Dagli Abissi di Sanpa al Desiderio di Vita - con Fabio Cantelli
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- čas přidán 25. 07. 2024
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Oggi Cogitata con Fabio Cantelli, scrittore, autore di "Sanpa" che discute la sua esperienza umana.
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#fabiocantelli #Sanpa #rickdufer
0:00 Saluti e intro
3:54 Chi è Fabio Cantelli?
9:35 La Generazione del "Tutto va bene"
17:35 Come Fabio ha affrontato l'inizio della dipendenza
26:50 Confrontarsi con la Morte ci rende consapevoli
38:40 Accettare anche l'Altro che sta dentro di me
46:56 L'influenza del Pop e le dipendenze
58:00 La Scrittura ha salvato Fabio
1:14:29 L'incontro con David Bowie
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La sigla è stata prodotta da Freaknchic: www.freaknchic.it/
La voce è della divina Romina Falconi, la produzione del divino Immanuel Casto.
A cura di Stefano Maggiore.
Fabio è un essere umano poetico e piuttosto unico. Quanta sofferenza e quanta luce in lui
Bello come Fabio Cantelli si prenda il tempo di rispondere, bello assaporare il silenzio prima delle sue parole, bello come le pondera e ancora più affascinante starle a sentire
Uno chiacchiera troppo...l'altro propina pippe mentali personali strafogate all'ennesima potenza
Da psicologo che lavora in una comunità posso dire solo una cosa: GRAZIE!! Testimonianza incredibile che porterò ai "miei ragazzi" Per aiutare a trovare un senso e nuove motivazioni per tornare alla vita ❤
Una grande persona che non ha MAI avuto paura di raccontare la sua esistenza.
Un dono che offre una grande possibilità di riflessione per ognuno di noi.
Grazie Fabio!
Una delle interviste più interessanti di quest'anno con uno dei personaggi più interessanti in circolazione. Premetto che il mio giudizio è marcatamente positivo.... MAAAA (detto col tono classico di Rick quando fa un'avversativa di quelle importanti 😅)... mi permetto di dire che sulla legalizzazione Cantelli ha dato una risposta che, con tutto il rispetto e la stima che ho per lui, fa veramente acqua, ma tanta acqua. La sua risposta è pesantemente piegata al modo che ha trovato per sanificare il suo rapporto con le droghe e le dipendenze. Nella sua risposta domina incontrastato il suo rapporto soggettivo con le droghe, è tutta impastata della sua storia e del suo attuale equilibrio nei confronti di quei mondi che per lui, nel bene e nel male, hanno una potenza ancora sconvolgente. Mi direte: ma come potrebbe essere altrimenti? Eh ho capito ma anche un minimo di astrazione e di analisi con qualche elemento oggettivo ci vuole, almeno un po'.
1) è vero che il grosso del guadagno sta su cocaina ed eroina, ma esiste un mercato enorme anche per la cannabis totalmente in mano ad organizzazioni criminali che riceverebbero un duro colpo dalla legalizzazione. Per non parlare della montagna di vantaggi che lo Stato avrebbe in termini di tasse, maggiore occupazione, risparmio nella certificatissima fallimentare azione repressiva. Più una caterva di altri pro che non mi dilungo a elencare. L'argomentazione 1 di Cantelli scade nel beneltrismo spiccio, mi duole il cuore dirlo.
2) che cavolo significa che i consumatori di cocaina ed eroina sono più fedeli quindi gli spacciatori guadagnano di più? Questo è ovvio ma è anche ovvio che i consumatori di cannabis sono molti di più quindi generano un mercato estremamente grande pur essendo meno fidelizzati al brand.
3) la seconda argomentazione di Cantelli mi lascia basito. Dice che se legalizzi devi comunque vietare ai minori e quindi si creeerebbe un mercato nero per loro (ma già c'è 😄). Ma che argomentazione è? Siccome non risolveremmo del tutto il problema allora non lo miglioro per niente? Non lo regolo, lascio un fenomeno in mano alla criminalità perché non sono in grado di risolverlo completamente con una legge ma solo parzialmente? E poi se anche ci fosse un mercato nero per i minori sarebbe cmq inferiore a quello attuale.
