La SCUOLA ci ROVINA? [Reaction ad

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  • čas přidán 25. 07. 2024

Komentáře • 170

  • @Orsohobo
    @Orsohobo Před 10 měsíci +100

    Aspettiamo la reaction di Galimberti alla reaction di Alessandro. Uno shottino ogni voltà che dirà "la scuola nella società della tecnica"

  • @AndreaMuzii
    @AndreaMuzii Před 10 měsíci +139

    SIUM❤
    Mi è piaciuta un sacco la reaction, soprattutto in tutti quei momenti (tanti) in cui hai detto una cosa o fatto una precisazione e io poco dopo ho detto la stessa cosa.
    P.S.: la mia camicia è bellissima, ma è per gli under 30

  • @vittorianis
    @vittorianis Před 10 měsíci +20

    Mi viene da dire: se paghi un insegnante come un cassiere del supermercato è normale che non avrai dei professionisti in grado di fare la differenza.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +1

      Giustissimo

    • @conts8762
      @conts8762 Před 10 měsíci +3

      Esatto, inoltre, onestamente, se DOPO aver conseguito una laurea magistrale devo anche sostenere uteriore formazione (L'equivalente di 60 CFU) chi me lo fa fare senza essere pagato? Sono d'accordo che serva maggiore formazione ma deve comunque essere sostenuta economicamente e se questa è a tempo pieno si deve essere compensati adeguatamente.

  • @melissafarino2290
    @melissafarino2290 Před 4 měsíci +5

    Io ho la fortuna di trovare in università un prof di fisica molto bravo, che non punta a riempirci di informazione ma sul ragionamento, ma questo non è tanto apprezzato da parte dei miei compagni, ci sono persone che non lo capiscono. A me dispiace perché è un insegnante fuori dagli schemi e come sempre quello che fuori dagli schemi non viene visto bene

  • @mattiagaleazzi20
    @mattiagaleazzi20 Před 5 měsíci +5

    Io ho frequentato il liceo musicale e la mia profe di storia della musica (compagni di classe e parenti a parte) mi sfotteva, perché suonavo il mandolino. Non lo riteneva uno strumento degno di essere insegnato in un liceo musicale ecc. Tanto per dire...

  • @cesareeliagarofalo
    @cesareeliagarofalo Před 3 měsíci +3

    Nella mia scuola (liceo) con i miei colleghi di matematica e fisica puntiamo al problem solving perché allena alla comprensione, alla logica, all'analisi e ad una efficace applicazione delle conoscenze. Purtroppo questo si scontra con: il sempre più scarso livello medio degli studenti provenienti dal primo ciclo; l'incalzare dei programmi ministeriali; la tendenza degli studenti ad affidarsi a smartphone e AI per la risoluzione degli esercizi senza comprenderli; l'attitudine degli stessi studenti verso lo studio: ovvero molti preferiscono non dover pensare ma imparare a memoria (stile leggo e ripeto), come se la loro mente fosse stata "programmata" a studiare in modo meccanico, ad eseguire soltanto istruzioni, perché vivono lo studio finalizzato non alla comprensione ma solo al voto e alla promozione (ma soprattutto in matematica questo atteggiamento non paga). Emblematica una domanda: "prof, allora è così che vuole che facciamo l'esercizio?" "In quanti modi ve lo devo dire? i problemi vanno affrontati sempre in modo diverso..." Non è facile ma non ci si deve arrendere mai.

  • @susannachiarenzi9284
    @susannachiarenzi9284 Před 10 měsíci +2

    Bravi entrambi Alessandro e Andrea. Spero questo video (e l'originale) lo vedano tanti allievi, docenti, genitori.

  • @lucamontisci19
    @lucamontisci19 Před 10 měsíci +7

    Ale ti parlo della mia esperienza con la scuola, prima medie poi superiori: alle medie avevo una professoressa di musica con depressione cronica, con in aggiunta il fatto che non riuscisse ad andare in pensione e non più voglia di insegnare, ricordo benissimo una sua domanda che mi fece nei primi giorni "ma come fai ad essere così sorridente?", diciamo che non gli sono mai stato simpatico, infatti odiavo le sue lezioni e "verifiche con flauto" materia inutile fatta così; invece la professoressa di italiano e storia, nonché coordinatrice della classe, fu una professoressa convinta di essere l'eccellenza, nonostante facesse spesso classismo, femminismo, anche estremo, e dimostrò negli anni la sua antipatia nei suoi confronti dandomi voti che non meritavo, nel dettaglio ricordo lei l'ultimo giorno delle medie anziché farci fare una meritata festa di fine percorso delle medie ma decise di spiegare storia, e io giustamente facendogli notare che con 35 gradi nell'ultimo giorno di scuola nessuno la stesse ascoltando ma lei continuò dicendomi che serviva sempre spiegare. Invece alle superiori ho trovato 3 professori veramente appassionati all'insegnamento, informatica, matematica e il professore del triennio di italiano e storia, lui il migliore che abbia mai avuto, ti faceva trasparire la sua passione nelle materie e nell'insegnamento, ci parlò anche di come studiare e dell'importanza dell'utilizzare la penna, anziché scrivere nel telefono o nel tablet, ci parlò delle sue passioni per la politica, per i partigiani, per la letteratura e per il mondo degli orologi. Tornando indietro diciamo che la scuola avrebbe potuto fare molto meglio, ma ormai è andata, spero in una rivoluzione, anche se dubito, dove si da più importanza al come si studia, perché ha senso farlo, perché è importante, e sopratutto in insegnamenti stile università e anche misti online e presenza con materie opzionali, e materie che andrebbero aggiunte come finanza personale, educazione civica fatta seriamente, e sopratutto un incentivo a fare più ore di inglese e di pratica nelle materie che ne hanno bisogno.

  • @4tlas2
    @4tlas2 Před 10 měsíci +8

    Ho seguito il corso per il docente tutor perché "caldamente invitato". Su 20 ore di formazione ci sarà un'oretta scarsa di contenuti interessanti e utili a livello pratico, il resto sono i soliti pipponi teorici visti e rivisti in tutti i corsi di formazione che ho frequentato in questi anni. Il problema dei corsi di formazione e dei corsi che devi frequentare per ottenere i crediti per poter insegnare è proprio questo: sono tutti contenuti di stampo prettamente teorico (a volte anche pseudoscientifici) che nulla hanno a che vedere con quello che succede in aula. Per farti capire: ho appreso molto di più leggendo un libro come "Understanding how we learn" (che avevi consigliato in un video) che in tutti i corsi che ho dovuto frequentare per entrare di ruolo 😢

  • @lucamastella6031
    @lucamastella6031 Před 10 měsíci +11

    Vorrei aggiungere un ragionamento sul reclutamento docenti, che per inciso è di nuovo cambiato.
    Adesso si parla di un vero e proprio anno di corso di 60 crediti solo per accedere al concorso.
    Tutta la faccenda dei requisiti di corsi per partecipare al concorso sono robe da matti.
    Uno deve farsi 5 anni di laurea (+ eventuale fuoricorso), poi un altro anno e poi il concorso per forse vincerlo. Il che si traduce invece di anni di insegnamento in graduatorie di supplenza o peggio mad mentre uno cerca in qualche modo di ottenere i requisiti o di incappare in qualche stabilizzazione estemporanea. Quindi tutti questi corsi al posto di creare insegnanti più competenti popolano la scuola esattamente l’opposto, siccome diventare insegnanti è complicatissimo, ma ovviamente le classi non possono stare vuote, mandiamo spesso gente a scuola senza un minimo di controllo.
    Il sistema è costruito apposta (anche qui caveat, senza premeditazione, anche perché chi lo costruisce fa le cose abbastanza a caso, non si mette di sicuro a pensare a piani malefici) per scremare chiunque possa fare altro nella vita perché con tutto questo sforzo per poi uno stipendio misero, condizioni di lavoro spesso alienanti, considerazione sociale a 0…. Io ho un dottorato in matematica e insegnare mi piacerebbe, in passato l’ho tenuto in considerazione e non dovessi riuscire nell’ambito accademico sarebbe il percorso più naturale per me da intraprendere per come ho costruito il mio percorso. Però cercherei sicuramente altro piuttosto molto distante da quello che ho studiato, piuttosto che andare a insegnare stabilmente in un liceo. A queste condizioni non ne vale la pena, anche se uno avrebbe la passione per l’insegnamento.
    Con tutto questo non dico che con una laurea o anche un dottorato siano sufficienti per insegnare, anzi. Ma la formazione andrebbe fatta post-concorso. Assumi e formi, ed eventualmente dopo 2/3 anni se la formazione non è andata a buon fine licenzi (licenziare a scuola? follia!)
    E qui voglio venire alla faccenda che citavi sulla vocazione, che come concetto mi trova molto distante. Docenti appassionati sì, desiderosi di svolgere il loro mestiere sì, ma la parola vocazione non la userei proprio: se hai la vocazione va bene così, sacrificati! Per attirare buoni insegnanti la prima cosa da fare è smettere di pretendere che siano dei martiri dediti alla causa come invece si tende spesso a fare. (Stesso discorso vale per medici, infermieri, etc etc) Anche se ovviamente sono certo che tu non intendessi questo la parola è indicativa di un tipo di mentalità diffusa.

  • @jorisk6240
    @jorisk6240 Před 10 měsíci +44

    Alcuni professori degli esseri mistici
    Soffrivo il bullismo alle medie e dopo averlo segnalato a due docenti, con tanto di nome, il bullo mi fu piazzato dietro
    In pratica gli diedero carta bianca e libertà di fare di tutto (mi arrivavano calci allo zaino spesso per tutta la durata della lezione, ci metteva robe, mi svuotava il contenuto a terra, mi prendeva in giro mi insultava) io segnalavo in maniera frequente, spesso anche piangendo, ma loro impassibili
    La cosa andò avanti almeno per tre mesi in pratica fin quando non misi in mezzo mia madre che minacciò di rivolgersi alla preside o peggio. (Ovviamente lui fu solo spostato il bullismo continuò a prescindere da ciò ma vabbè)
    Per me i professori dovrebbero tutelare anche gli studenti presi di mira e non fregarsene altamente.

    • @dangus04
      @dangus04 Před 10 měsíci

      Ti capisco, io alle medie per 2 anni pieni sono stato bullizzato e non scorderò mai come quella Troia di italiano diede ragione ai 2 bulli più grossi di me che mi aveva preso a spinte in bagno quando glielo feci presente (giustamente secondo lei il maschio più mingherlino della classe avrebbe attaccato briga con 2 teste calde più grosse di lui tornando in classe scuro in viso mentre loro 2 trionfanti).

    • @andreagandolfo6937
      @andreagandolfo6937 Před 8 měsíci +2

      pure io avevo un bullo in classe. è andata avanti per un po' di mesi, fino a quando a sorpresa ho avuto la forza di reagire e quando lui aveva provato a menarmi, sono riuscito a piazzargli un calcio in faccia spaccandogli il naso. sangue a fiotti, lui a terra e io che continuavo a infierire per paura che si rialzasse. Ero una bestia impazzita. se non fosse stato per un mio compagno che mi aveva allontanato, non so come sarebbe finita, probabilmete molto male per il bullo. Sta di fatto che il giorno dopo il bullo mi dice: " io e te siamo amici" Da lì mai più un problema...

