Ep. 134 - Food for Profit e gli orrori negli allevamenti intensivi con Giulia Innocenzi
Vložit
- čas přidán 10. 05. 2024
- Ospite di questa puntata del Bazar Atomico è Giulia Innocenzi, giornalista, regista e autrice del discusso documentario “Food for Profit: 387 miliardi di motivi per cui non vogliono che tu veda questo film”. Con lei parliamo degli orrori contro gli animali negli allevamenti intensivi, dello sfruttamento dei lavoratori, delle lobby, del potere politico e degli interessi personali che “entrano” a piè pari nelle confezioni di carne che troviamo ogni giorno al supermercato.
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Davide Francesco Sada
ha scritto per RCS Mediagroup, Gruppo Espresso, MTV, Filmcritica. Videomaker selezionato in festival internazionali, scopre il trading sui mercati finanziari per autofinanziare i suoi progetti artistici. In pochi anni diventa gestore di capitali e punto di riferimento dell’investimento e del business consapevole in Italia e all’estero.
Davide, insieme ad Enrico Garzotto, è autore del best seller “La felicità fa i soldi” (Macro Edizioni) ed è il fondatore di MONEYSURFERS, Accademia di formazione finanziaria consapevole attiva dal 2010.
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Giulia meravigliosa, bravissima, consapevole e coerente. Complimenti per il suo lavoro.
Davvero imbarazzante invece l'intervistatore.
Tutti i discorsi che fa sul "sentire" che la carne gli fa bene, il fatto che non prova pena per un animale che viene ucciso se questo ha vissuto bene, le cavolate "sull'enegia", i deliri sugli psicofarmaci, etc sono la sintesi perfetta di un pensiero opportunista.
Ho visto quasi tutte le puntate ma questa volta il conduttore era molto balbettante sulle sue ragioni😮
l’intervista è molto bella, Giulia coincisa e profonda la cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa è l’intervistatore che continua imperterrito a giustificare il suo consumo di carne portando tesi a suo favore
Stavo per scrivere la stessa cosa ma in maniera molto meno gentile.
Tutti i discorsi che fa sul "sentire" che la carne gli fa bene, il fatto che non prova pena per un animale che viene ucciso se questo ha vissuto bene, le cavolate "sull'enegia", i deliri sugli psicofarmaci, etc sono la sintesi perfetta di un pensiero opportunista
@@stefanobalma2180la storia degli psicofarmaci è vera, ci sono le metanalisi pubblicate negli ultimi mesi a dimostrarlo. La storia del sentire è ridicola esattamente come quelli che sentono che l’animale soffre o non vuole essere mangiato. Nessun lo sa, arrendetevi. Sono proiezioni che facciamo tutti per incastrare qualche storia interna che ci fa stare meglio, perché l’umanità fa fatica a gestire la sua molteplicità.
Esattamente. A parte il fatto che questi temi da tempo vengono affrontati anche sul servizio pubblico (vedi le inchieste di Sabrina Giannini, Report, tutti i servizi andati in onda su trasmissioni televisive e telegiornali che da anni utilizzano le immagini catturate da diverse associazioni animaliste - tra tutte Essere Animali e Animal Equality), e dunque mi chiedo su quale pianeta l'intervistatore sia vissuto negli ultimi 10 anni per essere così turbato/shockato. Ma la cosa triste è che nonostante lui abbia visto il docufilm di Giulia Innocenzi (giornalista che ha di certo il merito di aver riportato all'attenzione di tutti il problema dello sfruttamento animale - con la valanga di problemi ad esso collegati - soprattutto tra i giovani attraverso i social media e nel mainstream che fa i numeri) non riesce a specchiarsi, a fare l'unica riflessione che conta che è la seguente: se anche dopo aver visto inchieste del genere non credi che il mangiare carne (o meglio animali senzienti) sia un problema, come fai a non sentirti parte del problema? Di fatto senza questa riflessione SIAMO il problema. Superata questa intervista, comunque totalmente incentrata su una visione antropocentrica da parte del canale in questione, si spera di trovare la sensibilità e il coraggio di guardare nel profondo gli occhi di quegli animali, per scoprire finalmente e realmente che cosa gli stiamo facendo e soprattutto chi sono e NON cosa sono.
@@danilozanniantropocentrico è pensare di sapere cosa è giusto per gli animali…è anche una roba arrogante. L’altra cosa arrogante è pensare di sapere cosa sia giusto per gli altri umani. In questo commento si arriva a pensare di sapere persino cosa dovrebbe provare o capire l’altra persona. Questo genere di pensieri è rischioso e ricade nella stessa categoria di pensieri da cui scaturiscono fondamentalismi pericolosi.
@@enricogarzotto1957 mi dici di un solo fondamentalismo pericoloso nato da una sensibilizzazione e/o battaglia per i diritti di altri esseri senzienti?
Questa retorica di rigirare i concetti altrui è veramente banale e dimostra solo una pochezza di contenuti disarmante. Nessuno ha parlato di imporre una dieta agli altri, ma di migliorare le condizioni di altri esseri viventi nati e allevati con il solo scopo di nutrirci. Focus su questo per favore, non sulla c*****e.
Meravigliosa. Lei dovrebbe stare in Parlamento. Italiano. Possiamo continuare a far finta di niente, Yoga, Meditazione, Guru improvvisati e improbabili, ma il vero problema della società si chiama PROFITTO.
Le ultime volte in cui la falce e martello hanno eliminato il profitto sono stati affamati i popoli.
@@enricoio19 non è necessario eliminare il profitto, deve essere solo “umanizzato”, cioè portato ad una condizione di sostenibilità umana. La falce e il martello sono venute meno nel 1989, quasi 40 anni fa, ed essendo la società una “sostanza” liquida e dinamica ( non è mia questa definizione ma di Bauman) credo che le soluzioni si possano trovare al di fuori di una concezione socialista o comunista che dir si voglia. Appunto basta volerlo.
@@190375Zio sostenibilità umana sarebbe il periodo storico con meno poveri sia in termini percentuali che assoluti? Lo stiamo vivendo proprio ora!
L'intervistatore delirante e imbarazzante, lontano anni luce da un razionalismo che mi sarei aspettato dato il nome del podcast. Giulia, di cui non sono un fan, è stata bravissima a rimanere calma e rispondere seriamente.
Giulia ha asfaltato l’intervistatore per ogni argomentazione ridicola
Sada, ci sta essere di parte e ci stanno le domande scomode per dare pepe all'intervista ecc. ma schiacciare l'intervistasto SOLO appunto per un'idea di base diversa è abbastanza fastidioso in primis per noi ascoltatori. Questa è una roba molta da Fedez, che tanto citi.
Poi con certe uscite tipo che all'animale fa piacere essere il nostro nutrimento ecc. credo che abbia generato una risata di sottofondo da Sitcom anni 2000 a mo' di The Big Bang Theory
Ragazzi... sempre grandi nel modo di trattare gli argomenti ma veramente "che ne sai se la mucca non vuol essere mangiata?" ????
