GLI HIKIKOMORI GODONO DELLE DISGRAZIE ALTRUI? | Marco Crepaldi

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  • čas přidán 2. 07. 2024
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Komentáře • 66

  • @HikikomoriItalia
    @HikikomoriItalia  Před 4 lety +6

    Proprio oggi è uscita una mia intervista che riprende e integra quanto detto in questo video: www.milanotoday.it/attualita/coronavirus/come-evitare-depressione-isolamento.html

  • @B-Army1
    @B-Army1 Před 4 lety +81

    Non sono propriamente Hikikomori, cerco di uscire il meno possibile, di evitare i luoghi affollati e situazioni sociali (proprio come andrebbe fatto ora per preservarsi dal virus). Ovviamente non faccio i salti di gioa per la situazione attuale ma il fatto di trovare molte meno persone in giro e di dover limitare contatti e dialoghi il più possibile mi fa sentire più a mio agio, questo sì.

  • @FabioValentini_artist
    @FabioValentini_artist Před 4 lety +9

    Sono sprofondato nell'isolamento a 30 anni, quando non riuscivo a trovare un lavoro, poi è sopraggiunto il buio della depressione. Grazie a una psicologa sono riuscito a riemergere dal baratro, a tornare ad uscire, poi poco a poco a farmi contatti, anche lavorativi, e infine ad arrivare a mantenermi con il mio lavoro che coincide con le mie passioni, ottenendo ottimi successi. Non sottovalutate l'apporto psicologico, in questi casi è fondamentale.

  • @cristianapalestini9293
    @cristianapalestini9293 Před 4 lety +22

    Grazie Marco di questo video. Empatizzo completamente con loro, avendo avuto un periodo di completo isolamento sociale. Stare meglio, non vuol dire godere delle disgrazie altrui ma sentirsi, come dici tu, meno indietro e in alcuni casi meno in colpa. E meno soli.

    • @shinyaraf9837
      @shinyaraf9837 Před 4 lety +1

      Vero anche questo.
      Frequento molte chat con utenti hikikomori e ti posso assicurare che nonostante tutte ciò che si scrive per rabbia o altro, o si faccia capire in giro, molte di queste persone hanno iniziato a fare ragionamenti: "Ma se ci sono queste reazioni, forse ci stiamo davvero perdendo qualcosa, ci pentiremo in futuro?"
      Quindi per molti la cognizione di causa c'è, mancano gli aiuti e il sostegno per far partire la scintilla.
      Molti, tra cui io, hanno difficoltà anche soltanto a farsi dare un aiuto psichiatrico o psicologico decente nelle proprie ASL.

    • @cristianapalestini9293
      @cristianapalestini9293 Před 4 lety

      @@shinyaraf9837 Figurati, incredibile quanti tipi di reazioni possono nascere, essendo tutti noi così diversi...
      Mancano sostegno e aiuto, e in alcuni casi manca il momento giusto... nel senso che gli aiuti, se arrivano quando una persona non si sente pronta probabilmente li rifiuterà. Ma giustamente dovrebbero esserci, è che la questione è ancora così poco sentita e di conseguenza ci se ne occupa poco

  • @elenademiguel7588
    @elenademiguel7588 Před 4 lety +5

    Sarebbe bello se la quarantena continuasse per tutti tranne me. Fare la spesa, andare a fare una passeggiata, andare in posta senza incontrare quasi nessuno... utopia...