    • @bonrick5107
      @bonrick5107 Před 3 měsíci

      ovviamente si, ed è ovvio che il tuo caso sia uno su un miliardo . ma esistono i docenti delinquenti che vanno subito denunciati non solo al ds ma anche se serve alle autorità. anche perchè tali danno poi da mangiare agli influencer alla de concini o come il nuovo pico della mirandola, che altro non aspettano per gettare merda alll'intera professione, visto il bisogno di click per sopravvivere e pagare l'affitto

  • @giacomospadoni9762
    @giacomospadoni9762 Před 10 měsíci +16

    ALEE, ciao, ho 15 anni, spero leggerai, frequento la 2 classico (per i più vetusti la V ginnasio), in un liceo di Milano. Volevo fare un appunto sui voti:
    1. Il problema non è il CONCETTO di feedback, ma la MESSA IN PRATICA. Infatti i professori non hanno nessuna, ma davvero nessuna, intenzione di valutare, ma si limitano a misurare ciò che possono e a tralasciare il resto ovvero TUTTE LE COMPETENZE che esulano dal nozionismo, professori perfetti = perfetto funzionamento del voto, professori nozionisti e incapaci = misurazione nozionista e vecchia da morire.
    2. Noi ci approcciamo ai voti in un certo modo perché è da quando abbiamo 6 anni che ci spiegano che funziona così, e non perché siamo nati così (lo fanno sempre i professori, tranne alcuni illuminati, e purtroppo spesso anche gli stessi genitori). Si cresce inoltre con quella mentalità di competizione (non quella buona e stimolante ma quella becera in cui i professori si crogiolano come koala che ingurgitano eucalipto su un albero chissàperchémièvenutoinmentequestoparagoneidiota) che uccide qualsiasi possibilità di lavori di gruppo o collaborazione (giuro che ho visto far copiare sbagliato APPOSTA).
    Non è a questo che serve la scuola, non è a questo che servono i voti, change my mind ovviamente, ma a me fa schifo (ah comunque grazie per tutto quello che fai, è anche grazie a persone come te e Andrea che credo che non riusciranno mai ad uccidere la mia passione e curiosità totale per lo studio di tutto, ma davvero tutto, GRAZIE). Detto questo il discorso è complesso e ovviamente ci sono anche professori geniali che hanno idee stupende e intelligenti (non dico che bisogna essere robin williams nell'attimo fuggente, quello quasi scade dall'altra, però dai gente almeno proviamoci)
    P.S. mia madre è professoressa, non insultatemi o se volete farlo, almeno siate fantasiosi

  • @dangus04
    @dangus04 Před 10 měsíci +2

    Letteralmente i miei Prof delle superiori al quinto anno:
    italiano - un cazzaro che ha fatto lezione la metà delle volte passando l'altra metà tra facebook, segreteria, cesso e parlare al telefono
    matematica - una pappa molla in grado di insegnare come io sono in grado di battere Cannavacciuolo in una gara di schiaffi
    inglese - una vecchia in meno pausa che si limitava a leggere i testi, tradurli e chi non seguiva vaffanculo
    spagnolo - una figa che fortunatamente adorava il suo lavoro, sapeva spiegarsi da Dio ma non in grado di spronarti, potevi anche dormire bastava facessi silenzio
    grafica - un festaiolo che dal terzo anno ci ha fatto vedere dei tutorial da youtube per spiegarci le cose lamentandosi poi se i lavori della maggior parte erano uguali/scagazzate
    economia - un pigrone che ha rubato decine di PowerPoint da internet per fare lezione (nel senso che li leggeva e basta senza usare parole sue e se gli chiedevi qualcosa la cercava su google)
    comunicazione - un'altra che adorava il suo lavoro, lezioni chiare e più o meno di qualità, solo che aveva la capacità di imporsi che avrei io contro 10 orsi incazzati
    storia dell'arte - una befana caduta dalla scopa con una laurea in "mitragliazione di informazioni inutli" su cose spiegabili con 2 parole e in "incapacità di prendersi una pausa" anche solo per respirare o fare l'appello
    ginnastica - la Prof più convinta nella materia più inutile che ci ha preso per il culo più volte con una verifica a sorpresa (WTF?) ed esercizi infiniti con premessa "5 minuti poi siete liberi pure di volare se volete"

  • @mirko99998
    @mirko99998 Před 10 měsíci +4

    per fortuna riguardo la filosofia io ho dalla terza liceo un professore super competente che contestualizza il pensiero filosofico nel mondo attuale relazionandolo ai problemi esistenziali dell'individuo, per fortuna le eccezioni esistono seppur minime

  • @ric1358
    @ric1358 Před 9 měsíci +3

    riguardo al finale purtroppo molte volte non è facile coinciliare studio-apprendimento e coltivare passioni e interessi si deve raggiungere un compromesso che non sempre basta a soddisfare una delle due cose

  • @lucafiorani4729
    @lucafiorani4729 Před 10 měsíci +1

    Istruttivo e interessante. Grazie.
    Il ragazzo ha bravura a 360 gradi, non solo in ambito mnemonico.
    La solidità delle tue nozioni, unite a una maggiore maturità, rendono il video doppiamente meritevole di attenzione.
    Grazie ancora. Nell'ambito della divulgazione su studio e dintorni, sei il n. 1 di YT Italia.

  • @lemonizi
    @lemonizi Před 10 měsíci +3

    Avevo già visto il video di Andrea appena uscito e mi aveva trovato davvero molto d'accordo, ora mi riguardo volentieri la reaction vi adoro!

  • @giancarlobuchicchio9664
    @giancarlobuchicchio9664 Před 10 měsíci +4

    Molto belli e stimolanti sia il video di Andrea che la reaction 👍🏽 Sulle tecnologie, è vero che si è spesso poco formati sui vari possibili usi didattici, io ad esempio ho usato creativamente chat gpt per creare ex novo e in diretta frasi d'inglese con protagonisti alcuni alunni, così che si sentissero parte attiva mentre vedevano l'uso, ad esempio, del present continuous; o, da scacchista, ho usato un noto sito gratuito di scacchi per insegnare, giocando, le coordinate geografiche al secondo anno di primaria 😉♟️Per non parlare, banalmente, dei video con varie canzoni o dialoghi su youtube (in una quinta ho anche mostrato un video di Barbero che parla della democrazia 😅). Però chiaramente sto parlando della primaria, dove si creano perlopiù le basi nozionistiche per le materie delle medie e superiori. Purtroppo, il programma ministeriale prevede una valutazione che spesso diventa più un'arma che un feedback stimolante... 😕 Ma vanno inserite anche altre due skills: una appunto è la curiosità, citata nel video, l'altra è rendere piacevole e divertente l'esperienza dello stare in classe: a volte, una risata collettiva stempera tanti malumori che i bambini e i ragazzi si portano dentro, e fa venire voglia di ascoltare e prim'ancora di stare in classe 😉

  • @UNIverso.Matematica
    @UNIverso.Matematica Před 10 měsíci +1

    Fantastici video come sempre! Grazie a te mi è venuta la voglia di insegnare a tutti il mio mondo, ovvero quello della matematica, a tutti gli studenti che purtroppo tempo non ne hanno. Non vedo l'ora di iniziare. Grazie ancora, sei la mia ispirazione 😉

  • @roberto2345
    @roberto2345 Před 10 měsíci +3

    15:40 si e no. A me è capitato alle superiori un insegnante di matematica che non spiegava assolutamente nulla. Insegnante che era cambiato dal secondo al terzo anno. Eseguiva gli esercizi alla lavagna, talvolta saltando passaggi(l'ho capito in seguito) senza spiegare come fosse arrivato al risultato. La classe ha avuto un calo di rendimento enorme com'è comprendibile. Io avendo la borsa di studio siccome era un istituto paritario, ho subito il contraccolpo parecchio, perché avere 2 in una materia diciamo che influenza abbastanza la media. Dopo la consegna della terza verifica con lo stesso andamento, mentre stavo prendendo il quaderno dallo zaino per capire e trascrivere la correzione, vengo ripreso dall'insegnante: " [mio cognome] se prendi tre non ti lamentare se non stai attento"
    A quel punto ci ho visto nero, dopo che passavo tutti i pomeriggi a studiare non cavando nulla(poi chiedendo aiuto a mio fratello maggiore risolsi in un pomeriggio😂❤), quell'accusa mi fece male, oltretutto la vidi come una voglia di umiliarmi da parte dell'insegnante davanti alla classe, dissi che non sapeva insegnare, mi additó come mafioso, delinquente ed epiteti simili e mi cacciò dalla classe. Cosa strana è che nei miei confronti non venne preso nessun provvedimento ma ok

  • @fabiopedol
    @fabiopedol Před 10 měsíci +4

    Anche video come questo ma che riguarda l'università sarebbe interessante

  • @TheCristinaMas
    @TheCristinaMas Před 10 měsíci +7

    Io sono una docente e in questo momento sto pensando a quante cose facciamo. Io personalmente ho introdotto concetti di base di finanza, I nostri ragazzi hanno una diversa disposizione dei banchi per incentivare l'apprendimento cooperativo, facciamo tanti corsi sia a vantaggio di chi ha bisogni educativi speciali che per chi potrebbe eccellere e ora stiamo vedendo anche come utilizzare l'intelligenza a loro vantaggio, spiegando però che non li deve sostituire. Di per sé il problema con le tecnologie è quello di insegnare a discriminare quello che promuove la formazione rispetto a quello che invece deprime il loro sviluppo individuale. La scuola di oggi, almeno quella de dell'obbligo, si sta interrogando e sta provando a cambiare sulla base delle criticità che anche noi rileviamo in un periodo in cui la tecnologia è in continuo mutamento.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +4

      Probabilmente sei un vero esempio di docente appassionata e impegnata, per fortuna che ci sono anche persone come te nel sistema scolastico!

  • @mummiasuicida
    @mummiasuicida Před 10 měsíci +1

    Aspettavo tanto questa reaction 😭

  • @eugeniobigi9392
    @eugeniobigi9392 Před 10 měsíci +2

    Ho condiviso il video e ho cercato di far capire alle mie classi l'importanza del tuo metodo di studio. Spero di essere stato INCISIVO. Se non lo hanno capito il prossimo anno sarò CANINO! Si lavora nel nostro piccolo sperando di poter fare la differenza, l'importante è continuare a provarci.

  • @VeryHermy
    @VeryHermy Před 10 měsíci +3

    Io lavoro alla scuola primaria. Ci indicano di insegnare le competenze ma i modi e gli strumenti al riguardo sono vaghi o discordanti con i contenuti di ogni giorno, siamo noi che a livello personale cerchiamo di orientare il più possibile la nostra didattica al riguardo ma è molto difficile, anche perché si devono collinare gli argomenti (i vecchi "programmi") con queste nuove necessità e scenari. Sempre alla primaria da qualche anno non si danno più voti ma giudizi descrittivi, come dei feedback, durante l'anno e nella "pagella" va un livello complessivo per ogni competenza (ogni materia ha dalle 3 alle 5-6 competenze da valutare). Molti colleghi (e mi ci metto dentro anche io) facciamo del nostro meglio con passione, per il bene dei bambini. Poi ti trovi alla peggio i genitori diffidenti... E alla meglio il genitore che, dopo avergli dato un quadro sul proprio figlio basato su osservazione dei talenti, punti di forza, di debolezza, consigli ecc alla fine ti guardano e dicono "ma quindi che voto sarebbe? 9?" E lì cascano le braccia...

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +1

      Esatto. A scuola si fa sempre così: si annunciano grandi cose e le si riversano poi a caso sui docenti che non sono preparati né formati per gestirle

  • @serotoninaossitocina5941
    @serotoninaossitocina5941 Před 9 měsíci

    Buona sera!
    Quali sono i paesi con il migliore sistema scolastico? Inoltre, che metodo utilizzano?
    (non scrivo molti commenti, quindi sfrutto l’occasione per farvi i complimenti per i contenuti che spesso trovo molto interessanti).

  • @dip4085
    @dip4085 Před 10 měsíci +4

    Come ho già commentato sotto il suo video, dipende anche da che scuole prende come punto di riferimento. Io ho fatto le ragionerie e, tra lezioni di diritto e economia politica, argomenti come ul funzionamento del nostro governo, i tre poteri dello stato, cosa sono le tasse ecc ... li ho studiati. Il problema è che a quell'età non si è molto maturi e, non capendo l'importanza di certi insegnament, si rischia di affrontarli in maniera superficiale. Se potessi tornare indietro sfrutterei molto meglio lo studio di alcune materie.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +6

      Quello che dici è giusto. Andrebbero però riviste le priorità.
      I sumeri non sono una priorità. Il funzionamento della politica del nostro paese o della finanza di base lo sono. E dovrebbero esserlo in ogni scuola e ogni indirizzo.

