente dal controllo. Non è una forma di censura come penseranno alcuni, semplicemente si erano create infinite sotto-discussioni con gente che arrivava ad insultarsi. Non potendo fisicamente moderare tutto e essendo la pulizia e l'educazione una priorità del canale, l'unica soluzione era quella, non me ne vogliate,
    Peace and love!

    • @Wolf-51-50
      @Wolf-51-50 Před 10 dny +3

      "La musica è cosa terrena e dell'uomo e i meccanismi con cui si produce fanno parte di questo mondo fenomenico, non di altre misteriose entità". 92 minuti di applausi 👏👏👏

    • @valeriosilvestri1
      @valeriosilvestri1 Před 10 dny +1

      Fare una scala a 1000 km/h perché ci hai lasciato litri di sudore a forza di ripeterla e’ utilissimo alla tecnica ma meno utile se vuoi trasmettere le tue emozioni a chi ti ascolta, fare un bending alla “tua maniera “ facendo sembrare che la chitarra stia lanciando un urlo di disperazione verso chi ti ascolta … beh… quello a volte trasmette brividi sulla pelle dell’ascoltatore o addirittura commozione… questo per dire che la tecnica aiuta a trasmettere meglio le emozioni, sicuramente si , e la tecnica va a braccetto con il conoscere teoria ecc. Suonare solamente ad orecchio e’ possibile, ma riduce molto il repertorio di rif e lick, ed oggi quei repertori fighi si sono già sentiti mille volte… oggi un po’ di studio e’ necessario. Punto

    • @Wolf-51-50
      @Wolf-51-50 Před 10 dny +3

      @@valeriosilvestri1 Sì, ma poi molti parlano del bending come se fosse anche quello chissà che di magico... Il bending è anche lui una tecnica. Antica, una delle prime, ma pur sempre fa parte del bagaglio tecnico. Bending e vibrato sono tra le tecniche più importanti (forse le più importanti) e c'è gente che ci passa ore, mesi, anni a perfezionarle. Quindi sempre di tecnica stiamo parlando. Una tecnica che alle orecchie dell'ascoltatore si traduce in emozione, ma sempre di una tecnica chitarristica stiamo parlando.

    • @rgisondi48
      @rgisondi48 Před 10 dny +1

      Ma poi un conto è avere orecchio altro e suonare a orecchio. Nella maggior parte dei casi suonare ad orecchio significa suonare a casaccio azzeccare qualche nota qui e la'. Avere orecchio significa riconoscere un contesto armonico senza avere uno scritto davanti agli occhi e sapere reagire appropriatamente in linea
      melodica con lo strumento. Sia il riconoscimento che la reazione appropriata richiedono tanto tanto tempo e impegno non importa se guidati da un insegnante o come autodidatti. La spontaneita' e' la fine di un lungo percorso non l'inizio. Claudio credo che questo lo possa capire bene solo chi si e' davvero cimentato in modo serio con la difficolta' di fare musica. Chi non ha vissuto questa esperienza magari del tutto in buona fede pensa che la bellezza venga direttamente dall'istinto dagli dei o chissa' che altro.

    • @Wolf-51-50
      @Wolf-51-50 Před 10 dny +1

      @@rgisondi48 Giustissimo. La spontaneità che l'ascoltatore percepisce è il risultato di anni di studio e pratica. Anche il "suonare a orecchio" è un'altra leggenda metropolitana 👏👏

  • @marco.gi.1979
    @marco.gi.1979 Před 12 dny +85

    Suono dal 1985, prima al conservatorio con la chitarra classica e poi tanto blues "a sentimento". Penso che non potrei mai pensare di essere il musicista che sono oggi se non avessi studiato. Non mi ritengo bravo, non mi ritengo un virtuoso, ma sapere quello che faccio, sapere cosa sto suonando anche in una maniera più "intima", secondo me, è molto importante e sono certo che non sarei nemmeno la metà del musicista che sono se non avessi passato anni a dannarmi a scuola di musica. Il blues è sentimento e non era certo una musica suonata e composta da chi aveva studiato ma è anche vero che se non sai quale pentatonica usare rispetto alla chiave di un pezzo, suoni delle cagate apocalittiche. Prendere un do# al posto di un do mentre fai una scala durante un solo vuol dire fare una stonatura clamorosa.. e stiamo parlando di un'alterazione minima della nota, un tasto in più o in meno, ma se vuoi portarti a casa un risultato accettabile devi per forza sapere quali tasti suonare! Capisco Alex Britti quando dice che studiando "canonicamente" avrebbe avuto paura di snaturare il suo stile, ma è anche vero che stiamo parlando di uno che quando finisce le prove vuole andare a casa per poter suonare perchè ritiene le prove in studio "lavoro" e suonare a casa "piacere".. stiamo parlando di un talentuosissimo musicista che vive con la chitarra in mano da mattina a sera e che di Jimi Hendrix (soprattutto, direi), di Buddy Guy, di Albert Collins, di BB King ed Eric Clapton ne ha ascoltato a chili... e li ha imparati, e li ha imitati, e li ha reinterpretati.. se non è studiare questo non so davvero cosa lo possa essere!

    • @teresaboatto7144
      @teresaboatto7144 Před 11 dny +2

      Che la musica sia un insieme di suoni a lunghezza d'onda prestabilita percepiti dal nostra cervello come armonici solo di quella frequenza è ovvio. Che dunque i suoni siano espressioni matematiche idem. Però dissento sulla tua affermazione che non vengano dal cuore: esso oltre a pompare sangue è anche il nostro metronomo personale. Spero tu comprenda il senso di questa mia considerazione fisiologica.

    • @AmedeoSorpreso
      @AmedeoSorpreso Před 9 dny +1

      Lo studio della musica, come lo studio di ogni tecnica serve per dimenticarsene, all'atto pratico.

    • @kinoglaz777
      @kinoglaz777 Před 7 dny +1

      Ma parla di studio nel senso di dottrina conservatoriale ossia basare tutto lo studio armonico sui principi intervallari che sono stati creati, all'epoca, sulla struttura del pianoforte (principio sul quale è basata tutta la concezione dello spartito e - devo dire - non proprio strettamente adeguata agli altri strumenti (notare che l'autore del video parla di "gusto frigio" o PROGRESSIONE dorica o ancor peggio "SALTI di terza", che ad esempio è un intervallo di terza.
      Allora se va bene così va bene tutto e queste sono solo banalissime inutili pippe pur di stare in uno schermo a farsi vedere.
      Mai visto un thread più pieno di blatere come questo

  • @alexxela7552
    @alexxela7552 Před 12 dny +14

    È lo specchio della società di oggi, ottenere il massimo con il minimo sforzo,e allora si dice che gli autodidatta suonano con il cuore e chi studia ha solo tecnica senza anima...la verità è che conoscere (e quindi studiare) è sempre meglio,hai più orizzonti e possibilità da sfruttare.

  • @ceval-mr1gw
    @ceval-mr1gw Před 9 dny +10

    ..Anchio una notte sognai di comporre "Yesterday"però ,quando mi svegliai ,ricordai immediatamente dove avevo sentito quella melodia...mi son fatto due uova strapazzate e ho lasciato perdere....

  • @valeriosilvestri1
    @valeriosilvestri1 Před 12 dny +32

    Personalmente, avendo studiato musica da piccolo e avendo fatto il conservatorio suonando il pianoforte e poi avendo imparato a suonare la chitarra da autodidatta sono convinto che "alcuni" strumenti si prestino di più all'essere utilizzati senza dover per forza conoscere la teoria (esempio la chitarra, la voce, l'armonica ecc.) mentre altri meno (esempio il pianoforte, strumenti a fiato ecc.). Detto ciò, considero la teoria musicale solamente una base molto utile per esprimere più velocemente il proprio spirito nel suonare qualcosa, e se parliamo di improvvisazione possiamo dire che l'orecchio sicuramente prende il sopravvento rispetto al ragionamento teorico nel cervello. Questa è la mia opinione.

    • @zioambrocio176
      @zioambrocio176 Před 10 dny +1

      vorrei proprio sapere quanti cantanti rock hanno studiato come cantare effettivamente, magari freddie mercury sì

    • @ClaudioFiammenghi
      @ClaudioFiammenghi Před 10 dny +3

      Condivido, ci sono degli strumenti musicali che colocati in un genere "tipo il blues ad esempio" si prestano molto bene all'istinto, certamente dopo aver fatto un minimo di percorso pratico sullo srumento, la chitarra e l'armonica diatonica sono sicuramente tra questi strumenti, ma ce ne sono molti altri che se non hai un minimo di teoria musicale abbinata all'esercizio ci ricavi poco, non dico di leggere lo spartito a prima vista e riportarlo sullo strumento, ma almeno un po ti teoria armonica la devi avere, ameno che non sei un geniaccio, ma questo esula dai comuni mortali.

    • @francofranchi3765
      @francofranchi3765 Před 10 dny +3

      Bravo, proprio nell'improvvisazione e il gusto nell'improvvisare si scopre chi ha davvero talento. Parlando della chitarra, la tecnica che ti insegnano al conservatorio, anche quella jazzistica non può aiutarti per esempio nel rock. È tutta un'altra cosa.

    • @francofranchi3765
      @francofranchi3765 Před 9 dny

      Bravissimo. No, mi fermo qui perché se dico tutto quello che penso posso dare fastidio a molti.😀 comunque ragazzi, io odio la competitività, bisogna essere collaborativi, in questo modo tutti potremmo migliorare, non per sentirsi superiori ad altri ma per divertirsi insieme. Mai fare paragoni fra musicisti, io so fare una cosa meglio di te ma tu sai farne un'altra meglio di me .ciao

    • @antoniodimatteo7425
      @antoniodimatteo7425 Před 8 dny +1

      @@francofranchi3765 1. improvvisare non vuol dire non aver studiato. L'improvvisazione, anzi, non può che trarre vantaggio dallo studio: improvvisare musica è come improvvisare un discorso: premesso che devi avere qualcosa da dire (e che sia significativo), devi anche saperlo dire; e se hai un vocabolario migliore, se hai alle spalle uno studio solido della lingua, se hai letto tanti libri allora il tuo discorso probabilmente sarà migliore (premesso che, senza dubbio, ci sono persone più o meno portate al discorso, al parlare come ci sono persone più o meno portate a suonare).
      2. Prova a chiedere a gente come Vai o Satriani se la musica classica possa servire o meno nella musica rock...

