Mi immagino quando lo trasmettevano al cinema. Negli anni 50 c'erano i reduci e tantissimi parenti delle vittime. Non oso immaginare come abbiano vissuto questa scena.
Che scena,che meraviglia, di una Italia che non c'è più. Era il paese della povera gente come i nostri genitori.Con poco più di niente avevamo nel cuore la felicità. Solo in quel tempo si poteva pensare un film così. Intramontabile.
Commovente. Brusco che strappa il grano con dolore negli occhi e, forse, anche un po' di vergogna nel mostrarsi debole a Don Camillo mi apre sempre il cuore in due e mi stringe la gola.
«Questa è la strada, là è la carrareccia, questa è la siepe lungo il fosso e là è la quercia». Ripercorse, seguito dal compagno Tavan, il fosso ghiacciato e risalì la sponda ai piedi della grande quercia. «Ecco,» spiegò indicando il campo di tenero grano «qui è sepolto tuo fratello. » Risollevò la cortina d'edera e mostrò la croce e la data e la parola incisa sulla corteccia. Il compagno Tavan guardava il campo di grano e la mano che stringeva il lumino tremava. Don Camillo avanzò qualche passo nel campo di grano e, chinatosi, fece un buco nella terra. L'altro comprese e raggiuntolo, mise il lumino nel buco e lo accese. Rialzatosi, rimase a contemplarlo, col berretto in mano. Don Camillo cavò di tasca il suo coltellino e tagliò fuori dalla terra bruna una zolla con tre tenere piantine di frumento. Aveva in tasca il bicchierino di alluminio che gli serviva da Calice: «Ne troverò un altro» pensò mentre lo riempiva con la zolla di terra. «Portalo a casa a tua madre» disse al compagno Tavan mentre gli metteva in mano il bicchiere. Tornarono al margine del campo sotto la quercia. «Segnati pure, compagno» disse don Camillo al compagno Tavan. «Mi segno anch'io.» Si segnarono: e nella sua nicchia, difesa dal vento, la fiammella del lumino palpitava. Un colpo di clacson li riportò sulla strada del ritorno. Poco prima di raggiungere il torpedone, don Camillo si fermò: «Compagno» disse con voce grave: «tua madre sarà contenta ma il Partito non potrebbe mai approvare cio che abbiamo fatto». «Non me ne frega niente» rispose con voce sicura il compagno Tavan. E maneggiava il bicchierino contenente la zolla e le piantine di frumento, con infinita delicatezza, come se avesse, tra le grosse dita, qualcosa di tenero e di vivo.
Ciao nimal4. Che bello incontrarti per caso sul tubo al di là della consueta dimensione barberica. È sempre un piacere, sei uno (o una) dei miei youtuber preferiti. Un caro saluto.
@@andreabonelli8148 ciao Andrea. Ti ringrazio davvero tanto. Sono lusingata che ti piaccia il mio canale. In effetti potresti trovare miei commenti sotto i video più inaspettati. Più che una youtuber sono semplicemente un’utente di yt che, solo per passione, ogni tanto carica qualche video ☺️
Una delle scene più belle e toccanti dei film di don Camillo e Peppone, assieme a quella in cui don Camillo parla dalla chiesa allagata dopo l'alluvione. Onore a tutti i nostri caduti nella campagna di Russia!
Non conosco il nome dell'attore che recita con Fernandel, ma ha recitato anche in SEDOTTA E ABBANDONATA e ne IL PADRINO PARTE 2, facendo sempre la parte del padre siciliano preoccupato dell'onore della figlia.
Ricordo mio padre ( 1953) che mi racconta a di mio nonno ( 1921) tornato dalla ritirata di Russia... Artiglieria di campagna.. ero piccolo ma ricordo i racconti di quando vide la cavalleria Savoia sfilare di tutto punto prima della carica di Isbuscenskij e il dopo, tornavano solo cavalli senza fantini... Ricordo che gli era rimasto impresso gli stivali lucidi dei soldati prima della carica. Parlava sempre della ritirata, di quando aveva talmente lo stomaco ridotto per il mancato sporto di cibo durante la guerra che dopo giorno di digiuno trovo una scatola di fagioli ma non risuci nemmeno a finirla, di quando tagliavano le lance dei muli morti per infilsre mani e piedi così da riscaldarli. Ogni volta che guardavo Peppone e don Camillo con mio padre ripensavano a questi episodi. Mi mancano molto
Scena stupenda!!! Mi ha sempre commosso molto come il Brusco (comunista) si commuova per il fratello (fascista) e come poi Don Camillo giustifichi i sovietici (ideologicamente suoi nemici) perché in definitiva vittime pure loro della guerra. Nel romanzo è ancora più bella, vi consiglio di leggerlo.
Scena commovente davvero, ma per comprenderla appieno manca il pezzo precedente, dove il Brusco, durante la gara di pesca chiede aiuto a Don Camillo " vai dal sindaco fino ai punti cardinali ci arriva" e il Brusco gli dice: " guardi mo li di dietro... " " Camicie Nere ! ma non hai sempre detto che stava negli Alpini?" Eh appunto" gli risponde il Brusco imbarazzato... Aveva il fratello fascista... com'è capitato in molte famiglie, specie nel periodo 43-45 divise tragicamente. E sta lì la grande umanità di questa scena, dove, nonostante le ideologie, prevale l'umanità e l'affetto profondo. Grandissimo film e grandissimo Guareschi!!
Un pensiero riconoscente al grandissimo Guareschi, vero genio poco compreso (almeno dai pseudo intellettuale trinariciuti, ma non dal pubblico di tutto il mondo che lo ha tanto amato), che ci ha lasciato pagine piene di fantasia e di valori, parlando di cose semplici.
