Musica TONALE vs MODALE: la vera differenza UNA VOLTA PER TUTTE.

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  • čas přidán 15. 06. 2019
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Komentáře • 425

  • @ClaudioCicolin
    @ClaudioCicolin  Před 5 lety +24

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    Per questo video è proprio il caso di lasciare un bel commento con l'hashtag #esaicosasuoni no??;-)
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    • @Ellexp
      @Ellexp Před 3 lety

      non esiste il modale facile

    • @ClaudioCicolin
      @ClaudioCicolin  Před 3 lety +1

      @@Ellexp basta studiarlo nel modo corretto, e poi è facile.

  • @mirkomartino4454
    @mirkomartino4454 Před 5 lety +8

    Bravissimo, finalmente qualcuno che ha spiegato bene i modi, a quel commento son d'accordo con te, semplicemente per il fatto che bisogna dar senso alla sonorità senò inutile parlare di modi

    • @marcoadriani805
      @marcoadriani805 Před 2 lety

      I modi non vanno spiegati. Vanno studiati. Senza filtri.

  • @emybass71
    @emybass71 Před 5 lety +12

    Per me la domanda era chiara: è sufficiente suonare una scala maggiore a partire dal secondo grado?
    La risposta, per me, è no, visto che è necessario vederla in un contesto. È come dire: è sufficiente mettere dell'inchiostro giallo, in un foglio, per farlo diventare giallo? No: è necessario che il foglio sia bianco.

  • @fabriziocolombo88
    @fabriziocolombo88 Před 5 lety +6

    Gran bel video Claudio! Ci hai spiegato una cosa non immediata da comprendere con semplicità e leggerezza

  • @nicolaporcedda4698
    @nicolaporcedda4698 Před 5 lety +1

    Finalmente qualcuno che mi ha chiarito alcuni passaggi. Grazie!

  • @paolomaggi8188
    @paolomaggi8188 Před 5 lety +1

    Bravo, chiarissimo e convincente! Grazie infinite!

  • @Castyo
    @Castyo Před 5 lety +1

    Video FANTASTICO! Grazie mille!!

  • @giuseppeforesta5215
    @giuseppeforesta5215 Před 5 lety

    Era da parecchio che cercavo spiegazioni su questo tema . Grazie 🙏 mille.

  • @degreplayspiano
    @degreplayspiano Před 2 lety

    Grazie, mi hai dato una grande mano per avere più chiara la questione!

  • @giannicianf87
    @giannicianf87 Před 4 lety +1

    Sono davvero contento di questo tuo video... non sapevo della diatriba, ma quella tua affermazione nel video precedente mi aveva lasciato perplesso (studio da autodidatta e pensavo di cominciare a capire qualcosa a livello teorico... con quel tuo "assolutamente no" ho pensato "ok, non ho capito niente...")... ora ha tutto senso... grazie!

  • @SergioMysteryman
    @SergioMysteryman Před 5 lety

    Scusa la curiosità tecnica, ma quando fai l'esempio del canone a 3'31'' che applicazione usi per creare l'effetto delle "finestre" a comparsa in contemporanea? Thanks

  • @Ivan-hr2lu
    @Ivan-hr2lu Před 4 lety +4

    La canzone è yesterday, bella lezione, concordo con la tua definizione di scala modale, non basta cambiare la nota di partenza x avere una scala modale, bisogna "contestualizzarla" in un centro tonale. Buona musica a tutti !!!

  • @robertodanna89
    @robertodanna89 Před 3 lety

    Claudio una lezione che mi piacerebbe ascoltare è una che un po' l'ho già presente nel suo insieme ma visto che ho fiducia nella tua metodologia di pura sincerità nell'affrontare ogni argomento e limpidezza. il rapporto che c'è nel blues tra i 3 accordi maggiori e di settima e l'uso melodico della pentatonica in generale minore. Grazie Roby da Prato Toscana

  • @michelesalaris3396
    @michelesalaris3396 Před 5 měsíci

    ❤!grazie infinite per questo video…non si potrebbe spiegare in maniera più chiara e semplice

  • @marcogusy6870
    @marcogusy6870 Před 5 lety +9

    Ho apprezzato la tua esposizione perché hai dimostrato una buona dose di onestà intellettuale nel mettere in discussione anche la tua posizione.
    Unica precisazione che forse può essere sfuggita ad alcuni: la musica che chiamiamo modale si distingue da quella tonale per una stabilità dell'armonia percepita dalla quale emergono i colori dei vari gradi della scala. Non è sufficiente che una musica sia esclusivamente melodica per rientrare nella definizione modale: le suites per violoncello solo sono un esempio di musica tonale ad una sola voce, perché l'orecchio è in grado di distinguerne il movimento dell'armonia anche senza accordi.

  • @Gabry2138
    @Gabry2138 Před 5 lety

    Complimenti, chiarissimo ed esaustivo. Grazie per questa bella lezione. Di primo canto, ammetto che anche io avrei risposto come l'interlocutore...

  • @Burnroses
    @Burnroses Před 4 lety

    Grazie claudio per le spiegazioni, sempre utili! uno che merita essere seguito :)

  • @rickysword3945
    @rickysword3945 Před 5 lety

    Illuminante. Grazie davvero

  • @vincenzodegianni4759
    @vincenzodegianni4759 Před rokem

    Grazie per la chiarezza del discorso e la competenza

  • @davidetassetti9561
    @davidetassetti9561 Před 5 lety

    Grazie mille...ottima spiegazione

  • @beltracom
    @beltracom Před 5 lety

    Stai confezionando un prodotto sempre migliore! Complimenti

  • @acasadiluca
    @acasadiluca Před 5 lety +5

    Ottimo video Claudio.
    Concordo su quanto hai detto.
    È dando un nuovo accordo (o nota) di riferimento che l'orecchio percepisce un sound modale.
    Diversamente, spostando solo la nota di partenza della scala sembrerà sempre di suonare ionico o comunque con la scala di partenza.
    Grande, continua così!
    #esaicosasuoni

  • @robertocapurso6735
    @robertocapurso6735 Před 3 lety

    Spieghi molto bene... grazie Claudio 👍

  • @antonelloc.8900
    @antonelloc.8900 Před 5 lety

    Bravo! Spieghi molto bene!