In natura la gazzella scappa e il leone si deve fare un culo enorme per prenderla. Noi non vogliamo nemmeno vedere che li ammazzano (ops! Abbattono..........). I bambini crescono convinti che il pollo sia un prodotto come il sapone... perché se lo conoscessero vivo, non lo vorrebbero mangiare.
Davide, sempre interessante, ma quando ucciderai il tuo cibo, oltre a controllare che viva felice, come fa il leone (e non al riparo di un capanno con un fucile di precisione) e te lo scuoi prima di metterlo in padella, ne riparliamo. Perché questa è la "ritualità" che lo renderebbe sano.
Tutto il resto è "non naturale".
vai a raccogliere i pomodori sotto serra a 50 gradi prima di mangiarne uno
@@ricciardoricciardi hai ragione. Infatti anche la serra è “non naturale”… è una tortura per chi ci lavora solo perché il pomodoro (e le zucchine e le mele e l’insalatina in busta) lo vogliamo 365 giorni l’anno. Vai a raccoglierlo in un orto ad agosto… è un piacere! Oltre che di un sapore ormai sconosciuto.
Grandi raga , vi prego non fermate mai questo filone di informazione libera! Questa puntata è stata meravigliosa e questa ragazza dovrebbe stare in parlamento
Nel 2018 ho viaggiato in Mongolia vivendo nelle gher con le famiglie che ci ospitavano. Dopo 20 giorni tra deserti e radure, in un villaggio con più famiglie, è stata presa la pecora più vecchia di tutto il gregge. E' stata poggiata su un tappetto e rivolta con lo sguardo verso il cielo (il cielo è sacro per i mongoli) è stata recitata una preghiera e la pecora, che inizialmente era agitata, si è calmata. Il capo villaggio allora ha preso il coltello, tagliato un punto del petto dell'animale, e con la mano gli ha fermato il cuore, dando all'animale una morte immediata senza dissanguamento. Potrebbe sembrare una scena cruenta da vedere, ma nel contesto, dopo aver vissuto quelle terre, quella cultura e le loro difficoltà, mi sono reso conto che era la cosa più normale del mondo.
Beh, effettivamente questo smonta tutte le problematiche etiche, culturali e ambientali sollevate da Giulia nell’intervista e nel suo documentario..
@@collismind come puoi pensare che il mio commento possa arrogarsi tale diritto? Ma secondo te è possibile paragonare la società mongola con quella occidentale? Il mio intervento ovviamente si aggancia ad un punto specifico del podcast (riascoltatelo) e non pretende assolutamente di essere commento generale di due ore colme di opinioni. Perché additarmi gratuitamente questa intenzione?
@@fabiopolimeniphotofilm Perché il punto del video e del documentario è un altro e già ci ha pensato l'intervistatore a "buttare tutto in caciara", mancando di rispetto (a mio parere) terribilmente all'ospite, in più commenti come questo buttati li, senza contesto, distolgono l'attenzione da un problema reale e poco contestabile per dimostrare cosa? Che in alcuni paesi dall'altra parte del globo gli animali vengono uccisi in modo "rispettoso"?
E se anche fosse, questo ci legittima a continuare con il nostro stile di vita comprovatamente nocivo per tutti (Umani, animali e pianeta)?
Se ho frainteso il senso del commento chiedo scusa, purtroppo ho pescato un po dal mucchio, però è un argomento molto importante che troppo spesso viene banalizzato e ridotto al niente da commenti e persone impreparate come i conduttori di questo podcast.
@@collismind Matteo magari il messaggio non era così chiaro come mi era apparso quando scritto a caldo durante l'ascolto del podcast, volevo solo condividere un aneddoto, giacché molti commenti si erano largamente espressi nel sostengo a Giulia e al suo prodotto.
Il mio intento era semplicemente raccontare come, da occidentale, ho potuto vivere sulla mia pelle un reale un senso di sacralità davanti a un gesto così crudo solo dopo aver vissuto diversi giorni in un'ambiente ostile e dove la scarsità di risorse è vita quotidiana. Fuori da contesti simili, sacralità e rispetto nell'uccidere un animale in che momento li trovi? Forse li si può ritrovare in alcuni cacciatori di montagna. Personalmente, non avendo intenzione di cacciare, l'unica scelta che ho trovato plausibile per dare un contributo, più di un commento YT, è non mangiare carne.
Lungi da me distrarre da argomenti già fortemente emarginati. Solo per riconoscenza degli sforzi e delle difficoltà - nonché i pericoli - affrontati da una piccola produzione, il documentario meriterebbe di essere diffuso alla massa.
@@fabiopolimeniphotofilm sono sicuro che siano esperienze molto potenti e che soprattutto mettano ulteriormente in evidenza quanto nei paesi cosiddetti “civilizzati” si sia perso il controllo in una maniera quasi distopica.. grazie per la condivisione!
Allora devo fare alcune precisazioni riguardo ad alcuni punti nel video, perché spesso si dicono cose solo per "sentito dire":
- Le piramidi non sono state costruite da schiavi, questo è un falso storico. Recenti studi hanno confermato che le piramidi sono state costruite da professionisti, ben retribuiti.
- Riguardo al consumo di carne e l'evoluzione dell'uomo. È vero che lo sviluppo del cervello dell'uomo è avvenuto anche grazie al consumo di carne, soprattutto dopo la scoperta del fuoco, perché l'uomo ha iniziato a cuocerla. Quindi sì, la carne fa parte della nostra evoluzione. Tuttavia, ora abbiamo a disposizione infinite risorse per evitare il consumo di carne e trarne comunque i benefici (ad esempio le proteine).
- Riguardo alla scomparsa dei neanderthal ci sono diverse teorie. La teoria più condivisa al momento è quella secondo la quale i neanderthal si siano scontrati con i sapiens, ma si sono anche incrociati (riprodotti), per poi essere soppiantati definitivamente dall'homo sapiens. Ma la scomparsa dei neanderthal non è dovuta solamente ad una causa, ma ad una serie di eventi.
Complimenti a Giulia per non essersi mai innervosita durante l'intervista. Sull'intervistatore invece posso dire che ad un certo punto sembrava che stesse perculando Giulia "Io ti sostengo, ma continuo a mangiare la carne". Ecco, significa che non hai capito nulla del messaggio che Giulia voleva trasmettere.
La cosa che mi spaventa di tutto sto dialogo? Che l'intervistatore dice di essere un meditatore.
L'intervistatore è solo uno che si sopravvaluta e sta cavalcando un onda di ignoranza dilagante. Medita e poi va a farsi bocce di champagne 😂😂😂. Dai che è un "vorrei ma non posso" lo si t capito da un po' e Giulia è una grande che lo fa balbettare
Mi piace questo podcast però ho l'impressione che Davide ha volte non sia così sciolto lessicalmente e che quindi si impappini utilizzando termini che non riesce a sostenere. Un aspetto che sinceramente migliorerei.