Vero. Mio nonno ( era ufficiale medico) è considerato disperso in Russia. Ormai, è stata fatta la " dichiarazione di morte presunta". Mi commuovo sempre, quando sulla lapide leggo la data di nascita, uno spazio bianco per la data di morte e la dicitura " disperso in Russia". Che la terra gli sia leggera, dovunque sia realmente sepolto. RIP
I resti di mio zio caduto durante le prime offensive russe sono tornati dopo 50 anni. Era stato seppellito in un cimitero di guerra italiano che non era stato toccato in tutti quegli anni. Noi avevamo il nome del cimitero ed il numero della fossa, l aveva mandato il cappellano militare ai miei nonni. Dopo la dissoluzione dell Unione Sovietica, mia zia, sua sorella si mise in contatto con le associazioni dei reduci di Russia che stavano cercando di riportare a casa i resti dei caduti. Per un suo cognato invece, disperso con la Cuneense purtroppo non c è stato niente da fare
@@paolodimilano5964 Il ritorno dei resti di mio zio è stato molto commovente specie quando insieme all ossario ci dettero anche una busta che conteneva alcuni suoi effetti personali tra cui il suo anello della Comunione, che è stata la prova tangibile che era proprio lui
Verissimo cosa i giovani leggono ,vedono e seguono è un insulto alle aspirazione di bontà ,empatia che porterebbe a migliore vita. La tecnologia ci ha resi secolare in tutto ,robot viventi siamo
Ci sono letture che dovrebbero essere obbligatorie nelle scuole : "centomila gavette di ghiaccio" di Giulio Bedeschi oppure "il sergente nella neve" di Mario Rigoni Stern
Che grande poeta Guareschi!! Sa parlare ancora al cuore di tutti gli italiani di qualsiasi credo religioso o politico dopo più di 80 anni. Una grande anima che sa unire anche le divisioni più aspre!
Sono tutti belli i film di questa serie, e in tutti c'è almeno una scena (come questa) in grado di commuovere chiunque, anche a distanza di anni ... 👍👍👍👍👍
La scena che più mi ha commosso di tutti i film quando i ragazzi partono dal paese in 15 e tornano in 14 e peppone compra la campana, alla fine l’orgoglio di don Camillo si inchina di fronte alla giovane vita spezzata, un pezzo che mi fa sempre piangere
Soli per un caso il mio babbo classe 1923 non ha partecipato alla carica di isbucenki ( era caporal maggiore del reggimento Savoia). Ogni volta che vedo questa scena piango. Onore ai caduti di una guerra purtroppo inutile e sbagliata.
Io sono il nipote di uno dei cavallegeri che partecipo al ultima carica di cavalleria della storia ad insbuceschy mio nonno fu uno dei pochi fortunati che riuscì a tornare in patria con mani parzialmente congelati ma recupero raccontava di aver visto l inferno sulla terra spero che dio gli abbia riservato un posto nel paradiso degli eroi
È IN PARADISO TRA GLI ANGELI ED I SANTI...INSIEME ALLE MIGLIAIA DI SOLDATI ITALIANI CADUTI IN EUROPA PER DIFENDERE CRISTO E LA CIVILTÀ CATTOLICA DAL COMUNISMO ATEO E SATANICO.
mio nonno quando era ancora con noi spesso piangeva x la perdita del fratello nella guerra....questi come altri erano e rimarranno attori spettacolari..e questa scena anche in memoria dei caduti!!!
Scena memorabile del cinema tutto. Tre minuti di pura poesia grazie anche alla bravura dei due attori e di comencini che alla fine lima il soggetto con la trovata dell aereo che semina i due e che fa da calmante ai due minuti struggenti e che ci riempiono sempre gli occhi di lacrime nonostante sia la millesima volta che la vediamo. Film da trasmettere nelle scuole e in prima serata almeno una volta al mese insieme agli altri episodi della saga. Chiudo ricordando alti momenti struggenti il discorso in piazza di Peppone incalzato dalla musica del piave il discorso di don camollo dalla chiesa allagata come ricordava il nostro amico.ideali veri di cui abbiamo sempre bisogno.
Altra scena meravigliosa dopo quella del testamento della Signora Cristina....... Guareschi era un grande e pensare che i giornali di sinistra combatterono il primo Don Camillo tanto che fior fiore di registi come De Sica sembra che non accettarono di dirigerlo.
...chissà se DE Andrè fu ispirato da questa scena, bellissima, per la "guerra di Piero" ... dormi sepolto in un campo di grano ... un saluto Piero e famiglia
Forse. La Guerra di Piero è del 64, pubblicata nel 66 in 'Tutto Fabrizio De Andrè' (wikipedia). Il film è del 65, quindi non credo. Però, molto artisticamente, è bello che lo sia :)
@@iAggiotaggio Ho trovato questo, sempre Wikipedia. «Io della guerra ne ho parlato molto, ne ho parlato soprattutto ne La guerra di Piero, attraverso i racconti che me ne faceva mio zio, il fratello di mia mamma, che si fece tutta la campagna di Albania» (Fabrizio De André[1]) Con La guerra di Piero, De André ritorna sul tema della guerra, tre anni dopo La ballata dell'eroe; punto di riferimento stilistico è Georges Brassens, ma l'ispirazione viene dalla figura dello zio del cantautore, Francesco. E su Skuola.net troviamo ripresa questa spiegazione, quindi credo sia giusto.