  • @marzomusic8566
    @marzomusic8566 Před 12 dny +11

    Verissimo, i grandi musicisti magari non hanno studiato musica, ma ciò non significa che non la conoscano. Hanno sicuramente acquisito il concetto in modo diverso e magari gli danno un nome diverso, ma sicuramente conoscono la musica. I beatles per esempio conoscevano molto bene l'uso dei tempi e si trovano spesso nelle loro canzoni delle modulazioni e dei cambi di tonalità che sicuramente non sono frutto del caso, semplicemente hanno acquisito quelle nozioni in modo diverso e le "chiamavano" in modo diverso.

  • @paoloorlando7265
    @paoloorlando7265 Před 12 dny +7

    Il suono è nato molto prima della scrittura musicale. I più grandi musicisti hanno suonato ad orecchio. Le combinazioni delle note sono quasi infinite dal punto di vista matematico. In Italia si pensa che suonare ad orecchio significa non saper suonare, non sapendo che la musica insegnata nei conservatori rappresenta la milionesima parte di tutta la musica esistente. La musica indiana per esempio, armonicamente non ha niente a che fare con la musica che si insegna . Assurdo poi pretendere di insegnare l'improvvisazione. Finiamola di riempirci la bocca col grigio, dorico e altro.

  • @RiccardoPareschi
    @RiccardoPareschi Před 11 dny +8

    Ho studiato musica ed ho insegnato in età avanzata e studiare la musica serve, però... Prima di quel momento ero abbastanza ignorante in merito, ma è stato anche il periodo più produttivo a livello compositivo, non avevo regole da rispettare e mi affidavo solo alle emozioni e alle orecchie. Riprendendo in mano quei brani dopo aver studiato (anche armonia), mi sono reso conto che i veri progressi musicali avvengono quando sei "ignorante" ovvero ignori i "limiti" imposti dalle regole musicali (e di costume). Studiare è importantissimo e doveroso, ma si deve stare attenti a non cadere vittima delle regole.

    • @gabrieleguerciotranscriptions
      @gabrieleguerciotranscriptions Před 7 dny

      Sono curioso di sentire la qualità di queste composizioni in periodo produttivo.

    • @RiccardoPareschi
      @RiccardoPareschi Před 7 dny

      @@gabrieleguerciotranscriptions percepisco una certa ironia... comunque basta fare una ricerca in rete, Soundcloud, CZcams...

  • @carlozaccaro4045
    @carlozaccaro4045 Před 12 dny +44

    Ennio Morricone: "La musica viene da un altrove profondo che non esiste nella realta'". Penso che meglio del Maestro non la si possa descrivere.

    • @albylotus8512
      @albylotus8512 Před 11 dny +12

      Che infatti era diplomato al conseevatorio

    • @carlozaccaro4045
      @carlozaccaro4045 Před 11 dny +6

      @@albylotus8512 Il che lo sminuisce? Un genio e' un genio, se poi ha anche studiato, meglio. Io credo che la teoria musicale possa essere d'aiuto a chiunque e non faccia male a nessuno, ma e' un'opinione.

    • @fabriziobellanca73
      @fabriziobellanca73 Před 10 dny +1

      @@albylotus8512 e non solo lui: Morricone ha sempre lavorato a strettissima collaborazione con Gilda Buttà, grandissima pianista, compositrice e docente di musica in due conservatori.
      La realtà è che tutti gli artisti amano (chi più, chi meno) avvolgersi in un'aura di fuffa che serve a farne dei personaggi. Perché sanno bene che poi ciò che fa il grande successo è l'essere personaggio, prima della proposta musicale.

    • @marcob725
      @marcob725 Před 8 dny +1

      Morricone lo aveva capito, Claudio invece ha ancora tanta strada da fare 🤣

    • @carlozaccaro4045
      @carlozaccaro4045 Před 8 dny +1

      @@fabriziobellanca73 Morricone personaggio? Non direi proprio che avesse bisogno di spinte di questo tipo, la qualita' del suo repertorio parla da se'.

  • @andreatagliavini9863
    @andreatagliavini9863 Před 12 dny +33

    Alex Britti ha detto una gran paraculata ahahah
    Viveva con la chitarra in mano, replicava artisti come Clapton bb king e molti altri. Se non é studiare quello. Dai e ridai le cose le impari.
    Rischioso il suo messaggio e diseducativo musicalmente parlando
    Studiate se potete

    • @guidoligabue5767
      @guidoligabue5767 Před 12 dny +6

      Semplicemente Britti ha studiato percorrendo un'altra strada.

    • @francescodelbrocco6321
      @francescodelbrocco6321 Před 11 dny +1

      Suonate anche solo per la vostra soddisfazione, poi se soddisfa anche altri meglio.

    • @antoniominichino8914
      @antoniominichino8914 Před 10 dny +1

      Lui ha detto che non conosce lo studio dello spartito, che abbia studiato lo ha fatto ma a modo suo , senza nessuna regola musicale

    • @newastrophysics
      @newastrophysics Před 10 dny +1

      D’accordo con te al 100 % Se la musica non l’hai in qualche modo imparata non suoni, semplicemente perché la musica ha le sue regole. Se non le seguì non vai a tempo, non intoni, in una parola fai schifo ;) le esternazioni di Alex Britti rischiano di portare chi vuole fare musica al disastro.

    • @cc-rv9rf
      @cc-rv9rf Před 8 dny

      @@guidoligabue5767
      Se però Britti dovesse leggere a prima vista un brano non sarebbe capace, quindi no, non è che ha studiato percorrendo un’altra strada, non ha proprio studiato

  • @guitarbox3588
    @guitarbox3588 Před 12 dny +46

    io conosco la musica... ma in alcuni casi per fare cose emozionanti... ho dovuto disimparare alcune cose.... diciamo che il top sarebbe: partire da autodidatta e diventare bravi... poi studiare per certificare la bravura, per poi tornare autodidatti ma con nozioni teoriche salde nel cranio

    • @semolo1
      @semolo1 Před 12 dny +4

      è proprio il percorso che ho fatto, come hai detto tu ! 🙂

    • @maustoreGotika
      @maustoreGotika Před 11 dny +3

      Bravo giusto🎉

    • @JJ-bm6fe
      @JJ-bm6fe Před 10 dny

      scusa la domanda da ignorante. Ma come fai a suonare la chitarra se non sai le note, e dove mettere le mani?

    • @guitarbox3588
      @guitarbox3588 Před 10 dny +1

      @@JJ-bm6fe quando guidi la macchina mica guardi, l'acceleratore per accelerare il freno per frenare ecc... e pure lo fai

    • @JJ-bm6fe
      @JJ-bm6fe Před 10 dny

      @@guitarbox3588 ok certo, ma devi saperlo per farlo. Senno chiunque prende la chitarra e cosi dal nulla la suona

  • @PolloneOviparo
    @PolloneOviparo Před 12 dny +40

    Verissimo! Un po’ tutti diciamo “non conosce la musica” con il significato di “non sa leggere la musica”. La giusta distinzione tra le due accezioni l’hai già fatta tu. Secondo me studiare è non utile, ma indispensabile. Te lo dice uno che non ha potuto studiare musica come avrebbe voluto e, col passare degli anni, ci ha messo sì delle pezze da autodidatta (dallo studio del solfeggio a quello dell’armonia), ma non è mai come fare un percorso completo e guidato. Studiate! Studiate! Studiate che porta solo dei benefici! 😊

    • @robertobertoni582
      @robertobertoni582 Před 11 dny +2

      Non sono d'accordo quando dici che la musica non proviene dall' anima.di tutti i pezzi musicali che ascolti non tutti tu procurano emozioni...ma quando ascolti i tuoi pezzi preferiti rivivi ricordi emozioni ed altro,quindi quando componi un pezzo se sei innamorato incazzato o altro il tuo inconscio va a riprendere quelle emozioni e tu magari riporti in musica questo.ps Yesterday è stata sognata disse sir Paul

    • @BaggerVance
      @BaggerVance Před 11 dny +2

      Stesso percorso e stesso pensiero. Se ne avete la possibilità studiate, studiate, studiate!

    • @scivalesmusicbooks1977
      @scivalesmusicbooks1977 Před 10 dny

      Grandissimo, Claudio. Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno, al di fuori dei soliti luoghi comuni. Grazie per il tuo prezioso lavoro, e... Buona Musica! 😊😊😊

    • @antoniodimatteo7425
      @antoniodimatteo7425 Před 8 dny +1

      @@robertobertoni582 di contro i Police hanno sempre detto di aver programmato a tavolino tutto, dalla scelta del genere (seguirono, a detta loro, il trend del momento) alla costruzione dei pezzi. Poca anima e molto cervello, e pure sono venuti fuori capolavori come "Every Breath You Take"...

