Astrea Amaduzzi performs Bellini's Salve regina - Live in Milan 2022

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  • čas přidán 28. 08. 2024
  • La 'poesia musicale' belliniana si sposa davvero meravigliosamente con l'angelica voce di Astrea Amaduzzi: a voi il SALVE REGINA in la minore-maggiore del 1818 quando il Cigno di Catania aveva circa 17 anni, live dal Concerto dell'8 maggio 2022 alla Basilica dei S.Nereo e Achilleo di Milano!
    - Belcanto Italiano Duo -
    Astrea Amaduzzi, soprano lirico di coloratura (Italia)
    Mattia Peli, pianoforte (Italia)
    Dall'evento musicale "EXSULTATE, JUBILATE" - Concerto di musica vocale sacra per il 'Festival internazionale itinerante di Belcanto Italiano' - Musiche di Pergolesi, Vivaldi, Durante, Bach, Haydn, Mozart, Schubert, Rossini, Donizetti e Verdi
    www.gazzettadi...
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    Nel febbraio del 1825 (forse il giorno 12) al teatrino del Conservatorio di San Sebastiano, a Napoli, veniva rappresentata in prima assoluta la prima opera lirica di Vincenzo Bellini: "Adelson e Salvini", nella quale l'aria "Dopo l'oscuro nembo" venne poi ripresa con alcune varianti diventando la notissima aria di Giulietta "Oh quante volte, oh quante" nella sua sesta opera "I Capuleti e i Montecchi".
    A Napoli fu allievo di Giacomo Tritto, ma, conosciuto Nicola Antonio Zingarelli, preferì seguire quest'altro, il quale lo indirizzò verso lo studio dei classici (Palestrina, Paisiello e Pergolesi su tutti) e il gusto per la melodia piana ed espressiva, senza artifici e abbellimenti, secondo i dettami della scuola musicale napoletana. Tra i banchi del conservatorio ebbe come condiscepoli Saverio Mercadante ed il musicista patriota Piero Maroncelli, ma soprattutto conobbe il calabrese Francesco Florimo, la cui fedele amicizia lo accompagnerà per tutta la vita e dopo la morte, allorché Florimo diventerà bibliotecario del conservatorio di Napoli e sarà tra i primi biografi dell'amico prematuramente scomparso grazie alle lettere scambiate.
    In questo periodo Bellini compose musica sacra, alcune sinfonie d'opera e alcune arie per voce e orchestra, tra cui la celebre 'Dolente immagine', il cui testo è attribuito alla sua fiamma di allora, Maddalena Fumaroli, opera oggi nota solo nelle successive rielaborazioni per voce e pianoforte.
    Tra i brani giovanili di musica sacra composti da Bellini spicca certamente all'attenzione il bellissimo brano "Salve Regina" in la minore/maggiore "a voce sola di soprano con accompagnamento di organo", che abbiamo eseguito in varie occasioni concertistiche, sia con l'organo che con il pianoforte. Nel suggestivo brano, in cui viene più volte usata l'espressiva 'sesta napoletana', l'introduzione strumentale, di ampio respiro, risulta in modo evidente della stessa natura di quella di Chopin il quale, nonostante sia nato qualche anno più tardi rispetto al catanese, cominciò a scrivere i primi brani per pianoforte nel 1817; mentre a partire dall'attacco del soprano, su un Mi naturale medio-alto con piccola "messa di voce" prescritta, la linea vocale ricorda lo stile vocale della musica sacra di Pergolesi.
    Mattia Peli

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