Etilometro: come funziona e quali sono le sue criticità

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  • čas přidán 11. 03. 2017
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    In questa video lezione si spiega come funziona l'etilometro e si spiegano quali sono alcune delle sue criticità che può essere utile conoscere:
    1) variabilità del fattore di conversione
    2) temperatura e Umidità
    3) alcol buccale
    4) revisione periodica
    5) malattia in atto: ad esempio il diabete
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  • @canoneinverso100
    @canoneinverso100 Před 7 lety +1

    Il suo video è molto interessante, ma mi preme precisare due piccole cose. Per quanto riguarda il fattore di conversione da lei menzionato, è vero che in Svizzera, Francia e altri paesi esso è stabilito in misura minore ma bisogna tenere presente che stiamo parlando, se non erro, di paesi a tolleranza zero e non a tolleranza 0,50 gr/l come l'Italia. Per quanto riguarda le condizioni di temperatura e umidità, preso atto che condizioni meteo con umidità superiore al 90% sono rarissime in Italia, almeno nelle ore notturne nelle quali l'etilometro viene largamente utilizzato, rimane la temperatura. Oramai quasi tutti gli agenti e ufficiali preposti ai controlli sanno che in condizioni di temperatura dallo zero in giù, l'etilometro deve essere tenuto e deve operare all'interno dell'abitacolo del veicolo di servizio, dove il riscaldamento rimane costantemente acceso mantenendo la temperatura abbondantemente sopra lo zero e ciò serve a inficiare eventuali ricorsi in tal senso. Nulla da dire per la revisione, deve essere effettuata e documentata come si deve evincere dal libretto metrologico dell'etilometro stesso. E nulla da obiettare sull'alcool buccale, l'eliminazione del quale deve essere premura di chi deve sottoporsi alla prova, nè su eventuali malattie che dovranno essere dimostrate dalla persona interessata in sede di eventuale discussione del suo ricorso. Buon lavoro

    • @AvvDanieleMistretta
      @AvvDanieleMistretta  Před 6 lety +1

      La ringrazio per il Suo contributo di conoscenza che mi dà occasione di approfondire e comprendere meglio le tematiche affrontate.
      Per quanto riguarda la Svizzera e la Francia, anche lì v’è il limite di 0,5 g/l come in Italia.
      Inserisco un link ad una mappa dove è possibile riscontrare che paradossalmente la tolleranza zero di cui lei parla è dei Paesi dell’Est Europa come la Romania, la Serbia o l’Ungheria e non della Svizzera, della Francia o la Germania. www.fuoriposto.it/public/files/alcol/mappa_europea.jpg
      Apprezzo il suo contributo, ma numerosi sono i casi giurisprudenziali dove l’accertamento è stato dichiarato nullo perché in violazione dei parametri di temperatura e umidità, quindi probabilmente la procedura in alcuni casi non è stata seguita correttamente.
      Per l’alcol buccale a tutela della correttezza dell’accertamento gli agenti accertatori dovrebbero far bere un bicchiere d’acqua alla persona in modo che i risultati possano essere il più possibile corrispondenti alla realtà.
      Un caso noto di sfasamento dei valori con alcol buccale si può riscontrare al seguente link czcams.com/video/sR4JsIiodaM/video.html dove al Ministro Zaia in una prima prova veniva riscontrato un tasso alcolemico di 2,32 g/l al di fuori dei parametri massimi che tuttavia dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua rientrava nei limiti di legge ed anzi era addirittura di 0,09 g/l.
      Se questo è quello che avvenuto in uno studio televisivo possiamo immaginare cosa possa accadere sulle strade ad ignari automobilisti che non conoscono questa specifica tecnica dell’etilometro.
      In caso di accertamento con etilometro non è interesse di tutti che la prova venga svolta in modo corretto facendo bere un bicchiere d’acqua che per l’effetto consenta di evitare falsi positivi?
      Le auguro buon lavoro e la ringrazio nuovamente per il commento, utile alla discussione sull’argomento .

    • @canoneinverso100
      @canoneinverso100 Před 6 lety

      E' assolutamente interesse di tutti: io opero sulla strada e sono il primo a essere d'accordo sul principio che la prova debba corrispondere a verità, mi sentirei male se dovessi sanzionare qualcuno in base all'art. 186 C.d.S. e poi scoprissi che la prova è stata fallace per qualche mia negligenza. Non sono e non sono mai stato quello che si diverte e gode a ritirare patenti e mettere nei guai gli utenti della strada. Sinceramente non ho mai preso in considerazione seriamente il problema dell'alcool buccale ma in futuro mi equipaggierò di acqua e bicchieri di plastica a tale proposito. Per il resto, ho sempre fatto effettuare le prove nella maniera corretta. Solo un'altro appunto: tra i fattori di criticità che lei ha menzionato, ne ha omesso uno e mi permetto di suggerirglielo io. Trattandosi di un accertamento irripetibile, la persona sottoposta a tale accertamento, ai sensi del C.P.P., va assolutamente avvisata che può richiedere la presenza, per tutta la durata degli accertamenti, di un legale (purchè prontamente reperibile) o persona di sua fiducia. In difetto di tale avviso, è giusto che l'interessato faccia ricorso: non sarebbe la prima volta che la prova dovesse venire inficiata per un difetto in tal senso. Ancora buon lavoro e grazie per la sua cortese risposta

    • @AvvDanieleMistretta
      @AvvDanieleMistretta  Před 6 lety

      Tale consiglio è contenuto in altri due video che segnalo e forse anche una terza volta sarebbe stato utile:
      czcams.com/video/P59vUsqRyIw/video.html
      czcams.com/video/ihk1G3JmkJQ/video.html
      Ad ogni modo a breve uscirà un nuovo video specifico sull'argomento.
      E' stato un piacere discutere con Lei sull'argomento e apprezzo la Sua onestà intellettuale e volontà di migliorare le cose per quello che è possibile..

  • @matteogiacobbe8679
    @matteogiacobbe8679 Před 5 lety +1

    Bravissimo Avvocato"!