Alberto Grandi ci spiega le bugie della cucina italiana - DOI
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- čas přidán 29. 06. 2022
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/ economiaitalia
Alberto Grandi, già autore di DOI (Denominazione di Orgine Inventata), ci spiega le bugie della cucina italiana. La live si è tenuta sul canale di Ivan, lo ringrazio anche pubblicamente per avermi permesso di ricaricarla e vi invito a seguirci anche sul suo canale Twitch.
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Premetto sono di Parma, tutto bello e interessante salvo la parte sul Parmigiano. In ordine di importanza per l'abitante di Parma: 1° parmigiano, 2° la mamma, poi tutto il resto
In effetti il prosecco è un vinaccio ultraprezzato🤷♂️
Personaggio alquanto fazioso il professor Grandi, mi ricorda molto Carlo Vecce l'esperto di Leonardo da Vinci.
Disse l’anonimo cialtrone che probabilmente non combina un fico secco nella vita. Quanto mi fate pietà
@@Dr.Elegantia Meglio cialtrone che falsario.
@@Dr.Elegantia Abbassa la cresta fenomeno
@@ragabello8144 pensa credere che mi interessi l’opinione di raga bello
@@Dr.Elegantia rispondere è sintomo di interesse!
Ottima sintonia
Spero di rivederlo sul canale
Complimenti!
Meglio di alcune volte di agorà
Grazie mille!
Ragazzi è inutile che vi insultate! Ognuno ha le sue idee ed è giusto che le esprima a suo piacimento! Si chiama libertà d'espressione😊 poi se qualcuno volesse smentire il professore ben venga ma nessuno ha riportato nei commenti fatti che smentiscano la tesi.. ho letto solo ed esclusivamente insulti.. sarei molto contento di leggere qualche dato che smentisca il tutto!!! È sempre bello imparare😮
Il fatto è che non ci sono smentite reali, basate su documenti o prove oggettive. Sono solo mugugni di persone a cui non piacciono i fatti.
ultra interessante! spero in altre discussioni con il prof grandi!
Sono un grande appassionato di cucina , tra l'altro questi argomenti sono tutto il mio pane. Mi ha fatto piacere ascoltare il signor Grandi. Bellissimo video! :)
Grazie mille!
Quante copie del libro vendute ???
A naso, circa 10-20k copie vendute solo su amazon, purtroppo non è possibile un calcolo preciso, ma stando alla classifica (è 111') e considerando che è uscito a metà 2020, dovrebbe essere attorno a queste cifre.
@@Dr.Elegantia gentilissimo per la risposta 😊
Nel libro di Pellegrino Artusi non c'è la carbonara.
Sulla rubrica di Rapanello c'è una ricetta di Gordon Ramsey di carbonara, ragazzi si può ridere o piangere però controllate fatemi il piacere. Se volevi farti pubblicità ci sei riuscito, molto negativa, posso garantirtelo.
HAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHHA
Non ho capito sei hai visto le ricette. Comunque il professore non lo sopporto.
@@francomanara6479 si era capito
C'è un caso simile al Prosek.. Tocai Friulano Vs Tokaji Ungherese.. se non ricordo male è finita con la "vittoria" del Tokaji ed il fatto di dover cambiare nome al Tocai Friulano completamente diverso.. Da Wikipedia... ---> Il nome
Fino al'inizio del terzo millennio, il vitigno Friulano prendeva il nome storico e famoso di Tocai Friulano. Alcuni accordi tra Italia e Unione Europea del 1993 hanno vietato l'utilizzo del nome "Tocai" a partire dal marzo del 2007, in quanto troppo simile a quello della denominazione di origine controllata ungherese del vino Tokaji e all'omonima zona di produzione. La somiglianza è relativa solo ed esclusivamente al nome in quanto il Tocai Friulano ed il Tokaji Ungherese sono completamente diversi come vini per colore, profumo, gusto e come metodi di produzione, e come vitigni (il vino Tokaji è prodotto tipicamente dai vitigni Furmint, Hárslevelü e Sárgamuskotály, che è un Muscat Blanc à Petits Grains). Da considerare anche che il Tokaji ungherese non è un unico vino, ma vari vini provenienti dalla stessa zona della città di Tokaj in quanto è una DOP con diverse tipologie di vino.