  • @ghostbastard6741
    @ghostbastard6741 Před 4 lety +7

    Io son costretto ad andare in giro per aiutare parenti invalidi come sempre,quindi tranne rinunciare al caffe al bar non mi é cambiato più di tanto. La cosa che mi sconforta é l'avere ragione,nel senso,ho spesso litigato sostenendo che nessuno é padrone unico della propria vita ed é quindi inutile basare tutte le proprie azioni e scelte dogmaticamente, il "perché la vita é così e cosi devi fare". Da un momento all'altro tutto può finire wuindi fate solo ció che vi rende sereni,non sforzatevi di accontentare genitori,amici,società. Vivete per voi,non per gli altri

  • @areswalker5647
    @areswalker5647 Před 4 lety +4

    Primo video di questo canale che abbia mai visto, credo di aver trovato casa ❤
    Sicuramente faccio parte di chi ha scelto da tanto tempo l'isolamento sociale ma non so se sono un hikikomori o meno, ho sentimenti confusi a riguardo di questa situazione: ovviamente questo discorso non riguarda il coronavirus ma solo il fatto della quarantena per tutti; sono felice del fatto che non subisco "pressione sociale" per uscire di casa, i sensi di colpa sono enormemente diminuiti ma mi innervosisce che non sono l'unica persona in casa, mi spaventa il dopo, mi ero convinta a espormi un po' di più ma ora che sono ricaduta nella mia routine non mi ci vedo a comportarmi diversamente a fine quarantena.
    Auguro il meglio a tutti❤

  • @melodiespaola9082
    @melodiespaola9082 Před 4 lety +2

    Non mi è mai piaciuto stare in mezzo a tanta gente, o in situazioni dove devi gestire troppe cose contemporaneamente; se riesco a fare le cose con ritmi più moderati e se posso diradare incontri e dialoghi, allora mi sento bene. In ogni caso mi è sempre dispiaciuto per qualunque essere che stia soffrendo. In vari momenti sono stata costretta a stare in mezzo a tanta gente, ad esempio sul lavoro: là ho cercato di rendere le cose più semplici possibile, ma non è sempre facile far capire agli altri che, sebbene tu non abbia nulla contro di loro (anzi al contrario), non stai bene in certe situazioni. Mi piacerebbe che, in un futuro prossimo, ciascuno si impegnasse a non giudicare l'altro solo perchè ha desideri diversi dalla maggioranza, che cercasse di capire l'altro sempre di più, avendo in mente di puntare a non fare del male nè agli altri, nè a se stessi.

  • @ericaarlim
    @ericaarlim Před 4 lety +4

    Ciao, premetto che non sono un'Hikikomori, sono una ragazza di 24 anni, non molto socevole.
    è da due anni che ho un periodo di crisi forte, non so cosa fare della mia vita, del mio futuro, non riesco a sbloccarmi dalla situazione di nullafacenza, sono riuscita a fare qualche lavoretto o piccolo corso ma nel complesso ho la sensazione di essere ancora bloccata nel nulla. Non mi sono mai isolata completamente perchè fin'ora ho sempre avuto coinquiline e amici molto stretti che in qualche modo mi tenevano attiva. Da Settembre sono tornata a vivere con mia mamma ed è stato più difficile perchè non ho molti amici qui, le uniche persone con cui esco in realtà non mi vanno così a genio ma mi sforzavo spesso di uscire con loro perchè mi sembrava obbligatorio.
    Da quando c'è la quarantena, è come se mi fossi liberata dall'obbligo di uscire, e mi sento stranamente molto più libera di prima. Non avendo la pressione di trovare un lavoro o fare una scelta nella mia vita sto facendo le cose che ho voglia veramente di fare senza sentirmi in colpa. Non sento per niente la mancanza di uscire di casa o di vedere le persone, anzi soffro quasi quando mia madre è a casa da lavoro, sto molto meglio quando non c'è. Il tempo mi scorre velocissimo e ho stra paura di quando finirà la quarantena perchè mi ricadrà adosso tutta l'ansia e la pressione di prima e che forse sarà ancora più difficile trovare un lavoro.