    • @claudiodirosa4757
      @claudiodirosa4757 Před 6 dny +1

      Quando tanti anni fa ho studiato musica con i classici metodi di chitarra jazz,ricordo che l inizio del percorso era guidato da un metronomo che inesorabilmente, matematicamente,mi faceva sommare,poi dividere,dividere dividere,per ore giorni mesi,quel ticchettio,e dicevo al mio maestro ,ma quando sarò in grado di suonare???mi rispondeva,tu non preoccuparti vai avanti col ticchettio,e dopo e volumi di metodo jazz,sapevo suonare,certo non un genio ma suonavo,poi con ore di prove,pentatoniche e minori,ho provato a metterci qualcosa di mio uscisse dal cuore ,dall' anima ,o dal cervello, però funzionava ,poi smisi e Ahime ho perso un po' ho ripreso come molti in periodo COVID,e adesso da buon pensionato sto iniziando a riprendere(con calma)un po' di studi,l unico rimpianto è di aver staccato per molti anni,ma alla fine va bene così,in conclusione,mi auguro che la musica possa restare con tutti voi per ancora molti anni👍

  • @goodboy65
    @goodboy65 Před 12 dny +7

    Sul discorso del cuore... L'espressione arriva dai secoli nei quali si pensava che il cuore fosse la sede delle emozioni, sai perché hai la fede all'anulare?
    Perchè pensavano che ci fosse una vena che partisse da lì ed arrivasse direttamente al cuore.
    Ovvio che con le conoscenze di oggi si sa che il cuore è semplicemente una pompa del sangue.
    La musica esisteva prima ancora della teoria è una attività che arriva dalla preistoria.
    E' un evento naturale e poi si sono costruite regole e teorie per poterlo spiegare e replicare ma l'evento esiste a prescindere delle teorie
    Si è costruito un enorme impalcatura per codificare qualcosa di esistente.
    Non esiste un solo tipo di musica e di regole.
    Esistono musiche e regole diverse in tuttto il mondo india, medio oriente, estremo oriente ecc.
    Il blues è l'esempio perfetto... una musica fatta da gente senza cultura che contravviene a tutte le regole della musica occidentale.
    Dopo si è cercato di codificare e di riportare il blues nei canoni occidentali.
    Ti faccio un esempio personale, mio zio buon anima (é un modo di dire anche questo) costruiva raffinerie faceva progetti ma non era laureato perchè ai suoi tempi era nato nel 1920 erano rari però aveva imparato negli anni con l'esperienza il lavoro.
    Oggi ci sono laureati che sulla carta ne dovrebbero sapere di più di quello che sapeva lui ma invece non sanno fare un cazzo.
    Il fatto di conoscere la musica non fa il grande musicista, certo che aiuta sapere almeno le basi ma poi conta la persona il cervello? l'anima? il cuore? chiamalo come vuoi.
    Visto che hai affermato che l'anima non esiste:
    Claudio Cicolin cosa ti senti? Forse Un ammasso di cellule? Forse un insieme di impulsi elettrici all'interno del cervello? ti sei mai fatto questa domanda? Chi sono? cosa sono?

    •  Před 9 dny +1

      Saggio consiglio quello di farsi certe domande.... e la risposta non sarà MAI "l'anima". Quella può essere solo la risposta preconfezionata che si sceglie quando si smette di farsi davvero certe domande.
      Sul resto siamo d'accordo.

  • @gianlucatarasconi4677
    @gianlucatarasconi4677 Před 10 dny +2

    In ogni attività umana, in ogni forma d'arte, esiste il "Sapere" ed il "Saper fare". Le due cose per raggiungere il massimo dei risultati, il meglio, devono coesistere. Se si possiede solo il "Sapere" si è dei didatti degli accademici dei teorici e non è detto che ciò che conosciamo e che spieghiamo agli altri siamo anche in grado di metterlo in pratica. Di per contro possedere solo il "saper fare" si è degli artigiani e non degli artisti. Ben inteso, non c'è niente di male in questo. Ci sono artigiani che danno vita a cose stupende, ma che comunque, nel loro processo creativo saranno sempre limitati perché carenti nella parte accademica. Un esempio in tal senso, è quello dei citati Beatles. Grandissimi musicisti, con grandissime idee, che hanno imparato da autodidatti e con un sacco di ascolto (esempio assolo di Penny Lane ispirato dal concerto Brandeburghese di Bach N.2) Nella loro evoluzione, c'è stato un momento in cui si sarebbero fermati se non avessero incontrato in Abbey Road il "Quinto Beatles" Sir George Martin, e lui si che la conosceva la musica eccome!. Sono suoi gli archi in "The long and winding road" o gli ottoni in "Here there and everywhere" e mille altre cose che hanno reso dei brani (già buoni) degli autentici ed iconici capolavori. Una volta che si possiede il "sapere" ed il "saper fare" The Sky is the limit. Questa la mia modesta opinione, buona Musica a tutti.

  • @albertoboccali7437
    @albertoboccali7437 Před 8 dny +3

    Tutti i professionisti (e non) hanno studiato. Chi in maniera accademica chi in maniera popolare.

  • @cartfab
    @cartfab Před 10 dny +2

    Sicuramente i Pink Floyd non conoscevano la musica, ricordo che passavano le giornate a chiaccherare al bar, poi ogni tanto si svegliavano e dicevano: bene, adesso entriamo in studio e facciamo un disco così per divertirci un po...poi tornavano al bar a chiaccherare...

  • @christiandalenz15
    @christiandalenz15 Před 10 dny +4

    3:12 è un po' come se uno dopo aver mangiato un piatto meraviglioso si metta a dire "non annoiarmi su come è stato preparato, mi levi il gusto" 😄

  • @andreafranchi6151
    @andreafranchi6151 Před 9 dny +1

    Claudio perdonami, io ammiro la tua dedizione e l’impegno che applichi in ciò che fai. Si vede che possiedi una dote per insegnare e una caratteristica che a mio avviso tutti i bravi professori dovrebbe avere, l’amore per la disciplina che insegnano. Ho scoperto il tuo canale non molto tempo fa e sono rimasto molto colpito dalle tue analisi approfondite e lucide che mi hanno fatto scoprire un ramo della musica blues/ pop e rock che non conoscevo.
    Io ho studiato per 8 anni al conservatorio e ora studio filosofia.
    Apprezzo veramente il tuo coraggio e la tua schiettezza anche quando ti esponi su questioni molto delicate come questa.
    Per quello che penso una visione positivista e scientifica come la tua riguardo alla questione musicale è un pochino rischiosa, perché come quelli che si attaccano solamente a principi metafisici per descrivere i fenomeni e le composizioni musicali, tende ad essere parziale.
    Sono d’accordo con te sul tenersi ai fatti, ma purtroppo un approccio totalmente scientifico e rigido sulla musica non so se possa funzionare come nel caso di discipline che appartengono a un campo diverso , come il diritto o la medicina.
    La musica prima di tutto è arte e come tale comprende unione di tutti i fenomeni più umani è quello il bello: tradizione, conoscenze pratiche e teoriche, e che lo si voglia o no anche una dose di mistero o qualcosa di indefinito.
    Sono d’accordo con te: possiamo darle il nome che vogliamo, possiamo anche credere sia un’invenzione umana.
    Ti consiglio solo di rimanere in ricerca e non precluderti una strada di approfondimento interessante (se riduciamo tutto alla passione ed emozioni anche in questo ambito è facile ridurlo a fenomeni fisici e biologici, ma forse c’è qualcosa di più).
    D’altronde ci sono voluti anni di dibattiti e si discute ancora tuttora: è questo il bello delle discipline che io te amiamo e condividiamo, musica, filosofia e arte.
    C’è sempre spazio per discutere
    grazie comunque per aver esposto il tuo pensiero

  • @francescocacciatore1684
    @francescocacciatore1684 Před 11 dny +2

    Una chiave di lettura che può unire i due mondi: attraverso la conoscenza del linguaggio musicale o della tecnica è possibile 'misurare' quanto amore c'è dietro ciò che si sta ascoltando, nell'averlo pensato e musicato e eseguito.

  • @Dany-fj2oj
    @Dany-fj2oj Před 11 dny +2

    Questa è la differenza tra chi compone musica e chi invece la riproduce! Se le persone, note e meno note, che non hanno studiato musica parlano di “musica che proviene dal cuore e dall’anima” lo fanno per frustrazione, come dici tu, allora chi ha studiato musica senza avere lo “stimolo” nel comporre allora la loro frustrazione consiste nel sostenere la musica come studio e ascolto! Il mio insegnante delle medie definì la musica come “quell’arte attraverso la quale si esprimono i propri sentimenti”! É ovvio che occorre conoscerla (studiarla, ascoltarla o come pare a te) ma deve patire dall’esprimere un sentimento! Tutto ciò che è arte è espressione di sentimenti

  • @wolfunkyguitar3043
    @wolfunkyguitar3043 Před 12 dny +3

    Complimenti per il video! Io sono un bluesman autodidatta da sempre, sia tecnicamente che teoricamente, non ho mai preso lezione da un maestro, conosco bene la tastiera, l'armonia, tutti gli accordi e come si creano, e logico mi sono documentato e you tube mi dato tanto. Però l'esperienza e ascoltando tanto blues in passato ho appreso il linguaggio, e mi viene facile e naturale. Secondo me e questa la vera scuola.

  • @user-lx3lv5dr9b
    @user-lx3lv5dr9b Před 11 dny +2

    Da pianista dico che studiare la musica è di persestesso il piacere della musica. La bellezza degli oggetti musicali (progressioni, scale maggiori minori modali, accordi, ecc) il loro uso, la loro combinazione sia accademia sia naif è la MUSICA. Non sa cosa si perde chi non la studia. Personalmente trovo altrettanto piacere nell'esecuzione di un brano che nello studio dello stesso.

  • @giorgiobonari9389
    @giorgiobonari9389 Před 11 dny +5

    Se studi, godi molto di più. Non c'è niente di più gratificante di avere consapevolezza di quello che ascolti. Impari un linguaggio, lo comprendi, lo assimili, lo riutilizzi. Facendo la metà della metà della metà della fatica che impiegheresti ad arrivarci per tentativi. Senza considerare che il tuo cervello, stanco di andare a casaccio per imparare qualcosa destinata ad essere presto dimenticata, ti ringrazierà per offrirgli qualcosa su cui costruire, ricordandosene per tutta la vita. Se studi puoi emozionare, se scazzi annoi e basta.

  • @dannous
    @dannous Před 8 dny +2

    Attenzione che anima è una concetto molto ampio che in alcuni casi è un sinonimo per coscienza in senso scientifico😂. Lo dico essendo assolutamente d’accordo con te sulla musica. La musica è pura matematica che però riesce ad emozionarci e comunicare con noi in una maniera universale. Io credo che la musica sia una specie di hacking che facciamo della nostra mente. Abbiamo scoperto che alcuni suoni e ritmi saltano alcuni passaggi del cervello e arrivano direttamente ai centri emotivi e del piacere. Detto questo credo che la creatività può avere origine irrazionale ma la messa in musica è assolutamente razionale. Quando mi sento triste e scrivo un libro ho bisogno di alfabeto, grammatica e Tecniche di scrittura per far comprendere agli altri il mio stato d’animo.

