1947 - Sergio Endrigo Da quella volta non l'ho rivista più Cosa sarà della mia città Ho visto il mondo e mi domando se Sarei lo stesso se fossi ancora là Non so perché stasera penso a te Strada fiorita della gioventù Come vorrei essere un albero che sa Dove nasce e dove morirà È troppo tardi per ritornare ormai Nessuno più mi riconoscerà La sera è un sogno che non si avvera mai Essere un altro e, invece, sono io Ma quella volta non ti ho trovato più Strada fiorita della gioventù Come vorrei essere un albero che sa Dove nasce e dove morirà Come vorrei essere un albero che sa Dove nasce e dove morirà
GIORNO DEL RICORDO 2020 SIPARIO PER BEPI NIDER A VERGNACCO, PAESE FANTASMA DELL'ISTRIA. Non esiste in Istria un altro paese che possa rappresentare la tragedia dell’abbandono con tutta la sua forza e comunicare il drammatico esodo degli italiani come Vergnacco (Vrnjak in lingua croata un po’ difficile da pronunciare senza le vocali) perchè niente è cambiato dal momento del completo abbandono avvenuto attorno al 1954. E’ stata una fotografia di Dinko Gubic a farmi innamorare di questo magico posto sull’altipiano di Sterna nel buiese ma sotto la giurisdizione comunale di Grisignana. Questa volta per il Giorno del Ricordo sono virtualmente a Vergnacco, paese fantasma dell'Istria che in America chiamano "Ghost towns” per indicare i villaggi che non esistono più. Desidero commemorare così quest’anno in silenzio e portare il mio apporto alla causa istriana, giuliano-dalmata fuori dai clamori delle commemorazioni pubbliche. Il paese non è indicato nelle guide turistiche ed è perciò difficile da raggiungere essendo le strade di accesso ormai ridotte come un greto di un fiume. Con il fuoristrada devi affrontare guadi di torrenti, pozzanghere fangose con il rischio di impantanarti in mezzo a una fitta e impervia boscaglia oltre a superare uno sgangherato ponte che qualcuno deve aver realizzato utilizzando i binari smantellati della vecchia linea ferroviaria. “Xe le sine dela vecia parenzana” ci borbotta Dario Skerlic la nostra guida di Oscurus. Bisogna essere della zona per sapere tutte queste cose ed anche per arrivarci. Fortunatamente siamo riusciti nell’intento. Abbiamo raggiunto felicemente il paese a 320 metri d’altezza sul livello del mare. Subito ci appaiono le prime case dell’abitato che risultano essere state costruite sotto l’Austria ben curate con case solide messe a dimora tutte in pietra e rifinite con “Jerte” di pietra bianca tipica dell’Istria. Alcuni edifici anche con due piani più la mansarda davano l’impressione di proprietà di benestanti. Nei dintorni numerosi corsi d’acqua e mulini da farne un rigoglioso paese. Dal centro del paese parte una rampa sassosa affrontata con difficoltà dal nostro fuoristrada che raggiunge la chiesa con il cimitero d’erba e le tombe oblique come i cimiteri ebraici o quelli americani e i cipressi che guardano la panoramica vallata. Se si prosegue per la strada passato il cimitero si arriva a Collalto e si raggiungono gli insediamenti di Semi, Berda, Kucibreg (in italiano Cucciani) conosciuta per la terribile battaglia con le truppe nazifasciste del novembre 1944 in cui morirono 120 partigiani in maggioranza italiani del battaglione “Alma Vivoda” e in lontananza Cuberton e dall’altra parte della vallata della Dragogna, in cima ad un altro colle, ma in territorio sloveno, spunta il campanile di Toppolo in Belvedere (Topolovec in sloveno, Topolovaz in croato) paese natio di mia madre. Più sotto sempre in territorio sloveno, si intravede Hrvoji. Qui nel pianoro del piccolo cimitero di Vergnacco la decisione di rappresentare i versi poetici di Bepi Nider: NO DIMENTICHEMO anche in lingua inglese con l’aiuto di una voce recitante americana ma di origine istriana. Decido di suonare con il flicorno sordinato per non disturbare il cinguettio degli uccellini che ci hanno accompagnato durante tutta l’esibizione. Buon ascolto amici nel sipario ….. strappato dell’Istria: czcams.com/video/8TS-spm8Nfk/video.html
Tutti i nomi dei paesi, e pure i toponimi, da Lei citati sono croati. Lei poi aggiunge magari la traduzione in italiano o viceversa. Comunque l' etimologia e' Croata e cio' dimostra si tratti di insediamenti Croati, specialmente nel Alto Buiese da Lei cosi' poeticamente descritto.
