Professore, come sempre ci regala delle nozioni che è molto difficile trovare altrove; condivido la sua "vertigine" per la Storia antica; è commovente pensare come generazioni e generazioni di nostri antichi avi abbiano vissuto e lottato in condizioni dure ed difficili per trasmetterci geni e cultura essendo del tutto ignari di tutto quello che sarebbe stato dopo di loro; per quanto riguarda poi i popoli indoeuropei, in particolare quelli approdati in Grecia ed in italia, essi sono la vera origine della civiltà occidentale; erano popoli che la geografia mise a contatto con le superiori civiltà dell'oriente mediterraneo; ma che conservarono dentro di loro un senso di libertà, uno spirito individualistico, un senso pratico che nelle civiltà più antiche si era perduto o forse non era mai stato; i greci furono più liberi, indipendenti particolaristi e speculativi; i romani applicarono alla politica ed alle armi, alla organizzazione una lucidità razionale terrificante e sconosciuta prima di loro; quello che siamo oggi lo dobbiamo tutto a questi due grandi popoli.
Grazie del suo commento. E' sempre un piacere leggere le sue considerazioni. In questa serie si parlerà di molti popoli. Siamo il prodotto di vicende straordinarie, di una serie incredinile di vite, attraverso diversi tempi, luoghi, culture, lingue ...
Bibliografia basilare/ Essential bibliography: - Fernand Braudel: “Memorie del Mediterraneo. Preistoria e antichità”, Bompiani, Milano, 2005 (original edition: “Les mémoires de la Mediterranée”, Éditions de Fallois, 1998); - John Chadwick: “Il mondo miceneo”, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980 (original edition: “The Mycenaean World”, Oxford University Press, 1976); - Robert Drews: “Guerrieri a cavallo. I primi cavalieri in Asia centrale e in Europa (4.000 - 900 a.C.)”, LEG - Libreria Editrice Goriziana, Gorizia, 2010 (original edition: “Early Riders.The Beginnings of Mounted Warfare in Asia and Europe”, Routledge, 2004); - Louis Godart: “L’invenzione della scrittura. Dal Nilo alla Grecia”, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1992, 2001 e 2011; - V. Gordon Childe: “Il progresso nel mondo antico”, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1973 (original edition: “What happened in History”, Penguin Books, Harmondsworth, Middlesex, 1942); -- Mario Liverani: “Antico Oriente. Storia, società, economia”, Gius. Laterza & Figli S.p.a, Roma-Bari, 1988 e 2011 (nuova edizione aggiornata); - Colin Renfrew: “L’Europa della preistoria”, Gius. Laterza & Figli S.p.a., Roma e Bari, 1996 (original edition: “Before civilization: the Radiocarbon Revolution and Prehistoric Europe”, Cambridge University Press, 1979); - David H. Trump: “La preistoria del Mediterraneo: dall’ottavo millennio all’ascesa di Roma”, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1983 (original edition: “The Prehistory of the Mediterranean”, Yale University Press, 1980); - Francisco Villar: “Gli Indoeuropei e le origini dell’Europa”, Società editrice il Mulino, Bologna, 1997 (original edition: “Los indoeuropeos y los origines de Europa. Lenguaje y historia”, Gredos, Madrid, 1996).
Buongiorno, scusi il ritardo nella risposta, ma il suo commento mi è apparso solo adesso: ogni tanto CZcams fa di questi scherzi. Ho inserito nella bibliografia di ogni video solo i testi che avevo letto per prepararlo: servono a dare una prima indicazione. Ma ciò non significa che non ve ne siano altri di ottimi: alcuni di quelli non citati li ho letti dopo aver fatto il video e molti altri non li ho ancora letti, naturalmente, tra cui quello di Poursat.
Grazie per le curiosità linguistiche che avete detto, per fortuna conosco il greco antico e ho potuto capire. I Micenei hanno cambiato le sorti per quel che sarà la grecia classica, e con il Megaron prenderanno spunto i templi ad Atene e in altre città greche.