Dovresti leggere le maree di commenti che deridono, insultano e demonizzano i dispersi e sopravvissuti della campagna di Russia. Sicuramente molti di loro saranno quelli che hanno messo "non mi piace"
Mi commuovo sempre quando leggo Don Camillo ora non trovo più la tavoletta ma mi da tanta tranquillità e serenità queste su che che fanno bene nel cuore🎄🤗🥰🌺
"Giovane Napoletano! Cos'hai lasciato sui campi di Russia? Perché non potevi essere felice. Sul famoso tuo golfo natio? (...) Tu qui non sei mai stato e non hai mai vissuto... ma gettato sui campi di neve, il cielo azzurro italiano, è riflesso vitreo negli occhi morti" (Mihail Svetlov, 1943). Poesia poi ripresa nel celebre film "I girasoli" (1969), con Sofia Loren e Marcello Mastroianni.
Ecco per fortuna che anche i comunisti hanno un anima e un cuore ,scena molto commovente ,ma che ci siamo andati a fare in Russia ,, Un reduce tanti anni fa quando è stato fatto prigioniero diceva sempre che i soldati russi gridavano agli soldati italiani ,,ma perché avete fatto questo vi avevamo considerato sempre come nostri fratelli
Adoro questa serie con i suoi vari registi, attendevo il piu' cattivo (il brusca) della banda del sindaco, a che arrivasse a questa scena, alla foto inaspettata del fratello Caduto. Mi spiace farlo notare a Lei cosi' come da ragazzino lo feci notare al mio Papa' Muto e Commosso accanto a me nel 1956 (se ben ricordo) , ma la scelta di quel commovente sottofondo musicale (il canto alpino ta-pum ta-pum ta-puu' del 15/18) non c'entra per nulla nell'ambientazione storico - militare del contesto. La grande figura del Guareschi, alla mia epoca, dovette rinunciare ad altro canto tra 10000 ben piu' consoni ed aderenti alla Appartenenza Militare del fratello perso in Russia. Nelle mie preghiere di Vecchio Italiano, sogno ancora adesso che li' in quel campo (di girasoli) riposi Un Commilitone dello stesso Reparto cercato dal personaggio, anche Lui Vero Caduto dall'innominabile Dolcissimo Canto sommesso. Mi perdoni.
@@paolorospo1270 ebbene le do ragione non ha di che scusarsi, in quanto io bersagliere e pronipote di un cavaliere di Vittorio Veneto, ho a cuore i temi della prima guerra(e quindi anche i suoi canti) molto di piu che quelli della seconda, infatti il mio stupore si è limitato al riconoscere la melodia, nonostante la scena in se sia commovente, quel ritmo sotto la rende un po piu "strappa lacrime" ecco, diciamo cosi ❤
@@paolorospo1270 L interpretazione che io do circa L utilizzo di un canto della prima guerra in un contesto che nulla ha a che fare col 15-18 è che ta-pum è uno dei canti alpini per antonomasia e la ritirata di Russia, pur avendo interessato reparti di svariata natura, è un fatto bellico che nell’immaginario collettivo è indissolubilmente legata all’epopea alpina. Ripeto, mia personale chiave di lettura
@@Richard-xq3tbanche il mio bisnonno era cavaliere di Vittorio Veneto. Io non l'ho mai conosciuto, ma ricordo bene i suoi racconti ascoltati tramite mio nonno ( suo figlio) sulla guerra del 15 18. Diceva che il Piave era diventato rosso per i litri di sangue che vi scorrevano, mentre vicino a lui ogni secondo qualcuno veniva colpito e cadeva nel fiume, compreso il suo migliore amico a pochi metri. A questo punto della storia, scoppiava sempre a piangere anche a distanza di anni. Dev'essere stato tremendo.
Parte più commovente di un piccolo episodio leggermene più ampio. Se non ricordo male Don Camillo gli chiede il perché non si fosse rivolto a Peppone, che forse con il punti cardinali lo avrebbe trovato il campo; e il Brusco gli dice di voltare la "cartina" che il Cappellano aveva spedito a suo tempo alla madre, e che in verità era una fotografia che ritraeva il fratello vestito da.... Don Camillo: "Camicia Nera? Mo se hai sempre detto che era negli Alpini". Brusco: "... appunto". Non poteva farsi aiutare da Peppone a trovare la tomba di sue fratello Fascista :)
Cambiando un poco il ragionamento: una quindicina di anni fa sono stato a Brescello apposta per vedere il piccolo museo dedicato a Don Camillo e Peppone, ma, sorpresa, è chiuso al sabato e alla domenica. Spero che le cose siano cambiate altrimenti il comune si può dare delle mazzate sulle ⚽⚽.
Premesso che non sono pacifista, ovvero la guerra è un fattore fisiologico dell'Uomo - che non sa farne a meno ed a volte non è nemmeno (troppo) sbagliato farla, questa scena mi ricorda che però è una brutta bestia: ti porta via il meglio e ti permette di portare a casa solo il peggio. Fisicamente e mentalmente.
@@daveinrome Offesa? Nessuna. Hai chiesto senza sparare sentenze prima. Oggi come oggi è ammirevole. Ora, il concetto è un po' complesso... ma mi spiego. Dunque, cosa si intende per pacifista? Credere nella pace a tutti i costi e stare a vedere famiglie scacciate da carri armati; scusare chi usa le famiglie come scudi per farle poi schiacciare dai carri pesanti: oppure scusare un'invasione a seconda del colore politico di chi la fa e di chi la subisce? O magari parlare dal divano... Se è questo no, non sono pacifista. Anzi, l'esatto contrario. Invece è pacifista chi - e rispondo alla tua domanda - ha portato una divisa ed ha firmato per i Corpi di Pace all'estero (ma non è partito perché non chiamato)? Lo è chi dopo aver ascoltato e trascritto parecchie testimonianze di veterani della Prima e Seconda Guerra ha capito che la guerra NON è una cosa da celebrare? Uno che rispetta MsF ed Emergency anche se non sempre d'accordo con talune dichiarazioni che sbordano in considerazioni altre? Se sì, allora si, lo sono. Ma nessuno mi considera pacifista perché non sono allineato, mi bollano come destrimane e li lascio fare, così si sentono al sicuro.