@@mimma6992 , dunque hanno etimologia croata anche Pirano, Capodistria, Portorose, Pola, Fiume, Abbazia, Cittanova, Rovigno, tanto per prendere qualche nome a caso? Mi ricorda tanto il ridicolo tentativo di dare cittadinanza croata finanche a Marco Polo.
@@orkotron007 pure Dolina, Basovizza, Scofie.... e altri posti ancora, in Italia sono toponimi slavi. Consultando una carta geografija ne troverei ancora moltissimi...
Bellissimo video, l'unico modo per ottenere una vittoria (se non altro morale) per tutti gli istriani italiani, è quella di riscattare i loro beni materiali che gli erano portati via, solo così Istria potrà ritornare ad essere di nuovo popolata da un numero consistente di italiani, se io avessi avuto antenati fuggiti da Istria per motivi di guerra, io ci avrei almeno provato!
@@lucioasaro855Istria è stata anche veneta da secoli.. mia nonna è nata a Pola nel 1890 e non hai parlato italiano........... ma solo istroveneto anche la gente; ma c'erano anche serbi e croati e tutti durante impero austroungarico erano liberi di parlare la lingua madre; ma durante il fascismo erano obbligati a parlare solo italiano.
@@mimma6992 ma per nulla. L'unione degli istriani, l'associazione che rappresenta gli istriani per eccellenza, ha parlato dell'argomento numerose volte.
@@Fee581 L'Italia doveva alla Jugoslavia 125.000.000 di dollari a causa dei danni di guerra / secondo il Trattato di pace di Parigi/Secondo lo stesso accordo non era possibile confiscare i beni delle persone che si trasferivano in Italia dalla Jugoslavia. Ma nel 1949 il governo italiano propose alla Jugoslavia un trattato in base al quale i danni di guerra sarebbero stati cancellati in cambio delle proprietà dei profughi. Con tale accordo il governo italiano si impegnava a risarcire i danni materiali ai propri cittadini nei prossimi cinque anni. .L'accordo fu firmato nel 1950 a Belgrado. Va detto che il governo italiano non ha mai risarcito completamente i suoi cittadini, diverse rate sono state pagate a prezzi ridicoli. Così gli Esuli pagarono le riparazioni di guerra italiane con le loro proprietà. /questo accordo di Belgrado non copre gli esuli della zona B / Umago, Cittanova, Capodistria.../ il cui status è regolato dall'accordo di Osimo 1975.La Jugoslavia si impegnò a versare un risarcimento di poco più di 100 milioni di dollari e pagò una rata da 18 milioni.Il resto del debito è stato diviso tra Slovenia e Croazia nella proporzione del 62:38, e il debito che la Croazia ha nei confronti dell'Italia ammonta a 35 milioni di dollari.La Slovenia ha pagato la sua parte del debito su un conto in Svizzera e ha informato il governo italiano che avrebbe potuto ritirare i soldi, ma il governo italiano finora non ha intrapreso alcuna azione.La Croazia, dal canto suo, ignora completamente il problema./
Ma guarda, anche noi abbiamo parlato degli italiani di Istria e Dalmazia :) Abbiamo appena condiviso un'intervista sul canale proprio sull'argomento! Se vi interessa, è questa: czcams.com/video/lTfLZ9ivgio/video.html
Solo un poro mona el pol parlar compagno de ti o un poro ignorante, provaghe ti a star dove che i te copa sol pa el fato de no esar slavo e comunista ,altro che a Bolzan😮
@@ivanudovicic3461 quale trattato, si l'Italia stavo in ginocchio e tutti i paese ere contre l 'italia, le case sono state costruite con loro sudore no dire schiochezza. Tu stesso lo sai .