  • @robertobissanti
    @robertobissanti Před 10 měsíci +1

    La questione è che i programmi oggi sono immensi e cacofonici e le ore di insegnamento, per assurdo, sono pochissime. È difficilissimo per il docente avere il tempo, per un sistema fatto ulteriormente di continue verifiche, per trasferire le competenze. Per il docente questo molte volte è frustante, poi molti si appiattiscono a fare dei meri verificatori di conoscenze.
    Meno cose e fatte meglio per l’acquisizione delle competenze.

  • @kcsunshine4008
    @kcsunshine4008 Před 9 měsíci +1

    Non si può cambiare un sistema prima di cambiare mindset, core beliefs e valori….

  • @giuliamaceroni1002
    @giuliamaceroni1002 Před 10 měsíci +2

    Non vedo l’ora di gustarmi questo video❤

  • @lu9464
    @lu9464 Před 10 měsíci +1

    MERAVIGLIOSO Alè ❤️

  • @alessandromauri93
    @alessandromauri93 Před 10 měsíci +2

    Lo riascolto dopo perché merita molto più tempo per riflettere (anzi, guarderò pure alla fonte).
    L'unica critica di pancia che mi viene da fare è "informati e impara dopo la scuola" sta bene sulla carta ma mi pare molto difficile...
    Secondo me la scuola finisce per essere un'esperienza totalizzante, almeno per com'è organizzata oggi

  • @andreagobbat5793
    @andreagobbat5793 Před 10 měsíci +2

    Insegno Educazione motoria, è più volte mi sono sentito dire da dei liceali: “giocavo a basket, ma ho smesso per la scuola”… Oppure “suonavo il pianoforte ma ho smesso perché c’è troppo da studiare”.
    Posso dire chi se ne frega di quando è nato Leopardi?

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +1

      Si possono avere entrambe le cose 😉

    • @andreagobbat5793
      @andreagobbat5793 Před 10 měsíci +2

      @@alessandrodeconcini-adc certo, si DEVONO avere entrambe le cose. Ma questo è quello che mi è stato detto l’anno scorso da due studenti di un liceo. Altri invece studiavano in media 4 ore al giorno (gli credo, ho visto il carico di studio) per avere al massimo la media dell’8.
      E per me tutto questo è una follia.

    • @mattia2377
      @mattia2377 Před 9 měsíci +1

      @@andreagobbat5793 in terza superiore un mio prof mi ricordo che ci disse testuali parole: con me come professore dovete dimenticarvi gli sport. Putroppo ci sono persone che sono convinte che lo studio sia l'unica attività a dover essere presente nelle nostre vite da studenti

  • @fabiorossignoli
    @fabiorossignoli Před 10 měsíci +4

    Ciao Ale, io sono stato un po' critico nel commentare il video di Andrea. Non perché abbia detto cose errate, al massimo ogni tanto ha generalizzato alcune cose che però per fortuna in tante scuole non ci sono, vuoi per i docenti, vuoi per i presidi, vuoi per il contesto sociale, ma perché ha usato un tono da persona ferita per tutto il video che trasuda di risentimento e tradimento verso un'istituzione che si capisce sia molto importante per lui. Questo dà al tutto una prospettiva meno oggettiva e rende quasi impalpabile il suo messaggio finale che seppur condivisibile, viene oscurato dalla negatività. Gli ho proposto che trovi tra i bravi professori molto forti sui social, qualcuno con cui fare magari una live, dove trovare un po' più di sfaccettature alla questione, quei "grigi" a lui tanto cari proprio per non dividere le cose in bianche o nere come lui vorrebbe fare, ma evidentemente non sempre riesce. Tu lo conosci di persona, infatti hai dovuto quasi sempre "interpretare" e dare contesto alle sue parole, ma per gli utenti non è facile. Infine da tutto il discorso mancano due attori fondamentali: il contesto sociale e le famiglie. E se pensiamo al nostro sud (ad esempio) è un miracolo quello che riesce a fare la scuola, quando ci riesce.

  • @giovannisardisco4541
    @giovannisardisco4541 Před 10 měsíci +5

    parafrasando: "Questo video non lo volevo fare"
    40 min di reaction 😂❤️

  • @dcrdvn_
    @dcrdvn_ Před 10 měsíci +2

    magari facessero vedere questi video a chi ha il compito di riformare il nostro sistema scolastico, magari questi preziosi pensieri e ragionamenti venissero ascoltati.

  • @alcibiade5542
    @alcibiade5542 Před 10 měsíci +7

    E ti credo che i prof. ispiranti, come dici tu, sono una minoranza. Con uno stipendio di 1200-1300 euro al mese puoi fare lo splendido i primi due o tre anni, poi molli.

    • @Giulienji
      @Giulienji Před 10 měsíci +4

      Io sono al quinto anno di insegnamento, i miei colleghi mi dicono che si vede il mio entusiasmo e pare che anche i ragazzi lo sentano. Non mi sembra stia scemando nemmeno un po'. E siamo più di quanto crediate.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +4

      Verissimo. Il problema degli stipendi troppo bassi è una delle principali cause di questa situazione. L'altra è la mancanza di "accountability", che fa sì che i/le docenti possano parcheggiarsi a scuola e nessuno valuta realmente la qualità del loro lavoro, né ci sono conseguenze se lo fanno male.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +3

      @Giulienji sono felice di vedere insegnanti giovani e motivati.
      Sono anche sicuro che ce ne siano tanti in giro. Purtroppo però spesso non basta e non è neanche giusto che tutto il peso del sistema scolastico sia sulle spalle vostre che avete voglia di sbattervi mentre gli altri se ne fregano.

  • @daniel-dq4dc
    @daniel-dq4dc Před 2 měsíci +2

    ma direi una cosa riguardo alla questione insegnati. Sono umani anche loro, e come tali se non ricevono le giuste attenzioni, ricompense e/o meriti non ci si mettono proprio di impegno, come qualunque altro lavoro, affare o passione. I profesori bravi hanno anche bisogno di creare, di provare idee, di sperimentare, e non possono farlo in nessun modo, il programma è prestabilito, le classi sono random, le verifiche ovvie, i voti esplicativi limitati, il tempo è limitato, ed i libri creati da qualcun altro...ma il povero docente come fa a provare passione se poi per quel poco che fa si scontra con i genitori.

  • @lucabonaccio
    @lucabonaccio Před 10 měsíci +2

    Anche all'università in molti corsi i professori vogliono solo che si usi la memoria

  • @user-vp9df9fu4i
    @user-vp9df9fu4i Před 6 měsíci

    Da figlio di insegnanti e docente universitario, ti ringrazio per questo video bellissimo.

  • @luigiraimondo6274
    @luigiraimondo6274 Před 10 měsíci +1

    un sistema che garantisce la non licenziabilità, come vuoi garantire la qualità dell'insegnamento e della didattica?

  • @Mister_Mike3
    @Mister_Mike3 Před 10 měsíci +2

    se posso fare una critica, i corsi costano relativamente tanto, ovvero, non tanto magari per un adulto che percepisce mensilmente un reddito, ma per un ragazzo che sta studiando e cerca di farlo meglio, i prezzi sono alti

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci

      Abbiamo molte agevolazioni con le rate a tasso 0 e taeg 0%, in più produciamo davvero tantissimi contenuti gratuiti! Il costo dei corsi purtroppo deve permettere di tenere in piedi l'azienda

    • @Mister_Mike3
      @Mister_Mike3 Před 10 měsíci +1

      @@alessandrodeconcini-adc si seguo il tuo canale e apprezzo moltissimo i tuoi video, grazie per avermi risposto, ovviamente non riesco a mettermi nei tuoi panni ma capisco

  • @lucamartino8310
    @lucamartino8310 Před 10 měsíci +5

    Tutte le problematiche menzionate da questo video sono purtroppo verissime e molto presenti nella scuola.
    Il problema secondo me è che si attribuisce la colpa nel modo sbagliato. Gli studenti hanno continuamente paura della valutazione e dell'errore? Vero, ma la colpa è, a seconda dei casi, o dello studente che non ascolta le raccomandazioni del professore sul fatto che il voto non definisce la persona e sul fatto che gli errori ci vengono spiegati per imparare e non per starci male, oppure del professore che fa pesare troppo il voto e l'errore e lo corregge nel modo sbagliato.
    Approccio troppo nozionistico? Vero, ma qui la responsabilità sta sul docente singolo, che qualcosa di più pratico ha la possibilità di farlo, ma sceglie di non farlo. Ho l'esempio pronto guarda caso proprio sulla filosofia, con la mia professoressa di filosofia al liceo che è stata una delle mie professoresse preferite anche perché oltre a insegnare la storia della filosofia in modo bello e appassionante organizzava anche dei momenti di dibattito. Certo che questi momenti pratici e di dibattito devono anche essere ben accolti dagli studenti, altrimenti si finisce come con la mia prof di religione, che in classe proponeva discussioni sulla laicità e sulla bioetica ma nessuno voleva mai partecipare e dopo mezz'ora tutti le dicevano di lasciarci ripassare altre materie in pace.
    Sulla collaborazione, fra elementari e liceo ne ho fatti a migliaia di lavori di gruppo, solo che puntualmente in classe ci si lamentava e non si aveva voglia di farli, fra l'altro per poi chiedere di farne di più quando i maestri/professori ci chiedevano cosa volessimo fare.
    Riguardo all'orientamento, nel mio liceo ogni anno venivano organizzate delle giornate sia con orientatori professionisti, ma soprattutto con ex studenti ora universitari/lavoratori che spiegavano nel concreto in cosa consisteva la loro università e il loro lavoro. È una cosa che tutte le scuole dovrebbero fare, ma è anche una cosa che tutte le scuole potrebbero fare, e la colpa qui è più del dirigente o comunque dell'organizzazione delle singole scuole.
    Se continuiamo a dare la colpa al sistema scolastico per intero non ne vedremo mai i lati positivi, e i cambiamenti che tanto vogliamo non arriveranno mai se non riconosciamo che devono essere le persone a portarli, e non un fantomatico "sistema".
    Postilla: il problema della distribuzione delle materie riconosco che sia un po' un problema del sistema scolastico in toto, materie come economia e diritto non andrebbero insegnate solo a ragioneria o al liceo economico, ma ovunque, così come filosofia non andrebbe insegnata solo a partire dal terzo anno e solo in alcune scuole, ma ovunque, informatica andrebbe insegnata ovunque e nel modo giusto, non forse un'ora ogni tanto in cui è già tanto se impari come funziona Excel. E di solito poi riguardo alle materie si parte con gli sproloqui su "la scuola dovrebbe insegnare l'imprenditoria" o "a cosa ci serve la formula di matematica o la data di storia se poi non sappiamo pagare le bollette" che io odio a morte, qui per una volta sento un'analisi sensata del problema.

    • @Laurelin70
      @Laurelin70 Před 10 měsíci +1

      Se dovessimo insegnare davvero TUTTE le materie che vengono puntualmente proposte, bisognerebbe fare ogni giorno almeno 9 ore di lezione, anche il sabato. La scuola italiana prevede tra le 27 e le 30 ore di lezione a settimana. In queste bisogna farci stare almeno 2 ore di ogni materia, esclusa religione. Facciamo conto che l'IRC non esista (cosa che secondo dovrebbe essere, nella scuola statale, e sono cattolica), 2 ore a materia significherebbe 15 materie. E questo significa Italiano, Matematica, Storia, Scienze, Motoria, Filosofia, Inglese, se sei al Linguistico altre due lingue, Storia dell'Arte, Fisica e ci aggiungerei anche Geografia (che dovrebbe avere dignità propria, anziché essere accorpata con Storia solo nei primi due anni). Al massimo resta spazio per altre 2-3 materie. Ma poi bisogna considerare che solitamente Italiano ha almeno 3 ore settimanali, Matematica ne ha almeno 3 nei licei scientifici e negli istituti tecnici, che nel classico ci sono anche Latino e Greco, che il Latino si studia anche i primi due anni di tutti i Licei e nello Scientifico si fa fino al quinto anno (di nuovo, una cosa che non ha molto senso, per me) e che in mezzo dobbiamo infilarci almeno 33 ore annuali di Educazione Civica. Insomma, non vedo proprio come farci entrare anche Educazione finanziaria ed Economia, Informatica e magari anche le famigerate "soft skills" o addirittura l'"Educazione Emotiva" che ultimamente si sente vagheggiare da parte dl Ministero...