4) il terzo punto è quello in cui la soggettività del punto di vista di Cantelli esplode. E ripeto, non è un problema avere un punto di vista molto soggettivo e poco analitico, ma lui sta rispondendo alla domanda su cosa la collettività e lo Stato dovrebbe fare per gestire il fenomeno. E lo fa proponendo di applicare la propria ricerca interiore alla collettività. Secondo lui la droga non va legalizzata perché una legge non è lo strumento con cui puoi risolvere un fenomeno tanto complesso, ma va ritualizzata perché tutti possano scoprire la sua reale funzione e accettarla. Ma che discorso è? La legge non ha la pretesa di risolvere "l'ontopatia" (un termine che in effetti trovo davvero brillante) insita in questo fenomeno. Non c'è nessuna pretesa di fornire la risoluzione completa, ultima, di far scoprire i significati profondi, le connessioni biologiche e storiche di questi mondi, per usare ancora le parole di Cantelli. Con le leggi cerchiamo di regolare i fenomeni sociali nel modo più ottimale possibile, cercando trovare il compromesso più funzionale per la società civile. Pure la scelta di auto soppressione della propria vita per un malato terminale è un tema che non si può risolvere definitivamente con una legge, pure la scelta di non portare a termine una gravidanza non la risolvi ontologicamente con una legge, pure la scelta di separare una famiglia non trova nella legge la risposta ultima e completa. E allora che facciamo? Non facciamo le leggi su eutanasia, aborto e divorzio? Che facciamo? Ritualizziamo pure quello? Ci mettiamo tutti in cerchio per scoprire il senso dell'esistenza e accettare il trauma della nascita?
In quella parte dell'intervista sinceramente mi aspettavo un Rick meno passivo.
Perdonate la lunghezza e il tono che può risultare polemico. L'intervista in generale è eccellente e conferma la mia grande stima per Fabio Cantelli e Rick. Un abbraccio fraterno 💙
Mi stavano frullando in testa le stesse cose...
Ritualizzare implica legalizzare e liberalizzare, cioè non puoi farlo se prima non intervieni a livello statale,analogamente a come il vinsanto per la messa deve essere prima legale per poter far parte del rito (in un contesto come il nostro di stato moderno, ovviamente). L idea sua è più orientata al significato, a cioè a far capire che sono strumenti potenti che hanno un significato che può trascendere quello di una semplice merce che puoi decidere di non comprare, e questo ne spiega l eterna desiderabili dell oggetto. Perciò la società deve darsi strumenti migliori, che in parte aveva e ha abolito, e Fabio dà il nome "ritualizzzazione" a questa auspicabile capacità.
Secondo me è un'idea giusta, da accogliere nella sua parzialità, come semplice indicazione, ovviamente,
@@niccolodarrelli5549 sono molto d'accordo con quanto dici. Infatti la mia critica non è al ritualizzare in sé e tantomeno alla proposta di ricerca sul significato del consumo/bisogno di droghe. La critica sta nell'aver posto questi aspetti in alternativa alla legalizzazione.
Caspita, ottima analisi!
@@kittyCchan grazie Evelina
Quello che dici lo condivido, però voglio fare l' avvocato del diavolo. I soldi che guadagnerebbe lo stato sono una quantità piccola. E sarebbe limitata alla gestione delle droghe leggere, perché è politicamente impensabile di gestire un mercato legale di eroina etc. Togliere le droghe leggere alla mafia (in parte o in tutto) farebbe molto probabilmente spostare il suo traffico su altre sostanze, come ha sempre fatto, dato che ormai la produzione di droghe sintetiche è molto più economica e redditizia della marjuana. I soldi risparmiati dalla polizia per combattere le canne sarebbero dirottati per combattere l' ecstasy, o qualsiasi altra nuova droga esca sul mercato
Fabio tocca l'anima, che splendido alieno, che danzatore dei nostri oblii piu' segreti.
Ho rivisto questo vostro incontro una seconda volta dopo aver divorato molte interviste a Fabio Cantelli Anibaldi. Rimane uno dei momenti piu´ alti e profondi mai visti sul web. Complimenti ad entrambi.