Grande Davide neppure lei “ha” volte non è così corretto
Bravissima Giulia Innocenzi! 🔝 Grazie Bazar per averla invitata , bellissima intervista ❤
Grande Giulia nelle tue risposte❤, hai una calma invidiabile...ancora con il leone che mangia la gazzella...
io sono carnivoro e ammetto di essere una merda nell'esserlo, inutile arrampicarsi sugli specchi con "abbiamo sempre fatto così" "abbiamo i canini" "gli animali sono felici di essere mangiati". è davvero così difficile ammettere di fare cagare e non voler assolutamente prendersi la responsabilità di cambiare stile di vita? Io lo faccio, ho altro a cui pensare, magari un giorno mi ci metterò e cambierò stile di vita e sarò meno stronzo.
♥️
Io sono carnivoro (sto leggendo i commenti mentre guardo la live), uno stile di vita vegetariano non sarebbe sostenibile per me, in termini di tempo e soldi. Attualmente ho ridotto il consumo di carne ma il nostro stile di vita dipende molto dall'offerta che si è disegnata in secoli ahimè
@@stefanobrunetto7899 ti rispondo in quanto vegetariano da un anno: di soldi ne spendi sicuramente di meno; quanto al tempo è tutta questione di organizzazione e abitudine: certo, le zucchine ci mettono un po' di più di una fettina a essere pronte, ma la differenza non è così immensa. Poi se vuoi mangiare al volo ti fai un "hamburger" vegetale e quelli in 5 min sono pronti 🌸
@@mantidepocoreligiosa Non so, non mi pare, ma ti espongo la mia così mi puoi dire che ne pensi; premetto che ho visto anche il documentario e non ho una così forte empatia verso gli animali in sè, ma vedendo che i nostri soldi vengono dati a persone che manco rispettano le norme igeniche quello si che mi indigna.
Una dieta con minor consumo di carne (soprattutto carne rossa) è consigliata praticamente da dietologi e OMS, eppure viene praticata da chiunque; se effettivamente essere vegetariani costasse meno, ci sarebbe imho molte più persone disposte a cambiare abitudini. Come costo, parlo sia in termini di tempo che di soldi: un petto di pollo costa meno di 10 euro al kg, la verdura costa altrettanto se non di più; qualche gg fa andai al supermercato e 1 kg di asparagi bianchi (siamo in stagione) costano altrettanto. Capisci bene che se il pollo costasse 3 volte tanto, la gente lo mangerebbe comunque ma non nella quantità di adesso, e ripiegherebbe su contorni; tuttavia, a cucinare un petto di pollo ci vogliono 10 minuti, il riso 15-20, le verdure anche 30 o più. Io sarei dell'idea che se la carne costasse di più (magari senza contributi statali e allevamenti intensivi) se ne mangerebbe di meno e con migliore qualità - per non parlare delle condizioni degli allevamenti.
Sul discorso del "ti fai un hamburger vegetale" qui proprio mi trovi in disaccordo: praticamente prendi un prodotto che costa almeno 5 volte tanto, che scimmiotta un piatto carnivoro grazie a una quantità di sale tra l'altro sconsigliata per la salute. Che non avrei nessun problema a prendere legumi pre-cucinati e pressati per essere cotti e farcire un panino, il problema è che sono proprio pre-cucinati: a questo punto, mi prendo la scatoletta di fagioli e passa la paura.
Sul discorso organizzativo, hai effettivamente ragione: organizzare la propria dieta permette un risparmio significativo, ma anche organizzarsi in gruppi di acquisto e non prendere cibi pronti. Però ti faccio un esempio - il mio - per farti capire: chi ha figli in età scolare, che magari lavora 8h al giorno, ha tempo e energie limitate per produrre piatti vegetariani, per non parlare di quello che i bambini adorano (wurstel?). In termini di economia familiare significherebbe per molti spendere parecchio tempo ai fornelli... io lo faccio volentieri, mi piace, però mi rendo conto quelle poche volte che non ho voglia e prendo magari cibi pronti che la spesa economica è totalmente sproporzionata rispetto a farli da me. C'è da dire che cucinare dovrebbe essere una skill appannaggio di ogni essere umano, perchè ho avuto parecchi amici obesi che si nutrivano di junk-food e chiedendomi "ma come fai a essere magro che mangi il triplo di me?" rispondevo che io cucino TUTTO.
Quindi, sono d'accordo con te a livello personale: una dietà più spostata sul vegetale e più organizzata ha benefici in termini economici e di salute; ma in termini di tempo è svantaggiosa.
Per fare di questa cosa un "sistema" come si fa? sicuramente non dicendo alle persone di mangiare meno carne (l'OMS si è già espressa in proposito e nonostante questo non si è certo abbassata); penso invece che insegnare fin da giovani a cucinare e apprezzare i cibi più disparati, riducendo la quantità di carne fin nelle scuole - che si avvalgono di servizi mensa, per cui basterebbe intervenire lì - potrebbe creare una generazione più meat-free. Ma per farlo, bisgognerebbe liberarsi dei lobbisti al governo europeo, incazzandosi principalmente con chi prende i tuoi soldi per produrre carne di bassa qualità e pericolosa per la nostra salute.
@@mantidepocoreligiosa non ho mai incontrato un vegano che non avesse disturbi alimentari e o mentali
Giulia è fantastica, poco da dire, una persona illuminante. Mi dispiace dover dire che i commenti e le domande dell’intervistatore sono abbastanza irritanti, rispecchiano proprio il pensiero dell’italiano medio disinformato sull’alimentazione vegetale e cerca solo delle giustificazioni per il consumo di carne. Comunque, grazie per aver portato un ospite di questo calibro.
Sai, a differenza dell'italiano medio, costui è informato (o almeno parzialmente). Il punto è che non vuole cambiare le sue abitudini perché, a quanto pare, più rilevanti della vita dei centinaia di animali dei quali si è cibato e dei quali si ciberà ma, aimé, questo è il suo pensiero. Trovo solamente privo i ogni logica giustificare la propria tesi con la tesi stessa; gli assiomi non si giustificano. Dunque, poiché mangiare carne ha come tesi a suo sostegno il fatto stesso di mangiare carne (che, se vogliamo, possiamo tradurlo nel "ricercare il sapore della carne"), non ha senso giustificare la scelta di farlo poiché ribadisco essere un assioma.
@@DanteTerribile Dante sei sui commenti di youtube non in una tesi di filosofia teoretica. Però grande
@@leonardospertilli207 Hai ragione, però volevo esprimere quel messaggio in modo da azzerare la presenza di fallacie (spero di esserci riuscito).