    • @lucamartino8310
      @lucamartino8310 Před 10 měsíci +1

      @@Laurelin70 Hai colto il punto critico del mio ragionamento sulle materie, però secondo me basterebbe riorganizzare un po' il monte ore per ogni materia
      Mi spiego meglio: io ho frequentato un liceo linguistico, eppure le ore di matematica settimanali erano ben 4 ad un certo punto, italiano e storia (conteggiate insieme perché avevamo la stessa professoressa) ne occupavano 6 a settimana. In mezzo a tutto questo siamo riusciti a farci stare un anno sperimentale di diritto ed economia, che purtroppo è appunto stato solo un anno, si poteva togliere un'ora a matematica o a italiano e portarlo avanti. Educazione civica secondo me insegnata così come la stanno insegnando adesso, ossia con argomenti sparsi nelle altre materie, non ha molto senso, però si potrebbe benissimo accorpare a diritto, in fondo quello è. Lasciamo perdere le soft skills e l'educazione emotiva, che per me sono fra quelle cose che non dovrebbero essere insegnate a scuola, o perlomeno non solo lì e non con una materia a loro dedicata.
      Per quanto riguarda informatica, da noi era previsto che nel biennio un'ora alla settimana di matematica fosse dedicata all'informatica. Peccato che questa regola non venisse mai rispettata da nessuno, al primo anno abbiamo fatto forse 2 ore di informatica in tutto l'anno, al secondo un po' di più ma di certo non una alla settimana.
      Poi certo, bilanciare tutto non sarebbe facile, questo purtroppo è vero.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +2

      Il punto è proprio che va ripensato il programma.

  • @Liz-qw6wg
    @Liz-qw6wg Před 10 měsíci +1

    Ciao Ale cosa ne pensi dei cellulari in classe? La preside della mia scuola ha deciso che dobbiamo consegnarli all'inizio delle lezioni e metterli in un apposito portaoggetti. Possiamo riprenderli solo alla ricreazione e alla fine delle 5 ore. Secondo te è una buona idea?

    • @profmarchioro
      @profmarchioro Před 10 měsíci +3

      Mi permetto di risponderti da prof: è un'ottima idea perché così non avrete la tentazione di usarli impropriamente durante attività didattiche nelle quali costituirebbero una distrazione.
      La questione è un'altra: ci sono attività didattiche in cui vi è non solo permesso, ma addirittura RICHIESTO di andarvi a riprendere il cellulare e utilizzarlo anche per un'ora intera perché l'attività stessa lo prevede? Se la risposta è no, allora c'è un grosso problema, e la scuola sta perdendo una importante occasione.
      Ma dubito che una scelta così radicale (vietare l'uso dei device personali) possa venire da un regolamento scolastico. Anzi, da quest'anno le scuole sono obbligate ad elaborare un curriculum digitale, da cui, nell'anno 2023, non possono davvero mancare questo tipo di attività.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +3

      Sono molto d'accordo con la risposta di profmarchioro.
      Al tempo stesso capisco anche quanto i telefoni ormai siano diventati talmente estensioni di noi da essere quasi fisicamente doloroso separarsene.
      Ma, credimi, è importante essere in grado di farne a meno.

  • @elisafornero4971
    @elisafornero4971 Před 24 dny

    Ciao, sono insegnante di matematica e scienze alle medie. Il video è molto interessante e mette nettamente in evidenza varie problematiche del mondo scuola. Per nostra fortuna la scuola italiana non è solo questo, altrimenti non si spiegherebbero persone di valore come voi e tanti altri giovani che "ce l'hanno fatta".
    Mi permetto (spero in modo costruttivo) di riportare alcune personalissime osservazioni:
    - l'enorme differenza tra esercizi e problemi: in matematica è una differenza fondamentale e i libri di testo non aiutano. Se calcolare l'area di un quadrato è un "problema", la matematica sarà sempre vista come una materia negativa e difficile. Io spesso in classe paragono gli esercizi all'allenamento ed i problemi ad una gara. Fare 100 addominali non è sicuramente divertente, ma ha un suo perchè per vincere una gara;
    - l'uso di diversi strumenti digitali in classe è, dal mio punto di vista, controverso: io ne faccio ampio uso (flipped classroom, geogebra, ecc), ma poi la maggior parte dei ragazzi a casa non sa aprire un file, capire la diifferenza tra un PC ed un tablet, ecc. Spesso sono nativi digitali solo sulla carta;
    -con il PNRR sono arrivati un sacco di soldi per aggiornare le scuole sul digitale...peccato che io non abbia possibilità di fare fotocopie perchè mancano i soldi;
    - le percentuali sull'anafalbetismo funzionale rispecchiano quelle di chi non va a votare o non paga le tasse? Perchè la scuola si fonda su fondi pubblici e decisioni politiche: deve passare il messaggio che siamo tutti responsabili di come funziona (o non funziona) la "cosa pubblica", che sia la scuola, la sanità, le strade, ecc
    - è vero che il buon funzionamento della scuola è fortemente basato sull'iniziativa personale, ma - tornando al punto prima- non è l'unico ambito in cui le cose funzionano per volontà del singolo. Ritengo questo aspetto un enorme problema italiano: l'Italia funziona sul senso del dovere dell'individuo e manca completamente del senso di appartenenza/comunità/collettività;
    - gli insegnanti sono demotivati? Spesso, si. Passare per quella che prende lo stipendio per lavorare 18 h/settimana o per quella che ha 3 mesi di vacanza è semplicemente frustrante. Vi posso assicurare non è così: si lavora tanto ed in modo frenetico, con responsabilità civili e penali altissime. Non per nulla siamo una categoria a rischio burnout;
    - ci sono insegnanti che fanno poco o nulla? Certamente. Innegabile. Ma vale per qualsiasi lavoro perchè in tutti i lavori molto dipende dal senso del dovere del singolo. Questo non vuol dire che siamo tutti scansafatiche e privilegiati. Noi insegnanti non abbiamo praticamente alcun benefit: se ti vuoi formare lo fai a spese tue perchè la carta docente è una goccia in mezzo al mare;
    - sulla valutazione si può aprire un mondo, ma ci tengo a portare la mia esperienza: nelle interrogazioni orali i ragazzi si autovalutano, ed il gruppo classe valuta il compagno, secondo degli indicatori prestabiliti insieme; il voto che riporto sul registro elettronico è sempre accompagnato da un giudizio descrittivo. Nelle verifiche scritte metto in evidenza (a volte a voce a volte direttamente sulla prova) gli obiettivi minimi che permettono di raggiungere la sufficienza e sui quali, ovviamente, si è lavorato in precedenza; a fine triennio propongo ai ragazzi un questionario per farmi valutare da loro perchè solo in questo modo posso capire i miei punti di debolezza e cercare delle soluzioni per gli anni successivi;
    - sull'errore: considero l'errore fondamentale per l'apprendimento tanto da vietare di cancellarlo (con me sono vietati bianchetto e penna cancellabile): si tira una riga e si riscrive l'esercizio corretto. P.S. correggo in penna verde e non rossa 🙂

  • @BioTheHuman
    @BioTheHuman Před 9 měsíci +2

    Una critica che ho per questi video e tanti altri simili (tipo quelli di Rick) è che nonostante le giustissime riflessioni fatte nei video, alla fin fine rimangono parole, il cambiamento lo si indica, ma si aspetta che qualcun altro lo vada a prendere.
    È veramente così difficile trovare un ampio consenso su un argomento così trasversale? Per persone con una certa influenza come voi, non sarebbe possibile creare un gruppo, un movimento o qualunque sia il nome che cerchi di ottenere non dico il cambiamento radicale, ma per lo meno l'indirizzamento verso il miglioramento?
    E non sto dicendo di fare politica, o per meglio dire il partito.
    Se si creasse un progetto con la collaborazione di tante menti e che andrebbe a genio a una larga parte della popolazione, non sarebbe sufficiente "spingere" e renderlo realtà?

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 9 měsíci +1

      Trovo la tua critica assolutamente legittima e mi sono posto questa stessa domanda mille volte.
      Il problema è su 3 livelli:
      1) Sì, purtroppo è davvero molto difficile;
      2) c'è enorme rischio di contaminare la divulgazione e il lavoro che facciamo;
      3) il conflitto di interessi: io ho un'azienda nel settore education. Sarebbe davvero il caso che provassi a creare un movimento politico/sociale sulla scuola?
      Per questi motivi io preferisco agire sui singoli ascoltatori e non come gruppo

    • @BioTheHuman
      @BioTheHuman Před 9 měsíci

      @@alessandrodeconcini-adc Grazie per la risposta, effettivamente le cose scritte sono più che legittime.

  • @marcoolio3138
    @marcoolio3138 Před 10 měsíci +2

    La formazione degli insegnanti è il nuovo metodo di finanziamento delle università.

  • @pavolofungia196
    @pavolofungia196 Před 10 měsíci +3

    Madonna ero tentatissimo di commentargli la camicia sotto il suo video, poi ho pensato “no dai” 😂😂😂😂😂😂

  • @GianGix_
    @GianGix_ Před 10 měsíci +2

    Video molto interessante devo dire. Sono solo due anni che ho finito il liceo e quindi non credo di avere avuto abbastanza tempo per riflettere su questi temi. Il periodo della scuola l'ho passato senza leggere e studiando davvero pochissimo.. mi limitavo a capire i concetti e questo era più che sufficiente per me. Da prendere 5 a prendere 10 a me non cambiava molto. Ciò che mi premeva molto era capire il concetto di base di quella verifica/interrogazione. Credo che in genere, buona parte del voto dipenda da quanto "bravo" sei stato a esporre quell'argomento "in quel momento". Questa "bravura" secondo me non dipende esclusivamente dalle caratteristiche intrinseche dello studente ma è influenzata da fattori esterni.. spesso psicologici. Ciò che intendo è che ritengo più importante capire se ho capito veramente piuttosto che al voto. A chi devo dimostrare che ho capito realmente se non a me stesso? I miei genitori spesso quando tornavo con un "misero" 6 o anche meno non mi sgridavano ma erano delusi. Io alla fine li comprendevo ma sapevo molto bene che non era quello a fare la differenza (ero deluso anche io se non avevo davvero capito l'argomento :D).
    Ora frequento un percorso di ingegneria. Ho preso dei 18 e dei 30. Perché non ho rifiutato i 18 che ho preso? Perché sentivo di avere capito l'argomento.
    Faccio un esempio: ho preso 18 al corso di informatica. Ho capito l'essenza? si. La mia prestazione IN QUEL MOMENTO ha rispecchiato le mie conoscenze? no.. Tra queste due domande il 100% del mio interesse cade sulla prima perché ritengo di aver capito l'argomento.. cosa che poi ho dimostrato perché all'esame di algoritmi ho preso il massimo (TROPPO FIGO!!.. scherzo :D). La stessa cosa mi è successa con fisica 1 (18) e fisica dei semiconduttori (30). Non dico assolutamente di seguire il mio approccio che è super criticabile e poco acculturato. Ciò che voglio dire è che spesso sarebbe meglio ascoltare il proprio cuore piuttosto che un numero. Ora sono ancora un bambino e le mie idee sono ancora molto confuse sicuramente.. mi piacerebbe rivedere questo commento tra 30 anni e vedere cosa direbbe il me del futuro!

