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  • čas přidán 12. 09. 2014
  • L'intervento di Corrado Augias al Festival della Comunicazione di Camogli, "Guardare, leggere - Differenze tra la comunicazione visiva e quella alfabetica."
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Komentáře • 13

  • @mondella1991
    @mondella1991 Před 3 lety +3

    Solo applausi per questo intervento! da ascoltare e riascoltare ripetutamente

  • @mariazullo6837
    @mariazullo6837 Před 3 lety

    Corrado Augias non ha sbagliato: basta consultare un vocabolario. Sul Gabrielli alla voce “ guardare” si trova la seguente definizione “volgere lo sguardo su qualcuno o su qualcosa con l’intenzione di vedere “.Quindi l’ atto volitivo e intenzionale sta nel vedere, non nel guardare .Si guarda l’orologio per vedere l’ora.

  • @coolboysapkota
    @coolboysapkota Před 6 lety +4

    Chissà perché Augias ha confuso "guardare" e "vedere": "vedere" è un atto preterintenzionale, "guardare" invece implica la nostra volontà.

    • @Supermario195106
      @Supermario195106 Před 5 lety +2

      Basta guardare l'etimologia, video che è l'atto del vedere, come audio è l'atto dell'udire, mentre guardare viene dal germanico wach, essere svegli, vegliare da cui wache, guardia, anche nel senso di Dio che ci guarda. Der Himmel wacht über Narren und Schurken.

    • @marconte41
      @marconte41 Před 3 lety

      Augias mi sembra un Po confuso. Chissà se Umberto Eco, principe della semantica, sarebbe stato d accordo? Menomale che Augias ha riconosciuto di aver parlato in.modo disordinato

    • @mariazullo6837
      @mariazullo6837 Před 3 lety

      Augias non ha sbagliato : basta consultare un vocabolario.Per esempio sul Gabrielli alla voce “guardare” c’è la seguente definizione “volgere lo sguardo su qualcuno o qualcosa con l’intenzione di vedere” quindi si può guardare un panorama genericamente, ma se si vuol vedere ad esempio la cima più alta ci si sofferma con attenzione solo su di essa.

    • @coolboysapkota
      @coolboysapkota Před 3 lety

      @@mariazullo6837 Appunto. Non conviene comunque fare i puristi perché si rischiano imbarazzanti errori. Tempo fa Augias ha corretto una persona che aveva detto (correttamente) "salùbre" sostenendo (scorrettamente) che si dice "sàlubre".

    • @mariazullo6837
      @mariazullo6837 Před 3 lety

      @@coolboysapkota In me non c’era assolutamente l ‘intenzione di difendere Augias per partito preso, perché dà fastidio anche a me quando,indelicatamente, riprende qualcuno.Ho voluto solo far notare che in questo caso Augias poneva correttamente la differenza tra guardare e vedere.A volte porre dei commenti poco chiari o non attendibili può indurre i dubbiosi a sbagliare. Ed io volevo evitare ciò senza offendere nessuno.Cordiali saluti.

  • @gladiatordision6168
    @gladiatordision6168 Před 9 měsíci

    DIFFERENZA TRA POLITICO CRISTIANO E POLITICO CATTOLICO ROMANO
    Il politico cristiano anche se ha come valori di fondo i valori cristiani che si ispirano al bene comune, in realtà è un anarchico che cerca di conciliare in tutti i modi possibili il caos dei valori del mondo e della sua scienza con i valori del vangelo .Anche se lo amano il potere in realtà lo sentono come un nemico del vangelo e hanno dentro sempre questo senso di colpa . In sintesi, nei pochi casi di veri cristiani, trattasi spesso di religiosi senza convento, che cercano di trasformare la società secondo i valori del vangelo senza mai riuscirci, anzi peggiorando e annacquando lo stesso vangelo con compromessi, fino a farsi travolgere completamente dai valori del mondo . Tranne rarissimi casi, si diventa sepolcri imbiancati e la dannazione è la loro sorte e ricompensa alla loro opera per il vangelo .. In oriente l’ esemplare più riuscito di anarchico cristiano credibile fu il poeta russo Dostojevschi . Ma ultimamente in occidente essi hanno trovato rinforzo alle loro idee facendo propri i valori della Rivoluzione Francese di fraternitè, libertè, egalitè, dimostrando che il vangelo è ancora più esigente su questi valori e sono arrivati a dirlo e consacrarli in alcuni testi del Concilio Vaticano II dove una setta cattolica che condivideva le stesse idee della massoneria internazionale, che hanno alla base, appunto, le idee della Rivoluzione Francese, è riuscita a imporre finalmente una rottura e a indurre alcuni papi alla bontà di un falso cristianesimo tutto esteriore e mondano senza alcuna pietà cristiana; un misto di cristianesimo sociale umanistico e filantropico minoritario nell’ orizzonte democratico che tentano di far passare come vangelo di Gesù Cristo e amore ai poveri . Essi non riescono a conciliare in nessun modo la Regalità di Cristo che non ha cambiato un solo jota della legge con la Sua opera di salvezza dal peccato dove la croce come prezzo di riscatto al Padre . Il prezzo della giustizia divina e non umana . Cristo è il Re , ma è anche il Salvatore dal peccato.
    Essi dimenticano che esiste una legge eterna e naturale che il vangelo è venuto solo a potenziare e a mai cambiare. Il vangelo conferma la ragione, anzi tenta la sua salvezza da una ipocrita e satanica libertà .. IL vangelo è giustizia superiore alla legge che non prede a calci la legge eterna e non viene ad alcun compromesso sui valori base della vita sociale cattolica . In politica preferisce la rottura al compromesso e la separazione alla discussione sui valori di un cristianesimo esteriore. Il cattolico in politica vuole tutto oppure niente, senza scendere a compromessi e a mezzucci per essere rappresentativo ! Essi dimenticano e mettono da parte tutte le encicliche morali e sociali dei campioni della fede cattolica che vanno da san Pio V a San Pio XII. Essi dimenticano che non esistono valori laici e indipendenti ; non esistono valori nel mondo che non siamo già compresi nel Progetto Divino Universale di creazione del mondo che il Padre a un certo punto della storia dell’ uomo, ha rivelato e messo tutto nelle mani del Suo Verbo Gesù Cristo che deve essere annunciato a tutti gli uomini di tutte le razze e religioni del mondo e queste dovranno solo sparire dalla faccia del pianeta terra insieme a tutte le ideologie e teologie se non piegheranno le ginocchia davanti al Verbo del Padre.