@@DanteTerribile chi parla di fallacie solitamente ha iq basso
io ho un sacco di amici che mangiano gli animali e hanno un sacco di problemi e sono dovuti andare da dietisti e prendono integratori ;)
Sulla questione del cibarsi di carne non la penso totalmente come te Davide ma ti ringrazio per l'apertura mentale con la quale hai condotto l'intervista. Mi piace quando dici che soprattutto chi mangia carne lo dovrebbe vedere questo documentario. Grazie 🙏
Sto leggendo diversi commenti che criticano l’intervistatore e che io non riesco proprio a condividere. A me pare che quella in questo video sia una conversazione piacevole tra persone che la pensano diversamente su un tema e ne discutono esponendo le proprie ragioni in maniera educata e civile. Mi spiegate per favore cosa c’è di meglio?
Mah guarda, Davide mi è sembrato questa volta proprio impreparato (nonostante avesse visto il report). Però ci sta, giustamente mica tutti sappiamo tutto e le chiacchierate del bazar non sono fatte per dare ragione a qualcuno; ma per portare idee nuove, strane, deliranti o meno sospendendo per un attimo il giudizio e capendo il punto dell'intervistato. E Giulia, preparatissima, ha avuto modo di esprimerlo con una persona che porta le argomentazioni "solite" del carnivoro di turno (io). Per cui capisco le critiche, ma ho scoperto Food for Profit grazie al bazar quindi ben venga fare le figuracce se riesci a dare visibilità a certi argomenti
Ammiro l'autocontrollo di Giulia💚
Io sono carnivoro amante della carne, penso che per l uomo sia indispensabile ma gli allevamenti intensivi sono uno schifo. Io nel mio piccolo non consumo pollo, raramente maiale e compro carne grass fed o da allevatori dove penso sia ok
L'allevamento grass feed inquina molto di più di un intensivo, non è sostenibile anche per le aree occupate. L'unico modo sostenibile è mangiare vegetale
Perché pensi che per l’uomo sia indispensabile?
Ma perché il video completo non viene pubblicato in rete? Sembra che non vogliate che diventi virale.
Nelle interviste è bello che ci sia un dibattito e che l’intervistatore, il padrone di casa, non sia accomodante nei confronti dell’ospite, però il dibattito non può basarsi su argomenti come“la mucca forse vuole essere mangiata”
Ma sul serio ci sono persone che ancora pensano che la loro bistecca sia stata uccisa amorevolmente??? Ma siete seri? Come è possibile pensare che esistano allevamenti non violenti 🙈
Dite semplicemente che non vi interessa come viene prodotto e chi era il vostro cibo e basta! Poi però non indignatevi per chi mangia cani e gatti 🤦🏻♀️
Ho trovato il presentatore piuttosto carente su diversi fronti, è meglio informarsi molto più approfonditamente prima di addentrarsi in territori su cui c'è una scarsa preparazione e capacità di argomentazione.
La Storia dell'uomo e alimentazione sono supportate da dati non discutibili, non si possono sostenere tesi raffazzonate mettendo insieme pezzetti presi qui e là.
La correlazione fra utilizzo di psicofarmaci e il consumo di carne ha sfiorato il cringe.
Ignori che nel 2023 è uscita una meta analisi, sulla correlazione tra diete (con carne e senza) e depressione e altri stati che vengono risolti dando psicofarmaci. Scritto da Urska Dobersek.
Le posizioni di Davide Sada sono state obiettivamente ridicole, tentativi di giustificarsi assai miseri. Non sono vegano e mangio carne, ma riconosco che gli allevamenti intensivi sono una piaga.
Mi trovo invece d'accordo con Giovanni Valentini quando dice che mangiarne meno e di qualità comprovata sia un giusto compromesso. A quel punto il non-consumo diventa solo una scelta di empatia.
Mi sarebbe piaciuto sentire Piccaluga in questa puntata, ma quando ci sono esponenti di idee opposte alla sua è sempre assente...
Ero qui seduto a braccia conserte da giorni in attesa di questo commento, perché io stesso penserei che me le evito apposta. La verità è che recentemente molte puntate sono state organizzate con troppo poco preavviso e io ho anche altre cose da fare. Anche a me sarebbe piaciuto dire la mia.
Bravissima Giulia, competente, ferma sulle sue convinzioni (da ma codivise) e gentile. Mi è piaciuto anche Davide che, anche lui sempre con un atteggiamento gentile, non ha sorvolato sulle sue convinzioni, le ha espresse, ma non ha fatto finire l'intervista nel solito scontro vegan/non vegan che non porta mai da nessuna parte.
Puntata molto interessante, come sempre! Bravissima Giulia!
allevamenti intensivi o no..penso che ormai nel 2024 mangiare carne sia davvero assurdo e poco umano..
Bella puntata! Davide ci puoi dire dove compri la carne??
Al minuto 47:00 ho sentito una delle cose più idiote che abbia mai sentito in vita mia.
46:00 Io credo che il punto lo abbia toccato nel migliore dei modi Matteo Mazzola, e lo dico dopo aver sentito tanti dibattiti sulla questione. L'animale allevato in maniera corretta, che fin dalla nascita è stato accanto all'uomo e talvolta lo identifica come "madre", si sente protetto da questo. L'animale probabilmente non ha l'idea della morte fino ad un attimo prima.
Argomentazioni dell' intervistatore imbarazzanti, a tratti ridicole.... (non sono vegetariano purtroppo)
condivido, ma per fortuna proprio quelle hanno dato modo all intervistata di rispondere in modo sempre molto interessante!
ps: riguardo la presunta estinzione dei Neandertal, e' abbastanza accertato che i sapiens, durante la terza e ulrtima espansione in Europa, abbiano semplicemente incluso e inglobato i neandertal. test genetici lo provano. Ne parla spesso Giacomo su Entrophy for life.
GRANDISSIMA GIULIA ❤🌸🙏🌸❤ GO VEGAN 🌱🌈 🌱 ! FREE ANIMALS 🌈 !
In alcuni punti davvero imbarazzante
Premeemesso che comprendo la situazione, stai facendo un'intervista, cerchi di avere un confronto che va più in la del fare domande di comodo..ma il passaggio dove chiedi a Giulia se lei ha mai chiesto a un animale se è felice di essere ammazzato per essere mangiato è senza senso.
Anche se la metti giù in modo animista, parli della mucca che ha vissuto bene stai dicendo cose prive di logica..parli di documentari, leoni che mangiano antilopi...chiedo a te hai mai visto una'antilope farsi mangiare volentieri?
Perché io non ho mai visto un animale morire volentieri, li vedo sempre combattere, resistere alla morte anche quando sono in condizioni pietose..forse solo il gatto di Cappato fa eccezione, ma la regola è quella..gli esseri viventi non vogliono morire.
Io mangio carne, però non è che possiamo raccontarci queste stronzate della mucca che vive felice e quindi si sacrifica volentieri per farsi mangiare da noi, anzi a ben vededere usando la logica che esprimi tu se vive davvero in modo felice, l'ultima cosa che può "disiderare" è morire.
❤
la fragilità delle interpretazioni del conduttore deludono... bastava mettersi in vero ascolto di Giulia! Ascoltare , accogliere senza cercare di smentire l'evidenza .