  • @giobifasoli
    @giobifasoli Před 4 lety

    Comunque dopo che insegno da 20 anni e suono senza mai essermi diplomato, mi hai rispiegato armonia modale in un modo che mi ha aperto il cervello

  • @fabiocognome453
    @fabiocognome453 Před 3 lety

    Bellissimo video, uno dei migliori

  • @francescobonomo6152
    @francescobonomo6152 Před 4 lety

    Molto chiaro Claudio. Ma, eseguendo una scala dorica (D dorico) su un accordo preponderante ancora diverso... (ad esempio un Em7 oppure un F maj7 ) il risultato oggettivo qual'è? Lo posso ancora definire "D dorico" oppure la scala che eseguo diventa relativa a quello che si percepisce come nuovo centro tonale? E in questo ultimo caso che scala diventa? Una scala eolica sbagliata?

  • @AlessioC97x
    @AlessioC97x Před 5 lety +8

    Bella lezione Claudio! In effetti col mio maestro ancora non abbiamo studiato le scale modali, ma questo video mi è stato utile per cominciare ad avere un’infarinatura e comprenderne il concetto di base. Interessanti anche i riferimenti storici, in effetti non avevo mai pensato al fatto che nella musica antica ci fosse solo la melodia!
    Comunque, hai chiesto per nuovi argomenti... Beh io ultimamente su CZcams ho trovato un canale inglese che parla (purtroppo in modo un po’ superficiale) di argomenti armonici molto interessanti: Neapolitan chords, Chromatic Mediants, la scala Double harmonic minor ecc...
    Inoltre ho sentito accennare qualcosa sull’utilizzo della sesta sospesa, ci sono un sacco di argomenti potenzialmente interessanti!!

    • @elivaris5861
      @elivaris5861 Před 4 lety

      Come si chiama il canale?

    • @hydorvox
      @hydorvox Před 3 lety

      Ciao Alessio. _Dennis Giorgi_ sul suo canale ha dedicato tre video al sistema Modale. Tuttavia ti segnalo un testo molto interessante riguardo gli accordi. Questa è la stringa di collegamento al testo di Philip Tagg ➜ archive.org/details/philip-tagg-la-tonalita-di-tutti-i-giorni-tonality-everiday/mode/2up

  • @sussurroabissale8565
    @sussurroabissale8565 Před 5 lety +5

    Ok. Non so a che scopo io abbia seguito il video fino in fondo dal momento che non so cosa sia una scala maggiore e non suono nulla. Però mi è piaciuto che tu ce l'abbia messa tutta per farmi capire cose completamente estranee a me. Like

  • @francescorizzi361
    @francescorizzi361 Před 5 lety

    Grazie... bella lezione.... bravo. Ciao

  • @showjazz4363
    @showjazz4363 Před rokem

    Ciao maestro, ottimo video! Ho una domanda in un contesto di blues in Bb, come collego gli accordi improvvisando?… non ti chiedo la struttura del blues ovviamente facile, ma proprio che note mettere accordo dopo accordo in questo contesto tonale/modale o sbaglio a definirlo cosi?, premetto che so gia il discorso armonizzazione ecc la domanda è proprio rivolta a come essere “sciolto” improvvisandovi, non so se sono stato chiaro, comunque suono sax e clarinetto ma trovo moolto interessante lo stesso seguirti! Un saluto! 😊

  • @freetless70
    @freetless70 Před 5 lety +5

    Bel video. Complimenti. Avevo già visto un tuo video sui modi spiegato in modo impeccabile. Hai il dono del riuscire ad esprimere concetti anche parecchio complicati rendendoli di semplice acquisizione. Non è cosa da tutti...
    Gianluca

  • @fabriziomattioli6783
    @fabriziomattioli6783 Před 5 lety

    video intetessantissimo e di grande gusto, come sempre.. Ciao Claudio!

  • @LUCKYSTRIKEX
    @LUCKYSTRIKEX Před 3 lety

    Veramente bravo e preparato, complimenti! Ti prego però di fugarmi questo dubbio: negli esempi che hai fatto, prendiamo il modo frigio (che se ho capito bene è un modo "minore" perché ha la III minore) suonavi la scala Frigia quando eri in C- , ma quando eri in Db7 continuavi ad utilizzare il modo frigio o un altro modo? I modi sono strettamente legati all'accordo che sto suonando in quel momento (che determinano il centro tonale), giusto? Se è vero potevo usare ilC frigio in C- e il Db misolidio in Db7 ? Thanks!

  • @BasiProVST12Tonalita
    @BasiProVST12Tonalita Před 5 lety

    Sei un grande. Mi sono iscritto subito al tuo canale.

  • @Mirko5150
    @Mirko5150 Před 4 lety

    Buongiorno maestro Claudio, non ho capito perché nell esempio modale (do dorico) dovendo evidenziare la “sesta maggiore” caratteristica del dorico (quindi la nota La ) con l accordo Dom7 hai usato un FA9 e non un FA7 come suggerirebbe la progressione armonica in tonalità di Sib, gentilmente puoi spiegarmi la tua scelta? È puramente per gusto personale o c’è una scelta armonica precisa che mi sfugge per dare ulteriore colore al modo dorico? Grazie e complimenti per L ottima spiegazione.

  • @giemmi76
    @giemmi76 Před 2 lety

    Tutto ciò è molto bello..merci

  • @pierluigipanaccio2170
    @pierluigipanaccio2170 Před 2 lety

    Ciao Claudio purtroppo per me non è molto semplice vediamo se ho capito qualcosa...per potersi definire modale la successione di due accordi non devono avere una relazione strettamente "armonica" tra loro giusto? Nel primo es (Do Sib) suoni Do misolidio in quanto lo vedi come 5' grado della tonalità di Fa in questo caso? Però anche Sib ne fa parte(4' grado)....per questo suona bene!? Grazie!

  • @simonelodi2525
    @simonelodi2525 Před 5 lety +2

    Complimenti Claudio ANche per questa lezione 😂😂🤘🤘🤘🤘

  • @pigiored
    @pigiored Před 4 lety

    ciao claudio, alla fine dopo il pippone (scherzo era interessantissimo!) sulla musica modale alle origini, non mi è chiaro se questa abbia poi a che fare con i modi della scala maggiore o sia solo una confusione di termini. mi spiego, se io suono le scale modali faccio musica modale?? non credo. se ho capito bene la musica modale di oggi ha comunque un centro tonale, giusto? grazie per i tuoi video, sei bravissimo: canti da dio! :D

  • @fisarmonicafolk3016
    @fisarmonicafolk3016 Před 4 lety

    Sei un grande questa è la verità... Hai una cultura musicale che va oltre

  • @MauroVero
    @MauroVero Před 5 lety

    Ciao Claudio, anch'io sono insegnante di chitarra e ho trovato il tuo video assai interessante e molto esaustivo per chi volesse avvicinarsi al modale! Complimenti!

