Gilberto Di Petta, Schizofrenia e farmaci: la cura dell’utopia?

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  • čas přidán 9. 10. 2016
  • Relazione presentata durante i lavori delle VII GIORNATE PSICHIATRICHE CERIGNALESI "PSICOFARMACOLOGIA CLINICA DELLE PSICOSI: COSA CURIAMO E PERCHE’ "
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Komentáře • 27

  • @lucapanseri9223
    @lucapanseri9223 Před 6 lety +6

    Immenso Gilberto. Sono un collega tuo coetaneo e ti considero un maestro per umanità e preparazione. Grazie infinite.

  • @robertodesimone6798
    @robertodesimone6798 Před 6 lety +4

    Straordinario intervento per la profondità della riflessione, la passione nel cercare di sintonizzarsi con il mondo di queste persone e le proposte di intervento. Una perla nell'attuale panorama psichiatrico.

  • @PsychiatryonlineITA1
    @PsychiatryonlineITA1  Před 10 měsíci

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  • @luigipogliari1184
    @luigipogliari1184 Před 3 lety +2

    Mi ha colpito l' atteggiamento sentitamente umano , l' umiltà e l'ottima preparazione.

  • @erhsetgw
    @erhsetgw Před 6 měsíci +2

    sarebbe fantastico se potessimo ascoltare qualche conferenza di Figline Valdarno edizione 2024 dove parlerà l'ottimo Di Petta tra gli altri

  • @sherryberry2256
    @sherryberry2256 Před 7 lety +3

    Bravissimo ! Un quadro così bello che mi ha fatto piangere !

  • @pieralezzi7811
    @pieralezzi7811 Před 4 lety +2

    Trovo estremamente interessante questa relazione che mi ha fatto capire alcuni aspetti di questa malattia. Complimenti al prof. Gilberto Di Petta

  • @michelecastiglioni9419

    Grazie mille dott Di Petta e Psychiatry on Line. Intervento di enorme valore per uno specializzando in psichiatria.

  • @s.cipriano3641
    @s.cipriano3641 Před 4 lety +2

    Grazie Gilberto.

  • @valgaudi
    @valgaudi Před 5 lety +2

    Veramente immenso!

  • @bcavallaroz
    @bcavallaroz Před 7 lety +3

    Magistrale! Quanto condivido "la posizione fenomenologica" riguardo la schizofrenia così esposta (min. 32:00) in relazione all'organizzazione attuale dei Servizi!

  • @Giulianoalbergo
    @Giulianoalbergo Před 3 lety

    Grazie Prof

  • @bellatrice
    @bellatrice Před 5 lety +1

    Grazie.

  • @francescos7361
    @francescos7361 Před rokem

    La ringrazio.

  • @phosphorus1975
    @phosphorus1975 Před 7 lety +3

    Bella la ricostruzione della storia della psicopatologia fenomenologica. Interessante l'accenno - peraltro radicale - ai "marcatori filosofici". Ma come insegnarli nelle università? Il finale sui farmaci... faccio fatica a capire come un'azione sul piano cerebrale possa riflettersi su un livello mentale o addirittura trascendentale / aprioristico (ontologico, nel senso prima esposto).

    • @porcoilpio48
      @porcoilpio48 Před 3 měsíci +1

      Infatti non lo fa, né in modo diretto né in maniera indiretta predisponendo il soggetto ad essere più sintonizzato nel il ricevere l’eventuale esperienza che produce effetti in quei campi. Invece secondo me il delirio arriva proprio in quei campi, cioè l’intuizione arriva da lì e gli effetti finiscono lì mentre il resto diventa visibile. Ho preso antipsicotici per 2 anni

  • @michelaabalotti4832
    @michelaabalotti4832 Před 4 lety +3

    Io MI inginocchio di fronte tanta grandezza.

  • @dritakonci346
    @dritakonci346 Před 4 lety +2

    Mio figlio ancora non è guarito, e seguito da cps Concesio Brescia, vuole tornare a comunità di Lumezzane, il dottore ancora non mi da una risposta, che aveva portato un email

  • @ThaumA
    @ThaumA Před 6 lety +1

    Molto interessante, anche se non ho ben capito la proposta concreta di interazione con lo schizofrenico, al di la della semplice presenza umana della persona di riferimento(?)

