Rifugio Maniago da Erto in MTB, visita alla bottega d'arte di Mauro Corona, prima parte, l'ascesa.
Vložit
- čas přidán 6. 09. 2024
- Se vuoi aiutarmi nel realizzare i miei viaggi e video mi puoi offrire un caffè "virtuale" al seguente link, grazie mille: ko-fi.com/gigimtb
If you want to help me in making my travels and videos you can offer me a "virtual" coffee at the following link, thank you very much:
EN:Thank you so much for your support. I hope to be able to satisfy you and the people who follow me more and more thanks to your help
IT: Grazie mille per il tuo sostegno. Spero di poter soddisfare sempre più te e le persone che mi seguono grazie al tuo aiuto
Su suggerimento di un amico appassionato MTB, (Toni), e dato che avevo già fatto il vicino rifugio Pordenone, ho pensato di fare anche il rifugio Maniago, sempre con la mia MTB, partendo da Erto e Casso lasciando la macchina nel parcheggio pubblico. Ho preso anche la decisione di fare una breve visita al negozio-studio di Mauro Corona che da tempo ero curioso di vedere dato che lo sentivo sempre nominare da tempi non sospetti. Dunque mi avvio verso via Zemola passando per via 9 Ottobre e trovo il famoso negozio con fuori esposte molte belle opere tra statue e quadri, tavoli ed anche un barometro fatto con un ramo (cosa che si usava spesso un tempo per prevedere il tempo). Dopo una breve visita al museo li di fronte parto in cerca di un bar, non in cerca del Corona, che non era in negozio, chiuso quella domenica, ma per procurarmi una bottiglia d'acqua per il viaggio visto che avevo dimenticato la borraccia a casa. Presa via Zemola nella omonima valle mi arrampico verso la casera Rifugio Mela dove trovo parecchie opere del Corona, cristi e maschere tra gnomi-elfi, lungo il breve sentiero che dalla strada porta al rifugio, purtroppo nel filmato non si vedono bene a causa del controluce causato dalle nuvole sparse che fanno da plafoniera e che mandano in crisi l'esposiziona delle videocamere. La casera è carina con un bel panorama, cucina ecc. Finito lì son ripartito e subito trovo un bivio, giù a destra è chiuso per frana dunque vado su a sinistra passando sotto Cava Buscada, restando però sempre sulla strada maggiore nonostante ci sia un'altra indicazione (a destra) per il sentiero 374 verso il rif. Maniago, con l'intenzione di provarlo al ritorno.
La salita è impegnativa, strada che alterna tratti asfaltati e non, il fondo è ghiaioso-roccioso con piccoli massi sparsi ovunque, il grip non è buono sia in trazione che in discesa anche per coperture di notevoli dimensioni come le mie e con tassellamento generoso, l'utimo tratto è impegnativo dove son stato costretto all'uso del rampichino, (piccola corona per affrontare forti salite in uso su guarniture a due o più corone anteriori). L'ultimo tratto è parecchio ostico fatto di tratti da 50-100mt di salitona accentuata e con breve piano in sommità, la presenza di un fondo sconnesso ne aumenta la difficoltà. Problematica la presenza di canali di scolo in muratura, alcuni larghi con bordi accentuati, altri stretti e con forte spigolo, molti con una importante sponda riazata che crea un vero e propio trampolino per saltare in discesa. Sarebbe un'ottima pista da DH (Down Hill) tipo Bike Park, se il fondo fosse più compattato e pulito, divertimento assicurato per i discesisti pazzi in pieno stile "Koala abbracciato all'albero".
Dopo circa 6 km dalla cas. Mela, più 4 da Erto, giungo a fine della strada grande su di una specie di piccolo parcheggio dove ci sono dei SUV e da dove inizia il sentiero che porta al rifugio, percorribile solo a piedi, lungo circa un chilometro, mi ci arrampico in bici e a tratti anche a piedi. Visto che il terreno si alterna in saliscendi, ripidi per una bici, e con terreno che varia dal terriccio ghiaioso color Dolomite del bosco alla ghiaia con rocce medie, alcuni tratti sono esposti ma di poco. Dopo il primo bosco c'è un primo guado con scalone accentuato non difficile poi si ha una salitona di 30mt in ghiaia, tratto leggermente esposto dove è meglio scendere dalla sella, un altro boschetto con bivio dove saggio è ricordare da dove si è venuti, perchè uno scende in valle verso il sentierino 374 che si incontra sulla destra, (poco dopo casera Mela) e che indica anche esso il rif. Maniago. Avanti poi altra pineta e altro guado ed alla fine finalmente il rifugio Maniago con ristorante, ci si può rifocillare, presente anche una altalena ed un altare con targhe dedicate a persone che han perso la vita scalando le montagne.
Se mi vuoi offrire un caffè: ko-fi.com/gigimtb
If you want to offer me a coffee: ko-fi.com/gigimtb
EN:Thank you so much for your support. I hope to be able to satisfy you and the people who follow me more and more thanks to your help
IT: Grazie mille per il tuo sostegno. Spero di poter soddisfare sempre più te e le persone che mi seguono grazie al tuo aiuto
it.wikiloc.com...
my.viewranger....
Dopo la sfaticata devi fare i massaggi alle gambe con OLIO DI PINO MUNGO .
Magari, io ho trovato un unguento alla Arnica Montana e Eucalipto
Prossima volta che vado dalle parti della forcella di Giais mi strofino ben bene sui pini mughi, la ce ne sono di belli grandi
Ah ora l'ho capita... Crozza...
@@GiGiMTB OLIO DI PINO MUNGO LO TROVI NELLA VAL SARENTINO CHE SI TROVA SOPRA A BOLZANO.SE VAI IN INTERNET TE LO POSSONO SPEDIRE .
@@graziellavalentini7433 grazie, non sapevo che ci fosse un olio di pino Mungo
Erto o Longarone?
Erto
ci sono 3 video, l'ultimo è la città vecchia di Erto
xy
yx?