Mozart. Cosi fan tutte - Atto 2 - il core vi dono

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  • čas přidán 12. 02. 2012
  • Mozart Cosi fan tutte, libretto Lorenzo Da Ponte
    Jean-Pierre Ponnelle, Wiener Philharmoniker, Nikolaus Harnoncourt, 1988
    Fiordiligi - Edita Gruberova Dorabella - Delores Ziegler Despina - Teresa Stratas
    Guglielmo - Ferruccio Furlanetto Ferrando - Luis Lima Don Alfonso - Paolo Montarsolo
    Scena quinta
    Guglielmo a braccio di Dorabella, Ferrando e Fiordiligi senza darsi braccio.
    Fanno una piccola scena muta guardandosi, sospirando, ridendo etc.
    FIORDILIGI
    Oh che bella giornata!
    FERRANDO
    Caldetta anzi che no.
    DORABELLA
    Che vezzosi arboscelli!
    GUGLIELMO
    Certo, certo: son belli,
    Han più foglie che frutti.
    FIORDILIGI
    Quei viali
    Come son leggiadri.
    Volete passeggiar?
    FERRANDO
    Son pronto, o cara,
    Ad ogni vostro cenno.
    FIORDILIGI
    Troppa grazia!
    FERRANDO (a Guglielmo, nel passare)
    Eccoci alla gran crisi.
    FIORDILIGI
    Cosa gli avete detto?
    FERRANDO
    Eh, gli raccomandai
    Di divertirla bene.
    DORABELLA (a Guglielmo)
    Passeggiamo anche noi.
    GUGLIELMO
    Come vi piace.
    (Passeggiano. - Dopo un momento di silenzio)
    Ahimè!
    DORABELLA
    Che cosa avete?
    (gli altri due fanno scena muta in lontananza)
    GUGLIELMO
    Io mi sento sì male,
    Sì male, anima mia,
    Che mi par di morire.
    DORABELLA (fra sé)
    Non otterrà nientissimo.
    (forte)
    Saranno rimasugli
    Del velen che beveste.
    GUGLIELMO (con fuoco)
    Ah, che un veleno assai più forte io bevo
    In que' crudi e focosi
    Mongibelli amorosi!
    DORABELLA
    Sarà veleno calido:
    Fatevi un poco fresco.
    (gli altri due entrano in atto di passeggiare)
    GUGLIELMO
    Ingrata, voi burlate
    Ed intanto io mi moro!
    (fra sé)
    Son spariti:
    Dove diamin son iti?
    DORABELLA
    Eh, via, non fate...
    GUGLIELMO
    Io mi moro, crudele, e voi burlate?
    DORABELLA
    Io burlo? io burlo?
    GUGLIELMO
    Dunque
    Datemi qualche segno, anima bella,
    Della vostra pietà.
    DORABELLA
    Due, se volete;
    Dite quel che far deggio, e lo vedrete.
    GUGLIELMO (fra sé)
    Scherza, o dice davvero?
    (forte, mostrandole un ciondolo)
    Questa picciola offerta
    D'accettare degnatevi.
    DORABELLA
    Un core?
    GUGLIELMO
    Un core: è simbolo di quello
    Ch'arde, languisce e spasima per voi.
    DORABELLA (fra sé)
    Che dono prezioso!
    GUGLIELMO
    L'accettate?
    DORABELLA
    Crudele!
    Di sedur non tentate un cor fedele.
    GUGLIELMO (fra sé)
    La montagna vacilla.
    Mi spiace; ma impegnato
    È l'onor di soldato.
    (a Dorabella)
    V'adoro!
    DORABELLA
    Per pietà...
    GUGLIELMO
    Son tutto vostro!
    DORABELLA
    Oh, Dei!
    GUGLIELMO
    Cedete, o cara!
    DORABELLA
    Mi farete morir...
    GUGLIELMO
    Morremo insieme,
    Amorosa mia speme.
    L'accettate?
    DORABELLA
    (dopo breve intervallo, con un sospiro)
    L'accetto.
    GUGLIELMO
    (fra sé)
    Infelice Ferrando!
    (a Dorabella)
    O che diletto!
    N. 23 - Duetto
    GUGLIELMO
    Il core vi dono,
    Bell'idolo mio;
    Ma il vostro vo' anch'io,
    Via, datelo a me.
    DORABELLA
    Mel date, lo prendo,
    Ma il mio non vi rendo:
    Invan mel chiedete,
    Più meco ei non è.
    GUGLIELMO
    Se teco non l'hai,
    Perché batte qui?
    DORABELLA
    Se a me tu lo dai,
    Che mai balza lì?
    DORABELLA E GUGLIELMO
    È il mio coricino
    Che più non è meco:
    Ei venne a star teco,
    Ei batte così.
    GUGLIELMO
    (Vuol metterle il core dov'ha il ritratto dell'amante)
    Qui lascia che il metta.
    DORABELLA
    Ei qui non può star
  • Hudba

Komentáře • 1

  • @zabava2348
    @zabava2348 Před rokem

    Wonderful! The good old school is felt immediately.