Una storia totalmente sconosciuta. Sapevo delle proteste ma non della carneficina accaduta. Un'altra storia "sconveniente" da raccontare nelle scuole. Grazie Gioele!
Caro Gioele, cari amici del Canale. Raramente commento ma questa volta mi tocca, perché punto sul vivo voglio aggiungere a questa storia una gustosa appendice che, se va bene, è ancor più sconosciuta ma, senz'altro, è ben più divertente. Mia nonna Teresa, classe 1903, ebbe un giovane prozio tra le vittime dei moti settembrini del 1864. Va da se che, nella sua famiglia, quelle vicende pur ormai lontane, fossero ricordate con dolore; dolore acuito dall'incrollabile fede monarchica che ne permeava gli animi rendendo quella perdita un tradimento prima che un lutto. Venne l'anno 1978 o 79, sinceramente ero un bambino e non lo ricordo. Sui tavoli della Commissione Toponomastica torinese piombò una di quelle estemporanee proposte delle quali mai bene si comprende il senso ma che ancor oggi trovano uguali e ancor oggi creano scompiglio e protesta per poi svanire nel nulla da cui erano venute. Sta di fatto che sui quotidiani del tempo comparve la notizia che si pensava d'intitolare l'appendice di Piazza Maria Teresa dove troneggia il monumento in memoria di Guglielmo Pepe, nientemeno che al famigerato Marco Minghetti... giammai! Pur essendo i social ben là da venire, il malcontento montò e, in un modo o nell'altro, la protesta prese corpo. Era una soleggiata ma fredda giornata marzolina e mia nonna, pur acciaccata e in vista degli ottant'anni, che da casa ormai usciva solo per andare a trovare le sue sorelle o per andare a messa, mollate le pantofole indossò le scarpette di vernice, il cappotto buono, il cappellino, la stola di visone ed ingiunse a suo figlio nonché mio padre di accompagnarla fin in Piazza Maria Teresa dov'era previsto il sit-in. Anni complicati quelli a Torino... anni di piombo e di sangue, dove i morti si contavano a decine ed erano morti ammazzati attuali, non di cent'anni prima. L'Alfa di papà accostò dalle parti di Via della Rocca e fece scendere nonna che sedeva davanti, poi me che ero sul sedile posteriore. Mentre lui parcheggiava, nonna mi prese per mano e ci dirigemmo verso lo slargo incriminato. Lo spiegamento di sicurezza, manco a dirlo visti i tempi, era imponente. Carabinieri, Polizia, perfino i blindati a vegliare su quei facinorosi che sicuramente potevano dare problemi... che sicuramente potevano ricreare, ad un secolo di distanza, sanguinosi disordini com'era capitato ai tempi di Minghetti. E il gruppo infine si radunò... un pericoloso drappello dell'agit-prop composto da... composto da qualche decina di vecchi e vecchiette in tenuta da festa com'era mia nonna... alcuni, a parer mio, risalenti all'epoca stessa dei fatti di Piazza San Carlo! Esilarante... eran più le forze dell'ordine che non i manifestanti! Il giorno dopo non si può neppur dire che l'eco delle proteste si fosse già spento, che per spegnersi avrebbe prima dovuto accendersi. Sta comunque di fatto che ancor oggi a Torino, verificare per credere, non esistono strade, piazze, scuole o aiuole spartitraffico che siano intitolate a Marco Minghetti. L'appendice di Piazza Maria Teresa è tutt'oggi parte della piazza stessa e non vive di vita propria. A me piace pensare che questo sia merito di mia Nonna Teresa e degli altri ottuagenari manifestanti che, bardati a festa, vollero sfidare il "potere insensibile" avendola vinta! Per amor di cronaca mia nonna rimase, nonostante tutto, irriducibilmente monarchica, tant'è che l'ultima sua uscita ufficiale fu nel 1983 per andare in autobus ad Altacomba, al funerale del povero Umberto II e, ça va sans dire, la mia mano era stretta nella sua.
Lo ripeterò finché avrò fiato: i nonni sono patrimonio dell'umanità 💜💜💜 Grazie per aver condiviso questo ricordo, si percepisce, attraverso le sue parole, il grande amore che vi ha legati e la tempra d'acciaio di questa fantastica nonna 💜 Ho avuto l'immenso privilegio di crescere con i miei nonni e con ben 2 bisnonne, e i loro racconti erano un appuntamento fisso, fondamentale e a dir poco prezioso... Mi pento di essere stata troppo giovane e di non aver registrato quei racconti per farne un piccolo libro di storia attraverso gli occhi della mia famiglia... 😕💜
Sono piemontese, anche se di confine, Novi Ligure. Conoscevo questa storia: sono insegnante nel CPIA della mia città e insegno anche storia. racconto sempre di questi episodi quando parlo dell'unità d'Italia. questo perché si dice che alcuni degli arrestati durante questi scontri siano poi stati deportati in Argentina e forzatamente costretti a combatterenella cosiddetta guerra della triplice alleanza. Un modo per Attirare l'attenzione la curiosità dei miei studenti latino-americani e far capire che la storia era già " globale " allora.
Essendo un forte appassionato di storia, conoscevo già l'accaduto e provo veramente molto piacere nel sentirne parlare su su di una piattaforma di ampio spettro. E si, Torino è una città bellissima e ci dovrò tornare per farle un'altra doverosa visita.
Mi piace quando una storia ha qualcosa di ancora visibile, un muro bucherellato, un paesaggio immutato che si vede da una trincea oggi come all’epoca del conflitto,ecc…. Storia poco conosciuta che hai fatto bene a raccontare e rende l’idea di come fosse la politica in un’epoca non molto lontana da noi e poco non raccontata ma poco “spiegata bene”.
Più ascolto le tue pillole e più mi rendo conto di quanto è bella la mostra Italia e di quanta storia è ricca, ogni città ha al suo interno una, dieci, mille, storie che andrebbero ascoltate. Abbiamo tanti di quei monumenti che se una persona decidesse di vederli tutti, probabilmente avrebbe bisogno di due vite. Facciamoci venire voglia di farlo, va bene andare all'estero, ma ancora meglio è conoscere a amare il proprio paese! Grazie Gioele per il grande contributo che ci dai.
interessante, prima o poi potresti raccontare anche quello che successe a Reggio Calabria per la scelta della sede della regione Calabria nel 1971, ci sono parallelismi ma ovviamente anche tanteanche differenze
Comunque non credo che a metà 800 fosse così comune istituire delle commissioni di inchiesta per indagare le forze dell'ordine nella repressione di una manifestazione. Dicono sempre che l'Italia fosse più arretrata rispetto alle altre potenze, però delle volte accadeva queste cose che a me un pochino fanno ripensare su quel luogo comume
Concordo con lei, perché sui libri di storia, questo che è stato descritto molto bene, non è trattato in modo corretto e consono. Un grazie come al solito. ❤❤❤❤
Grazie infinite di questo video. Io sono Torinese da generazioni e sapevo delle proteste ma non della strage. Colpevoli tutti impuniti, per iniziare bene a governare l' Italia. Mah! I miei antenati l'hanno fatta e io me la devo tenere. Grazie per l'apprezzamento su Torino, meravigliosa, si'.
Venite a vedere la città e soprattutto il nostro favoloso Museo Egizio, il secondo al mondo dopo quello del Cairo. No, doc, sapevo delle proteste ma non dei morti.
A proposito di pagine brutte sarebbe il caso di raccontare la strage durante i moti di Milano perpetrata dal regio esercito comandato dal Generale Fiorenzo Bava Beccaris che grazie al sangue degli 80 morti ebbe il titolo di grande ufficiale dell'Ordine militare di Savoia e lo scranno senatoriale a Palazzo Madama.
Conosco la fama di Bava Beccaris grazie al racconto del mio nonno materno, Dante, cavaliere di Vittorio Veneto. Uno scranno, mi disse, grondante sangue innocente😢
Confermo quello che hai detto di Torino, ci sono andata con l'avis del mio paese, non mi aspettavo nulla di che invece ho scoperto una citta meravigliosa
Pillola molto interessante. Sono di Torino ma ammetto che, pur essendo appassionato di storia e con studi storici, ho scoperto questo avvenimento solo poco tempo fa, per essere capitato su un sito ad esso dedicato e per un articolo del Prof. Barbero che era linkato nel sito. In effetti di alcuni avvenimenti storici si parla proprio poco, meno male ci siete voi a "svegliare" la memoria.
mi sembra di ricordare che questo episodio era riportato in maniera dettagliata nella monumentale "storia d'italia"di montanelli e gervaso...un opera che si fa apprazzare, secondo me perche' ben curata,ricca di detagli e anche spesso divertente nella dialettica...