  • @Paolo-pm3nh
    @Paolo-pm3nh Před měsícem

    Questa ipotesi oltre ad essere suggestiva e molto verosimile, mi pare abbia radici tanto profonde quanto lo è il substrato (ontologico, lo chiama?) ipotizzato. Che il pensiero possa essere d'impaccio all'azione? Lo zen e l'arte del tiro con l'arco: Mira e poi lascia i comandi. Perché le persone ottuse sono spesso più abili nella destrezza? Lo stereotipo del calciatore ebete. Ho letto di esperienze con alcuni psicofarmaci, per esempio la quetiapina RP, con effetti sottolineati dagli assuntori perché inaspettati e al di là di quelli strettamente terapeutici attesi (A loro modo "Off Label"); fluidità nei movimenti mai vissuta prima, destrezza per gente imbranata da sempre, prontezza di parola, persino brillanti, quando da sempre timidi e impacciati. Autosuggestione? No, assicurano, perchè comprovati da dati oggettivi. Tiro con la frombola imparato con facilità e rapidità, sincronismo nei movimenti natatori, tiri al biliardo strabilianti e vari esempi simili. Insomma quel legame col corpo e col movimento di cui parla il professore, mi ha subito fatto venire in mente queste testimonianze, in effetti piuttosto particolari.
    "Non di questo mondo" spaesati, incapaci nelle relazioni ecc. Il professore usa le identiche parole con cui vengono descritti i surdouès, e seppure non si tratta di conclamati psicotici, la follia la rasentano a giudicare dalle loro testimonianze. In effetti una loro peculiarità è proprio l'eccessiva, abnorme tendenza al pensiero, arborescente lo chiamano, una cosa che definiscono ai limiti della tortura, un tormento a cui sfuggire con i più diversi stratagemmi. Un tormento, daccordo, ma anche un impaccio? Anche qui, sì, a giudicare dalle loro testimonianze e dalle ricerche su di loro. Certo non siamo a quella sconnessione di cui parla il professore, ma potrebbe essere un eccesso di un piano (il cognitivo) che rende difficoltosa, che interferisce con una fluida e scorrevole aderenza fra i due piani che, nell'ipotesi del professore, lo schizofrenico ha decisamente sconnessi. Hanno rilevato differenze anatomiche fra il loro cervello (parlo sempre dei cosiddetti surdouès) e quelli nella norma. La rapidissima e abnorme encefalizzazione degli ominidi non poteva non causare certi problemi? Sarà questo il paradiso che abbiamo perduto? La connessione sottile, (fisica, muscolare, dice il professore) col mondo attorno a noi. Ma non è anche questa una vecchia storia?

  • @ilmedicodellanima1111
    @ilmedicodellanima1111 Před 6 lety +2

    Temo che si sia forse confuso Eugen Bleuler con Manfred Bleuler che ne era il figlio e che subentrò in un momento successivo a quello descritto nel video

  • @taologia
    @taologia Před 2 lety

    33:00 Io stò seguendo una terapia con antipsicotici atipici, perchè vivevo in un condominio rumoroso con bambini che tiravano pallonato contro i garage sotto le finestre e chi viveva sopra a casa mia faceva cadere oggetti sul pavimento giorno e notte... mi sento stanco ed ho poche energie anche per fare una camminata: non capisco quando finisce una terapia, perchè la psichiatra mi ha detto che sarà una cura lunga, nonostante i rumori condominiali siano finiti.

  • @porcoilpio48
    @porcoilpio48 Před 3 měsíci

    Ho commentato anche nel video di Giorgio tratto dalla stessa conferenza. Secondo me questo intervento è crudo ma speranzoso. Tuttavia penso che guarire uno schizofrenico sia un miracolo. C’è bisogno di un essere umano prima ancora che una persona. C’è bisogno del famoso Amore che smuove le montagne. I medici possono ispirare il paziente a guarire ma il resto lo deve fare da solo. Concludo dicendo che secondo me il tutto vale per tutti i disturbi più o meno seri

  • @luigiluigi5218
    @luigiluigi5218 Před 4 lety

    Gli apriori sono biologici. E se ciò che è biologico viene distorto e deviato in un età molto precoce del soggetto, per esempio da una potente seduzione o invasività materna. Al punto da costringere il soggetto a dover scegliere tra l'apriori biologico e sè stesso,dove per sè stesso intendo un apriori non biologico? Costringendolo a ,non direi scindere, ma almeno a desintonizzare l'apriori biologico da sè. Se ci fossero due apriori uno biologico e uno spirituale(o trascendentale , o mentale) destinati a sintonizzarsi durante le prime fasi del rapporto con la madre e ciò non avvenisse a causa di una profonda inadeguatezza materna? Si parlava del cinghiale che fugge, grazie al suo contatto con l'apriori biologico, perchè sente il pericolo. Il bambino potrebbe, in una fase molto precoce, sentire la propria madre come pericolosa da un lato, ma necessaria alla sua sopravvivenza dall'altro. Quale caos potrebbe provocare un conflitto così radicale e precoce? Un bambino che deve, per sopravvivere, andare verso ciò che lo terrorizza quando l'apriori invece, che possiamo anche pensare già sintonizzato con la parte trascendentale, lo indurrebbe a darsela a gambe? Si capirebbe perchè tra i problemi dello schizofrenico vi è quello di sentire forze che lo spingono a violare la propria autoconservazione. Come Renèe che non può evitare di andare a mettere la mano sul fuoco, ma è profondamente sollevata se un agente esterno glielo impedisce.

  • @HuntingLife65
    @HuntingLife65 Před 7 lety +2

    Un plauso
    Alberto

  • @beatricebeatrice4963
    @beatricebeatrice4963 Před 5 lety +3

    Non si capisce un cavolo