The Best for Italy is to solve the Problems of ŃDragheta, Cosa Nostra, Stupa and Salvini, a Mixture of Balotteli and Mussolini. And they will be welcomed as Turist in Slovenia, Croatia and Montenegro. But as a Sympathist of the little fat Massmurder Mussolini and his Fratelli Fascisti of Italia you will always stay a Enemy. Thanks to the Allies (USA; Great Britain and Josip Broz called Tito) and the EU and NATO, you will never get an Influence on Istria and Dalmacija.
Omega 00000 allora anche Creta e italiana? Cataro, la costa Albanese, Cipro, meta delle isole dello Ionio... sono parte della Reppublica Veneta.. non centra niente con l italia. Il Veneto ha piu in comune con la Croazia,Slovenia e Austria che con il resto del Italia. Diciamo che adesso si trova occupato dal Italia
histi pre romani definiti paleoveneti dell' eta' del ferro scrivevano in etrusco, romanizzati, caduta dell impero romano, Serenissima, trattato di rapallo dominazione asburgo, segue regno d ' italia . istria fiume dalmazia ne Slovenia ne Croazia!
@Cioccolato Fondente allora pure la Romania e Italiana, parlano una lingua latina, la Spagna pure, poi il Portogallo, una parte della Svizzera,... Che centra la lingua, se andiamo a guardare la lingua, allora la Sardegna deve essere indipendente. E la storia del Veneto che non e stata mai legata al italia, come anche di molte altre regioni... Perche l Italia non e uno stato nazionale, come non l ho e la Francia, la Germania, la Russia... Pero ai loro abitanti si impone l idea della nazionalita inventata a tutti i costi
@@Caleidus hahahaha 😁 certo, erano fondate dai Greci e Illiri. E non da Veneti, pero quelle in Istria potrebbero essere state fondate dai Veneti, se gli Histri erano una tribu mista, Veneto-Illirica
1947 - Sergio Endrigo
Da quella volta non l'ho rivista più
Cosa sarà della mia città
Ho visto il mondo e mi domando se
Sarei lo stesso se fossi ancora là
Non so perché stasera penso a te
Strada fiorita della gioventù
Come vorrei essere un albero che sa
Dove nasce e dove morirà
È troppo tardi per ritornare ormai
Nessuno più mi riconoscerà
La sera è un sogno che non si avvera mai
Essere un altro e, invece, sono io
Ma quella volta non ti ho trovato più
Strada fiorita della gioventù
Come vorrei essere un albero che sa
Dove nasce e dove morirà
Come vorrei essere un albero che sa
Dove nasce e dove morirà
Deve tornare all'Italia
Che bello che le bandiere italiane sono esposte ad ogni comune 🇮🇹
Cioè....in ogni comune Istriano sventola il nostro bel tricolore???
Nn abbiamo il diritto di dimenticare ma solo il DOVERE di ricordare 🇮🇹
ISTRA = ITALIAN!!!
@@brucewillixaspirinix9652 che cazzo dici
@@lucioasaro855 ha ragione lui..io sono croato è capisco perché lui ha detto così 😉
@Black Channel 2000 anni di storia veneta ed italiana.. 70 anni di occupazione slava non cambiano la storia, vi mandiamo via a calci in culo
@Black Channel sono veneziano, Istria Veneta e Veneziana!
Grazie fratello ❤
GIORNO DEL RICORDO 2020
SIPARIO PER BEPI NIDER A VERGNACCO, PAESE FANTASMA DELL'ISTRIA. Non esiste in Istria un altro paese che possa rappresentare la tragedia dell’abbandono con tutta la sua forza e comunicare il drammatico esodo degli italiani come Vergnacco (Vrnjak in lingua croata un po’ difficile da pronunciare senza le vocali) perchè niente è cambiato dal momento del completo abbandono avvenuto attorno al 1954.
