"Donna nel domani del mondo" di Sibilla Aleramo (con testo)

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  • čas přidán 12. 09. 2024
  • Dedicata a mia figlia e a tutte le giovani donne
    Voce: Silvia Vitali
    Chitarra: Massimo Brambilla
    Foto: Tiziana Coltri
    Testo
    Incinta sono di te,
    donna che vivrai nel domani del mondo.
    In un anno remoto
    genitrice fu la mia carne,
    le mie fibre ricordano,
    ogni giorno era oscuro travaglio,
    fisica sofferenza che volontà dominava
    e speranza addolciva
    ineffabilmente.
    Ora non il seme d'un uomo in me
    non un embrione dal mio sangue nutrito,
    ma nel mio spirito
    l'ansiosa proiezione, donna, di te.
    di quella che tu sarai,
    che lentamente si plasma s'accresce
    batte alle porte vuol vivere,
    compiuta forma finalmente
    in aura di libertà e purità,
    donna nel domani del mondo.
    In me ti reco, imagine chiara,
    contrasto e compenso
    di quanto nel cuore m'angoscia,
    patimento di tante misere oggi,
    misere per inumane fatiche
    misere per scheletriti figli
    o per figli rapiti in guerra,
    oppure inanimate cose di libidine,
    ah avvilita mia specie, onta per tutte!
    E altre odo stridule
    ridere inconsapevoli
    e altre trasalendo veggo
    egoiste più ancor dei loro maschi,
    avide insaziate d'oro e tossico.
    Come se ti portassi nel mio grembo
    io in te mi concentro, creatura nuova,
    nei lineamenti che tu avrai,
    creatura tutta vera in una vita di raggiunta verità,
    redenta la vita da ogni ferino residuo,
    più bella questa terra ogni di più
    nel lavoro di tutti fervido come un inno,
    inno del concorde genio umano.
    E non io sola, molte e molte
    al par di me in seno ti recano
    e in lampi di benedizione
    qualcosa del sereno tuo sguardo in loro già traluce,
    in salvo anch'esse la visione di te
    la speranza la visione di te portano
    mentre il mondo d'oggi ci dileggia,
    torvo e cieco ci osteggia,
    oh tutte brave in oprare e coraggiose,
    fanciulle spose, tenere gravi vegliarde,
    in travaglio fiero e pur soave,
    ineffabilmente,
    per il tuo avvento, donna, nel domani del mondo,
    in questo fraterno asilo
    giusto e benigno
    e di gloria finalmente degno,
    armoniosa sovrana tu di libertà e purità.
    1950

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