Video

Una parziale soddisfazione? Con Colpo Grosso soddisfavi di brutto i pruriti!!! Quante diottrie buttate!

Io ho provato lo sprint, ma fatto piu largo utlizzo di Nesquik, di cui mettevo almeno due cucchiaini, poi un goccio di latte che diventava crema e infine riempivo la tazza o il bicchiere con altro latte, in modo da far sciogliere bene la polvere, evitando quegli odiosi grumi. Da piccola addirittura il Nesquik lo mangiavo direttamente dal cucchiaino, rischiando di soffocare, data la sua consistenza sabbiosa. Confesso che un po' volevo essere al posto dei bambini che facevano gli spot, tant' è che a volte m mettevo davanti allo specchio e li imitavo. Chiusa la parentesi delle polveri che rendevano il latte prelibato, faccio una piccola digressione, sottolineando che all' inizio del video, sul giornalino dei piccoli, ho intravisto l' immagine di Aileen Quinn, straordibaria bambina prodigio, protagonista di uno dei musical più famosi di Brodway " Annie". Ecco...imitavo pure lei, anche se io ero tutt' altro che un prodigio!😊

Io avevo il videogioco dei Power Rangers, me lo avevano regalato per il compleanno!

Uno dei tuoi migliori video grande pifferrrrrrr !!!!! W tutto in quegli anni ma su tutto w w w w Colpo grosso e le cin cin girls !!!!!!!!!!!!!!!😜😜😜😜😜😜

MOLTO meglio i ns anni rispetto a tutte le cagate del politicamente corretto

Al Commodore 16 e l'orologio Casio mi sono commosso, poi mi hai sbloccato un ricordo con quella pagina 'come modellare una testa di creta' me la ricordo benissimo e io col Das non ci riuscivo mai! Bei tempi😢

A me questo personaggio fa una tenerezza infinita. Sempre così composto, sempre così calmo e sorridente e sempre così tremendamente triste frustrato. Provo davvero pena per lui. Questo video però è una perla che ci fa ridere delle sue immense sfighe. Che vita di cacca che ha fatto 😂😂😂 e ACCETTA sempre tutto.

Stavo pensando ai gruppi musicali anni 80 e 90 (Wham e 883 ad esempio) dove c'erano tanti gruppi a 2 cantanti ma uno solo era quello che cantava, sarebbe forte un video su questa diciamo curiosità.... grazie per i video e il divertimento che infondi con le tue battute.

Per quanto riguarda le ricerche.... ora non c'è nemmeno più Google, io chiedo tutto a chatGPT.

Perche' non le rifanno cosi?

Il Tuttocittà, patrimonio Unesco 😂

Grazie per avermi fatto tornare indietro nel tempo, il decennio migliore del secolo, musica soprattutto, sei un grande

I quindici quanti ricordi😍😍😍😍😍😍

Avevo un pinocchio proprio come il tuo! Era in gomma semirigida che piano piano perdeva la pittura...

Ciao . Come sempre video super. Io per instagram metterei anche le raccolte di cartoline che si spedivano a catena tipo ne ricevevi una con 5 indirizzi a ciascuno dei quali ne spedivi una del tuo paese e ne ricevevi altrettante .ifrancobolli e le cartoline costavano poco . Si poteva fare .

Io avevo una prolunga per il telefono ( come quello a disco della foto ) lunga 10 metri . . . e voilà, il portatile era pronto ! Fondamentale per potersi chiudere in camera ed avviare conversazioni segretissime, sempre però con un occhio alla porta, che non ci fosse il mother control in agguato.

Postalmarket = primo manuale del "fai da te" per lo smanettamento del Piffer...o!

I Quindici bellissimi ❤

Ciao Piffer....Pesche melba e pesce finto di tonno e patate... moooolto anni 80

Google ha si le foto dell'universo peccato che sono finte e non dico altro...😉

I bancomat di allora erano le nostre nonne che ci davano le 2 mila lire (però non dovevamo dirlo a nessuno)

Sarà per via del mio amore per le cose antiche e vintage, ma io personalmente trovo queste retro tecnologie così caratteristiche 😍😍😍 tante cose saranno anche state scomode, certo, ma se non altro ci insegnavano almeno ad essere PAZIENTI XD

Io ho vissuto gli anni '90 però l'enciclopedia Conoscere c'è l'ho ancora oggi

il fotoromanzo Super Sex con Gabriel Pontello

Ke colpo al cuore !!! Quanti quaderni delle ricerche mi ha fatto comprare la mia maestra!!!! Tutti a ritagliare e incollare sui quaderni dei compiti o di classe !!!! La maestra era una maniaca delle ricerche... !!!😂Ke bei tempi !!! 😢 Anni 80....

Io ho sempre pensato che fosse "CIRIPIRIBÌ"...

Il lucchetto era bypassabile abbastanza facilmente usano i "pulsanti" sotto il ricevitore per riprodurre gli impulsi del disco.