E’ stata una fotografia di Dinko Gubic a farmi innamorare di questo magico posto sull’altipiano di Sterna nel buiese ma sotto la giurisdizione comunale di Grisignana.
Questa volta per il Giorno del Ricordo sono virtualmente a Vergnacco, paese fantasma dell'Istria che in America chiamano "Ghost towns” per indicare i villaggi che non esistono più. Desidero commemorare così quest’anno in silenzio e portare il mio apporto alla causa istriana, giuliano-dalmata fuori dai clamori delle commemorazioni pubbliche.
Il paese non è indicato nelle guide turistiche ed è perciò difficile da raggiungere essendo le strade di accesso ormai ridotte come un greto di un fiume. Con il fuoristrada devi affrontare guadi di torrenti, pozzanghere fangose con il rischio di impantanarti in mezzo a una fitta e impervia boscaglia oltre a superare uno sgangherato ponte che qualcuno deve aver realizzato utilizzando i binari smantellati della vecchia linea ferroviaria. “Xe le sine dela vecia parenzana” ci borbotta Dario Skerlic la nostra guida di Oscurus. Bisogna essere della zona per sapere tutte queste cose ed anche per arrivarci. Fortunatamente siamo riusciti nell’intento. Abbiamo raggiunto felicemente il paese a 320 metri d’altezza sul livello del mare. Subito ci appaiono le prime case dell’abitato che risultano essere state costruite sotto l’Austria ben curate con case solide messe a dimora tutte in pietra e rifinite con “Jerte” di pietra bianca tipica dell’Istria. Alcuni edifici anche con due piani più la mansarda davano l’impressione di proprietà di benestanti. Nei dintorni numerosi corsi d’acqua e mulini da farne un rigoglioso paese. Dal centro del paese parte una rampa sassosa affrontata con difficoltà dal nostro fuoristrada che raggiunge la chiesa con il cimitero d’erba e le tombe oblique come i cimiteri ebraici o quelli americani e i cipressi che guardano la panoramica vallata. Se si prosegue per la strada passato il cimitero si arriva a Collalto e si raggiungono gli insediamenti di Semi, Berda, Kucibreg (in italiano Cucciani) conosciuta per la terribile battaglia con le truppe nazifasciste del novembre 1944 in cui morirono 120 partigiani in maggioranza italiani del battaglione “Alma Vivoda” e in lontananza Cuberton e dall’altra parte della vallata della Dragogna, in cima ad un altro colle, ma in territorio sloveno, spunta il campanile di Toppolo in Belvedere (Topolovec in sloveno, Topolovaz in croato) paese natio di mia madre. Più sotto sempre in territorio sloveno, si intravede Hrvoji. Qui nel pianoro del piccolo cimitero di Vergnacco la decisione di rappresentare i versi poetici di Bepi Nider: NO DIMENTICHEMO anche in lingua inglese con l’aiuto di una voce recitante americana ma di origine istriana. Decido di suonare con il flicorno sordinato per non disturbare il cinguettio degli uccellini che ci hanno accompagnato durante tutta l’esibizione. Buon ascolto amici nel sipario ….. strappato dell’Istria: czcams.com/video/8TS-spm8Nfk/video.html
ma lei ha mai sentito parlare di Italianizzazione? oppure de Crimini di guerra italiani? Provi a cercare su internet!
Tutti i nomi dei paesi, e pure i toponimi, da Lei citati sono croati. Lei poi aggiunge magari la traduzione in italiano o viceversa. Comunque l' etimologia e' Croata e cio' dimostra si tratti di insediamenti Croati, specialmente nel Alto Buiese da Lei cosi' poeticamente descritto.
@@orkotron007 , bazzecole in confronto agli assassinii di Tito.