Una delle migliori cogitate ♡ due lacrimucce le ho buttate
Potete smettere di proporre argomenti e ospiti così interessanti? Perché dovrei studiare ma la roba che studio è na rottura di balle e quindi guardo Rick e co. ❤
Che meraviglia. Fabio Cantelli non lo conoscevo, un'altra enorme scoperta grazie a Rick. Ormai mio spacciatore di contenuti intelligenti. Grazie e che bello riavervi su CZcams full time. Se vi sostiene di più ne sono solo felice perché fate un lavoro splendido, come la cultura il pensiero abbiano un pubblico in italia è sempre splendido. GRAZIE ❤
Credo che Queste interviste andrebbe fatte sentire nelle scuole
Grandissima idea la cogitata con Fabio Cantelli❤️✨️
Caspita che puntata intensa! Complimenti a tutti e due! Grazie
Che perla questa cogitata, grazie❤️
Rick questo Daily Cogitò è stato pazzesco. Grazie davvero per l’altissimo livello culturale spirituale ed intellettuale.
🙏
Grazie per la condivisione, veramente emozionante.
Da ex ospite a sanpa non vedo l'ora di vedermi sto video per intero
Grazie per questa meravigliosa cogitata. La ricorderò per sempre.
Cogitata di altissimo livello. Da riascoltare. Grazie!
Che bella live. Mi ha infastidito.. cavolo non penso ci sia un migliore complimento da fare... complimenti Rick
Che emozione! grazie.
Sono commossa.. Hai ragione nel definire una delle migliori cogitate! 2 menti eccellenti! 👏👍
Si percepisce che è una persona molto sensibile e umana.
Meraviglioso, grazie!
Meraviglioso! Le altre parole sono superflue!
Le vostre voci hanno accarezzato la mia mente per un po’,la personalità di Fabio Cantelli la riconosco come affine alla mia,per il resto non conosco il canale,ma questa intervista me la sto godendo davvero,complimenti all’autore!
Cantelli ha descritto benissimo le due droghe,praticamente come l’avrei fatto io,ha dato un idea precisa,anche io senza la roba la coca neanche ci pensavo,anche se ho scoperto al contrario di lui prima la bianca!
In realtà ho abusato molto molto meno della bianca,proprio perché ha effetti collaterali “immediati”!Con la roba ti scopri fregato dopo un po’ di solito,con la coca invece hai subito la prova di quanto può essere devastante!
Che bello ascoltare l'onestà, e la condivisione di pensieri su cui c'è stata e continua ad esserci una profonda riflessione.
Una cogitata abissalmente affascinante 💜
Bellissima intervista, bravo Rick, Fabio è una persona speciale
Contenuto di altissima qualità: complimenti!
Meravigliosa cogitata. Fa riflettere tantissimo e arriva in fondo se ascoltata bene.
Grazie Rick. Grazie Fabio.
È stata una bellissima intervista. Ringrazio te e Fabio Cantelli.
Puntata da vedere, rivedere e rivedere e rivedere e rivedere.
È veramente profonda.
Bellissimo episodio
Complimenti Riccardo, stai facendo davvero un lavoro egregio invitando persone così stupendamente interessanti.
Davvero stupenda questa cogitata. Come hanno già scritto altri si raggiunge un picco educativo e filosofico altissimo andrebbe condiviso ovunque. Complimenti davvero
Bellissima Cogitata.
Grazie, a Fabio Cantelli e a te Rick. Una splendida cogitata.
Bellissima chiacchierata, grazie
Bellissima cogitata. Un dialogo profondo e intimo
Una cogitata molto profonda, toccante e unica. Grazie ❤️
Intervista incredibile
Il modo in cui ha descritto il dialogo con la passione che lo avrebbe poi preso per mano, per uscirne. È stato assolutamente incredibile.
Sconcertante direi. Mi ha colpito molto quando ha poi parlato di aver trovato la sua droga nella cocaina. Secondo me è una cosa che non ti togli più di dosso.
Ottimo prodotto: e’ una esperienza di ascolto molto ❤positiva
Grazie Rick grazie grazie 🙏
Rick non ho parole, stai alzando sempre di più il livello culturale dei dibattiti. Grazie infinitamente per questa tua opera di divulgazione in tempi così cupi. 🙏❤️
Di questa cogitata, anche i silenzi sono pregni .
Bello quello che ha detto Cantelli sulla Solitudine
La puntata dei miei sogni
Magnificenza
Cogitata profondamente umana. Ho apprezzato molto la sensibilità, l'empatia e la delicatezza dimostrata da Rick, ma anche la pacatezza di Cantelli che a tratti mi ricordava il maestro Battiato.