    • @ClaudioCicolin
      @ClaudioCicolin  Před 5 lety +1

      Grazie mille Mauro, è bello avere un feedback anche da parte dei colleghi!

    • @MauroVero
      @MauroVero Před 5 lety

      Sai sicuramente che non si finisce mai di imparare e ciò accade anche quando insegni e trovi le strade giuste per spiegare ad ogni allievo ogni argomento e risolvere le loro lacune! Ottimo lavoro! Ciao

  • @mariano697
    @mariano697 Před 3 lety

    bravissimo, bel video

  • @RiccardoPareschi
    @RiccardoPareschi Před 5 lety

    Interessante e ben fatto. La musica, come tutti i linguaggi, soffre delle regole create per spiegarla.

  • @giuseppealbonico7484
    @giuseppealbonico7484 Před 5 lety

    Bellissimo video Claudio, sempre molto chiaro 💪😎

  • @claudioconilsole
    @claudioconilsole Před 2 lety

    Bravo Claudio , Grazie sei stato chiaro nonostante l argomento sia intricato....ciao

  • @Davideberti
    @Davideberti Před 2 lety

    La cornamusa sta diventando un' ossessione! 😄😄😄 Top!

  • @TinoCarugati
    @TinoCarugati Před 5 lety +6

    Anche il Monaco...strepitoso. Complimenti per la cura dei tuoi Video

  • @fabiojack50
    @fabiojack50 Před 5 lety

    😎bellissimo video grazie

  • @ORIONE-555
    @ORIONE-555 Před 3 lety +2

    1:50 Simpatico Claudio, hai ragione a sottolineare che il sistema _Tonale_ venne sviluppato in Europa già nel XVII secolo 3:55 proprio per far fronte ai limiti del sistema _Modale._ ✧ Infatti la letteratura musicale classica, soprattutto quella polifonica, è basata sul sistema _Tonale_ e tutti i trattati di armonia adottati nei conservatori di musica sono basati sul sistema _Tonale._ Tuttavia sarebbe interessante se spiegassi a chi ti segue quali sono i vantaggi (🤔) che hanno portato, in àmbito chitarristico, a rivalutare e quindi applicare, attraverso una rilettura moderna, l'uso dell'antico sistema _Modale_

  • @dinastiainchiave
    @dinastiainchiave Před 3 lety

    Grazie Claudio!

  • @Hamfantasy56
    @Hamfantasy56 Před 5 lety

    molto interessante e chiaro

  • @lucianonigro6132
    @lucianonigro6132 Před 5 lety

    Top Video!

  • @gmr9112
    @gmr9112 Před 5 lety +10

    Per millenni la musica è stata modale e le scale o modi venivano usate per il loro colore per esprimere i vari sentimenti ; dal 1.600 d.C. una scala è diventata modo maggiore ( il modo ionico ) e un altra è diventata modo minore ( il modo eolio ) ; le altre sono rimaste meno usate senza tramontare .
    La tonalità si è affermata proprio a partire dal 1.600 ; notare che già 2 secoli dopo con Lizst e Wagner la tonalità viene ad essere messa in discussione ( es. la composizione infinita di Wagner senza risolvere mai ) e poi con la dodecafonia dei primi del '900 ogni centro tonale viene negato .

    • @antoniotraverso6462
      @antoniotraverso6462 Před 5 lety

      ...e dunque?

    • @gmr9112
      @gmr9112 Před 5 lety +5

      @@antoniotraverso6462 e dunque ognuno suona ciò che vuole

    • @michelebianchi5443
      @michelebianchi5443 Před 5 lety

      gmr secondo me la seconda ballata di Chopin é la prima composizione a mettere in dubbio la tonalitá.

    • @gioiafrancesco
      @gioiafrancesco Před 3 měsíci +1

      Centro tonale messo in dubbio in modo del tutto inefficace, poiché un centro tonale c'è sempre, in ogni sequenza melodica. Anche nel Gregoriano monodico delle origini, tanto per partire dal principio. Schönberg ha creato una magnifica teorizzazione, ma fallace, poiché l'interazione tra i suoni non scompare solo perché lo si teorizza a tavolino. La quinta, la quarta, ecc. hanno sempre un peso che influenza l'ascolto. È inevitabile, poiché non è una teoria; è una realtà iscritta dentro ogni suono (armonici).

  • @GianfrancoCavallaro
    @GianfrancoCavallaro Před 5 lety +1

    Interessante e stimolante. Di solito, come anche in questo caso, ritengo sia la terminologia che trae in inganno e, a parere mio, entrambe le versioni proposte in questo video sono plausibili ma non esauriscono definitivamente la questione. Nella mia cultura non possiamo parlare di musica tonale e modale contemporaneamente, cioè: dire che il modo dorico si ottiene suonando la scala di Do da re a re è come dire che devi mescolare l'insalata col trapano ( si può anche fare ma il risultato sarà lungi da essere un insalata e il trapano non è un utensile atto a tal uso ); vado al dettaglio: la scala di Do (ben inteso Maggiore e già questa è una connotazione che allontana dal sistema modale) è una scala (successioni di suoni per gradi congiunti) che si riferisce al sistema tonale, mentre un modo è una successione di suoni che SEMBRA rifarsi ai tetracordi dell'antica Grecia con tutt'altri parametri musicali. Quindi, forse!, una buona soluzione sarebbe dire che il modo dorico, ad esempio, è una successione di suoni per gradi congiunti tutti a intervalli d'un tono tranne tra il 2° e 3° e il 6° e 7° dove intercorre un semitono o, in modo ancora più empirico che il modo dorico si ottiene suonando i tasti bianchi del pianoforte da un re al re successivo ma, insisto, usare la terminologia del sistema tonale per definire il modale è fuorviante. Per tediare sino in fondo aggiungo che la maggior parte della nostra cultura musicale deriva dagli studi conservatoriali, che oggi la prassi offre, che ci fanno dire, ad esempio, che l'armonia, l'accompagnamento della musica nella sua parte melodica. è avvenuta recentemente circa 700/800 anni fa. Ma ciò è in contrasto con studi non conservatoriali che ci fanno capire, attraverso disegni dell'antico Egitto o dell'antica India o anche indicazioni su tavole sumere su ipotetici concerti musicali, che centinaia di strumenti che suonavano insieme per determinate occasioni non potevano essere all'unisono e proporre tutti una sola linea melodica oltre al fatto che il canone o la sovrapposizione di poche melodie era all'epoca non praticata; quindi se ne può dedurre che l'aspetto armonico o per meglio dire la melodia accompagnata da altri suoni era già presente in un passato remoto nonostante ciò che propongono vari testi di storia della musica. Certo non c'erano accordi di 13ma e il tutto era più semplice ma, in relazione ai miei studi, non posso esimermi dal rivalutare la storia della musica che, purtroppo è relativa al sistema occidentale del far musica e si rifà esclusivamente alla musica scritta nata appunto circa 700/800 anni fa. A buon rendere e... viva il dialogo (dal greco: pareri diversi!).