Fa impressione come nello stesso periodo avvennero i disordini di new york, dove anche li il governo centrale non badò molto ad andare per il sottile, almeno come appare nel bel film "gangs of new york"
Non sapevo fossimo concittadini 😻💜 Sapevo qualcosa degli scontri, ma tu hai reso giustizia alla storia, come sempre, in modo egregio! Mi unisco all'invito: fatevi un giro a Torino, perché è di una bellezza senza tempo 💜 Prendete un autobus di linea, sedetevi dal lato del finestrino, e fatevi tutto il viaggio da capolinea a capolinea col naso incollato al vetro... Scoprirete angoli e scorci e prospettive e magia che nessun tour è capace di rendere 💜 Io sono nata e cresciuta qui, eppure qualche volta faccio proprio così, e ogni volta, al capolinea successivo, sono ancora un po' più innamorata della mia città 🙃💜
Porta palazzo, corso g. Cesare, via nizza e molto altro, non chiamerei bellezza - - vada in Austria, svizzera, part germania, Budapest e molti altri luoghi vedra cosa e bellezza
@@rob5197 sono molto dispiaciuta per lei, se crede che la trascuratezza di alcune zone sia una questione solo nostra, perché le assicuro che ho visto alcune delle città più belle del mondo, e basta uscire dalla zona più turistica, per trovare vicoli degni di un horror e zone dove non avrei voluto girare di notte. Ma la bellezza è qualcosa che non tutti sanno cogliere, vive nei dettagli, nelle emozioni, in piccoli istanti perfetti, e Torino ne è piena ovunque, anche nelle zone che lei disprezza tanto. 🙃 Mi permetto un piccolo suggerimento... Provi a cambiare prospettiva, vedrà che scoprirà cos'è la vera bellezza 🙃
@@laBibliotecadiAlessandria esatto! Lo stesso mercato ha una struttura incredibile, e i palazzi che circondano la piazza nascondono delle vere e proprie perle, secondo me 💜 Ovviamente potremmo scrivere un intero trattato su ciò che sarebbe opportuno sistemare, pulire, migliorare, restaurare, ecc., ma la bellezza resta, anche quando sfiorisce un po' 🙃💜
Comunque abbiamo capito che la teoria degli oppsti estremismi è nata quel giorno a Torino, se no come si spiega : un colpo sparato dell'estrema dx e uno dell'estrema sx della piazza.Non conoscevo questo episodio così cruento nella storia di Torino.
Fai bene a raccontare "le pagine brutte" della nostra storia, il potere arrogante preferisce le schiopettate al dialogo e la poca memoria sia della gente che il pressapochismo (ad arte) di chi scrive la storia fa sì che, l'oblio scenda sulle povere vittime......😕Grazie Giò ❤
Altre pagine brutte furono scritte in Calabria quando fu designata Catanzaro quale capoluogo di regione, i morti non furono tanti, ma gli scontri durarono ben 7 mesi. Consiglio di cercare Moti di Reggio e leggere attentamente. Per il resto, purtroppo, quando fu trovato un accordo, furono spesso tanti soldi senza alcun risultato.
I carabinieri sempre fedeli al potere reale e repubblicano poi. Mai, anche ora, dalla parte del popolo e dei lavoratori: ricordiamolo sempre al di là della retorica!
Torino da secoli ormai viveva dello status di capitale, di burocrazia; spostare altrove la capitale poteva voler dire la morte economica della città, con l'emigrazione dei ministeri e degli altri uffici statali. Queste le ragioni profonde dei disordini.
Proprio la settimana scorsa sono stato a Torino e ho visto per caso, con sorpresa, la targa in piazza San Carlo. Non avrei mai immaginato una tragedia del genere per un errore che forze dell'ordine
Io c'ero stato a Torino un paio di volte, la prima durante la scuola allievi carabinieri come membro della banda alla Cernaia. Dopo aver iniziato la scuola a Fossano visto che stavo studiando musica mi avevano "arruolato" nella banda fino alla fine del corso, per poi spedirmi in Trentino! 😁
Storie dimenticate quindi a scuola non se ne parla... sconosciuta per me questa vicenda se non fosse per Gioele 😊 complimenti vivissimi. Rimanendo in tema è quello che successe qui a Reggio Calabria quando venne portato il capoluogo di regione a Catanzaro. Proteste e scontri che portarono ad un compromesso cioè 2 sedi Regionali una per il consiglio e una per la giunta!
Buongiorno Gioele, scusa l'off-topic, ma potresti fare una puntata sui moti di Reggio? Se ne è sempre parlato pochissimo, ma chi li ha vissuti dice sempre che fu una vera e propria "guerra civile" ( volutamente virgolettato). Grazie.
Il risorgimento mi piace sempre sempre, non perché vi sono nato e ci vivo Roma è la città che più merita di essere capitale, anche se mi pare che se fosse stata fatta Napoli al posto di Firenze , nel interegno prima della presa di Roma, non credo che Napoli avesse rinunciato al suo titolo e lo stesso mi pare lo disse anche il Re Vittorio Emanuele, Bravo come sempre Gioele, ormai per me è un appuntamento fisso l'ascolto della pillola di storia❤
In V liceo il prof ci disse k il trasferimento della capitale non era stato indolore. Faceva riferimento però a dei suicidi dovuti alla disoccupazione causa il venir meno degli uffici ministeriali,dove lavorava tanta gente.
Mai conosciuta questa storia, forse essendo originario del sud conosco più che altro della strage di portella della ginestra (anzi ti consiglio un video su questo fatto di cronaca). Torino merita, ci sono stato due volte, una con la mia fidanzata e attuale moglie abbiamo visitato molti palazzi e molti angoli caratteristici della città e uno con la mia famiglia, ma in quest'ultima solo un giorno per il museo egizio.
Ottima pillola. Purtroppo di azioni violente e massacri sui libri di storia se ne trova poca traccia per non far passare l' "unificazione" per ciò che è stata, una invasione a tutti gli effetti.
Fu poi merito dell'allora sindaco torinese, Emanuele Luserna di Rora', di vincere il tracollo economico del trasferimento di capitale attirando e insediando industrie; iniziando la trasformazione di Torino da città di burocrati "mezzemaniche" in città di industrie.
Vittorio Emanuele II a La Marmora "Mio caro generale, vi ho affidato l’affare di Genova perché siete un coraggioso. Non potevate fare di meglio e meritate ogni genere di complimenti."
Complimenti Gioele. Quante cose ci hanno tenute nascoste! Già che siamo in tema faresti anche una pillola sul massacro di Genova del 1849? So che da allora a Genova la festa annuale del bersagliere non fu più celebrata fino al 1932 (credo) quando fu ripristinata da Mussolini. La Marmora ci è sempre stato dipinto come un eroe, ma ho qualche dubbio. Su wikipedia è scritto che che fu lui l'autore del saccheggio, ma avevo sentito dire che si tratta di un altro La Marmora, mi sembra che fosse suo fratello, forse Alessandro.
Non ci posso credere io non sapevo del massacro di Genova di Torino... Da meridionale son scioccato in pratica hanno massacrato l'Italia intera da nord a sud
La gente dice che la scelta migliore per la capitale d'Italia sia Roma oppure Napoli e Firenze ma noi tutti sappiamo che la scelta migliore sarebbe stata Ravenna XD.
Scusa la pedanteria. La baionetta si "inasta", tramite l'apposito "innesto". Pertanto, quando si parla di predisporre la baionetta per l'assalto, si deve correttamente dire che la baionetta viene "inastata".
Sapevo delle proteste e delle vittime. Ce le raccontò la guida turistica a Maggio 2011 quando venimmo a Torino per il Raduno Nazionale dei Bersaglieri in occasione del 150° dell'Unità Nazionale.
Roma la si volle capitale perché, si disse, era l'unica città italiana ad avere un passato davvero nazionale, e non esclusivamente municipale o al più regionale
Un altro accadimento storico poco ricordato, ma, abbastanza importante è la cosiddetta "Rivolta di Ancona" meglio conosciuta come Rivolta dei Bersaglieri, avvenuta nel 1920.
mi piacerebbe anche che tu èarlassi della situazione politica del Brasile negli anni 50 e 60 e della pianificazione e della nscita della nuova capitale Brasilia. in Brasile fu eletto un presidente, Juscelino Kubitschek de Oliveira, di sinistra e di origine in parte ROM. prima dei moltissimi dittatori successivamente a capo del Brasile.
Te lo ho detto che mi metti o hai messo vid che m interessano Questo sulla moa citta ' e stupendo Quasi nessuno anche torinese sapeva di questa storia quando vivevo ancora in Italia Ciao Fratello Manu LA
Conoscevo la storia, ma non i numeri. D'altra parte certe pagine della nostra Storia sono volutamente omesse, per non danneggiare... non so nemmeno io quale immagine! Tutto ciò mi ricorda una vicenda molto più recente, ma molto più oscura, ed altrettanto taciuta, quali i moti di Reggio Calabria del 1970. Sarebbe interessante una pillola in merito.
Grazie Gioele, non conoscevo affatto. Ma ti prego non dare ai francesi meriti che non hanno , gli abbiamo dato Nizza e la Savoia, ci hanno rubato la Corsica e mollati sul più bello. Ha fatto di più la Germania a cui dobbiamo dire grazie per il Veneto e Venezia
Ma infatti non gli demmo Nizza e Savoia dopo la vittoria in Lombardia, ma per avere il nulla osta ai plebisciti sulla annessione in Emilia e Toscana. Sicuramente Napoleone 3° ci considerava uno stato satellite, ma non dimentichiamo che a Solferino sono caduti 10.000 francesi. Proprio da questa sanguinosa battaglia Henry Dunant ebbe l'idea di costituire la Croce Rossa.