Grazie delle sue parole! Sono lieto di averla sul mio canale. La mia maggior aspirazione è proprio quella di raggiungere persone interessate a guardare la storia da molteplici prospettive: archeologica, linguistica, di storia delle religioni, ecc.
Echi di Zacinto e della grande "Madre" della Gimbutas, mentre mi risuonavano nei ricordi i libri del grande Giovanni Semerano. Ma affascinanti anche i richiami alla prima contabilità, alle gestioni e ai registri di tutto. La lingua resta il perno, il vasto oceano delle nostre bracciate Carlo. Due sillabe per salutarti: Grazie....
Grazie, Cristiano. Hai ragione: nelle lingue, e nel loro passato, ci sono una grande ricchezza (di informazioni) e una grande bellezza. Credo che in questa serie mi lascerò andare di tanto in tanto a considerazioni di linguistica storica, pur sapendo che possono provocare una narcolessia fulminante a chi non ha mai avuto la pazienza di avvicinarsi alle strutture linguistiche. :-)) Grazie del tuo commento, sempre azzeccato e pieno di humour!
Buongiorno, Penelope, e benvenuta sul mio canale. Dopo questo video me lo hanno scritto in molti. Quando si parla di popoli antichi ci sono diversi da trattare: quello economico, quello religioso, quello sociale (incluse certe particolarità dell'abbigliamento, che ci aiutano ad immaginare), quello delle tecniche militari (importanti nel mondo antico), quello della lingua, ecc. Bisogna trovare una giusta miscela che resti scorrevole senza "semplificare" (cosa che non faccio mai). Cercherò d'ora in poi di inserire nelle lezioni almeno alcune considerazioni linguistiche, per esempio quelle relative alle eredità che i vari popoli hanno lasciato, per aiutare a riconoscere nelle parole che usiamo le tracce del loro passaggio. L'ho fatto, per esempio, nella lezione 7 della serie sul Medioevo, relativa ai Longobardi. Grazie del suggerimento, che mi aiuta nel mio lavoro, e del suo interesse.
Professor Rolle, molte grazie per continuare a condividere la sua conoscenza che ci aiuta a capire, meglio, anche le nostre origini . Cerchero' la lezione 7, della serie Medioevo, che non ho, ancora, visto.
Grazie, Buon Anno anche a lei! Siamo collegati su Facebook? Mi farebbe piacere se vedesse una cosa che ho postato oggi e che non posso scrivere qui. Ma può vederla sul mio profilo FB anche senza che ci scambiamo l'amicizia, se preferisce non farlo.
Algoritmi utilizzati da chi non è in grado di capirli. Ho formulato un'ipotesi più dettagliata (che non vorrei però postare qui per esteso) in un commento a quel post. E' basata sul fatto che l'Algoritmo censore abbia dato un'interpretazione errata del mio uso dell'aggettivo 'semitiche' (riferito alle lingue) e della parola "globalizzazione" (avevo detto che l'Età del Bronzo fu una sorta di globalizzazione ante litteram). L'Algoritmo mi ha scambiato per un razzista antiglobalista. Ecco quello che sta succedendo sulle piattaforme.
Grazie e benvenuta sul mio canale! Complimenti per la sua attività! Per ora ho fatto solo in tempo a vedere il suo video introduttivo al canale e sono rimasto molto colpito dal suo sofisticato editing. Complimenti davvero e auguri di Buona Pasqua!
Fantastico, caro professore non so se è al corrente che esiste una corrente di pensiero della cultura albanese che rivendica il fatto chela lingua albanese fosse quella dei primi abitanti della grecia. Lei cosa ne pensa? È solo propaganda o c'è un qualche fondo di verità? Sono appena iscritta e per oggi è già la 2a domanda., non mi rimproveri, è colpa sua se le sue lezioni sono così stimolanti. Mi risponda pure con comodo quando vuolee come sempre grazie mille in anticipo.