Scena girata in un epoca in cui ci si ricordava ancora di valori che sono scritti su ossa e acciaio. La prossima volta che parlate di guerra, d'onore, ricordatevi di loro. Dei tanti che per questo nostra patria è morto. Con una palla in corpo, senza una schifo di tomba.
Si, ma a questo riguardo Guareschi scrisse sul Travaso che avrebbe voluto mettere una delle tante musiche di sottofondo meglio appropriatamente correlata, che poi preferi' sostituire con un innocente canto alpino del 15/18. Infatti ai miei anni dell'immediato dopoguerra, tutte le decine di milioni di italiani che alla mattina avevano votato in un modo, alla sera erano convinti alti caporioni dell'altro modo. A parte la telefonata di tarda sera tra Degasperi e Togliatti, in conclusione dello spoglio del Grande Voto Plebiscitario.
Quando ero bambino vedevo mio Padre che si commuoveva sempre nel guardare questa scena ...
ed ora che non c'è più son io a farlo al posto suo ....
Ogni volta che riguarderai questa scena, sarà un po' come se ti unissi ancora a lui
👏👏😭
Ancora oggi tuo padre guarda la scena con té, non sapendo se é piú commosso per la scena o ber il figlio che ha messo al mondo❤
@@Elvis-hy2fl 👏👏👏
Mi immagino quando lo trasmettevano al cinema. Negli anni 50 c'erano i reduci e tantissimi parenti delle vittime. Non oso immaginare come abbiano vissuto questa scena.
Il compagno don Camillo non può essere stato trasmesso negli anni '50 ... Quando comunque c'erano ancora PRIGIONIERI in Urss
@@stupidiallagogna_ no essendo del '65
Che scena,che meraviglia, di una Italia che non c'è più. Era il paese della povera gente come i nostri genitori.Con poco più di niente avevamo nel cuore la felicità. Solo in quel tempo si poteva pensare un film così. Intramontabile.
Bellissime parole che commuovo come questa scena.
Sembrerò un sentimentale ma certe parole e scene non ti fanno più emozionare oggi . Capolavori che sanno insegnare tanto
Commovente. Brusco che strappa il grano con dolore negli occhi e, forse, anche un po' di vergogna nel mostrarsi debole a Don Camillo mi apre sempre il cuore in due e mi stringe la gola.
«Questa è la strada, là è la carrareccia, questa è la siepe lungo il fosso e là è la quercia». Ripercorse, seguito dal compagno Tavan, il fosso ghiacciato e risalì la sponda ai piedi della grande quercia. «Ecco,» spiegò indicando il campo di tenero grano «qui è sepolto tuo fratello. » Risollevò la cortina d'edera e mostrò la croce e la data e la parola incisa sulla corteccia.
Il compagno Tavan guardava il campo di grano e la mano che stringeva il lumino tremava. Don Camillo avanzò qualche passo nel campo di grano e, chinatosi, fece un buco nella terra. L'altro comprese e raggiuntolo, mise il lumino nel buco e lo accese. Rialzatosi, rimase a contemplarlo, col berretto in mano.
Don Camillo cavò di tasca il suo coltellino e tagliò fuori dalla terra bruna una zolla con tre tenere piantine di frumento. Aveva in tasca il bicchierino di alluminio che gli serviva da Calice: «Ne troverò un altro» pensò mentre lo riempiva con la zolla di terra. «Portalo a casa a tua madre» disse al compagno Tavan mentre gli metteva in mano il bicchiere.
Tornarono al margine del campo sotto la quercia. «Segnati pure, compagno» disse don Camillo al compagno Tavan. «Mi segno anch'io.» Si segnarono: e nella sua nicchia, difesa dal vento, la fiammella del lumino palpitava. Un colpo di clacson li riportò sulla strada del ritorno.
Poco prima di raggiungere il torpedone, don Camillo si fermò: «Compagno» disse con voce grave: «tua madre sarà contenta ma il Partito non potrebbe mai approvare cio che abbiamo fatto». «Non me ne frega niente» rispose con voce sicura il compagno Tavan. E maneggiava il bicchierino contenente la zolla e le piantine di frumento, con infinita delicatezza, come se avesse, tra le grosse dita, qualcosa di tenero e di vivo.
peccato manchi la frase del film, la trovo tenerissima
Poesia...gentil sangue latino...Guareschi poeta e scrittore lirico
Una meraviglia che tocca i sentimenti più profondi...
Ciao nimal4. Che bello incontrarti per caso sul tubo al di là della consueta dimensione barberica. È sempre un piacere, sei uno (o una) dei miei youtuber preferiti. Un caro saluto.
@@andreabonelli8148 ciao Andrea. Ti ringrazio davvero tanto. Sono lusingata che ti piaccia il mio canale. In effetti potresti trovare miei commenti sotto i video più inaspettati. Più che una youtuber sono semplicemente un’utente di yt che, solo per passione, ogni tanto carica qualche video ☺️
Mi si bagnano gli occhi... Straordinaria scena. Don Camillo è don Camillo.
Scena da premio Oscar! L'avro' vista almeno 30 volte.