  • @alessandropallotta9838
    @alessandropallotta9838 Před 5 lety +1

    Comunque caro Claudio non venivo sul tuo canale da qualche mese ed ho notato che la produzione è un bel pò migliorata, Daje.
    Questo canale sta venendo veramente bene, tra un pò ci fai l'Adam Neely Italiano ahahha

  • @Matt-pk6vp
    @Matt-pk6vp Před 5 lety

    Finalmente un video che mi ha fatto capire cosa si intende per musica modale, molto molto utile il discorso sul centro tonale! E bravo Claudio👍😉 #esaicosasuoni

  • @marinobaldissera2120
    @marinobaldissera2120 Před 4 lety

    Grazie per il video, dal tono leggero e, allo stesso tempo, chiaro e completo. Solo una piccola precisazione, perché da ciò che dici parrebbe che di tonalità si possa parlare dal periodo "classico" in avanti; già nel periodo barocco assistiamo a molte composizioni saldamente costruite su un impianto tonale. Uno per tutti vogliamo ricordare J. S. Bach con il suo "Das wohltemperirte Klavier" (Il clavicembalo ben temperato)? Buon lavoro.

  • @enricosenno7767
    @enricosenno7767 Před 5 lety +10

    Claudio potresti parlare di sovrapposizioni di arpeggi e triadi? Grazie

  • @alternoego5147
    @alternoego5147 Před 5 lety

    Video molto bello! complimenti.
    Ho soltanto un dubbio: io posso spostare il centro tonale con la base, ma nulla mi vieta di farlo con il canto, infatti se eseguissi come base la nota DO che mi fa da tappeto ed eseguo una scala da RE a RE, potrei vedere il DO come la settima dell'accordo di RE m (dorico quindi) starei eseguendo un inversione al basso, no?

    • @alternoego5147
      @alternoego5147 Před 5 lety

      P.S. ovviamente dipende molto da cosa fa la voce al canto se usa maggiormente le note di RE m o altro, in effetti sarebbe come fare pitch axis con degli slash chords

    • @ClaudioCicolin
      @ClaudioCicolin  Před 5 lety +1

      No, l'effetto sarebbe quello che ho descritto nella parte finale del video, e suonerebbe come una normale scala di do maggiore, e in nessun modo come dorico.

    • @alternoego5147
      @alternoego5147 Před 5 lety

      @@ClaudioCicolin ok grazie! del chiarimento

  • @antoniodelbello467
    @antoniodelbello467 Před 5 lety +7

    Veramente Fra Martino campanaro dormiva non suonava... comunque malgrado il fondamentale errore, la lezione è molto bella.

  • @andreacaviglione6184
    @andreacaviglione6184 Před 5 lety

    Il discorso per come viene trattato è chiaro, ma mi rimane un grandissimo dubbio ed è il seguente : cosa significa che un giro armonico sia modale? (spero che non sia frutto della mia immaginazione). Può essere che un grado che non dovrebbe essere la tonica funga da tonica ? Ma io ho menzionato tonica e quindi farei riferimento al concetto di tonalità nonostante tutto ... confesso quindi di essere confuso

  • @massimochiereghin3608
    @massimochiereghin3608 Před 5 lety

    Ciao Claudio, la cosa che ho,apprezzato di più di questo video è la,tua onestà intellettuale ampiamente dimostrata nel riconoscere anche gli spazi di “ragione” del tuo interlocutore. Se posso permettermi, tu hai aggiunto un elemento alla discussione che va un po’ oltre la mera teoria : intendo dire la componente percettiva del l’ascolto della scala modale in un giusto contesto armonico. Comunque ringrazio sia te che il tuo interlocutore misterioso per averci dato la,possibilità di approfondire una materia non facile da comprendere .

  • @giuliocereda3530
    @giuliocereda3530 Před 5 lety

    gran bel lavoro man!

  • @kukumuniu5658
    @kukumuniu5658 Před 5 lety

    Hi :) I have proposition :>
    could You make video/videos about Harmonic Major cdefg a-flat b
    and his modes?
    You could tell something about diatonic chords
    possibilities and limitations offered by this set of sound in improvisation
    a few exercises etc what You say?

    • @kukumuniu5658
      @kukumuniu5658 Před 5 lety

      Difficult modes:
      Phrygian - easy
      Ultra Phrygian - medium
      Superphrygian / Phrygian flat 4 - hard
      Choose your destiny!
      PLAYGHT!
      Finish it!
      You win
      Modality!!
      :D

    • @hydorvox
      @hydorvox Před 3 lety

      I would like to point out a very interesting text about the agreements. This is the link string to Philip Tagg's text entitled "Everyday tonality" ➜ archive.org/details/philip-tagg-la-tonalita-di-tutti-i-giorni-tonality-everiday/mode/2up

  • @peppinogar
    @peppinogar Před 4 lety

    Stavo cominciando un pò l'approccio al modale, anche se col piano, e ho trovato molto utili queste spiegazioni. Anche il video è fatto molto bene ! Grazie! Ce ne sono altri?

  • @lore94metallica
    @lore94metallica Před 5 lety

    Avrei una domanda. Quando al minuto 6:32 suoni Do misolidio, stai utilizzando due accordi provenienti dall'armonizzazione di Fa maggiore (IV, V), stessa scala da cui ottieni anche il modo misolidio di Do. Non stai suonando tonale perché nella tua improvvisazione dai particolare importanza alla nota Do (e anche mi essendo la terza), giusto? La mia domanda però è la seguente: se anziché avere SIb tu avessi avuto un altro accordo, per esempio Si naturale, avresti ancora potuto suonare misolidio cambiando scala al cambio di accordo? Quindi suonando do misolidio sul do e si misolidio sul si? Grazie

    • @ClaudioCicolin
      @ClaudioCicolin  Před 5 lety

      Ciao, un approccio del genere non ha molto senso, e non sarebbe particolarmente gradevole all'ascolto, almeno per le mie orecchie;-)

  • @andreamannori1117
    @andreamannori1117 Před 5 lety +44

    per me siete troppo moderni, io sono rimasto al tetracordo greco :-D

    • @gmr9112
      @gmr9112 Před 5 lety +7

      che era modale

    • @guisarius
      @guisarius Před 5 lety +6

      Tutto il problema è lì. Il modo è veramente comprensibile nella sua essenza solo a partire dall'idea di tetracordo e di esacordo. Se si riflette in termini di scale non si capirà mai veramente cosa ha di specifico e ci parrà l'antenato brutto della tonalità, quando invece può essere gustato nella sua infinita complessità solo a partire dalla teoria antica, molto più relativistica e malleabile.