Perdonatemi, ma quando ho letto il titolo ho pensato alla strage organizzata da Pietro Brandimarte nel "22. Errore mio, comunque ottimo servizio come sempre
Sapevo che ci fossero state manifestazioni a Torino contro il trasferimento della capitale (e sotto sotto ancora oggi alcuni piemontesi lo contestano), ma non sapevo ci fossero stati dei morti. Quando hai nominato La Marmora ed i suoi metodi brutali nel gestire le manifestazioni la mia mente è andata al Sacco di Genova del 1849, ci farai mai una pillola?
No, non conoscevo il bilancio gravissimo delle proteste. Non mi meraviglio per nulla che la storiografia ufficiale insegnata a scuola "glissi" su alcune vicende: basta vedere come viene trattato il brigantaggio e le vere e proprie menzogne sull ' annessione del sud Italia, su come venne condotta e le conseguenze
Si, purtroppo è un argomento su cui è difficile trovare chi ne parli seriamente. Si passa dal glissare sugli eventi fingendo che sia tutti andato bene, ai deliri di gente come Pino Aprile e i suoi neonorbonici che si inventano stupidaggini parlando di "genocidio" e altre scemenze simili
@@laBibliotecadiAlessandria be', genocidio.... Cala, cala.... È vero comunque che il sud venne trattato non come annessione " alla pari", ma come terra di conquista. Non mi pare casuale che l'emigrazione cominciò dopo la creazione dello stato unitario. Non sarebbe male approfondire questo ulteriore aspetto in una bella serie di pillole
Torino è così, non ha memoria e non serba rancore. Credo che in qualsiasi altra parte d’Italia nel momento in cui il re lasciò Torino avrebbero dato fuoco a tutte le residenze reali.
Nel corso del video c'è un errore. Parli di Austria Ungheria, ma fino al 1867 e alla guerra austro-prussiana (per noi Terza Guerra di Indipendenza) a all'Ausgleich si parla ancora di impero asburgico. Comunque la capitale non fu spostata a Napoli perché la città era così importante e bene attrezzata per divenire capitale (dopotutto, lo era stata fino a pochi anni prima) che sarebbe stato difficile poi abbandonarla per Roma, che all'epoca era assai più piccola. Sarebbe un interessante ucronia ipotizzare a come avrebbe potuto evolversi la storia di Italia se la capitale fosse stata portata a Napoli, e quindi lo Stato fosse stato più presente al Meridione. Comunque, piaccia o non piaccia, in Italia città dotate di un simbolismo potente come quello di Roma non ce ne sono. Comunque una tragica catena di eventi innescata da incompetenza, fatalità e sottovalutazione più che da una deliberata politica di violenza da parte delle istituzioni.
In realtà non fu spostata a Napoli perché considerata troppo lontana dal cuore produttivo del paese e, in assenza del Lazio, troppo mal collegata al nord Italia. Inoltre vi erano ancora ribellioni al sud
@@laBibliotecadiAlessandria oddio, nemmeno un mese fa sono sceso da Milano a Napoli con il treno ad Alta Velocità (boh), che ha accumulato 1 ora e mezzo di ritardo all'arrivo. Non è che le cose siano migliorate di molto 🤣🤣
@@laBibliotecadiAlessandria in qualche misura, avvicinare il centro delle istituzioni al sud avrebbe forse aiutato a reprimere maggiormente le rivolte (avvicinando i centri di comando e permettendo una maggiore comprensione delle esigenze del territorio). Comunque, non se ne è fatto nulla, quindi questione sterile.
Federico Apicella..."più che da una deliberata politica di violenza da parte delle istituzioni"...Ecco...la plebaglia come la controlli...se non gli spari addosso?!...Se non ricordo male,poco prima dell'anno 1900 tale... Bava Beccaris, fu insignito da "sar" (qui e' d'obbligo il minuscolo) di uno dei tanti "guinzagli" che i savoiardi dispensavano,quale inconfutabile prova di estrema fedeltà...ovviamente alle carogne che pedissequamente eseguivano l'ufficialmente:"non detto"...Però,però ..."non tutte le ciambelle riescono col buco"...poiche' una nemesi pianificatrice pose rimedio per il tramite di tale Gaetano Bresci...la cui memoria e' nel cippo marmoreo delle cave di Carrara; giustamente per ricordare i nauseabondi stomachevoli "savoiardi" miasmi... i cui effluvi a tutt'oggi permangono su questo sventurato Paese.
Ciao Heikudo, scusa il ritardo ma vedo il video solo ora. Volevo chiederti una cosa ? Pensi che nel 1870 fare Roma capitale sia stata una buona idea? Ti dico come la penso io. Premetto che il commento è lungo. Premetto che le mie argomentazioni non vogliono risultare un insulto ai romani o alla loro città...Ora, per me porre Roma come capitale d'Italia nel 1870 è stato l'errore più grande che si potesse fare. I difensori dello status quo essenzialmente hanno come argomentazioni più o meno le stesse espresse da Cavour . Ovvero: Roma deve essere capitale perché era la capitale dell'impero di Roma e per il suo prestigio/ patrimonio culturale. Smontiamole entrambi. 1) Roma non era la capitale di un impero italiano ma di un Impero conquistato da una città. Il paragone è quindi una grossissima forzatura. Inoltre dai tempi dei Cesari erano passati secoli nel quale Roma era diventata la capitale di uno stato teocratico che aveva ammantato di un aspetto religioso la già nota universalità simbolica di Roma. Universalità e stato nazionale vanno in direzioni opposte 2) Sul patrimonio culturale non si discute , ma esso non basta a fare di una città una capitale. E qui dobbiamo aprire una disamina su come si presentava Roma nel 1870. Credo che non occorra essere dei laureati in storia per riconoscere che la città fosse totalmente impreparata . Mancavano le strutture burocratiche necessarie a uno stato moderno, le infrastrutture , la vera e propria forma mentis di gruppo che ti permette di "partorire una classe dirigente. Ciò che per per noi oggi è il centro di Roma a quei tempi era Roma..non male è ? l'economia era interamente agricola, di industrie non se parlava (almeno al sud qualcosa c'era) , i baroni e nobili che riempivano la corte pontificia vivevano di rendita conducendo una vita dedita al parassitismo (il marchese del grillo è molto più storico di quanto si pensi), anche Cavour era un nobile con i terreni ma spese cifre enormi nel loro sviluppo agricolo, non si accontentava della rendita. La stessa Corte Pontificia rappresentava un problema in termini di organizzazione. Lo stato Pontificio non poteva fare bancarotta perché aveva ha disposizione i fondi della Curia, ergo i papi non necessitavano di sviluppare la loro capitale come i Capetingi hanno fatto con Parigi, i Savoia con Torino, gli Asburgo con Vienna ecc..i grandi cantieri del 500 e 600 cosa hanno costruito? Chiese. ciò ha generato nella popolazione una mentalità fondamentalmente poco imprenditoriale. Ancora oggi Roma è una città di prelati, turisti, camerieri, albergatori ecc...ma l'industria è scarsa, la finanza quasi inesistente. Gli stessi turisti da secoli lodano Roma per le sue bellezze artistiche PASSATE non certo per la qualità dei servizi.. e noi sappiamo benissimo perché. I più riottosi insisteranno sul prestigio di Roma come capitale religiosa, anche qui si assiste al bieco tentativo di difendere il paesello. Roma è capitale di una religione con aspirazioni universalistiche, non è la sede di una chiesa di Stato come Londra per l'anglicanesimo. Si potrebbe ancora insistere che Roma è più famosa all'estero di Milano, Torino, Napoli ecc.. ma all'estero quali città italiane associano alle parole "lavoro, efficienza, sviluppo ecc.." Roma? Dai , non scherziamo. Era meglio lasciarla a Torino come i Tedeschi che l'hanno lasciata a Berlino, la capitale dello stato che ha unificato la Germania . D'altronde se i tedeschi avvessero seguito le argomentazioni dei difensori di Roma avrebbero dovuto scegiere Aquisgrana o Wittemberg. Spero di essere stato esaustivo.
Il problema è che le alternative erano poche. Torino troppo decentrata come Palermo. Milano troppo vicina al confine con l'Austria, come Bologna. Firenze forse troppo piccola e Napoli mal collegata con la parte più ricca del paese. Credo che Roma fosse l'unica, inoltre, che poteva mettere d'accordo tutti, nel senso che nessuna delle città si sarebbe considerata superiore
@@laBibliotecadiAlessandria Parigi, Londa, Berlino, Mosca ecc.. non sono particolarmente centrate eppure...l'unico paese che ha spostato la capitale per questi di centramento (prima di noi) è la Spagna asburgica, il paese europeo più inefficiente di sempre e che ha trascinato con se la Lombardia e il Meridione.
Parigi era centrata nei domini diretti dei Re di Francia quando lo divenne, oltre ad essere la città più importante. Berlino era al centro dei domini prussiani prima che unificassero la Germania e rimase capitale anche perché l'impero tedesco era una Federazione in cui sopravvissero gli altri regni. Londra è la città più importante d'Inghilterra da 2 millenni. Inoltre un conto è avere una città decentrata in un paese pianeggiante e ben collegato, un altro avere una città come Torino in un paese prevalentemente montuoso, col rischio che, per mandare informazioni al sud, servissero giorni e giorni
Torino è bellissima e piazza castello super bellissima, in quella occasione Vittorio Emanuele si merito' il titolo di "Re Galantuomo". Anche se Torino è bellissima Il mio cuore però batte sopratto per la reggia di Venaria. Qualcuno saprebbe dirmi il modo più spiccio di arrivarci (venendo in treno) ? L' ultima volta ero sceso mi pare a porta Susa ma poi il viaggio mi sembrò interminabile.