    • @linternauta973
      @linternauta973 Před 4 lety +1

      Piena sintonia ! Un abbraccio ! ( telematico beninteso :) )
      La quarantena è stata il periodo più bello della mia vita ed ora che sono tornato al lavoro e sento parlare soltanto di soldi e cattiverie ad essi correlati, ripongo la mia speranza in un Dio misantropo . Oggi sono un bambino solo un po' più pesante

  • @gaian7948
    @gaian7948 Před 4 lety +11

    Io non sono hikikomori (credo) però diciamo che ho tendenza, e diciamo che a volte esco non perché mi va, ma perché penso che dovrei uscire per non stare troppo tempo a casa nei periodi in cui non ho le lezioni e quindi non devo uscire per forza. Non poter uscire mi fa sentire più tranquilla perché anche se dovrei in ogni caso non posso e quindi tutto apposto. Tra l'altro io sto benissimo a casa mi viene voglia di fare un sacco di cose, e anzi gioco meno e sto molto meno al PC e al telefono perché faccio cose tipo giardinaggio o cucino e altro :3

  • @tq5589
    @tq5589 Před 4 lety +2

    Ti ho conosciuto grazie al cerbero e mi sto divorando molti dei tuoi video, tratti argomenti molto interessanti complimenti

  • @giuseppinaberio263
    @giuseppinaberio263 Před 4 lety

    Molto interessante questo video: cercavo proprio qualcuno che avesse dato voce ai giovani in ritiro sociale volontario in questo periodo di reclusione e isolamento per tutti. Interessante anche l'ottica preventiva, volta ad evitare che altri "scelgano" di restare isolati quando le restrizioni saranno finite!

  • @shinyaraf9837
    @shinyaraf9837 Před 4 lety +4

    Per chi dovesse leggere sono il commento a 12:30, ovviamente sono stati presi parte dei commenti ma mi andava di approfondire
    Comunque come te, credo di averlo specificato anche in quel commento, sono consapevole loro soffrono allo stesso modo perché appunto sono più abituati a risolvere il proprio stress magari con i contatti sociali (ad esempio: gli estroversi) ma mi lamentavo proprio del fatto, che se dalla nostra parte, o almeno nella mia, c'è questo sforzo all'empatia nei confronti dell'altro per quanto possa essere diverso, invece, al contrario, noi ci beccheremo sempre gli appellativi peggiori, perché a quanto pare questa empatia è spesso unilaterale. Sì, ovviamente ci sono delle eccezioni, ma non sono quelle che permettono di dare vantaggi alle fasce "più svantaggiate". Diciamocelo, noi ci dobbiamo adattare alla società, loro al massimo ad un periodo di quest'ultima.
    Un po' la stessa storia per i timidi che anche tu hai coperto in passato, non li voglio mica murare in casa, ma visto che quest'occasione ha fatto comprendere ad alcuni come possa essere brutto non poter essere una parte di se stessi in questo mondo, chissà che in un futuro non ci sia una maggior empatia e riflessione anche per il nostro lato, senza sparare i soliti: "Smettila di essere infantile". Dopotutto non è ciò che si sono sentiti dire queste persone ora? "Non essere infantile, una settimana a casa mica ti ucciderà".
    Cosa facciamo quindi? Io non lo so mica.
    È sempre la stessa questione, come quella che stai seguendo parallelamente anche sull'altro canale tra i diritti dei generi.
    Potessimo andare davvero tutti d'accordo senza scannarci a vicenda dopo qualche minuto perché alla fine ognuno sopravvive come può e non ha tutto il tempo di sobbarcarsi troppo le opinioni altrui. Paradossalmente da hikikomori sarei propenso ad un progetto di comunità, idea che non vedo nemmeno essere così rara tra le varie conversazioni avute online.
    Il problema rimane la totale assenza di comprensione nell'ambito sanitario di tante cose, che si va anche a collegare al tuo video (credo, non l'ho visto e non so se lo farò perché seguo principalmente questo canale): "Possiamo fidarci degli esperti?"

    • @mattox9855
      @mattox9855 Před 4 lety

      Finalmente un commento sensato

  • @antonioleonardodevincenti1318

    Grazie affrontare determinati temi..☺️

  • @elenacarolei_.__7520
    @elenacarolei_.__7520 Před 4 lety +3

    Ci voleva questo approfondimento.

