Sono affezionato al Bazar e, nel suo parlare di tutto senza filtri né doppi fini, l'ho sempre trovato un eccellente cibo per il cervello. In più ho scoperto un sacco di persone e argomenti interessanti che altrimenti non avrei mai conosciuto. Onestamente, finora non mi è mai capitato di non arrivare fino alla fine della puntata ma questa volta ho abbandonato. Il livello di argomentazione della Dr.ssa Marventano è talmente semplicistico e impreciso che mi fa seriamente pensare che non abbia colto le basi del metodo scientifico. Ora, ognuno crede a quello che gli pare, ma scomodare (impropriamente) la scienza per dare credito alle proprie semplici e personali opinioni è un'operazione già vista troppe volte ultimamente. Il problema però è un altro: l'avete invitata voi. E l'avete scelta pure dopo un'autopromozione... Non capisco le ragioni di questa scelta e sono sicuro che non l'abbiate invitata per creare polarizzazione e hype. Però, per favore, continuate come avete sempre fatto per 99 puntate. E se un giorno non aveste più idee, per favore, chiudete. Ma non affondate lentamente in questo oceano del banale perché c'è troppa roba veramente interessante a cui dedicare la puntata 100. E purtroppo questa volta ce la siamo persa. Grazie per quello che fate. Io lo trovo prezioso.
Ho sempre ascoltato con piacere i vostri podcast ma secondo me qui avete un po' toppato. Sorvolo sull'introduzione sul entanglement (da persona che studia e lavora su queste cose) perché il collegamento con la spiritualità e l'amore mi ha fatto venire i brividi. Vorrei soffermarmi invece sul fatto che una psicoterapeuta dovrebbe ben sapere come funziona il metodo scientifico, mentre durante questa intervista mi sembra ci sia abbastanza confusione proprio sulle basi di esso. Le guarigioni naturali, anche se possono sembrare straordinarie, non violano necessariamente le leggi della fisica. Il corpo umano è complesso e può avere risposte imprevedibili e sorprendenti alla malattia e al recupero*. La scienza, attraverso il metodo scientifico, cerca di spiegare e comprendere i fenomeni naturali sulla base di prove empiriche e osservazioni riproducibili, è vero che ci sono ancora molte cose che non conosciamo e che potrebbero sembrare inspiegabili, ma attribuire queste lacune della nostra conoscenza a interventi sovrannaturali o miracolosi o addirittura a energie mistiche semplicemente perchè la scienza non sa spiegarli, vuol dire avere un approccio opposto a quello scientifico. *Vorrei anche dare uno spunto finale parlando dell'effetto placebo, ovvero quando un paziente sperimenta un miglioramento oggettivo dei suoi sintomi o condizioni di salute, non a causa del trattamento reale ricevuto, ma a causa della convinzione che il trattamento sia efficace. Si basa sul potere della mente umana e sulla fiducia nel trattamento e solitamente anche della persona che somministra il trattamento stesso. È stato dimostrato come possa influenzare la percezione dei sintomi e il benessere generale del paziente e questo, se si è intellettualmente onesti andrebbe tenuto conto e magari detto se si parla di certe tematiche. Detto questo, mi spiace perchè la centesima puntata di questo podcast avrebbe meritato un ospite più interessante.
Infatti..Se mi parli di fisica vai fino in fondo, non ti metti a sparlare di pseudo teorie senza, poi, darne un'evidenza empirica; diamine, dice che c'è chi ha dimostrato che c'è una connessione tra le persone, che non è un pincopallino qualunque ma non spiega. Fai qualche nome, dai qualche riferimento...Ridicole ste cose, ridicole
Troppo spesso, in mezzo a gente interessante, invitate ospiti esperti di fuffologia. E la credibilità del podcast decade ... Tipo il tipo delle coincidenze e quella del libro orientale profetico ... La spiritualità è una cosa, le baggianate un'altra.
Non sei obbligato a seguire tutte le puntate... e poi cosa vuol dire "la credibilità del podcast" ? Fate un po' pena voi haters ossessivi (...io la penso così quindi è così, e te lo devo dire così migliori, non perché sono una M....).
@@walterwhite173 haters? Guarda che seguo il progetto dal primo video e non ho mancato spesso di fare complimenti. Poi che modi che hai, così astiosi ... Avrai una vita triste, mi dispiace amico. Prova con la boxe per sfogarti un po'
Confermo guarigioni straordinarie è un libro bellissimo. Che ho letto perché anch'io, sono stata miracolata. E non so come ripetere il miracolo, magari anche per gli esseri che amo.
se le coincidenze fosser miracoli, saremmo pieni di miracoli e non esisterebbe la causa effetto, ma sarebbe tutto miracolo, perchè ogni evento, preso da solo, è un miracolo.
Gli uomini di scienza guarderanno questa puntata attraverso la lente della scienza, mentre coloro che sono spiritualmente orientati la esamineranno attraverso la lente della spiritualità. Ciò inevitabilmente ci conduce al familiare bivio della polarità. Tuttavia, vi sono individui che possiedono la capacità di comprendere entrambe le prospettive, abbracciando un contesto più ampio. Questo rende il podcast non adatto a tutti. Il grande Fritjof Capra, il fisico autore de "Il Tao della Fisica", ha compreso perfettamente che scienza e spiritualità viaggiano su binari paralleli. La scienza, in realtà, non è mai assolutamente esatta. La medicina ne è un esempio preminente. Il paradosso risiede nel fatto che gli studi condotti in campo medico possiedono una significatività statistica che non necessariamente si applica al singolo individuo. Questo è dovuto alla nostra unicità come individui. La medicina ha progressivamente abbandonato la visione biomedica a favore di un approccio biopsicosociale, in cui emozioni, credenze personali e componente sociale esercitano un'influenza sulla nostra vita che non è facilmente misurabile (si pensi all'effetto placebo). Un esempio tangibile è l'amore. Come possiamo spiegarlo da un punto di vista scientifico? Come possiamo giustificare l'amore che proviamo per persone lontane o che non sono più con noi? Qual è il suo scopo? Come possiamo spiegare questa forma di energia che trascende spazio e tempo, come l'amore di una madre? Per quanto riguarda il termine "miracolo", che è stato chiaramente definito come un processo di autoguarigione da parte dell'ospite, può essere considerato un sinonimo dell'effetto placebo. In conclusione, leggendo i commenti alquanto immaturi del tipo "Oh Dio, non so se continuerò a seguire il podcast", si evince chiaramente che l'obiettivo del podcast è proprio quello di definire il suo pubblico di riferimento, poiché queste conversazioni non sono adatte a tutti. Infatti, non è la prima volta che vengono invitati ospiti con i più disparati background, come veggenti, monaci, cartomanti, ecc. La bellezza del podcast risiede proprio nel non limitarsi esclusivamente alla rigidità della scienza (che, lo ribadisco, è fondamentale per l'umanità) ma nel favorire anche un dialogo interno e far emergere conversazioni spontanee che spaziano dalla scienza alla filosofia alla spiritualità. La mente umana sarà sempre affascinata da ciò che non è scientifico, e nulla potrà mai impedire questa sua funzione intrinseca, non accettarlo equivale a non accettarsi.