Napoleone III difendeva il Papa non certo per motivi religiosi! I motivi erano squisitamente politici: avere la capitale italiana a Roma significava l'Italia al centro del Mediterraneo, mettendo forse in ombra la Francia. Per questo la capitale non venne portata ad esempio a Napoli, chiave del Mediterraneo!
Non venne portata a Napoli perché era un città collegata malissimo col resto della penisola. Napoleone III difendeva Roma perché aveva bisogno dei cattolici per reggere il suo trono in Francia
Non è che si sono fatti seppellire: fu un'idea di Crispi quella di seppellire al Pantheon Vittorio Emanuele II (che non amava Roma e avrebbe preferito restare a Torino). Di conseguenza, stabilito il precedente, vi fu seppellito anche Umberto I. E ci sarebbero finiti anche i suoi successori, ma poi la Storia è andata com'è andata.
Un po' come lo spostamento da capoluogo calabrese da Reggio a Catanzaro negli anni settanta. Ciccio Franco ed i suoi "boia chi molla" Un suggerimento....
Da Wikipedia : "Un documento del 9 febbraio 1866 dell'archivio storico del Ministero degli Esteri (allegato a una comunicazione del console italiano di Montevideo del 13 febbraio) riporta che Giacomo Ramò, capitano dell'imbarcazione Emilia, dichiarò di aver trasportato da Genova a Buenos Aires 138 arruolati per il governo argentino consegnatigli da guardie di sicurezza il 14 e 16 ottobre 1865; per i 72 imbarcati il 14 ottobre gli sarebbe stato indicato che «facevano parte della sommossa di Torino del 21 e 22 settembre e che porzioni venivano estratti dalle carceri di Sant'Andrea di Genova».[73] Non si hanno però riscontri di queste affermazioni da altre fonti." Se non sbaglio anche la rivista Torino Storia aveva citato delle fonti che ricordavano che diversi arrestati durante i moti in realtà fossero stati deportati in Argentina. La stessa affermazione l'ho trovata in www.piemonteis.org/?p=2485 dove si cita : Massimo Novelli nel suo libro “I fantasmi dei Savoia” (Torino, 2012) ha ricostruito un episodio collegato alle dimostrazioni del settembre 1864, emerso soltanto per caso quando il ricercatore romano Marco Fano ha ritrovato la relativa documentazione, agli inizi del 2000, negli archivi del ministero degli esteri. Diversi dimostranti arrestati nel settembre 1864 e detenuti a Torino e a Genova, malgrado che il re Vittorio Emanuele II avesse concesso l’amnistia, vennero deportati e arruolati a forza nell’esercito argentino tra il gennaio e il febbraio del 1866. Al tempo era in corso una feroce guerra da parte di Argentina, Brasile e Uruguay coalizzati contro il minuscolo stato del Paraguay. Studiando questo conflitto, il ricercatore Marco Fano ha trovato una lettera, spedita dal console italiano di Montevideo al generale Lamarmora, presidente del consiglio e ministro degli esteri nella capitale Firenze, per segnalargli che il comandante del brigantino genovese “Emilia” aveva ammesso di aver trasportato 138 prigionieri italiani deportati per essere arruolati a forza in Argentina: di questi 72 erano dimostranti arrestati a Torino nel settembre 1864. Di loro non si seppe più nulla e quasi di certo morirono nella guerra contro il Paraguay.
storia molto interessante se ne dovrebbe parlare di più su questo avvenimento certo mandare gli allievi carabinieri in esperti entrati in scuola di addestramento e mandarli in quella situazione ciò qualche dubbio. ciaooooo
Napoli era più adatta, essendo stata Capitale fino a pochi anni prima dell'unico vero Regno in Italia (gli altri erano Ducati, Granducati, Viceregni o Repubbliche).
@@maricaquarta7450 Secondo me in realtà i Savoia ci avevano fatto un pensierino, a Napoli🙂 invece di Firenze. Ma alla fine si scelse l'ex Capitale granducale perché sarebbero stato difficilissimo (dopo) abbandonare Napoli per Roma, all'epoca molto più piccola e provinciale dell'ex capitale dei Borbone.
Il problema di Napoli era che, senza il Lazio, era mal collegata ai centri produttivi principali del paese, nonché l'instabilità ancora presente al sud
Ma Bologna no? Ê una delle città più belle e antiche d'Italia, anche allora era un nodo stradale importante, facilmente difendibile perché non vicino ai confini dell'epoca, unico problema credo facesse ancora parte dello stato pontificio, ma non ricordo bene. Comunque forse ê stato meglio così, Bologna è rimasta un piccolo gioiellino incastonato nella nostra bellissima Italia.
@@antonellaromano.... E non dimenticare il "bicerin" nel bar storico con arredi originali del 700! Altro bar storico in via Po, appena all'inizio di piazza Vittorio, a sinistra venendo dall'Università: è il bar Elena frequentato da Cesare Pavese e tutti gli intellettuali, letterati, poeti e docenti del periodo
ciao Gioele mi piacerebbe che tu parlassi dei c.d. sommergibili oceanici della marina italiana durante la II GM con base a Bordeaux e specialmebte diq uello, unico, che prestò servizio sia sotto la marina italiana che tedesca ed infine giapponese. ciao e grazie it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Torelli_(sommergibile)
@@laBibliotecadiAlessandria non è per fare pubblicità, si dovrebbe tovare anche in prestito. queto libro oggi è un poco datato, ma il periodo della II GM e della sfortunata ma coraggiosa epopea dei c.d. sommergibili oceanici italiani, cpmpresi quello che servirono tutte e 3 le potenze dell'asse, è ben raccontata.
![943- La stagione delle bombe e dei rapimenti in Germania [Pillole di Storia]](http://i.ytimg.com/vi/FyZOZ9g9cJo/mqdefault.jpg)
![943- La stagione delle bombe e dei rapimenti in Germania [Pillole di Storia]](/img/tr.png)
Con questi presupposti non c'è da meravigliarsi di come abbiano gestito le cose al sud.
Una storia totalmente sconosciuta. Sapevo delle proteste ma non della carneficina accaduta. Un'altra storia "sconveniente" da raccontare nelle scuole. Grazie Gioele!
Finalmente se ne parla chiaramente. Bravissimo. Appassionata di storia non posso che applaudire a pillole come questa. Grazie infinite.
Caro Gioele, cari amici del Canale.
Raramente commento ma questa volta mi tocca, perché punto sul vivo voglio aggiungere a questa storia una gustosa appendice che, se va bene, è ancor più sconosciuta ma, senz'altro, è ben più divertente.
Mia nonna Teresa, classe 1903, ebbe un giovane prozio tra le vittime dei moti settembrini del 1864. Va da se che, nella sua famiglia, quelle vicende pur ormai lontane, fossero ricordate con dolore; dolore acuito dall'incrollabile fede monarchica che ne permeava gli animi rendendo quella perdita un tradimento prima che un lutto.
Venne l'anno 1978 o 79, sinceramente ero un bambino e non lo ricordo. Sui tavoli della Commissione Toponomastica torinese piombò una di quelle estemporanee proposte delle quali mai bene si comprende il senso ma che ancor oggi trovano uguali e ancor oggi creano scompiglio e protesta per poi svanire nel nulla da cui erano venute. Sta di fatto che sui quotidiani del tempo comparve la notizia che si pensava d'intitolare l'appendice di Piazza Maria Teresa dove troneggia il monumento in memoria di Guglielmo Pepe, nientemeno che al famigerato Marco Minghetti... giammai!
Pur essendo i social ben là da venire, il malcontento montò e, in un modo o nell'altro, la protesta prese corpo. Era una soleggiata ma fredda giornata marzolina e mia nonna, pur acciaccata e in vista degli ottant'anni, che da casa ormai usciva solo per andare a trovare le sue sorelle o per andare a messa, mollate le pantofole indossò le scarpette di vernice, il cappotto buono, il cappellino, la stola di visone ed ingiunse a suo figlio nonché mio padre di accompagnarla fin in Piazza Maria Teresa dov'era previsto il sit-in. Anni complicati quelli a Torino... anni di piombo e di sangue, dove i morti si contavano a decine ed erano morti ammazzati attuali, non di cent'anni prima. L'Alfa di papà accostò dalle parti di Via della Rocca e fece scendere nonna che sedeva davanti, poi me che ero sul sedile posteriore. Mentre lui parcheggiava, nonna mi prese per mano e ci dirigemmo verso lo slargo incriminato. Lo spiegamento di sicurezza, manco a dirlo visti i tempi, era imponente. Carabinieri, Polizia, perfino i blindati a vegliare su quei facinorosi che sicuramente potevano dare problemi... che sicuramente potevano ricreare, ad un secolo di distanza, sanguinosi disordini com'era capitato ai tempi di Minghetti. E il gruppo infine si radunò... un pericoloso drappello dell'agit-prop composto da... composto da qualche decina di vecchi e vecchiette in tenuta da festa com'era mia nonna... alcuni, a parer mio, risalenti all'epoca stessa dei fatti di Piazza San Carlo! Esilarante... eran più le forze dell'ordine che non i manifestanti!
