In questo video una breve riflessione su come possa essere pericoloso affidarsi alle "geometrie" se non si conoscono bene gli accordi del brano che stiamo suonando.
Le spiegazioni contenute in questo video sono fondamentali (e non solo per i bassisti). Il primo pezzo che mi è venuto in mente è Blue Bossa, far sentire la quinta diminuita del re minore è fondamentale! 🙂
Sfortunatamente lo studio dell'Armonia è un po' snobbato da molti bassisti... In realtà ripaga la fatica di studiarlo, poichè apre scenari affascinanti per un bassista: spesso suonare i rivolti degli accordi di settima, magari suonando proprio la VII e cadere poi sulla III dell'accordo successivo, o usare "seste napoletane" o altre "diavolerie" che studiavamo sul Tissoni dà la possibilità di utilizzare nel nostro fare musica un mondo di colori. E potrebbe anche, chissà, fare la differenza. Grazie per il bellissimo video.
giuste osservazioni sull'armonia, tutto dipende appunto dalla progressione, che poi si parli di accordi sospesi di 2° o 4° , o 4°eccedente o 6° ,7° ,9°,11°.13°, da chitarrista e bassista, la dove incontri progressioni articolate per non creare dissonanze se rimani sulla fondamentale non corri rischi, anche perche questione spesso sottovalutata sulle frequenze basse (note gravi) mettere altre note diverse dalla tonica puo dare un effetto non gradevole
La tonica sicuramente ti fa stare "tranquillo", ma è anche vero che linee di basso più belle e interessanti sono quelle che utilizzano anche altre note. Certo bisogna sapere cosa si mette, ma un arrangiamento ben fatto utilizza anche la capacità del basso di impattare positivamente sull'armonia del brano uscendo, quando serve, dalla "comfort zone" della tonica.
LA QUINTA BASSA è LA MIA SALVEZZA SEMPRE, per questo uso un 5 corde! Ma questa lezione è fondamentale! Grazie!
Le spiegazioni contenute in questo video sono fondamentali (e non solo per i bassisti). Il primo pezzo che mi è venuto in mente è Blue Bossa, far sentire la quinta diminuita del re minore è fondamentale! 🙂
Ottimi insegnamenti, per uno che di solito suona ad orecchio senza conoscere bene la teoria(come me) queste dritte sono oro colato, grazie!
Sfortunatamente lo studio dell'Armonia è un po' snobbato da molti bassisti... In realtà ripaga la fatica di studiarlo, poichè apre scenari affascinanti per un bassista: spesso suonare i rivolti degli accordi di settima, magari suonando proprio la VII e cadere poi sulla III dell'accordo successivo, o usare "seste napoletane" o altre "diavolerie" che studiavamo sul Tissoni dà la possibilità di utilizzare nel nostro fare musica un mondo di colori. E potrebbe anche, chissà, fare la differenza. Grazie per il bellissimo video.
giuste osservazioni sull'armonia, tutto dipende appunto dalla progressione, che poi si parli di accordi sospesi di 2° o 4° , o 4°eccedente o 6° ,7° ,9°,11°.13°, da chitarrista e bassista, la dove incontri progressioni articolate per non creare dissonanze se rimani sulla fondamentale non corri rischi, anche perche questione spesso sottovalutata sulle frequenze basse (note gravi) mettere altre note diverse dalla tonica puo dare un effetto non gradevole
La tonica sicuramente ti fa stare "tranquillo", ma è anche vero che linee di basso più belle e interessanti sono quelle che utilizzano anche altre note. Certo bisogna sapere cosa si mette, ma un arrangiamento ben fatto utilizza anche la capacità del basso di impattare positivamente sull'armonia del brano uscendo, quando serve, dalla "comfort zone" della tonica.