Beniamino Gigli sul Belcanto Italiano e le 5 vocali - Vienna, 1955

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  • čas přidán 22. 11. 2015
  • Beniamino Gigli sul Belcanto Italiano e le 5 vocali - Masterclass di Vienna, 1955 :
    "Loro hanno sette vocali...voi, tedeschi, o inglesi o americani non avete le 5 vocali per il canto come ce l'ha l'Italia: "A, E, I, O, U". Noi facciamo...sulla stessa posizione, noi dobbiamo fare le 5 vocali; e vi do un esempio pratico: (canta, vocalizzando "a-e-i-o-u"). Come avete visto e sentito io non ho mosso né gola...non ho mosso nulla. E' nella posizione che io ho fatto le 5 vocali. (...) Se voi dovete studiare il canto, e potrei dire anche, lasciatemelo dire...il bel canto italiano, bisogna che vi portate necessariamente a imparare le 5 vocali e metterle, le 5 vocali, sulla stessa posizione."
    belcantogigli.blogspot.it/
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Komentáře • 38

  • @bodiloto
    @bodiloto Před 2 lety +3

    Parole sante !
    Divino.
    Bellissima registrazione !
    Importantissima per i giovani cantanti !
    Tutto vero .
    Basta riflettere prima di parlare e soprattutto di cantare …
    il vecchio

  • @inmobiliariodorado6164
    @inmobiliariodorado6164 Před 2 lety +3

    Mi maestro italiano de canto que estudió con Mario del Mónaco me dice lo mismo, las vocales en la misma posición, fácil teoría, complicadisima práctica

    • @bodiloto
      @bodiloto Před 2 lety +2

      Inmobiliario Dorado
      Perché non parli l’italiano ?
      Per un giovane cantante è obbligatorio di parlare bene la lingua italiana ….
      io la penso così.
      Anch’io sono un straniero proprio come te , ma quando ero giovane leggevo e imparavo a memoria le poesie di Leopardi in italiano …. Non sei tu e ancora meno io che abbiamo inventato l’arte lirica italiana.
      Allora come giovane cantante devi cercare di esprimere il tuo pensiero in 🇮🇹 , questo ti aiuterà un giorno di “entrare” nella pelle del personaggio facilmente e di diventare un Grandissimo Artista lirico vero.
      In bocca al lupo 👍
      il vecchio
      PS
      Parlando della tecnica , tutto diventa semplice basta trovare un maestro o una maestra di canto lirico che è capace di spiegarti come puntare il suono .
      Saluti

    • @mireilleassena
      @mireilleassena Před 5 měsíci +1

      ​@@bodilotocordiali saluti e grazie mille a Lei per questi consigli preziosi

  • @Monnarchmonnarchy
    @Monnarchmonnarchy Před 4 lety +1

    0:34

  • @MrPren
    @MrPren Před 7 lety +2

    qualcuno mi dovrebbe spiegare come fa a "non spostare nulla" cambiando le vocali e a rimanere nella stessa posizione...