Il giorno dopo non si può neppur dire che l'eco delle proteste si fosse già spento, che per spegnersi avrebbe prima dovuto accendersi. Sta comunque di fatto che ancor oggi a Torino, verificare per credere, non esistono strade, piazze, scuole o aiuole spartitraffico che siano intitolate a Marco Minghetti. L'appendice di Piazza Maria Teresa è tutt'oggi parte della piazza stessa e non vive di vita propria. A me piace pensare che questo sia merito di mia Nonna Teresa e degli altri ottuagenari manifestanti che, bardati a festa, vollero sfidare il "potere insensibile" avendola vinta!
Per amor di cronaca mia nonna rimase, nonostante tutto, irriducibilmente monarchica, tant'è che l'ultima sua uscita ufficiale fu nel 1983 per andare in autobus ad Altacomba, al funerale del povero Umberto II e, ça va sans dire, la mia mano era stretta nella sua.
Signor Japo, anche il suo bellissimo racconto è Storia. Fossero così partecipi gli italiani di oggi!
Grazie mille per questo racconto
Davvero meraviglioso questo ricordo così ben descritto che sembra di vederlo. Bella tempra la nonna, deve averle trasmesso molto❤
Lo ripeterò finché avrò fiato: i nonni sono patrimonio dell'umanità 💜💜💜 Grazie per aver condiviso questo ricordo, si percepisce, attraverso le sue parole, il grande amore che vi ha legati e la tempra d'acciaio di questa fantastica nonna 💜
Ho avuto l'immenso privilegio di crescere con i miei nonni e con ben 2 bisnonne, e i loro racconti erano un appuntamento fisso, fondamentale e a dir poco prezioso... Mi pento di essere stata troppo giovane e di non aver registrato quei racconti per farne un piccolo libro di storia attraverso gli occhi della mia famiglia... 😕💜
Sono piemontese, anche se di confine, Novi Ligure. Conoscevo questa storia: sono insegnante nel CPIA della mia città e insegno anche storia. racconto sempre di questi episodi quando parlo dell'unità d'Italia. questo perché si dice che alcuni degli arrestati durante questi scontri siano poi stati deportati in Argentina e forzatamente costretti a combatterenella cosiddetta guerra della triplice alleanza. Un modo per Attirare l'attenzione la curiosità dei miei studenti latino-americani e far capire che la storia era già " globale " allora.
Adoro Novi ligure ❤❤❤ ci ho passato tanto tempo per lavoro... un saluto.
Essendo un forte appassionato di storia, conoscevo già l'accaduto e provo veramente molto piacere nel sentirne parlare su su di una piattaforma di ampio spettro. E si, Torino è una città bellissima e ci dovrò tornare per farle un'altra doverosa visita.
Conoscevo parzialmente tutta la storia, ma questa pillola raccontata da te ha ampliato notevolmente la mia conoscenza.
Grazie
Come disse Roberto Minutolo (aka il Barbero), "ferita ancora aperta"
Mi piace quando una storia ha qualcosa di ancora visibile, un muro bucherellato, un paesaggio immutato che si vede da una trincea oggi come all’epoca del conflitto,ecc….
Storia poco conosciuta che hai fatto bene a raccontare e rende l’idea di come fosse la politica in un’epoca non molto lontana da noi e poco non raccontata ma poco “spiegata bene”.
Più ascolto le tue pillole e più mi rendo conto di quanto è bella la mostra Italia e di quanta storia è ricca, ogni città ha al suo interno una, dieci, mille, storie che andrebbero ascoltate.
Abbiamo tanti di quei monumenti che se una persona decidesse di vederli tutti, probabilmente avrebbe bisogno di due vite.
Facciamoci venire voglia di farlo, va bene andare all'estero, ma ancora meglio è conoscere a amare il proprio paese!
Grazie Gioele per il grande contributo che ci dai.
Verissimo, ogni pezzo d'Italia avrebbe storie per anni di pillole
interessante, prima o poi potresti raccontare anche quello che successe a Reggio Calabria per la scelta della sede della regione Calabria nel 1971, ci sono parallelismi ma ovviamente anche tanteanche differenze
Comunque non credo che a metà 800 fosse così comune istituire delle commissioni di inchiesta per indagare le forze dell'ordine nella repressione di una manifestazione. Dicono sempre che l'Italia fosse più arretrata rispetto alle altre potenze, però delle volte accadeva queste cose che a me un pochino fanno ripensare su quel luogo comume
Concordo con lei, perché sui libri di storia, questo che è stato descritto molto bene, non è trattato in modo corretto e consono. Un grazie come al solito. ❤❤❤❤
Grazie infinite di questo video. Io sono Torinese da generazioni e sapevo delle proteste ma non della strage. Colpevoli tutti impuniti, per iniziare bene a governare l' Italia. Mah! I miei antenati l'hanno fatta e io me la devo tenere. Grazie per l'apprezzamento su Torino, meravigliosa, si'.
Non conoscevo nulla di questo eventi. Grazie per averli raccontati ❤❤❤
Venite a vedere la città e soprattutto il nostro favoloso Museo Egizio, il secondo al mondo dopo quello del Cairo. No, doc, sapevo delle proteste ma non dei morti.
Complimenti. Di questi tragici eventi non ricordo di aver mai sentito parlare
A proposito di pagine brutte sarebbe il caso di raccontare la strage durante i moti di Milano perpetrata dal regio esercito comandato dal Generale Fiorenzo Bava Beccaris che grazie al sangue degli 80 morti ebbe il titolo di grande ufficiale dell'Ordine militare di Savoia e lo scranno senatoriale a Palazzo Madama.
Conosco la fama di Bava Beccaris grazie al racconto del mio nonno materno, Dante, cavaliere di Vittorio Veneto. Uno scranno, mi disse, grondante sangue innocente😢
Confermo quello che hai detto di Torino, ci sono andata con l'avis del mio paese, non mi aspettavo nulla di che invece ho scoperto una citta meravigliosa
È vero, Torino è una bellissima città. Non conoscevo la storia di questo massacro.
Pillola molto interessante. Sono di Torino ma ammetto che, pur essendo appassionato di storia e con studi storici, ho scoperto questo avvenimento solo poco tempo fa, per essere capitato su un sito ad esso dedicato e per un articolo del Prof. Barbero che era linkato nel sito. In effetti di alcuni avvenimenti storici si parla proprio poco, meno male ci siete voi a "svegliare" la memoria.
mi sembra di ricordare che questo episodio era riportato in maniera dettagliata nella monumentale "storia d'italia"di montanelli e gervaso...un opera che si fa apprazzare, secondo me perche' ben curata,ricca di detagli e anche spesso divertente nella dialettica...
Pur avendola letta tutta con molto piacere anni fa, devo però riconoscere che è anche piena di inesattezze
...si mi scuso per gli errori nei commenti ho le dita grosse e ha volte sbaglio lettera...
@@laBibliotecadiAlessandria e' possibile,non sono uno storico...pero' mi e' piaciuta...😉
Sicuramente è una bellissima lettura, scritta benissimo
Fa impressione come nello stesso periodo avvennero i disordini di new york, dove anche li il governo centrale non badò molto ad andare per il sottile, almeno come appare nel bel film "gangs of new york"
Nel romanzo "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa, il protagonista, principe di Salina, definiva Torino "la piccola capitale fuori mano"!
Non sapevo fossimo concittadini 😻💜
Sapevo qualcosa degli scontri, ma tu hai reso giustizia alla storia, come sempre, in modo egregio!
Mi unisco all'invito: fatevi un giro a Torino, perché è di una bellezza senza tempo 💜 Prendete un autobus di linea, sedetevi dal lato del finestrino, e fatevi tutto il viaggio da capolinea a capolinea col naso incollato al vetro... Scoprirete angoli e scorci e prospettive e magia che nessun tour è capace di rendere 💜
Io sono nata e cresciuta qui, eppure qualche volta faccio proprio così, e ogni volta, al capolinea successivo, sono ancora un po' più innamorata della mia città 🙃💜
❤️❤️
Porta palazzo, corso g. Cesare, via nizza e molto altro, non chiamerei bellezza - - vada in Austria, svizzera, part germania, Budapest e molti altri luoghi vedra cosa e bellezza
@@rob5197 sono molto dispiaciuta per lei, se crede che la trascuratezza di alcune zone sia una questione solo nostra, perché le assicuro che ho visto alcune delle città più belle del mondo, e basta uscire dalla zona più turistica, per trovare vicoli degni di un horror e zone dove non avrei voluto girare di notte. Ma la bellezza è qualcosa che non tutti sanno cogliere, vive nei dettagli, nelle emozioni, in piccoli istanti perfetti, e Torino ne è piena ovunque, anche nelle zone che lei disprezza tanto. 🙃
Mi permetto un piccolo suggerimento... Provi a cambiare prospettiva, vedrà che scoprirà cos'è la vera bellezza 🙃
Peraltro a Porta Palazzo, il mercato è qualcosa di meraviglioso
@@laBibliotecadiAlessandria esatto! Lo stesso mercato ha una struttura incredibile, e i palazzi che circondano la piazza nascondono delle vere e proprie perle, secondo me 💜
Ovviamente potremmo scrivere un intero trattato su ciò che sarebbe opportuno sistemare, pulire, migliorare, restaurare, ecc., ma la bellezza resta, anche quando sfiorisce un po' 🙃💜
Comunque abbiamo capito che la teoria degli oppsti estremismi è nata quel giorno a Torino, se no come si spiega : un colpo sparato dell'estrema dx e uno dell'estrema sx della piazza.Non conoscevo questo episodio così cruento nella storia di Torino.