A gennaio 2008 la regione Friuli Venezia Giulia intentò un ulteriore ricorso per fare annullare la sentenza. Ma il 15 novembre 2008 la Corte Costituzionale giudicava costituzionalmente illegittima la legge regionale del Friuli Venezia Giulia 24/2007, che stabiliva la possibilità di utilizzare il nome Tocai per la vendita sul territorio italiano. Dalla vendemmia 2008, non è più consentito utilizzare il nome Tocai nelle etichette.
Le decretazioni effettuate comportano che, oltre al Tocai, in Friuli, sia fuorilegge il Tai e tajut, come risulta dalla normativa europea, che riserva assolutamente la denominazione Tai -e variazioni- al solo "fu Tocai", con provenienza dal Veneto.
Le decretazioni stabiliscono, in altri termini, che qualsivoglia "Tai" e tutte le variazioni di fantasia non possano altro che indicare il Tocai Veneto. In Lombardia, per la DOC San Martino della Battaglia, si è riesumato l'antico nome Tuchì per designare il vitigno.
Nel merito si applicano le normative europee relative alle indicazioni DOP e IGP.[6][7]
Altro sinonimo per il vitigno friulano è il nome "Tocai friulano" che non dovrebbe essere utilizzato per evitare qualsiasi confusione con il Tokaji.
Per evitare qualsiasi ambiguità o errore, occorre parlare di "Friulano" intendendo con questo l'ex vitigno (friulano) Tocai. Non si deve parlare di vino Tocai, dato che l'Italia ha perso il diritto di utilizzare un nome simile per qualsiasi vino a favore del Tokaji ungherese.
Bella bella bella. Non le solite argomentazioni. Finalmente uno che sul cibo tiene acceso il cervello e ci ragiona come si deve.
Piu` che altro diffonde bufale.
@@barrankobama4840 Quali sarebbero le bufale? Hai qualche dato a conferma, escludiamo le chiacchierate del cugino e il libro di ricette della nonna di mamma. Pronto a ricredermi su dati e argomentazioni.
@@lucapreghenella1982 Non proporro` eventuali "ricette della nonna di mamma" ma le sottolineo che sarebbe decisamente sciocco ignorarle. Si tratterebbe di una prova documentale degli usi alimentati alla fine del XIX secolo, quindi di vitale importanza per la discussione.
Anche fotografie, lettere, diari privati concorrono a ricostruire la realta` storica.
E vieppiu` romanzi e trattati.
Mi concentrero` su due bufale che evidenziano la disonesta` intellettuale del grande professore.
1) la pizzeria, intesa come specifica tipologia di ristorante e` stata inventata in America e di li` introdotta in Italia dopo la seconda guerra mondiale.
E` falso, e chiunque puo` verificare che la prima pizzeria in America ha aperto nel 1906, stesso anno della prima pizzeria a Milano, 17 anni dopo la prima pizzeria a Roma e 96 anni dopo la prima pizzeria di Napoli (1830). A Torino la prima e` del 1910, comunque prima di entrambe le guerre mondiali.
2) prima della Seconda guerra mondiale la maggioranza degli italiani non conosceva la pasta.
Anche questo e` ridicolmente falso.
Anche dove, secondo il professore, la gente "mangiava solo polenta", la maggioranza della popolazione poteva concedersi della pasta.
La letteratura italiana trabocca di riferimenti alla pasta ed il suo consumo non e` limitato ai signori (anzi, e` soprattutto un cibo popolare).
Ad esempio in
il Giornalino di Gian Burrasca,
la secchia rapita,
il Decameron,
Memorie di Goldoni,
Canti di Castelvecchio,
Cuore.
Le bufale di questo autore sono confezionate ad arte per generare polemica, per pungere sul vivo qualcosa che, a torto o ragione, e` percepito come identitario.
I destinatari prediletti di queste argomentazioni sono i finto-colti, che leggono pochi classici della letteratura ma vogliono sentirsi superiori al volgo con la scorciatoia di qualche libercolo divulgativo.
@@barrankobama4840 gli asini volano
@mattia cola Elenca le tue fonti
ottima trasmissione , il libro di grandi e' un piccolo trattato di geopolitica , ascoltate dario fabbri sul rapporto degli italiani con il mare
Chi? Fabri il professore senza laurea che si spacciava per dottore? Eviterei di prestare orecchio a chi mente spudoratamente su questioni così irrilevanti.
@@Dr.Elegantia forse e' il caso che tu sia piu moderato nei giudizi su persone che sono autorita' nel loro campo . fabbri lavora e ha lavorato per il nostro governo come consulente e ritengo sia molto preparato . non essere sprezzante ma incuriosiscitie mi permetto di consigliarti un bel testo suo , "geopolitica umana " o anche la lettura delle sua rivista, " domino" che con limes sono fonte preziosa di informazioni .