Il giornalista 👏👏👏👏👏👏👏
A “What’s the problem?” Stavo per interrompere la visione del video. L’ho finita solo per Giulia, che è stata bravissima come sempre e per quanto mi riguarda ha avuto anche molto autocontrollo, limitandosi a qualche risata.
Ma è stato davvero un percorso ad ostacoli, dalle uscite sugli psicofarmaci, al fatto che non sappiamo se gli animali abbiano voglia o no di diventare il nostro pasto, ha davvero aggiunto anche “Avete mai intervistato una mucca?”?!
Peccato, pensavo di aver trovato un bel canale youtube sa seguire invece mai più.
Essenzialmente ti sei infastidito di tutte cose vere 🤣
@@enricogarzotto1957 🤦🏼♀️
Il bello di questo canale è che porta di tutto; ci sono puntate più e puntate meno (cioè quella con l'astrologa proprio non l'ho digerita), d'altronde se Davide intervista chiunque mica può sapere tutto, e ci pianterà qualche brutta figura. Però ci sono parecchi personaggi che vale la pena di sentire, Giulia l'ho conosciuta grazie a questo video, mi sono guardato il documentario, e ho iniziato a seguire i suoi social; quindi per carità, l'intervistatore potrà scivolare ma persone come Giulia meritano la nostra attenzione
Geniale/puntuale la pubblicità COOP che sponsorizza i salumi Beretta...ridere per non piangere!
Ottima puntata.
Capisco e concordo quanto si dice sugli allevamenti intensivi (reputo lo stesso ragionamento vada fatto riguardo l' agricoltura intensiva).
Riguardo al consumo di carne la penso come Davide. Anche riguardo la sacralità che a molti fa ridere.
Al di là che etica è una parola importante ed ingombrante (ci sono diverse etiche, chi stabilisce cosa è etico e cosa no?, chi stabilisce che la tua etica è più valida della mia?)
In ultimo non per essere assolutista ma è fattuale che sia che mangiamo carne sia che abbiamo una dieta di solo vegetali e funghi in entrambi i casi ci alimentiamo di esseri viventi. È più facile comprendere la sofferenza di un animale, quella di una pianta tocca meno i nostri sensi ma dovrebbe valere uguale. Ognuno faccia come meglio creda.
Davide Sada é da apprezzare per come si é posto in maniera onesta. Nello stesso tempo é difficile non sentirsi presi in giro da certe affermazioni: -"abbattere" non é "uccidere"- ...davvero? É una battuta? La mucca che é contenta di morire per finire nel piatto dell'intervistatore é un'immagine tra l'orrore e il comico, involontario in tutti e due i casi probabilmente.
Detto questo, l'autore di questi pensieri "profondi" é, ironia della sorte, da ringraziare per l'intervista e per l'onestá.
Ho visto "Food for profit" al cinema, un lavoro coraggioso che può aprire gli occhi ai molti. Speriamo si riesca a farlo vedere a più persone possibili.
Peccato si preferisca fare come gli struzzi per non vedere e non sapere... L'essere umano é così, vigliacco pigro e avido.
"The Bruxelles Business" è su CZcams in francese, proverò a vederlo con i sottotitoli o la traduzione automatica in inglese.
Bell'intervista come al solito, noto però un problema quando si parla di lobby si generalizza troppo, il lobbysta è anche il dipendente della multinazionale che va a parlare con le istituzioni e lo fa anche perché alle istituzioni interessa fare progetti ed infrastrutture, ad esempio se uno stato vuole costuire centrali nucleari dovrà coinvolgere delle aziende che fanno scavi che procurano: uranio, acciaio, cemento armato ecc...
Se questi ti dicono con tale legge vigente in questo il progetto diventa potenzialmente anticompetitivo o insostenibile avranno il giusto interesse a cercare di cambiare la legge o negoziare fondi e incentivi.
👏👏👏grande Giulia ma l intervistatore è un po confuso....sembra Lollobrigida....#giuliainnocenzi
“Gli animali sono contenti di essere mangiati…” Lei vi ha fatto il “culo” più di una volta. Uno può leggere quanti libri vuole sulla spiritualità, ma solo leggendo non accade niente. È un essere spirituale, consapevole, profondissima. Non come quei Fuffa-Guru stile Gio Evan
È presunzione antropocentrica pensare cosa sia etico e interpretare i meccanismi naturali in base all’eticità.
@@enricogarzotto1957l'uomo E' LA NATURA. c'è un pensiero sostenibile e uno non sostenibile, di solito quello etico è quello sostenibile, ed è un meccanismo naturale la sua stessa esistenza.
L’uomo non è la natura, al massimo fa parte di essa. Usare la parola etico come sinonimo di sostenibile è pericoloso. Ed è anche pericoloso pensare di sapere cosa sia sostenibile…dato che la plastica era stata inventata per salvare gli animali dai cacciatori d’avorio, e le auto sono state inventate per evitare le cloache di merda dei cavalli delle carrozze.
C'è da dire che la cultura cattolica è antropocentrica. Siccome la cultura cattolica è l'inconscio collettivo in occidente, ne segue che uno potrebbe arrivare a pensare che la mucca è grata di entrare nel corpo di un umano. 😂
Vedo l’intervistatore sugli specchi con le dita che stridono
Un' altro super da invitare sarebbe Lorenzo Costa, agricoltore ed esperto di acqua. Con la sua azienda La Scoscesa è un faro nella notte dell'agricoltura rigenerativa in Italia. 🙏
Grande Giulia 🤟🏻🤟🏻🤟🏻🤟🏻🤟🏻
Brava Giulia 👏👏
Il problema vero è per chi può spendere 15/20 euro a settimana per mangiare non può permettersi certi prodotti perché costano troppo
Anche se si vuole solo mangiare frutta e verdura con la somma prima citata si fa' molto poco
Appunto. Ma la carne costa così poco perchè viene prodotta usufruendo delle nostre tasse, e non rispettando le regole igieniche e sanitarie. QUESTO imho è l'argomento che passa maggiormente da food for profit, prima ancora dell'empatia nei confronti degli animali
@@stefanobrunetto7899 gli africani a 3 euro l ora in serra per i pomodori non ricevono sovvenzioni effetivamente
@@ricciardoricciardi anche in Italia, e le sovvenzioni le hanno. Dai su
@@stefanobrunetto7899 la bamba della camorra forse
Ecco perché sono vegetariano, tra l'altro fa anche bene alla salute
Anch’io non vorrei cambiare le mie abitudini
Esistono anche piantagioni intensive di frutta e di verdura, parlate anche di quelle 😏
Rimozione 51:48 occhio non vede cuore non duole.
Grazie per aver censurato il mio commento
Lei millimetrica e precisa in ogni risposta! Intervistatore con idee imbarazzanti e che Cazzano tra loro! Era un podcast interessante... fino a questa puntata.