L ho rivista dopo molto tempo....il pensiero alla mamma che spera sempre in un ritorno e il fratello che a casa porta solo il ricordo.🌻
capolavoro, andrebbe eliminato il tasto non mi piace... questa è "vita vera" allo stato puro!
Una delle scene più belle e toccanti dei film di don Camillo e Peppone, assieme a quella in cui don Camillo parla dalla chiesa allagata dopo l'alluvione. Onore a tutti i nostri caduti nella campagna di Russia!
Questi erano veri attori!
Non sembrava neanche recitassero,grandiosi.
Non conosco il nome dell'attore che recita con Fernandel, ma ha recitato anche in SEDOTTA E ABBANDONATA e ne IL PADRINO PARTE 2, facendo sempre la parte del padre siciliano preoccupato dell'onore della figlia.
@@fabriziofaccini394 credo che l'attore si chiamasse Saro Urzì
@@fabriziofaccini394 Si chiama saro urzi di Catania ,vinse il premio di Cannes come migliore attore x sedotta e abbandonata,un grande attore
@@fabriziofaccini394 verissimo e sono entrambe due stupende interpretazioni
Ricordo mio padre ( 1953) che mi racconta a di mio nonno ( 1921) tornato dalla ritirata di Russia...
Artiglieria di campagna.. ero piccolo ma ricordo i racconti di quando vide la cavalleria Savoia sfilare di tutto punto prima della carica di Isbuscenskij e il dopo, tornavano solo cavalli senza fantini...
Ricordo che gli era rimasto impresso gli stivali lucidi dei soldati prima della carica.
Parlava sempre della ritirata, di quando aveva talmente lo stomaco ridotto per il mancato sporto di cibo durante la guerra che dopo giorno di digiuno trovo una scatola di fagioli ma non risuci nemmeno a finirla, di quando tagliavano le lance dei muli morti per infilsre mani e piedi così da riscaldarli.
Ogni volta che guardavo Peppone e don Camillo con mio padre ripensavano a questi episodi.
Mi mancano molto
Che meravigliosi questi film. Li avrò visti cento volte ma continuò a guardarli con gioia!
Mi commuovo..e penso ai giovani d oggi senza ideali e senza valore..
Scena stupenda!!! Mi ha sempre commosso molto come il Brusco (comunista) si commuova per il fratello (fascista) e come poi Don Camillo giustifichi i sovietici (ideologicamente suoi nemici) perché in definitiva vittime pure loro della guerra.
Nel romanzo è ancora più bella, vi consiglio di leggerlo.
Scena commovente davvero, ma per comprenderla appieno manca il pezzo precedente, dove il Brusco, durante la gara di pesca chiede aiuto a Don Camillo " vai dal sindaco fino ai punti cardinali ci arriva" e il Brusco gli dice: " guardi mo li di dietro... "
" Camicie Nere ! ma non hai sempre detto che stava negli Alpini?" Eh appunto" gli risponde il Brusco imbarazzato... Aveva il fratello fascista... com'è capitato in molte famiglie, specie nel periodo 43-45 divise tragicamente. E sta lì la grande umanità di questa scena, dove, nonostante le ideologie, prevale l'umanità e l'affetto profondo. Grandissimo film e grandissimo Guareschi!!
Un pensiero riconoscente al grandissimo Guareschi, vero genio poco compreso (almeno dai pseudo intellettuale trinariciuti, ma non dal pubblico di tutto il mondo che lo ha tanto amato), che ci ha lasciato pagine piene di fantasia e di valori, parlando di cose semplici.
Fernadel un grande.
Saro Urzi', un attore da non dimenticare.
La ritirata di Russia è storia di famiglia. Tutti abbiamo un parente prossimo o lontano laggiù. Onore ai nostri caduti. Non torneranno mai a baita.
Vero. Mio nonno ( era ufficiale medico) è considerato disperso in Russia. Ormai, è stata fatta la " dichiarazione di morte presunta". Mi commuovo sempre, quando sulla lapide leggo la data di nascita, uno spazio bianco per la data di morte e la dicitura " disperso in Russia". Che la terra gli sia leggera, dovunque sia realmente sepolto. RIP
I resti di mio zio caduto durante le prime offensive russe sono tornati dopo 50 anni. Era stato seppellito in un cimitero di guerra italiano che non era stato toccato in tutti quegli anni. Noi avevamo il nome del cimitero ed il numero della fossa, l aveva mandato il cappellano militare ai miei nonni. Dopo la dissoluzione dell Unione Sovietica, mia zia, sua sorella si mise in contatto con le associazioni dei reduci di Russia che stavano cercando di riportare a casa i resti dei caduti. Per un suo cognato invece, disperso con la Cuneense purtroppo non c è stato niente da fare
@@grease52 , nemmeno per mio nonno. Ci siamo rassegnati. Non sapremo mai dove sia caduto e dove riposino i suoi resti.
@@paolodimilano5964 Il ritorno dei resti di mio zio è stato molto commovente specie quando insieme all ossario ci dettero anche una busta che conteneva alcuni suoi effetti personali tra cui il suo anello della Comunione, che è stata la prova tangibile che era proprio lui
.
Film così non si fanno più, oggigiorno esplosioni , inseguimenti, ma i sentimenti, quelli veri non si vedono più.
Verissimo cosa i giovani leggono ,vedono e seguono è un insulto alle aspirazione di bontà ,empatia che porterebbe a migliore vita. La tecnologia ci ha resi secolare in tutto ,robot viventi siamo
Ci sono letture che dovrebbero essere obbligatorie nelle scuole : "centomila gavette di ghiaccio" di Giulio Bedeschi oppure "il sergente nella neve" di Mario Rigoni Stern
Questi film sono un patrimonio italiano,non dimentichiamoli❤❤
Grande e grosso mi è scappata una lacrima!!!!!
