Il Padre Nostro e l'Eucarestia nel Vangelo di Matteo
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- čas přidán 30. 06. 2024
- Il Padre Nostro non è solo la preghiera centrale nel cristianesimo, ma è anche, come del resto quasi tutto il Nuovo Testamento, una testimonianza delle sue radici ebraiche. Quando leggiamo i Vangeli, ci imbattiamo in due versioni di questa preghiera: una in Luca e l'altra in Matteo. Sebbene entrambe siano profonde e significative, è la seconda ad aver trovato una risonanza particolare, diventando la formula che la maggior parte di noi conosce e recita.
E non è un caso. La versione di Matteo, un po’ più ricca e articolata, si distingue per la sua capacità di toccare corde profonde, intrecciandosi strettamente con altre preghiere fondamentali dell'ebraismo, come l'Amidah, il Kaddish e lo Shemà. Queste preghiere, già probabilmente diffusissime ai tempi di Gesù, hanno offerto un linguaggio religioso condiviso che ha permesso al Padre Nostro di risuonare con una forza unica. Da soli o in comunità, i primi credenti in Gesù Messia pregavano con quelle parole, connettendosi nello stesso tempo non solo tra loro, ma anche, sebbene via via in modo sempre più inconsapevole, con il loro patrimonio spirituale originario.
L’altro importante motivo, che ha reso il Padre Nostro di Matteo la formula preferita, è il suo essere parte del "Discorso della Montagna", un contesto evocativo autorevole e di grande peso teologico, che ne ha facilitato l'accoglienza nella pratica quotidiana, specialmente liturgica, fin dai primissimi secoli.
A queste premesse favorevoli al suo successo spontaneo, si è unita l'accettazione e la promozione da parte dei Padri della Chiesa e delle autorità ecclesiastiche, che hanno assicurato la versione di Matteo come la formulazione "standard" della preghiera, simbolo dell'unità e della continuità della fede cristiana.
Tenuto conto di questo suo speciale “status”, il “Padre Nostro” di Matteo non si può definire come una semplice preghiera. È quasi un simbolo, nel senso in cui lo è il “credo”, cioè una sintesi della fede e della pratica stessa di tutta la Chiesa. È il sedimento (“depositum”), la concentrazione distillata di un modo di sentire e vedere il mondo e l’opera di Dio in esso, per sperare, credere e agire di conseguenza. È la reiterazione continua di una scoperta, la presa di coscienza di una relazione speciale con Dio, il Padre di Gesù, collocata nel cuore pulsante della Rivelazione. Se la Lettera agli Ebrei (Cfr. 4, 12-16) paragona la Parola divina a una spada che penetra tra l’anima e lo spirito, il Padre Nostro ne è la punta, il luogo dove avviene l’incisione, dove il grido umano incontra l'ascolto divino. In altre parole, il testo di Matteo esprime, in forma di preghiera, il cuore del messaggio di Gesù alla luce del Mistero Pasquale. Dunque, è proprio alla luce del Gesù Messia e della sua Passione, morte e Resurrezione che il Padre Nostro assume il suo significato più profondo.
Ecco il link alla dispensa della lezione:
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Grazie infinite, caro prof, per i video "sacramentali" che mi hanno aiutato (e non poco!) a districarmi tra le pag di Sesbouè per sostenere l' esame, oggi, a Padova 🤗🤗🤗🥂
Ricordo ai compagni di classe che hanno ascoltato questa conferenza, che c'è un video del prof sulla trasustanziazione fatto benissimo... ❤
Grazie Elide per avercelo ricordato.
Avessi avuto un prof di religione così a scuola... Grazie per il suo tempo, ci arricchisce e incuriosisce!
Vorrei scrivere ma non ho parole....
Solo commozione. Dove nn ci sono parole.
E' stata un'ora e mezza di Gioia...Grazie Prof.
Questi video sono bellissimi a me servono molto per il catechismo ❤
Anche la Fede va studiata!
Grazie Prof.
La definizione di fede si trova nella lettera che Paolo scrive agli Ebrei al capitolo 11 versetto 1........
"La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l'evidente dimostrazione di realtà, benchè non vedute"..........
@@cristianmannschaft1354 dimostrazione è una parola un po' troppo forzata perchè se fosse dimostrazione non sarebbe fede.quali sarebbero le dimostrazioni non vedute?
@@solounpoeta1160
Ebrei 11:1 dà questa definizione..... parla di evidente dimostrazione di realtà benchè non vedute: la forza di gravità non la vedi, così come il vento, ma è innegabile che esiste, ne vedi gli effetti......
Il versetto 6 del capitolo 11 dice che chi si accosta a Dio deve credere che Egli è, ed è remuneratore (colui che ricompensa) coloro di quelli che premurosamente lo ricercano.....
E ancora Giacomo 2:7 ricorda che se la fede non ha opere è in se stessa morta.....
@@cristianmannschaft1354 forze misurabilissime tu non sai quel che dici.
@@solounpoeta1160Si, vabbè...
Bravo prof, sempre chiaro e semplice nelle espressioni e nei paragoni di comprensione immediata,un ascolto godevolissimo
Grazie super Prof!
A volte penso quanto fosse vista come scandalosa la morte maledetta in croce di Gesù, tanto da offuscare perfino la percezione che fosse salvifica, che invece ebbe un centurione pagano omicida. Un ribaltamento completo della classifica
Bellissima lezione, complimenti prof.
