Canzone unica nel suo genere. Un'escalation in progressione di parole, musica ed emozioni uniche. Solo Ruggeri può regalarti tutto questo. Poeta, poi artista.
Questa è la versione migliore. Rispetto all'originale è più veloce ma anche meglio arrangiata. Le tastiere all'inizio creano atmosfera poi comincia la batteria, prima col charleston che inizia a mettere addosso quell' ansia trasmessa dalla canzone poi la grancassa accentua maggiormente il ritmo con un crescendo che culmina con l'ingresso della chitarra elettrica che pare in grido, che consolida lo strappo tra quello che è il testo puro e semplice (in cui l'autore si dichiara felice e soddisfatto) da quello che è in realtà il suo vero stato d'animo, la mancanza malinconica dell'amata. Cosa che poi sul finale confessa esplicitamente quasi incalzato dalla musica tambureggiante che non lascia più spazio all'orgoglio maschile.
Brano formidabile, di cui ho recensito una versione meno rock. Notevole la capacita' di Enrico di arrangiare con gusto e tatto ogni canzone su cui ci mette mano. Un geniaccio della musica italiana.
se luigi fiore (il batterista) vedrà il mio commento voglio che sappia che lo ritengo uno dei migliori batteristi rock anni 80-90: ha istinto, tecnica e incazzatura
Un tempo lo era. Ora purtroppo è passato ad un genere più soft,quasi jazzistico. Sarebbe bello rivedere insieme la vecchia band con Fiore,Meli e Stefania Schiavone....
la porto al concorso di karaoke....è tutto un crescendo questa canzone...ti da una carica pazzesca....che bella, che bella!!!!, che bella!!!!!!!!!!!!!!
una canzone con un crescendo magnifico...e con parole,molto toccanti...ma le nuove generazioni...ah,ah...non ne hanno di canzoni cosi'...mi spiace per loro...
Vivo da re, non ho bisogno più di quello che facevi tu per me. Mi alzo alle tre, mi guardo alla TV e sono sempre su, senza te. Sentiamoci ogni tanto, per ricordare noi, i vecchi compagni di scuola e i nostri vecchi eroi. No, lo sai, sto da solo io. Non crederai, ma sto da solo io. Io, dischi e turnèes, a casa quasi mai. E tu non ti annoierai? Dubito. Voglia di te? Mah, forse adesso si, vorrei averti qui subito. Telefonami ancora, confessa che ti va; qualcosa è rimasto nel tempo, non si cancellerà. Scappo via, ogni giorno sai, suono il mio rock senza fermarmi mai. Certo, pensandoci bene qualcosa mi manca, qualcuno che sfiori la mia faccia bianca. Può darsi che senta il bisogno di chi ha lasciato qualcosa di sé proprio qui. Muoio da un po', non mi conosco più, non mi capisco più.Come mai? Stasera un'altra donna, a stento so chi è però inconsciamente io spero che un po' assomigli a te. Scappo via, ogni giorno sai, suono il mio rock senza fermarmi mai. ma sono sicuro che dentro qualcosa ti manca di rose e di noia devi essere stanca. Che strade percorri toccando il cuscino? A volte, lo so, mi vorresti vicino, morendo un po'....
Enrico Ruggeri uno dei più grandi cantautori italiani. Intelligente e riservato. Testi sempre profondi mai banali.
Canzone unica nel suo genere. Un'escalation in progressione di parole, musica ed emozioni uniche. Solo Ruggeri può regalarti tutto questo. Poeta, poi artista.
Questa è la versione migliore. Rispetto all'originale è più veloce ma anche meglio arrangiata. Le tastiere all'inizio creano atmosfera poi comincia la batteria, prima col charleston che inizia a mettere addosso quell' ansia trasmessa dalla canzone poi la grancassa accentua maggiormente il ritmo con un crescendo che culmina con l'ingresso della chitarra elettrica che pare in grido, che consolida lo strappo tra quello che è il testo puro e semplice (in cui l'autore si dichiara felice e soddisfatto) da quello che è in realtà il suo vero stato d'animo, la mancanza malinconica dell'amata. Cosa che poi sul finale confessa esplicitamente quasi incalzato dalla musica tambureggiante che non lascia più spazio all'orgoglio maschile.