Bellissima scena. La vita semplice che oggi ci siamo dimenticati. Forse si stava peggio, ma si sorrideva più spesso e si apprezzavano le piccole cose
..grande scena...
un fratello di mio padre sepolto in un campo di grano..sul DON ...
questa scena è una grande lezione .
Era piu' "prete" lui di tanti altri sedicenti preti di adesso.
Che grande poeta Guareschi!! Sa parlare ancora al cuore di tutti gli italiani di qualsiasi credo religioso o politico dopo più di 80 anni. Una grande anima che sa unire anche le divisioni più aspre!
Sono tutti belli i film di questa serie, e in tutti c'è almeno una scena (come questa) in grado di commuovere chiunque, anche a distanza di anni ...
👍👍👍👍👍
La scena che più mi ha commosso di tutti i film quando i ragazzi partono dal paese in 15 e tornano in 14 e peppone compra la campana, alla fine l’orgoglio di don Camillo si inchina di fronte alla giovane vita spezzata, un pezzo che mi fa sempre piangere
Soli per un caso il mio babbo classe 1923 non ha partecipato alla carica di isbucenki ( era caporal maggiore del reggimento Savoia). Ogni volta che vedo questa scena piango. Onore ai caduti di una guerra purtroppo inutile e sbagliata.
Chi ha messo "non mi piace" aveva bisogno di quel pezzettino li' per seminare il grano. E perche' e' triste dentro.
Io sono il nipote di uno dei cavallegeri che partecipo al ultima carica di cavalleria della storia ad insbuceschy mio nonno fu uno dei pochi fortunati che riuscì a tornare in patria con mani parzialmente congelati ma recupero raccontava di aver visto l inferno sulla terra spero che dio gli abbia riservato un posto nel paradiso degli eroi
È IN PARADISO TRA GLI ANGELI ED I SANTI...INSIEME ALLE MIGLIAIA DI SOLDATI ITALIANI CADUTI IN EUROPA PER DIFENDERE CRISTO E LA CIVILTÀ CATTOLICA DAL COMUNISMO ATEO E SATANICO.
Ho i brividi, commovente 🌹
mio nonno quando era ancora con noi spesso piangeva x la perdita del fratello nella guerra....questi come altri erano e rimarranno attori spettacolari..e questa scena anche in memoria dei caduti!!!
I russi ci amano e mai ci avrebbero fatto del male se non costretti dalla guerra.onore anche a loro
Scena memorabile del cinema tutto. Tre minuti di pura poesia grazie anche alla bravura dei due attori e di comencini che alla fine lima il soggetto con la trovata dell aereo che semina i due e che fa da calmante ai due minuti struggenti e che ci riempiono sempre gli occhi di lacrime nonostante sia la millesima volta che la vediamo. Film da trasmettere nelle scuole e in prima serata almeno una volta al mese insieme agli altri episodi della saga. Chiudo ricordando alti momenti struggenti il discorso in piazza di Peppone incalzato dalla musica del piave il discorso di don camollo dalla chiesa allagata come ricordava il nostro amico.ideali veri di cui abbiamo sempre bisogno.
Quanta poesia. Che nostalgia.
Quando anche i filmetti erano dei capolavori, e non ditemi che è la solita solfa del si stava meglio quando si stava peggio.
Don Camillo filmetto??????
Altra scena meravigliosa dopo quella del testamento della Signora Cristina....... Guareschi era un grande e pensare che i giornali di sinistra combatterono il primo Don Camillo tanto che fior fiore di registi come De Sica sembra che non accettarono di dirigerlo.
...chissà se DE Andrè fu ispirato da questa scena, bellissima, per la "guerra di Piero" ... dormi sepolto in un campo di grano ...
un saluto
Piero e famiglia
Forse. La Guerra di Piero è del 64, pubblicata nel 66 in 'Tutto Fabrizio De Andrè' (wikipedia).
Il film è del 65, quindi non credo. Però, molto artisticamente, è bello che lo sia :)
@@pilotview9359 il libro però è precedente..chissà
@@iAggiotaggio Ho trovato questo, sempre Wikipedia.
«Io della guerra ne ho parlato molto, ne ho parlato soprattutto ne La guerra di Piero, attraverso i racconti che me ne faceva mio zio, il fratello di mia mamma, che si fece tutta la campagna di Albania»
(Fabrizio De André[1])
Con La guerra di Piero, De André ritorna sul tema della guerra, tre anni dopo La ballata dell'eroe; punto di riferimento stilistico è Georges Brassens, ma l'ispirazione viene dalla figura dello zio del cantautore, Francesco.
E su Skuola.net troviamo ripresa questa spiegazione, quindi credo sia giusto.
ANCH'IO MI COMMOVEVO MOLTO E OGNI VOLTA CHE RIVEDO IL FILM PIANGO.
Si è vero mi viene da piangere anche a me
Concordo . Una scena memorabile . La migliore di questo episodio
Troppo dura... ogni ,vedo, questa ,il mio ,cuore ,si stiringe
Visti e rivisti intramontabili...
bellissima
GIOVANNI GUARESCHI UN GENIO.
Non ho parole!
Io sono dell'idea che all'inizio l'attore è veramente scivolato e che sono stati così spontanei che hanno lasciato la scena così
Onore ai nostri caduti 🕯🙏😢🇮🇹🌹
ONORE
E disonore a chi li ha mandati al macello...
