Le campane di Saviore dell'Adamello

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  • čas přidán 7. 09. 2024
  • SAVIORE DELL'ADAMELLO (BS)
    Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista
    5 campane in MI3
    Pruneri 1858; LA3 e SI3 rifuse nel 2017 da Grassmayr di Innsbruck in sagoma Pruneri
    Plenum, allegrezza e concerto solenne (registrati da posizioni diverse)
    Saviore dell'Adamello è il capoluogo dell'omonima valle, laterale della Media Valle Camonica. La seicentesca chiesa parrocchiale è situata in fondo al paese, su un dosso panoramico che si protende sulla valle.
    Il campanile, costruito interamente in tonalite dell’Adamello nelle tipiche forme camune, ospitava uno splendido concerto di cinque bronzi in MI3, fuso dai Pruneri nel 1858. Purtroppo il concerto, dopo la sostituzione del primitivo telaio ligneo con un’incastellatura metallica, è andato incontro a una serie di sventure: la quarta campana (LA3) si è incrinata nel 1953 ed è stata sostituita da Crespi di Crema con un orribile bronzo che ha dovuto ben presto - a causa dei gravissimi e vistosi difetti di fusione - essere forato e imbullonato. La scriteriata sostituzione dei primitivi battagli con altri di materiale durissimo e di misura assai sovradimensionata ha completamente stravolto la sonorità del concerto e ha portato infine alla rottura della campana più piccola (SI3) nell’estate del 2016. Nell’autunno la Fabbriceria parrocchiale ha richiesto la consulenza dell’Associazione Italiana di Campanologia, la quale - oltre a indicare le necessarie migliorie tecniche e meccaniche - ha suggerito di rivolgersi per la rifusione delle due campane minori a Grassmayr di Innsbruck che aveva già replicato con successo la sagoma Pruneri con la campana maggiore di Delebio (So). Le due campane nuove sono state fuse la scorsa estate.
    Il risultato parla da solo. Con l’installazione di nuovi e ben calcolati battagli e con la posa delle due campane ripristinate il concerto di Saviore ha ritrovato la sonorità originaria e diventa un punto di riferimento imprescindibile nella prassi del restauro e del ripristino campanario. Quando la maturazione dei battagli e dei due nuovi bronzi sarà stabilizzata il concerto riavrà in pieno il suo splendore che peraltro è già evidente adesso. L’Associazione, lieta e felice dell’esemplare risultato ottenuto, esprime la sua viva gratitudine al parroco don Filippo Stefani e ai fabbricieri Primo e Carmelo per la fiducia accordata, per la schietta e cordiale intesa e per la squisita ospitalità.

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