    • @danieleviale69
      @danieleviale69 Před 4 lety

      Mese e nete -;)

    • @absurdious
      @absurdious Před 4 lety +1

      Mimnermo>Jimi Hendrix

  • @mnc3428
    @mnc3428 Před 4 lety

    Hai il gretch resofonico?,a sem in do,beh yesterday

  • @TavaniGiacomo
    @TavaniGiacomo Před rokem

    Ottimo il riferimento con la cornamusa!

  • @francesco0185
    @francesco0185 Před 5 lety +9

    Un litigio/diverbio su musicale tonale o modale... ma certo che non c'avete proprio un c...o da fare. Ho tante di quegli esercizi da praticare sulla chitarra che mi sento già oberato così, senza bisogno di pormi pure quest'altro "dramma".
    Scherzi a parte, ottimo video. La realtà è che a me il discorso dei modi continua ancora a non entrare in testa in tutte le sue implicazioni. Ho capito bene il discorso (ma non da adesso), ma ascoltando un brano faccio ancora fatico a capire da solo se è basato su un modo o su una tonalità a sé.

    • @giotheproducer2476
      @giotheproducer2476 Před 5 lety +2

      ciao... è un argomento che non si impara in pochissimo tempo, in realtà, poichè implica anche il fatto di studiare storia della musica, e sopratutto afferrare la diversa percezione dell'umanità rispetto alla musica stessa. questo video illustra bene i punti chiave del discorso, poi ognuno puo' approfondire ...ma è un lungo viaggio

    • @tiziana6788
      @tiziana6788 Před 3 lety

      Idem! Ancora non riesco neamch'io😭

  • @vincenzoalagia2641
    @vincenzoalagia2641 Před 5 lety +5

    Questo video è un perfetto confezionamento di studio, capacità didattica, tecnica,
    gusto e simpatia. Da rivedere e studiare (anche per imparare e copiare :P quelle parti sui modi!)
    #esaicosasuoni

  • @giacomonizi8930
    @giacomonizi8930 Před 4 lety

    Quindi nell'ultimo esempio a 10:51, possiamo definirlo come Re Dorico?

  • @cettorosso
    @cettorosso Před 5 lety

    Bravo,iscritto 😉

  • @The_Traken
    @The_Traken Před 5 lety

    per improvvisare col modale immagino che ci vogliano ore e ore di improvvisazione, o consigli altro Claudio?

  • @robertocorsi761
    @robertocorsi761 Před 3 lety

    Grande davvero

  • @giacintodanesi9509
    @giacintodanesi9509 Před 3 lety

    Molto interessante,.. Credevo che fra Martino campanaro fosse una fuga nn un canone, qualcuno può spiegarmi la differenza? Grazie. 🙂

  • @carmelorau696
    @carmelorau696 Před měsícem

    Grazie Claudio. A volte si cerca di semplificare, ma le cose troppo semplici a volte "suonano male"😊

  • @LorenzoCacciotti
    @LorenzoCacciotti Před 5 lety +4

    Il problema della risposta "teoricamente sì ma praticamente no" è che la scala è un concetto squisitamente teorico è quindi corretto rispondere in ambito teorico. Inoltre dire che una scala da re a re senza alterazioni non è una scala dorica solo perchè non si trova in un contesto modale ma tonale è sbagliato. Una scala rimane tale in qualsiasi contesto ed ha un nome indipendente dal contesto.

    • @Escape99100
      @Escape99100 Před 4 lety +1

      ottima osservazione, concordo al 100% con te. Claudio infatti nel video incriminato avrebbe dovuto porre la domanda: "suonare da RE a RE partendo dal II° di DO si ottiene una scala di RE dorico ma ciò implica che sto suonando "modale"?.
      La risposta sarebbe stata: "dipende dal contesto in cui mi trovo":
      Se gli accordi prodotti nella progressione armonica stabiliscono (grazie al rapporto che esiste tra V7 e I, cadenza perfetta oppure IV - I, cadenza plagale) che l'accordo di tonica sia il DO come centro gravitazionale della progressione, allora sono in un contesto tonale perchè esiste un'armonia funzionale tra gli accordi in gioco, basati su movimenti di sviluppo, tensione e risoluzione sulla tonica. Sull'accordo di Rem sicuramente il Re dorico ci andrà bene, facendo magari attenzione a certe note fastidiose come il SI che dista di un semi-tono dal DO (da usare solo come nota di passaggio) ma certamente focalizzerò su ogni cambio di accordo la mia attenzione sui rispettivi chord tones (I - III - V, che sono sicure perchè note dell'accordo).
      Al contrario, se è il Rem il mio centro tonale in una tipica progressione (o cadenza) modale, ad es. Rem - SOL, posso liberamente usare la Rem dorica su entrambi gli accordi esaltando anche la nota SI che essendo la caratteristica del modo (VI maggiore) fa sentire all'orecchio dell'ascoltatore il tipico carattere dorico della progressione e della scala, magari aggiungendo un basso di RE anche sull'accordo SOL (che contiene la caratteristica SI), anche l'accordo di MIm ci sta bene perchè ha il SI come V° nota. I 3 accordi in questione, pur sottolineando la centralità del Rem, non sono legati tra loro da un'attrazione verso la tonica perchè le cadenze modali sono più deboli, posso pertanto esaltare la libertà espressiva dell'intera scala modale nella mia improvvisazione dorica.

  • @stonethecrow80
    @stonethecrow80 Před 5 lety

    Un approfondimento che mi appassionerebbe potrebbe essere il salto di ottava nella musica rock e non solo, anche se si tratterebbe più di voce che di chitarra. I primi due esempi che mi vengono in mente sono Hey You dei Pink Floyd e Don't cry dei Guns n' Roses, ma di esempi ce ne sono a migliaia, Sarei curioso di sapere se è qualcosa che nasce con il rock oppure ha radici più profonde

  • @diegogamba2601
    @diegogamba2601 Před 5 lety

    Bravissimo.

  • @HuaWei-wq3ty
    @HuaWei-wq3ty Před 4 lety

    E se suoniamo una scala maggiore partendo dal sesto grado del Frigio ?