Beh, questa è una risposta molto semplice. Non si tratta di una corrente di pensiero, ma di disinformazione "trash" propagata attraverso alcune troll farm per infiammare una minoranza albanese in Grecia e destabilizzare quel paese. Si tratta di fenomeni di manipolazione politica sempre più frequenti, purtroppo, che si avvalgono del potere dei social di dare diffusione capillare a qualunque scemenza.
Grande Prof. una domanda. Ma come mai nell 'epoca che va dal 100 A.C. fino al 200 D.C. non vi è mai stato lo scontro tra i cinesi e i popoli confinanti ad ovest o a sud? La Saluto.
Professore ma Ugarit, non si potrebbe definirla una città canaanea? Mi spiego, si trovava più a nord, aveva grosse influenze mesopotamiche e qualcosa anche di anatolico, ma era conformata come una città canaanea, con una classe dirigente che aveva adottato costumi indoeuropei (i mariannu, i famosi carristi, l élite regnante, dopo l invasione di Mitanni di queste aree, Mitanni aveva probabilmente una classe dirigente, di nobili, militare, sui carri, indoeuropea, anche le città canaanee sembrano adottare questa cosa, e le loro classi dirigenti che non sono indoeuropee (o forse hanno infiltrazioni indoarie chissà) iniziano a farsi chiamare Maryannu, ad adorare oltre agli dei Canaaniti anche divinità indoarie, come a Mitanni appunto, e a vivere in un certo modo,), le stesse città canaanee si rifscevano ad Ugarit, Biblo, , Sidone, Tiro, la fenicia propriamente detta non ancora nasceva, sarebbe nata nel 10 secolo però c era una specie di proto fenicia, la cultura canaanea appunto che era molto più estesa della fenicia, poi le invasioni aramaiche, quelle filistee e di altre popolazioni come gli ebrei anche ridussero alla fenicia la cultura canaanea nell età del ferro. Quindi mi chiedo Ugarit non potrebbe essere considerata una città Canaanea piuttosto che Mesopotamica culturalmente parlando e al livello organizzativo?
Le origini di Ugarit sono molto antiche e il discorso è troppo complesso per essere affrontato qui. In questi video ho semplicemente richiamato l'attenzione sul fatt che Ugarit divenne lo sbocco sul Mediterraneo della regione mesopotamica e questa sua funzione economica ebbe effetti importantissimi sullo sviluppo economico e culturale della città. Spero di poter parlare di questo tema in futuro in questa serie (ma non sarà quest'anno).
Gentile Professore,non posseggo alcun profilo su facebook, non più; in quanto non mi fido di tale canale .Peraltro è difficile uscirne ;se non con qualche stupido escamotage! Le consiglio su questi temi, più informazioni generali diffuse da un giurista (su y.tube )a nome Ugo Mattei.Lo conosce?
Sì conosco Ugo Mattei, anche se non quello che ha detto su Facebook. Trovo molto interessanti i suoi interventi. Cercherò il video relativo a FB. Il tema di cui volevo parlare è proprio quello della censura politica operata dalle piattaforme, ma quello che ho scritto oggi sul mio profilo FB riguarda proprio YT e non voglio scriverlo qui. Non mancherà occasione di parlarne. Grazie della sua risposta. Buona serata.
Grazie Professore per dedicarci tutto questo tempo! Per me diviene ancora più importante ogni qualvolta che l ascolto.grazie , grazie. grazie..... davvero!
Grazie, delle sue parole, Andrea De Santis! Sono io a ringraziarla del tempo che mi dedica, e cercherò di fare in modo che non sia mai tempo buttato. A me piace fare questi video, perché mentre parlo, rivivo il piacere della lettura e della comprensione che altri mi hanno dato, per cui mi pare quasi di dialogare con loro. In effetti, gli autori dei libri che ci hanno dato molto, rimangono con noi, anche se non ci sono più. E noi possiamo a nostra volta avvicinarli ad altri, e così tenerli così in vita, anche se sono morti da mille anni. La comunità umana comprende anche questi autori,e questa è una cosa veramente unica della nostra specie; stupefacente, se ci si pensa, anche se passa spesso inosservata.
