Komentáře •

  • @den1025
    @den1025 Před 6 lety +2

    riesci a spiegare e far capire l'essenza del canto con una facilità che in realtà non lo è per niente grande marco !!!

    • @MarcoClarizia
      @MarcoClarizia Před 6 lety

      Sono molto contento che il video risulti chiaro, grazie infinite!

  • @emanuelescartaghiande6023

    Essenziale, Esaustivo ed Esauriente.

  • @marites6040
    @marites6040 Před 4 lety +1

    Buongiorno, si può essere soprano o tutt al più mezzo e avere il passaggio al mi centrale? Io ho una voce sottile estesa dal re sotto il do centrale al mi sovracuto ma con un passaggio già al mi centrale. Alcune insegnante hanno detto che sono un soprano, altre un mezzo che canta bene anche nel registro soprano ma questo passaggio così basso mi lascia perplessa.

    • @MarcoClarizia
      @MarcoClarizia Před 4 lety +1

      Buongiorno, Terry. Il passaggio sul mi centrale coincide col passaggio dei contralti. Quindi, almeno che tu non sia un contralto, direi che anticipi il passaggio e probabilmente devi rafforzare la voce di petto e il primo passaggio stesso. Ovviamente per esserne certo dovrei ascoltarti. Spero di esserti stato utile. Un caro Saluto e buon Natale.

    • @marites6040
      @marites6040 Před 4 lety +1

      @@MarcoClarizia Grazie mille della cortese risposta, penso che sia proprio perché ho lavorato pochissimo sulla voce di petto avendo prevalentemente ricevuto una impostazione lirica che usa sempre o quasi il registro di testa. Ti ringrazio e ti auguro un buon Natale.

  • @GrazYanaz
    @GrazYanaz Před 6 lety +1

    Molto interessante!

  • @marcogiacomelli2190
    @marcogiacomelli2190 Před 5 lety +1

    Il (primo?) passaggio dei tenori sarebbe sul Si centrale? Grazie :-)

    • @MarcoClarizia
      @MarcoClarizia Před 5 lety +1

      Salve Marco, il primo passaggio dei tenori è tra il Mi centrale e il Sol centrale.

    • @marcogiacomelli2190
      @marcogiacomelli2190 Před 5 lety

      @@MarcoClarizia Grazie :-)

    • @edraith
      @edraith Před rokem +1

      Dipende dalle pedagogie e tipi di semantica presi in esame e da cosa si intenda per passaggio (passaggio da cosa a cosa).
      Uno dei modelli accettati vede un primo passaggio già da Re4 per i tenori e il secondo sul Sol4 dove quindi inizierebbero gli acuti veri e propri, in mezzo ci sarebbe la famosa "zona di passaggio" Mib-Mi-Fa-Fa# (siamo a destra del Do centrale del pianoforte denominato Do4 o C4, alcuni usi semantici antichi lo denominano però Do3 e qui in Italia sono talvolta ancora utilizzati giusto per far casino e confondere ulteriormente le idee a tutti)
      Questi due passaggi nel tenore possono essere anche un semitono più giù o più su, quindi Do#4 e Fa#4 oppure Mib4 e Lab4 .
      Per il cosiddetto Tenore contraltino, quello che arriva in voce "piena" al famoso Fa5 sovracuto di Puritani di Bellini, dovrebbero essere addirittura Fa4 e Sib4 o un semitono più giù (Mi4 e La4).
      Per il Baritono sono Si3 e Mi4 o un semitono più giù (Sib3 e Mib4).
      Bassobaritono e Basso cantabile o cantante La3 e Re4
      Basso Sol#3 e Do#3 o Sol3 e Do4.
      Alcuni bassi ottavisti anche più giù, son piuttosto certo Glenn Miller li abbia un intero tono più giù su Fa3 e Sib3, non ho idea dove li avesse Zlatopolsky che scendeva in voce piena sul ContraControDo in fondo al pianoforte (ma parlo di VERA voce piena, niente vocal fry, subarmonici e tecniche da microfono, con quelle anche io prendo un Do1 altrimenti...)
      Questo sistema descrittivo con questi due passaggi e la zona di passaggio nel mezzo è valido per alcune pedagogie del canto lirico, non è detto corrisponda nella semantica ai vari usi di altre scuole (dove si preferiscono nomenclature differenti): il primo passaggio dovrebbe corrispondere all'ingresso nel Call register e il secondo dovrebbe corrispondere al passaggio in una forma di mix che viene però da alcune pedagogie classiche denominato "acuto di petto" ma secondo me chiamarlo così è un errore enorme perché non ha proprio niente del "petto" né in termini di consonanze autopercepite né in termini di qualità del suono, al limite è di "petto" nella misura in cui "di petto" e "di testa" sono talvolta utilizzati per significare un suono percepito come forte o piano rispettivamente ma le due stesse locuzioni sono usate per indicare mille altre cose da voce modale vs meccanismo leggero a timbro scurito vs timbro alleggerito passando per voce piena in autopercepita consonanza di petto vs voce "piena" (in realtà dovrebbe essere un mix...) in autopercepita consonanza di testa...
      le differenti semantiche impiegate dalle varie scuole di canto dall'antichità fino a oggi han sempre fatto una confusione immensa e mai uniformato le diverse scelte linguistiche, per cui ad esempio "falsetto" significa tante cose diverse in base a chi usa il termine per intendere cosa (dal suono con poca adduzione cordale in cui passa aria al suono in cui vibra solo il bordo libero della mucosa ma può ugualmente esserci una buona adduzione cordale con un buon sostegno e si produce il suono brillante, femmineo ma discretamente proiettato, tipico dei sopranisti/falsettisti).
      In teoria comunque il passaggio nelle voci maschili può variare parecchio e spostarsi anche di una ottava intera se paragoniamo i più gravi tra i (contro)Bassi ottavisti ai più acuti tra i Tenori contraltini.