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I falsi miti sulla manutenzione predittiva - 2/8 - Dati presenti non sufficienti

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  • čas přidán 10. 07. 2024
  • L’idea di manutenzione predittiva si basa sull’ipotesi che esistano dei sintomi per un processo di danno in corso e che questi sintomi segnalino il progressivo e graduale degrado dell’impianto prima che questo si manifesti in un guasto effettivo.
    Perché l’analisi predittiva sia possibile è necessario che per il macchinario e il componente individuato esista un segnale, in genere debole, correlato al fenomeno di danno in questione, che tale segnale sia rilevabile cosicché sia possibile correlare in modo univoco il valore del segnale all’effettiva insorgenza del guasto.
    La parola chiave in questa breve spiegazione è “segnale”, che potremmo tradurre, per la loro analisi in “dati”.
    È proprio vero che non esistono dati nella nostra macchina?
    Quali sono le fonti di informazioni che possiamo trovare?
    Spesso sono più di quante si possa immaginare, cerchiamo di elencarle.
    Dal PLC possiamo ricavare moltissimi dati utili, che vengono già raccolti per consentire il corretto svolgimento del programma che gestisce la macchina. Normalmente troviamo numerosi valori di temperatura, pressione, tempi e posizioni, spesso questi valori vengono generati con frequenza e precisione perfettamente adatti all’analisi predittiva.
    Inverter con funzioni di comunicazione dati: i driver dei motori sono fonte di una quantità sottovalutata di informazioni e dati, temperature, numero di giri, assorbimenti . Soprattutto per motori elettrici con grossi assorbimenti questi dati ci permettono di fare efficienza energetica oltre che essere essenziali per l’analisi predittiva.
    Sempre più spesso la presenza di sensori IoT o di master complessi per l’interconnessione di diversi elementi nelle macchine possono diventare una fonte di dati. Le nuove architetture decentrate dei sensori funzionano grazie a componenti hardware che possono trasformarsi, per noi, in generatori di dati.
    Spesso sono già presenti sensori per il conteggio dei consumi di corrente elettrica, aria compressa e liquidi, o gas, tecnologici. Finora utilizzati unicamente come contatori incrementali per monitorare i consumi, in realtà ci possono dare preziose informazioni perché elementi delle macchine in cattivo stato generano, immancabilmente, maggiori consumi.
    Pensiamo ai dati come ad una risorsa, una risorsa latente e spesso inutilizzata che può però trasformarsi in miglioramento ed efficienza.
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    TIZIANA TRONCI
    CEO Gefond/Perpetuo
    / tiziana-tronci

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