Spinoza: i gradi della conoscenza
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- čas přidán 28. 06. 2024
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Nell'Etica, Spinoza presenta tre diversi gradi della conoscenza, a cui corrispondono tre diversi modi di vivere, dal più basso al più elevato. In questo modo possiamo capire il senso ultimo del pensiero del filosofo olandese.
Sommario dei contenuti:
00:00 Intro
01:28 Chi sono (e cosa faccio qui)
02:34 I gradi della conoscenza
09:26 Percezione sensibile
13:54 Vita secondo ragione
19:54 L'amore di Dio
30:07 Conclusione
📚 Libri per approfondire:
- L'Etica di Spinoza: amzn.to/3osQVSz
- Spinoza sulla vita e sulla morte: amzn.to/3rv5vdZ
- Spinoza secondo Deleuze: amzn.to/3AZ61nP
Altri video citati:
- La playlist con tutti i video su Spinoza: • Baruch Spinoza
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GRAZIE prof. Sono una nonna e l'ascolto volentieri
Grazie a lei mi sto appassionando alla filosofia. Grazie. Roberta 57 anni
Complimenti caro Prof. Grazie di cuore.
Meraviglioso Spinoza. Sembra il pensiero stoico.
Non so come faccia a sapere tutti questi argomenti. Complimenti
Complimenti professore lei è bravissimo
Grazie.
Grazie Prof. ! Bravissimo
Grazie mille mille
Un argomento spinoso.
Muy claro explicado … Gracias…. 44 anni !!! 🙈
Grazie,grazie!!
Sei bravissimo
Baruch Spinoza Santo Subito!
Comunque le emozioni, i sentimenti possono anche essere semplicemente sentiti nel corpo, in quanto hanno sempre un risvolto somatico senza necessariamente agire in qualche modo, positivo o negativo che sia. Intendo dire che per esempio la paura ha un polo mentale (il pensiero che la alimenta o la situazione reale che ci troviamo a vivere) e un polo somatico le sensazioni (spesso sgradevoli) che la paura ci fa sentire nel corpo. Con il tempo ci si può abituare a sentire la paura (e a non alimentare il dialogo interno che la alimenta) e questa sarebbe una maniera di onorarla senza danneggiare noi stessi né gli altri.
Il conatus mi ricorda molto la volontà di vivere del buon shopenauer
si può fare un parallelo fra i tre stadi di Kierkegaard?
2022.02.07 L
Buonasera Ermanno
C’è analogia tra il “tutto è uno” di Heidegger e il terzo gradino di Spinoza?
Heidegger si ispirava, in quella concezione, a Eraclito, fonte di ispirazione anche per Hegel. E Hegel doveva molto, per sua stessa ammissione, a Spinoza, oltre che ad Eraclito. Quindi sì, un legame c'è di sicuro.
@@scrip79 andrò ad ascoltarmi il tuo video su Eraclito. A presto
Siamo tutti in un tutto eterno, l'uomo è parte del tutto. Queste frasi, da te citate mi riportano, non so se erroneamente, al pensiero di Parmenide, mi chiedo e ti chiedo: ci sono analogie fra i due? Esiste il divenire per Spinoza e quale sarà il destino del singolo uomo dopo la morte secondo spinoza?
Qualche legame tra Parmenide e Spinoza indubbiamente c'è: entrambi riconducono tutto ad un'unica sostanza, divina, che costituisce tutto. La differenza è che Parmenide tende a negare la realtà come appare, vedendola solo come un riflesso (o addirittura mascheramento) di una unità più profonda; Spinoza invece, mi pare, spiega la realtà non come un'illusione, ma un modo di realizzarsi di quell'unica sostanza. Da qui deriva il rifiuto di Parmenide del divenire e invece la sua accettazione da parte di Spinoza. Riguardo al destino del singolo dopo la morte, il pensiero di Spinoza non è chiarissimo, tanto che ci sono commentatori che, partendo da Spinoza, hanno dato interpretazioni diverse (chi dice che non c'è alcuna vita dopo la morte, chi dice che qualcosa permane). A complicare le cose è il fatto che Spinoza, per sua esplicita decisione, non si vuole occupare della morte, perché, in una famosa proposizione dell'Etica, scrive: «L'uomo libero a nessuna cosa pensa meno che alla morte: e la sua saggezza è una meditazione della vita, non della morte».
@@scrip79 più chiaro di così, grazie tante
In definitiva Spinoza raggiunse quello stato d'intuizione di identità di causa-effetto di tutte le cose denominato Buddhità o Nirvana