    • @GianGix_
      @GianGix_ Před 10 měsíci

      che ero davvero scemo

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +3

      In realtà non mi sembra un atteggiamento scemo nè superficiale, forse solo un pochino troppo estremo.
      Ma di base prediligere comprensione profonda a voti è giusto

  • @aranel7553
    @aranel7553 Před 10 měsíci +7

    Sono una neo-docente delle superiori (ancora alle prese con le supplenze brevi) da anni appassionata di didattica e in formazione per il sostegno. Concordo con la tua prima osservazione, non esiste un disegno superiore che voglia mantenere "vetusto" il nostro sistema scolastico. Se si leggono le varie linee guida, possiamo notare che la teoria (o la legge) è molto più avanti rispetto alla pratica. Il problema sono i professori, poco formati e ancora meno motivati. La più grande critica che farei al sistema, però, è quella di non incentivare la meritocrazia tra i docenti, l'anzianità non può essere l'unico parametro per fare carriera nella scuola. Io sarei per i licenziamenti basati sul merito e sulla formazione obbligatoria, su periodi di prova che siano veramente tali e non semplici formalità. Purtroppo , però, già sappiamo come una proposta del genere toglierebbe i voti di centinaia di migliaia scalda cattedre (problema che si somma alla mancanza di fondi e di docenti). Purtroppo per molti l'insegnamento è visto come un lavoro di ripiego, un lavoro sicuro, con tanto tempo libero e relativamente facile da ottenere, basta avere la pazienza di stare dietro alla burocrazia.
    Alcune problematiche emerse nel video confermano che il problema non è la scuola, ma i professori, ti faccio alcuni esempi tratti dal video:
    L'errore: esiste la didattica per errori, l'analisi dell'errore può essere una grande risorsa, ma nessuno applica questa strategia.
    Lavoro in gruppo: nella formazione ci fanno una testa enorme sulla didattica laboratoriale o sulla peer education, negli stessi testi scolastici è pieno di attività da fare in gruppo... tutto questo viene sistematicamente ignorato.
    Esistono le competenze chiave di cittadinanza che vengono certificate una volta terminato l'obbligo scolastico: Imparare a imparare; Progettare; Comunicare; Collaborare e partecipare; Agire in modo autonomo e responsabile; Risolvere problemi; Individuare collegamenti e relazioni; Acquisire e interpretare informazioni. Tutto bellissimo, ma è una certificazione che vale come la carta straccia, visto che durante la scuola nessuno si preoccupa di sviluppare queste competenze.
    Io mi sento di difendere gli studenti (e incolpare i docenti) anche relativamente al discorso sul momento della restituzione delle verifiche: ci vogliamo chiedere perchè leggono solo il voto senza approfondire? Gli è stato insegnato che ciò che conta è solo quel numero e che l'errore è solo una scocciatura e non un'opportunità. È ovvio che neanche gli passa per il cervello l'idea di rendere utile quel momento che dovrebbe essere formativo, anche perché i docenti sono i primi a non utilizzare le verifiche per migliorare il proprio approccio.
    Quindi, ripeto, tutti i problemi rilevati nel video, non sono problemi causati dalla scuola, ma dai docenti. Penso sia molto importante sottolineare questa differenza, perché finché non si identifica la sorgente del problema, non si potranno fare dei veri cambiamenti. Io sto solo all'inizio della mia carriera e sono consapevole che il mio entusiasmo potrà spegnersi in ogni momento, anche perché è messo duramente alla prova ogni giorno, ma al momento la delusione si sta trasformando in rabbia, una rabbia che mi fa solo aumentare la voglia di lottare contro il marciume che inquina il mio ambiente di lavoro.
    Inoltre ti ringrazio per aver usato la parola "vocazione", è una parola odiata dagli insegnanti, che ci tengono a sottolineare come la loro sia una professione, forse per sentirsi meno in colpa quando fanno il "minimo richiesto", ma io non credo che questa parola sminuisca il lavoro più bello del mondo, ma, al contrario, ne può solo aumentare il valore.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +5

      Purtroppo quello che dici è dolorosamente vero.
      L'unico asterisco che mi sento di mettere è che non si può pretendere di avere docenti ispirati, motivati, con vocazione e voglia e talento se non li si paga abbastanza e non si forniscono gli strumenti pratici per lavorare al meglio.

    • @aranel7553
      @aranel7553 Před 10 měsíci +1

      @@alessandrodeconcini-adc Sono d'accordo, purtroppo gli stipendi bassi sono una componente importante del circolo vizioso che si è creato. La paga dovrebbe essere proporzionata all'impegno e alla qualità del lavoro, se vuoi fare il casellante ( citando Mr. Rip), ti tieni lo stipendio da casellante. Ovviamente, nella pratica, sarebbero veramente difficilissimo da applicare, ma quella deve essere la direzione.

  • @lilithinbloom6848
    @lilithinbloom6848 Před 10 měsíci +5

    Secondo me manca un consiglio: togliere le ore di religione e educazione fisica per inserire altre su metodo di studio, intelligenza emotiva e mondo del lavoro.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +4

      Concordo

    • @daniele5349
      @daniele5349 Před 10 měsíci +1

      Ma come concordo, aldilà che religione dovrebbe essere inserita nella sezione storia magari.
      Le ore di educazione fisica andrebbero aumentate e dovrebbe essere considerata la materia più importante.

    • @lilithinbloom6848
      @lilithinbloom6848 Před 10 měsíci

      @@daniele5349 L'ora di religione raramente serve a qualcosa e la storia di Cristo, del Cristianesimo e altre religioni si studia in Storia. L'ora di Educazione Fisica serve solo a far sudare i ragazzi e far puzzare le ascelle durante le altre ore di lezione. Molti ragazzi vanno in palestra o fanno altre attività oltre la scuola. Non dico di togliere queste materie del tutto ma magari far scegliere ai ragazzi. La scuola è una scuola, non una chiesa né una palestra.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +5

      Serio? L'educazione fisica la materia più importante a scuola?
      Nel modello che io ho in mente lo sport è promosso dalla scuola come attività pomeridiana, è incoraggiato e porta crediti, ma non è materia curriculare.
      E la storia delle religioni si studia, appunto, in storia, non abbiamo bisogno di docenti scelti dal vaticano che parlano in scuole laiche a studenti e studentesse.

    • @daniele5349
      @daniele5349 Před 10 měsíci +2

      @@alessandrodeconcini-adc
      Serve una scuola che faccia crescere la persona come adulto.
      Per diplomarti devi fare almeno 20flessioni, non puoi essere fuori forma.
      Difesa personale insegnata per tutto il percorso scolastico
      Colazione e pranzo tutti assieme
      Storia e letteratura italiana si possono studiare in molti meno anni se abbiamo persone interessate a stare a scuola.
      L importante è creare unione tra i ragazzi, tenerli in buona forma fisica e capaci di difendersi, la conoscenza ha un 33% di tempo

  • @goomy24
    @goomy24 Před 10 měsíci +1

    Ti vorrei come professore

  • @stefanoferraro5910
    @stefanoferraro5910 Před 6 měsíci

    10:30 ohhhh si… purtroppo… 12:24 metodo orrendo, sbagliando si impara, ho avuto terrore, di sbagliare, di chiedere, per vergogna,terrore e rifiuto di cambiare indirizzo di studio perche quella era la scelta, di perdere l’anno scolastico finendo con chissà chi, come però era capitato essendo l’unico di quell indirizzo e scuola unico cioè da medie a superiori, solo io in quella scuola… , 13:03 verissimo… meglio in gruppo, si impara meglio di più e prima. 14:25 verissimo.
    Carenza di valorizzazione.
    17:25 già.
    20:12 vero, grazie poi a internet o telegiornali, si poteva sapere ma a quell’età interessa poco…
    20:47 meno male che filosofia era questo, la avrei voluta fare… per lo sviluppo del pensiero, peccato che alle medie da me non si faceva, facevano latino a chi sarebbe andato al liceo… e gli altri ciao.
    21:59 mai imparato metodo di studio, leggere ripetere… cosa dolorosa…
    33:53 per le medie per una insegnante avrei dovuto fare tre anni professionale e lavorare, fatto professionale, la prof di matematica mi disse che avrei dovuto fare matematica all’università che ero portato, la consigliava a me ed a un altro dell’istituto, piccola rivincita, mi applicavo in matematica, era una brava persona con cui si poteva parlare un minimo, se uno si fosse osato, un rapporto da persona a persona, non da sottoposto…

  • @csanacs_
    @csanacs_ Před 2 měsíci

    A me la scuola ha devastato l’autostima e non solo per via dei compagni, ma soprattutto dei professori…certi aneddoti che lasciamo stare…
    Ad esempio:
    1. Un compagno di classe mi lanciò la gomma da masticare sui capelli, lo dissi alla professoressa e lei? Nulla. Immobile. Ha svagato totalmente. “Andiamo avanti con la lezione”. Io senza parole.
    2. In prima media non mi andava di socializzare con i miei compagni di classe perché (anche se adesso è normale, prima non lo era ancora tanto), loro parlavano sempre di sesso e bestemmiavano, altre ragazze invece parlavano solo di vestiti e di trucchi (e io non mi truccavo). Se si provava a parlare di altro, non volevano.
    Allora la professoressa in mezzo a tutti, nel bel mezzo della ricreazione dopo che avevo provato a stare con gli altri e me ne ero andata dati gli argomenti, mi viene a dire “perché non socializzi? Così diventi una disadattata”
    3. Ai colloqui, una prof disse a mia madre “sua figlia è buona, si comporta bene, non urla non disturba durante la lezione…forse dovrebbe comportarsi di più come gli altri”
    3. Andavo molto bene in una materia, poi ad un certo punto ho iniziato ad andare male perché non riuscivo più a leggere alla lavagna, infatti scrivevo male il testo. La prof mi disse che lo facevo apposta e che ero solo furba. Quando poi mi sono presentata con gli occhiali ha detto che le mie erano sono scuse…

  • @leonardooriettidelduca626
    @leonardooriettidelduca626 Před 10 měsíci

    Quando sostieni che la scuola non danneggi nessuno, non prendi in considerazione l'individuo dotato che comunque deve dedicare energie e tempo ad attività che nel caso migliore non hanno alcuna influenza sul suo sviluppo.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci

      Certo, ma questo non peggiora le doti di quell'individuo, al massimo non le valorizza