Ciao Paride mi permetto di fare un appunto al tuo commento nonostante per la quasi totalità mi trovo completamente d'accordo. Per quanto possa essere bello pensare all'amore come un'energia inspiegabile, slegata da forma e tempo, analizzandolo anche un po' freddamente dal punto di vista scientifico, può essere descritto come una serie di risposte neurochimiche e fisiologiche che coinvolgono vari neurotrasmettitori e ormoni nel cervello. Coinvolge una combinazione di sostanze come la feniletilamina, la dopamina, l'ossitocina e la vasopressina.
Ciao @@matteo4403 Ti ringrazio per la giustissima osservazione. Capisco perfettamente il tuo punto di vista e apprezzo il tuo tentativo di spiegare l'amore attraverso un approccio puramente scientifico. È vero che i neurotrasmettitori giocano un ruolo fondamentale nel modo in cui sperimentiamo l'amore dal punto di vista biologico. Tuttavia, quello a cui mi riferivo nel mio commento originale era l'aspetto dell'amore che trascende la mera biologia. L'amore, come molte altre esperienze umane, ha una dimensione che non può essere completamente catturata attraverso una lente puramente scientifica. Si tratta di un'esperienza complessa e multiforme che coinvolge non solo il nostro cervello, ma anche il nostro spirito. Non sto negando l'importanza della scienza o il ruolo che essa gioca nel contribuire alla nostra comprensione del mondo. Tuttavia, ritengo che ci siano aspetti dell'esperienza umana, come l'amore, che non possono essere pienamente compresi solo attraverso la scienza. Questi aspetti richiedono un approccio più olistico che includa anche la spiritualità, la filosofia e altre discipline umanistiche. Ancora una volta, apprezzo il tuo contributo e sono grato per l'opportunità di approfondire questa discussione.
Vorrei inserirmi nel discorso. Ammetto che sto facendo una fatica non indifferente nell'ascoltare il podcast, non per la complessità degli argomenti che, in realtà, sono davvero semplici e semplcistici, perché, a mio parere, quando introduci concetti come "energia spirituale, cosmica" e via dicendo, stai dicendo tutto e non stai dicendo niente, quanto per il totale scollamento delle argomentazioni propost rispetto al mondo reale, sperimentabile da, credo, la stragrande maggioranza degli ascoltatori. Parlando di amore, però, vorrei dire la mia. Sono pienamente d'accordo sulla questione fisica e biologica, l'amore è qualcosa che stimola il sistema nervoso, stimola il rilascio di sostanze legate al piacere e via dicendo ma è anche vero che dovremmo indagare il perché lo stimolo venga innescato, con le sue relative risposte, da talune situazioni e persone, rispetto ad altre che, invece, non suscitano nulla. Credo che qui entri in gioco la memoria, più che lo spirito, entità alla quale non credo assolutamente, essendo io convinto che, alla nascita, siamo come scatole vuote che, piano piano, colmandosi di ricordi, fanno si che possiamo costruire la nostra individualità; la memoria che sedimenta in noi una serie di cause, con le loro conseguenze e che fa si che io nostro Io costruisca gusti, preferenze, affinità, anche e soprattutto inconsciamente. Ma allora dovremmo chiederci, a questo punto, cosa fa si che uno stesso stimolo provochi in taluni certe conseguenze e in altri, altre. Beh, probabilmente si torna alla biologia, al fatto che, geneticamente, rispondiamo diversamente alle stesse situazioni, solo perché attiviamo diverse sequenze di geni che producono diverse sostanze. Insomma, sintetizzando, potremmo essere davvero il risultato di un dialogo continuo tra predisposizione genetica e memoria, l'una determina l'altra e viceversa. Piccola postilla sulla questione delle guarigione. Il fatto stesso che si ribadisca quanto sia importante la compartecipazione attiva del ricevente, che deve predisporsi correttamente al trattamento, la dice lunga circa la non oggettività della pratica. Se prendo una medicina, poco importa quanto io sia mentalmente predisposto a subirne gli effetti, questi li avrò comunque; se, invece, una persona poggia le sue mani sul mio petto ma io non credo assolutamente al suo "potere", allora non ne giovo. Già questo mi basta per farmi permanere nel mio stato di totale scetticismo
Ciao Gabriele, mi trovo pienamente d'accordo con te. Sulla questione dell'amore vorrei aggiungere che si, entrano in gioco banalmente le proprie preferenze personali che a loro volta derivano dal tuo background culturale, le tue esperienze di vita, alcune volte dai valori dei tuoi genitori e anche i modelli di relazione che hai osservato intorno a te. Anche se è un po' prematuro, alcune ricerche suggeriscono che siamo attratti da persone con un sistema immunitario diverso dal nostro, basandosi sui feromoni. E infine, l'effetto di esposizione o familiarità, ovvero le persone tendono a innamorarsi di coloro con cui passano molto tempo e che conoscono bene. Quindi è si qualcosa di complesso ma che vedo comunque riconducibile a fenomeni ben lontani dall' "energia" Proprio per quanto riguarda l'energia cosmica o simili, non esistono prove scientifiche, però, come dici te, ciò non significa che le persone non possano trarre beneficio da pratiche che incorporano queste credenze, ma questi benefici possono essere più correlati al senso di calma, rilassamento o benessere psicologico che queste pratiche possono promuovere, piuttosto che a qualsiasi effetto "energetico" misurabile.