Lo amooooooo
Grazie
Meravigliosa questa intervista❤ grazie. Fabio : sei una creatura stupenda, un esempio concreto di intelligenza, cultura, sensibilità e coerenza.
Qualche settimana fa mi sono vista per la prima volta Sanpa e sono rimasta colpitissima da Fabio tanto da andarmi a cercare subito sue interviste sul web e leggermi il suo libro. Che sorpresa ieri vedere che ci sarebbe stata questa cogitata con lui! Mi spiace non aver fatto in tempo a vedere la diretta ma stamattina sono corsa qui. Grazie ad entrambi, un sacco di bei spunti di riflessione.
P.s. ho subdorato che Fabio avrebbe citato quella frase di Artaud poco prima che la citasse... mi è rimasta assai impressa dal suo libro.
Per guarire del giudizio degli altri, ho tutta la distanza che mi separa da me.
Il miglior daily cogito in assoluto...da pubblicare anche su i media più tradizionali... Complimenti
che livello di domande, che livello di tutto...non dleudi mai RIck. La tua cultura è stratosferica e sei sempre al livello degli ospiti pazzeschi che porti. Grazie
Cogitata interessante come poche altre, complimenti. Ho trovato molto affascinante la “teoria” sulla condizione prenatale, durante la quale l’individuo non si è ancora interfacciato con la discontinuità e il tempo, condizioni che caratterizzerebbero invece il disagio di stare al mondo a partire dalla nascita. Tuttavia già durante la gravidanza il bambino sviluppa implicitamente alcune abilità di discriminazione uditiva riuscendo a distinguere circa 800 suoni diversi (da appena nati), ed a me sembra proprio che questa competenza prenatale introduca nel nostro sistema cognitivo le dimensioni della separazione e del tempo. Ma d’altronde, cercare di comprendere la causa della perpetua tensione dell’uomo verso il piacere e la felicità, è un problema illimitato (come quelli che tratti nel tuo ultimo libro), perciò una qualsiasi risposta avrà dei limiti, e voi fortunatamente eravate ben lungi da ogni pretesa di perentorietà.
Commovente e straordinariamente profonda questa intervista, che conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, la grande professionalità e umanità di Rick, e grazie alla quale ho scoperto Fabio Cantelli, e anche il docufilm di Netflix che mi sono vista. Docufilm che mi ha fatto rivisitare il fenomeno San Patrignano, del quale da giovane donna avevo tanto sentito parlare senza capirlo. Del resto è solo il tempo (il tempo che allontana gli eventi, e che anche ci matura) che ci fa vedere le infinite facce della Verità.
Incontro mortale!
Ciao Rick, grazie per l'inestimabile intervista! Io insegno diritto ed economia politica presso una scuola secondaria di secondo grado e, a proposito, pensavo di invitare Fabio Cantelli presso il nostro istituto al fine di conoscere i ragazzi e raccontare la sua storia, che ritengo molto utile sul piano formativo considerando che il problema della tossicodipendenza si sta nuovamente imponendo, in particolare tra gli adolescenti. Tuttavia, al momento, non so come contattare Fabio, anzi sembra che non ci siano suoi contatti in rete. Ti sarei grato se tu o il tuo staff mi deste una mano per raggiungerlo. Grazie mille. Ad maiora!
Puntata più bella di tutte le stagioni
Che bello aver trovato questa chiacchierata! Fabio mi aveva molto colpito nel documentario Sanpa. Faccio una considerazione, che spero non me ne voglia, ma ha una luce particolare quando parla degli effetti della cocaina e dice che aveva trovato la sua droga. È una cosa spaventosa. Io stessa combatto col fantasma della cocaina (non perché "fortunatamente" ne abbia fatto uso io)
Persona affascinante e profonda. Nella pratica il discorso sulle droghe leggere e mercato ha grossi limiti ma quisquilie. Bella intervista.
Per il contatto con il Divino✨ esiste la Preghiera✨ ed È QUELLO il tipo di contatto che Iddìo, L'Unico, L'Assoluto, Sublime ed Immenso comanda e ci vivifica...