@@lucianocontenta640 occhio a usare l’ipse dixit come argomentazione, si rischia come nel tuo caso, di finire vittima del principio di autorità. Lavorare per un governo senza bando pubblico non attesta alcuna qualifica, se non quella di avere amici importanti nelle zone giuste. Puoi verificare tu stesso la differenza ad esempio fra i bandi UPB e la non presenza di bandi di consulenza governativa “generica”.
@@Dr.Elegantia non credo che ad es. luttwack abbia fatto un concorso pubblico per lavorare per 2 presidenti usa, e comunque 2 sono le riviste di riferimento in geopolitica .dammi retta leggilo poi magari criticalo ,non avere giudizi a priori, sopratutto se vuoi fare informazione
@@lucianocontenta640 ecco, già usare il termine geopolitica significa non conoscere l’argomento.
Relativamente al tiramisù ricordo in effetti una mia zia (che cucinava con il libro di Artusi, cuoca bravissima di origini lucane) che lo preparava con i Pavesini e non lo dava ai bambini perché era "alcolico" contenendo il marsala.
Artusi non c'entra proprio un bel nulla con il tiramisù che peraltro nasce negli anni '70 e non prevede nessun liquore nella ricetta originale.
@@jackname49la buonanima della mia povera zia usava l'Artusi "IN GENERALE", non per il tiramisù. Come è difficile comprendere un testo, ci sono anche le parentesi tonde 🤦♂
@@giancarlot.8885 Salute caro 🖐🏻,
hai messo tra () per enfatizzare il concetto quindi semplicemente mi sono preso licenza di fare ironia sulla tu zia (spero non mi fulmini 🙏🏻), che a quanto pare così provetta non era nel preparar pietanze ai figlioli.
Ripeto il tiramisù non nasce "alcolico" (tutt'al più può morire ebbro🤧), così facendo la tu zia ha solamente castrato la lussuria al palato dei bimbi, in ossequio a sor beata ignoranza, sempre in salute e con la panza 😑
@@jackname49 🤣🤣🤣
Negli anni fine ‘50 e ‘60 all’Abetone dopo aver sciato andavamo a mangiare la pizza. In Toscana c’erano le pizzerie.
Nei primissimi anni ‘80 nelle trattorie e ristoranti in provincia di Treviso mangiavo il tiramisù fatto con i savoiardi.
Mia mamma cremasca, del 1921, cercava sempre il Lodigiano con la goccia.
Da bambina, a Firenze, c’erano negozi alimentari di alto livello che vendevano normalmente mascarpone.
Che bello! Ho ascoltato il podcast DOI qualche mese fa su consiglio di Francesco Costa del post. Consiglio l'ascolto a tutti, super interessante!!
Libro letto anni fa, spettacolo pure, consigliatissimo.
E considerate che scrivo questo commento mentre vedo la pubblicità prima che inizi il video
Perfetto. Assolutamente perfetto. Grazie. La verità ci farà liberi.
Magari diventerá anche presidente del consiglio !!!!
Speriamo
Ma come si può dire, con i cambiamenti climatici in corso, che una coltivazione va vincolata all'area geografica che lo ha prodotto in passato?
Se quell'area era quella perfetta 200 anni fa oggi non può più esserlo.
Non mi pare sia stato detto ciò, ma l’opposto…
ha esattamente detto l'opposto, la produzione andrebbe spostata in aree vocate. Questa è la globalizzazione e l'efficentamento del sistema agro-alimentare
Libro già ordinato! Sempre agghiacciante constatare che noi italiani siamo pregni di narrazione falsa e soprattutto autoreferenziale. Purtroppo in quasi tutti i campi. Come quando dicono i nostri genitori che le nostre auto ce le invidiano da decenni in tutto il mondo
quindi? non c'è nessun falso mito, la grandiosità della gastronomia italiana sta nei processi in cui è nata, dati dalla casualità o dalle opportunità, chissene frega se le leggende secolari sono false, a me l'autore non ha dato un dispiacere anche se magari voleva rendere mediocre il tutto, non c'è riuscito.
@@nicolalai6355 E quindi? Te lo chiedo io. Se per te quel discorso di fondo (che ripeto, non si limita alla cucina) non ti ha toccato che senso ha il tuo intervento?