@@robertomarcucci9876 👍
Il mio preferito dei 5 Don Camillo. 5 Capolavori Immensi
Dove lo troviamo un prete così 😥
Onore a chi non è tornato e a chi tra mille sofferenze ha rivisto casa
ONORE
Si stringe il cuore.
Brividi e lacrime. Zio Silvio.
Spiace dirlo, ma chi ha messo "non mi piace" non ha cuore!
Dovresti leggere le maree di commenti che deridono, insultano e demonizzano i dispersi e sopravvissuti della campagna di Russia. Sicuramente molti di loro saranno quelli che hanno messo "non mi piace"
probabilmente saran certi che da qualche angolo sperduto del mondo ora son qui che accogliamo e sfamiamo
I radical chic non hanno neanche il cervello, se e' per questo.
Io penso che ci sia gente con un tale livello di stupidità che mette un "non mi piace" per puro spirito di contraddizione...
@@pierpaolopeddio5028 no.. semplicemente perche nn metto mi piace ai compagni comunisti... voi si che avete cervello..🤣
Mi commuovo sempre quando leggo Don Camillo ora non trovo più la tavoletta ma mi da tanta tranquillità e serenità queste su che che fanno bene nel cuore🎄🤗🥰🌺
film così non ne fanno più, profondi, comici, tristi, non volgari
Brividi
Capolavoro!
Spettacolo assoluto ❤️
Bravissimi attori , sceneggiatura e regia. Il nostro cinema dov' è andato a finire ?
Concordo!
andato al cesso assieme alla moralita' all'educazione al sentimento alla civilta'...
@@Epocar-nf8cf siamo un paese perduto...estinto
Ecco che cosa erano i film prima del Sessantotto/'68.
I film moderni non danno queste emozioni!!!!!
Grande Saro Urzí ,attore troppo presto dimenticato
La vita ha innumerevoli valori...ma in questa scena c'è quello che spesso manca...il domani...dopo di noi...
E la musica? Struggente nella sua semplicità! TA-PUM
"Giovane Napoletano! Cos'hai lasciato sui campi di Russia? Perché non potevi essere felice. Sul famoso tuo golfo natio? (...) Tu qui non sei mai stato e non hai mai vissuto... ma gettato sui campi di neve, il cielo azzurro italiano, è riflesso vitreo negli occhi morti" (Mihail Svetlov, 1943). Poesia poi ripresa nel celebre film "I girasoli" (1969), con Sofia Loren e Marcello Mastroianni.
Ecco per fortuna che anche i comunisti hanno un anima e un cuore ,scena molto commovente ,ma che ci siamo andati a fare in Russia ,, Un reduce tanti anni fa quando è stato fatto prigioniero diceva sempre che i soldati russi gridavano agli soldati italiani ,,ma perché avete fatto questo vi avevamo considerato sempre come nostri fratelli
Bellissimo film altri tempi altra gente.grandiissimi attori.
Ta pum, ta pum, ta pum!..
L avete riconosciuta? Rende questa scena ancora più forte per un cuore a guardare.🌻❤
Inconfondibile
Adoro questa serie con i suoi vari registi, attendevo il piu' cattivo (il brusca) della banda del sindaco, a che arrivasse a questa scena, alla foto inaspettata del fratello Caduto. Mi spiace farlo notare a Lei cosi' come da ragazzino lo feci notare al mio Papa' Muto e Commosso accanto a me nel 1956 (se ben ricordo) , ma la scelta di quel commovente sottofondo musicale (il canto alpino ta-pum ta-pum ta-puu' del 15/18) non c'entra per nulla nell'ambientazione storico - militare del contesto. La grande figura del Guareschi, alla mia epoca, dovette rinunciare ad altro canto tra 10000 ben piu' consoni ed aderenti alla Appartenenza Militare del fratello perso in Russia. Nelle mie preghiere di Vecchio Italiano, sogno ancora adesso che li' in quel campo (di girasoli) riposi Un Commilitone dello stesso Reparto cercato dal personaggio, anche Lui Vero Caduto dall'innominabile Dolcissimo Canto sommesso. Mi perdoni.
@@paolorospo1270 ebbene le do ragione non ha di che scusarsi, in quanto io bersagliere e pronipote di un cavaliere di Vittorio Veneto, ho a cuore i temi della prima guerra(e quindi anche i suoi canti) molto di piu che quelli della seconda, infatti il mio stupore si è limitato al riconoscere la melodia, nonostante la scena in se sia commovente, quel ritmo sotto la rende un po piu "strappa lacrime" ecco, diciamo cosi ❤
@@paolorospo1270 L interpretazione che io do circa L utilizzo di un canto della prima guerra in un contesto che nulla ha a che fare col 15-18 è che ta-pum è uno dei canti alpini per antonomasia e la ritirata di Russia, pur avendo interessato reparti di svariata natura, è un fatto bellico che nell’immaginario collettivo è indissolubilmente legata all’epopea alpina. Ripeto, mia personale chiave di lettura
@@Richard-xq3tbanche il mio bisnonno era cavaliere di Vittorio Veneto. Io non l'ho mai conosciuto, ma ricordo bene i suoi racconti ascoltati tramite mio nonno ( suo figlio) sulla guerra del 15 18. Diceva che il Piave era diventato rosso per i litri di sangue che vi scorrevano, mentre vicino a lui ogni secondo qualcuno veniva colpito e cadeva nel fiume, compreso il suo migliore amico a pochi metri. A questo punto della storia, scoppiava sempre a piangere anche a distanza di anni. Dev'essere stato tremendo.
I 36 che hanno messo "Non mi piace" non sono Italiani
SONO DEGLI SCIOCCHI RADICAL CHIC PIENI DI... nulla.