  • @CconStile
    @CconStile Před 12 dny +12

    Dipende "un pelo" anche da cosa suoni: da bassista che suona anche molto jazz, fusion e dintorni, non avessi studiato, e parecchio, non è che me la potrei sfangare con granchè disinvoltura... la conoscenza della teoria, in primis dell'armonia, non è solo ciò che ti permette di allargare le tue potenzialità interpretative e compositive, ma anche di interagire a fondo con gli altri musici.
    Scontato che puoi comporre capolavori e suonare bene anche senza saperne un'acca, ci sono migliaia di splendidi brani e grandi musicisti a ceritficarlo, ma le affermazioni di Britti mi sono sembrate più tipo la "giustifica" di chi semplicemente non ha avuto voglia di farlo, studiare. Poteva cavarsela con un, meno debole, "...ci tentavo, ma il cane mi mangiava continuamente metodi e manuali!"😎

  • @domenicosorrentino1972
    @domenicosorrentino1972 Před 12 dny +13

    Secondo me la teoria musicale non peggiora l'ispirazione, o le capacità. Chi dice il contrario, ed è capace applica la teoria musicale senza saperlo. Non credo che sia piacevole un pezzo suonato scegliendo note casualmente. Ho sentito dichiarazioni simili anche da kurt cobain dei nirvana. Prima le regole si imparano e dopo le si trasgrediscono ma coscientemente.

  • @lecosedeilicianni
    @lecosedeilicianni Před 8 dny +1

    "L'odore delle rose
    È una reazione chimica
    Se un giorno lo scoprissi
    Non l'ameresti più? "
    Federico Fiumani

  • @maxpistone
    @maxpistone Před 12 dny +4

    Se questi grandi mostri sacri della musica non la conoscono (didatticanente parlando) ed hanno creato "pezzoni" eterni, allora, evviva l'ignoranza, grande Claudio 💯🤙👍🏻💎🎸

  • @doublefantasy77
    @doublefantasy77 Před 11 dny +2

    Come sempre vai dritto al punto e sei competente: Sono anni che discorro con il mio maestro di basso di come musicisti come il nostro amato Macca (Paul McCartney) conoscano eccome la musica. La conoscono avendola appresa sul campo. Suonando le migliori canzoni della loro epoca, studiando le progressioni armoniche, le soluzioni ritmiche...è come andare a bottega ai yempi del Verrocchio per leonardo da Vinci. Non c'era l'università ma si apprendeva l'arte facendo. Il discorso sarebbe lungo ma è questo...

  • @PaoloAlessandriniMatematica

    Sono perfettamente d'accordo. Nel mio piccolo mi succede spesso qualcosa di simile: se, nei miei libri o video di divulgazione, chiamo in causa la matematica per analizzare fenomeni reali (per esempio riguardanti la musica o lo sport) molti mi accusano di voler infilare i numeri dappertutto e di voler attentare alla poesia e all'emozione. Ma tu Claudio hai spiegato perfettamente il meccanismo psicologico che sta dietro. Complimenti per i tuoi meravigliosi video.

  • @francescomariacapitanio9720

    Claudio., in pratica sei un positivista. In quanto tale quello che dici, come tutte le correnti di pensiero, esprime una verità giocoforza parziale. Con sincero affetto

  • @igorferlito376
    @igorferlito376 Před 12 dny +2

    Molto d'accordo.
    Aggiungerei che anche la coloritura emotiva è un "prodotto" cerebrale. È opera del sistema limbico.
    E banalmente un poeta che scrive quanto meno possiede la conoscenza di grammatica e sintassi, mezzi con cui traduce le sue emozioni in parole, le quali poi susciteranno emozioni nel lettore..
    Senza la "teoria" ti manca il mezzo essenziale con cui trasmettere e comunicare.

  • @davidedellai4487
    @davidedellai4487 Před 12 dny +15

    Caro Claudio, sono d’accordo con te. Aggiungo che il concetto di “anima” pervade lo spazio filosofico da millenni per cui, prima di catalogarlo con inesistente, occorrente fare delle precisazioni. L’anima per taluni è un contatto trascendente mentre per altri è più legato alla sostanza dell’individuo,cioè alla sua autocoscienza. Tu parli di questo. Santana probabilmente si riferisce al primo. Legittimi entrambi…è il termine ad essere ambiguo. Grazie per il tuo lavoro

    • @marcoperronenutrizionista
      @marcoperronenutrizionista Před 11 dny +1

      Soprattutto paragonare il concetto di "anima" a credere in Donascimento è una semplice frecciatina atea, ma a livello logico non sta né in cielo né in terra

    •  Před 9 dny

      ​@@marcoperronenutrizionistaquello che non sta né in cielo né in terra credo sia scrivere "anima" e "logico" nella stessa frase

    •  Před 8 dny

      "pervadeVA" lo spazio filosofico. Teorie rispettabilissime, ma svariati secoli fa.
      È dal XVII secolo che si sono fatti passi avanti per cui direi che siamo nel secolo giusto per affermare senza possibilità di essere smentiti (con fatti, logica, razionalità) che l'anima non esiste.
      Per definire come "esistente" qualcosa, bisogna prima provare che lo sia. Per favore non confondiamo teorie ed ipotesi, tra l'altro superate, con la realtà.

  • @vincenzomozzillo6823
    @vincenzomozzillo6823 Před 11 dny +2

    studiare la musica a mio dire è molto importante ,per me il sapere è molto appagante ,poi essere creativi è un altra questione musicisti che con tre accordi ti creano una melodia che ti penetra nel cervello che ti risuona dentro anche mentre dormi quella è la magia della musica ,comunque anche in modo parziale devi sapere ,un esempio se guardate un video del grande BB king è palese che conosce ben poco la musica eppure era magico

  • @simonebiancon
    @simonebiancon Před 12 dny

    Complimenti per il video Claudio! È molto difficile parlare di questi argomenti, e tu l'hai fatto meravigliosamente... Sei davvero un grande professionista.

  • @DaniloNiccolai
    @DaniloNiccolai Před 11 dny

    Ottima la tua spiegazione Claudio e sempre con la giusta e corretta pacatezza e professionalità. Io personalmente ho sempre suonato ad orecchio ma ho sempre avuto il desiderio di conoscere e capire la musica uno spartito ed oggi dopo tanti anni ho iniziato un percorso musicale con un maestro di chitarra e si capiscono e comprendono molte cose fatte per caso perché ci piacevano ma nn sapevamo da cosa derivassero. Oggi capisco cosa significa una sequenza Dorica....Frigia...i gradi della scala ...ecc ecc....
    È sempre un piacere ascoltarti

  • @francescoditommaso2661
    @francescoditommaso2661 Před 11 dny +5

    In che senso l anima non esiste? Forse per te Claudio ma perdonami non puoi parlare per milioni di persone. Quando si dice con il cuore si vuole intendere con l anima... Da dove nascono i sentimenti? Il bene? Il piangere o la tristezza?

    • @maurizio80
      @maurizio80 Před 11 dny +3

      Infatti dire "l'anima non esiste" piuttosto che "la musica non viene da Dio" è un concetto personale e riduttivo secondo me...penso a Bach, a Vivaldi e molti altri che oltre ad essere musicisti con la M erano Cristiani

    • @francescoditommaso2661
      @francescoditommaso2661 Před 11 dny

      @@maurizio80 bravissimo 👏

    • @ClaudioCicolin
      @ClaudioCicolin  Před 10 dny +3

      Parlo per me e parlo per la versione ufficiale e razionale delle cose. Poi ognuno può credere in dio, nel babau o in qualunque altra cosa, ma si tratta di una versione personale e deviante che non può essere presa come riferimento. Altrimenti cosa facciamo, in tutte le università del mondo, spieghiamo concetti di medicina o ingegneria col "perché l'ha detto dio"? Dev'essere chiaro che quella è solo una visione soggettiva di alcuni. Nella scienza, nella didattica, nel diritto, non c'è spazio per dio.

    • @maurizio80
      @maurizio80 Před 10 dny +1

      @@ClaudioCicolin la musica è arte, la medicina è una branca della scienza, ognuno l'ispirazione la trova dove vuole, ma se alla musica togliamo il lato emotivo-sensibile-sentimentale è finita. Schubert è stato ispirato nel comporre l'ave Maria

    •  Před 8 dny

      Da dove nascono? Dalla Mente. La mente nasce dal funzionamento di ben 86 miliardi di neuroni.
      Siamo nel 2024, dai su, per favore...
      E se davvero vi interessa la spiritualità, come a me, occupatevene davvero. Inventare cose non ha assolutamente niente di spirituale anzi, è il contrario.

  • @fabiovianello6472
    @fabiovianello6472 Před 12 dny +8

    un'amico bassista particolarmente contrario allo studio della teoria musicale e conscio di questa sua mancanza un giorno mi disse "io non suono il basso, io uso il basso".. questa presa di coscenza mi spiazzo piacevolmente realizzando che non serve per forza la teoria per sentirsi dei musicisti, e per me lui lo era.

    • @francesco0185
      @francesco0185 Před 11 dny +2

      Un amico

    • @FabryDify
      @FabryDify Před 11 dny +2

      Sono dell'opinione che la musica vada studiata. Tuttavia mi sono occupato a lungo di musica popolare. Nella musica contadina, ci sono stati organettisti, zampognari e tamburellisti eccezionali, che lavoravano duramente nei campi e non penso abbiano mai studiato musica. Nel sud Italia era diffusa (Puglia e Calabria) anche la chitarra battente, una chitarra a cinque corde avente solo corde acute. Tali personaggi erano chiamati "suonatori" più che "musicisti". La cosa mi porta a pensare, che se hai un talento innato ed un orecchio super sviluppato, si può anche suonare senza studiare. Tuttavia la mia è solo un'ipotesi.

    • @FabryDify
      @FabryDify Před 11 dny +1

      Personalmente suono la chitarra ed il tamburello, da autodidatta, ma ho studiato fisarmonica da piccolo, dove ho imparato a solfeggiare. Devo dire che la cosa mi ha aiutato parecchio con la chitarra.