  • @giordanosaulino3013
    @giordanosaulino3013 Před měsícem

    Da insegnante, mi vedo nella posizione di condividere alcune di queste critiche, ma non nel metodo.
    Vedo un approccio molto individualista in queste critiche.
    Il culmine è quando viene detto che la scuola "appiattisce" e "non valorizza" "tutto ciò che va fuori dalla media, dallo standard, sopra o sotto".
    La cosa è PARZIALMENTE vera, nel senso che si prova a fare molto di più di quanto non venga detto e molto meno di quanto tentato riesce ad arrivare effettivamente a studenti e famiglie.
    Ma la domanda che non ci si pone è perché.
    E non ve la ponete (uso il voi perché questo bias è condiviso da Muzii, da De Concini e dalla stragrande maggioranza del pubblico, a giudicare dai commenti) perché, nel criticare, partite da voi stessi, individui che hanno fatto fatica a scuola.
    E quindi il vostro approccio è quello di domandarvi che cosa possa la scuola PER UN SINGOLO STUDENTE ALLA VOLTA.
    Ma la verità è che la scuola non lavora così e non può lavorare così, perché deve gestire CONTEMPORANEAMENTE i problemi, le esigenze e le potenzialità DI TUTTI.
    Di conseguenza, se c'è l'interesse a standardizzare gli apprendisti attraverso gli obiettivi posti dalle Indicazioni Nazionali (che non sono programmi, sono soprattutto obiettivi) è per due motivi:
    - uno di scopo: la società ha bisogno che un'ampia maggioranza di persone delle nuove generazioni abbia un determinato standard di capacità e competenze minime per funzionare meglio (tra gli obiettivi abbiamo quello di portare sotto il 15% la soglia di studenti con gravi lacune in lettura, matematica e scienze, per esempio)
    - uno di metodo: perché qualsiasi grande organizzazione "aziendale" (etimologicamente è azienda qualsiasi organizzazione che agisce per uno scopo, non c'entra il business) ha bisogno di standardizzare procedure e obiettivi per efficientare le risorse e massimizzare gli effort per continuare a essere sostenibile.
    Questo secondo motivo è una delle ragioni per cui l'importanza dei lavori di gruppo a scuola sta crescendo, ma non diventerà mai il tipo di attività didattica prevalente nelle scuole superiori. Nel mondo del lavoro si lavora molto in gruppo, MA VENIAMO SELEZIONATI E ASSUNTI CHE IL LAVORO SAPPIAMO GIÀ FARLO, A SCUOLA NO.
    Organizzare un lavoro di gruppo effettivamente EFFICACE E ISTRUTTIVO comporta un ENORME lavoro di guida degli studenti, tutti e tutti insieme, di preparazione dei dettagli, di gestione dei tempi, dei conflitti e delle risorse disponibili. Non si può fare tutta la didattica così, ogni anno, ogni classe, in ogni scuola. Se se ne fanno 2/3 per materia all'anno per classe, abbiamo fatto tanto e credetemi che già così anche per gli studenti stessi è faticoso.
    Questo secondo aspetto mi aiuta a dire anche perché la scuola non riesce a fare molto per i ragazzi che si portano dietro un forte disagio socio-economico che magari poi sfogano a scuola: perché non ha né le competenze né le risorse per dedicare (e ce ne vogliono molte, credetemi) per "risolvere" il disagio. Una scuola può allora fare prevenzione contro il bullismo, può adottare libri di testo pensando a un tetto di budget massimo sostenibile per tutte le famiglie, può prestare libri e tecnologia in comodato d'uso, può avere lo psicologo a scuola (che viene una/due mattine alla settimana, non di più perché, con quello che le scuole possono pagare, non conviene allo psicologo lavorare di più), attiva corsi e laboratori creativi pomeridiani per fare anche altre cose diverse dallo studio, con i fondi del PNRR sta attivando anche piccole consulenze specifiche che i docenti prestano a studenti a rischio di abbandono scolastico.
    Ma se uno studente sfascia i computer a scuola o spaccia nei bagni, lo sospendiamo non allo scopo di educarlo, per esempio, ma perché recuperare quello va al di là di ciò che possiamo fare, mentre dobbiamo salvaguardare anche tutti gli altri.

  • @profmarchioro
    @profmarchioro Před 10 měsíci +3

    Devo davvero ringraziare te e @AndreaMuzii per essere entrati in questi temi con approccio così poco di moda quando si vuol parlare di scuola: tatto, rispetto, precisione, senza rinunciare al dovere di dire la verità. Gli appunti che avrei fatto ad Andrea sono gli stessi che hai fatto tu: mi hai risparmiato la fatica di una video reaction! Ma anche tutto ciò che dici sulla valutazione mi trova perfettamente d'accordo (siamo una minoranza purtroppo!)... quanto ai nuovi "tutor", io mi sono tenuto fuori proprio perché non voglio più sostenere questo sistema del "facciamo le riforme scolastiche a costo zero". A scuola servono i professionisti della crescita e dell'apprendimento, che non siamo solo noi insegnanti, ma anche psicologi, pedagoghi ecc. (anche qui siamo in minoranza, soprattutto tra gli insegnanti). Anche se mi è stato chiesto con insistenza, e mi avrebbe fatto parecchio comodo dal punto di vista economico.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +2

      Hai detto benissimo.
      Le "riforme a costo zero" sono un cancro.
      Bisogna avere il coraggio di dire che bisogna tirare fuori I MILIARDI. Tanti. Altrimenti l'istruzione in questo paese non cambierà mai.

  • @lorenamarino5036
    @lorenamarino5036 Před 10 měsíci +1

    Condivido che è doveroso sbagliare… ma… un proverbio dice: errare è umano, perseverare è diabolico. Sono docente di matematica e scienze alle medie e ho alunni che dopo due mesi (forse più) che facciamo le potenze continuano ancora a dirmi che due alla terza fa sei… mi comprenderete se alla milionesima volta che li correggo mi inc..zzo 😅

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +3

      Ti comprendo assolutamente, ma purtroppo il fatto che la tua incazzatura sia comprensibile non la rende giusta.
      Non svoglio sminuire la tua frustrazione e la difficoltà che provi eh, sia chiaro, ma il tuo lavoro è precisamente capire perché i tuoi alunni non hanno capito e fare in modo che capiscano.
      L'incazzatura, quasi sempre, è un pessimo ausilio alla didattica

    • @lorenamarino5036
      @lorenamarino5036 Před 10 měsíci +2

      Ma infatti poi sono sempre pronta a rispiegare tutto da capo per la milionesima volta con tanta santa pazienza… però mi chiedo: davvero non hanno ancora capito oppure a scuola non ascoltano e a casa non aprono libro e non fanno esercizi? Io rispiego sempre volentieri se le cose non sono chiare, però da parte degli studenti ci deve essere impegno. Per esempio l’altro giorno ho rifatto tranquillamente alla lavagna cinque volte la divisione 8:6 perché non avevano capito (anche se cadono le braccia quando vedi che in seconda media non sanno fare questa divisione). Però poi a casa i ragazzi devono consolidare quello che si spiega in classe, altrimenti è tempo buttato per me e per loro.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci

      @lorenamarino5036 assolutamente, hai ragione!

    • @lorenamarino5036
      @lorenamarino5036 Před 10 měsíci

      Ecco quindi il perché delle mie incazzature (anche se davanti ai ragazzi cerco di controllarmi)… perchè tre quarti di classe mi ascolta in modo superficiale, a casa non studia e molto spesso viene a lezione senza compiti… quindi sbagliare sì, assolutamente, (lo dico sempre anche a loro), ma perseverare no! Si deve imparare dagli errori… propri e anche altrui possibilmente!

  • @Kasai-Shibata
    @Kasai-Shibata Před 2 měsíci

    Dai ma è bella la camicia

  • @luciazoccante9647
    @luciazoccante9647 Před 2 měsíci

    Abbiamo avuto il fascismo, la scuola attuale deriva dalla riforma gentile. Con molte eccezioni rispetto a quel periodo, ma la base è quella.

  • @Dan-st9uy
    @Dan-st9uy Před 10 měsíci

    Sono d'accordo nel dire che non è vero he la scuola limita e vuole creare solo dipendenti e non imprenditori. Però sarebbe sbagliato dire che la scuola in quanto ente pubblico, ha come scopo creare lavoratori contribuenti capaci di fare lavori che verranno tassati per il progresso dello stato stesso che offre i corsi di studio?

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +1

      Sì, è sbagliato, perché la creazione di lavoratori è un effetto indiretto della scuola, non il suo obiettivo

  • @domecesarano
    @domecesarano Před 10 měsíci

    Ciao Ale, scrivo volentieri perché leggi tutti i commenti e perdona la pergamena. Purtroppo tutti parlano di scuola criticandola ma non fanno parlare abbastanza noi docenti. Il video è una semplificazione.
    Tralasciando i difetti strutturali della scuola,i problemi socio ambientali ( insegno a Napoli, periferia e pur amando la mia città ogni giorno vorrei lasciarla ) e sicuramente la non preparazione o voglia di molti colleghi docenti avrei da obiettare. Il programma ministeriale non esiste dal 2012 ma si lavora per competenze. Io insegno musica e non potrei mai dire non pensare di farli lavorare mnemonicamente, lavorare con metodologie obsolete o negare la tecnologia e chat GTP che utilizzo. Ti assicuro che i ragazzi che hanno bisogni educativi vengono sostenuti dal sottoscritto e non solo, senza negare che ci sono errori quotidiani e che ovviamente l’errore del docente è grave quanto quello di un dottore. Molti docenti giovani stanno costruendo una scuola diversa in cui l’Italia non crede ma non interessa al ministero stesso. Ai genitori non interessa che i figli vadano a scuola e ho detto vadano nel senso che si rechino a scuola. Sulla preparazione individuale tralasciando la competenza di molti docenti, 24 cfu, percorso di sostegno ( TFA ) per molti e preparazione in ambito pedagogico, corsi obbligatori ogni anno potremmo anche dire che nel frattempo lo scatto di carriera avviene ogni dieci anni e capisco la frustrazione dei colleghi. ( Personalmente insegno musica in Inglese, credo basti per aiutare i ragazzi per il prossimo futuro ). Sarebbe curioso parlare con voi dell’argomento in maniera decisamente tecnica. Troppo semplificativo il video di Andrea. Un saluto !

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci

      Nessuno mette in dubbio il valore e la passione di alcuni docenti.
      Il problema purtroppo è sistemico, quello che descrivi è una tua realtà che purtroppo non riflette quello che succede in aula nel 90% dei casi.

    • @domecesarano
      @domecesarano Před 10 měsíci

      @@alessandrodeconcini-adc non è nemmeno quello che ha detto Andrea nel video. Senza dati è complicato parlare di questi argomenti. Ripeto che non sto difendendo il sistema ma il video resta nel web con tutte le inesattezze dette.

  • @jordybeautymassage1440
    @jordybeautymassage1440 Před 10 měsíci

    Ciao Ale, non so se kuesto sia il vIdeo adatto per kiederti kuesta cosa ma, vorrei un aiuto, sinceramente.
    Sono una donna di una certa età, più di 40 diciamo 😉 .
    Ho cominciato da poco un corso che credo sia utile per il mio lavoro, ( inglese nel business) ma ho trovato un problema. Ci sono allievi molto giovani e anke il professore lo è. Il ke nn sembrava un male ma... il metodo di studio è soprattutto kuesto... ci mettono a gruppi e dobbiamo sviluppare un tema facendo "ricerca su Google" usando pezzi scelti e da personalizzare, ma quasi niente di nostra testa. Si finisce con " Copia e incolla" generale. Poi viene scritto sulla lavagna technologica, dove si corregge tutti insieme. E anke se spiega io pero non imparo un gran ke. Non sono così attenta come cuando Invece, ci da i fogli con i quiz da fare, dopo averci fatto vedere dei vídeo 2 o 3 volte e ci corregge anje in kuesto caso, ma ci fa rivedere nel video stesso l'errore, ed io ricordo tutto Ale, anke le date, ke sono un problema ke ho da sempre.
    Secondo te cosa devo fare?
    Mi sento frustrata perke agli altri sembra andar bene cosi. Secondo te, ci vuole un corso con insegnanti e allievi della mia età? Dici ke fa differenza?
    Faresti un video di di kuesto?
    Grazie Ale, sono Jordy e adoro il tuo lavoro 😊

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci

      Ciao Jordy, penso che potresti valutare di cambiare corso oppure cercare di capire perché hai queste difficoltà, magari semplicemente ti manca esperienza con questi strumenti e puoi esercitarti di più a casa!

    • @jordybeautymassage1440
      @jordybeautymassage1440 Před 10 měsíci +1

      @@alessandrodeconcini-adc Grazie mille della risposta , ne prendo atto e trovo subito soluzioni. Buon lavoro Ale ❤️👍

    • @Laurelin70
      @Laurelin70 Před 10 měsíci

      Una domanda: capisco l'uso della K al posto del CH (1 solo carattere al posto di 2), ma perché al posto della Q?

    • @jordybeautymassage1440
      @jordybeautymassage1440 Před 10 měsíci

      @@Laurelin70 semplice abitudine, 🙂

  • @Stillo66
    @Stillo66 Před 10 měsíci +1

    Ma la camicia di Andrea è bellissima, ha quel tocco di colore e fantasia... mica come certi youtuber che si mettono solo robe scure e seriose addosso 🤣🤣🤣🤣

  • @Massimiliano_Peris
    @Massimiliano_Peris Před 10 měsíci

    Dovresti diventare il nostro ministro dell' istruzione

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +2

      Anche no, farei un disastro.
      Ma, come dico sempre, sarei molto contento di far parte di un gruppo di lavoro multidisciplinare.