@@matteo4403 Certamente, la scienza è un potente strumento che ci permette di esplorare e comprendere il mondo che ci circonda, come avete detto bene voi nei due post precedenti. Tuttavia, non possiamo ignorare il fatto che la mente umana, per quanto affascinante, sia soggetta a bias. Il nostro desiderio innato di trovare spiegazioni a tutto ciò che ci circonda, di dare un senso all'apparente caos, è ampiamente alimentato dalla società moderna, dominata come è dal materialismo. Ma mi chiedo: siamo forse troppo presuntuosi? Abbiamo davvero la pretesa di spiegare l'intera realtà esclusivamente dal nostro limitato punto di vista umano, dal nostro piccolo angolo di universo, il pianeta Terra? Possiamo davvero affermare con sicurezza perché l'universo esiste? Ci sono domande, domande profonde e fondamentali, che potrebbero essere al di fuori della portata della nostra comprensione. Potrebbero esserci aspetti della realtà che non sappiamo nemmeno di non sapere, questioni così profonde e complesse che la nostra mente non è nemmeno attrezzata per affrontarle. Ammettere i limiti della scienza è, a mio avviso, il primo passo per apprezzare realmente il suo valore. Non si tratta di rinnegare la scienza, ma di capire che non tutte le risposte possono essere trovate all'interno del suo ambito. Questo non significa che queste domande sono irrilevanti o inutili. Anzi, ci spingono a cercare oltre, a esplorare nuove prospettive, ad avvicinarci a queste questioni da un punto di vista filosofico, umanistico e spirituale. Mi auguro che questa riflessione possa suscitare in voi la stessa curiosità e lo stesso senso di meraviglia che provo io. Dopotutto, le domande senza risposta sono il motore della nostra ricerca di conoscenza.
Bel podcast dove si mescolano cose terrene con quelle spirituali che poi sono quelle più irrazionali, meno comprensibili da una mente logica come quella moderna. Tutto sta nella sensibilità ed empatia della persona a cui arriva il messaggio in quel determinato momento. Grazie per dare l'opportunità di ampliare la mente con argomenti che possono ritenersi minori.
il discorso dei miracoli è infatile, mi sembra la stessa cosa che scrivono nei giornali dopo calamità naturali, muiono mille persone per colpa di un terremoto e poi se trovano un bambino vivo sotto le macerie scrivono che è un miracolo.
chi dice di essere miracolato, dovrebbe smettere di andare in ospedali e usare medicine. capirebbe quanti miracoli avvengono ogni giorno, che si chiamano terra ferma, tecnologia, studio, applicazione, cura, uomini, passione, impegno, natura.
Purtroppo l'ottusità medica diffusa impedisce lo sviluppo di studi fatti in questo libro. I medici normalmente ti dicono che vaneggi - di fatto io mi sono scampata un intervento chirurgico. E ho ancora i documenti che testimoniano che prima ero malata.
Certo che fin quando gli psicoligi costano 80/100 euro a seduta la psicologia sarà sempre e solo alla portata dei ricchi. Come i medici privati. Per carità, è comprensibile che uno studi e voglia avere la propria remunerazione, ma talvolta mi sembra che si travalichi il tollerabile ed il buon senso.
Bellissimo episodio, peccato per l’ospite, Davide apre degli spunti incredibili, che vengono puntualmente spezzati dalle risposte della dottoressa, oltre al fatto che continua a dire “SI” per tutta la puntata…fastidio. Sarebbe bello approfondire con un ospite alla portata
Grazie per le informazioni che bypassano la vita con il disegno. Ne conosco il meccanismo. Grazie per le informazioni sulla fede che non necessariamente si tratta di dio o Dio. Vi ringrazio per il vostro lavoro che seguo sempre.
Spero che l’ordine degli psicologi dove è iscritta la quereli per avere fatto più volte riferimento alla sua professione di psicologo. La psicologia è una scienza e da una scienziata ci si aspetta l’impiego di un metodo scientifico, invece abbiamo sentito solo affermazioni totalmente antiscientifiche e fantasiose. Per quanto riguarda il podcast lasciare il microfono aperto senza contraddittorio si chiama abuso della credulità popolare, detto in modo semplice: disinformazione!
Gentile sig. Jack, la ringrazio. Non ho violato alcun codice deontologico né tanto meno ho parlato di cose fantasiose. La invito a documentarsi sulla funzione intuitiva, sull'importanza delle immagini archetipiche, sulla sincronicità, sul rapporto psiche-materia, sui campi archetipici, insomma in parole povere su gran parte della produzione di Jung e post junghiani, tutta una branca della psicologia che lei probabilmente non conosce e che le sembra una cosa dell'altro mondo. Può trovare tutta la bibliografia di riferimento alla fine del mio libro. E poi, solo dopo, sarò felice di riparlarne con lei. Non occorre scomodare giudici e querele, gliel'assicuro!!