Eh già, quante cose sono cambiate: a partire dalla gente che spia ' le apparenti invidiabili altrui vite sui social, sostituendo chi una volta lo faceva dietro la tenda di una finestra, magari gufando pure. I nostri figli poi, oggi si perdono negli sterminati link di google quando devono fare una ricerca, spesso chiedendo l' intervento di noi genitori, mentre una volta ci si avvaleva dei quindici, dei conoscere, ( li avevo entrambi) o al massimo della biblioteca comunale.Del Vestro e del Postal market ho usufruito il minimo ( mi piaceva però tanto lo spot che preannunciava l' inizio di ina nuova stagione, che accoglievo sempre con la speranza, quasi sempre disattesa, che mi portasse qualcosa di buono)! Era bello sfogliarli, ma di acquisti ne avrò fatti pochi insieme alla mia famiglia di origine, cosi come oggi acquisto poco su Amazon ed altri, perché ho sempre preferito girare per i negozi, vedere la merce dal vivo ed avere quel briciolo di contatto umano che più andiamo avanti, più diventa un miraggio!

Sono nata nella metà degli anni 80 1985 c'erano anche fino a qualche decennio fa le cartine stradali turistiche. Oltre a tutto città con annesse libriccino della città ci sono ancora in alcune edicole o librerie. Almeno fino a qualche anno fa c'erano.

Con PostalMarket ogni pacco che ti arriva è una festa, letteralmente, 3-4 settimane di attesa... Bellissimo video.

Ti manca di menzionare la dottoressa Tirone...con le sue tisane😃

Le telecamere di sicurezza tutto erano tranne discrete😂 Che poi nei paesini del sud sono ancora funzionanti 😅

Mai avuta una Smemoranda. Il mio diario lo sbirciavano un po' tutti, ma perché c'erano dei bei disegni sopra; la domanda di rito era: "Chi è?" e ci sarebbe voluta un'enciclopedia per spiegare perché a) il personaggio NON aveva un nome, oppure b) perché lo aveva, la sua storia, cosa rappresentava eccetera eccetera eccetera. Le diapositive delle vacanze credo di averle viste quando ero molto piccola, poi ricordate dai Simpson con Selma e Patty, che, aggiornate, hanno dei terabyte da infliggere al malcapitato di turno. Soprattutto le ricordo a lezione, perché ho iniziato l'università con gli archivi cartacei e la tecnologia base, e l'ho finita con l'avvento della digitalizzazione. Dunque, per me le diapositive (e i proiettori di fogli trasparenti) significano lezione leggera e foto ribaltate, godendo nel vedere il professore andare in pressione perché non capisce come deve girare l'aggeggio maledetto. L'enciclopedia che usavo io era la serissima e austera UTET, quella dei grandi; ho scoperto dell'esistenza delle enciclopedie per le ricerche scolastiche solo da questo canale. Grazie, buon Piffer. ;-) Niente figurine da ritagliare, impossibile sottolineare, pagine taglienti come rasoi e poi mettere il mattone a posto, in ordine, insieme agli altri volumi della serie. Quando restava una ditata casuale di un millimetro quadrato, pregavo che i miei non se ne accorgessero. Anche il Tuttocittà è una scoperta abbastanza recente; i nostri viaggi con le cartine pieghevoli erano un'avventura e chissà se quelle enormi mappe erano aggiornate all'anno in corso o erano reliquie già allora! I fogliettini li ho ancora conservati; non erano per me né da me, e sono di vario argomento: dalle lettere d'amore ("Non pensavo di provare questo caldo sentimento per me") alle suppliche di dare dei suggerimenti, di copiare un compito o delle risposte, con tanto di quadratini da barrare con la spunta in caso di risposte multiple; c'è da domandarsi quanto tempo avevano perso a creare questo "form" durante il compito in classe. Oppure c'era una che chiedeva a un'altra se un tipo do un'altra classe era sviluppato. Le nonne sul balcone da me avevano un upgrade: ascoltavano anche i passi da una stanza all'altra. Come dei sonar, sapevano dov'eri, cosa avevi spostato, quanto eri stato in quella camera. Poi, però, quando eri nel loro raggio d'azione, volevano sapere che cosa avevi fatto là dentro. I radar classici potevano fare resoconti dettagliati su movimenti di tre secondi netti, intuiti da dietro all'angolo della bottega del barbiere. Non abbiamo mai avuto un lucchetto al telefono, ma, quando arrivarono i telefoni Sip a toni, quelli bianchi, c'era da comporre un numero di sblocco, prima di digitare quello desiderato; ricordate che prima non occorreva fare il prefisso per le urbane? Con il codice di sblocco, il prefisso e il numero, a volte di sette cifre, sembrava di stare componendo un programma per la NASA. Naturalmente, a fine chiamata, bisognava usare un altro codice per ribloccare tutto. Ma la prodezza migliore era il telefono pendente da una stanza all'altra, in mancanza di cordless: anche quelli di bachelite, a rotella, pesanti e micidiali, potevano pendere da un lato all'altro della casa, per permettere all'utente di continuare a vivere, anche durante le chiamate più lunghe.