  • @lucaborgioli3166
    @lucaborgioli3166 Před 5 lety

    Bravo Claudio, bel video, molto molto chiaro, complimenti, pensi di parlare dell'argomento anche al Live Music Camp oppure tratterai qualcosa di più legato alla musica suonata live?

    • @ClaudioCicolin
      @ClaudioCicolin  Před 5 lety

      Ciao Luca no, a LMC faremo tutt'altro, per ora top secret!;-)

  • @salvocala7920
    @salvocala7920 Před 5 lety

    Claudio...un video sulle sovrapposizioni.... è possibile???
    Grazie 1000

  • @RichieTwentyfive
    @RichieTwentyfive Před 5 lety

    Bel video

  • @MrBerardus
    @MrBerardus Před 5 lety +1

    La definizione di una scala modale è data dalla sequenza di toni e semitoni al suo interno, però all'atto pratico e lo si vede dalla scrittura musicale, le variazioni modali sono delle alterazioni transitorie all'interno di un brano, quindi il concetto e' quello di cambiare tonalia al brano... quello di partire dai diversi gradi di una scala maggiore per nominare le scale nei diversi "modi" e' una pratica per insegnare il concetto, i nomi, le sonorita che si ottengono e tutte le possibili combinazioni tra le note all'interno dell'impianto tonale... ma sono solo chiacchiere, all'atto pratico suonare modale vuol dire cambire tonalità all'interno di un brano.

    • @MrBerardus
      @MrBerardus Před 5 lety

      Ho anche dubbi a credere che siano nate prima le scale modali e poi il sistema tonale... se ci pensate bene è impossibile...i modi nascono in relazione al sistema tonale non viceversa... che ne pensi?

  • @GuidoMainardi
    @GuidoMainardi Před 5 lety +3

    Ma in chiave, all’inizio dell’ultimo esempio non ci sono alterazioni , quindi non siamo sempre e comunque in TONALITÀ di Do maggiore?

    • @ClaudioCicolin
      @ClaudioCicolin  Před 5 lety +1

      Ciao, in ambito modale non esiste proprio il concetto di tonalità, come ho spiegato nel video. Pensa se fosse un canto Gregoriano, scritto nel medio evo: come avrebbe potuto essere "in tonalità", quando quel concetto non era ancora stato concepito?

    • @GuidoMainardi
      @GuidoMainardi Před 5 lety +3

      Claudio Cicolin si capisco il tuo discorso, ma la musica moderna lavora su chiavi di armatura, qualsiasi Daw o spartito lavora su questo, quindi per non confondere i neofiti bisogna ben chiarire questo punto per far capire poi le Sfumature tonali, altrimenti si fa un po’ troppa confusione.

    • @giotheproducer2476
      @giotheproducer2476 Před 5 lety

      @@GuidoMainardi al momento non sono state fatte modifiche per considerare il mondo modale, in ambito di "armature" - si potrebbe scrivere un brano utilizzando la dorica in re minore, senza modifiche in chiave (quindi in effetti, come il do maggiore) ....la differenza è data dalla forma, diciamo..quello che ha gia' spiegato Claudio... nel modale (prendi ad esempio "Ladies Nite in Buffalo, assolo di Steve Vai ,,,su canzone di David Lee Roth) c'è pochissimo spostamento di accordi ,,a volte solo uno,, a volte due (assolo di Light my fire dei Doors) ....-ovvero si puo' teoricamente dire di "essere in do maggiore" ma c'è una netta contraddizione poichè , non apparendo , il do maggiore non crea mai momenti di importanza

    • @michelecapellini4601
      @michelecapellini4601 Před 4 lety

      Scusa ma se io voglio scrivere un brano in La minore che armatura metterò? Metterò l'armatura senza alterazioni. Questo significa forse che sto suonando in Do maggiore? Ovviamente no, perchè l'armatura ti dice solo quali note sono ammesse ma non ti dice chi è la nota centrale.

  • @andreaviane2772
    @andreaviane2772 Před 5 lety

    Claudio ma nell'esempio del C Phrygian hai messo do-7 per comodità invece del semidinuito o c'è qualche motivo in più?

    • @ClaudioCicolin
      @ClaudioCicolin  Před 5 lety

      Ciao, il frigio non prevede un accordo semidiminuito, quello è il locrio!

    • @andreaviane2772
      @andreaviane2772 Před 5 lety

      @@ClaudioCicolin cavolo hai ragione 😅 che gaffe da principianti 😅😅😅😅

    • @ClaudioCicolin
      @ClaudioCicolin  Před 5 lety

      @@andreaviane2772 😉

  • @giovannimasci7606
    @giovannimasci7606 Před 5 lety +3

    Dire che la risposta alla fatidica domanda sia "in realtà è un sì e no" (minuto 8:55) mi sembra contraddittorio con l'affermazione finale in cui confermi la correttezza di quanto detto nel video scorso ("assolutamente no!").
    Anche perché il ragazzo, nella scorsa discussione, specificava chiaramente il discorso del cambio di centro tonale e tutte le considerazioni da fare per poter effettivamente considerare la scala come D Dorico piuttosto che C Ionico. : )
    Tecnicamente direi che le note C D E F G A B costituiscono allo stesso tempo una scala di C Ionico, D Dorico, E Frigio, ecc...
    Poi il modo che si sta effettivamente suonando dipende dal contesto, dal centro tonale della melodia, finché si suona la scala completa ascendente e discendente (a prescindere da nota di partenza e arrivo) senza un contesto armonico non ha tanto senso parlarne...
    Ad ogni modo... questi due video (insieme) mi sono stati davvero molto utili per comprendere meglio il significato delle scale modali e soprattutto come utilizzarle praticamente, al di là delle definizioni teoriche. Grazie!
    Ben vengano discussioni di questo tipo!

    • @ClaudioCicolin
      @ClaudioCicolin  Před 5 lety +3

      Ciao, non vedo la contraddizione: entrambe le risposte sono valide, dipende da come viene posta la domanda. Ciao!

  • @renzotramaglino67
    @renzotramaglino67 Před 5 lety +6

    Non ho letto tutti i commenti, magari qualcuno lo ha già detto, l'utilizzo delle scale modali aveva maggior senso prima dell'utilizzo del temperamento equabile, infatti la scala cambiava"sapore musicale" in quanto non cambiava solo la sequenza tono-semitono ma i singoli semitoni avevano rapporti diversi tra loro.
    Con l'introduzione del temperamento equabile l'ottava è stata divisa in 12 semitoni perfettamente scalati tra loro, rendendo le scale modali inutili per ottenere le diverse sfumature sonore ottenibili prima, in pratica resta solo una diversa interpretazione della stessa scala di partenza.