Fai bene a raccontare "le pagine brutte" della nostra storia, il potere arrogante preferisce le schiopettate al dialogo e la poca memoria sia della gente che il pressapochismo (ad arte) di chi scrive la storia fa sì che, l'oblio scenda sulle povere vittime......😕Grazie Giò ❤
Altre pagine brutte furono scritte in Calabria quando fu designata Catanzaro quale capoluogo di regione, i morti non furono tanti, ma gli scontri durarono ben 7 mesi. Consiglio di cercare Moti di Reggio e leggere attentamente.
Per il resto, purtroppo, quando fu trovato un accordo, furono spesso tanti soldi senza alcun risultato.
I carabinieri sempre fedeli al potere reale e repubblicano poi. Mai, anche ora, dalla parte del popolo e dei lavoratori: ricordiamolo sempre al di là della retorica!
Ciao Gioele buon fine settimana. Video interessantissimo 👍👍👍grazie per il tuo impegno
Torino da secoli ormai viveva dello status di capitale, di burocrazia; spostare altrove la capitale poteva voler dire la morte economica della città, con l'emigrazione dei ministeri e degli altri uffici statali.
Queste le ragioni profonde dei disordini.
Proprio la settimana scorsa sono stato a Torino e ho visto per caso, con sorpresa, la targa in piazza San Carlo. Non avrei mai immaginato una tragedia del genere per un errore che forze dell'ordine
Ti ascolterei per ore! Grazie per queste preziosissime pillole di storia.
Io c'ero stato a Torino un paio di volte, la prima durante la scuola allievi carabinieri come membro della banda alla Cernaia. Dopo aver iniziato la scuola a Fossano visto che stavo studiando musica mi avevano "arruolato" nella banda fino alla fine del corso, per poi spedirmi in Trentino! 😁
Storie dimenticate quindi a scuola non se ne parla... sconosciuta per me questa vicenda se non fosse per Gioele 😊 complimenti vivissimi. Rimanendo in tema è quello che successe qui a Reggio Calabria quando venne portato il capoluogo di regione a Catanzaro. Proteste e scontri che portarono ad un compromesso cioè 2 sedi Regionali una per il consiglio e una per la giunta!
😊❤😊❤😊❤Ciao Mik😁👋
@@antonellaromano ciao Antonella 👋 👋
Storia ben raccontata.
Buongiorno Gioele, scusa l'off-topic, ma potresti fare una puntata sui moti di Reggio? Se ne è sempre parlato pochissimo, ma chi li ha vissuti dice sempre che fu una vera e propria "guerra civile" ( volutamente virgolettato). Grazie.
Il risorgimento mi piace sempre sempre, non perché vi sono nato e ci vivo Roma è la città che più merita di essere capitale, anche se mi pare che se fosse stata fatta Napoli al posto di Firenze , nel interegno prima della presa di Roma, non credo che Napoli avesse rinunciato al suo titolo e lo stesso mi pare lo disse anche il Re Vittorio Emanuele, Bravo come sempre Gioele, ormai per me è un appuntamento fisso l'ascolto della pillola di storia❤
In V liceo il prof ci disse k il trasferimento della capitale non era stato indolore. Faceva riferimento però a dei suicidi dovuti alla disoccupazione causa il venir meno degli uffici ministeriali,dove lavorava tanta gente.
Mai conosciuta questa storia, forse essendo originario del sud conosco più che altro della strage di portella della ginestra (anzi ti consiglio un video su questo fatto di cronaca).
Torino merita, ci sono stato due volte, una con la mia fidanzata e attuale moglie abbiamo visitato molti palazzi e molti angoli caratteristici della città e uno con la mia famiglia, ma in quest'ultima solo un giorno per il museo egizio.
Sapevo delle manifestazioni ma non di una strage...ottima pillola
Ottima pillola. Purtroppo di azioni violente e massacri sui libri di storia se ne trova poca traccia per non far passare l' "unificazione" per ciò che è stata, una invasione a tutti gli effetti.
Non sapevo di questi motivi. Fai bene a parlarne.
Fu poi merito dell'allora sindaco torinese, Emanuele Luserna di Rora', di vincere il tracollo economico del trasferimento di capitale attirando e insediando industrie; iniziando la trasformazione di Torino da città di burocrati "mezzemaniche" in città di industrie.
perche non parlare anche di quello che successe il 5 Aprile 1849 a Genova? Ovvero il Sacco di Genova?Grazie Savoia grazie bersaglieri di Lamarmora
Vittorio Emanuele II a La Marmora "Mio caro generale, vi ho affidato l’affare di Genova perché siete un coraggioso. Non potevate fare di meglio e meritate ogni genere di complimenti."
I Savoia, una sciagura per tutti gli abitanti della penisola, da nord a sud
interessantissimo
Complimenti Gioele. Quante cose ci hanno tenute nascoste! Già che siamo in tema faresti anche una pillola sul massacro di Genova del 1849? So che da allora a Genova la festa annuale del bersagliere non fu più celebrata fino al 1932 (credo) quando fu ripristinata da Mussolini. La Marmora ci è sempre stato dipinto come un eroe, ma ho qualche dubbio. Su wikipedia è scritto che che fu lui l'autore del saccheggio, ma avevo sentito dire che si tratta di un altro La Marmora, mi sembra che fosse suo fratello, forse Alessandro.
Non ci posso credere io non sapevo del massacro di Genova di Torino... Da meridionale son scioccato in pratica hanno massacrato l'Italia intera da nord a sud
Questa storia la conoscevo, Gioele.
La gente dice che la scelta migliore per la capitale d'Italia sia Roma oppure Napoli e Firenze ma noi tutti sappiamo che la scelta migliore sarebbe stata Ravenna XD.
😸😸😸
È piccolina e all'epoca avrà avuto 15-20000 abitanti . ( sono di Ravenna, e mi basta che sia stata capitale romana )
@@simonebaruzzi156 era una battuta
@@soul-wh3we ad un ravennate sarebbe sembrata una opzione plausibile . di sicuro più che Firenze .
che storia incredibile.
Interessante e ben raccontato. Perdonato il fuori fuoco e i due pezzetti di tabacco (?) sulla telecamera 🙂
Tabacco?
Scusa la pedanteria. La baionetta si "inasta", tramite l'apposito "innesto". Pertanto, quando si parla di predisporre la baionetta per l'assalto, si deve correttamente dire che la baionetta viene "inastata".
Veramente ho sempre sentito"baionetta in canna".
@@dariogentile8669 si impara sempre qualcosa di nuovo😏
Sapevo delle proteste e delle vittime. Ce le raccontò la guida turistica a Maggio 2011 quando venimmo a Torino per il Raduno Nazionale dei Bersaglieri in occasione del 150° dell'Unità Nazionale.
Anche nel 2017 è successa una tragedia a piazza San Carlo.
Roma la si volle capitale perché, si disse, era l'unica città italiana ad avere un passato davvero nazionale, e non esclusivamente municipale o al più regionale
Francamente cittá come Napoli, Firenze e la stessa Roma erano più appetibili, Napoli in particolare.
bravo
Delle proteste SI..dei morti NO
Un altro accadimento storico poco ricordato, ma, abbastanza importante è la cosiddetta "Rivolta di Ancona" meglio conosciuta come Rivolta dei Bersaglieri, avvenuta nel 1920.
Ne ho già parlato nella pillola di storia 889
@@laBibliotecadiAlessandria Vero! All'epoca l'avevo veduta, ma, la memoria non mi ha aiutato in questo frangente hahahahahahahah
Io sono di Torino e non ne avevo mai sentito parlare prima!
mi piacerebbe anche che tu èarlassi della situazione politica del Brasile negli anni 50 e 60 e della pianificazione e della nscita della nuova capitale Brasilia. in Brasile fu eletto un presidente, Juscelino Kubitschek de Oliveira, di sinistra e di origine in parte ROM. prima dei moltissimi dittatori successivamente a capo del Brasile.
Socc'mel doveva essere bülogna la capitale , siamo stati noi a creare la prima università in Occidente 😁
Segnò in modo definitivo il distacco dei torinesi dalla famiglia reale, consegnando la città ad un'altra famiglia.
Te lo ho detto che mi metti o hai messo vid che m interessano Questo sulla moa citta ' e stupendo Quasi nessuno anche torinese sapeva di questa storia quando vivevo ancora in Italia Ciao Fratello Manu LA
Conoscevo la storia, ma non i numeri. D'altra parte certe pagine della nostra Storia sono volutamente omesse, per non danneggiare... non so nemmeno io quale immagine! Tutto ciò mi ricorda una vicenda molto più recente, ma molto più oscura, ed altrettanto taciuta, quali i moti di Reggio Calabria del 1970. Sarebbe interessante una pillola in merito.
Ammetto di non aver mai sentito parlare dei morti ma solo delle proteste...eppure non furono pochi!