Da me non c'erano le telecamere di sicurezza, solo le mamme altoparlanti che chiamavano stile stabilimento balneare quando dovevi tornare a casa

Ciao, buon giorno ooooh le serate diap, che incubo...

Anni Settanta e Ottanta ! Che nostalgia....

Postalmarket 😂😂

Voglio tornare agli 80....😢❤😮

Le "telecamere di sorveglianza" sono ancora decisamente attive e diffuse nel mio paese! A 27 anni, non faccio in tempo a starnutire che mia mamma lo viene a sapere

Le "serate diapositive" esistevano davvero?? Ho sempre pensato fossero un livello di tortura talmente esagerato da non poter essere reali!

Io avevo sia "i quindici "che "conoscere" avevo anche un enciclopedia di con della ragazza a mia madre che si intitola "il mio amico" . Posso garantire che avere trascorso tanto tempo su libri a me è servito davvero tanto. Oltretutto su un volume di 15 ci sono riportate le biografie di personaggi storici davvero tanto interessanti. I 15 li ho ancora e li riguardo con grande piacere. Riguardo Amazon ; penso di averla anticipata io quando nel lontano 94 volevo comprarmi i miei primi pattini in linea. siccome non li trovavo qua in Sardegna avevo preso l'elenco telefonico, mi ero cercata i numeri di telefono dei negozi sportivi romani e me li sono fattaspedire😅😅😅😅😅😅. Cicca cicca tiè

Non c'era ancora Smemoranda ai miei tempi ma il resto l'ho vissuto. Io ero allergico al telefono di quei tempi che era unicamente per parlare, detestavo persino lo squillo, e non ho creato problemi economici alla famiglia.

Grande Stefano,grande il tuo lavoro, pensa che ho ancora i bicchieri di Postal Market, e mi sa altro che ho dato ad una delle mie figlie, una volta si viveva meglio e le figuracce erano, tra te e pochi altri adesso tutti sanno di tutti e ficcano il naso, dove non dovrebbero. Comunque bei tempi allora. 😊😊😊

E invece del navigatore in macchina avevamo le guide micheline, grandi come tovaglie e più difficili da ripiegare dei bugiardini delle medicine

Geniale. Semplicemente geniale, questo video. (Io ci avrei aggiunto solo che, per diversi decenni, le porte e le mura dei bagni pubblici hanno fatto le veci delle app e dei siti di incontri erotici...)

Stefano sono nato nel 90...era tutto più puro, semplice, genuino! Oggi è tutto freddo, gelido...le persone sono sono solo nei profili vuoti e soprattutto la gente ama sentirsi superiori condividendo che hanno una vita migliore e amano godere per chi è più sfortunato

Stefano sul Tuttocittà ti faccio ridere! Fino alla Caduta del Muro di Berlino, quindi nel 1989, le mappe delle città non mostravano gli aeroporti! Cioé tipo al posto di Linate c'erano campi di mais e addirittura veniva segnata una statale che non esisteva più, la Paullese, che fu distrutta quando fu costruito l'aeroporto nel 1935! Col risultato che se qualcuno da Milano doveva andare in auto fino a Paullo, ridente cittadina a 15 km dal capoluogo lombardo (la conosco bene perché ci è nata mia nonna) e non imboccava la Nuova Paullese, fiammante superstrada costruita in anni recenti, si ritrovava a costeggiare l'aeroporto con aria smarrita e io che passavo di lì in bici ogni volta dovevo dare indicazioni al vecchietto col Pandino o alla sciura con la Innocenti, per tacere del cumenda col Mercedes che pure lui si perdeva e che non capiva come mai la strada si mozzasse tagliata in due dalla pista. Anni dopo ne parlai con un colonnello dell'Aeronautica Militare, che ammise che per motivi di sicurezza dettati dalla Nato, sulle mappe stradali non dovevano apparire gli aeroporti per non dare ai russi un facile bersaglio per i bombardieri e i missili. E io mi immagino l'agente del KGB nel 1983 sfogliare il Tuttocittà e chiedersi dove diamine fosse l'aeroporto di Linate nella periferia milanese! Per il resto, ho riempito Smemorande a farle esplodere, ho imparato a leggere sul Conoscere (il cui primo volume aveva un capitolo bellissimo sui dinosauri che mi fece innamorare di questi animali) e ho schivato come Alberto Tomba le diapositive dei parenti. E pure avevo la telecamera di sicurezza: la signora Cappelli, vicina del piano terra, che passava le sue giornate alla finestra e che osservava tutto, facendo arrestare spacciatori, chiamando la polizia in caso di donne picchiate e i vigili per auto sospette o in divieto di sosta. Una vera "Grande Sorella" che sapeva tutto di tutti e che dava ad amici e parenti le dritte sulla tal casa in vendita, sul box sfitto, persino sui lavori stradali prossimi venturi. Nessuna telecamera potrà mai sostituirla!

😂😂😂😂

Quanti ricordi 😂