Come svoltare i tuoi ARRANGIAMENTI con 6 accorgimenti.
Vložit
- čas přidán 26. 06. 2024
- Quante volte hai passato ore alla ricerca di quel problema che non permetteva al tuo brano di "decollare"?
Per anni mi sono chiesto perchè le mie produzioni non mi convincessero mai e solo dopo parecchio tempo sono riuscito a capire quali erano gli errori comuni che come commettevo SEMPRE.
Oggi vorrei condividere con voi alcuni accorgimenti che mi hanno permesso di SVOLTARE TOTALMENTE gli arrangiamenti dei miei brani e che potrebbero farti risparmiare una quantità di tempo immane (a differenza mia). - Hudba
Grande! Utilissimo grazie
♥️
Miglior canale di musica in ita al momento,spero che tra un po decollerai
@@gabbdrmz Troppo buono 🥹
Ti ringrazio davvero ❤️
La seconda canzone mi pare di conoscerla 😂💙
Grandi contenuti come sempre!
La seconda canzone è una gran canzone 🔥
Grazie Blu 💙
gran bella scoperta il tuo canale....complimenti
@@smalldixi81 Grazie mille 🫶
Molto utile grazie mille
❤️
Molto bravo, complicato
Grazie Lorenzo 🙏
Cosa ti risulta complicato?
Potresti parlare di come gestire la velocity su, ad esempio ,il piano rhodes? perchè io lo uso molto e non so mai quali note dell'accordo alzare e diminuire di più per fare in modo di non mascherare gli altri strumenti...come il basso o il sax.Al momento tutte le fondamentali le lascio molto basse di volume,ma vorrei sapere un tuo parere! Al di là della risposta scritta, sarebbe piu utile proprio un video che uno si guarda e riguarda quando ne ha bisogno :)
Ciao, certo volentieri! Me lo appunto per i prossimi video. Diciamo che in generale queste problematiche derivano dal fatto che programmare un vst è molto diverso da mettere mano su uno strumento analogico (per esempio: tu scrivi le parti di rhodes partendo da una tastiera o le scrivi a mano sul piano roll?). Ma sopratutto (nel caso specifico di pianoforti, rhodes e strumenti armonici) più che dalla velocity direi che molto dipende dai voicing, da come vengono disposte le note degli accordi e da come interagiscono con lo spazio che occupano gli altri strumenti. Probabilmente più che un problema di velocity potrebbe essere un problema di strumenti che fanno "a cazzotti" a livello di range. La gestione degli "spazi" in arrangiamento è fondamentale (anche perchè impatta tantissimo sulla fase di mix). Ad ogni modo ti ringrazio del commento, spunto super interessante di cui parlare!
Su sta cosa delle atmosfere non sono troppo d'accordo: ipotizzando di avere una canzone di 5 sezioni (s, rit, s, rit, special) perché non trattarle come tali? Possiamo decidere che le strofe e i ritornelli tra loro sono identici creando 3 atmosfere ma onestamente che palle. Tante volte son molto più fighe le idee di fare lo svuotone sul primo ritornello e il secondo che esplode o cose simili. Io vedo molto più la canzone come un discorso che ha una direzione ed un evoluzione, mi sembra ridutivo fare un copia incolla di strofe e ritornelli e cambiare due note ogni tanto. No? Quello che mi chiedo è se questo viene fatto per un gusto artistico o perché si vuol per forza arrivare a quell'ascoltatore che non va oltre il pop da classifica.
@@riccardofolladorimusic ma guarda credo che tu stia sbagliando a prendere il tutto come fosse una regola ferrea. È un riferimento che puoi tenere per avere il brano più “ordinato” ma poi, come dovrebbe essere per ogni canzone, dipende dal caso specifico. Anche in merito all’esempio che tu fai rispetto ad avere un primo ritornello più vuoto ed uno più pieno: se ascolti bene il brano su cui faccio l’esempio nel video ti renderai conto che ogni sezione, seppur ripetendosi, è molto diversa da quella precedente. Ci sono feel ritmici totalmente diversi e nonostante rimanga la stessa progressione armonica cambiano gli interventi melodici. Tutt’altro che copy/paste. D’accordissimo sul fatto di creare un racconto lungo il brano ed è proprio quello il punto: avere delle progressioni/elementi che differenzino bene le varie sezioni del brano, ma che allo stesso tempo possano mantenere un filo conduttore che si evolve nel corso del brano. Magari potresti aver frainteso il fine del discorso.
@@nicologalassi beh chiaro che non è una regola ferrea e che ci sta cone guida per chi inizia. Quello su cui sono critico non è tanto il tuo brano che apparte dal video non ho sentito nella sua interezza ma su un certo tipo di pop, magari anche fatto da produttori coi controcazzi, che si limita a fare una seconda strofa uguale alla prima aggiungendo qualche fill ogni tanto e ritornelli che sono la ripetizione ostentata di loro stessi. Che a volte mi sembra che sia fatto per tenere la canzone il più semplice possibile perché si considera il pubblico musicalmente stupido, ma magari è davvero una cosa che a produttori e artisti è preferita. Poi non dico che bisogna produrre l'ultimo disco dei tool ma un minimo di costruzione mi fa strano che non sia desiderata.
Vabbe è un casino parlarne senza poter fare degli esempi però spero tu abbia colto ciò che intendo con tutti i "dipende" del caso.
@@riccardofolladorimusic diciamo che dipende parecchio da’ qual’è il “target” di un certo tipo di musica. È chiaro che nel mainstream più mainstream il valore artistico non è la priorità e pretenderla sarebbe come chiedere a un asino di diventare un cavallo. Semplicemente si sta cercando nel posto sbagliato, anche perché i prodotti di “idiozia musicale” c’erano, ci sono e ci saranno sempre. È musica che mira più ad essere consumata che ascoltata. Poi sicuramente ci sono stati periodi in cui anche nel “pop” si poteva trovare un livello di ricerca superiore ad adesso, però credo che tante volte (specialmente in Italia) si sbagli a prendere il mainstream come riferimento di tutta la musica, un po’ come fosse la nazionale di calcio. Il mainstream è un sottobosco (sicuramente con più visibilità) ma uno dei tanti. La questione sarebbe educare all’ascolto di altre nicchie (dove di cose interessanti ce ne sono parecchie) così da non ripescare sempre dallo stesso “calderone” di soluzioni stereotipate.
“Se il vostro brano ha meno di 2 atmosphere…” (il mio cervello: È sgonfio) 🤣