Carlo Sini "L'ospite impertinente" - Pensare dalla Ripa 2023
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- čas přidán 16. 04. 2023
- “Pensare dalla Ripa” 2023
L’INATTESO
Quel disordine che scompiglia i programmi
Il presente - ma è già passato? - ci ha gettato nel mezzo di una serie di imprevisti: un’epidemia planetaria, una guerra vicina, il disastro climatico. Ci sentiamo sul fondo di quel vaso di Pandora che il mito profetizzava, colmo di sciagure per l’umanità.
Eppure incessantemente la speranza fa il suo lavoro generando progetti di rinnovamento non solo tecnologico del nostro mondo. Sospesi tra discorsi sui resti del passato e le promesse del futuro, rischiamo di perdere di vista le occasioni continue del presente, le risorse della vita che scorre. Diaforà esplora l’inatteso guidata, come suo solito, dalla filosofia, le scienze, l’economia e l’arte dell’educazione. L’obiettivo? Rianimare l’ottimismo del possibile.
Grazie Professore per questo prezioso distillato di una vita intensa di studio e riflessione...al di là di ogni steccato ideologico...infinite grazie😊
Sini è colui che mi ha fatto capire il linguaggio, cioè tutti i bag del linguaggio, e per questo lo ringrazio!
Già Socrate ci arrivò millenni fa..SO DI NON SAPERE.
Carlo Sini però lo spiega meravigliosamente, ovvio quando parla del linguaggio, parla della Semiotica!
Prof Sini e ammirevole grande Maestro, e un onore ascoltarla. ❤❤❤
Meraviglioso questo percorso !! Energia positiva e pura. Grazie 🙏❤
magnifico percorso di riflessioni !
Nde lezione del prof.Sini ,
L’uomo Da-sein di Heidegger VS l’uomo bambinone di Sini.
Bah, mi sembra più semplice ed essenziale Quasimodo. Visto che si viene al mondo per caso non è il caso di farla lunga coi perché e i per come. Difficile è vivere con dignità disturbando gli altri il meno possibile.
Sini banale, diseducativo, esosomatico.
Perché?
@@domdomdom720 troppo lungo da spiegare. Bion primo maggio.
@@davidechersini9965però sarebbe interessante conoscere il suo punto di vista, non può cercare di semplificare?
Sono d’accordo con il commento critico di Davide. Due punti: 1. SuZ non è affatto e in nessun senso una descrizione della vita quotidiana dell’uomo, non è cioè una antropologia fenomenologica (H. non ha mai smesso di mettere in guardia il lettore da questo fatale fraintendimento); 2. con la teoria di Sini, non “si spiega” proprio nulla, anche perché Dasein non significa affatto “esserci”, ossia essere qui, bensì “essere il Da”, dove “essere” vuol dire “sostenere”, “soffrire” e non “trovarsi” o “situarsi” (anche questo è ripetutamente detto da Heidegger). Vi sono altri punti, naturalmente. Ma tant’è ! Sini pervicacemente e caparbiamente non vuole prestare ascolto a tutto questo, e va avanti per la sua strada senza curarsi di ciò che legge quando “legge” Heidegger. Se non lo toccasse nelle sue analisi , tutto filerebbe liscio, e si mostrerebbero più chiaramente i suoi limiti. Testardo e privo di pietà ermeneutica.
@@paolobraghi8874 credo, anzi sono certo, che tu sei più preparato di me su queste cose. Io mi baso quasi esclusivamente sulla mia esperienza di vita e sull'istinto. Il discorso è certo complesso e avrebbe bisogno di un lungo faccia a faccia. Probabilmente sono prevenuto, nei riguardi dei filosofi e della filosofia la penso come Boncinelli e Bertrand Rusell "La filosofia è un tentativo straordinariamente ingegnoso di pensare erroneamente". Ripeto, un faccia a faccia sarebbe necessario, almeno per non essere frainteso. Grazie e buona serata.