Ciao Gabriele. In effetti, penso di sì, perché è una posizione più naturale. Mentre si è concentrati a dire quello che si vorrebbe dire, e a dirlo in modo chiaro, è meglio sentirsi il più a proprio agio possibile; e la nostra posizione naturale è in piedi, non seduti. Questo l'ho capito mentre stavo facendo il video, anche se in realtà il motivo per cui stavo in piedi è che ero stato fin troppo seduto durante la preparazione. :-))
@Andrea De Santis. Troverà qui la mia prima risposta. Ma oggi ho scritto sul mio profilo Facebook una cosa che non posso scrivere qui. Siamo collegati su Facebook? Mi farebbe piacere che la vedesse. Le sono veramente grato per il suo apprezzamento.
Conoscenza, chiarezza, passione
Grazie del suo interesse e delle sue gentili parole. Buona serata!
Sempre molto interessante, Grazie
Grazie dei suoi like e dei suoi commenti, che sono un aiuto concreto alla visibilità del mio canale. Buona serata!
Argomento molto interessante la ringrazio
Grazie a lei per l'interesse e il gentile commento. Molto piacere di conoscerla.
Professore, come sempre ci regala delle nozioni che è molto difficile trovare altrove; condivido la sua "vertigine" per la Storia antica; è commovente pensare come generazioni e generazioni di nostri antichi avi abbiano vissuto e lottato in condizioni dure ed difficili per trasmetterci geni e cultura essendo del tutto ignari di tutto quello che sarebbe stato dopo di loro; per quanto riguarda poi i popoli indoeuropei, in particolare quelli approdati in Grecia ed in italia, essi sono la vera origine della civiltà occidentale; erano popoli che la geografia mise a contatto con le superiori civiltà dell'oriente mediterraneo; ma che conservarono dentro di loro un senso di libertà, uno spirito individualistico, un senso pratico che nelle civiltà più antiche si era perduto o forse non era mai stato; i greci furono più liberi, indipendenti particolaristi e speculativi; i romani applicarono alla politica ed alle armi, alla organizzazione una lucidità razionale terrificante e sconosciuta prima di loro; quello che siamo oggi lo dobbiamo tutto a questi due grandi popoli.
Grazie del suo commento. E' sempre un piacere leggere le sue considerazioni. In questa serie si parlerà di molti popoli. Siamo il prodotto di vicende straordinarie, di una serie incredinile di vite, attraverso diversi tempi, luoghi, culture, lingue ...
Bibliografia basilare/ Essential bibliography:
- Fernand Braudel: “Memorie del Mediterraneo. Preistoria e antichità”, Bompiani, Milano, 2005 (original edition: “Les mémoires de la Mediterranée”, Éditions de Fallois, 1998);
- John Chadwick: “Il mondo miceneo”, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980 (original edition: “The Mycenaean World”, Oxford University Press, 1976);
- Robert Drews: “Guerrieri a cavallo. I primi cavalieri in Asia centrale e in Europa (4.000 - 900 a.C.)”, LEG - Libreria Editrice Goriziana, Gorizia, 2010 (original edition: “Early Riders.The Beginnings of Mounted Warfare in Asia and Europe”, Routledge, 2004);
- Louis Godart: “L’invenzione della scrittura. Dal Nilo alla Grecia”, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1992, 2001 e 2011;
- V. Gordon Childe: “Il progresso nel mondo antico”, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1973 (original edition: “What happened in History”, Penguin Books, Harmondsworth, Middlesex, 1942);
-- Mario Liverani: “Antico Oriente. Storia, società, economia”, Gius. Laterza & Figli S.p.a, Roma-Bari, 1988 e 2011 (nuova edizione aggiornata);
- Colin Renfrew: “L’Europa della preistoria”, Gius. Laterza & Figli S.p.a., Roma e Bari, 1996 (original edition: “Before civilization: the Radiocarbon Revolution and Prehistoric Europe”, Cambridge University Press, 1979);
- David H. Trump: “La preistoria del Mediterraneo: dall’ottavo millennio all’ascesa di Roma”, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1983 (original edition: “The Prehistory of the Mediterranean”, Yale University Press, 1980);
- Francisco Villar: “Gli Indoeuropei e le origini dell’Europa”, Società editrice il Mulino, Bologna, 1997 (original edition: “Los indoeuropeos y los origines de Europa. Lenguaje y historia”, Gredos, Madrid, 1996).