Una canzone d'amore struggente, malinconica e piena di rabbia allo stesso tempo, e il tutto senza mai usare, nel testo, la parola "amore". Geniale!
Ho sempre adorato questa canzone..... Ancora oggi a distanza di parecchi anni
Brano formidabile, di cui ho recensito una versione meno rock. Notevole la capacita' di Enrico di arrangiare con gusto e tatto ogni canzone su cui ci mette mano. Un geniaccio della musica italiana.
Questa versione è fantastica
se luigi fiore (il batterista) vedrà il mio commento voglio che sappia che lo ritengo uno dei migliori batteristi rock anni 80-90: ha istinto, tecnica e incazzatura
Un tempo lo era.
Ora purtroppo è passato ad un genere più soft,quasi jazzistico.
Sarebbe bello rivedere insieme la vecchia band con Fiore,Meli e Stefania Schiavone....
La versione in assoluto più bella!!
la porto al concorso di karaoke....è tutto un crescendo questa canzone...ti da una carica pazzesca....che bella, che bella!!!!, che bella!!!!!!!!!!!!!!
una delle canzoni fra le più belle della musica italiana
Il pezzo più bello della musica italiana...
Che strade percorri toccando il cuscino, a volte lo so mi vorresti vicino...
Grazie Enrico!
Meravigliosa, quanta intensità. Grande Rouge
una canzone con un crescendo magnifico...e con parole,molto toccanti...ma le nuove generazioni...ah,ah...non ne hanno di canzoni cosi'...mi spiace per loro...
...l'avevo in cassetta sto album!!
Grande canzone scritta da un grandissimo
❤
Vivo da re,
non ho bisogno più di quello che facevi tu per me.
Mi alzo alle tre, mi guardo alla TV
e sono sempre su, senza te.
Sentiamoci ogni tanto, per ricordare noi,
i vecchi compagni di scuola
e i nostri vecchi eroi.
No, lo sai, sto da solo io.
Non crederai, ma sto da solo io.
Io, dischi e turnèes,
a casa quasi mai. E tu non ti annoierai? Dubito.
Voglia di te? Mah, forse adesso si, vorrei averti qui subito.
Telefonami ancora, confessa che ti va;
qualcosa è rimasto nel tempo, non si cancellerà.
Scappo via, ogni giorno sai,
suono il mio rock senza fermarmi mai.
Certo, pensandoci bene qualcosa mi manca,
qualcuno che sfiori la mia faccia bianca.
Può darsi che senta il bisogno di chi
ha lasciato qualcosa di sé proprio qui.
Muoio da un po', non mi conosco più,
non mi capisco più.Come mai?
Stasera un'altra donna, a stento so chi è
però inconsciamente io spero che un po' assomigli a te.
Scappo via, ogni giorno sai,
suono il mio rock senza fermarmi mai.
ma sono sicuro che dentro qualcosa ti manca
di rose e di noia devi essere stanca.
Che strade percorri toccando il cuscino?
A volte, lo so, mi vorresti vicino,
morendo un po'....
😄😄😄
Bellissima versione...
Bellissima in tutte le versioni!
spettacolo!!!!!
Grande Roouge 😊
una delle mie versioni preferite.
Quanto.mi sono.annoiata .................dopo (fu 1990)
la Bellezza è immortale!!!!!!!!!!!!!!
Grande Enrico
Qualcuno sa dove si possa trovare un video di questo live? Grazie!
Non lo sai sto da solo io
Si', arrangiamento stellare - e complimenti anche per la fedelta' sonora. Come si chiama il batterista?
Luigi Fiore😊
staser' un'altra donna a stento so chi e',ma inconsciemnte io spero che un po somigli a te
non ho mai capito perché ha smesso di fare musica