Dio ci ha dato libertà di scelta, ma la vera libertà è in Dio, che in origine ci risparmiò il male, ma dato il volere dell'uomo, ci fece poi scegliere, ed ecco così il giungere del libero arbitrio. Da solo l'uomo non conosce se stesso e non è in grado di stare nel mondo. Solo speranza e fede lo sostengono.
@@maurocianci6340 . . Se ne puoi fare a meno vuol dire che o accetti il mondo com'è o lo consideri emendabile con le sole forze umane, cosa per me palesemente assurda.
Non mi pare affatto. Mi sembra che Givone abbia presentato qui la posizione opposta al relativismo etico e ad ogni relativismo tout court. L'evento di libertà di Dio - che cristianamente è l'incarnarsi del Verbo - si realizza come atto di interiorità nella singola coscienza di ogni uomo, in quanto libera partecipazione alla Singolarità essenziale che Dio (l'Uno-Unico) "è". Nessun relativismo dunque, bensì Givone ha sintetizzato qui la più antica delle visioni sulla teologia speculativa, presente fin dalle prime filosofie spirituali della metafisica cristiana: in particolare la prospettiva neoplatonico-agostiniana.
Magnifico e intenso dialogo ,sempre molto filosofico e complicato , per me, ma di grande narrativa . Grazie ❤❤
GRANDIOSA MENTE PROFESSORE.GRAZIE👏
Straordinari Curi e Givone! Grazie per questa condivisione.
Dio ci ha dato libertà di scelta, ma la vera libertà è in Dio, che in origine ci risparmiò il male, ma dato il volere dell'uomo, ci fece poi scegliere, ed ecco così il giungere del libero arbitrio.
Da solo l'uomo non conosce se stesso e non è in grado di stare nel mondo.
Solo speranza e fede lo sostengono.
Della religione si può fare, a mio avviso, tranquillamente a meno, ed è per questo che leggerò il libro.
@@maurocianci6340 .
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Se ne puoi fare a meno vuol dire che o accetti il mondo com'è o lo consideri emendabile con le sole forze umane, cosa per me palesemente assurda.
L'audio è molto basso, forse perchè il professore parla lontano dal microfono.
Fantastica lezione di relativismo etico ma lei non era un professore di estetica?
Non mi pare affatto. Mi sembra che Givone abbia presentato qui la posizione opposta al relativismo etico e ad ogni relativismo tout court. L'evento di libertà di Dio - che cristianamente è l'incarnarsi del Verbo - si realizza come atto di interiorità nella singola coscienza di ogni uomo, in quanto libera partecipazione alla Singolarità essenziale che Dio (l'Uno-Unico) "è".
Nessun relativismo dunque, bensì Givone ha sintetizzato qui la più antica delle visioni sulla teologia speculativa, presente fin dalle prime filosofie spirituali della metafisica cristiana: in particolare la prospettiva neoplatonico-agostiniana.
Se esiste Dio
e quindi il Destino.
Nessuno è colpevole
ma neanche libero.
(Davide Giannelli)
La noia di dio