Professore grazie mille per l'esaustiva bibliografia e auguri di buon anno.
Grazie delle sue parole e del suo interesse! Buon anno anche a lei!
Scusi, professore, ma mi soprende non trovare fra la sua bibliografia "La Grèce préclassique" de Poursat. Non lo consiglia?
Buongiorno, scusi il ritardo nella risposta, ma il suo commento mi è apparso solo adesso: ogni tanto CZcams fa di questi scherzi.
Ho inserito nella bibliografia di ogni video solo i testi che avevo letto per prepararlo: servono a dare una prima indicazione.
Ma ciò non significa che non ve ne siano altri di ottimi: alcuni di quelli non citati li ho letti dopo aver fatto il video e molti altri non li ho ancora letti, naturalmente, tra cui quello di Poursat.
@@CarloRolle Grazie per la gentile risposta.
Grazie per le curiosità linguistiche che avete detto, per fortuna conosco il greco antico e ho potuto capire.
I Micenei hanno cambiato le sorti per quel che sarà la grecia classica, e con il Megaron prenderanno spunto i templi ad Atene e in altre città greche.
che bella lezione. Lei mi trasporta, con basi solide, in un mondo lontano che ho sempre amato e voluto approfondire
Grazie del suo interesse e gentile commento. Molto lieto di conoscerla!
Che piacere ascoltarla! 🤗
Grazie del suo interesse e del suo gentile commento!
Grazie, prof.
Grazie del suo interesse per questa serie!
Anche io faccio i miei complimenti per le modalità del racconto, che interseca più aspetti culturali e chiarisce conoscenze precedenti. Grazie
Grazie delle sue parole! Sono lieto di averla sul mio canale. La mia maggior aspirazione è proprio quella di raggiungere persone interessate a guardare la storia da molteplici prospettive: archeologica, linguistica, di storia delle religioni, ecc.
Echi di Zacinto e della grande "Madre" della Gimbutas, mentre mi risuonavano nei ricordi i libri del grande Giovanni Semerano. Ma affascinanti anche i richiami alla prima contabilità, alle gestioni e ai registri di tutto. La lingua resta il perno, il vasto oceano delle nostre bracciate Carlo. Due sillabe per salutarti: Grazie....
Grazie, Cristiano. Hai ragione: nelle lingue, e nel loro passato, ci sono una grande ricchezza (di informazioni) e una grande bellezza.
Credo che in questa serie mi lascerò andare di tanto in tanto a considerazioni di linguistica storica, pur sapendo che possono provocare una narcolessia fulminante a chi non ha mai avuto la pazienza di avvicinarsi alle strutture linguistiche. :-))
Grazie del tuo commento, sempre azzeccato e pieno di humour!
Sig. Rolle, avrei molto piacere che lei si spingesse sul territorio linguistico, molto importante per capire meglio la storia. Grazie!
Buongiorno, Penelope, e benvenuta sul mio canale.
Dopo questo video me lo hanno scritto in molti. Quando si parla di popoli antichi ci sono diversi da trattare: quello economico, quello religioso, quello sociale (incluse certe particolarità dell'abbigliamento, che ci aiutano ad immaginare), quello delle tecniche militari (importanti nel mondo antico), quello della lingua, ecc. Bisogna trovare una giusta miscela che resti scorrevole senza "semplificare" (cosa che non faccio mai).