  • @vanekbap
    @vanekbap Před 4 lety +2

    Io stavo iniziando ad uscire di casa e questo virus mi ha rovinato l'inserimento nella vita sociale

  • @ildiofattouomo
    @ildiofattouomo Před 4 lety +6

    A me fa ridere il fatto che molti per aiutarmi mi hanno detto che non si può stare bene con gli altri, se prima non si sta bene da soli. Che è vero concordo. Ma il fatto che mi fa stare male non è che non so stare da solo, ma che sono quasi sempre solo. Sicuramente, più che altro sto male perché non so stare in compagnia. E adesso la gente che si dispera perché gli tocca stare a casa per un po', mi fa ridere. Perché allora se anche loro si disperano perché non sanno stare da soli(e addirittura alcuni giovani irresponsabili fanno le discoteche abusive), significa che anche loro devono stare prima bene da soli per stare bene con gli altri. E questo non è vero, quindi io so stare da solo a differenza di quello che mi dicono che non ne sono capace. È la dimostrazione è che tanti in questa situazione si stanno disperando e non perché non sanno stare da soli. Per esempio, un mio amico(conosciuto da poco) mi ha chiamato disperato che non c'è la fa più a stare chiuso in casa, ed è da solo due giorni in casa e senza poter uscire con gli amici. Ci siamo fatti quattro risate, perché io ho trascorso molti più momenti di solitudine e lui dopo 2 giorni già non ne può più. Ovviamente, non critico chi è disperato perché non riesce a sopportare questo periodo di quarantena. Anche io nei loro panni mi dispererei. Ma va be anche io per colpa di questa quarentena sto rinunciando ad un sacco di cose, tipo la palestra e i gruppi che frequento nel cercare di conoscere nuove persone(anche se non riesco a socializzare al meglio) . Ma questo fatto non mi fa disperare(almeno fin ora) , sono abituato a stare da solo. E sinceramente questo periodo in cui tutti devono stare in isolamento, mi sta mettendo di buon umore, anche se mi sto cominciando a rompere le scatole persino io,ma ancora non più di tanto. In ogni caso questi periodo d'isolamento, in cui tutti devono stare distanti gli uni dagli altri. Mi ha insegnato qualcosa, ovvero che provo invidia per le persone che si divertono, perché io non ci riesco. Mi ha insegnato che la mia sofferenza in parte è dovuta a questo. Prima non lo sapevo, ovviamente non è dovuta solo a questo la mia sofferenza, è dovuta in gran parte, al fatto che non riesco a realizzare me stesso. Sono insoddisfatto, non sono fiero di me. Anche se ho un lavoro ecc. Non sono solo queste cose a renderci felici, mi mancano un sacco i rapporti sociali (e faccio fatica ad ottenerli, anche se mi ci sto sforzando, piangersi addosso è inutile). La felicità secondo me deriva anche dall'essere fieri di sé, sapere di stare facendo ciò che più si desidera, in concorde con ciò che è la propria persona. Secondo me è per questo che sono infelice, non c'entrano gli altri la colpa è mia che mi abbatto facilmente. Perché la prova che se m impegno posso riuscire a parlare disinvolto, c'è l'ho, lo avuta nella mia vita.

    • @stefanos4130
      @stefanos4130 Před 4 lety +1

      Il cuore conosce la sua propria amarezza, e alla sua gioia non può prender parte un estraneo.

    • @ildiofattouomo
      @ildiofattouomo Před 4 lety

      @@stefanos4130?