@@luigigrossi7774 i film in bianconero ai giovani forse non piacciono solo chi appassionato del vero cinema può apprezzare
Un fratello di mia nonna buonanima non fece più ritorno dalla Russia...
Commovente ❤️🇮🇹❤️
Fernandel mitico insieme a Gino Cervi dove li trovi più questi attori oggi
Chi si sarebbe immaginato che dopo tutti questi anni si sarebbe di nuovo avviati sulla stessa strada.
Scena stupenda❤❤❤
Toccante
Grande Fernandel,nn mi stanco d veder i suoi films
Parte più commovente di un piccolo episodio leggermene più ampio.
Se non ricordo male Don Camillo gli chiede il perché non si fosse rivolto a Peppone, che forse con il punti cardinali lo avrebbe trovato il campo; e il Brusco gli dice di voltare la "cartina" che il Cappellano aveva spedito a suo tempo alla madre, e che in verità era una fotografia che ritraeva il fratello vestito da....
Don Camillo: "Camicia Nera? Mo se hai sempre detto che era negli Alpini".
Brusco: "... appunto".
Non poteva farsi aiutare da Peppone a trovare la tomba di sue fratello Fascista :)
E don Camillo che dice "sì sì me lo ricordo, l'ho conosciuto!"
...ma non sapeva cmq che fosse stato camicia nera...😏
Cambiando un poco il ragionamento: una quindicina di anni fa sono stato a Brescello apposta per vedere il piccolo museo dedicato a Don Camillo e Peppone, ma, sorpresa, è chiuso al sabato e alla domenica. Spero che le cose siano cambiate altrimenti il comune si può dare delle mazzate sulle ⚽⚽.
Dovevi andare a Bussengo dalla figlia di Guareschi
questo è niente... il comune è stato persino sciolto per 'ndrangheta!
@@lacasadipavlov che schifo! Rovinano tutto
Persone vere e rispettose , questa cosa ormai sparita
Premesso che non sono pacifista, ovvero la guerra è un fattore fisiologico dell'Uomo - che non sa farne a meno ed a volte non è nemmeno (troppo) sbagliato farla, questa scena mi ricorda che però è una brutta bestia: ti porta via il meglio e ti permette di portare a casa solo il peggio. Fisicamente e mentalmente.
Spero che non ti offenda se ti chiedo quante guerre hai fatto, per dir di te che non sei pacifista.
@@daveinrome Offesa? Nessuna. Hai chiesto senza sparare sentenze prima. Oggi come oggi è ammirevole. Ora, il concetto è un po' complesso... ma mi spiego.
Dunque, cosa si intende per pacifista?
Credere nella pace a tutti i costi e stare a vedere famiglie scacciate da carri armati; scusare chi usa le famiglie come scudi per farle poi schiacciare dai carri pesanti: oppure scusare un'invasione a seconda del colore politico di chi la fa e di chi la subisce? O magari parlare dal divano...
Se è questo no, non sono pacifista.
Anzi, l'esatto contrario.
Invece è pacifista chi - e rispondo alla tua domanda - ha portato una divisa ed ha firmato per i Corpi di Pace all'estero (ma non è partito perché non chiamato)? Lo è chi dopo aver ascoltato e trascritto parecchie testimonianze di veterani della Prima e Seconda Guerra ha capito che la guerra NON è una cosa da celebrare? Uno che rispetta MsF ed Emergency anche se non sempre d'accordo con talune dichiarazioni che sbordano in considerazioni altre?
Se sì, allora si, lo sono.
Ma nessuno mi considera pacifista perché non sono allineato, mi bollano come destrimane e li lascio fare, così si sentono al sicuro.
Tapum Tapum Tapum
Come adesso nel Donetsk e Dombass 13000 morti iinutili
La vita è sempre difficile!!
Ecco come vorrei...la politica
..un mio zio è.. lì sepolto 😞
" dormi sepolto in un campo di grano"...De André...
Accende il lumino nel campo di grano....
E non dirglielo......
92 minuti di applausi
Scena girata in un epoca in cui ci si ricordava ancora di valori che sono scritti su ossa e acciaio. La prossima volta che parlate di guerra, d'onore, ricordatevi di loro. Dei tanti che per questo nostra patria è morto. Con una palla in corpo, senza una schifo di tomba.
Questo ho pianto adesso come ho pianto da bambina 😘🤓🧑🌾🪴😇🌈🪴🌴
Pensando ai film imbecilli che fanno adesso i nostri attori, non c'è che da rimpiangere questi capolavori
0:15 nel mio dialetto si dice “scapuscè” inciampare 😊
La musica è ta pum?
Esatto
Si, ma a questo riguardo Guareschi scrisse sul Travaso che avrebbe voluto mettere una delle tante musiche di sottofondo meglio appropriatamente correlata, che poi preferi' sostituire con un innocente canto alpino del 15/18. Infatti ai miei anni dell'immediato dopoguerra, tutte le decine di milioni di italiani che alla mattina avevano votato in un modo, alla sera erano convinti alti caporioni dell'altro modo. A parte la telefonata di tarda sera tra Degasperi e Togliatti, in conclusione dello spoglio del Grande Voto Plebiscitario.
Avanti Alpini
Dormi sepolto in un campo di grano.
Scena di uno spessore raro...
Qualcuno sa se il brano di sottofondo è CAMPI DI GRANO?
è pressoché introvabile la versione integrale
Il brano è "TA PUM" canto alpino della prima guerra mondiale. "Venti giorni sull'Ortigara, senza cambio per dismontà: ta-pùm, ta-pùm, ta-pùm...ecc."
In quale episodio si trova?
L'ho vista ma non ricordo.
Il compagno Don Camillo