Ho una profonda stima di entrambi. La conoscenza dell'argomento droghe da parte di Cantelli è sterminata e sofferta, sicuramente imparagonabile alla mia. Detto questo, le sue argomentazioni sull'uso delle droghe controllato a scopo spirituale non mi convince, non dal punto di vista morale, ma da quello pratico. Cantelli si riferisce a usi sciamanici (se uso male le parole, perdonatemi), tipici di piccole società in cui c'è un forte controllo e sostegno reciproco tra i membri. Siamo in una società di massa, dove sul singolo individuo pesa un carico crescente di solitudine a fronte di una libertà, almeno apparente, spesso gravosa da sostenere e alla quale è quasi difficile abituarsi. In un simile contesto, è ben difficile vedere come un gruppo sociale possa costruire una rete talmente solida da permettere un uso controllato, ritualizzato e consapevole di droghe, senza che ci siano derive in momenti di difficoltà esistenziale, per esempio nel caso di esordi depressivi o in contesti di vita difficili.
Inoltre, ultimamente sto vedendo per strada (vivo e lavoro in quartieri difficili) sempre più persone giovani già profondamente segnate dall'uso do sostanze, come non ne vedevo da decenni. Sembra in parte qualcosa di gia visto, in parte qualcosa di del tutto nuovo. Forse siamo di fronte a un nuovo capitolo, ma, ripeto, non ho gli strumenti per comprendere il fenomeno.
Cogitata “pruriginosa” di primo acchito ma invece portatrice di momenti di profondità e verità notevoli. Da ascoltare, e riflettere su noi stessi. Ascoltare esperienze estreme di altri, se si ha la forza di farlo, è estremamente utile per noi stessi.
1:11:48🤯💓
Grazie per questo cogito Rick
Cosa cavolo ho appena visto? 👁️👄👁️
STUPENDO!
Questo video ma durata: per sempre.
Il discorso iniziale sulla mancanza e sul senso di beatitudine del grembo materno mi ricorda molto Lacan, anche a voi?
Super cogitata, la questione del mondo prenatale mi è piaciuta molto!
Per l'appunto Roberto Saviano si è sempre espresso a favore alla "regolamentazione" di tutte le droghe, non solo quelle leggere.
Bellissima questa intervista a Battiato
Visto live, veramente qualità dell'interlocutore altissima. Felice di averne fatto parte
Questa cosa che la normalita' e' il male e la cose buone sono l'eccezione mi ricorda un passo di Schopenhauer che dice che il bene e' lo straordinario non l'ordinario
Pazzesco
❤️
Concetti che ho ritrovato nell'Arte di amare di Fromm
Secondo me gli anni 70 però erano un periodo che è simile al nostro. Non è solo la liberarizzazione dei costumi, ma il boom ci fu perché quella generazione, la droga la viveva come un bambino, mentre ora la si vive come un adulto consapevole di cosa sia. Ma non parlo di effetti, parlo proprio di quel vivere appieno una libertà ritrovata, mentre oggi è solo distrazione, fuga dalla realtà o ricerca di sé stessi.
libertà ritrovata?? La droga è merda liquida, punto
Come spesso accade in effetti, appena una cosa è nuova la gente ci si tuffa a capofitto senza pensare alle conseguenze (spesso anche perché sconosciute).
Quando le conseguenze negli anni diventano palesi e a livello culturale molto note, le abitudini cambiano.
È successo anche con il tabacco, l'alcool, le auto. Recentemente con internet per certi versi.
Tutte queste cose sono nate molto "libere" e sono, nel tempo, state sempre più regolamentate. A volte eccessivamente (vedi proibizionismi vari), ma sicuramente necessariamente.
Chissà che si possa arrivare ad un consumo controllato anche per le droghe leggere.
Avrei ascoltato altre 74 ore....
Sono vivo grazie a loro
Ho fatto una rivoluzione dentro me solo grazie a loro e grazie a loro ho riscoperto quella dignità che avevo schiacciato sotto la suola delle scarpe
Questi personaggi fanno semplicemente schifo per la loro mancanza di umiltà e per la loro ingratitudine
Like di supporto e commento di supporto: manchi su Twitch, ma avanti così!
Bellissima intervista, non concordo sul chiamare l'uso di sostanze "vizi",per me è un vero e proprio male di vivere. Non si può semplificare l'uso massiccio di droghe pensando che sia l'esaltazione adolescenziale a provocarne l'uso e abuso. Forse dietro quella fame di onnipotenza c'è un vero e proprio disagio personale ,familiare,traumi infantili e che l'uso di droghe permetta di scappare dal proprio inferno interiore di cui non si è consapevoli.