    • @francesco0185
      @francesco0185 Před 11 dny +1

      @@FabryDify Rimarrai comunque molto limitato. Ho un buon orecchio e un buon senso del ritmo, ho suonato per trent'anni senza avere alcuna nozione teorica. Ho avuto delle intuizioni e ho costruito le scale senza sapere che si chiamasseri scale e potevo prendere la stessa nota in qualunque parte del manico perché ho anche un'ottima memoria fotografica. Ho anche suonato live tantissimo e avevo anche una buona faccia tosta. In più di un'occasione grazie a queste doti ho persino preso più complimenti e ingaggi nelle band di altri musicisti che avevano il diploma al conservatorio.
      Ma dentro di me sapevo di essere ignorante e sapevo quanto questo mi limitava. Da qualche anno mi sono messo a studiare, ho scoperto che non sono nemmeno concetti difficili (anzi). Ora sono molto più soddisfatto e punto anche a studiare di più. Rimpianti? Zero, mi sono divertito tanto, non volevo nemmeno diventare un professionista. Però consiglio di studiare.

    • @FabryDify
      @FabryDify Před 11 dny +2

      @@francesco0185 Sono perfettamente d'accordo. Per raggiungere l'eccellenza, sicuramente bisogna studiare.

  • @dioe5220
    @dioe5220 Před 11 dny

    Sono pienamente d'accordo con quello che hai detto. Ricordo che quando volevo imparare a suonare la chitarra chiedevo ad un mio amico chitarrista come si prendevano alcuni accordi e le note singole per suonare le scale e lui puntualmente mi diceva che era qualcosa che doveva venire da dentro. Alla fine l'ho dovuto imparare da qualcuno. Grazie mille Claudio per i tuoi tutorial mi hanno arricchito tanto

  • @robertoroma8710
    @robertoroma8710 Před 11 dny +1

    Sono perfettamente d'accordo con te. La comprensione di certi meccanismi puo' passare attraverso strade molto diverse ma comunque sempre da un ragionamemto (non dal cuore ma dal cervello). Mi spiego con un esempio. Prima di studiare (poco) la musica mi ero comunque accorto (inconsapevolmente) della relazione "magica" tra il primo e il sesto grado. Usavo una sorta di trucchetto. Per individuare pentatoniche da utilizzare per realizzare melodie e improvvisazioni su una progressione di accordi consideravo il secondo accordo dei giri armonici classici (do LAm rem sol7...re SIm Mim la7 ecc). Cosi facendo sapevo che ad esempio melodie e improvvisazioni su una progressione di accordi in MI maggiore funzionavano bene se costruite sulla pentatonica minore di Do diesis. Solo successivamente, studiando, mi sono accorto di come le note della scala maggiore di MI e quelle della scala minore di Do diesis fossero le stesse, della relazione tra primo e sesto grado, di come si "isola" una pentatonica da una scala naturale ecc.
    Insomma quel mio rozzo trucchetto nasceva comunque da un ragionamento. Era un livello (se pur rudimentale) di CONOSCENZA. Le note non le pigliavo a caso, non me le suggeriva l'anima, sapevo esattamente dov' erano!

  • @Spumini75
    @Spumini75 Před 6 dny

    una persona che afferma che qualcuno rovina tutta l'emozione che prova nel ascoltare una composizione in base ad una analisi non ha fiducia ne in se stesso ma nemmeno nel potere della musica. E usa male il cuore.

  • @l3gofilo808
    @l3gofilo808 Před 12 dny

    Video incredibile che dovrebbero vedere tutti i musicisti, complimenti

  • @vincenzopriore5461
    @vincenzopriore5461 Před 7 dny

    tutto vero che cosa stai dicendo sono perfettamente daccordo con te .Per me e tutto chiaro prima suonavo poi ho studiato e ho capito la funzionalita di un brano facendo le analisi musicali poi tutto ti viene piu facile .Studiate le progressioni 251 1625 nella musica funziona .la musica e composta da l dur e moll in italiano Maggiore e minore.Un saluto Claudio spero che mi sono spiegato bene non vivo da 51 anni in Italia .Buona musica a tutti

  • @giulianomombelli1229
    @giulianomombelli1229 Před 8 dny +1

    Porto l'esempio di uno dei più grandi compositori ( secondo me ) del 900. Frank Zappa . Se vuoi creare musica come lui ,hai bisogno di conoscere alla perfezione quello che fai e allo stesso tempo divertirti e lasciarti andare. Dipende da quello che vuoi fare , farlo per lavoro ( bellissimo ) o divertirti sfruttando il tuo talento . Si può avere successo non conoscendo la musica? Si . Puoi avere successo avendola studiata ? Si. Puoi rimanere mediocre non studiando ? certo. Puoi rimanere mediocre studiando ?pure ! Buon divertimento

  • @TheYMCA1980
    @TheYMCA1980 Před 6 dny

    E chi non ha iniziato con “la canzone del sole” di Battisti? Un giro di La Re
    Mi che ha aperto un mondo… poi il resto viene da se e ti fai l’orecchio. Negli anni 80-90 c’erano solo spartiti e molta radio, cd e musicassette.

  • @guidorovelli1888
    @guidorovelli1888 Před 7 dny

    Al di la' di "studiare" , per padroneggiare uno strumento , e poi essere in grado di tradurre in note musicali quello che viene dal cuore , servono ANNI di farsi IL MAZZO con lo strumento .
    Questa e' la sola cosa che mi sento di dire come chitarrista autodidatta , e con grande ( per mia fortuna ) orecchio musicale . Ottimo canale , sapessi suonare la meta' di te....

  • @robertodilernia1846
    @robertodilernia1846 Před 8 dny

    La musica è un LINGUAGGIO, conoscerne le regole aiuta ad esprimersi e ad avere più "colori" disponibili. A questo punto non studiamo neanche la grammatica. Come diceva Charlie Parker impara tutto sulla musica e sul tuo strumento ma quando suoni dimentica!

  • @MyTunerLock
    @MyTunerLock Před 7 dny

    Studiare e conoscere accresce il piacere. Il fatto di sapere che un brano dei Pink Floyd e uno di Santana abbiano ad esempio uno stesso passaggio armonico non cambia, i due brani emozioneranno comunque in maniera diversa. Dopo tanti anni di studio ed aver suonato in orchestra conoscendo ogni angolo di quell'ambito quando sento un piano orchestrale d'archi che parte mi fa viaggiare come se fosse la prima volta che scopro quel suono.

  • @sergiocorrera6387
    @sergiocorrera6387 Před 11 dny

    Personalmente sono sempre stato attratto dal desiderio di conoscenza: sapere che dietro a un fraseggio carico d’emozione ci sta la famosa “progressione dorica”, amplifica la mia percezione e rende la musica ancor più “magica”, se così vogliamo definirla. Ma questo è un mio personalissimo modo di vivere la musica (e non solo): l’irrefrenabile curiosità di sapere cosa ci sta dietro, come aprirle il tuo giocattolo preferito e vedere com’è fatto dentro, quando l’hai scoperto diventa ancora più bello!
    Grazie a persone come Claudio che ci mostrano il “lato oscuro della luna” 😉 senza con questo farci perdere la magia di ammirarla nel cielo notturno.

  • @carlosoranzio9072
    @carlosoranzio9072 Před 12 dny +1

    Come in tutte le arti studiare e seguire un maestro non fa assolutamente male. Bisogna stare attenti che questo non sia un limite alla propria creatività e intuizione. Per me la musica è nell' aria e la bravura sta nel saperla cogliere

  • @pierpaolosalvatorelli3860

    Per suonare serve studiare è vero. Ma la cosa più importante per suonare uno strumento è avere musicalità. E questa è una dote che si acquisisce in modo sottile, attraverso la passione e l’ascolto e posso fermamente affermare che questo non ha assolutamente a che e fare con lo studio. La musicalità non arriva dallo studio, ma dall’ascolto, e l’ascolto si sviluppa a priori, in base al l’interesse personale. Per suonare la chitarra non è necessario studiare, è necessario ascoltare.

    • @antoniodimatteo7425
      @antoniodimatteo7425 Před 8 dny +1

      1. Ascoltare vuol dire studiare. L'ascolto fa parte dello studio. Esattamente come la lettura dei classici fa parte degli studi di letteratura o di filosofia...
      2. Non c'è nessun chitarrista che abbia mai preso in mano la chitarra ad esempio a venti anni dopo aver ascoltato musica fin da bambino e abbia cominciato da un giorno all'altro a comporre capolavori perchè "aveva ascoltato"...
      Confondere il concetto di studiare con il prendere un libro con al teoria musicale e mandarlo a memoria è l'errore che si sta commettendo da più parti, anche in questa discussione.

    • @pierpaolosalvatorelli3860
      @pierpaolosalvatorelli3860 Před 6 dny

      @@antoniodimatteo7425 Antonio, qual’e la prima frase che scrivo? Con quale frase esordisco il mio discorso? Dico semplicemente che per essere musicisti bisogna saper ascoltare e che questo non è assolutamente l’ascolto in termini di studio di cui parli tu, ma è la stessa forza motrice del musicista, amare l’ascolto e divertirsi ascoltando un pezzo e cercare di riprodurlo (musicalitá). Poi viene lo studio ,se uno vuole approfondire, ovvero il tuo punto 1 che che ovviamente condivido a pieno.
      Sul punto 2 amico mio sei fuori strada, non ho mai detto queste parole e non capisco come tu possa aver dedotto questo concetto (e da cui ovviamente mi dissocio).
      Ciao ragazzo buon ascolto

    • @antoniodimatteo7425
      @antoniodimatteo7425 Před 6 dny

      @@pierpaolosalvatorelli3860 beh, tu chiudi dicendo che per suonare la chitarra è necessario ascoltare NON studiare. Ed io ti contesto proprio questo: dal mio punto di vista, il musicista quando ascolta sta anche studiando e questa parte di studio non fa che aggiungersi allo studio sui libri, allo studio della tecnica sullo strumento, alla sperimentazione... Non è detto che un buon musicista faccia tutto questo, ma è vero che ognuno di questi elementi (ed altro ancora) contribuisce a "fare" il musicista. Per cui, per me, l'ascolto non è prioritario ma paritario rispetto ad altri aspetti dello studio della musica.