Chiaramente in un podcast è necessario usare un linguaggio semplice e chiaro, ma rimando, qualora ci sia un reale interesse all'argomento, alla lettura del libro, dove ho avuto tempo e modo di esprimere in maniera spero esaustiva i concetti complessi di cui ho parlato. Libro che è stato, tra l'altro, approvato da una commissione di psicanalisti, che ha ricevuto la prefazione di un grande psicanalista junghiano di fama internazionale e pubblicato da una casa editrice che si occupa di libri di psicologia analitica (e non di fuffa). Quindi le cose sono 2: 1.sono tutti 'fantasiosi', 2. occorre farsi qualche domanda sui propri schemi mentali che non permettono di andare oltre ciò che si pensa di sapere. Le auguro, con gentilezza, una buona serata. Gabriella Marventano
@@GabriellaMarventano Cara Dottoressa Marventano, come sa la scienza non si basa sul principio di autorità, ma su fatti oggettivi riconosciuti da una comunità scientifica. Si è mai chiesta perché la psicologia analitica di Jung non sia presa in considerazione in ambito accademico? Eppure, Jung è stato un uomo prolifico e geniale, almeno quanto Freud se non di più; tuttavia, bisogna essere coerenti e formulare teorie che siano dimostrabili. Motivo per cui il pensiero di Jung è irrilevante per la psicologia scientifica. Invece chissà perché è preso così in simpatia in ambienti spirituali in cui si confondono le acque prendendo la scienza e la spiritualità come se fossero due facce della stessa medaglia. Ormai la scienza la infilano ovunque per giustificare qualsiasi cosa con discorsi che spesso sono troppo vaghi, metaforici e difficili da falsificare. Detto ciò, ognuno può guardare al mondo con la teoria interpretativa (o dottrina) che preferisce, ma deve essere chiaro su quali siano le sue fonti e i suoi presupposti. Secondo me nel video è mancata questa chiarezza e trasparenza finendo per usare argomentazioni speculative e pseudoscientifiche che non hanno niente a che fare la psicologia.
Intanto la ringrazio per aver pacato i toni e aver accolto la possibilità di un dialogo, anche perché la diffamazione pubblica è un reato, se non lo sa, ed punito con la reclusione. Magari può informarsi anche su questo. Inoltre, ci tengo a fare alcune precisazione per tutti coloro che stanno leggendo e leggeranno: La psicologia analitica è una branca della psicologia al pari di tutte le altre branche. Il Centro Italiano di Psicologia Analitica e l' IAAP (Associazione Internazionale di Psicologia Analitica) sono scuole di specializzazione in psicoterapia riconosciute dal MIUR, Ministero dell'Istruzione Dell'Università e della Ricerca. All'università esistono docenti di psicologia che insegnano la psicologia analitica e nel mondo si organizzano innumerevoli Convegni internazionali, congressi, seminari sugli argomenti, spesso anche finanziati dall'Ordine degli Psicologi. Esistono nel mondo centinaia di scuole di specializzazione a indirizzo junghiano che fanno dei loro allievi degli Psicoterapeuti a tutti gli effetti e non di serie B, che aiutano e lavorano intensamente per il benessere dei pazienti. Non si sta parlando, come vede di autorità, ma di evidenze che probabilmente lei non conosce, e mi dispiace. Provi ad esprimere le sue perplessità personali sul rapporto tra scienza e spiritualità al MIUR, poi mi fa sapere cosa le dicono? Infine, la psicologia è una scienza che ha per oggetto l'essere umano, unico e irripetibile. La psicanalisi, inoltre, va al toccare livelli profondissimi, immergendosi nell'inconscio del paziente, li dove le regole di standardizzazione e prevedibilità si fanno molto labili. È nostro dovere di psicanalisti saperci rapportare anche a dimensioni irrazionali, incontrollabili e imprevedibili, piuttosto che negarle o ignorarle. Altrimenti come curiamo? Detto questo, la invito ancora una volta a informarsi, chi lo sa che non diventerà un giorno un collega junghiano! Le auguro una buona giornata, e la ringrazio per avermi dato l'occasione di esplicitare ulteriori informazioni sulla psicologia analitica per tutti coloro che leggeranno.
@@GabriellaMarventano Cara Dottoressa, lei considera la psicologia analitica come una disciplina psicologica equivalente alle altre. Tuttavia, questa affermazione è parzialmente vera. Vorrei farle notare che la psicologia analitica non si basa solo sull'analisi scientifica dei fenomeni psichici, ma anche sulla loro interpretazione simbolica e spirituale. Questo la rende sostanzialmente diversa dalle scienze psicologiche e psichiatriche che si basano su criteri più oggettivi e verificabili. Per tale ragione nelle facoltà scientifiche non si studia la psicologia analitica e la psicoanalisi se non dal punto di vista storico. Mi chiedo se lei in qualità di esperta come si professa possa indicarci qualche programma di ricerca che abbia origine da facoltà non umanistiche. Per quanto riguarda il MIUR esso conferisce solo una legittimità formale, non sostanziale. Non si lasci ingannare da queste argomentazioni che sono anche contradditorie con la sua posizione di rifiuto del principio di autorità. Non le pare? Per quanto riguarda l’oggetto della psicoanalisi, ossia l’inconscio, è vero che la psicologia analitica se ne occupa, ma non è l’unica. Ci sono altre scuole psicologiche che trattano dell’inconscio e dell’aspetto irrazionale della mente, mantenendo però il rigore scientifico e la verifica empirica. Per essere più preciso, io non nego affatto questa dimensione inconscia, ma la affronto con uno spirito critico e aperto. Con lo stesso spirito le dico che a mio avviso un medico che cura i pazienti usando i metodi di Steiner non è compatibile con la professione medica, così come uno psicologo psicoterapeuta che si affida al reiki. Le auguro una buona giornata.
i primi dieci minuti mi fanno venire voglia di cambiare. ed è il secondo video alla prossima mi disiscrivo. mai dare voce a chi parla di miracoli. per favore. nel 2023 non è ammissibile.
Sono affezionato al Bazar e, nel suo parlare di tutto senza filtri né doppi fini, l'ho sempre trovato un eccellente cibo per il cervello. In più ho scoperto un sacco di persone e argomenti interessanti che altrimenti non avrei mai conosciuto. Onestamente, finora non mi è mai capitato di non arrivare fino alla fine della puntata ma questa volta ho abbandonato. Il livello di argomentazione della Dr.ssa Marventano è talmente semplicistico e impreciso che mi fa seriamente pensare che non abbia colto le basi del metodo scientifico. Ora, ognuno crede a quello che gli pare, ma scomodare (impropriamente) la scienza per dare credito alle proprie semplici e personali opinioni è un'operazione già vista troppe volte ultimamente. Il problema però è un altro: l'avete invitata voi. E l'avete scelta pure dopo un'autopromozione... Non capisco le ragioni di questa scelta e sono sicuro che non l'abbiate invitata per creare polarizzazione e hype. Però, per favore, continuate come avete sempre fatto per 99 puntate. E se un giorno non aveste più idee, per favore, chiudete. Ma non affondate lentamente in questo oceano del banale perché c'è troppa roba veramente interessante a cui dedicare la puntata 100. E purtroppo questa volta ce la siamo persa. Grazie per quello che fate. Io lo trovo prezioso.
