Corpi mobili vitreali. Cosa posso fare?

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  • čas přidán 27. 07. 2024
  • I corpi mobili vitreali, tecnicamente detti "miodesopsie" ma più comunemente noti come "mosche volanti", sono il risultato della variazione chimico-fisica del corpo vitreo, una sostanza gelatinosa e trasparente che riempie l'occhio.
    Un'accurata visita oculistica è molto importante per identificare, documentare e scegliere eventuali strategie terapeutiche per trattare il disturbo.
    A cosa serve il corpo vitreo?
    Il corpo vitreo offre all'occhio un supporto meccanico e nutritivo, oltre a fornire, grazie alla sua trasparenza, una funzione ottica.
    Come si formano le mosche volanti?
    Con il passare degli anni, in particolare dopo i 45 e i 50 anni, la composizione chimico-fisica del corpo vitreo subisce alcune variazioni: ciò ne determina una certa disomogeneità, cui consegue la formazione di ammassi di fibre collagene e/o di cellule. Questi ammassi rimangono sospesi nel corpo vitreo, fluttuando nella sua compagine.
    Le trasformazioni chimico-fisiche a cui va incontro il corpo vitreo, possono dare origine a una sua contrazione, quindi a un suo distacco dalla retrostante retina.
    Questo fenomeno, noto come "distacco posteriore del vitreo", è un'evenienza comune nelle persone di età superiore a 45 anni e generalmente si verifica senza provocare alcuna problematica; tuttavia, in alcuni casi, il corpo vitreo può mantenere una certa adesione con la retina, esercitando su di essa una forza trazionale nota come "trazione vitreoretinica", a cui possono far seguito lo sviluppo di rotture retiniche, piccole emorragie all'interno del vitreo e lo sviluppo di numerosi corpi mobili.
    Tali eventi sono spesso accompagnati dalla percezione di lampi luminosi, legati al fatto che la retina è in grado di trasformare gli impulsi meccanici (quindi anche le trazioni) in impulsi luminosi; la comparsa improvvisa di corpi mobili, speci e se accompagnata da lampi luminosi, necessita una immediata valutazione specialistica, in quanto possibile sintomo di rotture retiniche, che a loro volta potrebbero creare i presupposti per un distacco di retina.
    Come vengono percepiti i corpi mobili vitreali?
    In presenza di luce i corpi mobili vitreali proiettano la loro ombra sulla retina e ciò viene in ultima analisi percepito come corpo mobile nel campo visivo, che sembra muoversi contestualmente ai movimenti dell'occhio. Le forme dei corpi mobili possono essere differenti: puntini, cerchi, linee, nuvole o ragnatele; generalmente vengono notati quando si fissa uno sfondo chiaro, come il cielo limpido, un foglio di carta o una parete chiara.
    I corpi mobili vitreali sono dannosi?
    I corpi mobili che si formano a causa della naturale trasformazione del corpo vitreo, non sono in quanto tali dannosi o pericolosi per la salute dell'occhio, tuttavia sono spesso il motivo che permette di svelare degenerazioni retiniche altrimenti asintomatiche e pertanto è sempre consigliabile una visita oculistica in presenza di tali sintomi. Di solito non interferiscono con la visione, pertanto in questi casi non è necessario intervenire in alcun modo, salvo non vengano diagnosticate, quale reperto accessorio, degenerazioni retiniche periferiche che possono richiedere un trattamento laser profilattico al distacco di retina. Altre volte, quando sono di notevoli dimensioni, possono invece interferire con lo svolgimento delle normali attività quotidiane, alterando notevolmente la visione.
    Come e quando bisogna intervenire?
    Oggi non sono disponibili trattamenti chirurgici dei corpi mobili vitreali con standard di efficacia e sicurezza sovrapponibili ad altre chirurgie, quali, ad esempio, la chirurgia della cataratta; nonostante questo vengono proposti la laser vitreolisi e la vitrectomia mininvasiva.
    Vitreolisi
    Attraverso piccoli impulsi emessi da uno YAG laser i corpi mobili vengono vaporizzati e ridotti di dimensioni; questo trattamento si esegue senza penetrare chirurgicamente nel bulbo oculare. Per poter effettuare il trattamento, i corpi mobili devono trovarsi ad almeno 2 mm di distanza dalla retina e dal cristallino e non devono esservi contestuali stati infiammatori attivi di tali strutture.
    Il trattamento viene effettuato in regime ambulatoriale; le complicanze possibili indotte dalla laser vitreolisi sono: l'aumento della pressione ...
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