Grazie Giulia
La frase "non ho prove ma sento che è così" è proprio una red flag atomica (per restare in tema) complimenti all'aplomb di giulia che non si è messa a ridere.
La Innocenti è stata una signora e ha dato delle risposte con un senso a delle domande e considerazioni senza senso.
Al di là del tema trattato io proverei a creare un’altra fonte di reddito.
Che sofferenza questa intervista per Giulia
L'intervistatore sostiene che non sia una vita sana quella condotta senza mangiare carne, che ci è indispensabile (giustificando sofferenza di miliardi di creature) NONOSTANTE difronte a sè abbia una prova vivente di come si possa vivere tranquillamente e in salute mangiando altro (la giornalista regista infatti è chiaramente in ottima salute e mi sembra ragioni anche più lucidamente). C'è veramente bisogno di scomodare gli uomini primitivi per giustificare la propria scelta di continuare con la carne? Djokovic, il tennista più vittorioso di sempre, è vegamo e picchia a 36 anni ancora come un fabbro...quante scuse ancora vogliamo? Non è facile per nessuno cambiare, ma prendersi in giro da soli fa ancora più male
Avete presente lo scandalo dell'azienda Tre Valli che distribuisce prodotti caseari in tutta Italia?
Sarebbe meglio sapere chi eleggiamo prima non a fine mandato.
17:05
Alla correlazione fra utilizzo di psicofarmaci e consumo di carne ho chiuso il video.
E questo si vanta pure delle sue letture e di aver fatto la Bocconi…
Giulia sei un esempio vivente dell' educazione e pacatezza, non butti in caciara il discorso come l'intervistatore, veramente pessimo quando cerca di motivare in modo goffo "ma tu l'hai mai chiesto alla mucca se vuole essere mangiata?".
Io sono convinto che l’allevamento intensivo sia davvero dannoso sia per gli animali che per noi, però secondo me un minimo di contraddittorio ci deve essere dovevate inventare anche un veterinario secondo me, perché mi sembra una conversazione leggermente superficiale per un tema così complesso, ad esempio l’assemblea popolare che prende decisioni su dove vanno i soldi non si può sentire, in Italia quando gioca la nazionale siamo tutti allenatori, servono professionisti che conoscono il settore
Quante parole nei commenti. Tutto si riduce a un semplice concetto: se ami gli animali non li mangi, non c'è scusa. Se uno lo accetta che abbia il fegato di tagliare la gola all'animale lui stesso, se non riesce allora la vigliaccheria è il sintomo dell'incoerenza.
Intervistatore imbarazzante. Non si possono affrontare sti temi rimanendo sulla difensiva tutto il tempo
La vorrei davvero guardare tutta l'intervista, chiaramente per poter ascoltare ciò che Giulia Innocenzi ha da dire, ma davvero non riesco a reggere un secondo di più di tutti gli altri che la circondano. Che imbarazzo.
Giulia bravissa come sempre, totalmente su un altro livello. Il podcaster che dice cosa ne sai che la mucca non vuole essere abbattuta per essere il tuo pasto ma davvero???? Piuttosto di io me ne sbatto e mangio la vacca fine 😅😂 Imbarazzante davvero.... specifico che l'ho ascoltato solo perché c'é Giulia Immocenzi e la sostengo, punto.
Si vive molto bene e molto meglio facendo caso a ciò che si compra e che si mangia. Mangio vegetale da 5 anni e non sono mai stato meglio 🌱 grazie Giulia 💚
imbarazzante le risposte del presentatore ... per quando riguarda Giulia bravissima
Brava Giulia…GoVegan.
Io credo che un animale dopo aver fatto una vita felice sia contento di essere ucciso, pardon abbattuto per diventare parte di qualcosa di più grande… 🫠
Felice di essere vegetariana , il cibo buono e super porcoso non mi manca .ornai esistono affettati e burger veg
Min 47 😂😂😂😂😂😂😂😂ma co dici?
Il problema non è il fatto di mangiare più o meno carne. Il problema è che chi sceglie una alimentazione carnivora come me dovrebbe acquistare più possibile prodotti di qualità da allevamenti non di questo tipo. Garantisco che è possibile ma ovviamente costa di più, non essendo purtroppo la regola. La speranza è appunto che aumentino i controlli e diventi sempre più semplice selezionare in base al metodo di allevamento. Purtroppo pero' questo puo' solo comportare un aumento di prezzi perche' le peroduzioni non intensive ovviamente sono meno produttive. Mi trovo d'accordo sul fatto degli allevamento intensivi quindi.
Per quanto riguarda la parte in cui viene detto che l'uomo non si e' evoluto mangiando carne e che nessun animale deve essere creato per essere mangiato e' una cosa senza senso che nega l'evidenza scientifica, buonista e anche estremista.
La natura funziona cosi', gli animali mangiano gli altri animali e ci siamo evoluti in questo modo, che piaccia o meno.
Ci sono malattie e malattie che al giorno d oggi, comprese molte malattie autoimmuni, diabete e altre che vanno in remissione con una dieta carnivora. Attenzione per buonismo a non esagerare e andare contro natura creando piu problemi che altro. Ci sono studi e esperienze di molte persone.
Detto cio' W gli allevamenti "puliti" e che fanno pascolare gli animali all'aperto, felici e mangiando solo quello che dovrebbero mangiare.
La cosa fastidiosa del dibattito italiano è che si sottende sempre "se tutti fossimo così, il mondo sarebbe più bello". Anche tu - se i mangiatori di carne comprassero carne di qualità ecc. ecc. - NO, non funziona. Funziona quando qualcosa di sistematico è più vantaggioso: intendo non solo in termini economici, ma anche di tempo, di comodità. Se vado al supermercato e mi prendo delle fette di petto di pollo già tagliate - ho un ENORME risparmio rispetto ad avere il pollaio sotto casa che mi dà carne di qualità, ma io non ho un giardino da adibire a pollaio, non ho il tempo di crescere la mia carne, le capacità per macellarla, conservarla, e infine cucinarla (ok quest'ultima sì); quindi, se anche i pochi che possono permettersi di mangiare carne cresciuta in allevamenti "puliti" sarebbero comunque una tale minoranza che non risolverebbe nessuno dei problemi di inquinamento, igiene e maltrattamento di animali degli alleveamenti intensivi: la cosa ad esempio che mi fa più strano, è che quando è stata vietata la carne coltivata mi sarei aspettato una protesta da parte di tutti i vegetariani, i last generation, e tutti questi gruppi che - giustamente - hanno a cuore uno o più problemi derivanti da questo tipo di mercato, non siano scesi in piazza a mettere a ferro e fuoco l'intera Europa. Se la carne coltivata avesse un costo inferiore alla carne da allevamento intensivo, la maggior parte di questi sarebbero immediatamente dismessi a favore di laboratori secondo me.
