Irama - Poi, Poi, Poi... (LIVE)

Sdílet
Vložit
  • čas přidán 31. 08. 2020
  • Irama - Poi, Poi, Poi... (LIVE)
    Umělec: Irama
    Album: Giovani
    Datum vydání: 2018
    Žánr: Pop music
    / irama.plume
    / iramaofficial
    www.radioitalia.it/multimedia...
    www.radioitalia.it
  • Hudba

Komentáře • 7

  • @ornellapelucchi7287
    @ornellapelucchi7287 Před 3 lety +9

    Molto, molto bella!!! Irama è un bravo Artista con una sensibilità immensa!

  • @sofiabaiocchi5851
    @sofiabaiocchi5851 Před 2 lety +4

    Stupendaaaa

  • @angier7698
    @angier7698 Před 2 lety +1

    Amo una canzone con una storia e immagini. Posso vedere e provare tutto che succede.

  • @elisapiccinno4187
    @elisapiccinno4187 Před 2 lety +2

    Bravo irama

  • @ElisabettaSantoro
    @ElisabettaSantoro Před rokem

  • @Luca_DiGiorgio
    @Luca_DiGiorgio Před 3 lety +13

    Poi, poi, poi, poi, poi
    raggiungerò le nuvole su di noi
    raccoglierò la pioggia dagli occhi tuoi
    e pregherò che non mi scorderai
    Poi, poi, poi, poi, poi
    camminerò nel cielo sopra di noi
    si scioglierà la neve dagli occhi tuoi
    e pregherò che non mi scorderai
    PUBBLICITÀ
    Non l’ho mai fatto per i soldi ma per rimanere
    non mi importa cosa credono di me
    ora che tutti mi cercano per stare insieme
    il mio nome viene molto prima di me
    dove eravate quando mi chiudevo in casa giorni
    quando mi rimangiavo i sogni
    quando uno stronzo con la giacca mi spiegava l'arte
    dentro un ufficio che puzzava solamente di soldi
    e dentro il mio letto un'altra donna scrive
    dal suo telefono chissà a chi scrive
    se glielo chiedo tanto non lo dice
    dai non fare storie su come si dice
    la paranoia mi sotterra dolcemente
    con una mano stringe piano piano le mie tempie
    mentre le bacio il ventre mi dice solamente
    che è una ragazza seria e le è successo raramente (se)
    mi ricordo bene di te
    tu ti ricordi bene di me
    quando sulle panchine sdraiati di fianco
    ci ubriacavamo sognando quel palco
    amico mio quanto fa male vederti cambiato
    quando ti parlo sembri qualcun altro
    ora che hai abbandonato l'arte per essere schiavo
    ed una stronza ti tiene al guinzaglio
    io non sono un morto di fama non lo sono mai stato
    non sono neanche un montato non lo sono mai stato
    non sono un cazzo di rapper non lo sono mai stato
    non ho bisogno di far l'idolo per qualche sfigato
    la credibilità di strada ficcatela nel culo
    che ai 17 quasi ci crepavo ancora ci sudo
    non ho mai fatto questa roba per piacere a qualcuno
    ed ora che sono al primo posto non mi sento nessuno
    calmo
    piango
    penso a Rolex tanto
    Quante notte mi hai aspettata sopra un marciapiede al freddo
    quel secchio era il tuo piedistallo
    tu avresti abbandonato tutto per darmi il tuo bene
    per darmi tutto quanto
    io che ero terrorizzato dall'idea che una volta scoperti ci ammazzassero entrambi
    Poi, poi, poi, poi, poi
    raggiungerò le nuvole su di noi
    raccoglierò la pioggia dagli occhi tuoi
    e pregherò che non mi scorderai
    Poi, poi, poi, poi, poi
    camminerò nel cielo sopra di noi
    si scioglierà la neve dagli occhi tuoi
    e pregherò che non mi scorderai

  • @alessandroskaa
    @alessandroskaa Před rokem

    "Sono seduto su una nuvola,
    e guardo in basso, mamma, quanto è alto,
    il cielo grigio, l’aria umida,
    si sente l’odore di asfalto,
    che ho calpestato per anni,
    tra gente seria ed inganni,
    tra scelte giuste ed i danni,
    ora tiro le somme,
    consumato gomme,
    che non cancellano sbagli, quanti tagli,
    sbadiglio, si, sono stanco,
    ora stacco la spina nel fianco,
    come quella mattina,
    mentre tu eri in cucina ed io in bagno,
    piango ed ecco uno stagno,
    colazione interrotta,
    è deviata la rotta, nave,
    sfera di cristallo che è caduta e si è rotta,
    come da bambini, vestiti di stoffa,
    come nei giardini, sui gradini, seduti, poi ti prendi una cotta, innamorato,
    si ma, cosa vuoi che faccia,
    mi vergogno, mi si legge in faccia,
    mi hai tirato uno schiaffo,
    poi fatto una carezza,
    ed io? Io ti ho morso una guancia,
    se solo potessi ancora,
    se avessi la forza,
    se ci fosse un’ora,
    diventeresti rossa,
    come la prima volta,
    si, un pò io mi sento in colpa, di tutto,
    appeso ad una collana di perle,
    mi cedono le braccia, sento la stanchezza,
    ed è brutto pensarti senza poterti toccare,
    mamma che tristezza,
    immerso in queste acque fredde, tiepide, calde,
    ti ripenso mentre mi tolgo le calze,
    quelle tue che mi hai regalato,
    anche se mi vanno strette,
    ci sono troppo affezionato per non mettermele,
    e mi si stringe il cuore,
    mi si è chiuso lo stomaco,
    ti ho regalato un fiore,
    ed ogni petalo è magico,
    a seconda dell’umore lui cambia colore,
    si, dai, prova a baciarlo,
    e se ti piace conservalo, sopportalo,
    ma se non vuoi, se non lo vuoi strappalo"