Cercherò d'ora in poi di inserire nelle lezioni almeno alcune considerazioni linguistiche, per esempio quelle relative alle eredità che i vari popoli hanno lasciato, per aiutare a riconoscere nelle parole che usiamo le tracce del loro passaggio. L'ho fatto, per esempio, nella lezione 7 della serie sul Medioevo, relativa ai Longobardi.
Grazie del suggerimento, che mi aiuta nel mio lavoro, e del suo interesse.
Professor Rolle, molte grazie per continuare a condividere la sua conoscenza che ci aiuta a capire, meglio, anche le nostre origini . Cerchero' la lezione 7, della serie Medioevo, che non ho, ancora, visto.
Buon anno Professore.
Aspetto il prossimo video.
Grazie, Buon Anno anche a lei!
Siamo collegati su Facebook?
Mi farebbe piacere se vedesse una cosa che ho postato oggi e che non posso scrivere qui. Ma può vederla sul mio profilo FB anche senza che ci scambiamo l'amicizia, se preferisce non farlo.
Non sono su FB ma controllerò da amici
Ho controllato . Ma come è posssibile?
Algoritmi utilizzati da chi non è in grado di capirli.
Ho formulato un'ipotesi più dettagliata (che non vorrei però postare qui per esteso) in un commento a quel post. E' basata sul fatto che l'Algoritmo censore abbia dato un'interpretazione errata del mio uso dell'aggettivo 'semitiche' (riferito alle lingue) e della parola "globalizzazione" (avevo detto che l'Età del Bronzo fu una sorta di globalizzazione ante litteram).
L'Algoritmo mi ha scambiato per un razzista antiglobalista.
Ecco quello che sta succedendo sulle piattaforme.
Complimenti, collega! Bel canale. Anche io ho da poco iniziato un progetto di didattica online.
Grazie e benvenuta sul mio canale! Complimenti per la sua attività! Per ora ho fatto solo in tempo a vedere il suo video introduttivo al canale e sono rimasto molto colpito dal suo sofisticato editing. Complimenti davvero e auguri di Buona Pasqua!
@@CarloRolle Grazie mille per il complimento, ricambio con piacere gli auguri.
Interessante ,bel lavoro ;-)
Grazie, piacere di conoscerla! Benvenuto sul mio canale e Buon Anno!
Fantastico, caro professore non so se è al corrente che esiste una corrente di pensiero della cultura albanese che rivendica il fatto chela lingua albanese fosse quella dei primi abitanti della grecia. Lei cosa ne pensa? È solo propaganda o c'è un qualche fondo di verità? Sono appena iscritta e per oggi è già la 2a domanda., non mi rimproveri, è colpa sua se le sue lezioni sono così stimolanti. Mi risponda pure con comodo quando vuolee come sempre grazie mille in anticipo.
Beh, questa è una risposta molto semplice. Non si tratta di una corrente di pensiero, ma di disinformazione "trash" propagata attraverso alcune troll farm per infiammare una minoranza albanese in Grecia e destabilizzare quel paese. Si tratta di fenomeni di manipolazione politica sempre più frequenti, purtroppo, che si avvalgono del potere dei social di dare diffusione capillare a qualunque scemenza.
@@CarloRolleancora grazie mille
Grazie a lei del suo interesse, buona serata!
Grande Prof. una domanda.
Ma come mai nell 'epoca che va dal 100 A.C. fino al 200 D.C. non vi è mai stato lo scontro tra i cinesi e i popoli confinanti ad ovest o a sud?
La Saluto.
Non saprei, mi spiace. So pochissimo della storia cinese.