  • @tranisidaedatlantide5545
    @tranisidaedatlantide5545 Před 12 dny +3

    Ciao Claudio, personalmente penso che la giusta via sia quella di mezzo.. Nel senso che stare 10 ore al giorno su spartiti classici potrebbe a mio avviso togliere spazio alla fantasia e all'istinto. Così come non avere nozioni teoriche elimina la possibilità di intraprendere strade armoniche che possono invece davvero esprimere il sentimento del momento, limitando la composizione alle 4 cose che si padroneggiano. Britti ha recentemente sdoganato la trap.. Dicendo che alla fine i ragazzi si divertono e che è il loro linguaggio! Forse che non conoscono altro.. ciao. Marco

  • @matteo_6277
    @matteo_6277 Před 11 dny

    Claudio i tuoi video sono FANTASTICI!!!

  • @lucascaglione5427
    @lucascaglione5427 Před 7 dny

    Claudio sono pienamente d'accordo con te, se considerassimo la musica come un linguaggio, per poter avere un dialogo va studiata la grammatica per intavolare un discorso. detto ciò la musica va studiata per poter suonare, prediamo ad esempio il fenomeno chitarristico del momento, Matteo Mancuso che si, di base ha del talento ma studia tantissimo per avere tante frecce nella faretra. tornando ai miei amati Pink Floyd e al contesto anche i grandi musicisti e i grandi gruppi hanno studiato tutti magari non sanno leggere uno spartito ma sicuramente per creare dei capolavori sono sempre frutto di nozioni e studio assimilati.

  • @andreaferrari2117
    @andreaferrari2117 Před 7 dny

    Vorrei dire la mia, che per certi aspetti ricalca quello che hai detto tu, ma per altri differisce. Per quanto ne so, sono nati prima i musicisti, e solo dopo il conservatorio. A dire che la conoscenza, o meglio la SCOPERTA della musica, secondo me è un processo che avviene prima, e che si appoggia a un qualcosa per il quale tutti quanti, chi più e chi meno, siamo già programmati alla nascita. È un qualcosa che abbiamo dentro. Ed è per questo che ci sono tantissimi musicisti che non hanno mai studiato solfeggio, ritmo, armonia e via dicendo. Studiare musica non è inutile, può essere un compendio, un inquadrare quello che si fa in una logica, in un atteggiamento in qualche modo più razionale; ma non è musica, è tecnica. Può servire per leggere uno spartito, ma non ti migliora di un millimetto come musicista. Ho conosciuto persone che avevano studiato musica, ma non erano in grado di trovare da sole gli accordi di "Finché la barca va". Perché? Perché si erano fermati alla tecnica aritmetica, e non avevano aperto il "canale" della musica. Mi ricordo di un vecchio maestro di musica, il quale esclamò: "Lo studio del solfeggio è la cosa più noiosa del mondo!". Tu dici che la musica viene dal cervello. Beh sarebbe come dire che se tu vai da Bologna a Milano, è merito dell'automobile che ti porta. Ma l'automobile è solo un mezzo, uno strumento, tu a Milano puoi andare anche in treno, a cavallo, in aereo, sui pattini a rotelle o a piedi. Alla base di tutto ci sei tu, che vuoi andare o meno a Milano. E nella musica, alla base, secondo me non c'è il cervello, ma la nostra sensibilità, concetto molto difficile da definire, forse perfino astratto; ma è quella, che ci guida. Se tu vuoi creare un pezzo nuovo, e butti giù note su note e accordi su accordi, è vero che la maggior parte delle volte ti accorgi di aver copiato da qualcosa di già esistente. È inevitabile. Ma ogni tanto no, capita che nasca qualcosa di assolutamente nuovo, e quello non è secondo me un prodotto del cervello, ma di qualche altra cosa, forse un''intuizione, un'idea geniale, alla peggio un caso. Ma comunque un qualcosa che non appartiene al cervello, come il viaggio a Milano non appartiene all'automobile. In effetti l'intuizione, la genialità, sono tra le prime qualità dell'essere umano. Qualcuno le chiama anima, qualcuno fantasia, qualcuno le chiama Geppetto, cosa importa? Ma sono precedenti allo studio della musica. È divertente un fatto: se un bravo musicista autodidatta suona e viene ascoltato da altri, immancabilmente qualcuno esclama: "Si vede che lui ha studiato musica!". Eppure non è vero!... un saluto, e grazie per il video.

  • @Wolf-51-50
    @Wolf-51-50 Před 10 dny

    13:47 "Spesso si confonde il saper leggere la musica con la questione del conoscere la musica". Oh! Finalmente qualcuno, che è anche un insegnante di musica, lo ha detto, perché questo è uno dei più grossi equivoci che viene perpetrato e diffuso anche, purtroppo, da gente del settore. Grazie davvero, Claudio.

  • @fabrizio2145
    @fabrizio2145 Před 10 dny

    Non ho avuto il previlegio di poter studiare la musica, ma sono assolutamente d’accordo con te.

  • @marcellomazza5361
    @marcellomazza5361 Před 8 dny

    Sono d'accordo con te Claudio. Se c'e' una cosa che unisce chi ha studiato i grandi nei libri e chi li ha solo ascoltatati, questa e' la conoscenza. Tutti quelli che vanno a speculare su questo non hanno ne studiato ne ascoltato abbastanza! Se fai questo, hai la conoscenza!

  • @Wolf-51-50
    @Wolf-51-50 Před 10 dny +1

    Oddio, Eddie Van Halen in realtà ha studiato musica. Ha studiato il pianoforte da piccolo. Non ha imparato forse a leggere il pentagramma, ma la musica la conosceva. Conosceva scale, melodia e armonia.

  • @supermuttley2892
    @supermuttley2892 Před 8 dny

    Ciao Claudio, concordo totalmente con te. Ho 61 anni e da 6 che studio il basso elettrico. Non ho mai suonato uno strumento a corda e sono partito con una sola convinzione: trovare un bravo maestro e studiare musica. A distanza di tempo devo dire che aiuta molto conoscere le fondamenta della musica, ma la strada è lunga e faticosa. L'approccio che ho è misto, ovvero parte come tecnica e puro piacere di suonare e parte con lo studio e la teoria (senza solfeggio ma con altri metodi di apprendimento che il maestro mi sta trasmettendo). Sto imparando ad avere sempre di più il feeling con lo strumento e potrei dire molto altro ma non voglio dilungarmi in cose che tu già sai e insegni. Studiare vuol dire essere più consapevoli e lasciare che la mente possa dare il giusto imput alle mani e alla creatività personale insita in ognuno di noi.

  • @micheletrapin7037
    @micheletrapin7037 Před 6 dny

    Impara tutto sulla musica e sul tuo strumento, poi dimentica tutto sia sulla musica che sullo strumento e suona come ti detta il tuo animo.
    Charlie Parker

  • @alessandrobonfatti7727
    @alessandrobonfatti7727 Před 12 dny +3

    Maestri di chitarra, molto bravi, o altri insegnanti non sono mai riusciti a comporre e scrivere brani davvero vincenti. Spesso proprio i musicisti "ignoranti", formando una band e con pochi accordi, hanno fatto ballare il mondo.

    • @alessandroantoniobarcaro7281
      @alessandroantoniobarcaro7281 Před 9 dny

      Ma questo non è vero, la maggior parte dei più grandi musicisti avevano una base teorica enorme alle spalle

    • @christopherbignamini9414
      @christopherbignamini9414 Před 8 dny +1

      Questa e' una visione piuttosto ristretta e che mette in relazione il valore del conoscere la musica con il successo commerciale, cosa che non ha senso.

    • @alessandrobonfatti7727
      @alessandrobonfatti7727 Před 8 dny

      @@christopherbignamini9414 ,sarà ristretta. Ma essere un ottimo didatta non significa essere un buon compositore. Questa cosa sono convinto che li infastidisce pure.

  • @paolodeleonardis1879
    @paolodeleonardis1879 Před 12 dny +1

    Hai spiegato benissimo tutto. Sono persone dotate che hanno appreso la musica in modo non convenzionale però sempre la musica hanno appreso. Nota a margine: è comprensibile che chi ha queste capacita di apprendimento si senta limitato nello studio a 360 gradi della intera teoria musicale. Lo stesso Britti ha detto nel video che ha perso qualcosa non studiando in modo ortodosso ma non voleva perdere qualcosa di altro nel suo essere riconoscibile. In pratica è una questione di capacità del maestro di insegnare e di capacità dell'allievo di apprendere senza privarsi dei suoi momenti creativi della propria impronta (o identità). Perciò anche io come Te vedo più un equivoco che una contrapposizione. Sono molto d'accordo col Tuo video molto completo pacato e giusto. Grazie

  • @zagortenay2797
    @zagortenay2797 Před 9 dny

    Se Ian Anderson avesse studiato il flauto (che per sua stessa ammissione "non sa suonare"), non avremo mai avuto quel suono così originale ed emozionante.
    Avremo comunque avuto uno Ian Anderson...

  • @Wolf-51-50
    @Wolf-51-50 Před 10 dny

    Conoscere la musica non solo non toglie nulla all'emozione, ma vi posso assicurare che AGGIUNGE emozione. Esattamente come conoscere le spiegazioni scientifiche della natura AGGIUNGE emozione e meraviglia, proprio perché capisci più a fondo quello che stai osservando, ascoltando nel caso della musica. Dire quindi che la conoscenza della teoria musicale (che è cosa ben più vasta del solo leggere il pentagramma) toglie qualcosa all'ascolto, è solo un luogo comune.

  • @nicolinodipietro7600
    @nicolinodipietro7600 Před 9 dny

    Alex Britti è un ottimo esecutore, mi piace molto.
    Essendo io un insegnante di Musica nella Scuola però, ho trovato il suo ragionamento veramente disarmante.
    È chiaro che se una certa cosa non la conosci non ne potrai mai trovare l'utilità.
    Solo dopo la conoscenza si apprezza realmente ciò che si può ottenere da essa.
    Mi dispiace per Alex ma si è perso in un bicchiere di acqua.