  • @fulminatrix
    @fulminatrix Před 10 měsíci

    Comunque è bella la camicia

  • @michelemaraglinobusiness
    @michelemaraglinobusiness Před 10 měsíci +2

    ma dai la camicia è bella

  • @salvatorepichierri9853
    @salvatorepichierri9853 Před 10 měsíci +3

    Mi dispiace ma dire che la scuola attuale "appiattisce" e che non si occupa di DSA o studenti provenienti da culture diverse non corrisponde a realtà. In una classe ho 3 alunni con sostegno (su 20 studenti totali), lezioni e verifiche differenziate per dislessici/discalculici, i rappresentati delle case editrici ci aiutano con copie di libri di testo gratuite per alunni con difficoltà economiche. A 10 gg dall'inizio dell'anno scolastico sono arrivati 2 studenti cinesi, una dalla Costa d'Avorio e una Moldava e nonostante la mia sia una piccola scuola di paese mette a disposizione corsi L2 e diverse ore di potenziamento. Gli studenti che si sono distinti nel corso dell'anno hanno partecipato ad un viaggio studio in una scuola lussemburghese a maggio e uno nel sud della Francia a inizio settembre, partecipiamo alle olimpiadi della matematica, progetti MAB, progetti PON ecc. 20 anni non c'era nulla di tutto questo. Mi dispiace molto per questa ventata di qualunquismo e superficialità. E' un po' come guardare un video di quei fenomeni di "metodo universitario" e sostenere che su internet ci siano solo fregnacce. MAH!

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +1

      No, Salvatore, mi spiace, non sono d'accordo.
      Sono felice (davvero felice) che nella tua scuola e nelle tue classi ci siano attenzioni e risorse per queste situazioni ma la realtà italiana in merito è disastrosa.

    • @salvatorepichierri9853
      @salvatorepichierri9853 Před 10 měsíci +1

      @@alessandrodeconcini-adc La mia scuola non è speciale anzi le altre della zona fanno di più e meglio. Secondo i report dell'agenzia europea dei bisogni speciali inclusione educativa, la scuola italiana è ai primi posti per inclusività. In Germania, tanto per dire, è ancora molto diffuso il sistema bidirezionale...

    • @Laurelin70
      @Laurelin70 Před 10 měsíci

      @@alessandrodeconcini-adc Ale, forse non tutte le scuole fanno corsi di Italiano L2 e non tutte riescono a permettere agli studenti dei viaggi all'estero, ma ti assicuro anch'io che le verifiche differenziate e i metodi didattici alternativi o l'uso di particolari tecnologie didattiche per gli studenti con bisogni educativi speciali non sono un optional che il professore può permettersi di decidere se fare o non fare: se previsti dal Piano Didattico Personalizzato dello studente sono un OBBLIGO. Se un professore non mette in pratica quanto indicato la famiglia può anche ricorrere al TAR. Ti assicuro che tutta quella roba là SI FA.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +1

      Ma certo che si fa, ma si fa male. Vorrei che poteste vedere le mail che ricevo, i messaggi che ricevo di situazioni scolastiche al limite.

  • @allammustafa97
    @allammustafa97 Před 10 měsíci

    AHAHAHAHAH

  • @FlaviaTurri-xt3pj
    @FlaviaTurri-xt3pj Před měsícem

    Premetto che non voglio passare per la complottista di turno, tuttavia, escludere a priori che non sia voluto l’effetto eventualmente nefasto del sistema scolastico, significa avere qualche fetta di salame sugli occhi…non si può certo pensare che, se ci fosse una reale volontà di promuovere lo sviluppo di una efficace capacità di discernimento, di un pensiero critico e di una struttura emotiva empatica ed equilibrata, i fondi magicamente non salterebbero fuori. La formazione scolastica, per lo più, viene di fatto programmata da sempre, per far sì che gli studenti imparino quel tanto che basta per ottenere il proprio ruolo all’interno del sistema del consumo, il cui primo nemico è proprio il pensiero critico. È così da sempre, con il crescere dell’alfabetizzazione, infatti, per scongiurare l’emergere di una grande massa critica, é stata introdotta, in maniera veramente esponenziale, una incredibile varietà di elementi di distrazione.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před měsícem

      Questo però è proprio un pensiero cospirazionista.
      Che ci sia una mancanza di attenzione e di interesse verso i valori del pensiero critico e i ritorni sociali ed economici dell'istruzione è un dato di fatto. È sotto gli occhi di tutti che alla classe politica non interessi l'istruzione.
      Ma passare da questo a postulare un design a monte della scuola come meccanismo per manipolare le persone e addirittura allontanarle dal pensiero critico è un salto logico privo di fondamento.
      Anche e soprattutto perché la scuola è un sistema ipercomplesso che coinvolge e ha coinvolto letteralmente milioni di persone. Non c'è l'Architetto di Matrix dietro che si liscia i baffi mentre programma un sistema malvagio, è semplicemente qualcosa di incredibilmente difficile da gestire dato in mano a persone (i politici) sempre più superficiali e miopi.
      La stupidità e la superficialità sono infinitamente più comuni della cattiveria e della progettualità maligna.

  • @fatemamohsin8767
    @fatemamohsin8767 Před 10 měsíci

    Camice monocolore elegantissimi di Ale

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +1

      Le camicie a maniche corte dovrebbero essere punibili per legge

    • @fatemamohsin8767
      @fatemamohsin8767 Před 10 měsíci +2

      @@alessandrodeconcini-adc d'accordissimo, sono una ragazza che appena vedo un uomo con camice a maniche corte sono già -20 punti per me 🤣🤣

  • @realchaz2096
    @realchaz2096 Před 10 měsíci +1

    Ceeeeeeerto. Aggiunti 60 cfu nei ssd strategici per l'insegnamento. è una grandissima vaccata, ti pare che uno dopo che si è fatto una laurea qualsiasi (in ritardo etc.) si metta a fare a pagamento (perchè poi finchè erano 24cfu era così, che c erano le uni online che ti facevano il micro pacchetto per i cfu), oppure obbligandoti ad andare fuori corso per fare sti cfu del cazzo? Che poi passino 24 (su cui ci sarebbe un discorso su quali siano gli esami adeguati), ora li hanno portati a 60 (letteralmente un anno universitario aggiuntivo...). Morale della favola: ci saranno delle lauree più generaliste che permetteranno accessi privilegiati e avremo sempre meno insegnanti competenti nelle materie più difficili e impegnative.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +1

      La priorità a scuola non è l'estrema competenza verticale nella materia, è la capacità didattica e comunicativa.
      Non serve essere da medaglia Fields per spiegare la matematica delle scuole superiori, mentre serve saper gestire una classe, conoscere la didattica della matematica, la pedagogia, la psicologia dell'infanzia.

    • @realchaz2096
      @realchaz2096 Před 10 měsíci

      @@alessandrodeconcini-adc Su questo ho i miei seri dubbi. sicuramente non ha niente a che fare con l'infanzia (medie e superiori niente hanno a che fare con l'infanzia). Quello che bisogna conoscere, innanzitutto al liceo, è la matematica. Poi eventualmente come insegnarla. Uno che si fa triennale e magistrale in matematica ho i miei seri dubbi che abbia voglia di farsi un altro anno inutile in boiate pedagogiche (il discorso è ampio, nella nostra università, unipd, c'è una lista di esami da scegliere in altri corsi che sono di fatto costruiti per i cfu) dove magari sono già in ritardo e soprattutto, se sei capace, non hai nessuna voglia di andare a inserirti nel sistema pubblico. Tra l'altro, il fare alcuni esami di psicologia, pedagogia (in entrambi i ssd strategici)e antropologia non ha direttamente nessun impatto sulla capacità o meno di un insegnante. A questo punto, una volta vinto il concorso, ha senso fare un corso mirato. 60 cfu sono una follia, soprattutto se cozzano con il tuo corso di studi.

    • @adrianac.3235
      @adrianac.3235 Před 10 měsíci

      @@realchaz2096 non sono affatto una follia. Io di CFU dopo la laurea magistrale per abilitarmi ne ho fatti 120 (ho fatto la SISS che era una specializzazione biennale) ed è stata utilissima, sopratutto la parte di tirocinio diretto dove mi hanno fatto cambiare cinque scuole, ho osservato diversi insegnanti in classe e guardato i loro stili di insegnamento. In questi anni ci sono persone che hanno preso la mia stessa identica abilitazione rispondendo a un concorso a crocette pagato 10 euro e senza nessuna ora di tirocinio.

  • @antonelloluzzi5661
    @antonelloluzzi5661 Před 9 měsíci

    Io insegno matematica e fisica da dieci anni, innovare i programmi e le strategie didattiche si, anche alzare l'asticella, magari ponendo problemi complessi, divulgare le frontiere della ricerca in quel campo e le applicazioni...ma non si fa ...per quanto riguarda le competenze, noi dovremmo lavorare sulla persona e sulla sua cultura, inoltre se qualcuno pensa che nelle scienze si impari a memoria dice una cazzata enorme; almeno per quanto riguarda me, imposto la didattica in modo costruttivo, il vero guaio é che i ragazzi e le ragazze sono abituati allo studio mnemonico, e mi rompono le scatole dall'alto, se capisce cosa intendo. Sui corsi di aggiornamento, sono solo maree di cazzate, niente di serio. Ora la mia domanda é: perché si parla solo di innovazione tecnologica? Si rischia grosso, c'è una ragione se stando agli invalsi e ai dati ocse non connettono una principale con una secondaria, non capiscono cosa leggono e siamo all'ultimo posto per la comprensione di un testo scritto.
    Un'ultima questione: a settembre ero in commissione per esami di integrazione, per il cambio di scuola; la ragazza non aveva le competenze necessarie. Che cosa avremmo dovuto fare? É facile sparare sulla croce rossa. Non si può scaricare tutto il letame ai docenti delle superiori ..non ci sto..chiedo perdono per lo sfogo ma mi sono rotto le simmetrie, passatemi l'eufemismo

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 9 měsíci

      Sì, però non capisco a chi tu abbia fatto quelle obiezioni, perché io non ho espresso quei concetti nel video.

    • @antonelloluzzi5661
      @antonelloluzzi5661 Před 9 měsíci

      ​​​@@alessandrodeconcini-adc Allora devo averlo mal interpretato. Allora le chiedo lei é a favore di chatgpt a scuola?

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 9 měsíci

      @antonelloluzzi5661 molto difficile dirlo così, senza contesto. Dipende da come si usa uno strumento.
      Penso che qualunque tecnologia, se usata in modo sensato, possa diventare un utile supporto didattico, compresa ChatGPT

    • @antonelloluzzi5661
      @antonelloluzzi5661 Před 9 měsíci +1

      @@alessandrodeconcini-adc mi perdoni, con il dibattito che stiamo facendo ci si potrebbe fare una diretta😁😂, comunque, per quanto riguarda gli studenti universitari sono d'accordo con lei, ma alle medie e alle superiori, a me sembra un boomerang, così come la scuola digitale, mi sembra che la situazione ci stia sfuggendo di mano...

  • @Giulienji
    @Giulienji Před 10 měsíci

    Nessuno dice agli alunni "tu non sei all'altezza di questa scuola", ma parliamoci chiaro: andare avanti a suon di 2 o 3, per quanto sforzo ci possa mettere, nelle materie di indirizzo che giovamento può dare al ragazzo? Esistono le inclinazioni personali, forse seguirle renderebbe il ragazzo più felice e sereno. Uscendo con un'insufficienza gravissima nelle materie di indirizzo invece si sentirà stupido probabilmente, quando invece era solo nel posto sbagliato, un posto dove non poteva esprimere il meglio di sé. Forse, altrove avrebbe potuto farlo.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +2

      Ci sta quello che dici, ma il problema è a monte. Non si deve neanche andare avanti a suon di 2 e 3. Si deve fare in modo che ognuno raggiunga un livello sufficiente in tutto.
      E sì, a volte si potrà fallire, ma non può essere la norma.