    • @stoicnihilist8167
      @stoicnihilist8167 Před 4 lety

      @Il Dio fatto uomo
      Penso volesse dire che si soffre in solitudine (perché ciascuno conosce solo la propria, di sofferenza), e invece le gioie non possono mai essere condivise al 100% perché appunto ciascuno di noi gioisce a modo suo proprio

    • @ildiofattouomo
      @ildiofattouomo Před 4 lety

      @@stoicnihilist8167 secondo me le gioie si possono condividere e il dolore che non si può :-)

    • @stefanos4130
      @stefanos4130 Před 4 lety

      @@ildiofattouomo È un proverbio di Salomone, significa che la gioia e il dolore non sono due entitá separate. La gioia è sempre dettata da un ricordo dal tuo passato, e solo chi conosce il tuo passato e lo ha condiviso con te può capire la tua gioia.
      C'è chi gioisce per piccole cose perchè magari ha faticato ad ottenerle, quindi una persona normale non potrá capire la tua felicitá perchè a lei sembrerá banale.
      Dal messaggio mi era parso di capire che cerchi la felicitá provando a conoscere nuova gente, ma la maggiorparte della gente ti è estranea e non potrá darti gioia ammenochè non sia come te, sarebbe come voler imparare la filosofia frequentando giurisprudenza.

  • @Br0ckLesn4r
    @Br0ckLesn4r Před 4 lety +4

    Schopenhauer era un hikikomori?

  • @lunadiperle19
    @lunadiperle19 Před 4 lety

    Marco. Mio fratello hikikomori da 10 anni (è uscito alcune volte e tornava hikikomori) dice che la tua non è scienza e che lui sta benissimo così. Cosa posso fare?

  • @claudio1418
    @claudio1418 Před 4 lety +1

    il link instagram è sbagliato

  • @MAACH02
    @MAACH02 Před 4 lety +3

    Attualmente non mi reputo un hikikomori,ma sono comunque una persona che esce poco di casa e sente un po' di ansia sociale.
    Attualmente (prima della quarantena) andavo a scuola (li focalizzavo la mia vita sociale,che è davvero meravigliosa rispetto allo stile di vita che faccio in realtà)e uscivo 2/3 volte al mese nel mio paese dove subisco il bullismo,infatti questa condizione mi ha portato negli anni scorsi a non uscire per mesi e essere un hikikomori.
    Ma veniamo al punto:questa quarantena mi da varie emozioni contrastanti,le elencherò per punti per maggiore comodità:
    -Se in quel momento sono contento la vedo come rivalsa verso gli altri,penso "Ah,brutti figli di puttana,ora lo vedete come è stare chiusi a casa?Non vi piace vero?Pensate se questa fosse la vostra vita fino a data da destinarsi!"
    -Se in quel momento sono leggermente più in basso del mio mood comune invece è l'opposto,penso di me stesso "Sei un coglione,la gente impazzisce perchè deve stare a casa e invece per te è normale,che vita di merda che fai,fai schifo"
    - Mi da fastidio la quarantena perchè da Settembre,tramite l'ambiente scolastico, mi sto impegnando per ottenere una vita sociale al di fuori del mio paese dove potermi far rispettare da subito,divertirmi,avere amici che posso chiamare tali e magari anche una ragazza.Devo dire che stavo ottenendo risultati soddisfacenti,la mia autostima è in aumento,ma ho ansia del ritorno alla normalità,non so se sarò carico e pronto per uscire con i miei nuovi amici o se questa quarantena mi riabituerà a stare chiuso in casa.
    -Un altro tipo di ansia che mi viene è data dal fatto che certe mie skill di vita saranno inflazionate (forse).
    Io tendo sempre a sfruttare ciò che vivo per imparare nuove cose e lezioni di vita,e il mio modo di sfruttare i vari periodi di reclusione domestica della mia vita è sempre stato informarmi,abituarmi a ragionare e sviluppare pensiero critico,ma se facciamo tutti la stessa vita per un periodo quanta altra gente farà come me?Magari molti altri riusciranno ad avere un pensiero critico e un approccio alle cose come il mio,anche se noi esseri umani siamo unici questo mi spaventa,perchè ovviamente non tutti,ma alcuni la fuori stanno sviluppando le caratteristiche che mi danno autostima e mi permettono di sentirmi in grado di stare al mondo.