Ho sempre ascoltato con piacere i vostri podcast ma secondo me qui avete un po' toppato. Sorvolo sull'introduzione sul entanglement (da persona che studia e lavora su queste cose) perché il collegamento con la spiritualità e l'amore mi ha fatto venire i brividi. Vorrei soffermarmi invece sul fatto che una psicoterapeuta dovrebbe ben sapere come funziona il metodo scientifico, mentre durante questa intervista mi sembra ci sia abbastanza confusione proprio sulle basi di esso.
Le guarigioni naturali, anche se possono sembrare straordinarie, non violano necessariamente le leggi della fisica. Il corpo umano è complesso e può avere risposte imprevedibili e sorprendenti alla malattia e al recupero*. La scienza, attraverso il metodo scientifico, cerca di spiegare e comprendere i fenomeni naturali sulla base di prove empiriche e osservazioni riproducibili, è vero che ci sono ancora molte cose che non conosciamo e che potrebbero sembrare inspiegabili, ma attribuire queste lacune della nostra conoscenza a interventi sovrannaturali o miracolosi o addirittura a energie mistiche semplicemente perchè la scienza non sa spiegarli, vuol dire avere un approccio opposto a quello scientifico.
*Vorrei anche dare uno spunto finale parlando dell'effetto placebo, ovvero quando un paziente sperimenta un miglioramento oggettivo dei suoi sintomi o condizioni di salute, non a causa del trattamento reale ricevuto, ma a causa della convinzione che il trattamento sia efficace. Si basa sul potere della mente umana e sulla fiducia nel trattamento e solitamente anche della persona che somministra il trattamento stesso. È stato dimostrato come possa influenzare la percezione dei sintomi e il benessere generale del paziente e questo, se si è intellettualmente onesti andrebbe tenuto conto e magari detto se si parla di certe tematiche.
Detto questo, mi spiace perchè la centesima puntata di questo podcast avrebbe meritato un ospite più interessante.
Assolutamente vero, purtroppo puntata piena di fuffa con continui riferimenti a cose semi-scientifiche per cercare di renderle credibili
Che infatti è esattamente quel che ha detto Mario a 26:45
Infatti..Se mi parli di fisica vai fino in fondo, non ti metti a sparlare di pseudo teorie senza, poi, darne un'evidenza empirica; diamine, dice che c'è chi ha dimostrato che c'è una connessione tra le persone, che non è un pincopallino qualunque ma non spiega. Fai qualche nome, dai qualche riferimento...Ridicole ste cose, ridicole
Troppo spesso, in mezzo a gente interessante, invitate ospiti esperti di fuffologia. E la credibilità del podcast decade ... Tipo il tipo delle coincidenze e quella del libro orientale profetico ... La spiritualità è una cosa, le baggianate un'altra.
ha già detto fisica quantistica nel primo minuto, non so se continuerò nella visione. il tipo delle coincidenze uno spasso pure
Non sei obbligato a seguire tutte le puntate... e poi cosa vuol dire "la credibilità del podcast" ? Fate un po' pena voi haters ossessivi (...io la penso così quindi è così, e te lo devo dire così migliori, non perché sono una M....).
@@walterwhite173 haters? Guarda che seguo il progetto dal primo video e non ho mancato spesso di fare complimenti. Poi che modi che hai, così astiosi ... Avrai una vita triste, mi dispiace amico. Prova con la boxe per sfogarti un po'
@@Salvo3mm3 Se comunichi così anche nella vita di tutti i giorni e non solo online, hai bisogno di uno bravo bravo... fidati :)
Puntata meravigliosa. Bravissimi. Estremamente impegnativa. Non per tutti. Andiamo avanti 🙏
Che piacere sentirla parlare☺️☺️☺️
Complimenti, per me la puntata più bella fino ad oggi!! Continuate così 👍
chi non ha studiato fisica delle particelle è meglio se non ne parla, quello che lei esprime è solo pensiero magico....
non tutti i giorni ma spesso apro un libro a caso e mi faccio accompagnare dalla parola che leggo 😄
Grazie per questa splendida chiacchierata… arricchente, stimolante, mi ha fatto sentire meno sola… grazie.
Confermo guarigioni straordinarie è un libro bellissimo.
Che ho letto perché anch'io,
sono stata miracolata.
E non so come ripetere il miracolo, magari anche per gli esseri che amo.
se le coincidenze fosser miracoli, saremmo pieni di miracoli e non esisterebbe la causa effetto, ma sarebbe tutto miracolo, perchè ogni evento, preso da solo, è un miracolo.
Gli uomini di scienza guarderanno questa puntata attraverso la lente della scienza, mentre coloro che sono spiritualmente orientati la esamineranno attraverso la lente della spiritualità. Ciò inevitabilmente ci conduce al familiare bivio della polarità. Tuttavia, vi sono individui che possiedono la capacità di comprendere entrambe le prospettive, abbracciando un contesto più ampio. Questo rende il podcast non adatto a tutti. Il grande Fritjof Capra, il fisico autore de "Il Tao della Fisica", ha compreso perfettamente che scienza e spiritualità viaggiano su binari paralleli.
La scienza, in realtà, non è mai assolutamente esatta. La medicina ne è un esempio preminente. Il paradosso risiede nel fatto che gli studi condotti in campo medico possiedono una significatività statistica che non necessariamente si applica al singolo individuo. Questo è dovuto alla nostra unicità come individui. La medicina ha progressivamente abbandonato la visione biomedica a favore di un approccio biopsicosociale, in cui emozioni, credenze personali e componente sociale esercitano un'influenza sulla nostra vita che non è facilmente misurabile (si pensi all'effetto placebo).
Un esempio tangibile è l'amore. Come possiamo spiegarlo da un punto di vista scientifico? Come possiamo giustificare l'amore che proviamo per persone lontane o che non sono più con noi? Qual è il suo scopo? Come possiamo spiegare questa forma di energia che trascende spazio e tempo, come l'amore di una madre?