    • @Mirko5150
      @Mirko5150 Před 5 lety

      Renzo Tramaglino ...con questo commento mi sono perso. Cioè per esempio su un modo Ionico gli intervalli sono TTsTTTs su un frigio sono sTTTsTT e mi dici che se suono un Em7 non serve a nulla per evidenziare il frigio dal Ionico? Aiutoooo mi mandi in tilt

    • @renzotramaglino67
      @renzotramaglino67 Před 5 lety +1

      qualsiasi melodia tu crei con un modo la potresti creare con l'altro, considerarle scale diverse (con una diversa tonica) può aiutare ad interpretarle diversamente ma in realtà ora non cambia altro, prima dell'adozione del temperamento equabile le singole distanze di frequenze tra i semitoni (tra T e T, tra T e S, tra S e T) erano diverse (e diverse tra i vari temperamenti esistenti) e davano sapori diversi alle diverse scale, ora non è più così, per questo son rimaste in uso praticamente solo le scale maggiori e le relative minori.

    • @stefanop.7303
      @stefanop.7303 Před 5 lety

      Renzo, il tuo commento non mi pare pare corretto. Quello che dici è vero per la musica tonale. Infatti la musica del Sei e Settecento (e anche il parte dell'Ottocento) andrebbe suonata con i temperamenti adatti per avere il colore delle tonalità, cosa molto importante in quel periodo. Nel sistema equabile un do maggiore e un fa# maggiore suonano teoricamente identici (in realtà qualche differenza ci può essere al di là degli intervalli: diteggiature nel piano, colore diverso di alcune note negli strumenti a fiato, corde vuote negli strumenti ad arco). Ma nella musica tonale la differenza tra un modo e l'altro esiste anche con il sistema equabile (per lo più utilizzato dalla musica "moderna": jazz, rock, pop). Come dice Claudio nel video , se il centro tonale (modale) è chiaro, la scala avrà successioni di toni e semitoni diversi nei vari modi e darà un colore diverso alla melodia. Claudio lo dimostra molto bene nei suoi esempi.

    • @renzotramaglino67
      @renzotramaglino67 Před 5 lety +2

      Stefano provo a spiegarmi meglio.
      Intanto diciamo di considerare la scala pitagorica e la scala naturale come quelle di riferimento su cui si utilizzavano le scale modali, in entrambi questi casi un Do maggiore ed un Fa maggiore suonano diversi (ovviamente a prescindere dalle differenti posizioni di tastiera, hanno diversi rapporti tra le frequenze delle note che li costituiscono).
      Con l'utiluzzo delle scale modali in questo caso cambiano sia la sequenza tono/semitono delle varie scale, sia i singoli rapporti di frequenza tra le note.
      Questo fa una grossa differenza sul risultato, sul "sapore" nell'utilizzo delle diverse scale, e era il motivo principale del loro uso, la diversa sensazione che creavano.
      Oggi con il sistema equabile resta la diversa sequenza tono/semitono ma si perde completamente il diverso "sapore" delle scale dovuto al variare dei singoli rapporti tra i semitoni.
      Quindi d'accordo che può aiutare, durante l'improvvisazione, ad una diversa interpretazione della scala base, ma dal punto di vista teorico noi stiamo usando la stessa scala, tutte le note e nella stessa sequenza che usiamo in un caso possiamo usarle esattamente identiche nell'altro (cioè senza pensare all'uso di una scala tonale).
      Un amico compositore (lui usa anche i quarti di nota per comporre) mi spiegava che comporre è un processo puramente teorico, lui non usa strumenti per farlo perché questo influisce alterando il percorso mentale... abitudini, automatismi nel suonare porterebbero ad altri risultati.
      Ecco, quel che volevo dire è che studiare le scale modali ci aiuta, per via di quegli automatismi, ad interpretare diversamente la scala base, ma dal punto di vista teorico stiamo usando la stessa scala, potremo scrivere la stessa identica partitura con le stesse identiche note nella stessa identica posizione pensandola sia in un modo che nell'altro, quindi è stata considerata una complicazione evitabile.
      È questo che in pratica ha portato nel XX secolo all'abbandono delle scale modali, lasciando in pratica il prevalente utilizzo del modo maggiore e del modo minore.

    • @stefanop.7303
      @stefanop.7303 Před 5 lety

      @@renzotramaglino67 Sì e no. Assolutamente vero che prima dell'introduzione del sistema equamente temperato modi (dal Medioevo al Rinascimento) e tonalità (che soppiantano i modi gradualmente dal '600) avevano diversi "colori", "sfumature". Grosso modo andrebbe usata l'accordatura pitagorica per il Medioevo, poi Mesotonica, poi uno dei tanti temperamenti circolari (Werkmeister, Kirnberger, Valotti...). Il sistema equabile si stabilizza tra la fine del '800 e l'inizio del '900, cioè proprio quando il sistema tonale cominciava a vacillare.
      Per quanto riguarda l'equivalenza dei modi e delle tonalità nel temperamento equabile cerco di spiegarmi meglio. Suonare un pezzo in Do maggiore o in Do# maggiore nel temperamento equabile non fa alcuna differenza, si sposta solo la melodia mezzo tono sopra, il colore non cambia (almeno dal punto di vista degli intervalli). Ma suonare un pezzo in Do Maggiore o in in Do# minore cambia eccome, perché non ho spostato solo l'altezza di mezzo tono di tutte le note, ma ho cambiato il rapporto tra gli intervalli (usando quelli caratteristici della scala minore) e quindi anche la melodia non è la stessa. Analogamente se suono melodie in modi diversi (che hanno intervalli di tono e semitono in sequenza diversa), l'effetto sarà diverso anche nel sistema equamente temperato. Al contrario, se suono una stessa melodia in un certo modo semplicemente partendo da una altezza diversa (alzando o abbassando tutte le note della melodia dello stesso intervallo), non cambierà niente, esattamente come per l'esempio tonale (Do maggiore/Do# maggiore), perché gli intervalli tra le note della melodia saranno gli stessi. Così come una melodia in maggiore o minore (tonalità) ha un "colore" diverso, allo stesso modo tutti i modi tra loro e con maggiore e minore hanno colori diversi. Ecco perché i modi sono usati nella musica pop, jazz, ecc. anche se in genere usano il sistema equamente temperato.
      Come dici tu, invece in un sistema non equabile la stessa melodia in Do maggiore e in Do# maggiore non suona uguale perché gli intervalli tra le note non sono esattamente gli stessi. Tonalità diverse hanno "colori" diversi perché gli intervalli tra i diversi gradi della scala non sono esattamente uguali (piccole differenze, ma apprezzabili) e queste sfumature erano utilizzate sapientemente dai compositori per ottenere effetti emotivi diversi.
      Spero di essere stato più chiaro.
      L'abbandono del modi in favore di maggiore e minore nel corso della musica colta occidentale ha varie e complesse motivazioni musicali, ma non c'entra con il temperamento equabile.
      Il tuo amico compositore non usa strumenti specifici per comporre perché scrive musica contemporanea astratta, ma nel settecento (ma non solo) i compositori avevano spesso in mente gli strumenti per i quali componevano e ne sfruttavano le caratteristiche e il linguaggio idiomatico. Altre volte invece gli strumenti avevano un certo grado di intercambiabilità (anche per ragioni commerciali) e altre volte ancora erano musica astratta (p.es certa musica medievale, L'arte della Fuga, ecc.) .