    • @alexc.7561
      @alexc.7561 Před 4 lety

      Geniale l'ultimo punto del tuo commento, pure io ci avevo pensato: il pensiero critico è una delle poche "qualità" che ci distingue dalla società del mainstream, che ci fa in un certo senso sentire su tutto un altro livello rispetto alla massa di popolazione (non nel senso di "più intelligenti", semplicemente "diversi"). E se pure questa certezza sparisse perché pian piano ci accorgeremo che il pensiero critico ha proliferato anche tra la popolazione "normale"?

    • @MAACH02
      @MAACH02 Před 4 lety

      @@alexc.7561 ho continuato a pensarci e questo "problema" lo ho superato,mi sono reso conto che gli altri alla fine della quarantena saranno rimasti a casa per circa due mesi,contro il mio anno e mezzo diviso tra gli ultimi 4 anni,quindi avrò comunque avuto più tempo per educare la mia mente.
      In più la maggior parte delle persone in quarantena non hanno particolari cose su cui rimuginare e non hanno motivo di pensare "Devo pensare a come migliorare me stesso e evitare di trovarmi di nuovo in questa situazione",dato che loro sono a casa per sfortuna e non per dei fatti della loro vita.

  • @nihildeicorvi3804
    @nihildeicorvi3804 Před 4 lety +11

    Hikikomori o no a me questa situazione mi ha messo uno strano buon umore,non voglio dire che mi dispiace per i morti perché non é colpa mia;sarò un misantropo ma me ne frego del coronavirus,ed anche se venissi contagiato la morte sarebbe migliore della mia situazione.

    • @alphaartax1044
      @alphaartax1044 Před 4 lety +2

      la tua situazione non è eterna, la morte si. Nel senso che quello che oggi vedi nero domani non potrebbe esserlo.

    • @layo6060
      @layo6060 Před 4 lety

      Alpha Artax ma se sai che continuerà col
      Buio puoi finire con una scelta drastica come la luce

    • @alphaartax1044
      @alphaartax1044 Před 4 lety +2

      E come sai che continuerà col buio? Sarà una frase retorica ma niente è certo nella vita tranne la morte e il tempo che passa puo cambiare molte cose.

  • @stefanos4130
    @stefanos4130 Před 4 lety +8

    Io non sto affatto godendo, anzi sono infastidito.

    • @mattox9855
      @mattox9855 Před 4 lety

      Scusa mai hai letto solo il titolo del video praticamente

  • @fabrizioamato872
    @fabrizioamato872 Před 2 lety +1

    Io sono un "countryhikikomori", vivo in mezzo a monti e boschi e frequento pochissimi altri countryhikikomori. Si va a funghi, si coltiva l'orto, si corre sui prati e si gioca a biliardo davanti al caminetto nelle lunghe e fredde serate invernali.

    • @des9839
      @des9839 Před 2 lety

      Ti invidio davvero, ma il mio pensiero sarebbe come mantenermi in un contesto simile

  • @ShIvAakaIshwaR
    @ShIvAakaIshwaR Před 4 lety +2

    Vorrei porti una domanda. Un hikikomori è una persona che vive una reale situazione di isolamento sociale estremo, o una persona che sente di viverla, anche se magari non è così estrema quanto da lui/lei percepita?
    Edit: mi rendo conto di aver ipersemplificato la cosa, spero nessuno si senta offeso

    • @HikikomoriItalia
      @HikikomoriItalia  Před 4 lety +4

      Il fenomeno degli hikikomori si riferisce a un crescente impulso all'isolamento sociale, diffuso soprattutto nelle società più ricche, generato della crescente competizione sociale che provoca ansia del giudizio e senso di fallimento, nonché sfiducia nella società. Secondo questa interpretazione, si potrebbe definire "hikikomori" colui che sperimenta tali sensazioni, a prescindere da quanto sia isolato o meno. Come ho detto più volte però, "hikikomori" non deve diventare una diagnosi medica o un'etichetta sociale, ma solo un termine utile per discutere del fenomeno. Io stesso, quando dico "gli hikikomori" nei video, lo faccio per semplificare.