Per quanto riguarda il termine "miracolo", che è stato chiaramente definito come un processo di autoguarigione da parte dell'ospite, può essere considerato un sinonimo dell'effetto placebo.
In conclusione, leggendo i commenti alquanto immaturi del tipo "Oh Dio, non so se continuerò a seguire il podcast", si evince chiaramente che l'obiettivo del podcast è proprio quello di definire il suo pubblico di riferimento, poiché queste conversazioni non sono adatte a tutti. Infatti, non è la prima volta che vengono invitati ospiti con i più disparati background, come veggenti, monaci, cartomanti, ecc. La bellezza del podcast risiede proprio nel non limitarsi esclusivamente alla rigidità della scienza (che, lo ribadisco, è fondamentale per l'umanità) ma nel favorire anche un dialogo interno e far emergere conversazioni spontanee che spaziano dalla scienza alla filosofia alla spiritualità. La mente umana sarà sempre affascinata da ciò che non è scientifico, e nulla potrà mai impedire questa sua funzione intrinseca, non accettarlo equivale a non accettarsi.
Ciao Paride mi permetto di fare un appunto al tuo commento nonostante per la quasi totalità mi trovo completamente d'accordo. Per quanto possa essere bello pensare all'amore come un'energia inspiegabile, slegata da forma e tempo, analizzandolo anche un po' freddamente dal punto di vista scientifico, può essere descritto come una serie di risposte neurochimiche e fisiologiche che coinvolgono vari neurotrasmettitori e ormoni nel cervello. Coinvolge una combinazione di sostanze come la feniletilamina, la dopamina, l'ossitocina e la vasopressina.
Ciao @@matteo4403
Ti ringrazio per la giustissima osservazione. Capisco perfettamente il tuo punto di vista e apprezzo il tuo tentativo di spiegare l'amore attraverso un approccio puramente scientifico. È vero che i neurotrasmettitori giocano un ruolo fondamentale nel modo in cui sperimentiamo l'amore dal punto di vista biologico.
Tuttavia, quello a cui mi riferivo nel mio commento originale era l'aspetto dell'amore che trascende la mera biologia. L'amore, come molte altre esperienze umane, ha una dimensione che non può essere completamente catturata attraverso una lente puramente scientifica. Si tratta di un'esperienza complessa e multiforme che coinvolge non solo il nostro cervello, ma anche il nostro spirito.
Non sto negando l'importanza della scienza o il ruolo che essa gioca nel contribuire alla nostra comprensione del mondo. Tuttavia, ritengo che ci siano aspetti dell'esperienza umana, come l'amore, che non possono essere pienamente compresi solo attraverso la scienza. Questi aspetti richiedono un approccio più olistico che includa anche la spiritualità, la filosofia e altre discipline umanistiche.
Ancora una volta, apprezzo il tuo contributo e sono grato per l'opportunità di approfondire questa discussione.
Vorrei inserirmi nel discorso. Ammetto che sto facendo una fatica non indifferente nell'ascoltare il podcast, non per la complessità degli argomenti che, in realtà, sono davvero semplici e semplcistici, perché, a mio parere, quando introduci concetti come "energia spirituale, cosmica" e via dicendo, stai dicendo tutto e non stai dicendo niente, quanto per il totale scollamento delle argomentazioni propost rispetto al mondo reale, sperimentabile da, credo, la stragrande maggioranza degli ascoltatori.
Parlando di amore, però, vorrei dire la mia. Sono pienamente d'accordo sulla questione fisica e biologica, l'amore è qualcosa che stimola il sistema nervoso, stimola il rilascio di sostanze legate al piacere e via dicendo ma è anche vero che dovremmo indagare il perché lo stimolo venga innescato, con le sue relative risposte, da talune situazioni e persone, rispetto ad altre che, invece, non suscitano nulla.
Credo che qui entri in gioco la memoria, più che lo spirito, entità alla quale non credo assolutamente, essendo io convinto che, alla nascita, siamo come scatole vuote che, piano piano, colmandosi di ricordi, fanno si che possiamo costruire la nostra individualità; la memoria che sedimenta in noi una serie di cause, con le loro conseguenze e che fa si che io nostro Io costruisca gusti, preferenze, affinità, anche e soprattutto inconsciamente. Ma allora dovremmo chiederci, a questo punto, cosa fa si che uno stesso stimolo provochi in taluni certe conseguenze e in altri, altre. Beh, probabilmente si torna alla biologia, al fatto che, geneticamente, rispondiamo diversamente alle stesse situazioni, solo perché attiviamo diverse sequenze di geni che producono diverse sostanze. Insomma, sintetizzando, potremmo essere davvero il risultato di un dialogo continuo tra predisposizione genetica e memoria, l'una determina l'altra e viceversa.
Piccola postilla sulla questione delle guarigione.
Il fatto stesso che si ribadisca quanto sia importante la compartecipazione attiva del ricevente, che deve predisporsi correttamente al trattamento, la dice lunga circa la non oggettività della pratica. Se prendo una medicina, poco importa quanto io sia mentalmente predisposto a subirne gli effetti, questi li avrò comunque; se, invece, una persona poggia le sue mani sul mio petto ma io non credo assolutamente al suo "potere", allora non ne giovo. Già questo mi basta per farmi permanere nel mio stato di totale scetticismo
Ciao Gabriele, mi trovo pienamente d'accordo con te.
Sulla questione dell'amore vorrei aggiungere che si, entrano in gioco banalmente le proprie preferenze personali che a loro volta derivano dal tuo background culturale, le tue esperienze di vita, alcune volte dai valori dei tuoi genitori e anche i modelli di relazione che hai osservato intorno a te.
Anche se è un po' prematuro, alcune ricerche suggeriscono che siamo attratti da persone con un sistema immunitario diverso dal nostro, basandosi sui feromoni.
E infine, l'effetto di esposizione o familiarità, ovvero le persone tendono a innamorarsi di coloro con cui passano molto tempo e che conoscono bene.