@@leo_mas_922 non è importante, a nessuno importa nulla delle storielle, sono state create e basta, ma il tuo discorso è indirizzato verso altro
@@nicolalai6355 Senza offesa, ma se dici questo vuol dire che non conosci la cultura/narrativa autoreferenziale dell’ italiano medio (Non uso il termine come nei social) e soprattutto le implicazioni nel nostro modo di stare, letteralmente, al mondo, che non va bene affatto. “Trattateci bene perché noi valiamo”
@@nicolalai6355 Giusto per precisare, il professore nel libro non demonizza il fatto che siano state inventate queste storie: in alcuni punti del testo, loda il fatto che l'Italia sia riuscita a tirar fuori una certa identità nazionale anche attraverso l'invenzione delle storie che stanno dietro a certi prodotti culinari.
Per lui, la campagna di marketing decennale ha avuto il suo senso e i suoi ottimi risultati, in termini di esportazione e reputazione globale, spingendo al raggiungimento di standard di qualità sempre più elevati e riconoscibili; ovviamente, essendo uno studioso della materia, il suo intento con questo saggio non era quello di definire mediocre il settore culinario italiano, quanto più evidenziare che sia diventato grande grazie a una certa dose di marketing (che, per sua natura, non è affatto sinonimo di veridicità, e il quale è sconosciuto in buona parte anche agli italiani stessi) dividendolo dai fatti storici e opportunamente contestualizzati sulla materia.
Oh, finalmente. Finalmente uno che dice le cose come stanno, smontando anche le bufale gastronazionaliste. Grazie Umberto, grazie prof.
Veramente un bufalaro.
Si tanto bravi che non sanno inventare nomi diversi dai nostri. Buffoni imperialisti e guerrafondai, solo quello sapete fare.
Tu della Franciacorta un par de bale. Franciacorta è SOLO provincia di Brescia
Appunto
@@Dr.Elegantia Te set mia de Berghem?
Giuro che si può nascere da una parte e vivere dall'altra
@@Dr.Elegantia De bù? El sìe mia
Come si fa ad eliminare questo canale?
Riso più del dovuto.
Conclusione: Alberto Grandi è un terrapiattista della cultura culinaria.
Ti piacerebbe, magari prima studia e poi potrai parlare.
@@Dr.Elegantia conslusione: Dr Elegantia è un terrapiattista del diritto alla parola
I nuovi terrapiattisti 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Chi? Salvini?
@@Dr.Elegantia no sti sciem...
@@Dr.Elegantialo stesso che dice..che gli americani durante la guerra non trovavano pizzerie e che le prime sono comparse negli anni 50....tu come lo chiami genio? Maestro? ...per capire
@@lulystella9078 ah quindi sei uno dei tanti depe aizzati da salvini e dal giornale. Una sorta di negazionista per partito preso. I tuoi hanno anche figli sani?
@@Dr.Elegantia I negazionisti siete voi semmai hahahahahaha
Per me grandi sta facendo una falsa propaganda per far parlare di lui , e offe dando origini italiane che ci invidiano in tutto il mondo, e schifoso fare queste cose , mettere al repentaglio i sacrifici italiani , co.e dire che la pizza napoletana è schifosa, forse grandi non sa nemmeno cosa vuol dire pizza , se cd una schifezza questo è proprio lui che dice queste cose , purtroppo è palese il signor grandi si commenta da solo
Prova a studiare, magari impari qualcosa al posto che depensare
@@Dr.Elegantia prova ad accendere il cervello prima di scrivere e ad accettare chi la vede in modo diverso dal tuo e dal satut in questione che non è certo sceso dal cielo come depositario di una nuova verità unica e incontrovertibile, ma che semplicemente ha esposto una sua visione da storico che può essere ampiamente sottoposta a critiche e revisioni, cosa che effettivamente sta avvenendo.
Un creator dovrebbe essere moderato e imparziale nelle risposte ai commenti degli utenti e non comportarsi come un tifoso di calcio annebbiato dalla propria fede.
@@jackname49 guardi se vuole credere che il cielo è verde e l’erba è blu ci sono altri canali da seguire. Qui si citano paper, dati e studi. Può tornare a seguire il putridume che chiama informazione
@@Dr.Elegantia ho studiato e non c'è nemmeno bisogno di studiare per capire quanto sei uno schifoso che sputa nel piatto dove mangia , anzi sai che ti dico , che non ce bisogno nemmeno di commentarti ,e solo tempo perso , il mio tempo lo dedico a farmi una pizza alla facciaccia tua
Io ne ho mangiata proprio una ieri sera Gnam
Ottima sintonia
Spero di rivederlo sul canale