  • @edoardoporaccini2578
    @edoardoporaccini2578 Před 4 lety

    Claudio, complimenti per la chiarezza con cui esponi i concetti, ma avrei bisogno che mi facessi un' esempio pratico, che sono certo chiarirebbe a moltissimi come regolarsi nella scelta delle scali.
    Es. su una base di chitarra che suona la seguente progressione di accordi: Lam-Sol-Fa-(Lam-Sol-Fa.....), improvviserei sulla scala maggiore di Do (ovvero la scala minore di La). Se invece volessi sperimentare una o più sonorità alternative, come potrei fare? m.czcams.com/users/results?search_query=%23esaicosasuoni

  • @edyberto9984
    @edyberto9984 Před 5 lety +3

    Per chi sta al basso è chiarissimo...capisco che per chi è autodidatta è un discorso durissimo.

  • @alsxdb4735
    @alsxdb4735 Před 5 lety

    Grazie!

  • @cavalloi56
    @cavalloi56 Před 4 lety

    Sei grande !!! anche se ho capito non completamente la cosa ,devo riguardarlo un po’ di volte ,sarà l’età , ma i tuoi video sono molto interessanti complimenti

  • @stubagstutto2202
    @stubagstutto2202 Před 5 lety +1

    Video interessante davvero ben fatto

  • @Francescoguitar
    @Francescoguitar Před 5 lety +13

    Questa diatriba alla fine è servita per fare un video superdidattico!
    Vengono messe in evidenza alcune cose che normalmente non è facile afferrare! Bravo

    • @hydorvox
      @hydorvox Před 3 lety

      _Dennis Giorgi_ sul suo canale ha dedicato tre video al sistema Modale. Se può destare il tuo interesse questa è la stringa di collegamento al primo dei tre ➜ czcams.com/video/PVcmpPfQvyM/video.html

  • @winifred5800
    @winifred5800 Před 5 lety

    Ciao Claudio. Potresti fare un tutorial su come suonare For Whom The Bell Tolls dei Metallica, per favore? Grazie mille!

  • @Escape99100
    @Escape99100 Před 5 lety +10

    #esaicosasuoni caro Claudio, a mio avviso il problema è che molti, data una scala modale costruita su un grado di una scala maggiore, confondono la scala modale con il "suonare" modale, due concetti non sempre coincidenti. Il suonare modale (es. il brano jazz di Miles Davis - So What , Kind of Blue in Rem dorico) non prevede movimenti di accordi di sviluppo, tensione e risoluzione. Ogni accordo ha pari dignità con l'altro perchè non è legato da un'armonia funzionale come ho già scritto ieri. Nel modale si avverte sempre una condizione di riposo, di stabilità, di quasi sospensione grazie anche al fatto che gli accordi non necessariamente vengono costruiti per salti di terza come nel tonale. Vengono introdotti a tal scopo anche gli accordi quartali nel modale, proprio per sottolineare la nota distintiva del modo. Non ci preoccupiamo di classificare gli accordi come di pre-dominante (es Rem o il Fa), di Dominante (Sol7) o di tonica (Do) in quanto nel modale gli accordi non si dispongono nella maniera di essere obbligati a risolvere sull'accordo di tonica (es. il Rem nel Re dorico) ma liberi di fluttuare come entità autonome trascurando la funzione armonica che invece un singolo accordo ha nel "tonale". L'importante è fare attenzione a non riprodurre un tritono che creerebbe tensione (es. Fa - Si nella scala di Re dorico) che sposterebbero il centro tonale sul Do magg. risolvendo sullo stesso, nemmeno una dominante secondaria come un La7 che spingendo sul Rem suonerebbe tonale. insomma ci sarebbe tanto ma veramente tanto da scrivere. Grazie sempre per i tuoi video che aprono un grande spunto di discussione

    • @maurodinosauro71
      @maurodinosauro71 Před 5 lety +2

      Molto bello questo commento! Bravo!

    • @deepalcol
      @deepalcol Před 5 lety +1

      Su un commento del genere io ci imposterei una tesi di laurea. Complimenti.

    • @Escape99100
      @Escape99100 Před 5 lety

      @@deepalcol grazie, troppo buono ☺️. Il discorso è che per giungere a tali conclusioni, ho dovuto raccogliere una miriade di informazioni sul web, CZcams, ma soprattutto da pianisti (che nelle spiegazioni dove ci vuole un certo rigore sono numeri uno). Il video di Claudio è stato poi veramente il migliore che ho trovato tra i chitarristi italiani. Lui ha fatto benissimo a spiegare il concetto modale partendo dalla storia medievale perché è nelle ballate che si gusta il vero senso melodico di una scala modale

    • @DoktorLorentzBig
      @DoktorLorentzBig Před 5 lety

      Ecco un'altro che non ha capito assolutamente niente e che scrive una cavolata dietro l'atra. La musica è una cosa seria e va studiata. Ti dico solo una cosa: cadenza frigia, vai e studia prima di dimostrare la tua totale ignoranza sulla materia, come chi ha fatto il video; prima studiare poi fare il maestro, per Anubis!

    • @Escape99100
      @Escape99100 Před 5 lety

      @@DoktorLorentzBig dal conservatorio dei frustrati, ecco spuntare il solito leone da tastiera. Illuminaci tu, maestro, tra un frigio, un accordo quartale e un lidio, della cotanta tua saccenza

  • @accordiallabuona1906
    @accordiallabuona1906 Před 5 lety

    un video molto interessante, al cuore della natura stessa della musica

  • @Nickotacon
    @Nickotacon Před 5 lety +5

    È apparso il volto del mio mito Wolfgang Amadeus Mozart ❤️.
    Detto questo ... Claudio ha sempre ragione ! 😎😎. Fra poco arriveremo ad un tutorial di cornamusa 😄😄😄.