    • @Giulienji
      @Giulienji Před 10 měsíci

      @@alessandrodeconcini-adc Il problema nel tuo ragionamento è che non tutti possono raggiungere la sufficienza in tutto qualsiasi sia la tipologia di scuola scelta e il relativo grado di approfondimento delle varie discipline. Se uno è particolarmente negato per le lingue straniere, deve poter raggiungere la sufficienza in inglese in tutte le scuole superiori non linguistiche, ma pensare che sia obbligatorio che debba necessariamente raggiungere la sufficienza in tutte e tre le lingue anche al liceo linguistico temo sia utopia. Le inclinazioni personali esistono, e vanno quantomeno tenute in considerazione. L'istruzione è un diritto per tutti, ma non lo è il diploma (quello va sudato, e lo dovresti ottenere solo se lo meriti), e soprattutto non lo è ottenere uno specifico diploma, esattamente come non lo è ottenere una specifica laurea.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci +1

      Le inclinazioni personali certamente esistono ma con veramente rare eccezioni chiunque può arrivare alla sufficienza in ogni argomento di livello scolastico.
      Non si parla di cose avanzate, ma delle basi delle basi. Una persona che non sia in grado realmente di arrivare alla sufficienza in una lingua a livello scolastico è una persona con difficoltà di apprendimento o cognitive e in quel caso ci deve essere il supporto. Tutti gli altri possono farcela.

    • @Giulienji
      @Giulienji Před 10 měsíci +1

      @@alessandrodeconcini-adc credo che il punto sia tutto qui: non in tutte le scuole la sufficienza corrisponde alle "basi delle basi" per tutte le discipline. Il livello di approfondimento di, che so, matematica del liceo scientifico non è certamente lo stesso di quello del liceo classico: la sufficienza al liceo classico non corrisponde alla sufficienza al liceo scientifico.

  • @UnaVitaDiversa
    @UnaVitaDiversa Před 10 měsíci

    Ci sono un "paio" di punti su cui non sono d'accordo:
    - 5:23
    Qui non sono d'accordo con te perché la rigidità della scuola è sia progettuale che contestuale. È vero che non ci sono fondi, che non ci si rinnova e c'è poca formazione dei docenti, ma è anche progettuale. Non perché c'è una forza maligna che ha progettato la scuola per schiacciare gli individui e controllare le masse, bensì perché ogni "creazione" è figlia del progetto (culturale) e del disegno di società che vigono nell'era in cui nasce. La scuola non si è mai rinnovata ed essendosi trascinata dietro il format dell'industrializzazione dall'inizio fino ad oggi...non può che avere dei problemi che derivino da una progettualità che non si è adeguata ai modelli di società che si sono venuti a creare negli anni. La matrice è sempre la stessa, quella che deriva dal "progetto scuola" iniziale, mai più messo in discussione. E se non metti mai in discussione allora i problemi che si creano hanno una loro causa anche nella progettualità (inesistente).
    - 9:48
    Anche io credo che sia giusto indicare agli studenti che a volte c'è una sola soluzione e che non bisognerebbe perdersi nei meandri dei propri ragionamenti ma sarebbe meglio guidarli nel processo di affinare la propria capacità mentale in certe tipologie di esercizi ad andare a tagliare come una lama quel tema. Al contempo credo che Andrea indichi un problema di "mentalità" legato alla frase "tu non devi pensare...". Questa frase ha un sotto-testo molto forte che tante persone interiorizzano perché spesso e volentieri si collega poi alla questione della valutazione, del voto = voto persona, ecc. Il "tu non devi pensare" non è un insegnamento a mettere il giusto focus sulla tipologia di esercizio che si ha davanti ma sembra quasi un concetto, anch'esso vetusto, legato alla mera esecuzione. Non va bene perché mi lasci solo davanti alla difficoltà e mi dici anche che non devo pensare ma solo fare...quando magari non ho capito che cavolo fare! Certe frasi / atteggiamenti/ pratiche scolastiche sono visceralmente legate a quelle di stampo industriale-militarista, e questo negli anni ha creato malcontento tra gli studenti!
    - 10:30
    In più io non direi sottovalutate, come suggerisci, ma mi avvicino di più all' "eliminate" di Andrea perché non ci sono attività volte al pensiero critico, alle discussioni, ai confronti, ai lavori di gruppo...e quindi si parla di sottovalutazione nel caso singolo ma eliminazione/assenza nel caso collettivo (esiste davvero, a parte le eccezioni dei singoli prof, LA scuola che favorisce e coltiva anche le "altre soluzioni"? No.)
    - 17:15
    Il ragazzo particolarmente capace non deve uscire da scuola non più particolarmente capace, per avere noi tutti la prova che la scuola "appiattisca". L'appiattimento si traduce in noia, mancanza di stimoli, d'inventiva; così come in abbandono, stigmatizzazione e punizione nei casi degli studenti che sono fuori dallo standard in senso negativo. Quindi la non capacità di gestire le diversità che fuoriescono sia da "sotto" che da "sopra" lo standard purtroppo porta con sé l'appiattimento. Forse si può dire che non è un'azione primaria/volontaria, quella di appiattire, ma ad un certo punto se dopo anni e anni non provi a porvi rimedio e lasci queste "fuoriuscite" a loro stesse...le cose non possono più essere involontarie.
    Per il resto, bel video di Andrea e bella reaction tua.
    Grazie!

  • @bonrick5107
    @bonrick5107 Před 3 měsíci

    il genio (:D ) in tale video ha detto talmente tante stronzate, tipiche di uno che non vi è dentro e ovviamente il nostro recensore di ebook gli fa i complimenti. inoltre trovo abb.ovvio che i 2 non fossero geni a scuola e che cerchino di attribuire la colpa al sistema. ovviamente il loro intelletto non è tale da portarli a capire che commentare qualcosa di molto complesso (su cui si dibatte in accademie - senza peraltro portare alcun risultato certo e scientifico) va oltre un canaletto youtube per millenial e genz che anzichè studiare passano il loro tempo davanti ad uno schermo e si fanno rimbambire da certi influencer

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 3 měsíci +1

      Chiaro, chiaro, il tuo intelletto è talmente più elevato che non riesci neanche a spiegarci il perché sarebbero delle cazzate.

    • @bonrick5107
      @bonrick5107 Před 3 měsíci

      @@alessandrodeconcini-adc alcune le ho scritto sotto il video del pico della mirandola , ma sono davvero tante le inesattezze e talvolta le falsità che davvero non
      ho voglia di perderci mezz'ora. tra di esse anche cose molto banali, per le quali bastava fare una ricerca in rete, a dimostrazione di quanto poco ci si documenti prima di parlare, come i 24 cfu, che nn sono 20 (e servono a 0), o il deleterio processo di selezione che da tempo recepisce, ahime, gli auspici del pico mirandoliano.
      il vs problema è che vi ostinate a discutere di una realtà complessa di cui non conoscete quasi nulla, non vivendola dall'interno, e di cui vi confrontate
      (davvero intelligenti) con attori universitari (che ovv. ne sanno meno di voi).
      che la scuola (quale?) vada migliorata è cosa nota, ma prima di indicare pseudo soluzioni bisogna conoscerla nella sua estrema (perfino assurda) complessità, anche legale. credetemi fate solo danni a portare discredito alla categoria dei docenti, che per pochi soldi e affrontando ogni giorno rischi enormi, fanno maturare i vs figli, sempre di più senza ideali, modelli di riferimento, ed educazione, che spetta in primis a VOI e non ai professori.spero che un giorno finalmente tutti abbandonino tale professione, fenomeno per altro
      già in atto, nell'attesa che voi maestri della critica usciate dal vostro studiolo muniti del vostro bel microfono e vi mettiate al loro posto. davanti ad una cattedra e davanti a 30 adolescenti scalmanati. reali, non follower dal click facile. ci sarà da divertisi. :)

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 3 měsíci +1

      @bonrick5107 come se non mi confrontassi con docenti e presidi da un decennio. Come non avessi mai fatto progetti nelle scuole. Come non fossi mai stato davanti a una classe.
      Ma ve bene, ok, è evidente che non c'è alcuno spazio per un confronto, hai solo giudizi sprezzanti e sommari da dispensare.
      Mi fermo qui.

    • @bonrick5107
      @bonrick5107 Před 3 měsíci

      @@alessandrodeconcini-adc e quel che più indigna poi, è che tutti quelli che vomitano addosso al sistema italiano sono i primi
      a vantarsi che loro figlio è tornato dall'erasmus di scuola secondaria in cui si è dimostrato il più bravo della classe finlandese o americana (che adotta il modello "piano di studi fai da tè" o "zero voti"). chissà dove potrebbe arrivare quel figlio se non ci fossero quei fessi e incompetenti professori italiani che lo rovinano...chissà...

    • @bonrick5107
      @bonrick5107 Před 3 měsíci

      ​@@alessandrodeconcini-adc ah ok ecco sei un esperto per aver fatto progetti nelle scuole e parlato con docenti. ah hai anche parlato davanti ad una classe. wow che esperto. ok ok mi inchino alla tua esperienza, la prossima volta che dovrò fare la relazione o la programmazione ti chiamo per chiederti consigli. il punto è che basta sentirvi parlare (parlo di tutti gli youtuber che in questi gg sto guardando, quindi non solo tu sia ben chiaro) e risulta assai chiaro che avete una conoscenza superficiale della scuola, tanto da proporre discorsi triti e ritriti, credimi, che ho sentito fare un sacco di volte nei corsetti di formazione obbligatori e che in parte sono pure superati dai recenti cambiamenti nelle metodologie didattiche che la maggior parte dei docenti, se non prossimi alla pensione, adottano. non state scoprendo nulla di nuovo. il problema è che una vera riforma della scuola deve essere accompagnata anche da una riforma della famiglie, della visione sociale della stessa scuola, e dell'etica educativa, come anche i fatti di treviso odierni confermano, e ci sono dettagli tecnici non piccoli che vanno considerati qualora si voglia toccare l'attuale sistema, dettagli che comportano anche la revisione dell'attuale normativa. ti ricordo che questi docenti, tanto incapaci e poco empatici, sono poi quelli che pagano nei tribunali per ogni cosa che va storta. quindi cavarsela con un video di 30 minuti in cui un "vecchio studente - ora youber di successo- racconta i propri traumi scolastici e ha la soluzione magica per rendere la scuola italiana la migliore del mondo" purtroppo è per me desolante. è poi ancor più divertente osservare come tra filosofi/psicologi/pedagogisti vi scorniate, ad es. un galimberti (da cui dissento su quasi tutto)ha soluzioni assai diverse da quelle che sto sentendo in questi gg. ribadisco e credimi, non ce l'ho solo con il tuo canale, anzi, il fatto che non ignori i miei commenti ti fa onore

  • @andreagandolfo6937
    @andreagandolfo6937 Před 8 měsíci

    io personalmente ho vissuto la scuola come una tortura. maestra di 61 anni nel 1971 che applicava sistema rigido e guai a sbagliare. eri lo zimbello , se sbagliavi, alle medie scuola privata dai preti e pure lì bastonate. Liceo intrapreso con prevenzione e proseguito con mille difficoltà, a cominciare dsai continui cambi di sede e di professori, smistamenti delle classi ecc. Da paura. per me la scuola è stata una fonte di stress che ha minato per anni la mia autostima. Da non ripetersi.

  • @prettyjesus4135
    @prettyjesus4135 Před 10 měsíci

    Non ho capito il commento da esteta sulla camicia, tu sembri un ambrogio

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Před 10 měsíci

      Non so chi sia Ambrogio, ma di sicuro non si mette le camicie a maniche corte 🤣