    • @ShIvAakaIshwaR
      @ShIvAakaIshwaR Před 4 lety +2

      @@HikikomoriItalia grazie mille per la risposta, so di avere ipersemplificato le cose nella mia domanda iniziale. Una persona depressa, che tende ad isolarsi il più possibile, può essere inserita in questa definizione?

    • @HikikomoriItalia
      @HikikomoriItalia  Před 4 lety +2

      @@ShIvAakaIshwaR a mio modo di vedere, se non si isola per ansia del giudizio sociale, oppure perché pensa che la società sia negativa, allora no. Ma come detto, tracciare una linea non è né facile né utile.

  • @silviapesaresi4063
    @silviapesaresi4063 Před 4 lety +6

    Ti faccio i complimenti per questo video. Il contenuto affrontato è piuttosto interessante.
    Tuttavia ti devo riprendere all inizio, poiché affermi che non c'è nulla di scientifico nella ricerca che hai effettuato. Non è così, come ben sai le scienze sociali hanno una valenza scientifica, poiché si avvalgono di teorie, metodi e strumenti di ricerca, sia per quanto riguarda la ricerca in ambito sociale che per quella in ambito educativo. Per avere un quadro più completo del fenomeno, ti consiglierei di somministrare, ovviamente in forma anonima, un vero e proprio questionario, strutturato o semi strutturato, dove puoi aggiungere anche le variabili sesso ed età, e di analizzare i dati raccolti grazie con excel. Probabilmente lo fai già, ma penso che usare direttamente un questionario completo ti aiuti a mantenere aggiornato anche sulla percentuale di hikikomori femminili rispetto a quelli maschili.
    Comunque complimenti ancora.

    • @individuoprimahikikomorido3395
      @individuoprimahikikomorido3395 Před 4 lety

      È il parere solo degli iscritti al sito che hanno visto la domanda, quindi una quantità esigua, per questo non è scientifico dal punto di vista della scienza statistica

    • @silviapesaresi4063
      @silviapesaresi4063 Před 4 lety

      @@individuoprimahikikomorido3395 Non è tanto il campione a determinare l attendibilità dei risultati ma la strutturazione dello strumento predisposto. Per far questo Marco avrebbe dovuto strutturare un vero e proprio questionario e analizzarlo con degli appositi strumenti di analisi)(come appunto excel per fare i relativi calcoli, o anche software come Atlas. Ti) E sicuramente avrebbe ottenuto dei risultati considerati scientifici.