@@mimma6992 , dunque hanno etimologia croata anche Pirano, Capodistria, Portorose, Pola, Fiume, Abbazia, Cittanova, Rovigno, tanto per prendere qualche nome a caso? Mi ricorda tanto il ridicolo tentativo di dare cittadinanza croata finanche a Marco Polo.
@@orkotron007
pure Dolina, Basovizza, Scofie.... e altri posti ancora, in Italia sono toponimi slavi. Consultando una carta geografija ne troverei ancora moltissimi...
Bellissimo video, l'unico modo per ottenere una vittoria (se non altro morale) per tutti gli istriani italiani, è quella di riscattare i loro beni materiali che gli erano portati via, solo così Istria potrà ritornare ad essere di nuovo popolata da un numero consistente di italiani, se io avessi avuto antenati fuggiti da Istria per motivi di guerra, io ci avrei almeno provato!
fascismo e comunismo hanno in comune il negazionismo e la faziosità!
Azz senti da quale pulpito
Istria, Fiume e Dalmazia né Slovenia né Croazia.
Terra dalmata e giuliana terra mia TERRA ITALIANA
"Terra rossa (Ultima Frontiera)
Ridiamo le case agli Istriani italiani
@@brucewillixaspirinix9652 da quando? Mai stata croata sempre italiana e romana nkn dire cazzate ladri
Dalmacija i istra je Hrvatska.
@@rainmaker3987 ma va che prima la Dalmazia fu Veneziana per secoli, poi per 100 anni sotto l'Austria, e poi diventò italiana fino al 1945
@@lucioasaro855Istria è stata anche veneta da secoli.. mia nonna è nata a Pola nel 1890 e non hai parlato italiano........... ma solo istroveneto anche la gente; ma c'erano anche serbi e croati e tutti durante impero austroungarico erano liberi di parlare la lingua madre; ma durante il fascismo erano obbligati a parlare solo italiano.
Ridate le Case agli esuli
Platite nam odstetu za vasu okupaciju
Gli esuli sono stati risarciti per i loro beni abbandonati e hanno accettato il risarcimento.
@@mimma6992 ma per nulla. L'unione degli istriani, l'associazione che rappresenta gli istriani per eccellenza, ha parlato dell'argomento numerose volte.
@@Fee581
L'Italia doveva alla Jugoslavia 125.000.000 di dollari a causa dei danni di guerra / secondo il Trattato di pace di Parigi/Secondo lo stesso accordo non era possibile confiscare i beni delle persone che si trasferivano in Italia dalla Jugoslavia.
Ma nel 1949 il governo italiano propose alla Jugoslavia un trattato in base al quale i danni di guerra sarebbero stati cancellati in cambio delle proprietà dei profughi. Con tale accordo il governo italiano si impegnava a risarcire i danni materiali ai propri cittadini nei prossimi cinque anni. .L'accordo fu firmato nel 1950 a Belgrado.
Va detto che il governo italiano non ha mai risarcito completamente i suoi cittadini, diverse rate sono state pagate a prezzi ridicoli.
Così gli Esuli pagarono le riparazioni di guerra italiane con le loro proprietà.
/questo accordo di Belgrado non copre gli esuli della zona B / Umago, Cittanova, Capodistria.../ il cui status è regolato dall'accordo di Osimo 1975.La Jugoslavia si impegnò a versare un risarcimento di poco più di 100 milioni di dollari e pagò una rata da 18 milioni.Il resto del debito è stato diviso tra Slovenia e Croazia nella proporzione del 62:38, e il debito che la Croazia ha nei confronti dell'Italia ammonta a 35 milioni di dollari.La Slovenia ha pagato la sua parte del debito su un conto in Svizzera e ha informato il governo italiano che avrebbe potuto ritirare i soldi, ma il governo italiano finora non ha intrapreso alcuna azione.La Croazia, dal canto suo, ignora completamente il problema./
VIVA 🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Ma guarda, anche noi abbiamo parlato degli italiani di Istria e Dalmazia :) Abbiamo appena condiviso un'intervista sul canale proprio sull'argomento! Se vi interessa, è questa: czcams.com/video/lTfLZ9ivgio/video.html
Che sottofondo musicale assurdo
Qualcuno conosce questa canzone?