  • @DauTheGreat
    @DauTheGreat Před 12 dny +1

    Bel video Claudio. Io ho notato che tante persone non capiscono che la teoria musicale non è un qualcosa deciso a tavolino da qualcuno, piuttosto è un compendio più o meno strutturato di ciò che si è affermato in un certo luogo, in un certo periodo e in un certo contesto culturale. In questo senso qualsiasi genere ha una sua teoria, dunque tanti artisti ne hanno potuto beneficiare tramite lo studio e l'ascolto di colleghi predecessori o contemporanei.

  • @user-rt5cu2wn6u
    @user-rt5cu2wn6u Před 9 dny

    Il talento è natura, lo studio ti fà fare il salto di qualità. Britti è un ottimo bluesman che ha avuto dei fortunati intuiti compositivi che, grazie alla tecnica ed al sapere assimilato sullo strumento (inconsciamente studiando) gli hanno permesso di avere il suo spazio. Più conosci lo strumento ed i meccanismi della musica e più riesci a creare (senza però snaturarti con il troppo studio...) In realtà bisogna studiare ed al contempo continuare a dare sfogo al proprio istinto finchè studio e natura si fondano creando un artista completo.

  • @pinomontiroli2773
    @pinomontiroli2773 Před 9 dny

    Quando ho cominciato a suonare la chitarra da autodidatta facevo degli strani accordi lungo le prime tre corde che suonavano tutti bene poi studiando ho scoperto che facevo le triadi e che potevo fare quegli accordi anche in altre posizioni della chitarra. Praticamente mi si è aperto un mondo.

  • @cepollita
    @cepollita Před 12 dny

    Analisi perfetta ed equilibrata che ogni musicista dovrebbe tenere bene in considerazione. considerazione considerazione

  • @williampetricciuolo3409

    Gli estri ci sono, in musica e in tutti i campi; a prescindere dal cervello, è questione di genetica. Sarò un bravo giocatore di calcio, ma non arriverò mai a essere un Maradona o un Pelè; sarò un bravo percussionista ma non arriverò all'estro di Giovanni Hidalgo. Sono fenomeni la cui genetica li ha definiti, sono doni. È avere estro, anche il partorire un pezzo, una melodìa, un qualcosa che piano piano si forma d viene poi elaborato fino a diventare una composizione, un canto, musica da camera, rock o qualsiasi genere. Devi essere bravo in una qualsiasi attività, la passione copre il tuo operato. Con la passione nemmeno il lavoro diventa lavoro. Quanti ottimi insegnanti e compositori, ma allo stesso tempo di poca elevatura nell'esecuzione? Ce ne sono e ne ho conosciuti tanti. Perchè purtroppo non si può essere tutto, ti devi attenere principalmente a quello che sai fare, se so suonare bene la chitarra ma allo stesso vorrei cimentarmi con la tromba e mi rendo conto che non fa per me, lascia perdere, insisti sulla chitarra Fa tua la chitarra. È così, ognuno di noi è portato per un qualcosa, se da piccolo è un buon inerlocutore, da grande sarà avvocato, politico, insegnante di lingue, non si sa. Quindi in conclusione, se aspiri a quel qualcosa nel campo musicale, devi avere pazienza, passione, studiare per capire il significato delle partiture e di come funzionano le note, e allo stesso tempo, sii un creatore, cimentati nell'inventare quel qualcosa, poi se non ci riesci, vuol dire che ci manca l'estro! Un abbraccio a tutti. William percussionista da Napoli. ( logicamente questo è un mio pensiero, ed è naturale dissentire sul mio detto).😂

  • @recaster
    @recaster Před 9 dny

    che dire... come sempre un atteggiamento professionale e pacata, un'analisi perfetta sull'inutile polemica montata ad arte da personaggi che con la musica non hanno nulla a ch fare.
    Ti stimo Claudio

  • @francofranchi3765
    @francofranchi3765 Před 10 dny

    Grandissimo Claudio. Secondo me bisogna che chi ha studiato rispetti chi non ha studiato e viceversa. Nessuno si deve sentire colpito dalle affermazioni di quelli che stanno dall'altra parte. Ci sono talenti che non hanno studiato e talenti che hanno studiato. Chi studia può essere molto avvantaggiato, ma si arriva anche da autodidatti agli alti livelli. Poi lo studio non può insegnare determinate cose, non si possono neanche scrivere sul rigo musicale. 😊 Ci vuole orecchio, e non tutti ne hanno abbastanza. 😊 E anche il talento non viene all'insegnamento.

  • @memphisbeatbluesband
    @memphisbeatbluesband Před 11 dny

    Io non leggo, ho i miei limiti tecnici e teorici, ma quando sono andato a lezione, ho iniziato a capire come si formano gli accordi, perché alcuni stanno bene tra di loro e perché certe note erano buone su quegli accordi, ho fatto un progresso enorme come chitarrista. Suonavo anche prima accordi e assoli con l'istinto (in realtà è esperienza), ma lo studio mi ha aperto la strada.

  • @andreapomero
    @andreapomero Před 9 dny

    Ciao Claudio, approvo in (quasi) tutto la tua analisi.
    Nel mio piccolissimo, da ragazzo, mi è capitato di scrivere un brano con una quinta maggiorata ed ho fatto un figurone col gruppo.
    Semplicemente mi era venuto in mente, mentre pensavo alla melodia, il passaggio di "Cantautore" di Bennato, che avevo suonato mille volte...
    Ma l'aver studiato un po' di teoria mi ha permesso di scriverlo e condividerlo con gli altri.
    Ti chiedo solo una piccola (ma grande) attenzione alle parole, dal momento che hai un pubblico vasto e trasversale.
    Concordo che la musica arrivi dal cervello e che il cuore sia un muscolo, e credo siano espressioni universalmente condivisibili e dimostrabili.
    Come credo sia condivisibile il fatto che non venga dettata dall'anima o da Dio.
    Ma ti chiederei di fermarti qui e non fare il salto ad affermare che l'anima o Dio non esistano.
    Primo, perchè nulla aggiunge o toglie all'analisi musicale, secondo perchè chi invece (come me) è convinto del contrario non per forza è un ingenuo o nell'errore.
    E terzo, perchè credo non spetti a te determinarlo ed insegnarlo.
    Hai tante cose da insegnarci, e siamo qui su questo canale per impararle, per le altre andremo da un teologo, un imam, un prete o dal maestro Do Nascimiento 😀.
    Buona musica a te e a tutti!

  • @openthepaintbox4462
    @openthepaintbox4462 Před 8 dny

    Ciao Claudio, seguo spesso i tuoi video.
    Condivido l'importanza assoluta dello studio non solo in ambito musicale.
    Vorrei però fare una piccola osservazione.
    Molte volte ci si riferisce all'idea di studiare musica come ad una "applicazione manieristica" di regole, mentre i musicisti stessi vogliono sottolineare l'importanza di lasciarsi guidare più dal suono e dalle emozioni che provano, piuttosto che pensare di aver realizzato qualcosa di complesso o meno. E' scontato che sappiano cosa stiano facendo, ma si vuole sottolineare che è possibile fare grande musica "strimpellando" così come realizzare opere più complesse e strutturate, semplicemente studiando.
    Il mio genere preferito è sicuramente il progressive storico, anni 70' quindi.
    Indubbiamente si tratta di un genere colto, ma anche in questo ambito è possibile riconoscere brani più studiati e talvolta freddi, come passaggi più incantati ed ispirati.
    In riferimento all'anima, vorrei dire che non è corretto affermare che non esista, indipendentemente dall'essere credenti o meno, sappiamo ben poco ancora della natura e di come funzionino realmente le sue leggi, alle quali peraltro ci siamo affacciati solo in tempi recenti in rapporto alla nostra storia. Sicuramente ogni forma d'arte risveglia in noi qualcosa di trascendente, che viene vissuto indubbiamente con esperienze diverse, si relaziona in funzione a culture differenti, ma è parte integrante della nostra umanità. Ridurre la musica ad un insieme di interconnessioni neurali, mi sembra un pò troppo riduttivo.
    Un saluto!

  • @ernestocun7212
    @ernestocun7212 Před 6 dny

    Buonasera, voglio solo dire che gli autori della musica pop spesso non conoscono la musica ma hanno alle spalle arrangiatori con i controfiocchi. Questo è accaduto anche con i Beatles per citare gli autori tra più famosi e celebrati. Questi arrangiatori ( inclusi i turnisti) miglioravano e in qualche caso trasformavano integralmente l'idea musicale originaria in qualcosa di musicalmente corretto e dignitoso dal punto di vista armonico, forse anche in modo diverso da quello che intendeva l'autore. Mi viene in mente un vecchio pezzo di Enrico Ruggeri Nuovo Swing: Parte piano il nuovo swing
    Mentre corri impaziente sul ring
    Cambia il tempo attorno a te
    E la musica vecchia dov'è?
    Strumentisti, session men
    Hanno già sviluppato il refrain
    La canzone che vuoi tu
    Poco dopo non la riconosci più
    Insomma tra l'istinto musicale del povero cantante ( secondo me c'è solo quello) e la conoscenza dell'analisi armonica c'è lo zampino ( o meglio zampone) degli arrangiatori.

  • @brunobondone
    @brunobondone Před 11 dny

    Bellissimo Video!! Mi è rimasta solo una curiosità... che chitarra è quella che hai in braccio? :)

  • @fabiogarofalo6685
    @fabiogarofalo6685 Před 11 dny +1

    quello che non comprendo è che oggi si hanno sempre versioni esclusiviste sui fatti, un approccio di bandiera: o è sensazione o è tecnica. io penso che semplicemente sia tutte e due, mettere una quinta di dominante seguita da una prima da un effetto di passaggio da tensione a quiete, questo è capire come si possono trasmettere le sensazioni, quali sono i modi per farlo. come proiettarti in un ambiente dalle mille ed una notte usando una ionica#5, o nello spazio profondo usando un'armonia quartale, creare un po' di disagio con un accordo minmaj7, o trasmettere brillantezza con gli accorsi sus2 e sus4

  • @dionisos8152
    @dionisos8152 Před 9 dny

    Conoscere non fa mai male. Anzi, la conoscenza tecnica aumenta la dimensione emotiva.