Quindi è si qualcosa di complesso ma che vedo comunque riconducibile a fenomeni ben lontani dall' "energia"
Proprio per quanto riguarda l'energia cosmica o simili, non esistono prove scientifiche, però, come dici te, ciò non significa che le persone non possano trarre beneficio da pratiche che incorporano queste credenze, ma questi benefici possono essere più correlati al senso di calma, rilassamento o benessere psicologico che queste pratiche possono promuovere, piuttosto che a qualsiasi effetto "energetico" misurabile.
@@matteo4403 Certamente, la scienza è un potente strumento che ci permette di esplorare e comprendere il mondo che ci circonda, come avete detto bene voi nei due post precedenti. Tuttavia, non possiamo ignorare il fatto che la mente umana, per quanto affascinante, sia soggetta a bias. Il nostro desiderio innato di trovare spiegazioni a tutto ciò che ci circonda, di dare un senso all'apparente caos, è ampiamente alimentato dalla società moderna, dominata come è dal materialismo.
Ma mi chiedo: siamo forse troppo presuntuosi? Abbiamo davvero la pretesa di spiegare l'intera realtà esclusivamente dal nostro limitato punto di vista umano, dal nostro piccolo angolo di universo, il pianeta Terra? Possiamo davvero affermare con sicurezza perché l'universo esiste?
Ci sono domande, domande profonde e fondamentali, che potrebbero essere al di fuori della portata della nostra comprensione. Potrebbero esserci aspetti della realtà che non sappiamo nemmeno di non sapere, questioni così profonde e complesse che la nostra mente non è nemmeno attrezzata per affrontarle.
Ammettere i limiti della scienza è, a mio avviso, il primo passo per apprezzare realmente il suo valore. Non si tratta di rinnegare la scienza, ma di capire che non tutte le risposte possono essere trovate all'interno del suo ambito. Questo non significa che queste domande sono irrilevanti o inutili. Anzi, ci spingono a cercare oltre, a esplorare nuove prospettive, ad avvicinarci a queste questioni da un punto di vista filosofico, umanistico e spirituale.
Mi auguro che questa riflessione possa suscitare in voi la stessa curiosità e lo stesso senso di meraviglia che provo io. Dopotutto, le domande senza risposta sono il motore della nostra ricerca di conoscenza.
Dottoressa, lei è stata raggiante.
Si faccia scivolare via , dolcemente, gli scritti , di questa sezione commenti.
Bel podcast dove si mescolano cose terrene con quelle spirituali che poi sono quelle più irrazionali, meno comprensibili da una mente logica come quella moderna. Tutto sta nella sensibilità ed empatia della persona a cui arriva il messaggio in quel determinato momento. Grazie per dare l'opportunità di ampliare la mente con argomenti che possono ritenersi minori.
il discorso dei miracoli è infatile, mi sembra la stessa cosa che scrivono nei giornali dopo calamità naturali, muiono mille persone per colpa di un terremoto e poi se trovano un bambino vivo sotto le macerie scrivono che è un miracolo.
Ottimo lavoro ragazzi, sono diventato dipendente dai vostri podcast !🤓
Puntata estremamente interessante!!!
chi dice di essere miracolato, dovrebbe smettere di andare in ospedali e usare medicine. capirebbe quanti miracoli avvengono ogni giorno, che si chiamano terra ferma, tecnologia, studio, applicazione, cura, uomini, passione, impegno, natura.
Purtroppo l'ottusità medica diffusa impedisce lo sviluppo di studi fatti in questo libro.
I medici normalmente ti dicono che vaneggi -
di fatto io mi sono scampata un intervento chirurgico.
E ho ancora i documenti che testimoniano che prima ero malata.
Puntata meravigliosa. Non per tutti. I Cartesiani a casa 😬
Bellissima puntata il numero 100 gli si addice.
Certo che fin quando gli psicoligi costano 80/100 euro a seduta la psicologia sarà sempre e solo alla portata dei ricchi. Come i medici privati. Per carità, è comprensibile che uno studi e voglia avere la propria remunerazione, ma talvolta mi sembra che si travalichi il tollerabile ed il buon senso.
Bellissimo episodio, peccato per l’ospite, Davide apre degli spunti incredibili, che vengono puntualmente spezzati dalle risposte della dottoressa, oltre al fatto che continua a dire “SI” per tutta la puntata…fastidio. Sarebbe bello approfondire con un ospite alla portata
Grazie per le informazioni che bypassano la vita con il disegno. Ne conosco il meccanismo. Grazie per le informazioni sulla fede che non necessariamente si tratta di dio o Dio. Vi ringrazio per il vostro lavoro che seguo sempre.
Un vero miracolo potrebbe essere quello di guarire un arto deformato o riformarne uno amputato, allora si che .....
Spero che l’ordine degli psicologi dove è iscritta la quereli per avere fatto più volte riferimento alla sua professione di psicologo. La psicologia è una scienza e da una scienziata ci si aspetta l’impiego di un metodo scientifico, invece abbiamo sentito solo affermazioni totalmente antiscientifiche e fantasiose.
Per quanto riguarda il podcast lasciare il microfono aperto senza contraddittorio si chiama abuso della credulità popolare, detto in modo semplice: disinformazione!
Gentile sig. Jack, la ringrazio. Non ho violato alcun codice deontologico né tanto meno ho parlato di cose fantasiose. La invito a documentarsi sulla funzione intuitiva, sull'importanza delle immagini archetipiche, sulla sincronicità, sul rapporto psiche-materia, sui campi archetipici, insomma in parole povere su gran parte della produzione di Jung e post junghiani, tutta una branca della psicologia che lei probabilmente non conosce e che le sembra una cosa dell'altro mondo. Può trovare tutta la bibliografia di riferimento alla fine del mio libro. E poi, solo dopo, sarò felice di riparlarne con lei. Non occorre scomodare giudici e querele, gliel'assicuro!!
