Padre nostro - don Paolo Quattrone

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  • čas přidán 26. 06. 2024
  • Commento di don Paolo Quattrone - sacerdote della diocesi di Aosta, parroco di Hône e Bard.
    Venerdì 28 giugno
    Dopo aver ascoltato la Parola di Dio e da lì essere partiti per aprire il nostro cuore a Dio rivolgendoci a Lui in modo spontaneo, come ricordavo ieri, ecco che si può ricorrere a qualche preghiera della Chiesa, in primis c’è sicuramente il Padre nostro. La troviamo scritta nel Vangelo di Matteo e di Luca. Si tratta di un testo molto bello e denso, non ne sottolineo ogni singola frase perché mi dilungherei troppo, mi limito ad evidenziare tre passaggi che non possiamo assolutamente perdere di vista.
    La preghiera inizia con questa parola stupenda: PADRE. Gesù ci svela chi è Dio e come dobbiamo relazionarci con Lui, non è un padrone o un despota da tenere buono a suon di preghiere e di pratiche religiose bensì è un Padre che ci ama di una tenerezza infinita al quale possiamo dare del tu. La vita di fede e tutto ciò che ne deriva perciò non serve per conquistarci la sua stima bensì per beneficiarne. L’amore di Dio non si guadagna, c’è già, è un dono che io posso accogliere oppure ignorare o respingere! Padre, rivela la nostra vera natura ed identità, noi non siamo schiavi ma figli di Dio e ci rimanda all’amore genitoriale. Un padre ed una madre provano un affetto immenso per i figli perciò per comprendere quanto sconfinato possa essere l’amore di Dio per ciascuno di noi moltiplichiamo l’amore di un genitore per milioni di volte!
    Seconda parola che sottolineo è NOSTRO. Anche se recitiamo questa preghiera da soli nella nostra stanza, quel “nostro” ci ricorda che facciamo parte dell’umanità, che mentre sto pregando vi sono, in altri luoghi del pianeta, altre persone come me che si stanno rivolgendo a Dio, che la nostra esistenza non si gioca nella solitudine ma nelle relazioni e che stiamo portando davanti a Lui non solo noi stessi ma il mondo intero con le sue ombre e luci.
    Terzo passaggio che sottolineo: DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO. Molte persone quotidianamente vanno in panetteria a comprare il pane per la giornata, è cibo che serve a sostenere il corpo. Così come ogni giorno abbiamo la necessità di mangiare così ogni giorno dobbiamo rivolgerci a Dio con questa preghiera per chiedergli quel nutrimento spirituale, quell’energia che sia in grado di alimentare la nostra anima. Tante fatiche che avvertiamo spesso dipendono dal fatto che interiormente siamo scarichi, lo stomaco è pieno ma l’animo è vuoto! Ogni giorno perciò necessitiamo di forze nuove per affrontare la vita nella sua complessità. Con quelle parole chiediamo a Dio di donarci quella dose di energia necessaria per affrontare l’oggi, per domani ci penseremo domani.

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