  • @danielenobile7859
    @danielenobile7859 Před 10 dny

    Grandissima puntata! 👍👍👍

  • @enricomarigliano5216
    @enricomarigliano5216 Před 11 dny

    Claudio bravissimo, ho sentito tanti commenti ma tutti banali. Il tuo contributo é invece assolutamente altissimo.

  • @francescobombelli6817
    @francescobombelli6817 Před 12 dny

    Bravo Claudio hai fatto benissimo a fare questo video. Spero che lo vedano in molti… sull’uso del termine “fregnacce” .. purtroppo non c’è altro modo per definire tali affermazioni…

  • @wonderwheel80s
    @wonderwheel80s Před 9 dny

    Hai pienamente ragione, ma purtroppo sono cose che molti non ammetteranno mai, e fanno il pari con quelli che sostengono che chi ha la terza media ne sa più di chi ha una laurea, anzi, come ho letto in qualche commento qui sotto, a volte sono le stesse persone, e la cosa non mi stupisce, perchè sono figlie della stessa mentalità.
    P.S.
    Anche Robert Smith faceva sentire a chiunque "Friday I'm in love" quando la scrisse, convinto di averla copiata da qualcun altro, ah, ah!

  • @gallianoantonioni1351

    Sei un grande, grande spiegazione, ho mollato la chitarra, per darmi al basso, ho capito, credo tramite gli intervalli , il divenire ecc.... .

  • @lucaminesso3407
    @lucaminesso3407 Před 7 dny

    Ciao Claudio, complimenti, ottimo video! Io ho suonato per 40 anni ad orecchio e solo da poco ho iniziato a studiare… è meraviglioso (proprio come la meraviglia di un bambino) scoprire perché hai fatto certe cose e come si incastrano tra loro ❤

  • @BluesPlayer77
    @BluesPlayer77 Před 9 dny

    Io ho sempre suonato da autodidatta, ma negli ultimi 2 anni ho intrapreso un percorso formativo con insegnante. Ho capito cose prima ignote che mi stanno facendo migliorare tantissimo. È impegnativo. Ma premia.

  • @albertocelli8329
    @albertocelli8329 Před 9 dny

    Anzi, conoscendo la musica l'emozione si raddoppia o triplica!

  • @yuri_ambrosio
    @yuri_ambrosio Před 9 dny

    Io ho suonato per anni solo con l'anima, solo con il trasporto, solo con queste belle cose. Ma mi sentivo sempre limitato, sentivo che c'era una barriera di inarrivabilità rispetto a certi chitarristi e musicisti in generale. Beh, da 5 anni studio jazz in un'accademia, ho studiato armonia 1 e 2, e diversi metodi di chitarra. La mia improvvisazione è completamente cambiata, la mia espressività ne ha beneficiato e beh, che altro dirvi, "la musica non è matematica" un paio di c****.

  • @fulviobestetti3707
    @fulviobestetti3707 Před 10 dny

    Direi che Britti ha fatto inquietare più di un insegnante di musica e la reazione da parte di chi insegna mi pare inevitabile. Ciò premesso, come spesso accade anche questa discussione gira intorno al significato che ciascuno assegna a un determinato termine. Cosa significa studiare musica? Imparare da solo a suonare uno strumento fino a che non riesci a fare qualcosa di tuo è pur sempre studiare. I bambini imparano a parlare per imitazione senza studiare la grammatica, funziona anche con la musica. Comunque se Britti fosse stato partorito in una caverna e lasciato solo con la sua chitarra, probababilmente suonerebbe qualcosa di simile allo squittio dei topi. Ha studiato i suoi musicisti preferiti che sono stati dei modelli, cioè un surrogato degli insegnanti. Non sa leggere la musica? Non vuole imparare perchè teme di perdere spontaneità ? Ma quanto blues ha ascoltato scritto da gente che la musica l'ha studiata, senza perdere di spontaneità? Probabilmente leggere la musica non gli serve, conoscere la teoria nemmeno, ma se ha sentito il bisogno di dichiararlo, mi sa che questa cosa gli rode un pochino.

  • @andreadolcetti9004
    @andreadolcetti9004 Před 7 dny

    Credo ci sia un valore aggiunto, una sinergia nel suonare uno strumento insieme ad altri musicisti, che può facilitare l'apprendimento di uno stile esecutivo, anche senza conoscerne la teoria, un po' come imparare a parlare (e cantare) in una lingua senza saperla leggere. Poi pero' per allargare repertorio e capacità interpretative sono convinto sia indispensabile imparare la teoria e le diverse tecniche dello strumento.

  • @dariodestefanis
    @dariodestefanis Před 11 dny

    Ciao Claudio, quello che dici è molto interessante ed è argomento di miei riflessioni. Ho 58 anni, ho studiato chitarra classica alle scuole medie, detestando tutta la vita l'insegnante che non ha mai voluto insegnare accordi o banalmente a strimpellare da spiaggia. A 50 anni ho ripreso lezioni ma con una modalità completamente differente. Non trovo nessuna utilità (a parte saper arpeggiare) dai pezzi di Sor, Giuliani o Carulli che ho studiato e ogni tanto tiro fuori. Il direttore della scuola che frequento è un sassofonista che ha fatto il conservatorio ma suo figlio, musicista professionista polistrumentista, non ha studiato in modo convenzionale per evitare "vincoli" mentali. Ricordo sempre compagni delle medie che non avevamo preso una sola lezione di chitarra, che suonavano divinamente qualsiasi cosa e io non sapevo fare nulla. Grazie per i tuoi video, buon lavoro

  • @totoguitar7415
    @totoguitar7415 Před 10 dny

    Bravissimo ...hai fatto un'analisi perfetta ,tutti esempi che condivido . Io compongo musica , armonizzo ,arrangio in vari generi musicali , conosco il pentagramma e tutti i suoi valori ma in realtà leggere è un'altra cosa. È chiaro la conoscenza è alla base di tutto . Ma tutto ciò può anche arrivare da musicalità ,talento e tanto ascolto, ed è chiaro che se componi musica sei condizionato soprattutto dall'ascolto che hai incamerato.

  • @davidcurtolo1891
    @davidcurtolo1891 Před 10 dny

    Mi piace, in particolare come ha parlato di consapevolezza e delle convenzioni, i linguaggi per parlare della musica. Andando ancora più a fondo si finisce nella fisica che può occuparsi di musica ed armonia, in modo decisamente poco funzionale per chi suona però 😂. Se poi parliamo di matematica applicata alla composizione molti musicisti che suonano con l’anima avrebbero brutte sorprese purtroppo. Continuo a seguire con interesse. Grazie

  • @vivalavita-sg5kn
    @vivalavita-sg5kn Před 10 dny

    Analisi lucida e precisa 👏👏

  • @Marco-bassforever
    @Marco-bassforever Před 11 dny

    Ti confermi ancora una volta come il migliore divulgatore musicale italiano (parere personale)
    Hai già detto tutto tu, in modo cristallino e non “partigiano”, lo apprezzo particolarmente. Da ragazzo ho frequentato qualche anno di conservatorio, contrabbasso classico, ho poi lasciato per noia e per le ragazze, lo studio sottraeva troppo tempo agli ormoni giovanili.
    Studiare serve, molto, ma è anche vero che il rischio di venire limitato dalle regole c’è. Dato che non siamo tutti Hendrix o McCarty lo studio ti consente di arrivare a livelli autonomamente irraggiungibili, con buona pace per il 99,9% che non sarà mai ne McCarty ne Britti (Jimi è in un altro campionato)
    Grazie per le tue sempre interessanti considerazioni.

  • @mosamaranti
    @mosamaranti Před 9 dny

    ognuno potra' esser libero di studiare o no...ma non deve giudicare,,perchè ci sara' sempre uno piu' intelligente di lui

  • @dspvlsiarch
    @dspvlsiarch Před 6 dny

    Dovremmo distinguere la musica classica dal resto. Nella prima la teoria musicale é fondamentale

  • @robertoliberale
    @robertoliberale Před 9 dny

    Perfetto. Grazie per le tue parole. E soprattutto non mettiamo in mano ai nostri ragazzi una bomba a orologeria dicendo che studiare fa male.

  • @ivano2910
    @ivano2910 Před 9 dny

    Ciao Claudio, bel video!! Dilemma infinito questo, ma credo si tratti, come hai già specificato tu nel primo commento, di problemi espressivi, delle parole usate. I concetti sono quelli alla fine. La musica nasce dalla conoscenza e quale progressione, accordo, riff utilizzato, è basato sul del momento emotivo di chi sta componendo e qui entra la parte magica e di espressione dell'animo (inteso come stato d'animo) del protagonista. Per come la vedo io la musica è divertentissima, ma chiede un po' di sudore e faccio un esempio pratico: oggi vanno di moda tutte quelle ragazzine che, su YT, sventolano fisici da capogiro mentre suonano brani alla velocità della luce. Brave, bravissime, belle, bellissime, ma pochi ragionano sulle ore, giorni, mesi o anni nei quali hanno preso la chiave di casa e l'hanno buttata dalla finestra: a certi livelli non ci arrivi se non con un esercizio infinito e questo, chiaramente, toglie tempo a tante altre cose. Non voglio discutere sul fatto che sia giusto o sbagliato, non è quello il mio discorso, dico solamente che, andare a fondo e capire l'origine delle cose, può solo aiutare a dare consapevolezza ed è giusto farlo, a prescindere da come noi interpretiamo la musica. Lo scrive uno che suona da 30 anni e che solo adesso, a 50 anni suonati (tanto per stare in tema...), cerca di imparare qualcosa di teoria musicale. Lo sto facendo non con l'intento di comporre brani, ma semplicemente per sapere cosa sto facendo quando suono e darmi tranquillità per migliorare nell'improvvisazione che tanto mi piace e che puntualmente non riesco a fare decentemente. Questa è ovviamente la mia esperienza e sono certo che, nonostante lo studio (nel poco tempo che ti lascia la vita quotidiana...), non mi eleverà dal livello di "cialtrone" quale sono, ma per lo meno avrò consapevolezza di essere un cialtrone che ci ha provato 🙂 Buona continuazione!