Purtroppo avete sbagliato ad andarvene. Dovevate restare e difendere la vostra identità come hanno fatto gli Austriaci di Bolzano e dell alto Adige.
Scappavano dal comunismo, italiani e anche croati.
Solo un poro mona el pol parlar compagno de ti o un poro ignorante, provaghe ti a star dove che i te copa sol pa el fato de no esar slavo e comunista ,altro che a Bolzan😮
Per favore date le loro proprietà agli Italiani ,stanno ancora aspettando adesso ,vergogna putrida
@@ivanudovicic3461 quale trattato, si l'Italia stavo in ginocchio e tutti i paese ere contre l 'italia, le case sono state costruite con loro sudore no dire schiochezza. Tu stesso lo sai .
@@francescoacanfora2884 ma se avete preso i risarcimenti per i beni abbandonati.
@@ivanudovicic3461 infatti, gli esuli sono stati risarciti per i loro beni abbandonati e hanno accettato il risarcimento.
Ridate. Danzica alla Germania
Istria Fiume e Dalmazia, ne slovenia ne croazia... ITALIA
Oggi si vive meglio in Croazia che in Italia.
@@mimma6992 non dicevo quello, evidenziavo il fatto che sono territori italiani.
Istria dovrebbe essere ia Italiana che Slovenia ormai è tropo tardi per pretendere l Istria sarebbe la cosa. Migliore è magari essere autonomi
Secondo me meglio che noi croati prendiamo Trieste indietro...
The Best for Italy is to solve the Problems of ŃDragheta, Cosa Nostra, Stupa and Salvini, a Mixture of Balotteli and Mussolini. And they will be welcomed as Turist in Slovenia, Croatia and Montenegro. But as a Sympathist of the little fat Massmurder Mussolini and his Fratelli Fascisti of Italia you will always stay a Enemy. Thanks to the Allies (USA; Great Britain and Josip Broz called Tito) and the EU and NATO, you will never get an Influence on Istria and Dalmacija.
@@ideapiu7095 che c'entrano mo i croati con Trieste?
Ma se Lei non sa nemmeno parlarlo l' italiano.
Sono terre italiane l'Istria e la Dalmazia non c'è discussione.
Lipa moja hrvatska istra🇭🇷
@@meris.9329 parla tricolore
@@nicoladambrosio8047 Anche la bandiera croata è tricolore
Ritornerai all' Italia
e non sono Italiani..sarano Veneti e Friulani
Omega 00000 allora anche Creta e italiana? Cataro, la costa Albanese, Cipro, meta delle isole dello Ionio... sono parte della Reppublica Veneta.. non centra niente con l italia. Il Veneto ha piu in comune con la Croazia,Slovenia e Austria che con il resto del Italia. Diciamo che adesso si trova occupato dal Italia
histi pre romani definiti paleoveneti dell' eta' del ferro scrivevano in etrusco, romanizzati, caduta dell impero romano, Serenissima, trattato di rapallo dominazione asburgo, segue regno d ' italia . istria fiume dalmazia ne Slovenia ne Croazia!
Citta' istriane e dalmate erano citta' latine ben prima che nascesse Venezia.
@Cioccolato Fondente allora pure la Romania e Italiana, parlano una lingua latina, la Spagna pure, poi il Portogallo, una parte della Svizzera,...
Che centra la lingua, se andiamo a guardare la lingua, allora la Sardegna deve essere indipendente.
E la storia del Veneto che non e stata mai legata al italia, come anche di molte altre regioni... Perche l Italia non e uno stato nazionale, come non l ho e la Francia, la Germania, la Russia... Pero ai loro abitanti si impone l idea della nazionalita inventata a tutti i costi
@@Caleidus hahahaha 😁 certo, erano fondate dai Greci e Illiri. E non da Veneti, pero quelle in Istria potrebbero essere state fondate dai Veneti, se gli Histri erano una tribu mista, Veneto-Illirica