Rick, al minuto 32,30 ti era venuta un po' voglia?!😉Complimenti, bella cogitata!
Ciao Rick, potresti dirmi a quali testi di Deleuze fai riferimento? Mi servirebbero per la tesi! Grazie mille in anticipo! :)
L' Abécédaire 😉
La migliore intervista in assoluto. Senza parole, posso soltanto ringraziarvi.
P.S. Un Rick sotto LSD sarà stato uno spettacolo. Pagherei per poter tornare indietro nel tempo ed incontrarti così, "per caso", in quei momenti! 🙂
37:35 non ho capito il nome del testo citato da Fabio
questo commento non c'entra con il video, ho ripercorso un po' i video sul canale e non ho trovato nulla riguardo Baudelaire o comunque i poeti decadenti e, dato che tra l'altro devo preparare un esame al riguardo, mi piacerebbe sentire il tuo parere. Sono sicura ci forniresti degli spunti e delle riflessioni molto interessanti, non lo dico tanto per dire ho appena finito la monografia sul Così parlò Zarathustra... veramente tanta roba
Chissà se Fabio veramente vuole guardare dove nn si è mai potuto guardare...avendo cercato per una vita una soluzione a ciò che ancora per lui rimane una ricerca aperta...
Che bello che nel mondo devi soffrire e fare errori per diventare famoso e ricco. Invece gente onesta che non tocca droga ecc vive nelle auto amche se hanno molte idee per fare soldi. Ma vff a tutti
Somiglia ad Iggy Pop!😊😊
Celine... Mon amour
Tutto super interessante ma trovo terrificante l'idea di non legalizzare le droghe, bensì di ritualizzarle, che significa metterle in mano a un gruppo ecclesiastico che può distribuirlo a suo piacimento, rendendo la chiesa o qualsiasi altra organizzazione religiosa lo spacciatore.
ho apprezzato tantissimo l'incontro, Fabio è straordinario e molto bravo anche RIck. Ma sul paragone con l'Urss attenzione... siamo fuori strada. Quella "dittatura" non ha assolutamente mai avuto un vero processo, né pubblico, né ufficiale, e quindi una condanna istituzionale. Ricorda che loro hanno vinto la seconda guerra mondiale (liberando i lager naz). Attenti a non cadere nella trappola di vedere solo il proprio angolo... lì parliamo di oltre 70 anni e un numero di vittime che è sconvolgente. La mancata (nostra) conoscenza comune degli aspetti totalitari ("fascisti", se vuoi) di quel fenomeno - per altro corroborata e cementata ormai dalla storiografia più accreditata - è in parte causa di una coscienza comune europea ancora oggi vacillante perché non fa i conti con tutto il suo passato oltre schematismi ideologici.
Non riuscivo a dormire e allora ho detto "vediamo questo podcast "...in certi momenti mi ha fatto quasi paura.Ho avuto tante occasioni in cui avrei potuto usare droghe pesanti ma il mio istinto di sopravvivenza mi ha salvato..non credo di aver mai visto un intervista sulla dipendenza cosi intensa e lucida
Riccardo prova a riparlare con chi sta cercando di ridiffondere la passione, sotto forma di farmaci, degli psichedelici.
Che cosa ti sei persa, sciocca Twitch!
Ho letto il libro di Fabio Cantelli più volte, leggo spesso i suoi post Facebook, ho partecipato a diverse sue conferenze e visionato molteplici suoi interventi pubblici, e sono arrivato a tale conclusione.
Se leggi le parole di Cantelli , capisci realmente quanto egli sia rimasto intrappolato in quella dimensione fatta di dinamiche che è tipica della dipendenza rituale del tossicodipendente. Ha di fatto invertito l'aspetto puramente meccanico dell'atto della somministrazione della sostanza, sostituendone il piacere organico con quello rituale del passato, dei luoghi e del narcisismo che lo portano a voler coscientemente vivere in quella bolla che sta sul filo del rasoio tra la vita e la morte. Cantelli vive il presente grazie alla ritualità del passato. Una ritualità che lui ama romanzare ma che di fatto non gli ha mai permesso di fare i conti con il suo passato semplicemente perché lo ama. m.facebook.com/story.php?story_fbid=277350607622664&id=100060431815279
Nn avete mai letto la teoria della Nascita di M.Fagioli?