Grazie Gioele, non conoscevo affatto. Ma ti prego non dare ai francesi meriti che non hanno , gli abbiamo dato Nizza e la Savoia, ci hanno rubato la Corsica e mollati sul più bello. Ha fatto di più la Germania a cui dobbiamo dire grazie per il Veneto e Venezia
Beh però è vero che senza le truppe francesi l'unità d'Italia sarebbe stato un miraggio
Ma infatti non gli demmo Nizza e Savoia dopo la vittoria in Lombardia, ma per avere il nulla osta ai plebisciti sulla annessione in Emilia e Toscana. Sicuramente Napoleone 3° ci considerava uno stato satellite, ma non dimentichiamo che a Solferino sono caduti 10.000 francesi. Proprio da questa sanguinosa battaglia Henry Dunant ebbe l'idea di costituire la Croce Rossa.
Sono serviti più i contatti con la massoneria inglese, in realtà.
Perdonatemi, ma quando ho letto il titolo ho pensato alla strage organizzata da Pietro Brandimarte nel "22.
Errore mio, comunque ottimo servizio come sempre
Senza gli eserciti stranieri l'Italia si sarebbe fermata al Ticino.
Sapevo che ci fossero state manifestazioni a Torino contro il trasferimento della capitale (e sotto sotto ancora oggi alcuni piemontesi lo contestano), ma non sapevo ci fossero stati dei morti. Quando hai nominato La Marmora ed i suoi metodi brutali nel gestire le manifestazioni la mia mente è andata al Sacco di Genova del 1849, ci farai mai una pillola?
È in lista da tempo da fare
@@laBibliotecadiAlessandria va bene, grazie
💔
Bellissimo video, grazie per aver raccontato questa storia, che non conoscevo.
Mi sono sempre chiesto del perché trasferire la capitale a Firenze
Perchè i savoia non hanno mai capito niente
E io che ero convinto che lo spostamento della capitale lo avessero fatto con i palloncini e lo zucchero filato
😸😸😸😸
No, non conoscevo il bilancio gravissimo delle proteste. Non mi meraviglio per nulla che la storiografia ufficiale insegnata a scuola "glissi" su alcune vicende: basta vedere come viene trattato il brigantaggio e le vere e proprie menzogne sull ' annessione del sud Italia, su come venne condotta e le conseguenze
Si, purtroppo è un argomento su cui è difficile trovare chi ne parli seriamente. Si passa dal glissare sugli eventi fingendo che sia tutti andato bene, ai deliri di gente come Pino Aprile e i suoi neonorbonici che si inventano stupidaggini parlando di "genocidio" e altre scemenze simili
@@laBibliotecadiAlessandria be', genocidio.... Cala, cala.... È vero comunque che il sud venne trattato non come annessione " alla pari", ma come terra di conquista. Non mi pare casuale che l'emigrazione cominciò dopo la creazione dello stato unitario. Non sarebbe male approfondire questo ulteriore aspetto in una bella serie di pillole
Torino è così, non ha memoria e non serba rancore. Credo che in qualsiasi altra parte d’Italia nel momento in cui il re lasciò Torino avrebbero dato fuoco a tutte le residenze reali.
Nel corso del video c'è un errore. Parli di Austria Ungheria, ma fino al 1867 e alla guerra austro-prussiana (per noi Terza Guerra di Indipendenza) a all'Ausgleich si parla ancora di impero asburgico.
Comunque la capitale non fu spostata a Napoli perché la città era così importante e bene attrezzata per divenire capitale (dopotutto, lo era stata fino a pochi anni prima) che sarebbe stato difficile poi abbandonarla per Roma, che all'epoca era assai più piccola. Sarebbe un interessante ucronia ipotizzare a come avrebbe potuto evolversi la storia di Italia se la capitale fosse stata portata a Napoli, e quindi lo Stato fosse stato più presente al Meridione.
Comunque, piaccia o non piaccia, in Italia città dotate di un simbolismo potente come quello di Roma non ce ne sono.
Comunque una tragica catena di eventi innescata da incompetenza, fatalità e sottovalutazione più che da una deliberata politica di violenza da parte delle istituzioni.
In realtà non fu spostata a Napoli perché considerata troppo lontana dal cuore produttivo del paese e, in assenza del Lazio, troppo mal collegata al nord Italia. Inoltre vi erano ancora ribellioni al sud
@@laBibliotecadiAlessandria oddio, nemmeno un mese fa sono sceso da Milano a Napoli con il treno ad Alta Velocità (boh), che ha accumulato 1 ora e mezzo di ritardo all'arrivo. Non è che le cose siano migliorate di molto 🤣🤣
😸😸😸
@@laBibliotecadiAlessandria in qualche misura, avvicinare il centro delle istituzioni al sud avrebbe forse aiutato a reprimere maggiormente le rivolte (avvicinando i centri di comando e permettendo una maggiore comprensione delle esigenze del territorio). Comunque, non se ne è fatto nulla, quindi questione sterile.
Federico Apicella..."più che da una deliberata politica di violenza da parte delle istituzioni"...Ecco...la plebaglia come la controlli...se non gli spari addosso?!...Se non ricordo male,poco prima dell'anno 1900 tale... Bava Beccaris, fu insignito da "sar" (qui e' d'obbligo il minuscolo) di uno dei tanti "guinzagli" che i savoiardi dispensavano,quale inconfutabile prova di estrema fedeltà...ovviamente alle carogne che pedissequamente eseguivano l'ufficialmente:"non detto"...Però,però ..."non tutte le ciambelle riescono col buco"...poiche' una nemesi pianificatrice pose rimedio per il tramite di tale Gaetano Bresci...la cui memoria e' nel cippo marmoreo delle cave di Carrara; giustamente per ricordare i nauseabondi stomachevoli "savoiardi" miasmi... i cui effluvi a tutt'oggi permangono su questo sventurato Paese.
Ciao Heikudo, scusa il ritardo ma vedo il video solo ora. Volevo chiederti una cosa ? Pensi che nel 1870 fare Roma capitale sia stata una buona idea? Ti dico come la penso io. Premetto che il commento è lungo.
Premetto che le mie argomentazioni non vogliono risultare un insulto ai romani o alla loro città...Ora, per me porre Roma come capitale d'Italia nel 1870 è stato l'errore più grande che si potesse fare. I difensori dello status quo essenzialmente hanno come argomentazioni più o meno le stesse espresse da Cavour . Ovvero: Roma deve essere capitale perché era la capitale dell'impero di Roma e per il suo prestigio/ patrimonio culturale. Smontiamole entrambi. 1) Roma non era la capitale di un impero italiano ma di un Impero conquistato da una città. Il paragone è quindi una grossissima forzatura. Inoltre dai tempi dei Cesari erano passati secoli nel quale Roma era diventata la capitale di uno stato teocratico che aveva ammantato di un aspetto religioso la già nota universalità simbolica di Roma. Universalità e stato nazionale vanno in direzioni opposte 2) Sul patrimonio culturale non si discute , ma esso non basta a fare di una città una capitale.
E qui dobbiamo aprire una disamina su come si presentava Roma nel 1870. Credo che non occorra essere dei laureati in storia per riconoscere che la città fosse totalmente impreparata . Mancavano le strutture burocratiche necessarie a uno stato moderno, le infrastrutture , la vera e propria forma mentis di gruppo che ti permette di "partorire una classe dirigente. Ciò che per per noi oggi è il centro di Roma a quei tempi era Roma..non male è ? l'economia era interamente agricola, di industrie non se parlava (almeno al sud qualcosa c'era) , i baroni e nobili che riempivano la corte pontificia vivevano di rendita conducendo una vita dedita al parassitismo (il marchese del grillo è molto più storico di quanto si pensi), anche Cavour era un nobile con i terreni ma spese cifre enormi nel loro sviluppo agricolo, non si accontentava della rendita. La stessa Corte Pontificia rappresentava un problema in termini di organizzazione. Lo stato Pontificio non poteva fare bancarotta perché aveva ha disposizione i fondi della Curia, ergo i papi non necessitavano di sviluppare la loro capitale come i Capetingi hanno fatto con Parigi, i Savoia con Torino, gli Asburgo con Vienna ecc..i grandi cantieri del 500 e 600 cosa hanno costruito? Chiese. ciò ha generato nella popolazione una mentalità fondamentalmente poco imprenditoriale. Ancora oggi Roma è una città di prelati, turisti, camerieri, albergatori ecc...ma l'industria è scarsa, la finanza quasi inesistente. Gli stessi turisti da secoli lodano Roma per le sue bellezze artistiche PASSATE non certo per la qualità dei servizi.. e noi sappiamo benissimo perché. I più riottosi insisteranno sul prestigio di Roma come capitale religiosa, anche qui si assiste al bieco tentativo di difendere il paesello. Roma è capitale di una religione con aspirazioni universalistiche, non è la sede di una chiesa di Stato come Londra per l'anglicanesimo. Si potrebbe ancora insistere che Roma è più famosa all'estero di Milano, Torino, Napoli ecc.. ma all'estero quali città italiane associano alle parole "lavoro, efficienza, sviluppo ecc.." Roma? Dai , non scherziamo. Era meglio lasciarla a Torino come i Tedeschi che l'hanno lasciata a Berlino, la capitale dello stato che ha unificato la Germania . D'altronde se i tedeschi avvessero seguito le argomentazioni dei difensori di Roma avrebbero dovuto scegiere Aquisgrana o Wittemberg.
Spero di essere stato esaustivo.