    • @iortredici8347
      @iortredici8347  Před 7 lety +9

      Intendeva dire che nel canto lirico non si deve spostare più di tanto la posizione interna e che si dovrebbe emettere le vocali cantate, su una posizione interna generale rotonda e raccolta, articolando i suoni vocalici con l'uso delle labbra esternamente, e al medesimo tempo la lingua, seppur deve muoversi per forza nelle consonanti per un microsecondo per articolarle bene nella dizione il testo, per le vocali rimane invece lasciata libera a giacere giù senza tensioni, in particolare nelle vocali U e I si nota la differenza tra pronuncia delle vocali nel parlato nelle quali la lingua si alza, mentre nel canto lirico non dovrebbe, questo era il senso delle sue parole, ma questa pratica viene impiegata da un sacco di cantanti lirici storici, e anche loro tra l'altro in vari casi l'hanno pure affermato oltre a farlo nel loro canto pratico!
      Il motivo è dato da una intonazione specifica di una nota nell'estensione, mentre nel parlato non parliamo su una specifica altezza (pitch), bensì su una indefinita altezza che oscilla su un ambito ristretto di poche note... mentre nel canto lirico l'estensione da coprire è di oltre due ottave e poi le vocali vanno tenute a lungo in molti casi, a differenza del parlato nel qual caso le vocali vengono dette e poi lasciate, durano pochissimi millesimi di secondo passando subito alla prossima consonante ecc.
      Oltre poi allo spazio interno alla bocca che non va spostato quasi a parità di stessa nota c'è anche il non spostamento del focus del suono, nel parlato le vocali tendenzialmente sono più avanti o meno avanti nel parlato puro di un italiano dico (esempio, differenza 'di natura' senza tecnica tra una classica I e una classica A), a seconda della vocale, intendo un italiano che non abbia mai studiato né canto lirico né un sistema per proiettare la voce parlata senza microfono, come oltre il cantante lirico per esempio anche l'attore di prosa, che studiano un sistema di proiezione per essere uditi in ampi spazi, teatri, auditorium, e così via. Invece nel canto lirico tutte le vocali devono avere il medesimo squillo e proiezione, e questo si ottiene mantenendole in un unico focus pulito e brillante, usando il tipico metodo che si è sempre usato per decenni nel Novecento e che descrive come cervicale o di testa il grande Lauri-Volpi!
      Gigli pure dice a Vienna che la voce deve essere sempre 'avanti', con avanti non intendendo di certo spinta innaturalmente, poiché egli non ha mai prodotto suoni spinti cioè forzati, per avanti intendeva sempre che indipendentemente dal piano o forte prodotto su una data nota il suono debba essere sempre ben piazzato e proiettato, cosa che non avviene nel comune parlato, a meno che una persona non si sia esercitata per avere una voce, sia nel parlato che nel cantato, perfettamente udibile senza microfono a grande distanza, una voce che corre in teatro e non solo! Naturalmente la voce nel canto lirico deve essere sempre proiettata in tutta la gamma, però per salire agli acuti si deve concentrare di più il suono nel passaggio di registro e una volta passati se si deve salire ancor più verso i veri acuti lo spazio deve per forza ampliarsi, si deve aprire tutto, ma sia in tal caso che nel suono a bocca più semiaperta dei centri il cantante lirico davvero professionale e bravo riesce a mantenere in ogni caso sempre il giusto focus e anche quando apre tutto in acuto non lo fa certo mai come Di Stefano che andò a produrre sempre più suoni troppo aperti che risultavano di fatto ingolati, si tratta nel bravo cantante lirico di suoni acuti sempre comunque liberi, mai aperti in senso di ingolamento, si deve negli acuti dare più spazio che nei centri sì, ma tenendo sempre il suono SUL FIATO!!!

    • @mariopietta5888
      @mariopietta5888 Před 6 lety +1

      significa che si deve cantare come se si parla,ma parlare correttamente,perche' il bel canto e' l'evoluzione della parola.quindi non bisogna fare versi per camuffare la voce altrimenti non esce la voce vera

    • @Ilvermibaleno
      @Ilvermibaleno Před 5 lety +7

      @@mariopietta5888 un pensiero acuto e pertinente il suo. Dovrebbe farsi due chiacchere con la maggior parte dei cantanti che si esibiscono oggi e fargli capire che urlare come i capponi non fa bene all'Opera Lirica.

    • @paolovigo-hz7rg
      @paolovigo-hz7rg Před 5 lety +1

      con le vocali pronunciate aperte (alla base) non e' possibile cambiarle senza muovere la posizione....ma quando la vocale e' girata (in punta) allora la punta delle 5 vocali coincide e si può passare dall'una all'altra senza muoversi....bisogna solo fare attenzione a questo punto a pronunciare anche le consonanti in punta....

    • @paolovigo-hz7rg
      @paolovigo-hz7rg Před 5 lety +2

      comunque le vocali dell'italiano non sono 5 ma almeno 7, senza considerare la u francese.....