Sono un semplice iscritto al canale. Grazie a Dio per il tuo lavoro, per la condivisione della tua conoscenza e per il prossimo contributo che farai. A proposito, mi piacerebbe un confronto cristiano tra credo cattolico e credo evangelico. Un fraterno saluto nella Pace del Nostro Signore
Davvero illuminante il suo intervento, prof!
Grazie Prof. e, come sempre, complimenti.
Ahhh l'esempio del VAR è geniale! Bravo prof! Grazie, chiarissimo come sempre!
grazie, visto tutto.
❤
Grazie Prof!
Grazie prof
Buongiorno🌈
Bellissima lezione. Sto affrontando la preghiera del Padre Nostro coi genitori del catechismo. Sarebbe possibile avere anche la dispensa? Altrimenti prendo appunti dal video come una brava alunna 😂
Adesso vedo come si può fare...
@@Bellaprof in caso ci sarei pure io desideroso di avere una dispensa così preziosa. Grazie mille
Mio caro professore , cosa ne pensa di quegli "uomini" che vivono senza mai conoscere Dio!
Buon giorno mi piacciono i temi che affronta e secondo me ma anche secondo lei perché un giorno lo disse affronta questi temi più per se stesso ma anche per noi , perché è sempre bello pensare cercare capire e progredire , ma quando dice che il bene e il male son dentro di noi e se è vero che Dio è tutto in tutte le cose , e quando ci mettiamo a fronteggiare delle cose più che altre qui di dire vinceremo il male o contrasteremo questo più che quello …… non ci stiamo mettendo contro un unico creatore ? A meno che i creatori siamo noi e mangeremo dei nostri frutti , quindi il vero Dio creatore dell’universo che è andato a riposare dopo il suo lavoro della parte materiale , non può venirci in aiuto visto che riposa , difatti Gesù dice mi cercherete e morirete nei vostri peccati . Ma quello spirituale non muore mai perché c’è sempre quel qualcosa che è sempre una ricerca di equilibrio e di bene anche nel più malvagio degli essere umani .
Il DONO parole sonore di Rudolf Stainer yutube Grazieeaaa
Prof , per favore non si dimentichi della mia risposta allo short sulla violenza biblica grazie
violenza in che senso, perchè il salmo 11 dice che Dio odia chiunque ami la violenza....... questo è il principio cardine.....
Se poi alludiamo alla conquista di Giosuè della terra di Canaan effettivamente ci sono episodi cruenti che lasciano sgomenti, ma gli stessi archeologi, quando hanno visto le pratiche abominevoli che venivano compite a canaan, come fare passare i figli attraverso il fuoco e tutte le altre cose depravate, si sono chiesti, cosa aspettasse Dio a intervenire.......
Il giudizio di Dio ha tre caratteristiche: è inevitabile...... è meritato...... è selettivo, non va a colpire tutti indiscriminatamente........
Isaia 45,7
Io formo la luce e creo le tenebre,
faccio il bene e provoco la sciagura;
io, il Signore, compio tutto questo.
E adesso qualcuno mi spiega cosa voleva intendere Dio?
Quale lettura metaforica e allegorica si può fare?
Grazie
Io sto seguendo il corso a s Gabriele dell Addolorata e abbiamo i suoi appunti. Ma mi fa comunque piacere seguirla anche nella lezione orale.
Buon cammino
Il "non indurci in tentazione" secondo l esegesi (J.P.Meier), non è causativo (cioè che Dio ci induce in tentazione) ma concessivo(cioè che Dio conceda di non entrare in tentazione)e tutto questo è inerente all' incipit della preghiera del Pater nostrum :Venga il tuo Regno ! Non si tratta di tentazioni quotidiane ,ma della prova finale nell' ultimo giorno
Prof ma non mi hai più risposto sulla violenza biblica come mai? 😢 io ho visto il suo video come mi aveva richiesto
Devi aver pazienza. Sono argomenti che però ho trattato molte volte. Su Bibbia e violenza ho già prodotto qualche video…
@@Bellaprof era un confronto simpatico però aspetterò
"Non esistono solo i fatti né solo le interpretazioni ma i fatti interpretati". Il prof ha confutato il materialismo nichilista con un aforisma...
Ti seguo su tutto . Però che Dio ci mette alla prova non ci credo . DIO È PAPÀ un papà aiuta ed insegna al proprio figlio/A . DIO che ci ama ci aiuterà ci consigliera. A mio avviso quando si recita il padre nostro ed arriviamo al non ci indurre ,o non ci abbandonare, non farci entrare nella prova , credo che intenda ad non lasciarmi solo aiutami quando sarò tentato , perché tu mi ami. Poi Sia fatta la tua volontà, mi affido a te . Aiutami no come dico io , MA come tu sai che è giusto. Questo è il mio pensiero
Nel Padre nostro viene:"Sia santificato il tuo nome"Ma lei evita di santificarlo chiamando lo Dio;ma Dio e' un titolo ma non il suo nome.Gesu' dice di santificare il suo nome,e chiamarlo col suo nome,significa Santificarlo.Nessuno,ne' nei Vangeli ne' durante le Messe od Omelie.Spieghi a chi l'ascolta qual e' il suo nome e non il titolo con cui i pagano prima del nome mettevano il titolo:dio Nettuno;dio Cupido e così via di seguito.Nel non menzionare il suo vero nome,lei nasconde a se' stesso ed agli altri la sua ritrosia a nominarlo.
Lumini Giovanni.
Testimone di Geova?