@@stefanobrunetto7899 si si ma capisco e condivido anche il tuo ragionamento. Alla fine è sempre una questione economica e di comodità. Purtroppo è così che funziona, sarebbe impossibile chiedere di vendere solo e soltanto carne di qualità perché non è vantaggioso per il sistema che si è creato. In ogni caso le nostre scelte penso che un po’ di differenza la facciano e sono un buon inizio verso la giusta direzione. Certo che poi se il mercato spinge per certe cose e fa pubblicità facendo credere al cliente medio che va bene così.. allora li poi le persone spesso non approfondiscono e si fidano
@@mircoporetti874 il "sistema" è così perché lo diamo per certo. L'UE da SOLDI a queste aziende, e sono soldi nostri.
Tu mangi i pomodori pachino? (O come si chiamano?) Io no, costano troppo, eppure li pago con le mie tasse. Quindi ok, anche volessi mangiare carne di pollo ogni altro di, perché i vegetariani pagano con le loro, di tasse?
Quando io prendo i fagioli Secchi so che mi ci vogliono 12h+1h di cottura, e a volte non riesco a farli entrare nel menù data la mia situazione, ma ok è fattibile. Non rendiamolo fattibile, rendiamolo vantaggioso: la gente diverrà vegetariana, non per scelta ma per convenienza: meno costi per il ssn, meno per il singolo, più qualità. Cos'è che ci ferma? Quello vorrei capire
@@mircoporetti874 Il discorso va proprio sulla questione economica: cioè noi paghiamo delle tasse, che vengono distribuite a produttori, che inquinano e manco rispettano le regole di igiene (non ci metto nemmeno l'empatia per gli animali). Ovvio che è una questione economica, se la smettessimo di dare soldi per gli allevamenti , il costo della carne si alzerebbe ovviamente; considerando però che il nostro consumo di carne è esoso rispetto al nostro fabbisogno, la mangeremo meno spesso, pagheremo comunque meno tasse, e ci risparmieremo anche per la prevenzione di malattie legate a questo consumo. Io ammiro persone come Giulia, perchè alzano il livello di consapevolezza dei consumatori e quindi incide sulle scelte politiche di tutti, e sono queste che si traducono in qualcosa di sistematico... purtroppo, non sono invece dell'idea che le nostre piccole scelte possano fare chissà quale differenza fintanto appunto che siamo solo una sparuta minoranza, soprattutto riguardo al cibo la maggior parte delle persone manca della consapevolezza o anche solo delle possibilità economiche per scegliere il cambiamento. Però, a votare ci andiamo tutti ^^
@@stefanobrunetto7899 condivido più o meno tutto 🙂 un po’ meno la parte del fabbisogno.
Ma anch’io apprezzo la maggior parte dei punti affrontati da Giulia e mi piace anche che lei non la affronta nella maggior parte dei ragionamenti come spesso qualcuno fa “no alla carne si al veganesimo” o simili.
Tengo solo un po’ le distanza sui punti che ho citato nella seconda parte del primo messaggio. Quei ragionamenti no non li condivido
Intervistatore in difficoltà, sente di avere grosse lacune personali sul tema. Vuol fare bella figura ma...
In questa puntata il conduttore spirituale si è superato nell'abituale uso di pseudo 'argomentazioni' egotiste e fallacie logiche. 😅
Sono un allevatore di ovicaprini di montagna i miei animali sono sempre al pascolo ,sono contro anch'io agli allenamenti intensivi.Ma chiedo ,poniamo fantasticando che sia possibile di colpo interrompere ogni macellazione chi gestirebbe tutti gli animali da reddito del mondo e i costi di mantenimento in vita chi li pagherebbero, poi secondo la filosofia animalista bisognerebbe sterilizzarli tutti (anche se io in questo vedo una contraddizione perché a quel punto sterilizzare è comunque una violenza per la normale vita dell'animale che viene decisa dal l'uomo ,poi si estinguerebbero tutti gli animali da reddito perché inutili) mi piacerebbe avere una risposta dalla giornalista che ammiro per la battaglia contro gli allenamenti intensivi
Se si riduce la domanda non sarebbe necessario fare riprodurre gli animali secondo le regole del mercato e non della natura. Si necessita di un cambiamento culturale.
Io combatterei l'agricoltura intensiva. 😊
Bellissimo documentario. Qualche considerazione sui sostituti della carne però: ad es. i dischi a base vegetale (simil hamburger) sono costituiti da oli di semi e altre nefandezze, come tanti altri prodotti vegani. Per nulla salutari. Non credo sia la soluzione bandire totalmente la carne, mi pare un pò tipo il discorso della plastica che verrà (dovrebbe essere) messa al bando: ma il problema non è della plastica in sè ma dell'inciviltà e incapacità dell'uomo nel suo riciclaggio.
Tante realtà al sud italia, ma anche al nord, vivono di allevamenti al pascolo, se si vuole la cosa si può fare. Con simbiosi armonica di allevamenti e agricoltura e imparando a mangiare meno di tutto, come facevano i nostri avi. Gradualmente, educando le persone, la cosa se c'è la volontà si fa benissimo.
Ho vissuto per un periodo a Creta e lì era quasi tutto auto sostenibile. A parte quella carne e ortaggi non facenti parte dell'isola, importati. Ma perlopiù gli abitanti ricordo mangiavano prodotti dell'isola, e c'erano tanti ovini al pascolo ovunque.
Riguardo il veganesimo, non capisco perché le piante non sarebbero capaci di soffrire : l'uomo tende a vedere sofferenza solo in esseri simili a lui, animali perlopiù. Magari un giorno dimostreranno che una pianta soffre di più - _a modo suo_ - di un essere animale... come già è dimostrato che anche le piante in qualche modo reagiscono se colte o anche per azioni diverse.
ciao ti rispondo riguardo le cose che hai scritto per creare un confronto costruttivo. I sostituti di carne quali burger vegetali che ricordano il sapore di carne spesso sono non propriamente sano come non è sano per un onnivoro mangiare sempre fast food, sono alimenti saltuari per le persone vegetariane/vegane con una dieta equilibrata te lo assicuro, il punto è che le famose proteine si possono assumere attraverso i legumi, il seitan, la soia che sono alimenti naturali senza additivi ecc. Non sono qui però a dirti che bisogna bandire la carne e almeno non subito sennò sarebbe un corto circuito troppo grande, hai ragione basterebbe che tutti riducessero il consumo di carne e ampliassero la dieta con alimenti vegetali.
Per quanto riguarda i vegetali che soffrono credo che sia una fallacia logica. Innanzitutto ci sono 5 regni e animali e vegetali sono 2 regni diversi, tra gli animali ci siamo anche noi insieme a mucche, maiali ecc. abbiamo i recettori del dolore a differenza dei vegetali quindi no non provano dolore.
@@truccoinondato8387 hai mai zappato un pezzo di terra? Tritavo 30 insetti a ogni zappata, loro non soffrono?