  • @alessandro8186
    @alessandro8186 Před 2 lety

    Io son così perché sono troppo orgoglioso me lo merito

  • @individuoprimahikikomorido3395

    Questi commenti 《un vero hikikomori non va in palestra》giuro mi hanno fatto ridere, davvero. Mamma mia come siete schematici.
    Sicuramente andare in palestra esce dal "prototipo" dell hikikomori. Ma ci sono vari gradi di isolamento. Ma voi cosa associate alla palestra? Grandi socializzazioni etc? Non è per forza così.
    Riflettete un attimo su un paio di esempi. Mettiamo che un ragazzo chiamiamolo Simone esce una volta ogni tanto ma gira per la città magari solo per comprare qualcosa legato al computer, ricaricare carta prepagata per fare acquisti online. Stefano invece prima era più isolato ora ogni tanto fa camminate in campagna e non c'è quasi nessuno per strada, non sente particolare peso sociale, non è una situazione in cui il giudizio è così forte anzi il giudizio può essere anche assente. Claudio esce solo per comprare libri ma in una grande città non si sente osservato perché ognuno pensa a ciò che ha da fare e correre e nemmeno lo nota. Orlando invece esce solo per incontrare il suo fidanzato che ha conosciuto su internet. Andrea invece ha provato ad andare palestra per un anno e mezzo ma lì se ne stava solo concentrato sugli attrezzi, sulla fatica, contare le ripetizioni, le pause e fare i movimenti correttamente che è molto piu difficile di quanto si pensi. Nella fatica e nella concentrazione sta senza chiacchierare con gli altri e pensa solo ad allenarsi per sentirsi più desiderato dal suo ragazzo Paolo, anche lui un po isolato (((anche se qualche amica ce l'ha piu che altro perche sono andavano a scuola insieme, abitavano vicino e sono un po cresciuti insieme))) È faticoso per Andrea ma riesce a farlo, almeno per un po' di tempo, perché alla lunga gli altri clienti con il tempo creano relazioni sempre piu forti e poi si cominciano a creare dei gruppetti che osservano poi chi è escluso. Però ci si può barcamenare, difficile ma non impossibile. Magari un giorno viene in palestra un vecchio compagno di scuola o conoscente e si sente riconosciuto osseevato e giudicato ma poi per fortuna di solito salta gli allenamenti o li fa ad un altro orario. Di solito Andrea si confonde nella mischia e si sente protetto, non sei sotto i riflettori.. la musica alta cobtribuisce a rendere difficili le conversazioni e giustificare l'assenza di esse. Qualche scambio verbale con listruttore ogni tanto camuffa la cosa. È molto controllato e sente di dover indossare una maschera sul viso di nonchalance e tranquillità mentre è tutto contratto internamente. Non avete idea di quanto è faticoso stare così. Infatti cerca di meditare prima di allenarsi, ma non sempre trova il tempo. Magari poi la palestra può essere l'unica situazione in cui si esce di fuori dalla famiglia ma comunque stai lì a fare gli esercizi senza socializzare e per il resto si sta sempre dentro casa. Andrea non trova particolare interesse nelle persone attorno, si sente estraneo e si isola volontariamente.
    Andrea va in palestra ma sempre una persona isolata socialmente rimane.

    • @individuoprimahikikomorido3395
      @individuoprimahikikomorido3395 Před 4 lety

      *autoisolata

    • @individuoprimahikikomorido3395
      @individuoprimahikikomorido3395 Před 4 lety

      E Andrea per prendere la decisione di iscriversi in palestra ha dovuto davvero farsi coraggio, pur di apparire piu bello e desiderato agli occhi del suo ragazzo, ma dopo un anno e mezzo si arrende non tanto alla fatica fisica ma a quella sociale, inizia sentirsi osservato dai clienti che sono sempre gli stessi e cominciano a fare inciuci. Così dopo periodi di assenza decide di non frequentare più

  • @luigipellegrini2908
    @luigipellegrini2908 Před 4 lety

    Uno che va in palestra non è un Hikikomori

  • @monicalugano3257
    @monicalugano3257 Před 4 lety +2

    E un periodo inquetante individui sono fati per socializare per stare insieme. Mai distanziamento sociale non sono daccordo

  • @alessandrogiusti5537
    @alessandrogiusti5537 Před 3 lety +5

    Non hai capito nulla. L'HIKKIKOMORI é un misantropo evoluto, non odia, non si sente fallito, non é psicopatico e non soffre la solitudine. È semplicemente stanco della stupidità umana e sceglie di isolarsi perché considera piú importante e culturale l'isolarsi e il concentrarsi sui suoi interessi/passioni piuttosto di alcoltare il rumore inutile della voce di tutti coloro che si sentono fenomeni, perfetti, vissuti, ma che alla fine della vita hanno assaggiato assai poco. L'HIKKIKOMORI esce dal suo percorso arricchito culturalmente, si é preso una pausa di riflessione per capire senza la confusione delle voci. La tua in primis

  • @alphaartax1044
    @alphaartax1044 Před 4 lety +3

    Un vero Hikikomori non va in palestra ne fa una passeggiata ogni tanto. Non esce di casa, spesso neanche dalla propria stanza.