Professore ma Ugarit, non si potrebbe definirla una città canaanea? Mi spiego, si trovava più a nord, aveva grosse influenze mesopotamiche e qualcosa anche di anatolico, ma era conformata come una città canaanea, con una classe dirigente che aveva adottato costumi indoeuropei (i mariannu, i famosi carristi, l élite regnante, dopo l invasione di Mitanni di queste aree, Mitanni aveva probabilmente una classe dirigente, di nobili, militare, sui carri, indoeuropea, anche le città canaanee sembrano adottare questa cosa, e le loro classi dirigenti che non sono indoeuropee (o forse hanno infiltrazioni indoarie chissà) iniziano a farsi chiamare Maryannu, ad adorare oltre agli dei Canaaniti anche divinità indoarie, come a Mitanni appunto, e a vivere in un certo modo,), le stesse città canaanee si rifscevano ad Ugarit, Biblo, , Sidone, Tiro, la fenicia propriamente detta non ancora nasceva, sarebbe nata nel 10 secolo però c era una specie di proto fenicia, la cultura canaanea appunto che era molto più estesa della fenicia, poi le invasioni aramaiche, quelle filistee e di altre popolazioni come gli ebrei anche ridussero alla fenicia la cultura canaanea nell età del ferro. Quindi mi chiedo Ugarit non potrebbe essere considerata una città Canaanea piuttosto che Mesopotamica culturalmente parlando e al livello organizzativo?
Le origini di Ugarit sono molto antiche e il discorso è troppo complesso per essere affrontato qui. In questi video ho semplicemente richiamato l'attenzione sul fatt che Ugarit divenne lo sbocco sul Mediterraneo della regione mesopotamica e questa sua funzione economica ebbe effetti importantissimi sullo sviluppo economico e culturale della città. Spero di poter parlare di questo tema in futuro in questa serie (ma non sarà quest'anno).
@@CarloRolle grazie ancora 🙂
Gentile Professore,non posseggo alcun profilo su facebook, non più; in quanto non mi fido di tale canale .Peraltro è difficile uscirne ;se non con qualche stupido escamotage! Le consiglio su questi temi, più informazioni generali diffuse da un giurista (su y.tube )a nome Ugo Mattei.Lo conosce?
Sì conosco Ugo Mattei, anche se non quello che ha detto su Facebook. Trovo molto interessanti i suoi interventi. Cercherò il video relativo a FB.
Il tema di cui volevo parlare è proprio quello della censura politica operata dalle piattaforme, ma quello che ho scritto oggi sul mio profilo FB riguarda proprio YT e non voglio scriverlo qui. Non mancherà occasione di parlarne. Grazie della sua risposta. Buona serata.
In piedi da questo video in poi?
Grazie Professore per dedicarci tutto questo tempo! Per me diviene ancora più importante ogni qualvolta che l ascolto.grazie , grazie. grazie..... davvero!
Grazie, delle sue parole, Andrea De Santis! Sono io a ringraziarla del tempo che mi dedica, e cercherò di fare in modo che non sia mai tempo buttato.
A me piace fare questi video, perché mentre parlo, rivivo il piacere della lettura e della comprensione che altri mi hanno dato, per cui mi pare quasi di dialogare con loro.
In effetti, gli autori dei libri che ci hanno dato molto, rimangono con noi, anche se non ci sono più.
E noi possiamo a nostra volta avvicinarli ad altri, e così tenerli così in vita, anche se sono morti da mille anni.
La comunità umana comprende anche questi autori,e questa è una cosa veramente unica della nostra specie; stupefacente, se ci si pensa, anche se passa spesso inosservata.
Ciao Gabriele. In effetti, penso di sì, perché è una posizione più naturale. Mentre si è concentrati a dire quello che si vorrebbe dire, e a dirlo in modo chiaro, è meglio sentirsi il più a proprio agio possibile; e la nostra posizione naturale è in piedi, non seduti.
Questo l'ho capito mentre stavo facendo il video, anche se in realtà il motivo per cui stavo in piedi è che ero stato fin troppo seduto durante la preparazione. :-))
@Andrea De Santis. Troverà qui la mia prima risposta. Ma oggi ho scritto sul mio profilo Facebook una cosa che non posso scrivere qui. Siamo collegati su Facebook? Mi farebbe piacere che la vedesse.
Le sono veramente grato per il suo apprezzamento.