@ricciardoricciardi allora tutte le formiche che pestiamo ogni volta che camminiamo? quella è un’azione non sistemica e soprattutto non volontaria non è che appoggio il piede pensando voglio proprio uccidere le formiche, negli allevamenti è sistemica la cosa vengono cresciuti per essere ammazzati e con l’aumento della richiesta di carne mondiale hanno creato questi allevamenti intensivi in cui non si tiene conto del bisogno dell’animale di pascolare ecc. ma vengono messi in uno spazio piccolissimo alcuni muoiono perché non sono abbastanza resistenti e vengono ammazzati o lasciati morire quelli che non rispettano le quantità questo si può evitare non credi? Inoltre negli allevamenti l’uomo ci guadagna sulla morte dell’animale e per renderlo più produttivo usa modi alquanto discutibili e che innanzitutto inquinano un sacco e in secondo luogo rendono la carne un alimento poco sano imbottito di antibiotici
@@truccoinondato8387 ero vegetariano 15 anni fa, poi ho capito che era una paraculata , non hai niente da insegnarmi su sta roba
@@ricciardoricciardi ma ci mancherebbe mi dispiace tu abbia preso il mio commento come saccenza o insegnamento, ti assicuro che io sono vegetariana in prova (ancora mangio qualche volta il pesce) e non voglio insegnare niente a nessuno e non sopporto le persone che impongono il loro stile di vita sugli altri come qualche vegetariano e vegano ma anche onnivori. Stavo rispondendo su ciò che penso liberamente per avere uno scambio mi fa sempre piacere diffondere ciò che so perché come ci sono tanti vegani che sono quasi in una setta e non vogliono assolutamente un dialogo e se non fai parte di loro ti reputano assassini ci sono anche onnivori diffidenti sul vegetale manco fosse veleno e che non sono bene informati su ciò che la scienza dice. Detto ciò se ti va mi piacerebbe sapere cosa non ti è piaciuto dell’alimentazione vegetale ecc.
Ci son tanti di quei errori grossolani. Valuterei inviti più mirati e di gente che sa di cosa parla.
Si… gli errori grossolani sono nel Parlamento Europeo… pagati da noi chiaramente. Più mirato di così non so cosa cercassi.
Queste argomentazioni non portano a nulla, soluzioni non ne ho sentite se non quella di non mangiare carne. Questi intellettuali da centro porteranno soluzioni improponibili che impediranno al lavoratore medio l'impossibilità di acquistare carne buona che ricordiamo è una necessità ben documentata da qualsiasi nutrizionista molto consigliata a chi soffre di particolari patologie al contrario di soia e legumi considerati persino dannosi per le malattie intestinali. Il mondo bio o vegano di cui si vantano tanto di esserne parte che dicono loro non esiste, per non parlare del fatto che le stesse tecniche for profit vengono applicate a qualsiasi cibo compresa la carne sintetica i grilli e tutto il mondo vegetale, guarda caso il pollo sintetico era fritto mica alla piastra, il fritto sa nascondere molto bene i gusti naturali del cibo che stai magiando. Attendiamo la seconda parte dove ci spiega come produrre cibo di ottima qualità per 8 miliardi di persone senza inquinare. Che poi non si capisce alla fine questi animali come vivrebbero in natura se l'uomo smettesse di allevarli, chi diavolo se ne occuperebbe a gratis di questi animali ?
Sono un allevatore di ovicaprini di montagna i miei animali sono sempre al pascolo ,sono contro anch'io agli allenamenti intensivi.Ma chiedo ,poniamo fantasticando che sia possibile di colpo interrompere ogni macellazione chi gestirebbe tutti gli animali da reddito del mondo e i costi di mantenimento in vita chi li pagherebbero, poi secondo la filosofia animalista bisognerebbe sterilizzarli tutti (anche se io in questo vedo una contraddizione perché a quel punto sterilizzare è comunque una violenza per la normale vita dell'animale che viene decisa dal l'uomo ,poi si estinguerebbero tutti gli animali da reddito perché inutili) mi piacerebbe avere una risposta dalla giornalista che ammiro per la battaglia contro gli allenamenti intensivi
Mi permetto io di risponderti con gli elementi che ho. Poni una domanda concreta. Essendo una domanda concreta, che si basa su processi politici, economici e sociali non può prevedere il "di colpo". La transizione che, forse, non lo sappiamo se si verificherà, porterà ad abbandonare l'allevamento tradizionale come processo di produzione, sarà una transizione graduale. Probabilmente, questo provocherà anche una progressiva estinzione degli animali da reddito. Dal mio punto di vista, l'aspetto importante che potresti considerare è che i tuoi animali sono esseri senzienti. Sono capaci di affetto, di amore, sono capaci di soffrire. Questo conta. Che quando stanno per essere uccisi lo sentono e provano dolore per questo. E credo che sia una riflessione da prendere in considerazione in qualità di allevatore.
Così ti sta' bene una estinzione degli animali da reddito mentre ad esempio per quelli selvatici bisogna fare di tutto quindi discriminate ,vetete animali di seria A e di serie Z non sono anche loro esseri senzienti con il diritto di portare avanti le loro caratteristiche peculiari? Poi ditemi quando pensate di fare del bene ai vostri cani e gatti quando li sterilizzate sappiate che anche quella è una vera e propria violenza a dei poveri animali
@@erostondellatheshepherdmae3763 Complicato, Eros, molto complicato discutere, visto che mi attribuisci cose che non ho detto e confondi concetti come uccisione ed estinzione. L'estinzione della specie umana non comporta sofferenza, mentre l'uccisione degli esseri umani comporta sofferenza. La stessa cosa vale per gli animali. Inoltre, non so da cosa tu lo deduca che esista una gerarchia tra gli animali umani e non umani. Comunque non sono qui certo per farti cambiare idea.
Mi permetto: anzitutto, se sei un'allevatore benefici di soldi pubblici che ti permettono un certo tipo di produttività. Se è questo il caso, significa che il tuo allevamento sarebbe molto meno redditizio senza di questi? Dipende. Abito in campagna, e un formaggio di capra costa 5 volte tanto se comprato in malga rispetto a quello del supermercato, ovviamente i costi di produzione sono maggiori, ma sta diventando un mercato "di lusso". Lo stessa varrebbe per la carne: se togliessero i finanziamenti probabilmente molte aziende agricole sarebbero costrette a chiudere, e i prezzi aumenterebbero: la carne costerebbe tantissimo e non tutti se la potrebbero permettere, ciò non vuol dire che i margini sarebbero necessariamente inferiori; diventerebbe anch'esso un mercato "di lusso", se ne venderebbe (e mangerebbe) di meno ma potrebbe costare anche 10 volte tanto se le persone la mangiano 10 volte meno.
@@kundabuffer io provavo dolore ogni singolo istante in cui fossi obbligato a stare a scuola. vomitavo, diarrea, sfoghi cutanei, tutti i giorni per 15 anni a 6 ore al giorno. Nessuno ha mai pensato che ero un essere senziente e la mia tortura è durata consapevolmente per 15 anni, una mucca 2 o 3 di media. come la mettiamo?