Chiaramente in un podcast è necessario usare un linguaggio semplice e chiaro, ma rimando, qualora ci sia un reale interesse all'argomento, alla lettura del libro, dove ho avuto tempo e modo di esprimere in maniera spero esaustiva i concetti complessi di cui ho parlato. Libro che è stato, tra l'altro, approvato da una commissione di psicanalisti, che ha ricevuto la prefazione di un grande psicanalista junghiano di fama internazionale e pubblicato da una casa editrice che si occupa di libri di psicologia analitica (e non di fuffa). Quindi le cose sono 2: 1.sono tutti 'fantasiosi', 2. occorre farsi qualche domanda sui propri schemi mentali che non permettono di andare oltre ciò che si pensa di sapere.
Le auguro, con gentilezza, una buona serata.
Gabriella Marventano
@@GabriellaMarventano Cara Dottoressa Marventano, come sa la scienza non si basa sul principio di autorità, ma su fatti oggettivi riconosciuti da una comunità scientifica. Si è mai chiesta perché la psicologia analitica di Jung non sia presa in considerazione in ambito accademico? Eppure, Jung è stato un uomo prolifico e geniale, almeno quanto Freud se non di più; tuttavia, bisogna essere coerenti e formulare teorie che siano dimostrabili. Motivo per cui il pensiero di Jung è irrilevante per la psicologia scientifica. Invece chissà perché è preso così in simpatia in ambienti spirituali in cui si confondono le acque prendendo la scienza e la spiritualità come se fossero due facce della stessa medaglia. Ormai la scienza la infilano ovunque per giustificare qualsiasi cosa con discorsi che spesso sono troppo vaghi, metaforici e difficili da falsificare.
Detto ciò, ognuno può guardare al mondo con la teoria interpretativa (o dottrina) che preferisce, ma deve essere chiaro su quali siano le sue fonti e i suoi presupposti. Secondo me nel video è mancata questa chiarezza e trasparenza finendo per usare argomentazioni speculative e pseudoscientifiche che non hanno niente a che fare la psicologia.
Intanto la ringrazio per aver pacato i toni e aver accolto la possibilità di un dialogo, anche perché la diffamazione pubblica è un reato, se non lo sa, ed punito con la reclusione. Magari può informarsi anche su questo.
Inoltre, ci tengo a fare alcune precisazione per tutti coloro che stanno leggendo e leggeranno:
La psicologia analitica è una branca della psicologia al pari di tutte le altre branche. Il Centro Italiano di Psicologia Analitica e l' IAAP (Associazione Internazionale di Psicologia Analitica) sono scuole di specializzazione in psicoterapia riconosciute dal MIUR, Ministero dell'Istruzione Dell'Università e della Ricerca. All'università esistono docenti di psicologia che insegnano la psicologia analitica e nel mondo si organizzano innumerevoli Convegni internazionali, congressi, seminari sugli argomenti, spesso anche finanziati dall'Ordine degli Psicologi.
Esistono nel mondo centinaia di scuole di specializzazione a indirizzo junghiano che fanno dei loro allievi degli Psicoterapeuti a tutti gli effetti e non di serie B, che aiutano e lavorano intensamente per il benessere dei pazienti.
Non si sta parlando, come vede di autorità, ma di evidenze che probabilmente lei non conosce, e mi dispiace.
Provi ad esprimere le sue perplessità personali sul rapporto tra scienza e spiritualità al MIUR, poi mi fa sapere cosa le dicono?
Infine, la psicologia è una scienza che ha per oggetto l'essere umano, unico e irripetibile. La psicanalisi, inoltre, va al toccare livelli profondissimi, immergendosi nell'inconscio del paziente, li dove le regole di standardizzazione e prevedibilità si fanno molto labili. È nostro dovere di psicanalisti saperci rapportare anche a dimensioni irrazionali, incontrollabili e imprevedibili, piuttosto che negarle o ignorarle. Altrimenti come curiamo?
Detto questo, la invito ancora una volta a informarsi, chi lo sa che non diventerà un giorno un collega junghiano!
Le auguro una buona giornata, e la ringrazio per avermi dato l'occasione di esplicitare ulteriori informazioni sulla psicologia analitica per tutti coloro che leggeranno.
@@GabriellaMarventano Cara Dottoressa, lei considera la psicologia analitica come una disciplina psicologica equivalente alle altre. Tuttavia, questa affermazione è parzialmente vera. Vorrei farle notare che la psicologia analitica non si basa solo sull'analisi scientifica dei fenomeni psichici, ma anche sulla loro interpretazione simbolica e spirituale. Questo la rende sostanzialmente diversa dalle scienze psicologiche e psichiatriche che si basano su criteri più oggettivi e verificabili. Per tale ragione nelle facoltà scientifiche non si studia la psicologia analitica e la psicoanalisi se non dal punto di vista storico. Mi chiedo se lei in qualità di esperta come si professa possa indicarci qualche programma di ricerca che abbia origine da facoltà non umanistiche.
Per quanto riguarda il MIUR esso conferisce solo una legittimità formale, non sostanziale. Non si lasci ingannare da queste argomentazioni che sono anche contradditorie con la sua posizione di rifiuto del principio di autorità. Non le pare?
Per quanto riguarda l’oggetto della psicoanalisi, ossia l’inconscio, è vero che la psicologia analitica se ne occupa, ma non è l’unica. Ci sono altre scuole psicologiche che trattano dell’inconscio e dell’aspetto irrazionale della mente, mantenendo però il rigore scientifico e la verifica empirica. Per essere più preciso, io non nego affatto questa dimensione inconscia, ma la affronto con uno spirito critico e aperto. Con lo stesso spirito le dico che a mio avviso un medico che cura i pazienti usando i metodi di Steiner non è compatibile con la professione medica, così come uno psicologo psicoterapeuta che si affida al reiki. Le auguro una buona giornata.
❤️❤️❤️
Invito a leggere “Autobiografia di uno YOGI” di Parahmansa Yogananda” e nello specifico il cap. 30 “La legge dei miracoli”.
Che bimba dì Puntata.
i flussi energetici da curatrice...mi sto incazzando. peggio di wanna marchi.
i primi dieci minuti mi fanno venire voglia di cambiare. ed è il secondo video alla prossima mi disiscrivo. mai dare voce a chi parla di miracoli. per favore. nel 2023 non è ammissibile.
l'unico da ascoltare è il tuo socio in questo podcast