Il problema è che le alternative erano poche. Torino troppo decentrata come Palermo. Milano troppo vicina al confine con l'Austria, come Bologna. Firenze forse troppo piccola e Napoli mal collegata con la parte più ricca del paese.
Credo che Roma fosse l'unica, inoltre, che poteva mettere d'accordo tutti, nel senso che nessuna delle città si sarebbe considerata superiore
@@laBibliotecadiAlessandria il fattore della decentralita' è un falso problema
@@laBibliotecadiAlessandria Parigi, Londa, Berlino, Mosca ecc.. non sono particolarmente centrate eppure...l'unico paese che ha spostato la capitale per questi di centramento (prima di noi) è la Spagna asburgica, il paese europeo più inefficiente di sempre e che ha trascinato con se la Lombardia e il Meridione.
Parigi era centrata nei domini diretti dei Re di Francia quando lo divenne, oltre ad essere la città più importante. Berlino era al centro dei domini prussiani prima che unificassero la Germania e rimase capitale anche perché l'impero tedesco era una Federazione in cui sopravvissero gli altri regni. Londra è la città più importante d'Inghilterra da 2 millenni.
Inoltre un conto è avere una città decentrata in un paese pianeggiante e ben collegato, un altro avere una città come Torino in un paese prevalentemente montuoso, col rischio che, per mandare informazioni al sud, servissero giorni e giorni
"È una terapia..." deformazione professionale? 😂
Per caso hai già fatto qualche video sul brigantaggio in passato?
No, mai
😹😹notato subito pure io. 😹😹
Torino è bellissima e piazza castello super bellissima, in quella occasione Vittorio Emanuele si merito' il titolo di "Re Galantuomo". Anche se Torino è bellissima Il mio cuore però batte sopratto per la reggia di Venaria. Qualcuno saprebbe dirmi il modo più spiccio di arrivarci (venendo in treno) ? L' ultima volta ero sceso mi pare a porta Susa ma poi il viaggio mi sembrò interminabile.
Una volta c'era un pulman che partiva da Porta Nuova, ma sicuramente ora c'è di meglio
Ogni tanyo passo da Torino ma solo per mangiare il gelato da Fiorio😄😄😄
Napoleone III difendeva il Papa non certo per motivi religiosi!
I motivi erano squisitamente politici: avere la capitale italiana a Roma significava l'Italia al centro del Mediterraneo, mettendo forse in ombra la Francia.
Per questo la capitale non venne portata ad esempio a Napoli, chiave del Mediterraneo!
Non venne portata a Napoli perché era un città collegata malissimo col resto della penisola. Napoleone III difendeva Roma perché aveva bisogno dei cattolici per reggere il suo trono in Francia
@@laBibliotecadiAlessandria Già: poi per arrivarci a Napoli bisognava passare per lo Stato Pontificio e per Roma...
Infatti vittorio emanuele II e umberto I si sono fatti seppelire al pantheon di roma in terra straniera,detto tutto....
Non è che si sono fatti seppellire: fu un'idea di Crispi quella di seppellire al Pantheon Vittorio Emanuele II (che non amava Roma e avrebbe preferito restare a Torino). Di conseguenza, stabilito il precedente, vi fu seppellito anche Umberto I. E ci sarebbero finiti anche i suoi successori, ma poi la Storia è andata com'è andata.
Come i moti di Reggio Calabria.
Un po' come lo spostamento da capoluogo calabrese da Reggio a Catanzaro negli anni settanta.
Ciccio Franco ed i suoi "boia chi molla"
Un suggerimento....
I soliti metodi democratici...🥺
Da Wikipedia :
"Un documento del 9 febbraio 1866 dell'archivio storico del Ministero degli Esteri (allegato a una comunicazione del console italiano di Montevideo del 13 febbraio) riporta che Giacomo Ramò, capitano dell'imbarcazione Emilia, dichiarò di aver trasportato da Genova a Buenos Aires 138 arruolati per il governo argentino consegnatigli da guardie di sicurezza il 14 e 16 ottobre 1865; per i 72 imbarcati il 14 ottobre gli sarebbe stato indicato che «facevano parte della sommossa di Torino del 21 e 22 settembre e che porzioni venivano estratti dalle carceri di Sant'Andrea di Genova».[73] Non si hanno però riscontri di queste affermazioni da altre fonti."
Se non sbaglio anche la rivista Torino Storia aveva citato delle fonti che ricordavano che diversi arrestati durante i moti in realtà fossero stati deportati in Argentina.
La stessa affermazione l'ho trovata in www.piemonteis.org/?p=2485 dove si cita :
Massimo Novelli nel suo libro “I fantasmi dei Savoia” (Torino, 2012) ha ricostruito un episodio collegato alle dimostrazioni del settembre 1864, emerso soltanto per caso quando il ricercatore romano Marco Fano ha ritrovato la relativa documentazione, agli inizi del 2000, negli archivi del ministero degli esteri.
Diversi dimostranti arrestati nel settembre 1864 e detenuti a Torino e a Genova, malgrado che il re Vittorio Emanuele II avesse concesso l’amnistia, vennero deportati e arruolati a forza nell’esercito argentino tra il gennaio e il febbraio del 1866. Al tempo era in corso una feroce guerra da parte di Argentina, Brasile e Uruguay coalizzati contro il minuscolo stato del Paraguay.
Studiando questo conflitto, il ricercatore Marco Fano ha trovato una lettera, spedita dal console italiano di Montevideo al generale Lamarmora, presidente del consiglio e ministro degli esteri nella capitale Firenze, per segnalargli che il comandante del brigantino genovese “Emilia” aveva ammesso di aver trasportato 138 prigionieri italiani deportati per essere arruolati a forza in Argentina: di questi 72 erano dimostranti arrestati a Torino nel settembre 1864. Di loro non si seppe più nulla e quasi di certo morirono nella guerra contro il Paraguay.
storia molto interessante se ne dovrebbe parlare di più su questo avvenimento certo mandare gli allievi carabinieri in esperti entrati in scuola di addestramento e mandarli in quella situazione ciò qualche dubbio. ciaooooo
Roma per la sua storia merita il titolo di capitale d'Italia
Napoli era più adatta, essendo stata Capitale fino a pochi anni prima dell'unico vero Regno in Italia (gli altri erano Ducati, Granducati, Viceregni o Repubbliche).
@@Anpi-xx6my Sono d'accordo anche Napoli ma certamente nè Torino nè Firenze
@@maricaquarta7450 Secondo me in realtà i Savoia ci avevano fatto un pensierino, a Napoli🙂 invece di Firenze.
Ma alla fine si scelse l'ex Capitale granducale perché sarebbero stato difficilissimo (dopo) abbandonare Napoli per Roma, all'epoca molto più piccola e provinciale dell'ex capitale dei Borbone.
@@Anpi-xx6my il problema di Napoli è che ci sono troppi napoletani😊
Il problema di Napoli era che, senza il Lazio, era mal collegata ai centri produttivi principali del paese, nonché l'instabilità ancora presente al sud
Ma Bologna no? Ê una delle città più belle e antiche d'Italia, anche allora era un nodo stradale importante, facilmente difendibile perché non vicino ai confini dell'epoca, unico problema credo facesse ancora parte dello stato pontificio, ma non ricordo bene.
Comunque forse ê stato meglio così, Bologna è rimasta un piccolo gioiellino incastonato nella nostra bellissima Italia.
Non era pontificia, ma credo fosse troppo piccola e soprattutto scarsamente difendibile se gli austriaci, dal Veneto, fossero scesi verso di lei
@@laBibliotecadiAlessandria Grazie scusa, sai da Bolognese...
Ma figurati
E se andate"sparatevi" una coppa di gelato al gianduia 😊
Istigatrice!!!! Mangio qualunque cosa sia al gianduia 😋😋😋😋😋🍧🍨🍦🍫🍩
@@antonellaromano.... E non dimenticare il "bicerin" nel bar storico con arredi originali del 700!
Altro bar storico in via Po, appena all'inizio di piazza Vittorio, a sinistra venendo dall'Università: è il bar Elena frequentato da Cesare Pavese e tutti gli intellettuali, letterati, poeti e docenti del periodo
@@stellablu6221 ❤😁👍
Credo sarebbe stato meglio tenerne due di capitali fino alla conquista di Roma...Napoli e Torino....cosa fattibile...vedi il Sud africa attuale
Pur essendo tu piemontese la pronuncia del piemontese è un po scarsa...l' caval d'bronz la o diventa quasi una U...
Perché ogni zona del Piemonte ha la sua pronuncia
Normale , ogni Piemontese c'ha una sua pronuncia
ciao Gioele mi piacerebbe che tu parlassi dei c.d. sommergibili oceanici della marina italiana durante la II GM con base a Bordeaux e specialmebte diq uello, unico, che prestò servizio sia sotto la marina italiana che tedesca ed infine giapponese. ciao e grazie it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Torelli_(sommergibile)
Questo forse è più difficile, perché sono argomenti più tecnici
Ma ci ragiono
@@laBibliotecadiAlessandria non è per fare pubblicità, si dovrebbe tovare anche in prestito. queto libro oggi è un poco datato, ma il periodo della II GM e della sfortunata ma coraggiosa epopea dei c.d. sommergibili oceanici italiani, cpmpresi quello che servirono tutte e 3 le potenze dell'asse, è ben raccontata.